sabato 28 novembre 2015

Grimericks di Susan Pearson e Gris Grimly

Stavolta vi parlerò di "Grimericks", un libro scritto da Susan Pearson e illustrato da Gris Grimly, un artista e scrittore americano famoso per le sue opere per bambini, ma anche per adulti (ha per esempio illustrato classici come Frankenstein e i racconti di Edgar Allan Poe), oscure e stravaganti. Tale volume attualmente è stato pubblicato solamente in inglese.

Sopra: La colorata copertina di "Grimericks", scritto da Susan Pearson e illustrato da Gris Grimly, ci mostra alcuni dei mostri che incontreremo all'interno del volume.

Il titolo del volume deriva probabilmente dall'unione del nome (o cognome) dell'illustratore Gris (o Grimly) e dalla parola "limerick", un breve componimento in poesia, tipico della lingua inglese, di contenuto nonsense che ha lo scopo di far divertire il lettore. Il limerick è sempre composto da 5 versi, con uno schema di rime A A B B A; nel primo verso viene presentato il protagonista mentre negli altri si sviluppa la storia, l'ultimo solitamente riprende il primo ridicendo il nome del protagonista della vicenda, anche se nelle poesie di Grimly questo non avviene sempre.
All'interno del libro i personaggi ci vengono presentati con un breve testo in rima, un limerick appunto, scritto da Susan Pearson, a cui si accompagna un'illustrazione realizzata da Grimly. Le creature che incontreremo sono tutti esseri sovrannaturali come: zombie, animali mostruosi, fantasmi, streghe, goblins, mummie, scheletri ecc…
Abbiamo ad esempio la poesia del fantasma Glen Gower:
"A ghost in our bathroom, Glen Gower,
brushes (lava, spazzola) his teeth on the hour,
turns the cold water hot, 
drops (fa cadere) my socks in the pot (pentola, vaso, tazza, recipiente),
and sings while (mentre) I'm taking a shower."
In questa poesia possiamo vedere che lo schema delle rime e il numero dei versi è quello dei limericks. Il primo verso ci presenta, infatti, il protagonista della vicenda, tuttavia quest'ultimo non è ripreso nell'ultimo.

Sopra: L'immagine realizzata da Gris Grimly per la filastrocca di Glen Gower. Da notare come nelle immagini l'artista cerca di racchiudere  la maggior parte delle caratteristiche che nel testo vengono attribuite ai personaggi. Ad esempio in questa illustrazione si può vedere come il fantasma canta mentre colui che narra la poesia si sta facendo la doccia (sings while I'm taking a shower), si lava i denti (brushes his teeth), e getta i calzini nella tazza del water (drops my socks in the pot).

Un altro esempio è la poesia di Martin McIver la mummia:
"Beware (diffidare, stare attenti) that you don't get too chummy (amichevole)
with Lartin McIver the mummy.
he has termites and moths (falene)
inside of his cloths,
and he'd rather (piuttosto) have YOU in his tummy (pancia)."
Nel testo in questo caso il protagonista ci viene presentato nel secondo e non nel primo verso, inoltre questo non viene poi ripreso nell'ultimo, tuttavia lo schema delle rime e il numero dei versi è rispettato.

Sopra: L'immagine che rappresenta Martin McIver la mummia.

Alcune creature presenti nel testo sono: gli zombie Dear Reader e Millicent Mooney, alcuni goblins, l'orso mangia-bambini Boris, le streghe Bettina, Priscilla e altre due che viaggiano insieme sulla stessa scopa, i fantasmi Glen Gower, King Kong, Ms Ghost, Gary e Grace, la mummia Martin McIiver, gli scheletri Mr. Bones, MaryLou Jones e il cavallo-scheletro e il ghoul Augustus.

  

Sopra: Ecco altre creature che Grimly ci mostra attraverso i suoi disegni: in alto a sinistra la strega Priscilla, in alto a destra lo scheletro MaryLou Jones e in basso al centro alcune mostruose insegnanti (una banshee, uno scheletro, una fantasma e una ghoul). 

Lo stile di Gris Grimly è particolare e immediatamente riconoscibile grazie ai tratti macabri, sinistri, ma anche divertenti e un po' strampalati dei suoi disegni; le sue figure si presentano spesso alte e magre e a tratti spigolose, il che le rende facilmente riconducibili all'artista. E' sicuramente affascinante vedere il modo in cui l'illustratore ha disegnato i vari mostri del libro, infatti è riuscito ad infondere a ciascuno di loro una propria personalità e peculiarità rendendoli unici, nonostante queste siano creature che siamo abituati a vedere spesso nei libri o nei film.

Per quanto riguarda l'edizione inglese essa è stata pubblicata nel 2005 dalla Marshall Cavendish Corporation, ha 30 pagine e misura 26,2 cm d'altezza e 18,5 cm di lunghezza. Il volume con la copertina rigida costa  15,95$ (circa 15 euro), esiste anche una versione con la copertina flessibile, di cui però non sono sicura del prezzo.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

martedì 24 novembre 2015

Homunculus di Stefano Bessoni

Questa volta vi parlerò nuovamente di Stefano Bessoni recensendo il suo primo libro illustrato: "Homunculus", edito nel 2011 dalla Logos.

Sopra: La copertina del libro illustrato "Homunculus" di Stefano Bessoni.

Quest'opera narra, in rima, la storia di un uomo chiamato Lazarus Zendak appassionato di anatomia e imbalsamazione. Quando in una notte di tempesta la sua unica figlia muore cadendo da una scogliera, il protagonista diventa ossessionato dall'idea di costruirsi un nuovo erede, così decide di fabbricarsi un homunculus, un essere "artificiale" creato grazie a rituali alchemici.
Il testo continua narrando dei tentativi di Zendak, e dei procedimenti da lui seguiti, per creare questa creatura servendosi della scienza alchemica. Alla fine, dopo numerosi fallimenti, l'uomo riesce a far sopravvivere uno di questi omunculi e scappa lontano con esso per sfuggire agli sguardi indiscreti.

