lunedì 27 marzo 2017

Ciro in cerca d'amore di Beatrice Masini e Octavia Monaco

"Ciro in cerca d'amore" è una storia nata a partire da alcuni disegni realizzati da Octavia Monaco che ritraevano una gatto a Venezia. Sulla base di tali illustrazioni la Beatrice Masini  ha quindi creato un racconto poetico e delicato, accompagnato da splendide tavole illustrate.

Sopra: La copertina dell'albo di Ciro ci mostra il protagonista della storia e l'ambiente in cui essa si svolge: Venezia, come si può facilmente evincere dalla gondola posta in primo piano.

Protagonista di questa storia, ambientata a Venezia, è Ciro, un bel gatto grigio che, in una notte di luna piena, così come altri gatti, se ne va a caccia d'amore. Ma trovare l'amore, quello che conta davvero, non è facile per Ciro, poiché le gattine scelgono i gatti disposti a far loro la corte, a dir loro sciocchezze e a portar loro dei regali, "Ma a Ciro non piaceva quel genere di amore. Lo trovava un po' sciocco. E lo diceva forte, miagolando alla luna. Così le gattine, offese, gli voltavano la coda".
Così il nostro protagonista continua ad andarsene in giro per Venezia facendo anche altri incontri, e sperimentando diversi tipi d'amore: vi è un uomo in una fornace che gli offre del prosciutto e che dice al micio che può restare, perché la sua presenza non lo infastidisce, ma questo non è ciò che Ciro cercava poiché "L'amore non è non dare fastidio"; su un vaporetto alcuni bambini regalano al gatto pezzetti delle loro merendine, ma "L'amore di merendine non è il tipo di amore che Ciro cercava"; in piazza Ciro vede un folla di gatti che si azzuffa per una gattina dal pelo bianco, ma il protagonista decide di passare oltre perché "L'amore è un regalo, non una cosa che si vince"; per strada una donna prende il micio per la collottola, stringendolo forte e riempiendolo di baci, e se lo porta a casa e riempiendogli due ciotole di cibo, dopo aver chiuso bene tutte le porte, ma Ciro riesce a fuggire da una finestra aperta. Quando il gatto vede un bambino avanzare verso di lui, è pronto a tirare fuori le unghie (perché i bambini di solito sono seccanti), ma quando il bambino passa accanto al nostro protagonista guardandolo appena, il micio si incuriosisce e lo segue, trovandolo seduto a sfogliare un libro pieno di gatti: bianchi, rossi, neri, tigrati, ma senza gatti grigi. Il bambino allora spiega a Ciro che lui è un gatto speciale, così gli chiede di essere il suo gatto, spiegandogli che potrà fare quello che vuole: potrà uscire o stare in casa, dormire o mangiare e giocheranno insieme, quando Ciro ne avrà voglia.
"Ecco quello era il genere di amore che piaceva a Ciro.
Non amore di regali e sciocchezze,
non amore di pappona e avanzi.
Amore di tetti vicini.
Amore di cibo, ma con porte aperte.
Amore di giochi, ma solo se vuoi tu.
Amore di carezze, ma solo quando vuoi tu.
E così balzò in grembo al bambino e fece le fusa, molto piano.
Non sono tuo, diceva, ma posso stare vicino a te."
Una storia molto dolce e delicata, accompagnata da testi curatissimi, quasi poetici (molto frequente, ad esempio, l'utilizzo dell'anafora, con la ripresa delle medesime parole all'inizio di più frasi successive l'una all'altra), dal ritmo tranquillo e cadenzato, che ben si adatta a questo genere di racconto.

Sopra: In questa illustrazione tratta dal libro, la cui storia è ambientata nella caratteristica e affascinate città di Venezia, è possibile vedere un tipico scorcio di questa città.

