lunedì 31 maggio 2021

Cappuccetto rosso (primo sogno) di Gabriel Pacheco

Gabriel Pacheco è un'illustratore messicano nato nel 1973 e che finora ha illustrato numerosi albi, tra cui "La Bella e la Bestia" (2014) e "Barbablù" (2018) di cui vi avevo precedentemente parlato.
Ora (2021) Questo artista ha deciso di cimentarsi nell'illustrare, a modo suo, un'altra fiaba, dando così vita al silent book di cui vi parlerà adesso: "Cappuccetto rosso (primo sogno)".
 
Sopra: La copertina di questa versione di Cappuccetto illustrata da Pacheco mostra la protagonista in un letto, assieme a dei fiori, mentre osserva il lettore frontalmente.
 
 Come ho scritto sopra questo albo, a differenza di altre opere illustrate da Pacheco in passato (tra cui i già citati "La Bella e la Bestia" e "Barbablù", ma anche "La strega e lo spaventapasseri", "Messer Gatto"...) è un silent book, cioè un libro privo di testo.
 L'unico testo che compare in tutta l'opera, alla fine del libro, è una frase tratta da una poesia intitolata "Primo sogno", scritta dalla poetessa messicana Jana Inés de la Cruz. La frase afferma: "Il sonno tutto, infine, possedeva; tutto infine, il silenzio dominava".
 Al lettore non rimane quindi che affidarsi allo scorrere delle immagini per provare a immaginare la storia, che riprende quella della nota fiaba di "Cappuccetto Rosso" (probabilmente nella versione dei Grimm), ma che non è proprio la stessa.
Inizialmente vediamo una bambina che sta dormendo nel suo letto, prima di essere svegliata da una donna (probabilmente la madre), che la fa alzare e vestirsi (e mettersi in testa un cappuccio/cappello rosso). La bambina, quindi, dopo aver ricevuto dalla madre un cestino, si avvia nel bosco, dove incontra un lupo gigantesco. Dopodiché l'animale sembra giungere per primo alla casa della nonna, vi entra dentro e si accosta all'anziana che sta dormendo nel letto. Quando la bambina arriva anch'ella a casa della nonna quest'ultima non c'è, ma non c'è neppure il lupo...
 
Sopra: La scena in cui la madre della bambina le porge un cestino prima di mandarla nel bosco.
 
I disegni realizzati da Pacheco, protagonisti di quest'opera, sono molto belli, originali, eleganti, con uno stile visionario, da tratti onirici e poetici, con ambientazioni surrealiste.. 
Lo stesso Pacheco in un'intervista aveva affermato che gli piace lavorare con immagini incerte, strane; gli piace il momento in cui la realtà si diffonde e tutto sembra uno strano sogno, gli piace vivere cancellando la linea che separa la vita reale dai sogni e dalla fantasia, in modo che non ci sia più differenza. In questo modo, per lui "illustrare è un modo fantastico di osservare la vita".
Le illustrazioni di Pacheco presentano inoltre molti elementi simbolici al loro interno, specialmente in questo caso, in cui le immagini non sono accompagnate da alcun testo a cui dover fare riferimento. Molto spesso, inoltre, non si capisce di preciso se quanto rappresentato sia un momento reale della storia o se fa parte di un sogno. La parte in cui la bambina rivede la nonna all'interno di una foresta sembrerebbe ad esempio far parte di un momento onirico, anche perché successivamente la nonna scompare nuovamente nel nulla, quando arriva il taglialegna.
Le tavole dell'artista si presentano comunque molto dettagliate e ricche di particolari, nonché molto curate, sebbene spesso giochino con elementi di vuoto. Poiché l'artista sfrutta sempre la doppia pagina  nelle illustrazioni sembrano spesso esserci molti spazi vuoti, porzioni di pagina in cui si vede solo un terreno con pochi e anche nessun elemento.

 
 
Sopra: I disegni realizzati da Pacheco, protagonisti di quest'opera, sono molto belli, originali, eleganti, con uno stile visionario, da tratti onirici e poetici, con ambientazioni surrealiste. Sopra vediamo la scena dell'incontro con il lupo, mentre in basso l'incontro della bambina con la nonna.
 