Sopra: La raffigurazione, in bianco e nero, di Lazarus Zendak

Questo libro contiene sia il testo italiano che quello in inglese, ed entrambi narrano tutta la vicenda in rima baciata. Ad esempio:
Testo italiano: "Lazarus Zendak, così si chiamava,
e l'anatomia lo affascinava.
Lui conosceva l'imbalsamazione
e serbava i corpi alla perfezione."
Testo inglese: "Lazarus Zendak was his name,
anatomy his claim (richiesta, pretesa) to fame.
Elbalming was his predilection,
preserving corpses to perfection."
Alla fine dell'opera sono inoltre riportate le ricette (realmente scritte) di alcuni alchimisti per la fabbricazione degli omuncoli. La prima è quella di Paracelso per la creazione di omuncoli nelle zucche, la seconda è quella di Dubuffet per la costruzione di questi esseri nelle uova, l'ultima è infine quella di Zendak che utilizza come ingrediente principale la mandragola.

Le illustrazioni in questo libro, a differenza di quelle dell'opera che ho recensito precedentemente ("I canti della forca"), sono tutte in bianco e nero, ma nonostante ciò rimangono comunque molto affascinanti, originali, suggestive, sgangherate e un po' macabre.

  

Sopra: Immagini di vari omunculi creati attraverso differenti procedimenti. Il primo in alto a sinistra con la ricetta di Paracelsus, quello in alto a destra invece è nato dalle uova col metodo di Dubuffet. L'ultimo al centro, infine, è quello creato col metodo di Zendak utilizzando radice di mandragola, linfa di fragola, sangue e sperma umani.

Sopra: Anche il celebre Pinocchio di Collodi, secondo Bessoni, era stato in realtà originariamente creato grazie alla radice di mandragola ed era, quindi, un homunculus. Tuttavia, come recita il testo: "L'editore temendo un insuccesso, cambiare gli fece tutto il processo."

Questo libro è stato pubblicato dalla Logos nel 2011, misura 21,7 cm d'altezza e 15,5 di lunghezza e ha una copertina rigida e pagine all'interno piuttosto spesse, anche se non patinate. Il prezzo è di 15 euro, tuttavia è facilmente reperibile su internet (Amazon, ibs) scontato a 12,75 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

venerdì 20 novembre 2015

Hansel and Gretel di Sybille Schenker

In questo post vi parlerò di un' interpretazione della fiaba di "Hansel e Gretel" illustrata dell'artista tedesca Sybille Schenker. In questa edizione, pubblicata nel 2011 in Germania dalla Michael Neugebauer Publishing e in Inghilterra dalla Minedition, vengono utilizzati dei fogli trasparenti disegnati (la stessa tecnica che è presente anche ne: "L'erbario delle fate" di Lacombe) e un po' (ma davvero pochissimo) di paper cut.

Sopra: La copertina in inglese di "Hansel and Gretel" della Sybille Schenker. In tutte le edizioni la scritta del titolo è ritagliata nella copertina rigida, per cui i colori e la fantasia che si vedono all'interno sono in realtà quelli della pagina sottostante.

Nelle prime pagine del libro vediamo subito la casa dei protagonisti, la cui finestra è stata ritagliata per far scorgere il foglio sottostante trasparente di color giallo-arancio. Questa sarà tuttavia l'unica pagina, ad esclusione della copertina, in cui verrà utilizzata la tecnica del paper cut. La maggior parte dell'opera si basa infatti sull'utilizzo di fogli trasparenti a cui sopra sono stati fatti dei disegni per creare particolari effetti.

Sopra: Le prime pagine del libro mostrano la casa di Hansel e Gretel; la finestra è stata ritagliata per farci intravedere il giallo-arancio della pagina sottostante.

Passiamo un attimo a parlare dei testi e della storia. In alcune parti (per esempio all'inizio) i cambiamenti sono solo di lieve entità :
Testo originale dei fratelli Grimm del 1857 tratto da "Le Fiabe dei Fratelli Grimm" a cura di Noel Daniel, traduzione di Valentina Tortelli e Chiara Mattioli (Edizione TASCHEN 2012) : "Un povero taglialegna viveva in prossimità di un grande bosco insieme alla moglie e ai due figli; il maschietto si chiamava Hansel e la femminuccia Gretel".
Testo della Sybille Schenker: "Once upon a time, near a great forest, lived a poor woodcutter with his two children, Hansel and Gretel, and their stepmother".
Diverse parti sono invece state tagliate o accorciate probabilmente per rendere il libro più corto, ad esempio quando la moglie dell'uomo gli propone di abbandonare i bimbi nella foresta, nella versione originale i due portano avanti per un po' la discussione con dei discorsi diretti, poiché l'uomo non vuole che i figli vengano sbranati dalle bestie. Nella versione della Schenker invece, quando il taglialegna si oppone alla moglie e quest'ultima gli dice che allora moriranno tutti di fame, la parte si conclude semplicemente con questa frase: "And she kept talking until at least he gave in (si arrese)". Dopodiché la scena si sposta su i due fratelli che hanno sentito la conversazione.

 Sopra: La matrigna di Hansel e Gretel (rappresentata con la tecnica delle silhouette) mentre discute col marito per abbandonare i due bambini nel bosco. Questa figura è stata stampata sulla carta trasparente color giallo-arancio (quella che si vede attraverso la finestra nell'immagine precedente).

