"Fiabe di Charles Perrault" con le illustrazioni di Gemma O' Callaghan è un volume che fa parte di una collana della casa editrice La Nuova Frontiera junior dedicata ai grandi classici, e che comprende anche: "Le mille e una notte" (2013) di Nadia Terranova e Christopher Corr, "Miti romani" (2013) di Carola Susani e Rita Petruccioli, "Iliade" (2014) di Luisa Mattia e A. Ruggieri, "Orlando furioso e innamorato" (2014) di Idalberto Fei e R. Petruccioli, "La divina commedia" (2015) di Paolo Di Paolo e Matteo Berton ,"Miti e storie dell'antico Egitto" (2018) di Sofia Gallo e Andrea Rivola, "Re artù e i cavalieri della Tavola Rotonda" (2020) di Laura Russo e Andrè Ducci, "Mitiche: storie di donne della mitologia greca" di Giulia Caminito e illustrato da Daniela Tieni e molti altri titoli...
Sopra: Sulla copertina sono visibili alcuni dei colori che caratterizzano anche le illustrazioni interne (bianco, nero, verde e rosso), opera di O'Callaghan, che si caratterizzano anche per le silhouette e le forme geometriche.
Come si evince dal titolo questa è una raccolta di fiabe scritte da Charles Perrault e tradotte da Giuseppe Girimonti Greco ed Ezio Sinigaglia. Come scrivono questi ultimi in una nota: "In questo volume sono raccolte tutte le fiabe in prosa di Charles Perrault. Si tratta di traduzioni integrali e fedeli all'originale. Le sole libertà che ci siamo presi sono state determinate da due esigenze ben precise: la necessità di restituire la straordinaria vivacità dei dialoghi e quella di rendere comprensibile al lettore tante "cose" legate a doppio filo all'epoca in cui le fiabe furono scritte".
Tale raccolta contiene le seguenti fiabe: "La bella addormentata nel bosco", "Cappuccetto rosso", "Barbablù", "Mastro gatto ovvero Il gatto con gli stivali", "Le fate", "Cenerentola ovvero la storia della scarpetta di vetro", "Enrichetto dal ciuffo" e "Pollicino". 1) "Cappuccetto Rosso" Ed. Nuova Frontiera Junior (2018): "C'era
una volta, in un piccolo villaggio, una bambina, la più graziosa che si fosse mai si vista. La sua mamma le voleva un bene dell'anima e la nonna gliene voleva ancora di più. La nonna le aveva fatto fare un bel cappuccetto rosso, che
le stava così bene che ormai tutti la chiamavano Cappuccetto Rosso. 2) "Cenerentola" Ed. Nuova Frontiera Junior (2018): "Infatti, pochi giorni dopo, il figlio de re fece annunciare a suon di tromba che avrebbe sposato la fanciulla il cui piede avesse calzato alla perfezione la scarpetta di vetro. La provarono a tutte, questa famosa scarpetta: cominciarono dalle principesse e passarono poi alle duchesse e via via a tutte le nobili damigelle della corte, ma inutilmente. Allora la scarpetta fu portata in tutte le case in cui vivevano ragazze da marito. La portarono anche alle sorellastre di Cenerentola, che fecero mille acrobazie per farci entrare i loro piedoni, ma invano. Cenerentola era presente alla scena e, naturalmente, riconobbe la sua scarpina di vetro.
Confronterò
ora un paio di testi di questa versione con quelli del volume della Donzelli "Tutte le fiabe", così che vi possiate fare un'idea precisa di come sono state tradotte le fiabe.
1) "Cappuccetto Rosso" Ed. Donzelli (2016): "C'era
una volta una bambina molto carina, ma così carina che in tutto il
villaggio non ce n'erano di uguali. La sua mamma la adorava, e la nonna,
che era pazza di lei, le aveva fatto fare una mantella rossa col
cappuccio che le stava a meraviglia, tanto che in paese tutti la
chiamavano Cappuccetto Rosso.
