lunedì 25 gennaio 2021

Il libro dello Hakutaku: storie di mostri giapponesi di Matthew Mayer

Questa volta vi parlerò di un libro diverso da quelli che vi ho presentato finora: "Il libro dello Hakutaku: storie di mostri giapponesi" di Matthew Mayer. Si tratta infatti di un volume che illustra al lettore diversi tipi di mostri giapponesi, argomento che trovo affascinante ma che non avevo mai trattato.
 
Sopra: La copertina ha uno sfondo rosso su cui spiccano le figure di alcuni yokai presenti all'interno del libro.
 
Come ho accennato anche precedentemente tale volume tratta di mostri e fantasmi giapponesi, anche detti yokai. Tale opera, in particolare, sarebbe basata su un testo chiamato "Il libro dello Hakutaku", cioè "un'antica enciclopedia donata all'imperatore da un animale magico, [...] contente notizie su tutti gli spiriti, le divinità e i demoni dell'universo". Il volume non è stato recuperato per intero, tuttavia alcune parti sono state trascritte e sono giunte fino a noi.
L'introduzione presente all'inizio del volume ci spiega poi come gli yokai siano stati creati a partire dal XVI secolo, mentre prima li si immaginava come forze maligne invisibili e prive di forma fisica. Fu solo nell'epoca Muromachi (1392-1573) che iniziarono a comparire diversi rotoli contenenti la Parata notturna dei cento demoni, composta da mostri grotteschi e comici. Inizialmente alle immagini di queste creature non veniva associato nessun nome e nessuna descrizione, fu soltanto in seguito (1600-1868) che molti artisti iniziarono a riprodurre questi rotoli aggiungendovi nuovi yokai e a dando loro un nome e una storia. Alcuni artisti si specializzarono proprio nel creare vere e proprie enciclopedie del sovrannaturale, andando a raccogliere yokai in tutto l'arcipelago (anche in Cina).
Anche in seguito, con la modernizzazione del Giappone, quando le vecchie credenze popolari iniziarono ad affievolirsi, l'amore per gli yokai non venne meno. Molti studiosi del folclore si misero d'impegno per far in modo che queste credenze non venissero perdute, talvolta anche con l'aiuto di artisti e mangaka che li introdussero nella cultura pop giapponese del dopoguerra.
Nel volume è dunque presente una lunga lista di yokai, ciascuno dei quali accompagnato da un'illustrazione e da un testo nel quale vengono riportati informazioni come: il significato del nome, altri nomi, l'habitat, la dieta, l'aspetto, il comportamento, le interazioni con gli umani, come viene visto nella tradizione popolare, le sue origini e la leggenda a cui è legato.
Non tutti gli yokai presentano tutte queste voci, alcuni (anzi la maggioranza) ne ne presentano solo alcune.
Sebbene queste creature possano sembrare essere state elencate in modo casuale, in realtà vengono presentate al lettore in base all'elemento o al luogo a cui sono legate. Vi sono quindi gli yokai terrestri, celesti, acquatici, domestici e interni.
 
Sopra: Un paio di pagine interne del volume, in cui ci viene parlato dell'Ushirogami, spettri che amano spaventare le persone, in quanto si nutrono delle loro paure.
 
Come ho detto prima ogni yokai è accompagnato da un testo e da un'illustrazione, realizzata sempre da Matthew Mayer. L'immagine ha lo scopo di rappresentare la creatura a cui il testo sta facendo riferimento, per cui le illustrazioni svolgono l'importante funzione di mostrare al lettore l'aspetto di tutti i vari mostri trattati nel volume. Mostri che spesso presentano un aspetto molto strano, talvolta persino bizzarro o buffo, anche se non mancano comunque figure ben più inquietanti e spettrali.
Lo stile di queste illustrazioni riprende quello delle antiche xilografie giapponesi, come quelle realizzate dall'artista Hokusai. I disegni, quindi, presentano dei tratti netti e puliti, con figure semplici dalle linee ben definite. Nonostante la semplicità dei tratti le raffigurazioni dei vari mostri si presentano comunque piuttosto dettagliate e curate.
 
 

Sopra: I disegni presentano dei tratti netti e puliti, con figure semplici dalle linee ben definite. Nonostante la semplicità dei tratti le raffigurazioni dei vari mostri si presentano comunque piuttosto dettagliate e curate.

Le illustrazioni appaiono molto colorate, l'artista infatti ha utilizzato una gran varietà di colori, stendendoli a volte in maniera delicata ed altre in maniera più intensa e decisa.
Le tinte utilizzate presentano tonalità nella maggior parte dei casi accese e brillanti, anche se in alcune illustrazioni in cui l'artista ha rappresentato degli spettri maligni sono stati utilizzati dei toni più scuri e cupi.
 
 
Sopra: L'artista ha utilizzato una gran varietà di colori, stendendoli a volte in maniera delicata ed altre in maniera più intensa e decisa. Le tinte utilizzate presentano tonalità nella maggior parte dei casi accese e brillanti (come quella dello Gumyocho a sinistra), ma in alcune illustrazioni sono stati utilizzati dei toni più scuri e cupi (come quella dell'Akamanto a destra).
 
"Il libro dello Hakutaku: storie di mostri giapponesi" di Matthew Mayer è un bel volume che tratta diversi tipi di mostri giapponesi, accompagnando ciascuna di queste creature con una descrizione non lunghissima ma piuttosto esaustiva, più che sufficiente a soddisfare la curiosità del lettore. 
Molto belle e utili anche le illustrazioni che accompagnano ciascuno yokai, necessarie a mostrare al lettore l'aspetto di ciascuno spirito, riprendendo lo stile delle vecchi xilografie giapponesi.
Questa è un'opera indirizzata agli amanti del giappone e a chi vuole approcciarsi, spinto magari da una semplice curiosità, a dei mostri del folclore orientale. Un volume interessante ricco di informazioni ma al contempo piacevole e leggero da leggere, adatto a soddisfare le curiosità dei lettori senza correre il rischio di stufarli.
 