Poco dopo anche qui viene tagliato un ulteriore pezzo della fiaba, decisamente molto grosso, in quanto non si fa menzione di quando Hansel va a prendere all'esterno i sassolini che permetteranno ai due fratelli di ritrovare la strada di casa la prima volta. Infatti viene anche eliminata tutta la parte riguardante il primo tentativo di abbandono dei due bambini e il loro conseguente ritorno grazie all'uso dei sassi. Nel libro della Schenker si passa direttamente al secondo tentativo della madre (o matrigna) di lasciare i due fanciulli nella foresta, con Hansel che cerca di tornare a casa grazie alle briciole di pane che però gli vengono mangiate dagli uccellini.
Per il resto i testi delle due versione si assomigliano molto e anche il finale, quello in cui i due bambini dopo aver sconfitto la strega e preso i suoi tesori chiedono a un'anatra di far loro attraversare un fiume per poi tornare dal padre, è stato mantenuto uguale all'originale.

Sopra: Il bosco in cui i sue fratelli sono abbandonati dai genitori. L'albero e il terreno in primo piano son rappresentati con la tecnica delle silhouette, contrariamente al resto del bosco sullo sfondo, probabilmente per dare un differente senso di profondità.

Sopra: Hansel e Gretel che vagano nel bosco, questi sono stati disegnati su un foglio trasparente di colore blu, infatti possiamo vedere dietro, su altri due fogli trasparenti, felci e alberi. In questo modo si vuole probabilmente dare al lettore l'idea di quanto i due protagonisti si siano persi nella profondità della foresta.

Tornando a parlare della parte grafica si può vedere che le illustrazioni sono state fatte con uno stile molto originale, attraverso l'utilizzo di silhouette sfruttando gli spazi negativi e positivi neri o colorati per creare le figure dei personaggi e degli animali.

Sopra: In questa immagine possiamo notare come il padre dei due fratelli sia stato disegnato solamente schiarendo alcune parti dello sfondo scuro per creare i contorni dell'uomo, sfruttando il fatto che questi dovrebbero essere illuminati dalla luce della candela.

Sopra: Anche in questa immagine l'autrice usa il contrasto tra gli spazi negativi e quelli positivi per dare forma alle figure. Gretel e l'anatra hanno i contorni interni ed esterni neri, mentre per la vegetazione è il contrario, gli spazi interni della bambina poi non sono nemmeno stati colorati, ma lasciati del colore dello sfondo, mentre l'anatra invece è stata dipinta di bianco.

I colori presenti nel libro sono pochi e, come si può vedere, quello predominante è il nero (non credo sia un caso che anche la copertina sia di questo colore) accompagnato subito dopo dal bianco. Altri colori sono il giallo, il blu, il rosso e il verde. In diverse illustrazioni sono utilizzate anche delle fantasie colorate (come ad esempio quella dell'immagine precedente di Hansel sull'anatra).
Come ho già detto un'altra particolarità di questo testo è il massiccio utilizzo di fogli trasparenti con sopra stampati dei disegni per dare un maggiore e più realistico senso di profondità agli ambienti.

Sopra: Nell'immagine a desta possiamo vedere l'esempio più colorato riguardo la presenza nel libro di fantasie dai colori allegri e vivaci. A sinistra la medesima casa della strega con davanti una pagina trasparente per indicare che i due protagonisti sono ancora nel bosco, ma che si stanno pian piano avvicinando all'abitazione.

 Sopra: Un altro esempio dell'utilizzo di fogli trasparenti disegnati, spesso vengono in sequenza l'uno di seguito all'altro per creare particolari effetti visivi.

In conclusione posso dire che quest'opera è sicuramente molto bella, innovativa e pregevole sotto il profilo grafico, anche se i testi si mantengono simili solo in parte a quelli della versione originale dei fratelli Grimm, tenendo conto che una parte abbastanza notevole di questi è stata eliminata per voler rendere il libro più corto. Si ha quindi l'impressione che una porzione dei testi sia stata sacrificata per lasciare maggior spazio alle immagini e ai virtuosismi tecnici, e questo è un peccato.
Questo libro illustrato rimane comunque un prodotto molto pregiato, soprattutto sotto il profilo grafico, e decisamente interessante, anche se, purtroppo, il racconto sembra essere stato lasciato in secondo piano.

Riguardo alle edizioni quest'opera è stata edita nel 2011 in tedesco, inglese, francese e olandese. L'edizione tedesca è stata pubblicata dalla Michael Neugebauer Publishing, mentre quella inglese (che possiedo io) posso dire che è stata edita dalla Minedition,  ha 48 pagine e misura 27 cm d'altezza e 24,5 cm di lunghezza. Il costo di questo testo è attualmente di poco più di 29 euro (il suo prezzo sarebbe di 29$), tuttavia è possibile trovarlo su internet a prezzi inferiori (ricordo ad esempio di aver acquistato la mia edizione a poco più di 18). Questo libro presenta una copertina rigida piuttosto spessa (3 mm) in cui è stato ritagliato il titolo con la tecnica del paper cut, inoltre anche i fogli cartacei all'interno sono piuttosto robusti.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

martedì 17 novembre 2015

Favole di Victoria Frances

Oggi parlerò di un'opera dark-fantasy creata da Victoria Frances: "Favole". L'edizione a cui io mi riferisco è quella integrale che raccoglie i tre volumi dell'autrice pubblicati per la prima volta in Spagna dal 2004 al 2006, e poi in Italia tra il 2006 e il 2007. Questa raccolta contiene il volume 1 "Lacrime di pietra", il volume 2 "Liberami" e il terzo "Gelida luce".

  
Sopra: L'edizione integrale di "Favole" è contenuta in un cofanetto di cui vediamo a sinistra la copertina, a destra abbiamo invece quella del libro all'interno.

