Ultimamente vi avevo parlato di una collana della RBA che è da poco uscita in edicola e che si intitola : STORIE MERAVIGLIOSE. E' una collana che riunisce classici "frutto di prestigiosi autori del calibro di Oscar Wilde, Lewis Carroll, Charles Dickens e William Shakespeare. Altri provengono dalla tradizione e sono stati magnificamente rielaborati dai fratelli Grimm, H. C. Andersen o Charles Perrault,
ma tutti occupano un posto speciale nella tua memoria". Una collana
dedicata all'infanzia insomma, ma che propone quei libri che sono
rimasti nel cuore da bambini e che continuano a farsi amare e apprezzare
anche dagli adulti.
Vi avevo già recensito il secondo volume uscito il 10 settembre "La Bella e la Bestia" ed oggi
sono qui per parlarvi di un'altra uscita di questa collana, poiché è
così ben fatta e interessante che penso che alcuni suoi titoli meritano
un approfondimento. In questo caso vi recensirò il volume di "Alice nel Paese delle Meraviglie" di Lewis Carrol (terza uscita della serie). Tale edizione deriva dalla
lussosa ed elaborata Centenary Edition che fu pubblicata dalla casa
editrice Hodder & Stoughton nel 1932, per commemorare il
centesimo anniversario dalla nascita di Lewis Carroll.
Sopra: La copertina di questa edizione di "Alice nel Paese delle Meraviglie" di RBA è di colore rosso e mostra scritte e decori dorati (come l'immagine di alcuni funghi), oltre all'immagine di alice, con il suo vestito azzurro e i capelli biondi.
La storia si apre
con Alice che vede passare davanti a
sè un coniglio bianco molto in ritardo, mentre si sta annoiando su una sponda assieme alla
sorella che sta leggendo un libro senza figure, e decide di seguirlo, cadendo
dentro una tana e raggiungendo così il Paese delle Meraviglie.
Si tratta di un luogo
in cui incontrerà molti bizzarri personaggi quali: il Bruco che fuma un
narghilè, una Duchessa, il gatto del Cheshire, il Cappellaio Matto, la
Lepre Marzolina, la Regina, la Finta Tartaruga. Sarà inoltre un posto in cui vivrà momenti e
situazioni assurde: rimpicciolendosi o ingrandendosi a
dismisura bevendo o mangiando dei biscotti, festeggerà il suo Non
Compleanno, giocherà a croquet utilizzando fenicotteri come mazze e
istrici come palle, testimonierà in un processo....
In questa edizione vi è anche una sorta di prefazione che spiega l'origine della storia di Alice: "L'opera nasce dalle storie con cui Lewis Carrol era solito intrattenere le figlie del suo amico Henry Liddell. Delle tre bambine, quella che mostrò più entusiasmo fu la figlia di mezzo, Alice, a cui Carrol diede una prima versione del manoscritto".
La versione contenuta in questa edizione della Rba è la traduzione ad opera di Milli Graffi, presa su licenza della Garzanti Editore (1989).
Vi riporto qui di seguito l'inizio del libro, così potete vedere la traduzione:
"Alice moriva di noia a starsene seduta con la sorella
sulla proda, senza far niente; aveva
sbirciato un paio di volte il libro che la sorella stava leggendo, ma non c'erano nè figure n'è dialoghi, <<e a cosa serve un libro>>, pensava Alice, <<senza figure nè dialoghi?>>.
Stava dunque calcolando fra sè e sè (nei limiti concessi dal caldo di quella giornata che le dava un senso di sonnolenza e di istupidimento) se il piacere di farsi una ghirlanda di margherite fosse valsa la fatica di tirarsi in piedi per andare a raccogliere le margherite, quando all'improvviso le sfrecciò accanto un coniglio bianco dagli occhi
rosa." Sopra: Due pagine interne iniziali del volume di Alice edito dalla RBA; notate come nella pagina a sinistra si veda un'illustrazione di Gwynedd M. Hudson, mentre in quella a destra vi sono i tipici decori che accompagnano i volumi di questa collana, in questo caso di colore rosso così come la copertina del volume.
Le illustrazioni
che accompagnano questa edizione, impreziosendo queste
pagine e incantando per la loro magia e delicatezza, sono opera della pittrice britannica Gwynedd M. Hudson. La sua fu una delle
primissime visioni artistiche femminili dell’universo di Alice ma rimane
ancora oggi annoverata tra le migliori.
I disegni di Gwynedd M. Hudson hanno un aspetto molto curato e, almeno con i personaggi e gli animali che glielo consentono, anche piuttosto realistico, mentre le creature più bizzarre e fantasiose (tra cui il Brucaliffo, il Cappellaio Matto o la Regina Rossa) assumo talvolta un aspetto un po' esagerato e grottesco.
Come è consuetudine nei libri di questa serie sono presenti sia immagini a colori a tutta pagina, che disegni più piccoli. Le prime raffigurano scene descritte nei testi (come l'incontro di Alice con il Brucaliffo o il tè del Cappellaio Matto e la Lepre Marzolina) ed hanno colori brillanti ma delicati. Sono scene molto ricche di particolari e di colori, tra i quali predominano i toni caldi del rosso e del viola.
Come al solito ogni immagine a colori è inserita all'interno di una cornice di foglie e sotto vi è una frase che fa riferimento al testo.