Quest'opera è stata pubblicata nel 2018 col titolo "The book of the Hakutaku - A Bestiary of Japanese Monsters" ed è stata edita in italiano nel 2020 dalla nuinui. Il volume è dotato di una copertina flessibile, ha 228 pagine, misura 27 cm d'altezza e 19 cm di lunghezza e costa 24,90 euro. 

P.S. Se qualcuno fosse interessato a continuare la sua conoscenza sugli yokai può dare un'occhiata anche ai successivi volumi editi, sempre dalla nuinui, su queste creature: 
  • "Yokai: sfilata notturna dei 100 demoni" di Matthew Mayer (2020): mostri, demoni, fantasmi, folletti, animali mutanti… Il folclore giapponese trabocca di strane creature che raccontano di un universo ancestrale in cui le forze della natura, qualche volta amiche, qualche altra avverse e minacciose, sono trasfigurate dalla fantasia popolare in esseri magici, che interagiscono incessantemente con il mondo dell'uomo. Nel XVIII secolo queste misteriose creature, in giapponese yokai, sono state per la prima volta raccolte, catalogate e illustrate in una straordinaria enciclopedia del soprannaturale, "La parata notturna dei cento demoni".
  • "Mononoke: l'ora degli spiriti maligni" di Matthew Meyer (2021): questo fantasmagorico repertorio di spiriti maligni tratta degli esseri più ripugnanti e malefici dell’universo magico nipponico, i mononoke, che abitano una realtà parallela alla nostra. Nonostante la protezione esercitata da schiere di maghi e sacerdoti contro le nefaste influenze di queste creature vendicative, vi sono luoghi e momenti in cui il confine fra i due mondi diventa più labile ed è possibile oltrepassarlo.
  • "Kitsune. Le nozze della volpe e altre storie di yokai giapponesi" di Matthew Meyer (2022): la raccolta illustrata di yokai dell'antico Giappone si arricchisce di 113 nuove creature, tra le quali primeggiano gli spiriti volpe kitsune (le più potenti, insidiose e seducenti di tutte).

 
 
Sopra: Le copertine (rispettivamente con sfondo giallo, azzurro e rosa) dei successivi lavori sugli yokai scritti e illustrati da Matthew Mayer.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

giovedì 21 gennaio 2021

L'era glaciale: scopri le meravigliose creature di un lontano passato! di Jack Tite

Eccomi a parlarvi di un'altra opera divulgativa sempre a tema storico: "L'era glaciale: scopri le meravigliose creature di un lontano passato!" di Jack Tite. Questa volta il periodo storico preso in esame è quello, come suggerisce il titolo, della così detta "era glaciale", iniziata circa 2,6 milioni di anni fa.

Sopra: La copertina de "L'era glaciale" di Tite si affida a tre soli colori, tra loro contrastanti, per fare colpo sul lettore (il giallo delle scritte, l'azzurro dell sfondo e il bianco delle ossa).

Come suggerisce anche il titolo dell'opera, scritta da Jack Tite, questo è un volume che ha lo scopo di spiegare al lettore un determinato periodo storico, cioè quello denominato come "era glaciale". Come viene spiegato all'inizio del libro: "Circa 2,6 milioni di anni fa, il nostro Pianeta iniziò a cambiare. La temperatura della Terra calò a picco, gelando gli oceani e creando ampie distese di ghiacci sulla terraferma, in particolare nell'emisfero settentrionale. Nei successivi 2,5 milioni di anni, durante una serie di glaciazioni, si formarono numerosi ghiacciai. Questo lungo periodo è noto come Pleistocene, o "era glaciale", e le creature che dominavano allora le terre emerse, gli oceani e i cieli erano davvero colossali, bizzarre e meravigliose". 
Il testo presenta quindi al lettore varie informazioni riguardo questa epoca storica, concentrandosi in particolare sui suoi animali e i luoghi in cui essi vivevano. Il volume è infatti suddiviso in capitoli che non sono altro che alcuni dei sette continenti: America del nord e del Sud, l'Eurasia, l'Africa e l'Australia. In ogni capitolo (e continente) vengono quindi presentati al lettore una serie di animali che abitavano il continente di cui tratta il capitolo. Di ogni bestia è presente una descrizione del suo aspetto, delle sue abitudini e delle sue caratteristiche più peculiari. 
Ad esempio i Teratorniti erano una "impressionante famiglia di uccelli [...] comparsa più di trentuno milioni di anni fa ed è esistita fino a circa 10.000 anni fa. L'apertura alare maggiore di un teratornite misurava ben otto metri, il doppio di quella del più grande volatile odierno. C'erano sei specie di teratorniti, di diverse dimensioni, peso e caratteristiche".
Oltre a parlare dei vari animali vissuti in quel periodo, non mancano comunque delle parti dedicate anche agli uomini che sono vissuti a quel tempo: la loro evoluzione, le loro invenzioni, i loro spostamenti...


Sopra: Alcune pagine interne del volume che introducono l'argomento del libro (immagine più in alto) e che mostrano una sorta di mappa glossario, i cui capitoli del libro corrispondono ai continenti (immagine più in basso).

Trattandosi di un'opera divulgativa ovviamente i disegni, che accompagnano l'intero volume, svolgono una funzione non solo d'abbellimento, ma sono importanti anche per mostrare al lettore l'aspetto delle varie creature descritte nei testi e l'ambiente in cui vivevano. Vi è quindi un'importante correlazione tra testo e immagini, che finiscono per completarsi a vicenda.
Un'altra caratteristica interessante di questo volume è il fatto che alcune pagine si posso aprire, svelando ulteriori informazioni e immagini riguardo una determinata creatura o un certo argomento.
 


Sopra: Le due immagini più in alto, sul teraton, mostrano come una pagina si possa aprire per svelare ulteriori immagini ed informazioni (immagine centrale). Anche l'immagine più in basso sullo smilodonte si apre, in questo caso verso il basso.
 