Nel primo volume conosciamo un vampiro dei Carpazi: Ezequiel, quest'ultimo ci narra, sul filo dei ricordi, delle donne a cui ha bevuto il sangue. La prima di cui ci racconta è Lavernne, una ragazza orfana e che dopo essere stata uccisa rinacque come ninfa dei boschi. Nel secondo racconto (Angeli del silenzio) conosciamo invece Marquise, principessa rumena che amava suonare il violino e un angelo di pietra. Nella terza storia (Teatro di marionette) ci verrà presentata Favole, la protagonista dei libri e ragazza di cui il vampiro si innamorerà portandola nel suo castello. Tuttavia egli alla fine la caccerà in quanto non vuole renderla un vampiro, la fanciulla distrutta dal dolore vagherà per le città finché a Genova decide di suicidarsi buttandosi giù da una scogliera. Ella verrà però soccorsa dalle sirene e seppellita nelle valli di Nettuno, quest'ultimo la condannerà a vagare come spettro, per cui Favole rinascerà come spirito errante.

Sopra: Il vampiro Ezequiel nel suo castello (immagine tratta dal volume 1). 

Nel secondo volume vediamo  Favole come spirito vampiro che, nel primo racconto (La fata di Venezia) torna ai luoghi della sua infanzia, quelli di Venezia, qui la ragazza decide di intraprendere un viaggio per ritornare dal suo antico amante. Nel secondo capitolo (Il paiolo) facciamo la conoscenza di Ebony, una giovane nata con una malfornazione del sesso e per questo rifiutata dai religiosissimi genitori. Ella crescerà in solitudine nei boschi, sottraendosi all'inquisizione, e dedicandosi allo studio della magia. Quando incontrerà Favole si farà uccidere per rinascere come vampiro, tuttavia Ebony verrà arsa sul rogo all'alba, senza che la sua anima ascenda al Cielo. Nel terzo racconto (Il necross) Favole è intanto giunta in terra Rumena, qui incontrerà un vampiro biondo di nome Abel (il figlio di Marquise) che le indicherà la strada che conduce da Ezequiel.

Sopra: Favole e il vampiro Abel (immagine tratta dal volume 2)

Nel primo racconto (La dolorosa) del terzo volume Favole incontra le fate derelitte, una di queste, Anna, le chiede di risvegliare la loro regina Lavernne e la protagonista esegue la richiesta, dopodichè abbandona la palude per proseguire il suo cammino. Nella seconda storia (Angelica) lo spirito vampiro incontra l'angelo della morte e una giovane ragazza, Persefone, che sta per morire soffocata da un boccone di mela. Nel terzo e ultimo racconto (Gelida luce) il vampiro vede Favole prigioniera in uno specchio e capisce che l'unico modo che hanno per stare assieme è che lui muoia, così si uccide, rinascendo nel mondo degli specchi assieme all'amata. Incontreranno pure un bambino che chiederà  di venire con loro.

Sopra: Lavernne, la regina delle fate derelitte della palude (immagine tratta dal volume 3).

Le illustrazioni, che accompagnano tutta la narrazione, sono realizzate con uno stile fantasy-gotico e riescono a trasmettere un'atmosfera romantica e oscura. I personaggi sono rappresentati con un aspetto realistico e molto bello, con una grande cura per i particolari. Quello di Victoria Frances è uno stile originale, anche se non del tutto nuovo, che tuttavia ha saputo entrare nell'immaginario collettivo romantico e gotico.

Il testo è scritto in una forma che si potrebbe definire barocca e lirica, sono infatti presenti molte metafore e il linguaggio è spesso ricercato.
Eccovi un esempio: "Il bianco splendore dei tuoi occhi (di Ezequiel) brama declamare la poesia delle dame insonni ... Un'infinità di rose appassite piange per loro! Adesso, come edere rampicanti, ondulanti figure accudiscono la solitudine della spoglia alcova, accompagnandoti nella ragnatela dei tuoi ricordi  e, al culmine delle rimenbranze, sentirai la nostalgia di ritornare ad accarezzare i purpurei capelli d'una di loro."
Nell'edizione integrale sono stati inoltre aggiunti alcuni materiali, tra cui: "Angel Wings" un piccolo racconto "sull'essenza di Favole" che narra di una ragazza di nome Neve e della sua gatta Emma; infine, nelle ultime 40 pagine, è presente un quaderno di schizzi e disegni che sono serviti nel processo di creazione del libro (ricordo che l'autrice ha dichiarato di aver prima creato le illustrazioni e dopo, basandosi su queste, ha scritto il testo).

Sopra: Un'immagine tratta dal racconto di "Angel Wings" che ci mostra la protagonista Neve.

Per quanto riguarda l'edizione i tre volumi sono stati pubblicati per la prima volta  in Spagna tra il 2004 e il 2006 dalla casa editrice Norma Editorial. Il primo testo "Lacrime di pietra" fu pubblicato in Italia nel 2006 e gli altri due ("Liberami" e "Gelida luce") nel 2007 sempre dalla Rizzoli Lizard (casa editrice originariamente chiamata solo Lizard che pubblicava prevalentemente fumetti d'autore, nel 2008 fu acquistata dal gruppo RSC [Rizzoli Corriere della Sera] e da allora il suo nome ufficiale è questo). Questi volumi hanno 48 pagine ciascuno e misurano 26 cm d'altezza e 17 cm di lunghezza.
L'opera integrale invece è stata pubblicata nel 2011 in Spagna sempre dalla Norma Editorial e nel 2012 in Italia dalla Rizzoli Lizard. Quest'ultimo testo ha 248 pagine e misura 27,5 cm d'altezza e 17,5 cm di lunghezza e costa 25 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyrightLe immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

domenica 15 novembre 2015

Storia del bambino buono. Storia del bambino cattivo di Mark Twain e Roger Olmos

Oggi vi parlerò di una storia scritta nel 1865 da Mark Twain e che nel 2012 è stata pubblicata dalla Logos accompagnandola con le illustrazioni di Roger Olmos.