Sopra: I disegni di Gwynedd M. Hudson hanno un
aspetto molto curato e, almeno con i personaggi e gli animali che glielo
consentono, anche piuttosto realistico, mentre le creature più bizzarre
e fantasiose assumo talvolta un aspetto un po' esagerato e grottesco, come potete vedere nel caso del Brucaliffo (disegni in alto a sinistra) o del Cappellaio Matto (più in basso). Sono immagini che raffigurano
scene descritte nei testi (come l'incontro di Alice con il Coniglio Bianco o con il Brucaliffo che potete vedere in alto, oppure il tè del Cappellaio Matto e la Lepre Marzolina dell'immagine in basso) ed hanno colori
brillanti ma delicati, con tinte dai toni caldi che traggono sul rosso e sul viola.
Le immagini del secondo tipo sono più piccole e monocromatiche, e la loro tinta riprende quella della
copertina, in questo caso il rosso.
Sono piccoli disegni inseriti in
mezzo ai testi, opera di Cyla Costa (che si occupa del lettering dei
titoli in copertina e degli elementi decorativi interni), che
rappresentano elementi della storia come personaggi oppure anche vere e proprie scene, con più personaggi che interagiscono tra loro.
Nel caso di questo libro di Alice, poi, questi disegni rossi non sono inseriti solo in mezzo ai testi, ma ad alcuni è stata dedicata un'intera pagina, sebbene le loro dimensioni rimangano comunque esigue. In questi casi le immagini ritraggono unicamente un personaggio della storia, da solo nella pagina bianca, senza nessuno elemento di sfondo.
Sopra: Qui sopra potete vedere due pagine in cui sono presenti le immagini più piccole e monocromatiche, la cui tinta riprende quella della
copertina, in questo caso il rosso. Sono
piccoli disegni inseriti in
mezzo ai testi che
rappresentano elementi della storia come personaggi oppure anche vere e
proprie scene, con più personaggi che interagiscono tra loro (come nella pagina a sinistra). Ad alcuni di questi disegni rossi è stata dedicata un'intera
pagina, sebbene le loro dimensioni rimangano comunque esigue. In questi
casi le immagini ritraggono unicamente un personaggio della storia, da
solo nella pagina bianca, senza nessuno elemento di sfondo, come nella pagina a destra in cui si vede il Coniglio Bianco.
"Alice nel Paese delle Meraviglie" di Lewis Carrol edito da RBA Italia è un volume veramente raffinato e molto grazioso, un'edizione molto carina del grande classico scritto da Carrol.
A differenza di "La Bella e la Bestia" (specialmente la versione della Villeneuve) di Alice esistono già numerose edizioni illustrate, e la "concorrenza" è decisamente più ampia e ricca. Io stessa vi ho recensito diverse versioni illustrate di questo classico: come quella (questa) illustrata da Chris Riddell e tradotta da Beatrice Masini (ed. Il Castoro); o quelle illustrate da Benjamin Lacombe (questa) e da MinaLima (questa) (ed. Ippocampo), tradotte entrambe da Alessandro Ceni; o quelle illustrate da Helen Oxenbury e da Rebecca Dautremer (qui), tradotte entrambe da Masolino d'Amico (ed. Rizzoli); o quella (questa) illustrata da John Tenniel e tradotta da Masolino d'Amico (ed. Mondadori).
La maggior parte sono comunque edizioni costose dai 25/35€, ma ne esistono anche di più economiche come quella Einaudi Ragazzi (9 euro, traduzione di L. Angelini), Gribaudo (8,90 euro, traduzione di Luigi Lunari) o quella BUR delux (16 euro, traduzione di Masolino D'Amico), tutte e tre illustrate da John Tenniel. Poi c'è quella della casa editrice Il Palindromo (con una fascia di prezzo medio/alta, a 18 euro), edizione illustrata da Chiara Nott che celebra i 150 anni della prima traduzione in italiano
(1872) a opera di Teodorico Pietrocòla
Rossetti. A novembre uscirà poi "Alice nel paese delle Meraviglie" illustrato da Loputyn e tradotto da Miss Fiction (Tiffany Vecchietti), al costo di 22 euro (quindi sempre fascia medio/alta). Sicuramente questo volume della RBA si aggiunge alle numerose belle edizioni illustrate su Alice, rientrando tra quelle che comunque si collocano nella fascia di prezzo più vantaggiosa, con un ottimo rapporto qualità/prezzo.
Ho apprezzato e trovato interessante la scelta delle illustrazioni, in quanto non scontata. Mi sarei infatti aspettata di ritrovare in questa edizione i disegni di John Tenniel, storico, nonché primo artista ad aver illustrato il classico di Carrol. La maggior parte delle edizioni illustrate che vogliono proporre delle immagini vintage (quindi non ad esempio nei casi in cui sono stati impiegati artisti contemporanei come Riddel, Lacombe o MinaLima) scelgono sempre Tenniel. La scelta della RBA di usare invece un'artista donna come Gwynedd M. Hudson è originale e inconsueta, il che rende questa edizione in qualche modo speciale (nonostante le molteplici altre già esistenti in italiano) poiché non esistono edizioni italiane di Alice con immagini di questa artista.
Questo volume è stato pubblicato nel 2022 dalla RBA Italia; ha una copertina rigida, ha 184 pagine,
misura 18,5 cm d'altezza e 13,6 cm di lunghezza e costa 12 euro.
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