A far spiccare questo libro sono soprattutto le illustrazioni, realizzate da Octavia Monaco, artista nata nel nord della Francia, ma che dall'età di sei anni vive in Italia, lavorando anche come docente all'Accademia di Belle Arti di Bologna.
Le sue illustrazioni per questo libro sono molto belle e originali, con un ottimo uso dei colori, che appaiono sempre vivaci e brillanti. Questi, inoltre, mettono in risalto la bidimensionalità dei disegni, che presentano, appunto, pochissima profondità, creando così delle raffigurazioni molto interessanti.

Sopra: Le illustrazioni realizzate dalla Monaco presentano pochissima tridimensionalità, apparendo per lo più bidimensionali, come si può vedere anche dall'immagine qui sopra, nella quale l'artista ha rappresentato alcuni gatti che corteggiano delle gatte dicendo loro delle sciocchezze, facendoli la corte e portando loro regali.

A contribuire alla suggestività delle immagini è poi anche l'ambiente, il luogo, in cui esse sono state ambientare: cioè la città di Venezia, la quale può essere facilmente riconosciuta i queste illustrazioni in cui il protagonista si muove tra i vicoli e i tetti di questa città, salendo su battelli e gondole, e passando accanto a navi, canali, ponti e piazze. Le tavole della Monaco sono infatti ricche di dettagli, i quali riempiono anche gli sfondi delle illustrazioni, che appaiono così molto ricche.

Sopra: Il luogo in cui si svolge la storia non è affatto secondario, in quanto praticamente da ogni disegno dell'illustratrice è possibile comprendere dove sia ambientata la vicenda, in quanto nelle illustrazioni emergono continuamente elementi tipici di questa città: i canali con le barche e i battelli (come nell'immagine qui sopra), quelle in cui si vedono tipici scorci di Venezia (come l'immagine che ho riportato più sopra), oppure alcune in cui si vedono proprio edifici e monumenti di questa città.

Notevole anche l'espressività dei personaggi, in particolare quella dei gatti, che vengono rappresentati dall'artista in maniera alquanto originale ed interessante (come quando compiono ed assumono dei comportamenti tipici dei gatti come, ad esempio, quando inarcano la schiena, quando corteggiano o sono corteggiati, quando scendono dai battelli, oppure quando vengono presi in braccio).

  
Sopra: Le illustrazioni della Monaco si distinguono anche per la grande espressività dei personaggi: basta vedere, ad esempio, queste due immagini in cui Ciro viene abbracciato, ma in maniera differente. E' infatti molto interessante osservare l'espressione e l'atteggiamento del micio nell'essere preso in braccio nell'immagine a sinistra e in quella a destra.

Quest'opera è un albo illustrato molto bello, con testi curatissimi e quasi poetici, dal ritmo calmo e cadenzato. Le illustrazioni che accompagnano i testi sono anch'esse molto belle: originali, incantevoli, poetiche e suggestive, ricche di dettagli e di colori.
Un libro che, oltre a riuscire a comprendere (e a trasmettere) molto bene i pensieri e l'indole dei gatti, guida il lettore alla scoperta di differenti tipi d'amore: da quello romantico a quello possessivo, dall'affetto all'amicizia, spingendo anche chi legge a interrogarsi a proposito di questo sentimento e delle sue numerose sfumature.

Questo albo è stato pubblicato nel 2000 dalla Edizioni Arka; ha 28 pagine, la copertina rigida, misura  29,5 cm d'altezza e 20,8 cm di lunghezza e costa 12,50 euro. 

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

lunedì 20 marzo 2017

The art of DreamWorks Animation

"The art of DreamWorks Animation" è un artbook pubblicato per celebrare il ventesimo anniversario della nascita di questo studio d'animazione (fondato nel 1994), in cui sono stati raccolti concept art, schizzi, e illustrazioni dei trenta film DreamWorks rilasciati fino al 2014 (anno di pubblicazione dell'opera e del ventesimo anniversario della casa d'animazione).

Sopra: Sulla copertina di questo artbook si vede distintamente il logo della DreamWorks e anche, disegnati con un colore meno marcato, vari personaggi dei film di questo studio cinematografico (come ad esempio Po di "Kung Fu Panda", Sdentato e Hiccup di "Dragon Trainer", Sherek e diversi altri).