   
Sopra: A sinistra l'immagine della prima di copertina e a destra quella del retro (la quarta di copertina) del libro: "Storia del bambino buono. Storia del bambino cattivo" di Mark Twain e Roger Olmos.

Questo testo scritto da Twain non era indirizzato a un pubblico di giovani, ma di adulti, in quanto rappresentava una feroce e amara satira dello scrittore alla società  americana ipocrita e corrotta del tempo che tendeva a premiare i peggiori anziché i migliori. Il libro voleva inoltre essere una critica anche alla letteratura infantile edificante dell'epoca, piena di bambini ed adulti stereotipati buoni, giusti e saggi.
In questi due racconti incontreremo infatti da un lato Jacob Blivers, che incarna per lo scrittore il bambino buono per eccellenza, e Jim che invece disobbedisce continuamente e trasgredisce alle regole. Il primo: "Obbediva sempre ai suoi genitori, per quanto irragionevoli e assurde fossero le loro richieste e studiava sempre, e non arrivava mai in ritardo alla scuola domenicale". Questo atteggiamento di Jacob è così assurdo fino ad arrivare a volte a essere irragionevole (come lo erano i comportamenti dei bambini buoni e stereotipati dei libri dell'epoca), tanto da apparire ridicolo agli occhi degli altri giovani, che finiscono col crederlo "disturbato". Egli crede alle storie dei ragazzini buoni descritti nei libri che legge alla scuola domenicale e depone in loro la massima fiducia, anche se si era reso conto che questi fanciulli morivano sempre tutti nell'ultimo capitolo.


Sopra: L'immagine di un funerale di uno di questi bambini buoni di cui Jacob leggeva nei libri della scuola, e che alla fine morivano sempre.

Anche Jacob nutre la "nobile ambizione" di figurare in uno di questi testi compiendo le tipiche azioni che i bambini buoni di questi libri sono soliti fare (dire sempre la verità, fare carità ai poveri, sopportare i problemi della vita senza dire niente a nessuno). Certo, al protagonista non piace molto l'idea di dover morire (perché, come ricordo, TUTTI i ragazzini buoni dei libri della scuola domenicale finiscono all'aldilà), ma alla fine se ne fa una ragione e decide pure di scriversi un discorso da recitare in punto di morte. 

Purtroppo per lui la vita reale non è affatto come quella dei libri domenicali, tanto che ogni azione tipicamente buona presente nei suddetti testi, che dovrebbe portarlo a essere ricompensato, finisce invece per procurargli solo disgrazie.
Alla fine, durante una delle sue buone azioni, Jacob rimane ucciso nell'esplosione di una vecchia fonderia, senza avere nemmeno la possibilità di recitare il suo ultimo discorso, e venendo sparpagliato un po' dappertutto.
Passiamo ora a parlare della controparte di Jacob, Jim, il quale, anche se commette continue trasgressioni, non ascolta gli adulti e disubbidisce, sarà sempre molto fortunato, non venendo mai scoperto né sgridato e senza che gli accada niente di brutto. Jim infatti non morirà, ma anzi crescerà e si sposerà mettendo su famiglia (che sterminerà tutta in una notte, con un'ascia), si arricchirà con l'inganno, diventando un rispettato membro dell'assemblea legislativa.

   
 Sopra: Queste due illustrazioni ci mostrano i protagonisti di questa storia narrata da Twain. A sinistra troviamo Jacob, il bambino cresciuto con il modello fornito dai libri domenicali, mentre a destra troviamo Jim, il quale rappresenta invece la controparte di Jacob.

Le illustrazioni, realizzate dal grande artista Roger Olmos sono molto belle, originali e trasmettono molto bene lo spirito e il messaggio dell'opera di Twain. Le immagini presenti nel volume comunicano infatti attraverso vari modi (il colori ed elementi simbolici) ciò che il testo esprime a parole. 
L'illustratore, ad esempio, inserisce spesso in questi disegni degli elementi che hanno evidentemente una forte connotazione simbolica e che non potrebbero apparire invece nella realtà consueta: per mostrare al lettore l'amore che Jacob prova per i libri della scuola domenicale l'artista mostra il bambino pronto ad entrare tramite l'utilizzo di una scala letteralmente nelle pagine di questi volumi, anche se dall'ultima pagina si vede uscire del sangue, a dimostrazione del fatto che i protagonisti di questi libri finiscono sempre per morire; quando Jacob si presenta da un capitano per farsi assumere come mozzo, venendo respinto poiché ha portato come uniche referenze delle belle parole di un insegnante, l'artista ha rappresentato il bambino come un foglio di carta con gambe e braccia; nella scena in cui Jim ruba le mele dall'albero viene rappresentato dall'artista con una testa a forma di mela marcia (con dei vermi all'interno); nell'illustrazione in cui Olmos ci mostra Jim accanto alla madre vediamo la donna dipinta con l'aspetto di un mostro (per rappresentare la vera indole e il vero carattere della signora)....


   

Sopra: Le illustrazioni di Olmos sono ricche di elementi simbolici, ad esempio l'artista rappresenta in questo modo (immagine in alto a sinistra) il desiderio del protagonista di figurare in un libro della scuola domenicale, da notare inoltre il sangue che cola alla fine del testo per indicare la triste sorte che accomuna tutti i protagonisti di questi racconti. Nell'immagine a destra possiamo vedere come Olmos ha disegnato Jim mentre ruba le mele da un albero con una testa a forma di mela con dei vermi, per mostrare al lettore la mente marcia di questo personaggio. Nell'illustrazione più in basso al centro vediamo invece come l'artista ha rappresentato con l'aspetto di un mostro la madre del protagonista cattivo, per indicare il brutto carattere della donna.