Le illustrazioni di Jack Tite, che accompagnano tutto il libro, sono belle e particolari, dallo stile moderno e dai tratti stilizzati, con linee dai contorni netti e precisi che trasmettono un'idea di bidimensionalità, in cui i vari elementi e le figure delle immagini appaiono quasi appiattite.
I colori utilizzati dall'artista hanno delle tonalità non troppo accese o brillanti, anzi talvolta sono piuttosto scure, anche se mai troppo cupe.
Sfogliando il libro si potrà notare che le tinte che compaiono più spesso nel corso dell'opera in realtà non sono molte: il marrone (presente con varie tonalità, dal più scuro al chiaro), il grigio, l'azzurro, il bianco e il verde.
Nelle immagini vi è solitamente una predominanza di colori freddi quali il verde e l'azzurro, anche se è presente molto spesso anche il marrone, colori quali il rosso/arancione (usati per l'interno della bocca di qualche animale o per le zampe di qualche uccello) seppur presenti, sono più rari e meno utilizzati.
 
 

Sopra: Le tinte che compaiono più spesso nel corso dell'opera in realtà non sono molte: il marrone, il grigio, l'azzurro, il bianco e il verde. Nelle immagini vi è solitamente una predominanza di colori freddi quali il verde e l'azzurro, anche se è presente molto spesso anche il marrone (immagine più in basso), colori quali il rosso/arancione (usati per l'interno della bocca di qualche animale, come nell'immagine più in alto) sono più rari e meno utilizzati.

"L'era glaciale: scopri le meravigliose creature di un lontano passato!" di Jack Tite è un libro molto bello e ben fatto, ricco di informazioni sul periodo del Pleistocene. Il volume sicuramente non sarà esaustivo riguardo a tale argomento, in quanto esso si concentra soprattutto sulla fauna di quel periodo, facendo poi qualche accenno e dei riferimenti anche all'uomo (non c'è praticamente nulla riguardo alla flora). Tuttavia l'opera risulta molto piacevole da leggere e da sfogliare, senza appesantire il lettore con troppe informazioni (bisogna tenere conto anche della lunghezza del libro, la quale è discreta, ma non è certo quella di un'enciclopedia da 300-500 pagine).
Le belle e particolari illustrazioni di Tite rendono l'opera molto bella anche sotto il profilo grafico, invogliando il lettore (anche piuttosto giovane, in quanto consigliata a partire dai 7 anni) a sfogliarla e a proseguire nella lettura. 
Carina anche la riflessione finale (anche se forse non proprio inerente al volume, in quanto sembra essere stata un po' buttata lì alla fine, nonostante l'autore provi ad agganciarla un po' all'argomento del libro) che vuole far riflettere il lettore sull'importanza di conservare la biodiversità del pianeta e i suoi animali: "La maggior parte delle creature dell'era glaciale è ben che estinta. Gli animali che oggi sono in via d'estinzione sono definiti a rischio e alcune delle minacce che subiscono sono le stesse alle quali soccombette la megafauna preistorica [...]. Grazie agli instancabili sforzi delle persone che lavorano per preservare queste specie, ci sono anche delle storie a lieto fine." L'autore ha infatti voluto fare un collegamento tra l'epoca passata (a noi temporalmente molto distante) di cui parla il libro, e la contemporaneità, magari per stimolare nel lettore qualche riflessione, cosa che ovviamente non fa mai male. Le ultime pagine spiegano infatti come l'uomo primitivo dell'era glaciale abbia continuato a evolversi e a spostarsi, finendo per diffondersi per tutto il globo e giungendo ad essere quello che siamo noi oggi.
Nel suo insieme reputo questo volume una bella opera divulgativa, adatta a soddisfare le curiosità dei lettori con serietà ma anche con leggerezza, senza risultare pesante.

Quest'opera è stata pubblicata nel 2018 dalla Big Picture Press col titolo "Mega Meltdown: meet the colossal animal of the ice age" ed è stata edita in italiano nel medesimo anno dalla Sassi Edizioni. Il volume è dotato di una copertina rigida, ha 62 pagine, misura 29,5 cm d'altezza e 29,5 cm di lunghezza e costa 17,90 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

lunedì 18 gennaio 2021

Walt Disney's Cinderella di Cynthia Rylant e Mary Blair

"Cenerentola" è sicuramente una delle fiabe più conosciute e io stessa vi ho presentato varie sue versioni in questo blog: quella scritta da Perrault, quella dei Grimm, quella di Kynuko Y. Craft, quelle illustrate da Gustave Dorè, da Arthur Rackham, da Khoa Le, dalla Valeria Docampo, da Roberto Innocenti ...
Questa volta vi presenterò una versione ancora diversa e alquanto particolare: quella del classico Disney degli anni Cinquanta, riscritta da Cynthia Ryland e illustrata da Mary Blair.

Sopra: La copertina mostra il momento in cui la carrozza di Cenerentola giunge al palazzo del principe.