Un giorno la mamma, che aveva fatto delle focacce, disse alla bambina: <<Ho saputo che la nonna è a letto malata, và a trovarla e portale questa focaccia e questo vasetto di burro>>.
Un giorno la mamma, che aveva fatto delle focacce, disse alla bambina: <<Ho saputo che la nonna è a letto malata, và a trovarla e portale questa focaccia e questo vasetto di burro>>.
Cappuccetto
rosso s'incamminò lesta per andare a trovare la nonna che abitava in un
altro villaggio. Mentre attraversava il bosco incontrò compare lupo,
che, vedendola, ebbe subito una gran voglia di mangiarla, ma siccome lì
intorno c'erano dei boscaioli che lavoravano, dovette tenersi la voglia e
accontentarsi di fare conversazione.
<<Dove stai andando?>> chiese alla bambina."
Un giorno la mamma mise in forno delle focacce e, quando furono ben cotte, disse a Cappuccetto rosso:
-
Va' dalla nonna a vedere come sta, perché mi hanno detto che è ammalata. Portale una di queste focaccine e questo vasetto di burro.
La nonna abitava in un altro villaggio e Cappuccetto
rosso, senza farselo ripetere due volte, si mise in cammino per andare a trovarla. Nell'attraversare il bosco, si imbattè in quel furfante di Messer Lupo, al quale venne subito
una gran voglia di mangiarsela. Ma non osava farlo, perché nei paraggi c'erano dei taglialegna. Allora le chiese dove stesse andando, e la povera piccina, che non sapeva quant'è pericoloso fermarsi per dar corda a un
lupo, gli rispose:...."
2) "Cenerentola" Ed. Donzelli (2016): "E infatti, pochi giorni dopo, il figlio del re fece annunciare
ai suoi araldi che avrebbe sposato la fanciulla il cui piedino avesse
l'esatta misura di quella scarpetta di cristallo: le prime a sottoporsi
alla prova furono le principesse, poi le duchesse, e poi tutta la corte,
ma inutilmente, perché in quella scarpetta nessun piede riusciva ad
entrare. Quando fu il turno delle due sorellastre, avreste dovuto vedere
come cercavano di rimpicciolire e si storcere il piede per farlo
entrare nella scarpetta! Cenerentola, che le guardava, disse ridendo:
<<Provate un po' a vedere se va a me!>>.
Le sorelle scoppiarono in una risata di scherno, ma il messo del principe guardò la fanciulla con attenzione e, giudicandola molto bella, si dichiarò d'accordo, poiché l'ordine era di di far provare la scarpetta a tutte le fanciulle del regno."
Le sorelle scoppiarono in una risata di scherno, ma il messo del principe guardò la fanciulla con attenzione e, giudicandola molto bella, si dichiarò d'accordo, poiché l'ordine era di di far provare la scarpetta a tutte le fanciulle del regno."
<<Vediamo>> disse allora ridendo <<se magari sta a me>>.
Le sorellastre si misero a sghignazzare e a prendersi gioco di lei, ma il gentiluomo incaricato delle prove, dopo aver guardato con attenzione Cenerentola e averla giudicata molto bella, disse che aveva ragione lei (infatti gli era stato ordinato di provare la scarpa a tutte le ragazze da marito)".
Come potete notare le due versioni coincidono, per quanto riguarda invece le morali va detto che quelle di questa edizione non sono state tradotte in rima ma, come spiegano i traduttori: "abbiamo scelto di riprodurle attraverso un sistema di equivalenze molto semplice: alla metrica estremamente varia di Perrault abbiamo "risposto" con una prosa ritmica che a tratti svela e a tratti nasconde uno schema metrico altrettanto mosso e flessibile".
Vi riporto un esempio della seconda morale di "Barbablù" come confronto:
Ed. Donzelli (2016):
"Chi ha esperienza del mondo ha già capito
che questa storia è del buon tempo andato.
Oggi non trovi più nessun marito,
per quanto iroso, scontento e poco amato,
che dalla moglie non sia più che ammansito.
che abbia le barba gialla, blu o marrone,
non si capisce più chi sia il padrone."