In questo artbook, dopo un'introduzione, vengono presentati al lettore una serie di materiali artistici riguardanti ciascuno dei trenta film della DreamWorks rilasciati dal 1998 al 2014. Ad ogni film sono state dedicate una decina di pagine che comprendono concept art, schizzi e disegni preparatori accompagnati dai commenti del direttore artistico, dal produttore, dallo scrittore, o dal regista del film in questione. I film vengono affrontati uno dopo l'altro seguendo l'ordine cronologico del loro rilascio al cinema: "Antz"("Z la formica") del 1998; "The prince of Egypt" ("Il principe d'Egitto") del 1998 ; "The road to El Dorado" ("La strada per El Dorado") del 2000; "Chicken Run" ("Galline in fuga") del 2000; "Shrek" ("Shrek") del 2001; "Spirit: stallion of the Cimarron" ("Spirit: cavallo selvaggio") del 2002; "Simbad: legend of the Seven Seas" ("Simbad: la leggenda dei Sette Mari") del 2003; "Shrek 2" ("Shrek 2") del 2004; "Shark Tale" ("Shark Tale") del 2004; "Madagascar" ("Madagascar") del 2005; "Wallace & Gromit: The curse of the Were-Rabbit" ("Wallace & Gromit e la maledizione del coniglio mannaro") del 2005; "Over the hedge" ("La gang del bosco") del 2006; "Flushed away" ("Giù per il tubo") del 2006; "Shrek the Third" ("Shrek terzo") del 2007; "Bee Movie" ("Bee Movie") del 2007; "Kung Fu Panda" ("Kung Fu Panda") del 2008; "Madagascar: Escape 2 Africa" ("Madagascar 2") del 2008; "Monster vs. Aliens" ("Mostri contro Alieni") del 2009; "How to train your dragon" ("Dragon trainer") del 2010; "Shrek Forever After" ("Shrek e vissero felici e contenti ") del 2010; "Megamind" ("Megamind") del 2010; "Kung Fu Panda 2" ("Kung Fu Panda 2") del 2011; "Puss in Boots" ("Il gatto con gli stivali") del 2011; "Madagascar 3: Europe's Most Wanted" ("Madascar 3: Ricercati in Europa") del 2012; "Rise of the guardians" ("Le 5 leggende") del 2012; "The Croods" ("I Croods") del 2013; "Turbo" ("Turbo") del 2013; "Mr. Peabody & Sherman" ("Mr. Peabody & Sherman") del 2014; "How to train your dragon 2" ("Dragon trainer 2") del 2014; "Home" ("Home") del 2014.


Sopra: Due delle pagine dedicate a due differenti film di questo studio di produzione: più in alto alcuni disegni creati per il film di "Z la formica", mentre nelle pagine più in basso vi sono alcuni studi per il primo film di "Madagascar".

Dal 1998 al 2014 la DreamWorks ha rilasciato ben trenta film, tutti differenti gli uni dagli altri, film che hanno trasportato lo spettatore in tantissimi differenti mondi: dalla vita in un formicaio all'Antico Egitto,  da un pollaio lager agli sterminati spazi della frontiera americana, dalla mistica Cina a un moderno Madagascar, da mitici paesi abitati da Vichinghi e draghi ad un peridoto preistorico in cui vivono dei cavernicoli, da bizzarri luoghi abitati dai personaggi delle fiabe a moderne metropoli invase dagli alieni.
I film della DreamWorks, inoltre, sono stati realizzati con diverse tecniche: animazione tradizionale, stop-motion (in particolare la claymotion, cioè l'animazione di pupazzi di plastilina, utilizzata nei film di "Galline in fuga" e "Wallace & Gromit"), e computer grafica. E' quindi interessante poter vedere in un solo artbook film realizzati con differenti tecniche d'animazione, oltre che con differenti stili. Come scrive infatti Bill Damaschke nell'introduzione: "There is no "DreamWorks way" to draw (disegnare) a girl, or a dog, or a rock, for that matter. From the classic traditional references of "The Prince of Egypt" to the cartooney world of "Madagascar" and the fantastic realm of How to Train Your Dragon", each (ciascuno) of the DreamWorks films has stark (netto, forte) contrast in look, feel, style, and sensibility".