Le illustrazioni di Olmos hanno dei colori intensi, talvolta accesi luminosi e talvolta più scuri e cupi (in base alla scena rappresentata), in alcune scene sono inoltre presenti sia colori caldi che freddi. Dei colori che contribuiscono a dare al disegno un aspetto incisivo e concreto.e 


Sopra: Jacob rimprovera un bambino cattivo che ruba mele da un albero, e che nei libri domenicali finisce per rompersi un braccio mentre scende dalla pianta. In questo caso però il bambino cade, ma sopra il protagonista, per cui è quest'ultimo alla fine a spezzarsi un arto.Notare la presenza, in quest'immagine, sia di colori caldi (la mela) che freddi (il cielo, l'erba).

L'intero libro è un'evidente critica alla società corrotta dell'epoca e alla letteratura stereotipata e falsa dei libri per l'infanzia. Lo stile dell'artista Roger Olmos, molto particolare e facilmente riconoscibile (e anche un po' tetro), è in grado di colpire immediatamente (a volte anche in maniera un po' brutale) coloro che guardano le sue suggestive immagini, riuscendo a evocare nelle persone emozioni complesse. Le sue illustrazioni sono molto adatte a rappresentare i testi di Twain, essendo ricche di elementi simbolici che ben colgono il messaggio dei testi.

Questo libro è suddiviso in due parti: nella prima viene raccontata la storia del bambino buono, mentre nella seconda, girando il testo, possiamo leggere quella del bambino cattivo. Quest'opera
è stata edita della Logos, ha la copertina rigida, ha 48 pagine, misura 24,6 cm d'altezza e 19,6 cm di lunghezza ed è stata pubblicata nel 2012 al costo di 17 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. 
Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

venerdì 13 novembre 2015

Barba Blù di Nicola Cinquetti e Alessandra Cimatoribus

Vi parlerò oggi di una delle fiabe più macabre e cruente, quella di Barbablù, riscritta da Nicola Cinquetti e illustrata da Alessandra Cimatoribus.

Sopra: La copertina della fiaba di Barbablù riscritta da Cinquetti e illustrata dalla Cimatoribus e pubblicata dalle edizioni Arka.

Appena aperto il libro, nella controguardia e il foglio di guardia, possiamo vedere come Barbablù e la protagonista della fiaba siano immediatamente rappresentati legati attraverso un filo a cui è appesa la famosa chiave della storia.

Sopra: La barba di Barbablù e il dito della protagonista legati dal filo a cui è appesa la chiave che cambierà il destino di entrambi. Interessante anche la presenza dei semi di soffioni dal lato della ragazza.

L'antagonista/protagonista ci viene subito presentato mettendo in risalto la sua lunga barba (blu come il mare d'inverno) che, come recita il testo, "appariva agli occhi della gente sempre più inquietante e misteriosa". All'interno di quest'ultima di possono infatti notare dei volti umani sofferenti.

Sopra: Nella barba di Barbablù, associata al mare d'inverno che è infatti presente nell'illustrazione (più a destra, anche se qui non si vede), possiamo vedere i volti sofferenti delle moglie uccise.

Barbablù è, nella fiaba, l'uomo maturo che cerca in moglie una ragazza giovane e in cambio le offre doni e ricchezze materiali, in quanto non potrebbe donarle un sentimento sincero. Egli mette gli occhi su due giovani fanciulle, decidendo che una di loro sarebbe diventata la sua sposa e cerca di conquistarle offrendo loro doni, banchetti, feste, balli e mille altri divertimenti. Alla fine la sorella più giovane accetta di andare in sposa all'uomo, ubriacata da tanta allegria.

Sopra: La festa organizzata da Barbablù per conquistare una delle ragazze, da notare come la sua barba si avvolga intorno a un piedino della sorella più giovane offrendole l'anello di fidanzamento. Quest'ultima gli sorride con sguardo sognante, mentre l'altra lo guarda male e con aria sospettosa.

Qualche settimana dopo l'uomo deve partire per un viaggio d'affari consegnando alla moglie le chiavi della casa e proibendole di aprire la porta della stanza in fondo al corridoio, avvertendola che altrimenti non avrebbe saputo difenderla dalla sua rabbia. Fate attenzione all'abito della protagonista che, come nell'immagine precedente, ha disegnate sopra delle rose bianche, simbolo di purezza, innocenza e bellezza. 

Sopra: Barbablù sta per partire per il viaggio, consegnando le chiavi della casa alla giovane moglie. Da osservare come, nell'illustrazione, la ragazza sia intenta a guardare le chiavi mentre il marito l'abbraccia, mentre quest'ultimo, a sua volta, guarda lei. Nella scena, sopra i due, è presente anche un corvo, che come ricordo preannuncia solitamente sventura e morte. 

Come tutti sappiamo la fanciulla non riuscirà a rispettare la promessa ed entrerà nella famosa stanza proibita facendo una scoperta sconvolgente: vede i corpi delle precedenti moglie di Barbablù uccise. Per la paura la chiave le cade a terra sporcandosi di sangue che non riuscirà a lavare via in alcun modo.

Sopra: Negli occhi dell protagonista possiamo leggere il terrore della scoperta e vedere, al contempo, il riflesso di ciò che sta guardando e che tanto lo spaventa: i corpi delle mogli di Barbablù uccise. In questa scena la testa della giovane viene disegnata molto grande, fino a riempire quasi tutto il foglio e risultando perfino sproporzionata rispetto al corpo.