Una caratteristica molto particolare delle sue illustrazioni è l'uso e la scelta del colore: in quanto a predominare in maniera incontrastata è il colore grigio, che in queste immagini troviamo praticamente ovunque. Esso è presente negli sfondi, assieme al nero e al bianco, ma anche negli abiti, nelle coperte sui letti,  e negli incarnati dei personaggi, nelle ombre sui loro vestiti e sui loro volti. D'altronde l'ampio uso di questo colore nei suoi disegni è un tratto distintivo del suo stile, poiché per lui "Il grigio è la presenza di un'origine che disperde il vuoto e incorpora la luce a poco a poco".
Rispetto ad altre sue opere, in questa sono pochi i colori che compaiono oltre al grigio (e oltre al nero e al bianco), in particolare possiamo notare il rosso e il blu, e qualche volta anche il marrone. Di rosso è colorato, ad esempio, il cappuccio che indossa la protagonista e che in alcune sequenze perderà. Di blu sono stati invece dipinti alcuni elementi degli sfondi come gli alberi e le piante della foresta, alcuni fiori e rami che sbucano dal terreno, ma anche i capelli della bambina e alcuni abiti della mamma e del taglialegna. Il marrone è stato utilizzato per alcuni oggetti in legno della casa, per il grembiule della mamma, per alcune piante nel bosco e talvolta anche negli sfondi, mischiato al grigio, per infondere dei toni un po' più caldi alla scena.
 

 

Sopra: Da notare, nelle illustrazioni, l'uso e la scelta dei colori. Come potete vedere predominano molto i grigi, il nero e il bianco, ma spiccano anche altri colori quali il rosso (del cappello), il blu (dei capelli della bambina, ma anche delle scarpe e dei fiori) e il marrone (nel manico dell'ascia).
 
"Cappuccetto rosso (primo sogno)" di Gabriel Pacheco è un silent book molto interessante, in cui l'artista ha rivisitato a suo modo, tramite la sua immaginazione e le sue tavole, la famosissima fiaba di "Cappuccetto Rosso". Ne è risultata un'opera complessa, per nulla scontata, poiché presenta molti elementi simbolici e gioca con diversi elementi e sequenze oniriche (d'altronde il titolo del libro è "primo sogno"), e per il lettore non sarà sempre facile capire se ci si trova in una dimensione di realtà oppure di sogno.
Dopotutto questo non è un albo di facile interpretazione e, anzi, si può affermare che può non esistere un'unica interpretazione valida per le immagini e la storia narrata in questo silent, per cui i lettori potranno sbizzarrirsi nel proporre ciascuno la propria.
A me ad esempio è venuto da chiedermi che cosa rappresentasse il cappuccio rosso che la bambina porta in testa, ma che a volte perde o sembra togliersi di proposito. Oppure se il lupo ha mangiato davvero la nonna, o che cosa significa quel ciondolo a forma di luna che la bambina riceve dalla nonna. E mi sono chiesta perché, una volta riaccompagnata a casa, la bambina senta il bisogno di scappare fuori dalla propria abitazione (per poi, sembra, farci ritorno poco dopo).
Questo lo rende un libro adatto ad essere proposto a lettori di diverse età, dai più giovani fino agli adulti, e anzi sarebbe molto interessante vedere che cosa colgono lettori di differenti età (ad esempio non sono sicura di come potrebbe essere accolto da bimbi piuttosto piccoli, tipo 3 anni, per i quali il libro sarebbe fruibile anche in autonomia grazie all'assenza dei testi).
 
Questo libro è stato edito in inglese nel 2021 dalla Logos Edizioni, l'opera ha 64 pagine, una copertina rigida, misura 20 cm d'altezza e 28 cm di lunghezza e costa 18 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.  

lunedì 24 maggio 2021

Fiabe di fanciulle fatate di Italo Calvino e Mariachiara Di Giorgio

"Fiabe italiane" è una raccolta di fiabe selezionate da Italo Calvino, e riscritte da quest'ultimo in italiano, pubblicata da Einaudi nel 1956. A partire dal 2013 la Mondadori ha iniziato a pubblicare alcune delle fiabe contenute nella raccolta di Calvino in volumi meno corposi (di circa un centinaio di pagine), suddividendole in base alle tematiche trattare. 
La raccolta di cui vi voglio parlare oggi è proprio uno di questi libri: "Fiabe di fanciulle fatate", illustrato da Mariachiara Di Giorgio, che contiene cinque fiabe che hanno come protagoniste delle fanciulle magiche.