Come ho spiegato anche sopra la storia contenuta in questo libro è quella del film Disney di "Cenerentola" del 1950 (anche se non sono state inserite proprio tutte le scene del cartone, ad esempio non si fa cenno ai topolini), riscritta da Cynthia Rylant basandosi sull'omonima fiaba di Perrault: "This is a story obout darkness and light, about sorrow and joy, about something lost and something foud. This is a story about love".
La protagonista di questa fiaba è Cenerentola, una ragazza orfana che viveva di una grande e oscura casa con una matrignia e le due sorellastre, che però non la amavano, mentre la cosa che la ragazza desiderava di più era proprio l'amore. La matrigna di Cenerentola, invece odiava tutto ciò che era bello, dagli uccellini sugli alberi, alle rose in fiore e, ovviamente, anche Cenerentola che per questo era stata confinata a lavorare in cucina e a diventare la domestica della casa.
Le cose iniziarono a cambiare quando, un giorno, il sovrano del regno decise di lasciare il posto di reggente al figlio, il quale però doveva trovarsi ancora una moglie, poiché non si era mai innamorato di nessuna. Il re però era stufo di aspettare, così decise di indire un ballo in cui avrebbe invitato tutte le fanciulle del regno, così che il figlio ne scegliesse una come moglie.
La notizia interessò subito alla matrignia di Cenerentola, convinta che una delle sue figlie avrebbe potuto diventare regina, facendole acquisire potere e ricchezze. Naturalmente non aveva pensato neanche per un instante a far partecipare Cenerentola al ballo, in quanto la considerava una mera domestica.
La ragazza però si dispiaceva molto di non poter partecipare al ballo, alla quale era convinta di poter finalmente trovare l'amore, così uscì a disperarsi in giardino quando, all'improvviso, le apparì una donna. Questa era la sua fata madrina che, grazie alla sua magia, fornì rapidamente a Cenerentola uno splendido abito e una carrozza trainata da cavalli e accompagnata da dei servitori. Così la fanciulla potè recarsi al ballo, promettendo però di fare ritorno prima di mezzanotte, cioè prima che l'effetto della magia si esaurisse.
Appena il principe la vide capì subito che era la donna giusta per lui e se ne innamorò, invitandola a ballare. Solamente quando Cenerentola sentì il primo rintocco della mezzanotte si ricordò della promessa fatta alla fata e fuggì di corsa dal castello. Durante la frenetica fuga però perse per strada una delle sue scarpette di vetro. Il pricipe, intenzionato a ritrovare la ragazza, raccolse la scarpetta e il giorno dopo si mise in viaggio, assieme a un duca, per farla provare a tutte le donne del regno, finché non avesse ritrovato la sua amata.
Ovviamenete giunse anche a casa di Cenerentola, e la matrigna di quest'ultima fece provare la scarpetta prima alle sue figlie, le quali, però, non riuscirono a calzarla. Proprio mentre il duca stava per andarsene Cenerentola apparve sulle scale chiedendo di poter provare la scarpetta, che però cadde a terra, frantumandosi, poco prima che Cenerentola la potesse calzare. Il duca iniziò a disperarsi, ma Cenerentola lo tranquillizzò, mostrandogli l'altra scarpa, in cui il suo piede calzava perfettamente.
Così la fanciulla venne portata al castello, dove sposò il principe con cui visse per sempre felice.

Sopra: La scena che ritrae la fuga di Cenerentola dal ballo.
 
Le illustrazioni di questa versione sono state realizzate da Mary Blair, una degli artisti più importanti che lavorò per Walt Disney, rendendosi famosa per aver introdotto nell'azienda stili propri dell'arte moderna.
Sebbene la storia ricalchi quella dell'omonimo lungometraggio animato, lo stile della Blair è completamente differente rispetto a quello che ritroviamo nel cartone. Tale artista possiede infatti uno stile alquanto particolare, in cui gli elementi dello sfondo, gli oggetti e, soprattutto, le persone, non possiedono mai contorni netti o definiti ma, anzi, si caratterizzano per i contorni sfumati e non proprio precisi. 
Le figure, di per sè, risultano abbastanza semplici e non troppo dettagliate, anche se nell'insieme, con uno sguardo globale, ogni illustrazione risulta in realtà molto ricca di elementi.
Ne risultano immagini dallo stile moderno, dalle figure graziose e dalle atmosfere magiche e meravigliose, dai tratti audaci e rivoluzionari.


Sopra: Le illustrazioni hanno uno stile alquanto particolare in quanto gli elementi dello sfondo, gli oggetti e, soprattutto, le persone si caratterizzano per i contorni non proprio precisi e sfumati. Le figure, di per sè, risultano abbastanza semplici e non troppo dettagliate, anche se nell'insieme, con uno sguardo globale, ogni illustraione risulta in realtà molto ricca di elementi.

Anche la scelta dei colori è alquanto peculiare, in quanto Blair utilizza i colori primari per creare nelle immagini un forte contrasto, utilizzando abbinamenti di colori che fanno apparire le immagini innaturali (una cosa tipica dello stile dell'arte moderna).
Le sue illustrazioni risultano comunque sempre molto colorate, in quanto le tinte sono stese in modo intenso e deciso, anche se raramente l'artista utilizza delle tonalità molto brillanti, anzi, molte immagini mantengono un aspetto abbastanza cupo.
In molte immagini l'artista ha cercato di creare un certo contrasto tra i colori, per cui in scene dall'ambiente scuro emergono elementi e figure chiare (spesso proprio bianche).

 

Sopra: Le sue illustrazioni risultano molto colorate, in quanto le tinte sono stese in modo intenso e deciso, anche se raramente l'artista utilizza delle tonalità molto brillanti, anzi le immagini mantengono un aspetto abbastanza cupo. In molte immagini l'artista ha cercato di creare un certo contrasto tra i colori, per cui in scene dall'ambiente scuro emergono elementi e figure chiare (vedere immagine in alto a destra e in basso).

"Walt Disney's Cinderella" di Cynthia Rylant e Mary Blair è una versione della fiaba di "Cenerentola" molto interessante poiché basata espressamente sul lungometraggio disneyano. A rendere però speciale questa edizione è la scelta di non utilizzare semplicemente le immagini del film ma le illustrazioni di Mary Blair, le quali erano praticamente i bozzetti preparatori.
Grazie alle sue illustrazioni l'artista è riuscita a conferire a questa versione della fiaba di "Cenerentola" un sapore unico e inconfondibile, grazie al suo stile moderno, dai tratti audaci e rivoluzionari, capace di creare figure graziose, atmosfere magiche, meravigliose e incantate .

L'opera è stata pubblicata nel 2017 dalla Egmont Uk Limited, la versione che vi ho mostrato sopra è quella dotata di una copertina flessibile (ma esistono anche versioni con la copertina rigida); ha 64 pagine, misura 24,9 cm d'altezza e 20 cm di lunghezza e costa 8.99£.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

giovedì 14 gennaio 2021

Mater Luna di Victoria Frances

Dopo un bel po' di tempo (agosto del 2017) torno a parlarvi dell'illustratrice spagnola Victoria Frances, di cui in passato avevo recensito alcuni suoi libri illustrati come "Favole" (il quale trattava il tema dei vampiri e del soprannaturale) e "Misty Circus 1 e 2".
L'opera che vi presenterò oggi di questa illustratrice è "Mater Luna", edito in italiano già da qualche anno (nel 2017), un libro illustrato in cui l'autrice tratta degli argomenti a lei cari: le streghe, la magia, nonché il legame con la natura.
 