Quando il marito rientra dal viaggio non ci mette molto a scoprire che la giovane gli ha disubbidito, sebbene quest'ultima avesse cercato di nascondergli la piccola chiave sporca di sangue. Da notare come le rose bianche sul vestito di ques'ultima stiano volando via, sostituendosi a dei soffioni simbolo di giovinezza e fugacità, possono rappresentare anche la vita stessa, soggetta a  continui cambiamenti. Infine, alla finestra è affacciato un corvo che osserva la scena.

Sopra: Barbablù, disegnato di enormi dimensioni rispetto alla protagonista, tanto da uscire quasi tutto dalle pagine del libro, sgrida violentemente la ragazza che, afflitta, gli consegna la chiave macchiata di sangue. 

Nell'immagine successiva vediamo l'uomo prendere il viso della ragazza per costringerla a guardarlo negli occhi, mentre lei gli confessa la verità. Barbablù ci viene mostrato sempre di grandi dimensioni, mentre sovrasta col suo corpo la moglie, la quale ha una uno sguardo terrorizzato tanto che una lacrima le sta solcando il volto. In questa scena i semi dei soffioni sul vestito della giovane, comparsi nel disegno precedente, stanno volando via. Quando accade ciò vuol dire che la pianta che ha generato i semi sta per morire, essendo ormai arrivata alla fine del suo ciclo, dopotutto il soffione indica anche la fugacità del tempo e della vita, in questo caso sta per avvenire un cambiamento.
Nelle immagini successive, quelle in cui la ragazza chiede a Barbablù un po' di tempo per pregare in camera sua e nel frattempo chiama la sorella per sapere se i loro fratelli la stanno venendo in aiuto, si vedono i semi dei soffioni sull'abito volare via in sempre maggior quantità. Intanto il corvo della scena precedente si è alzato in volo mentre continua a osservare la scena.

Sopra: La barba di Barbablù si riversa sulle scale come un fiume mentre si avvolge intorno alla caviglia della fanciulla. I semi di soffione sull'abito della giovane stanno, mano a mano, volando via sempre di più.

Finalmente, dopo una estenuante attesa (anche per il lettore), i due fratelli giungono al castello e salvano la ragazza giusto in tempo, uccidendo l'antagonista. Nel frattempo i soffioni sull'abito della ex sposa hanno perso ormai tutti i loro semi. Il soffione è anche simbolo di libertà e di rinascita, infatti, perdendo le proprie sementi, egli si rigenera e può ricominciare a vivere.

 Sopra: Barbablù è stato finalmente ucciso e la sua lunga barba ha perso il suo colore caratteristico. Nel lato sinistro del foglio possiamo vedere delle piume nere, quasi certamente quelle del corvo, cadere giù. Da notare come l'ambiente interno del palazzo abbia colori scuri, freddi ed opachi, mentre l'esterno, dove si trovano i quattro fratelli, abbia invece colori caldi e brillanti, molto gioiosi.

Alla fine la giovane eredita tutti gli averi del marito morto e dona, per gratitudine, una parte delle sue ricchezze alla sorella, che si sposerà con un gentiluomo, e agli altri 2 fratelli. Anche la nostra protagonista ha il suo, quasi, lieto fine in quanto si risposerà di nuovo con un giovane nobile e buono che l'aiuterà a cancellare i ricordi più dolorosi, tuttavia l'esperienza con Barbablù non è del tutto eliminata, tanto che il libro termina con questa frase: "Qualche sera, quando il sole si spegneva sull'erba silenziosa, si sentiva quasi felice".
Infatti, quando una persona vive un'esperienza traumatica, non può scordare del tutto quanto le è accaduto, ma deve imparare a conviverci andando avanti con la propria vita e cercando di essere felice, per quanto possibile.
Questo finale, quindi, si potrebbe definire un po' dolceamaro, sicuramente differente e decisamente più realistico rispetto a quelli delle altre fiabe che finiscono solitamente con un "e vissero tutti felici e contenti".

Sopra: La protagonista in compagnia del nuovo sposo e con un nuovo abito adornato da delle calle, che nel linguaggio dei fiori simboleggiano la purezza e l'inizio di una nuova vita. Al posto del corvo ora c'è una colomba

Sopra: Particolare dell'angolo sinistro del foglio, dove possiamo vedere una ciocca della barba dell'antagonista avvolta attorno la caviglia della giovane, segno che il ricordo di Barbablù non è sparito del tutto.

Lo stile dell'Alessandra Cimatoribus è molto particolare e inconfondibile, con un'attenta cura dei particolari (ad esempio i fiori sul vestito), dei colori, delle espressioni e delle prospettive. Ha inoltre un tratto allo stesso tempo deciso e delicato che riesce a trasmettere molto a chi osserva e capace di trovare soluzioni innovative e uniche, come ad esempio il modo in cui rappresenta la barba di Barbablù: lunga, grande e che sembra dotata di vita propria. Trovo che questa interpretazione della fiaba di Barbablù sia una delle migliori in circolazione.

Per quanto riguarda l'edizione italiana il libro è stato pubblicato dalla Arka nel 2009, ha 32 pagine, un'altezza di 31,5 cm e una lunghezza di 22,5 cm e il costo è di 15 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

martedì 10 novembre 2015

Yosei di Shiitake e Alice Briere-Haquet

In questo post parlerò di alcuni libri illustrati con lo stile dei manga: Yosei. L'illustratrice si fa chiamare Shiitake (che significa champignon) mentre l'autrice dei testi è Alice Briere-Haquet. Tali libri sono stati pubblicati in Francia tra il 2012 e il 2015 dalla casa editrice nobi nobi.