Sopra: Alcune pagine che trattano alcuni film della DreamWorks differenti per stile e tecnica d'animazione: il primo in alto è "Spirit: cavallo selvaggio" realizzato in tecnica d'animazione tradizionale; il secondo è "Galline in fuga", realizzato tramite stop-motion; il terzo
e l'ultimo in basso sono, rispettivamente, "Kung Fu Panda" e "Madagascar 3: Ricercati in Europa" realizzati entrambi in CGI. Da notare anche la differenza degli stili delle varie illustrazioni di ciascuno dei film.

Per ogni film sono inoltre stati selezionali alcuni disegni: dipinti degli ambienti e degli sfondi, schizzi e disegni preparatori dei personaggi, illustrazioni di scene dei film....
Grazie alle dimensioni di questo volume è possibile apprezzare bene ogni immagine in esso riportata, sia che essa occupi due pagine o che ve ne siano due o quattro in una sola.
Queste immagini, inoltre, sono tutte di ottima qualità, alcune sono alquanto interessanti da osservare (come ad esempio gli schizzi per lo studio dei personaggi), e altre ancora sono molto belle e poetiche (in particolare, ad esempio, i dipinti degli sfondi e dei paesaggi).

  

Sopra: Le immagini più in alto mostrano alcune pagine dedicate allo studio dei personaggi, in particolare quelli dei film di "Shrek e vissero felici e contenti " (nell'immagine a sinistra) e di "Dragon trainer" (a destra). Le pagine più in basso mostrano alcuni bellissimi paesaggi del film di "Dragon trainer 2". 

In questi anni questa casa d'animazione ha prodotto decine di ottimi film, che sono stati capaci di trasportare lo spettatore in luoghi meravigliosi e unici. Questo volume è ottimo per permettere a coloro che amano i film della DreamWorks di poterne apprezzare un piccolo, ma meraviglioso, assaggio del lavoro, in particolare di quello artistico, che sta dietro a ciascuno di essi (almeno fino a quelli del 2014). Le immagini contenute all'interno di quest'opera, nonché protagoniste assolute di essa, sono molto belle (impossibile non restare incantati, in particolare, dai loro colori) e interessanti, essendo inoltre accompagnate da brevi commenti dei registi, dei produttori e dei direttori artistici che vi hanno lavorato. 

Questo artbook è stato pubblicato nel 2014 dalla ABRAMS; ha 324 pagine, la copertina rigida, misura 31 cm d'altezza e 26 cm di lunghezza e costa 36 euro. 

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

lunedì 13 marzo 2017

Il libro dei segreti di Arthur Spiderwick (di Holly Black e Tony DiTerlizzi)

"Il libro dei segreti. Guida al mondo delle creature fantastiche" di Arthur Spiderwick,  è uno spin-off della saga, scritta da Holly Black e illustrata da Tony DiTerlizzi, de "Le cronache di Spiderwick", pubblicata tra il 2004 e il 2005, la quale comprende cinque libri: "Il libro dei segreti", "La pietra magica", "Il segreto di Lucinda", "L'albero d'argento" e "L'ira di Mulgarath".

Sopra: La copertina de "Il libro dei segreti. Guida al mondo delle creature fantastiche" di Arthur Spiderwick mostra in primo piano un grifone, una delle tante creature fantastiche di cui tratterà questo manuale.