Sopra: Sulla copertina di "Mater Luna" è possibile vedere la protagonista Lunnula mentre sta leggendo un libro di incantesimi.
 
Protagonista della storia è Lunnula, ultima discendente di una stirpe di streghe, che si sposerà con un giovane cacciatore di nome Giles, nonostante gli abitanti del paese, in cui vige la legge puritana, non la vedano di buon occhio e sparlino delle origini della sua nascita.
Lunnula però è sterile e così il marito, che prima l'amava e non dava credito alle voci del paese, comincia a sua volta a detestarla: "Costernato dalla sterilità della sua nuova sposa, Giles vide il suo amore diminuire poco a poco e trasformarsi in disprezzo. Le accuse di blasfemia, le condanne che prima per lui non significavano niente, adesso erano diventate importanti nella sua coscienza".
Lunnula però non si perde d'animo e inizia a studiare dei libri di magia per trovare il modo di poter concepire un figlio, anche se ne frattempo scopre che suo marito ha iniziato una relazione clandestina con un'altra donna del villaggio.
Alla fine, grazie a un incantesimo, la ragazza riesce a rendersi di nuovo fertile ma, ritornando a casa dal bosco, viene fermata dagli abitanti del villaggio, tra cui il marito e la sua amante, che sono decisi a ucciderla ed accusarla di stregoneria. Nonostante lei cerchi di scappare alla fine viene trova e impiccata.
Nonostante sia morta e sepolta Lunnula, grazie al potere della Madre Luna, riuscirà a dare alla luce una bambina, di nome Sionna, che verrà allevata da un branco di volpi.
La giovane, dotata anche lei di poteri magici (tra cui quello di sapersi trasformare in una volpe) vive in mezzo al bosco assieme alla madre volpe, che l'ha trovata ai piedi dell'albero e allevata, e ai sui fratelli volpi. Ma il bosco è costantemente battuto dai cacciatori, tra cui Gils, il marito di Lunnula, e i figli che questo ha avuto con la nuova moglie...
 
 Sopra: un'illustrazione che ritrae Lunnula dopo aver scoperto il tradimento del marito.
 
Le illustrazioni di Victoria Frances, che accompagnano tutta la narrazione, sono realizzate con uno stile fantasy-gotico e riescono a trasmettere un'atmosfera romantica e oscura. Quello di Victoria Frances è uno stile originale, anche se non del tutto nuovo, che tuttavia ha saputo entrare nell'immaginario collettivo romantico e gotico.
I personaggi sono rappresentati con un aspetto molto bello, con una grande cura per i particolari, anche se meno realistico rispetto a quello di "Favole", soprattutto perché in alcuni loro tratti è possibile notare una certa influenza dello stile dei manga (occhi grandi, nasi e bocche molto piccoli).
I ritratti delle giovani, comunque, risultano sicuramente molto belli, intriganti e affascinanti, ricchi di mistero e fascino.
 
 
 Sopra: I personaggi sono rappresentati con un aspetto abbastanza realistico, anche se in alcuni loro tratti è possibile notare una certa influenza dello stile dei manga. I ritratti delle giovani, comunque, risultano sicuramente molto belli, intriganti e affascinanti.
 
Nel volume sono presenti sia illustrazioni a tutta pagina, le quali rappresentano i personaggi principali del racconto, in particolare Lunnula e Sionna (mentre di altra gente quale Gils o il figlio di questo non c'è traccia), sia illustrazioni più piccole che vengono inserite assieme ai testi. Queste ultime immagini raffigurano di solito oggetti o fiori, i quali sono stati rappresentati comunque in modo molto preciso e dettagliato.
Tutte le immagini sono a colori, i quali presentano delle tonalità piuttosto cupe e scure, poco brillanti. In particolare si nota il contrasto tra alcuni elementi molto chiari, come la pelle delle due streghe o capelli di Lunnula, e il resto dei colori che risultano scuri.
 
 
 
Sopra: Nel volume sono presenti sia illustrazioni a tutta pagina, le quali rappresentano i personaggi principali del racconto(come l'immagine di  Sionna a sinistra), sia illustrazioni più piccole, inserite assieme ai testi, che raffigurano di solito oggetti o fiori (immagine a destra).
 
Una cosa interessante di tale opera è che essa presenta alcuni fogli intagliati, in cui al centro è possibile quindi scorgere la figura sottostante, che così sembra come incorniciata.
Alla fine dell'opera vi è una sezione dedicata allo studio dei personaggi principali (Lunnula e Sionna), dei quali sono state realizzate anche delle statuette, di cui nell'opera sono presenti le rispettive foto.
 

 
 
   
Sopra: In tale opera è che essa presenta alcuni fogli intagliati, in cui al centro è possibile quindi scorgere la figura sottostante, che così sembra come incorniciata (pagine in alto). Alla fine dell'opera vi è una sezione dedicata allo studio dei personaggi principali (Lunnula e Sionna), dei quali sono state realizzate anche delle statuette (pagine in basso a sinistra e destra).
 
"Mater Luna" di Victoria Frances è un albo illustrato indirizzato a un pubblico di adulti o comunque di adolescenti, in quanto in esso vengono trattate tematiche come il tradimento, la discriminazione e l'omicidio. Il racconto contenuto nell'opera è una storia cruda, che mostra un lato negativo degli uomini, quello legato al sospetto, al pregiudizio, alla paura del diverso, quella paura che sfocia nell'eliminazione dell'altro. D'altronde le vicende sono ambientate nel medioevo, durante il periodo della caccia alle streghe.
Tale opera sarebbe inoltre un appello a ricordare all'uomo il suo legame con la natura in quanto, come viene scritto all'inizio del volume, "solo se c'è equilibrio fra questa e il suo soggiacente dualismo, riusciremo a dare un senso alla vita". Il mondo di Victoria Frances è infatti un mondo abitato da arcane e fantastiche creature, tra cui appunto le streghe, capaci di mantenere tale legame con la natura, sperando che il lettore sarà in grado di fare lo stesso.
Le illustrazioni che accompagnano l'opera son molto belle, estremamente curate e dettagliate, con colori dalle tonalità piuttosto cupe e scure, poco brillanti, e personaggi femminili dall'aspetto affascinante e sensuale. Ne risulta un volume bello e raffinato, molto curato dal punto di vista grafico ed estetico.
 
Il volume è stato pubblicato in Spagna nel 2017 dalla Norma Editorial S.A. col titolo "Mater Luna", ed è stato edito in italiano dalla Rizzoli Lizard nel medesimo anno. Il libro ha 80 pagine, misura 26,5 cm d'altezza e 19,5 cm di lunghezza e costa 24 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

lunedì 11 gennaio 2021

Atlante delle avventure e dei viaggi per terra e per mare a cura di A. Roveda

Dopo avervi parlato della nuova collana edita dalla RBA, che ripropone 80 libri scritti da Emilio Salgari, ho deciso di presentarvi anche questo albo illustrato (dal titolo parecchio lungo): "Atlante delle avventure e dei viaggi per terra e per mare. Con brani scelti dalle opere del Cap. Cav. Emilio Salgari"  a cura di Anselmo Roveda ed illustrato da Marco Paci.

Sopra: La copertina di questo albo illustrato ricorda quella di un diario di bordo, in cui predominano le tinte del marrone e del bianco.

Tale albo è nato da un progetto di Anselmo Roveda, il quale ha deciso di selezionare diversi pezzi di brani tratti dai libri scritti da Emilio Salgari, per creare un atlante che abbia come protagonisti i molteplici luoghi descritti dallo scrittore.
"Dalle distese ghiacciate alle più arroventate plaghe, dalle giungle intricate alle immensità di ogni mare e oceano, Emilio Salgari (1862-1911) ha descritto e raccontato nelle sue avventure letterarie  la geografia (e le culture che la abitano) di tutto il mondo, pure di posti forse immaginari come Mompracem. Un viaggio fantastico attraverso i luoghi e i secoli, con descrizioni minuziose di ambienti naturali, architetture, imbarcazioni, oggetti d'uso comune, strumenti tecnici, armi, vestiti, cibi e costumi".
Questo è quanto viene spiegato nell'introduzione, aggiungendo poi che Salgari, in realtà, non ha mai viaggiato e non ha mai lasciato l'Italia, affidandosi completamente (o quasi) alla fantasia. "La fantasia dello scrittore è però ben documentata, robustamente nutrita dalla costante ricerca su fonti a stampa".
Come ho detto precedentemente questo libro raccoglie vari brani che trattano paesaggi di particolari luoghi che Salgari ha descritto nelle sue opere. I luoghi che vengono affrontati in questo volume sono: 
  • Asia: Siberia, Cina e Malesia
  • Europa: Costa del Mediterraneo e Scozia
  • Africa: Sudan e Africa Australe
  • America: Montagne rocciose, Caraibi e Cono Sud
  • Poli: Artide e Antartide
  • Oceania: Australia
Ad ogni luogo sono dedicate un paio di pagine, di cui una riporta il testo del brano scelto e l'altra un'illustrazione a tema col brano. In questo modo l'attenzione del lettore si focalizza sul testo e sui paesaggi e gli ambienti che vi vengono descritti, mentre leggendo i romanzi integrali questi sono elementi che rischiano un po' di venire persi, sopraffatti dal ritmo incalzante della trama e degli avvenimenti.


Sopra: Due pagine interne del volume, quella più in alto tratta la zona dei Caraibi mentre quella più in basso la Siberia.

Le illustrazioni di Marco Paci sono perfette per rappresentare i brani compresi in questo volume, col loro stile evocativo, perfetto per trasmettere al lettore il sapore delle atmosfere e dei viaggi narrati da Salgari. Uno stile dinamico e realistico che mi ricorda quello di alcuni vecchi fumetti (tipo Tex e Zagor), probabilmente a causa delle tratti netti, scuri e decisi di alcune illustrazioni, che mettono in risalto le ombre.
Altre immagini, realizzate invece completamente con gli acquerelli, hanno invece un aspetto più delicato e meno preciso nei tratti, anche se trasmettono comunque al lettore una certa solidità e carnalità.


 
Sopra: Le illustrazioni di Marco Paci hanno uno stile evocativo, dinamico e realistico dai tratti netti, scuri e decisi, che mettono in risalto le ombre (come quella dell'immagine più in alto). Altre immagini, realizzate invece completamente con gli acquerelli, hanno invece un aspetto più delicato e meno preciso nei tratti (disegni più in basso, che rappresentano i Poli).
 
Le illustrazioni sono nella maggior parte dei casi a colori, ma non mancano anche alcuni disegni in bianco e nero, realizzati probabilmente con la china. Questi ultimi rappresentano solitamente piccole scene tratte dal brano, oppure alcuni determinati personaggi. Le immagini a colori sono invece quelle dedicate a rappresentare i paesaggi descritti e in cui è ambientata la storia del libro. Si tratta in questo caso di immagini a tutta pagina e a volte anche a doppia pagina, in quanto alcune pagine del libro sono doppie e si possono aprire.
Le tinte scelte per le illustrazioni hanno dei colori forti e intensi, molto spesso abbastanza scuri e cupi, ma non mancano anche tonalità più chiare e accese. Spesso in alcune illustrazioni l'artista ha unito tinte più cupe con altre più chiare e accese, che finiscono così col risaltarsi a vicenda, in modo da creare una situazione visiva di contrasto.