 Sopra: La copertina del primo volume: "Yosei. Dans le secret des fees"

Il primo volume della serie illustra le fate legate agli elementi: l'acqua, la terra, il fuoco, l'aria e il tempo. In questo libro incontreremo, tra fate dell'acqua, quella delle rose, la ninfa delle riviere, l'ondina dei fondali marini, la regina dei ghiacci; tra quelle della terra la driade delle bacche, la fata dei nettari e dei fiori, l'elfa delle erbe; tra quelle del fuoco la dea del sole, lo spirito della luce, la guardiana dell'oro, la fata della lava; tra quelle dell'aria la tessitrice di nuvole, il canto del vento, la guardiana della nebbia, l'elfo delle fragranze; infine tra le fate del tempo ci sono quelle dell'aurora, del giorno, del crepuscolo e della notte.

Sopra: La copertina del secondo volume "Yosei. Le cadeau des Fees"

Tale volume ci presenta i regali delle fate quali: la creazione, la ragione, la bellezza, le emozioni e la forza. Nella prima categoria (la creazione) rientrano: la musa della poesia, la fata della fantasia, quella del ritmo, la driade della melodia. Nella seconda (la ragione) troviamo: la principessa della saggezza, lo spirito della curiosità, il genio della conoscenza, la fata dell'intuizione. Le fate della bellezza invece sono: l'angelo dell'eleganza, la musa della seduzione, l'elfa della naturalità, la regina dell'orgoglio. Nella terza categoria (le emozioni) ci sono: l'angelo della delicatezza, la regina della malinconia, la divinità della generosità, la guardiana della speranza. Infine, nella categoria della forza troviamo: la fata del coraggio, l'elfa della franchezza, il genio dell'energia, la guardiana dell'onore.

Sopra: La copertina del terzo volume: "Yosei. L'essence des fees".

Quest'ultimo volume ci fa conoscere le fate legate ai 5 sensi: la vista, l'udito, l'odorato, il gusto e il tatto. Così in questo libro possiamo incontrare la fata dell'apparenza, la ninfa del discernimento, la padrona dei riflessi, la dea della grazia (quelle legate alla vista); oppure, come fate collegate all'udito, quella dei mormorii, il genio delle grida, l'ondina del canto, lo spirito del silenzio; come fate dell'odorato abbiamo la  ninfa degli spruzzi, le fate del bosco e della frutta, l'angelo dei fiori; quelle del gusto invece sono lo spirito del sale, l'elfo dello zucchero, la regina dell'amaro, la fata dell'acido; le fate del tocco sono, infine, quella dei baci, gli angeli dell'abbraccio, la guardiana del freddo, la principessa del caldo.

Questi volumi presentano tutti la medesima struttura: all'inizio vi è una sorta di introduzione, la parte centrale invece è divisa in vari "capitoli" (ad esempio nell'ultimo volume la vista, l'udito, ecc…) che trattano ciascuno le rispettive fate, e alla fine vi è una breve conclusione. Ogni testo è associato a un'immagine e spiega il significato e l'appartenenza di ciascun personaggio al proprio elemento.

Per quanto riguarda le illustrazioni queste sono realizzate dalla giovane artista giapponese Shiitake in stile manga. Le sue tavole sono belle, molto curate, colorate e ricchissime di dettagli; la parte migliore è rappresentata dall'abbigliamento e dalle acconciature delle varie protagoniste, che sono molto complessi ed elaborati, con molti particolari. Anche gli sfondi sono molto curati, e vengono adattati al personaggio, per cui possono presentare paesaggi floreali, oppure ricchi di pietre e cristalli, oppure ambienti acquatici o  cieli azzurri. Sebbene nei titoli dei libri si parli di fate in realtà in tutti i volumi sono presenti anche degli angeli, che però a quanto pare vengono classificati sempre come fate, anche dalle diciture dei testi accanto.
C'è un unico, per così dire, difetto nello stile della Shiitache, che è poi anche lo stesso di molti mangaka: il fatto di disegnare i propri personaggi con una fisionomia e dei tratti facciali che li rendono tra loro molto simili, se non quasi uguali.


  
Sopra: In alto al centro la fata dell'aurora tratta dal primo volume, a sinistra la musa della poesia dal secondo, e a destra la fata dei baci tratta dal terzo. Non si può non notare una notevole somiglianza tra queste tre ragazze, tutte con lunghi capelli biondi mossi, gli occhi azzurri dalla forma rotondeggiante, la stessa corporatura e la medesima età.

  
Sopra: A sinistra la driade della melodia dal secondo volume e a destra lo spirito del sale dal terzo, la somiglianza è innegabile.

 
Sopra: A destra l'angelo della delicatezza dal secondo volume e a sinistra la dea della grazia dal terzo; anche in questo caso la somiglianza è notevole.

Posso dire, infine, che lo stile della Shiitake non è forse tra i più originali e innovativi, e i suoi personaggi tendono un po' a ripetersi, tuttavia è sicuramente molto bello per la cura e la quantità di particolari e dettagli e l'uso di colori accesi e brillanti.

Sopra: Da osservare la quantità di dettagli presenti nell'immagine (nella' abbigliamento, nell'acconciatura e nel paesaggio), nonché l'uso di colori brillanti, tratti tipici di questa illustratrice, che si possono notare anche nelle illustrazioni che ho riportato sopra.

Per quanto riguarda l'edizione francese (l'unica che io conosca, almeno in occidente, di questi testi) il primo libro "Yosei dans le secret des fees" è stato pubblicato nel 2012; il secondo volume "Yosei le cadeau des fees" nel 2013; il terzo "Yosei l'essence des fees" è stato pubblicato nel 2015. Inoltre nel 2014 è uscito un cofanetto "Le coffret des fees" contente i primi due libri al costo di 33,80 euro e con 114 pagine totali. Tutti i testi sono editi dalla nobi nobi al costo di 16,90 euro l'uno, hanno 60 pagine e misurano 32,2 cm d'altezza e 23,2 cm di lunghezza.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright.