Sopra: La copertina di questo libro risulta molto accattivante grazie all'uso del bianco e nero unito a qualche elemento rosso vivo e ai gambi e alle foglie argentate delle rose.
Tale opera contiene, come ho accennato all'inizio, vari racconti "liberamente ispirati alle "Novelle della Nonna" scritte da Emma Perodi, oltre cento anni fa", come scrive Stefano de Martin. Tali novelle, ambientate nel Casentino, sono state riscritte da Enzo Fileno Carabba, Anna Maria Falchi e Marco Vichi.
Tali storie sono inserite all'interno di una cornice narrativa. Il volume, infatti, inizia col raccontarci di un uomo che si è recato in un rudere, appena ereditato, in mezzo ad un bosco. Giunto sul posto incontra però una bizzarra vecchia che insiste affinché lui si sieda e si metta ad ascoltare delle storie.
L'uomo tornerà al podere per tre giornate consecutive e, durante ogni giornata, la vecchia gli narrerà tre storie, che trattano diverse tematiche. Durante la prima giornata gli narra delle vicende che hanno come protagonista il diavolo: "Il diavolo e l'eremita", "Il barbagianni e il diavolo" e "Il diavolo che si fece frate". Durante la seconda giornata gli racconta storie che parlano di amori e di mostri: "La befana carnivora", "Un genitore ambizioso" e "Una maga del piacere". La terza giornata avrà invece come protagoniste delle eroine: "Il lupo mannaro", "L'ombra del sire di Narbona" e "La fidanzata dello scheletro".
Alla fine di ogni racconto vi è una discussione tra il protagonista e la vecchia, i quali si scambiano pareri, opinioni, riflessioni e pensieri (spesso cinici, ironici e pungenti da parte dell'anziana) riguardo la storia appena sentita.
Vi riporto uno stralcio di testo, riferito alla storia de "La befana carnivora", come esempio:
"<<Lo so che vi piace la Befana>> disse la narratrice ammiccando. [...]
Lui fece cenno di no.
<<Ma certo che vi piace, non siate timidi. Oggi vi piacciono quelle modelle anoressiche. Scheletriche. Deformi. Quasi morte. Mettile a cavallo di una scopa e il gioco è fatto>>.
Non era vero. Gli sembrava che non fosse vero. Non per lui.
O invece sì? Che ne sapeva di se stesso? Forse la vecchia stava parlando di qualcosa di più profondo: i desideri che uno non si rende conto di avere. [...]
La vecchia riprese il discorso.
<<C'è sempre bisogno di streghe da bruciare. Così poi chi ha appiccato il rogo si sente puro. Basta trovare qualcuno di deforme. Qualcuno che offende i tuoi desideri, le tue ambizioni."
Alla fine, inoltre, sono presenti alcune appendici che contengono delle informazioni biografiche riguardo a Emma Perodi e sulle sue novelle (e in particolare sulla presenza del Diavolo in esse), tanto che in fondo al volume sono stati riportati anche alcuni stralci di queste.
Sopra: Un'illustrazione tratta dalla storia de "Il barbagianni e il diavolo".
Durante ogni storia è presente un'illustrazione a tutta pagina realizzata da Laura Berni, il cui stile di disegno è molto particolare e si adatta molto bene alla tipologia di racconti qui narrati.
I personaggi umani sono rappresentati con aspetto quasi caricaturale, con teste grandi dalle mascelle ampie e occhi spalancati dalla forma affusolata, in cui si possono ben vedere la pupilla e l'iride al loro interno.
Le immagini, che rappresentano piuttosto fedelmente (a modo loro) le storie narrate, sono ricche di dettagli e di elementi soprannaturali che contribuiscono a creare nei disegni delle atmosfere surreali, suggestive e inquietanti.
Sopra: Lo stile di disegno di Laura Berbi è molto particolare, ad esempio i personaggi dall'aspetto umano sono rappresentati in modo quasi caricaturale, con
teste grandi dalle mascelle ampie e occhi spalancati dalla forma
affusolata.
Le illustrazioni sono tutte in bianco e nero, con punti in cui i tratteggi neri sono più intensi e in altri meno, tanto che ci sono spazi che sono lasciati proprio bianchi. In questo modo l'artista è riuscita a mettere in risalto i vari punti luce e le ombre, creando delle immagine molto suggestive e affascinanti, anche se con delle atmosfere un po' inquietanti, molto adatte comunque al tipo di racconti narrati.
Sopra: Tutte le illustrazioni sono in bianco e nero e l'artista ha giocato molto con le sfumature per accentuare i punti di luce (che risultano completamente bianchi) e ombra (che invece sono i più scuri), creando delle illustrazioni tanto suggestive e affascinanti quanto inquietanti.
"Storie fantastiche di paura" è, come scrive il curatore, "un libro di grande potenza immaginativa, che ci trasporta in un antico casolare ad ascoltare i racconti paurosi di una misteriosa signora", racconti ispirati alle "Novelle della Nonna" di Emma Perodi, le quali insegnano che il male (spesso rappresentato tramite la personificazione del Diavolo) può presentarsi sotto vari aspetti, in quanto esso è astuto e ingannevole. Per cui Perodi "ci invita ad allenare lo sguardo ed il cuore, a porre attenzione dove poggiare il piede nel cammino".
Un'opera, questa, sicuramente interessante, che riporta alla ribalta delle antiche novelle paurose di cui la maggior parte di noi si era scordata l'esistenza. Belle anche le illustrazioni che accompagnano ciascun racconto, molto particolari e suggestive, capaci di calare il lettore nella giusta atmosfera, macabra e surreale.
L'opera è stata pubblicata nel 2019 dalla Giunti Editore, è dotata di una copertina rigida e di una sovracopertina, ha 288 pagine, misura 21,8 cm d'altezza e 17,5 cm di lunghezza e costa 18 euro.
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