Sopra: La copertina (rigida) della raccolta di fiabe italiane della Mondadori, su cui possiamo vedere un'illustrazione della fiaba "La figlia del sole".

Questa raccolta contiene 5 fiabe provenienti da Firenze, da Pisa e dall'Abruzzo:
  • Prezzemolina: una coppia sta aspettando un figlio, alla donna viene voglia di mangiare del prezzemolo, così ella entra nel giardino di alcune fate per prenderlo. Quando le fate scoprono il furto chiedono alla donna di dare come nome al bambino/a Prezzemolino o Prezzemolina e, una volta diventato/a grande, loro verranno prenderlo/a.
  • Grattutula Beddattula: un mercante lascia sole, rinchiuse dentro casa, le tre figlie per andare a concludere un grosso affare e a ciascuna chiede cosa vogliono ricevere in dono una volta che sarà tornato. Nel frattempo, dopo essere stata calata nel pozzo per recuperare un ditale, la figlia minore scopre che, oltre la parete del pozzo, vi è un magnifico giardino.
  • La ragazza mela: una Regina che non era ancora riuscita ad avere figli un giorno si chiese come mai non poteva fare figli come il melo fa le mele. Qualche tempo dopo la Regina partorì una mela, ma all'interno della mela viveva una bellissima fanciulla.
  • La figlia del sole: a un Re e una Regina stava per nascere un figlio e chiamarono gli astrologi per farsi dire di che sesso sarebbe nato e quale sarebbe stato il suo pianeta. Gli astrologi rivelarono alla coppia che sarebbe nata una bambina che, prima dei 20 anni, avrebbe fatto innamorare di sè il Sole e che ne avrebbe partorito la figlia. Per evitarle questo destino la coppia rinchiuse la figlia in una torre altissima.
  • L'amore delle tre melagrane: il figlio di un Re, dopo aver visto del sangue su una ricotta desidera sposare una fanciulla rossa come il sangue e bianca come il latte, così si mise in viaggio per cercarla.
In ogni fiaba è quindi presente, sia come protagonista oppure come personaggio secondario, una ragazza che, per un motivo o per un altro, ha a che fare con qualche elemento magico. Nella prima fiaba la protagonista viene rapita da tre fate che vogliono mangiarsela e solo con l'aiuto della magia del cugino delle fate riuscirà a cavarsela; nella seconda la figlia minore (Ninetta) possiede un ramo di datteri che realizza i desideri; nella terza abbiamo a che fare con una ragazza che vive all'interno di una mela; nella quarta la principessa partorisce la figlia del Sole, che ha dei poteri magici; infine nella quinta il principe si innamora di una fanciulla nata da una melagrana.

 
Sopra: In alto l'inizio della fiaba
"Grattutula Beddattula", con un'illustrazione che mostra le tre figlie del mercante. Più in basso troviamo invece un'immagine della fiaba di "Prezzemolina".

Ogni volume di questa collana di fiabe italiane raccolte e riscritte da Calvino è illustrato da un diverso artista. In questo caso le fiabe sono accompagnate dalle immagini di Mariachiara Di Giorgio.
Sono illustrazioni molto belle e graziose, ricche di dettagli e particolari che le rendono davvero incantevoli, perfette per queste fiabe che parlano di fanciulle e di magia.
I disegni sono nella maggior parte dei casi presenti nelle pagine assieme al testo, ma ce ne sono anche alcune a tutta pagina.
All'interno delle immagini sono presenti sia colori tenui, dalle tinte pastello, che acesi ed intesi (il rosso, in particolare è quello che risalta di più). L'artista ha utilizzato una buona varietà di colori (e in particolare il rosso, il blu, il giallo e il verde) e nel loro insieme le illustrazioni risultano vivaci e colorate.



Sopra: Le illustrazioni molto belle e graziose, ricche di dettagli e particolari. All'interno delle immagini sono presenti sia colori tenui, dalle tinte pastello, che acesi ed intesi (il rosso, in particolare è quello che risalta di più come potete notare anche queste immagini).