La serie principale parla di tre fratelli (una femmina, la maggiore, e due maschi, gemelli) che, non appena si trasferiscono con la madre nella decadente villa del pro-zio Arthur Spiderwick, si trovano coinvolti in strani avvenimenti (che riguardano creature fantastiche quali folletti, goblin, orchi ecc…). Un giorno i due ragazzini trovano nella biblioteca nascosta della villa un libro intitolato "Il libro dei segreti", il quale riporta l'esistenza di creature magiche quali elfi, gnomi, folletti, goblin … Antagonista della serie è l'orco Mulgarath, il quale, comandando un esercito di goblin, vuole metter le mani sul suddetto libro, grazie al quale riuscirebbe ad arrivare a governare il mondo fantastico. I tre fratelli, due dei quali responsabili di aver ritrovato il libro, dovranno proteggere il manoscritto, correndo anche numerosi pericoli.
Da come avrete potuto capire da questo breve introduzione della serie, questo "Il libro dei segreti. Guida al mondo delle creature fantastiche" di Arthur Spiderwick è praticamente la versione cartacea, messa a disposizione anche al lettore, del "Libro dei segreti" che i fratelli devono proteggere e custodire nella serie principale.
Tale libro sarebbe giunto nelle mani di Holly Black e di Tony DiTerlizzi, stando a quanto scritto a fine volume, in quanto inviato loro dai tre fratelli protagonisti della serie. L'opera, a causa della cattiva conservazione, sarebbe stata risistemata e riprodotta conferendogli il più possibile le caratteristiche dell'originale: DiTerlizzi avrebbe ricreato con la massima accuratezza le tavole di Arthur, mentre la grafia dell'autore (piuttosto difficile da decifrare) è stata sostituita da un carattere tipografico.
Questo volume (quello pubblicato) è strutturato come una sorta di enciclopedia delle creature fantastiche, redatta da Arthur Spiderwick, il quale decise di scriverla, come lui stesso spiega in una lettera all'inizio dell'opera, dopo che vide suo fratello ucciso da un troll, pensando che "Nessuno sarebbe stato al sicuro finché avessimo continuato a ignorare la possibilità che ci fossero creature fantastiche intorno a noi". Spiderwick ha così dedicato la propria vita a svelare i segreti del Mondo Invisibile, segreti che sono appunto stati raccolti in questo libro.
All'inizio dell'opera l'autore ci spiegherà alcuni importanti concetti quali: cos'è il Mondo Invisibile e perché non riusciamo a vederlo, cos'è la Vista (cioè la capacità di vedere il Mondo Invisibile), in quali altri modi è possibile scorgere questo mondo e, infine, l'equipaggiamento e le protezioni necessarie per intraprendere una spedizione per osservare l'ambiente e le abitudini delle creature fantastiche.
Il resto dell'opera è suddiviso in parti, nelle quali vengono elencate varie creature fantastiche e folcloristiche, suddividendole in base al loro habitat. La prima parte, ad esempio, tratta di quegli esseri che abitano le case e i cortili (come i brownie, i pixie, le salamandre, l'erba dello smarrimento); la seconda di coloro che si trovano nei prati e nei boschi (come i basilischi, gli elfi, i leprecauni, le manticore, gli spiritelli, gli unicorni); la terza di quelli che vivono in laghi, fiumi e mari (come i kelpie, i tritoni e le sirene, le ondine, i serpenti marini, i troll); la quarta delle cratere che frequentano le colline e le montagne (come i nani, i giganti, i goblin, gli orchi); la quinta di quelle che si trovano in cielo (come i draghi, i grifoni e la fenice), e la sesta di quelle che si possono trovare all'aperto di notte (come le banshee, il gargoyle, il phooka, i fuochi fatui).
Per ogni creatura vi sono uno o più illustrazioni affiancate da una descrizione delle sue proprietà, delle sue caratteristiche e delle sue abitudini. Le illustrazioni e i testi, inoltre, sono accompagnati da delle note aggiuntive di Arthur Spiderwick che aggiungono informazioni, commenti, esperienze e riflessioni dell'autore.
Alla fine del volume è poi presente una nota di Arthur Spiderwick, datata 1935, nel quale quest'ultimo spiega come un'altra casa editrice abbia rifiutato di pubblicare la sua opera. L'autore ha intanto deciso di nascondere il libro prima di incontrarsi con gli elfi (e prima di scomparire, come riporta una scritta di Holly Black, posta sotto la nota del signor Spiderwick).

Sopra: In questo libro ad ogni creatura sono state dedicate alcune illustrazioni e una descrizione, come si può vedere nelle pagine qui sopra (che spiegano l'Erba dello smarrimento), in cui a sinistra compare l'illustrazione della creatura e a destra la relativa descrizione, con tanto di schizzi e note aggiuntive.

Le illustrazioni che accompagnano i testi del libro sono state realizzate per sembrare dei disegni e dei bozzetti naturalistico-zoologici, creati per mostrare al lettore le creature di cui l'autore sta trattando. Sotto questi disegni, infatti, sono stati riportati il nome comune della creatura e quello latino e, inoltre, anche la diminuzione in scala dell'immagine rispetto alle sue dimensioni reali (ad esempio il pixie dei prati è stato ridotto a un quarto delle sue dimensioni reali, mentre l'erba dello smarrimento è stata riportata delle sue dimensioni reali). Ogni illustrazione, inoltre, come ho detto poco sopra,  è accompagnata anche da note a lato scritte da Arthur Spiderwick.
Il volume è inoltre dotato anche di doppie pagine che si possono aprire.

  
Sopra: Le illustrazioni realizzate da DiTerlizzi servono per mostrare al lettore ciò di cui l'autore sta parlando, per questo sono alquanto dettagliate e riescono a donare alle creature un aspetto alquanto realistico. Sotto ogni disegno, inoltre, sotto al nome della creatura sono state riportate le dimensioni in scala del ritratto rispetto a quelle reali della stessa. Ad esempio, nelle immagini qui sopra, l'elfa dei boschi è stata ridotta a un sesto delle sue dimensioni reali, mentre l'unicorno a un dodicesimo. Sempre dalle immagini qui sopra si possono vedere anche le annotazioni e le note riportate accanto ai disegni dall'autore del volume.

Sopra: Alcune pagine del volume presentano delle doppie pagine, come nel caso di questa che ho riportato qui sopra, in cui l'autore ci fa vedere alcune delle molteplici specie di spiritelli esistenti.

I disegni presenti all'interno dell'opera, realizzati da Tony DiTerlizzi (che, stando a una nota alla fine del volume, sarebbero stati ricreati da DiTerlizzi a partire dalle tavole abbozzate di Arthur Spiderwick) sono alquanto dettagliati e riescono a conferire alle varie creature rappresentate un aspetto realistico, come si addice alle illustrazioni di un'opera che dovrebbe essere scientifico-divulgativa.
Alcuni di queste illustrazioni, poi, sono a colori, mentre altre appaiono solo come dei bozzetti in bianco e nero, per dare maggiormente l'impressione che si tratti di un manoscritto.

Sopra: In questo volume, come si può vedere da questa foto, alcune illustrazioni sono a colori (nella pagina a sinistra della fotto), mentre altre appaiono solo come dei bozzetti in bianco e nero (nella pagina a destra della foto).

"Il libro dei segreti. Guida al mondo delle creature fantastiche" di Arthur Spiderwick è un volume bello e curato, che potrà essere apprezzato non solo dagli amanti della serie principale o da chi l'ha letta, ma da tutti coloro a cui piace leggere notizie riguardanti creature fantastiche o folcloristiche, di cui il libro offre un'ampia panoramica. Molte delle informazioni su cui il volume è stato basato, infatti, derivano proprio da elementi folcloristici.
L'idea che comunque il volume si basi sull'opera di un autore che si vuol far credere realmente esistito (o che forse lo è realmente stato, chissà) è comunque sempre carina ed avvincente (come dimostra il successo della serie delle Ologie, ad esempio, con cui questo libro condivide l'idea di base), specialmente poiché quest'opera è uno spin-off di una serie di romanzi (da cui è anche stato tratto anche un film: "Spiderwick-le cronache" del 2008) che il pubblico ha già avuto modo di conoscere.