Ed. Nuova Frontiera Junior (2018):
"Basta un po' di sale in zucca al lettore per capire che la storia qui narrata appartiene ad altre ere. Un marito così orribile come questo Barbablù oggi non esiste più. Fosse anche il più geloso, esigente e incontentabile dei mariti, resta un fatto: con la moglie riga dritto. Anche se ha la barba blu".
Sopra: Due pagine tratte dalla fiaba di "Cappuccetto rosso", dove predominano molto il verde e il bianco. Assieme a questi colori sono poi presenti anche il nero, il rosso del mantello e un po' di grigio.
Come tutti i volumi di questa collana di classici della Nuova Frontiera Junior anche questo è arricchito da delle illustrazioni, in questo caso quelle di Gemma O' Callaghan.
Lo stile di quest'artista è piuttosto moderno e particolare, con l'utilizzo di figure geometriche (rettangoli, quadrati, cerchi e triangoli) e silhouette, cioè figure di cui è possibile vedere solo i contorni in quanto la parte interna è riempita con un unico colore. Non tutti i personaggi o gli elementi di sfondo sono silhouette, ma vi è una loro innegabile e costante presenza.
Sono delle immagini in cui l'artista cerca di creare a primo impatto un forte contrasto visivo, sfruttando anche l'uso dei colori.
Sopra: Da notare in queste immagini (quella a sinistra tratta da "La bella addormentata nel bosco" e quella a destra da "Pollicino") la presenza delle silhouette e di figure geometriche per creare i paesaggi (come i tetti triangolari del castello o i cespugli che sono dei semicerchi).
Con uno stile così particolare anche la scelta dei colori lo è. Intanto questi sono stesi in modo netto e deciso, senza sfumature, per riempire spazi più o meno di grandi dimensioni, cosa tipica quando si ha a che fare con le silhouette.
In secondo luogo l'artista ha scelto di utilizzare solo un numero limitato di tinte: il bianco e il nero, il verde, il rosso, il giallo, il marroncino e il grigio. Tra questi colori il verde il giallo e il rosso presentano dei toni intensi e accesi, mentre il marrone il grigio una tonalità più delicata e meno intensa.
Inoltre queste tinte non sono mai utilizzate tutte in una sola immagine, ma sono ulteriormente limitate, per cui in alcune pagine compaiono, oltre al bianco e al nero, solo altri due o tre colori (2 accesi e uno più pallido), come ad esempio: il verde, il giallo e il marrone; il giallo, il rosso e il marrone; oppure il verde, il rosso e il grigio.
Sopra: Nell'immagine a sinistra con Cenerentola che scappa dal ballo oltre al bianco e al nero l'artista ha usato anche il verde, il giallo e il marroncino; a destra oltre al bianco e al nero compaiono poi il giallo, il rosso e il marroncino. L'immagine a sinistra risulta a primo impatto più fredda, mentre quella a destra più calda.
"Fiabe di Charles Perrault" con le illustrazioni di Gemma O' Callaghan è una valida raccolta di fiabe di Perrault, adatta a coloro che vogliono acquistare una versione delle fiabe essendo sicuri che siano fedeli alle originali. Segnalo solo che è un peccato che non sia presente anche la fiaba di "Pelle d'asino", che è stata omessa poiché essa originariamente era in rima, mentre i traduttori Giuseppe Girimonti Greco ed Ezio Sinigaglia nella nota specificano che: "In questo volume sono raccolte tutte le fiabe in prosa di Charles Perrault".
Molto belle anche le illustrazioni di Gemma O' Callaghan, di forte impatto visivo, molto graziose, dallo stile comunque moderno e particolare, che utilizza silhouette e figure geometriche, oltre che una peculiare scelta dei colori, che crea immagini a volte dai toni più caldi ed altre volte più freddi.
L'opera è stata pubblicata nel 2018 dalla Nuova Frontiera Junior; ha una copertina flessibile, ha 125 pagine, misura 25,5 cm d'altezza e 19,3 cm di lunghezza e costa 16 euro.