"Fiabe di fanciulle fatate" di Calvino e illustrato da Mariachiara Di Giorgio è un volume veramente grazioso e curato, anche visivamente molto piacevole e accattivante, grazie alle graziose e raffinate illustrazioni che sono molto presenti assieme ai testi. 
Le fiabe che contiene sono belle ed interessanti, infatti, nonostante trattino di fanciulle e magia risultano differenti da quelle più note di fanciulle e principesse come Cappuccetto Rosso, Biancaneve, Cenerentola, Rosaspina, Raperonzolo, la Bella... 
Pur risultando a loro modo differenti ed inedite è stato comunque interessante constatare come alcuni elementi delle fiabe più famose venissero riprese anche in queste. Ad esempio l'inizio di "Prezzemolina" riprende quello di "Raperonzolo", mentre "Grattutula Beddattula" presenta similitudini con "La Bella e la Bestia" e "Cenerentola".
Una nota di merito, oltre al volume, va anche alla collana di cui esso fa parte, la quale ripropone ai lettori, in una veste curata e accattivante, le "Fiabe Italiane" di Calvino, un testo che rientra sicuramente tra i capi saldi della cultura e della letteratura italiana. I testi sono riproposti nella loro versione integrale e fedele, senza tagli o rimaneggiamenti, l'unica cosa aggiunta solo le illustrazioni, che impreziosiscono il prodotto, rendendolo fruibile già dai 4/5 anni.

Questa raccolta è stata edita nel 2020 dalla Mondadori Editore, ha 95 pagine e misura 22,5 cm d'altezza e 14,5 cm di lunghezza. Esiste sia un'edizione con la copertina rigida (e sovracopertina), che costa 15 euro, che una con la copertina flessibile, che invece costa 10 euro.

Sopra: La copertina dell'edizione con la copertina flessibile

Ecco gli altri titoli delle "Fiabe italiane" di Italo Calvino edite dalla Mondadori:
  1. "Fiabe per i più piccini" di Giulia Orecchia (marzo 2013)
  2. "Fiabe da far paura (appena appena, non tanto)" di Pia Valentinis (marzo 2013)
  3. "Fiabe di mare" di Barbara Nascimbeni (maggio 2013)
  4. "Fiabe di animali magici" di Gaia Stella (maggio 2013) 
  5. "Fiabe tutte da ridere" di Fabian Negrin (ottobre 2013) 
  6. "Fiabe un po' per piangere" di Desideria Guicciardini (ottobre 2013)
  7. "Fiabe d'incantesimi" di Giovanna Manna (ottobre 2014)
  8. "Fiabe in cui vince il più furbo" di Alicia Baladan (ottobre 2014)
  9. "Fiabe di oggetti magici" di Irene Rinaldi (giugno 2015)  
  10. "Fiabe per le bambine" di Giulia Tomai (giugno 2015) 
  11. "Fiabe a cavallo" di Gianluca Folì (marzo 2016)
     

      
 
   
Sopra: Gli altri 11 volumi della collana, nelle loro copertine rigide.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo. 

lunedì 17 maggio 2021

E' così che sono nate le stelle di Poonam Mistry

"E' così che sono nate le stelle" di Poonam Mistry è un bell'albo illustrato che racconta di come sono comparse le stelle in cielo e di come si è formata la Via Lattea.

Sopra: La magnificenza e la bellezza delle immagini interne traspaiono già dalla copertina, che risulta molto ricca, elegante e sfavillante.

"In un tempo molto lontano, esistevano soltanto la luce del Sole e della Luna", per questo motivo la figlia di un pescatore nelle notti in cui la Luna è assente si preoccupa molto per il padre, che pesca in alto mare guidato solo dalla luce della Luna.
Una mattina il Sole trova la ragazza in lacrime e lei gli spiega che è triste e preoccupata per suo padre, che una volta al mese rimane nella più completa oscurità senza riuscire a trovare la strada di casa. Dopo averci pensato un attimo il Sole scaglia sulla Terra un suo raggio dorato, che si infrange in mille frammenti luminosi. Spiega quindi alla ragazza di raccoglierli e di iniziare a sistemarli nel cielo, così che le diano luce anche nelle notti più buie e profonde.
La ragazza inizia così il suo lavoro, disponendo le stelle realizzando dei disegni di animali (creando così le costellazioni), tuttavia i frammenti sono ancora tantissimi. Una notte, però, una scimmia le ruba il cesto contenente le stelle e, contendendosi la cesta con la ragazza, le stelle escono dal contenitore creando un'enorme striscia in mezzo al cielo.
La scia di stelle è però così luminosa da permettere al padre della ragazza di vedere la strada anche di notte e di poter tornare a casa sano e salvo.