L'opera è stata edita nel 2005  dalla Simon & Schuster Book for Youg Readers, che fa parte della Simon & Schuster Children's Publishing Division, col titolo "Arthur Spiderwick's field guide to the fantastical world around you". Il volume è stato pubblicato in italiano nel 2006 dalla Arnoldo Mondadori Editore; ha 140 pagine, la copertina rigida dotata di una sovracopertina, misura 29,5 cm d'altezza e 21,2 cm di lunghezza e costa 16 euro.

P.S. Vi sono anche ulteriori materiali legati alla serie delle cronache di Spiderwick, tuttavia, per rimanere sempre in tema di libri illustrati, quello più interessante è un albo illustrato che si intitola: "Come allevare fate e folletti. Tutti i segreti degli spiritelli". Questo sarebbe una specie di compendio del volume de "Il libro dei segreti", in cui viene trattata in modo approfondito una particolare tipologia di creature fantastiche: gli spiritelli appunto, dedicando loro questo piccolo manuale. Tale opera è stata pubblicata dalla Simon & Schuster Book for Youg Readers nel 2006 col titolo "Care and feeling sprites", ed è stata edita in italiano dalla Mondadori nel 2007. Se volete sapere di più su questo libro potete dare un'occhiata alla mia recensione qui.

Sopra: La copertina di un altro libro illustrato che fa parte della serie delle cronache di Spiderwick. Tale volume è interamente dedicato agli spiritelli.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

lunedì 6 marzo 2017

A est del sole e a ovest della luna di Kay Nielsen (a cura di Noel Daniel)

"A est del sole e a ovest della luna" è una raccolta di fiabe scandinave, a cura di Noel Daniel, illustrate da Kay Nielsen, artista danese nato nel 1889 e morto nel 1957. Il titolo di quest'opera deriva da quello di una delle fiabe più conosciute illustrate da Nielsen, ovviamente compresa in questa raccolta.

  
Sopra: L'opera, di cui a destra si vede la copertina, è contenuto all'interno di una sorta di contenitore di cartoncino (di cui si vede un lato nell'immagine a sinistra) dal quale può essere sfilato dai lati.

Questo libro illustrato si apre con una prefazione di Noel Daniel sulle origini delle fiabe norvegesi, di cui gran parte contenute in questa raccolta. In particolare, la maggior parte dei racconti presenti in quest'opera proviene da una raccolta di sessanta fiabe creata nel 1851-1852 dai folkloristi norvegesi Peter Christen Asbørnsen e Jørgen Engebretsen Moe. Nel 1914 la casa editrice londinese Hodder & Stoughton decise di pubblicare una nuova edizione illustrata di queste fiabe (che sarebbe stata pubblicata col titolo "A est del sole e a ovest della luna"), aggiungendovi un'altra fiaba danese da poco tradotta ("Il principe serpente"), affidandone l'illustrazione a Kay Nielsen. "A est del sole e a ovest della luna" venne acclamato come un capolavoro fin dalla sua nascita, diventando, come scritto nella prefazione, "La stella polare dell'illustrazione per ragazzi del primo Novecento", consacrando Nielsen come uno dei grandi artisti dell'epoca d'oro dell'illustrazione editoriale.
Dopo la prefazione vi è un capitolo, scritto d Kendra Daniel, dedicato a spiegare la vita e le opere di Kay Nielsen e in cui si parla dell'ascesa di questo artista, della sua vita, dei suoi lavori, del suo stile, delle sue influenze artistiche.
Dopo il capitolo dedicato a Nielsen ve ne è un altro intitolato "I libri come arte: l'epoca dei grandi illustratori" scritto da Colin White, in cui viene spiegato come negli anni che precedettero la prima guerra mondiale gli editori britannici si imposero come principali produttori di libri splendidamente rilegati e meravigliosamente illustrati (tra cui rientra anche la raccolta di "A est del sole e a ovest della una" della casa editrice Hodder & Stoughton), in cui testo e illustrazione assumevano pari importanza.
Dopo questo capitolo comincia quello in cui sono state raccolte le fiabe, che comprende: "A est del sole e a ovest della luna", "Il nastro azzurro", "Il principe serpente", "La vergine Maria come madrina", "L'uomo che voleva fare le faccende di casa", "Il ragazzo che andò dal vento del nord a chiedergli indietro la farina", "Le tre principesse di Biancaterra", "Il castello di Soria Moria", "Il gigante senza cuore", "La principessa sulla collina di vetro", "Il figlio della vedova", "I tre caproni mangioni", "Le tre principesse nella montagna azzurra", "La gatta sulle montagne di Dovre", "I propri figli sono sempre i più belli".
Ogni fiaba è preceduta dal titolo, scritto in grande su una facciata, sotto al quale è presente un breve riassunto della storia stessa.

Sopra: Ogni fiaba, in questo caso quella di "A est del sole e a ovest della luna", è preceduta dal titolo, scritto a grandi lettere dorate su una pagina, e da un riassunto della fiaba stessa, posto al di sotto del titolo.

Questa raccolta presenta 51 illustrazioni di Nielsen, di cui 25 a colori. Alcune immagini non sono state solamente riprodotte, ma anche ingrandite per consentire ai lettori di osservare da vicino il lavoro di questo artista, per far ciò, come spiegato in una nota del curatore "E' stato necessario ottenere immagini ad altissima risoluzione dei dodici acquerelli originali sopravvissuti".
Le illustrazioni di questo artista presentano uno stile raffinato ed elegante, ricco di elementi decorativi dettagliati e di colori forti e decisi (ma, all'occorrenza, anche tenui e delicati), influenzato inizialmente dalla propria esperienza teatrale, dallo stile Libery e dal movimento dell'Art déco e, in seguito, dalle xilografie giapponesi. Le figure di Nielsen, le quali si stagliano su uno sfondo prospettico appiattito, appaiono allungate, con un fisico longilineo e lineamenti delicati (quasi effeminati), il che infonde ai suoi disegni un tocco surreale.

Sopra: L'ingrandimento dell'illustrazione di Nielsen della fiaba de "Il figlio della vedova", nel quale l'osservatore potrà apprezzare al meglio i particolari di questo dettaglio dell'illustrazione, come, ad esempio, quelli dell'abbigliamento del giovane a cavallo.

  

Sopra: In queste immagini, tutte illustrazioni di Nielsen presenti in quest'opera, è possibile osservare la ricchezza di dettagli di questi disegni (come ad esempio gli abiti dell'immagine in alto a sinistra, o la lavorazione delle vetrate in quella in alto a destra, o del paesaggio dell'immagine più in basso), elemento tipico dello stile raffinato ed elegante dell'artista; da notare anche i personaggi alti, dal fisico longilineo e dai tratti delicati. Nielsen, inoltre, utilizza per i suoi lavori dei colori forti e decisi, tuttavia l'artista solitamente adotta un contrasto tra una zona nera o densamente colorata e una più ampia e meno carica. Nell'illustrazione in alto a destra de "Il gigante senza cuore", ad esempio, Nielsen sfrutta uno sfondo nero per valorizzare e mettere in risalto gli elementi colorati della figura.

Questa raccolta di fiabe illustrate è un'opera molto pregevole ed estremamente curata, che ripresenta al pubblico alcune fiabe norvegesi (alcune ancora oggi piuttosto conosciute, mentre altre probabilmente quasi dimenticate) in una nuova ed elegante veste grafica, e i lavori di Kay Nielsen, uno dei grandi artisti del secolo d'oro dell'illustrazione, mostrandoci le sue opere con un'ottima resa e un'altissima qualità.
Uno splendido volume che gli amanti delle belle illustrazioni o delle fiabe non potranno non amare ed apprezzare in ogni dettaglio.

Quest'opera è stata pubblicata in originale dalla TASCHEN  nel 2015 con titolo "East of the sun, west of the moon" ed è stata edita in italiano nel 2016 dalla TASCHEN col titolo "A est del sole e a ovest della luna". L'opera ha 168 pagine, la copertina rigida, e misura 29,5 cm d'altezza e 23,8 cm di lunghezza e costa 29,99 euro. 

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.