Sopra: Le immagini a colori sono dedicate a rappresentare i paesaggi descritti e in cui è ambientata la storia del libro. Si tratta in questo caso di immagini a tutta pagina e a volte anche a doppia pagina, visto che alcune pagine del libro sono infatti doppie e si possono aprire (come quella più in alto della Scozia).

"Atlante delle avventure e dei viaggi per terra e per mare. Con brani scelti dalle opere del Cap. Cav. Emilio Salgari" a cura di Anselmo Roveda è un albo illustrato interessante poiché funziona bene sia come opera a sè, sia come possibile trampolino di lancio per numerosi altri progetti. Può essere ad esempio un modo per invogliare alla lettura dei romanzi completi, oppure fornire degli spunti per approfondire alcuni aspetti geografici, oppure può essere un buon punto di incontro tra la letteratura e la geografia (utile anche per qualche progetto interdisciplinare ad esempio).
Può essere un'opera per gli amanti di Salgari che potranno gustarsi pezzi di vari brani del loro amato autore, ammirando contemporaneamente le immagini dei paesaggi rappresentati assieme ai testi. Può essere un volume da regalare però anche a chi di Salgari non ha mai letto nulla e che nemmeno sa chi sia lo scrittore, dandogli la possibilità di assaggiare vari brani e cominciare a viaggiare con la fantasia, aiutato anche dai disegni. Rappresenta anche un buon compromesso tra il romanzo integrale e una riduzione, capace così di avvicinare pure i lettori più giovani (anche di 5/6 anni), ancora troppo piccoli per poter reggere e apprezzare i romanzi integrali, anche grazie alla presenza dei disegni a colori. Le illustrazioni di Paci infatti, dall'aspetto concreto, carnale, che alterna tratti decisi ad altri più delicati, sono belle e aiutano il lettore a stimolare la propria fantasia.
Questo, insomma, si presta ad essere un volume interessante e sfaccettato, in grado di prestarsi a vari scopi e ad essere apprezzato da una gran varietà di lettori. Un libro che funziona bene sia come volume a sè che come punto di partenza per l'inizio di un lungo viaggio che può portare in diversi luoghi percorrendo diversi sentieri.

Questo albo illustrato è stato pubblicato nel 2019 dalla EDT- Giralangolo, è dotato di una copertina rigida, ha 56 pagine, misura 30 cm d'altezza e 20,5 cm di lunghezza e costa 19,50 euro.

P.S. Per chi volesse dare un'occhiata alla collana di libri di Emilio Salgari edita dalla RBA potete trovare qui la mia recensione.

Sopra: I primi cinque romanzi di Emilio Salgari che la RBA ha iniziato a far uscire in edicola.

P.P.S. Nel giro di 3 anni sono stati scritti da Anselmo Roveda altri tre volumi come questo di Salgari, dando vita a una vera e propria saga, quella degli "Atlanti letterari":
  • "Atlante dei luoghi immaginati. Città, isole e paesi delle grandi storie" (2020): Non c'è limite ai luoghi immaginati dalla fantasia di grandi scrittori e grandi scrittrici, alle avventure che si celano tra le pagine di grandi romanzi. Una goletta fa rotta verso il mar dei Caraibi in cerca di un misterioso tesoro; nelle profondità marine il Nautilus sfiora i resti della mitica Atlantide; un piccolo principe giunge sulla Terra da un lontano asteroide; nel New England quattro piccole donne inseguono i loro sogni; in Kansas un turbine trasporta Dorothy nel magico mondo di Oz...
  • "Atlante dei viaggi straordinari e degli inconsueti mezzi di trasporto per compierli" (2021): volume dedicato a una delle penne più prolifiche e immaginifiche di sempre: Jules Verne. Due secoli di appassionati lettori hanno seguito questo autore fino agli angoli più remoti del globo (anche sopra e nelle sue viscere, a dire il vero) e ancora oggi, a centocinquant’anni dalle prime pubblicazioni, la magia di quelle storie è quanto mai viva. 
  • "Atlante delle dimore inconsuete e fantastiche. Case castelli e palazzi delle grandi storie" (2022): Palazzi, castelli, capanne, ville, baite... non resta che bussare, e avventurarsi a sbirciare questi luoghi provenienti da brani originali tratti dai più famosi romanzi, per una carrellata affascinante tra libri tutti da leggere e rileggere. 

   

Sopra: Le copertine degli altri tre volumi degli atlanti letterari di Roveda.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

venerdì 8 gennaio 2021

Night Fairies di Paolo Barbieri

Anche quest'anno ritorna l'appuntamento (ormai annuale) con l'opera illustrata da Paolo Barbieri, che questa volta è: "Night Fairies".
 
 Sopra: Sulla copertina del nuovo volume illustrato da Paolo Barbieri vediamo la fata dell'ape, il cui abito è fatto con petali di fiore.
 
"Il vento è come un sussurro. [...]
 La luna, con la sua pallida luce, prende il sopravvento sulle timide stelle. [...]
Questa notte, qualcosa nell'aria porta sussurri di risvegli.
I fiori riaprono i loro petali.
Gi animali si destano incuriositi.
Occhi che dormivano da tempo si dischiudono, portando l'incanto di un passato colmo di racconti.
Strane creature tornano a palpitare nel buio tra cielo e terra, tra Beltane e Lytha.
Le Fate sono qui.
La natura prende forma e sentimento in queste creature, la cui origine è perduta in tempi dimenticati.
Queste creature sono sfuggenti: non si mostrano agli esseri umani tranne che per loro volontà.
Gli animali riescono però a vedere oltre l'incanto e si avvicinano incuriositi, riuscendo quasi a comprendere quelle voci così strane."
Con queste parole si apre il nuovo libro illustrato di Paolo Barbieri, in cui troveremo numerosi ritratti di fate in compagnia di vari animali (principalmente notturni), sia reali (come l'ape, l'aquila, il cavallo, il serpente, il lupo, la civetta...) che immaginari (come il drago, l'unicorno o il grifone).
Ogni immagine è accompagnata da una frase che inizia in questo modo: "Di notte una Fata si sveglia....", a cui poi segueno un verbo ("e rinasce, e scopre"...), oppure un complemento di luogo (tra le ninfee, tra il fuoco dei suoi capelli, in una foresta di funghi, vicino a un ruscello...). Solitamente le frasi si riferiscono a cosa compie la fata assieme all'animale che l'accompagna e con cui è rappresentata.
Alla fine del volume l'autore ci spiega come: "Animali, uccelli, insetti - tutti hanno un legame con le Fate, e la verità infinita della natura fatata si rispecchi in essi. Ogni Fata è attratta dalla creatura che ne condivide l'energia e l'essenza". Per questo motivo alla fine è presente un elenco in cui viene spiegata la natura associata ad ogni animale e la sua energia. Ad esempio la natura del colibrì è veloce, precisa e determinata e la sua energia è irrequieta; quella del cavallo è risoluta, tollerante e sincera e la sua energia amorevole; la natura del cigno è pacifica, fedele e poetica e la sua energia è serena....
 