Sopra: In queste pagine è rappresentato il momento in cui il sole, commosso, dalle lacrime della fanciulla, le chiede come mai sia così triste.

A incantare il lettore saranno sicuramente le splendide e incantevoli illustrazioni di Mistry, le quali possiedono uno stile particolare e immediatamente riconoscibile. Uno stile dal quale traspaiono l'amore dell'artista per la natura e le sue radici indiane, che l'hanno portata a studiare con particolare attenzione i motivi, i forme e i colori e la loro combinazione. 
Le figure ritratte nelle immagini risultano bidimensionali, appiattite, infatti i personaggi umani non vengono quasi mai mostrati frontalmente, ma sempre con il viso rivolto di lato, nonostante il corpo sia mostrato in posizione frontale rispetto all'osservatore.
I personaggi e i vari elementi della scena sono creati attraverso linee nette che delimitano dei contorni precisi, nei quali l'artista ha steso i colori.
Nonostante i contorni dei personaggi e degli elementi dell'illustrazione siano tracciati con delle linee nette essi risultano molto ricchi di dettagli, in quanto in ogni elemento sono presenti vari pattern e motivi geometrici che svolgono una funzione decorativa.


Sopra: Da queste immagini potete già notare come sia particolare lo stile dell'illustratrice, i cui disegni sono influenzati dall'arte indiana, con figure bidimensionali, dai contorni netti e ben definiti.

Un'altra cosa che caratterizza queste illustrazioni sono proprio i colori. Come ho detto prima essi sono stesi dentro i bordi dei contorni in modo netto, senza sfumature o ombre, attraverso delle campiture di colore.
I colori risultano essere sempre brillanti e accesi, con delle tinte vivaci e intense. L'artista ha inoltre deciso di utilizzare solo alcuni colori, e di renderne alcuni particolarmente predominanti all'interno delle tavole. I colori che risultano più presenti sono il blu (in tutte le sue sfumature, fino ad arrivare agli azzurri) e i gialli (compreso il dorato). Altri due colori molto presenti sono il nero e il bianco, che sono utilizzati soprattutto per i contorni. Il nero inoltre è servito per dipingere i capelli della protagonista ed è stato usato, assieme al blu, per gli sfondi.
Oltre a questi quattro colori sono presenti anche un marrone/arancione utilizzato per la carnagione degli umani, il marrone (tendente al vinaccia) e il rosso



Sopra: I colori risultano essere sempre brillanti e accesi, con delle tinte vivaci e intense. L'artista ha inoltre deciso di utilizzare solo alcuni colori, il blu e i gialli, assieme al bianco e al nero, risultano quelli predominanti all'interno delle tavole.

"E' così che sono nate le stelle" di Poonam Mistry è un albo che racconta, tramite una leggenda, come sono nate le stelle. La storia è semplice ma molto carina e piacevole da ascoltare, adatta a partire dai 4 anni.
Ciò che fa rimanere però il lettore senza fiato sono sicuramente le illustrazioni, bellissime, eleganti, particolari e raffinate, con degli splendidi colori. Tavole in cui dominano i gialli (e l'oro) e i blu (e l'azzurro), capaci di incantare il lettore e di trasmettergli un senso di incanto e meraviglia.
Nell'insieme le immagini risultano un tripudio di colori e di forme, senza però risultare mai confusionarie o esagerate, anzi l'utilizzo di contorni netti e definiti e di varie figure geometriche conferiscono alle immagini un aspetto comunque ordinato.

Questo libro è stato edito in inglese nel 2019 dalla tate Publishing col titolo "How the stars came to be" ed è stato poi pubblicato in italiano nel 2020 dalla Gallucci editore. L'opera ha 43 pagine, una copertina rigida, misura 32 cm d'altezza e 24,5 cm di lunghezza e costa 16,70 euro.

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giovedì 13 maggio 2021

Mary: la ragazza che creò Frankenstein di Linda Bailey e Julia Sardà

"Mary: la ragazza che creò Frankenstein" di Linda Bailey e Julia Sardà è un albo illustrato che racconta la vita di Mary Shelley, la donna che, a soli 18 anni, scrisse uno dei libri più famosi della letteratura, dando vita a un mostro unico e indimenticabile.

Sopra: La bellissima copertina di questo albo illustrato ci mostra subito il peculiare ma azzeccato stile dell'illustratrice, che nei suoi disegni ha utilizzato solo colori come il bianco, il nero, il marrone, il verde, il giallo e il rosso.

La storia scritta da Linda Bailey è una sorta di biografia su Mary Shelley, la donna ricordata da tutti per essere l'autrice di "Frankenstein", uno dei romanzi più famosi della letteratura "considerato la pietra miliare di un'importante svolta creativa, e forse il primo esempio di un nuovo genere narrativo: il romanzo moderno di fantascienza".
I testi di Bailey si concentrano in particolare sulle esperienze e sul processo creativo che hanno portato l'autrice a partorire tale romanzo.
L'autrice ricorda inoltre spesso al lettore, durante il corso della storia, come Mary fosse una sognatrice, una bambina che amava rifugiarsi nelle sue fantasie e nei suoi sogni, tanto che il testo esordisce così: "Come inizia una storia? A volte, con un sogno. Lei è Mery. E' una sognatrice. Il tipo di ragazza che se ne va in giro da sola, che osserva le nuvole, che immagina cose mai esistite. Mary ha dato un nome ai suoi sogni a occhi aperti. Li ha chiamati "castelli in aria"."
Bailey inizia a raccontare la vita di Shelley a partire dalla sua infanzia fino al momento della pubblicazione del romanzo nel 1818 (questo albo è uscito in originale in inglese nel 2018, proprio per festeggiare i 200 anni dalla prima pubblicazione del romanzo), accennando poi al successo che avrà, anche grazie alle sue future trasposizioni cinematografiche.
Come scrive la stessa Bailey in una nota alla fine del libro: "Fu Mary in persona a raccontare la storia-dietro-la-storia in una Prefazione che scrisse nel 1831, tredici anni dopo che il libro fu pubblicato per la prima volta. Mary volle spiegare le origini del romanzo per rispondere a una domanda che le veniva rivolta spesso". La domanda in questione si riferiva ovviamente a come avesse fatto a concepire e raccontare l'idea che si sviluppa nel suo libro, soprattutto a una così giovane età.
Rileggendo tale prefazione l'autrice ha pensato che sarebbe potuta diventare un libro illustrato, così ha iniziato a documentarsi e a leggere varie biografie di Shelley (citate nella bibliografia alla fine dell'opera), entusiasmandosi di fronte agli eventi della vita di Mary.
Come scoprirà chi leggerà questo albo la vita di Mary Shelley è quella di una bambina orfana di madre, cresciuta in un contesto ricco di persone colte e intellettuali, che ha condotto una vita spesso infelice, ma anche avventurosa e ribelle.

Sopra: Le prime pagine dell'albo ci mostrano Mary da bambina, disesta sul letto con un libro tra le mani.

A svolgere un'importante funzione nell'albo ci sono anche le evocative illustrazioni di Julia Sardà, le quali sono perfette per accompagnare la storia di Mary Shelley e i testi della Bailey.
Le immagini, oltre a mostrare ciò che viene raccontato nei testi mettono in risalto anche altri spetti della vita dell'autrice, riuscendo a comunicare al lettore alcune informazioni e sensazioni con un impatto maggiore rispetto ai testi.
Molto bello ad esempio il modo in cui l'artista rappresenta il mostro di Frankenstein vicino a Mary anche prima che lei iniziasse a scrivere e che pubblicasse il romanzo, come ad indicare che i pensieri e le emozioni che lo hanno fatto nascere accompagnavano già l'autrice.


Sopra: Nell'immagine in alto vediamo il modo in cui l'artista rappresenta il mostro di Frankenstein vicino a Mary anche prima che lei inizi a scrivere il romanzo. In quella in basso "La ballata del vecchio marinaio" raccontata da Samuel Taylor prende vita visivamente attraverso i fumi della pipa.

Le illustrazioni funzionano così bene anche grazie allo stile dell'artista, che è facilmente riconoscibile in quanto abbastanza peculiare: con dei tratti netti, decisi e graffianti capaci di creare delle immagini allo stesso tempo graziose e oscure, eleganti, ricche di dettagli e molto curate.
Particolare anche la scelta e l'uso dei colori, che contribuiscono a creare in tutte le immagini un'atmosfera cupa, oscura, misteriosa, gotica e inquietante, perfette per rappresentare il periodo in cui le vicende si svolgono.
L'artista ha utilizzato soprattutto colori quali il nero, il bianco, il verde scuro, il marrone, il rosso e il giallo. Il bianco, oltre che nei paesaggi, è stato usato soprattutto per la pelle delle persone, andando a creare un effetto di contrasto con gli altri colori utilizzati, che hanno delle tonalità cupe e scure. Solamente il rosso talvolta appare con dei toni un po' più accesi e brillanti.



Sopra: L'artista ha utilizzato soprattutto colori quali il nero, il bianco, il verde scuro, il marrone, il rosso e il giallo. Il bianco finisce per creare un effetto di contrasto con gli altri colori utilizzati, che hanno delle tonalità cupe e scure. Solamente il rosso talvolta appare con dei toni un po' più accesi e brillanti (come nel caso del tappeto nell'ultima immagine).

"Mary: la ragazza che creò Frankenstein" di Linda Bailey e Julia Sardà è un'opera molto bella e interessante (con dei testi semplici, diretti e scorrevoli), che può aiutare i lettori di qualunque età (preferibilmente a partire dai 6/7 anni) a scoprire la vita di Mary Shelley e a comprendere come sia riuscita a partorire uno dei più famosi romanzi di tutti i tempi. Una vita che in realtà si intreccia con quella di altri personaggi interessanti e degni di nota, tra cui Percy Shelley (poeta e marito della scrittrice), Lord Byron (un famoso poeta e anche colui che sfiderà Mary a scrivere un racconto del terrore) e il dottor Polidori (il quale scrisse un racconto su un vampiro che poi ispirò Bram Stoker).
La vita di Shelley è un'esistenza fatta di perdite (orfana di madre, perderà poi anche il marito, i suoi amici e 3 dei suoi 4 figli), di sofferenze, di viaggi, d'immaginazione, di sogni ad occhi aperti ma anche di soddisfazioni.
Le illustrazioni di Julia Sardà accompagnano perfettamente i testi dell'opera, coi i loro tratti decisi, le atmosfere oscure, cupe e inquietanti e il tratto graffiante. 
Un libro illustrato breve ma intenso, che permetterà a numerosi lettori di conoscere Mary Shelley, una ragazza che, nonostante le tante disgrazie che le sono capitate (molte in giovane età) non si è mai arresa e ha sempre cercato di inseguire i suoi sogni.

L'albo illustrato è stato pubblicata nel 2018 dalla Tundra Books col titolo "Mary who wrote Frankenstein" ed è stato edito in italiano nel 2020 dalla Rizzoli. Il volume ha una copertina rigida dotata di una sovracopertina, ha 50 pagine e misura 29,8 cm d'altezza e 19,7 cm di lunghezza e costa 18 euro.

Se, dopo aver letto la biografia illustrata dell'autrice di Frankenstein, siete interessati a conoscere qualche bella edizione illustrata, eccone qui qualcuna (anche se purtroppo la maggior parte esistono solo in inglese):
  1. "STEAMPUNK: Mary Shelley's Frankenstein" di Mary Shelley e Zdenko Basic (2012)
  2. "Frankenstein" di Mary Wollstonecraft Shelley e Gris Grimly (marzo 2015)
  3. "Frankenstein" di Mary Shelley e Lynd Ward (settembre 2015)
  4. "The new annotated Frankenstein" di Mary Shelley e a cura di Leslie S. Klinger (2017)
  5. "Frankenstein: or, the modern Prometheus" di Mary Wollstonecraft Shelley e David Plunkert (gennaio 2018)
 
   
 
 
 Sopra: Le copertine di alcune edizioni illustrate di "Frankenstein".

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lunedì 10 maggio 2021

Atlante delle sirene: mappe e storie di incantatrici del mare di Anna Claybourne e Miren Asian Lora

Dopo aver trattato atlanti ed enciclopedie di vari animali fantastici (fate, draghi, unicorni...), oggi vi presento: "Atlante delle sirene: mappe e storie di incantatrici del mare" di Anna Claybourne e Miren Asian Lora. Si tratta, come suggerisce il titolo, di un'opera che spiega al lettore tutti i vari tipi di sirene esistenti nel mondo, attingendo anche a quelle presenti nei miti e nelle leggende.

Sopra: Sulla copertina predominano gli azzurri, ma sono presenti anche altri colori ed elementi tipici dei paesaggi sottomarini. Alcuni elementi della copertina sono inoltre dorati.

"In tutto il mondo, ovunque ci sia dell'acqua, esistono storie, leggende e testimonianze sulle sirene. Queste creature degli abissi , magiche e ipnotiche, hanno una storia millenaria, e in ogni paese e ogni cultura ci sono racconti che ne parlano." Con questa introduzione si apre questo volume, che vuole essere un atlante che fornisce al lettore tutte le informazioni riguardo a queste leggendarie creature marine. Infatti l'introduzione continua spiegando: "In questo libro troverete sirene provenienti da ogni angolo del pianeta. Molte nuotano nei mari e negli oceani, ma altrettante hanno deciso di abitare tra fiumi, laghi, ruscelli e cascate."
Il volume inizia fornendo al lettore alcune informazioni di carattere generale, spiegando ad esempio che cos'è una sirena e come comportarsi in caso di incontro. In seguito il volume presenta al lettore sirene provenienti dai vari continenti (Europa, Africa, Asia, Oceania, Noed e Sud America). I vari tipi di sirene mostrati nel libro non sono frutto puramente della fantasia dell'autrice, ma derivano da fiabe, miti e leggende dei vari luoghi presi in considerazione. Ad esempio in Danimarca troviamo la Sirenetta della fiaba di Andersen, in Islanda le Selkie (donne capaci di mutarsi in foche), in Francia Melusine...
Per ogni creatura è presente nel libro una breve descrizione accompagnata da un disegno.
Oltre a descrivere vari tipi di sirene il volume si preoccupa anche di illustrare anche altri spetti di queste creature, come le loro case, la loro magia, dove sono state avvistate e altri esseri scambiati per sirene pur non essendolo.

Sopra: Le pagine che  mostrano la mappa con le sirene delle leggende che vivono in Europa.

L'intero volume è riccamente corredato dalle numerose illustrazioni di Miren Asian Lora, le quali sono molto belle e graziose, dai tratti semplici ma comunque ricche di dettagli e particolari.
I volti dei personaggi, in particolare, sono molto semplici ed essenziali, due pallini neri per gli occhi, un triangolino per il naso e una mezza luna rossa per la bocca. Anche le linee che tracciano il resto del corpo sono semplici e nette, ciò che rende affascinanti questi personaggi sono però gli ambienti e i paesaggi in cui sono inseriti, che sono ricchi di elementi.


Sopra: Nonostante l'aspetto dei personaggi sia piuttosto semplice ed essenziale le illustrazioni di Miren Asian Lora sono molto belle e graziose.

Un'altro elemento che rende così incantevoli queste illustrazioni sono i colori, di cui l'artista fa un'ampio uso, infatti le immagini risultano sempre molto allegre e colorate. Nella maggior parte dei casi infatti l'artista ha utilizzato delle tinte brillanti, vivaci e accese, anche se vi sono alcuni casi in cui ha deciso di dipingere alcune immagini in bianco e nero.


Sopra: Le immagini risultano sempre molto allegre e colorate. Nella maggior parte dei casi infatti l'artista ha utilizzato delle tinte brillanti, vivaci e accese

"Atlante delle sirene: mappe e storie di incantatrici del mare" di Anna Claybourne è un opera molto bella e graziosa, che fornisce al lettore molte informazioni sulle sirene, concentrandosi in particolare sui vari tipi e specie, nonché le leggende a esse correlate (anche se non manca anche qualche altro tipo di informazione più generale). 
Il volume e le informazioni sono accompagnate dalle graziose e deliziose illustrazioni di Miren Asian Lora, dai tratti semplici e delicati, ma ricche di colori e incanto.
Un'opera incantevole, molto graziosa e carina, adatta a fornire al giovane lettore (a partire da 5/6 anni) alcune informazioni su molti tipi di sirene, attraverso delle brevi descrizioni.

Questo libro è stato edito in inglese nel 2020 dalla Laurence  King Publishing  col titolo "Th mermaid atlas" ed è stato poi pubblicato in italiano a giugno del 2020 dalla Magazzini Salani . L'opera ha 48 pagine, una copertina rigida, misura 29,5 cm d'altezza e 23,5 cm di lunghezza e costa 14,90 euro.

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