   
Sopra: Due delle fate presenti all'interno del volume. A sinistra la fata colibrì (dall'energia irrequieta) e a destra quella del cavallo (dall'energia amorevole).
 
Le fate sono state rappresentate con un aspetto sensuale e affascinante, con abiti (quando presenti) fatti da elementi naturali (foglie, petali, arbusti...). 
Sebbene ogni fata sia rappresentata assieme ad un animale questa assume l'aspetto più di un elemento naturale della flora piuttosto che quello dell'animale. Ad esempio la fata dell'Ape ha un aspetto che richiama quello di un fiore bianco, la fata del cervo riprende quello delle foglie autunnali, la fata assieme al serpente ha il corpo ricoperto di edera...
Questo perché, come scritto alla fine del volume: "Il mondo magico e il mondo naturale non sono regni separati: sono intrecciati e coesistono attraverso alleanze di animali fatati".
 
 
Sopra: Le fate sono state rappresentate con un aspetto sensuale e affascinante. Sebbene ogni fata sia rappresentata assieme ad un animale questa assume l'aspetto più di un elemento naturale della flora piuttosto che quello dell'animale. Ad esempio l'aspetto della fata del cervo (a destra) riprende quello delle foglie autunnali, quello della fata assieme al serpente (sinistra) ha il corpo ricoperto di edera...
 
Le illustrazioni di Barbieri hanno uno stile delicato, accattivante, coinvolgente, affascinante e intrigante, con disegni poetici ricchi di dettagli che incantano e meravigliano, trasmettendo fascino e mistero.
A contribuire a creare questo forte impatto visivo è anche l'uso del colore, che nelle tavole di Barbieri mantiene dei toni carichi, intensi, accesi, brillanti e vibranti. In questo volume l'artista sembra sfruttare in particolare l'utilizzo dei chiari scuri, di punti di luce e di ombra.
Vi sono comunque anche delle illustrazioni in bianco e nero a matita, alcune delle quali realizzate in modo più semplice, come se fossero degli schizzi, mentre altre sono veri e propri disegni completi e dettagliati.
 

 
 Sopra: Le illustrazioni di Barbieri hanno colori dai toni carichi, intensi, accesi, brillanti e vibranti (in alto). Vi sono comunque anche delle illustrazioni in bianco e nero a matita, alcune delle quali realizzate in modo più semplice, come se fossero degli schizzi (in basso a destra), mentre altre sono veri e propri disegni completi e dettagliati (in basso a sinistra).
 
"Night Fairies" di Paolo Barbieri è un'opera che contiene molte belle illustrazioni, la maggior parte delle quali a colori, per cui è un volume che i fan di questo artista apprezzeranno sicuramente, ma che potrebbe essere interessante anche agli amanti del fantasy in generale, oppure semplicemente per gli amanti delle belle illustrazioni.
Rispetto agli altri volumi trovo che il concetto sviluppato in questo libro sia meno esplicito o evidente, specialmente per quanto riguarda il titolo. Sembrerebbe infatti che l'artista abbia voluto associare ad ogni animale una fata che rappresenta un elemento naturale (della flora in particolare, ma questo non vale sempre per tutti gli animali), come per voler sottolineare il legame speciale che c'è tra la natura e gli animali. Le creature inserite però nel libro non sono solo notturne (come il titolo potrebbe far supporre), ma anche animali attivi di giorno oppure animali fantastici. Probabilmente il titolo del libro si riferisce più in generale al fatto che queste fate si sarebbero risvegliate durante la notte (le illustrazioni sembrano essere ambientate tutte di notte infatti), anche se il concetto rimane un po' generico.
L'opera rimane comunque molto bella da guardare e piacevole da leggere (anche se all'apparenza concettualmente meno solida delle altre), specialmente se siete dei fan di Barbieri.
 
L'opera è stata pubblicata nel 2020 da Lo Scarabeo, è dotata di una copertina rigida, ha 96 pagine, misura 29,3 cm d'altezza e 20,5 cm di lunghezza e costa 19,50 euro.

P.S Ecco un elenco degli altri volumi illustrati da Paolo Barbieri.
  1. "Cronache del Mondo Emerso" di Licia Troisi (2008)
  2. "Le guerre del Mondo Emerso. Guerrieri e creature" di Licia Torisi (2010)
  3. "Favole degli dei" (2011) 
  4. "L'inferno di Dante" (2012)
  5. "Apocalisse" (2013)
  6. "Fiabe immortali" (2014)
  7. "Zodiac" di Gero (2016) 
  8. "Draghi e altri animali" (2017)
  9. "Fantasy cats" (2017)
  10. "Unicorns" (2018)
  11. "Star Dragons" (2019) 
  12.  "Night Fairies" (2020)
  13. "Alice in Wonderland" (2022)
  14. "The Wizard of Oz" (2023)
  15. "Storie di unicorni" (2024)

      
 
    
 
     
 
   
 Sopra: Le copertine dei libri illustrati da Paolo Barbieri.
 
Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.