domenica 25 ottobre 2015

The Gashlycrumb tinies di Edward Gorey

In questo post parlerò di un'opera di un illustatore statunitense nato nel 1925 e morto nel 2000: "The Gushlycrumb Tinies" di Edward Gorey, conosciuto in Italia come: "I piccini di Gushlycrumb".
In questo libro l'autore ci presenta 26 differenti morti infantili i cui protagonisti hanno l'iniziale del nome che corrisponde ciascuna a una lettera dell'alfabeto, in una sorta di macabro abecedario.

Sopra: La copertina del macabro e umoristico abecedario in rima baciata di Edward Gorey.

A ogni pagina corrisponde un'illustrazione in bianco e nero che immortala l'imminente o già avvenuta dipartita, accompagnata da una didascalia che la spiega o la predice.
Sebbene l'argomento sia piuttosto macabro l'intera opera è accompagnata da un certo umorismo, basato sull'esagerazione dei luoghi comuni e sulla presa in giro delle paure dei genitori, nonché sulle molteplici e variegate morti di questi bambini immaginari: dalle più banali come quella di Ernest soffocato da una pesca, a quelle più cruenti come quella di Kate colpita da una scure, a quelle più assurde e surreali come quella di George scomparso sotto un tappeto o di Neville morto di noia.

  
Sopra: Le immagini che raffigurano le imminenti morti di Ernest e Neville, dal banale al surreale.

Come ho detto sopra la varietà  e i tipi di disgrazie che capitano a questi ragazzini sono davvero molteplici: oltre a quelle descritte precedentemente, alcune per esempio sono causate da incidenti, reali (come quella di Amy che cadde dalle scale; o di Ida annegata in uno stagno) oppure piuttosto assurdi e improbabili (come quella di Una, scivolata in un tombino). Altre ancora sono morti dovute a veri e propri omicidi (come quella della già citata Kate colpita da un'ascia, oppure quella di Hector, strangolato da un criminale).

  
Sopra: Le morti di Ida ed Hector, la prima rappresenta un possibile incidente e l'altra un vero e proprio omicidio.

Questi decessi, come ho già detto, vengono rappresentati come un'esagerazione di luoghi comuni e delle paure dei genitori: da quelli più probabili e realistici (in verità non molte nel libro), come la morte della già citata Ida che annega in uno stagno, a quelli possibili ma alquanto improbabili come i decessi di Desmond che muore cadendo da una slitta o di Ernest soffocato da una pesca,  a quelli più improbabili e assurdi come la morte di Fanny prosciugato da una sanguisuga o di Zillah, che ha bevuto troppo gin.

Sopra: Gorey illustra un'improbabile causa di morte per un bambino: l'abuso di gin.

In questo libro non posso non notare un richiamo a un'opera scritta dal Dott. Hoffmann nel 1845: "Struwwelpeter", con l'intendo di prendere in giro i libri educativi e moraleggianti dell'epoca (anche se ancora oggi è da molti considerata essa stessa un'opera educativa). Tale opera giunse in Italia 1882 col titolo "Pierino Porcospino". Questo libricino è una raccolta di dieci filastrocche che narrano di altrettanti bambini disubbidienti e delle loro tristi e tragiche vicende, come quella accaduta a Paolinetta che gioca con i fiammiferi senza permesso e finisce bruciata viva, oppure quella di Gasparino che si rifiuta di mangiare la minestra e così muore di fame dopo 4 giorni. Queste storielle in rima, che per la loro assurdità finiscono col diventare quasi comiche, volevano prendere in giro i libri in cui era presente un'educazione autoritaria, estremizzandola.
L'opera di Gorey naturalmente è del tutto priva di messaggi formativi, ma presenta, a mio parere, alcuni  elementi in comune con "Struwwelpeter", come, in particolare, il fatto di presentare morti infantili.

  
Sopra: Non si può non notare una certa somiglianza tra le due situazioni, sebbene l'illustrazione a destra (quella di Gorey) sia priva di intenti didattici.

Parliamo ora invece del testo e della traduzione. Come ho già detto l'intero libro è composto da brevi e semplici versi in rima baciata che svolgono la funzione di chiarire o predire ciò che accade nell'immagine, è quindi importante che la traduzione sia il più possibile fedele al testo originale di Edward Gorey.
Per quanto riguarda la traduzione della versione italiana in alcune parti è buona, alcuni esempi sono questi:
Es. 1) Versione italiana: "A per Amy, che cadde dai gradini".
          Versione originale: "A is for Amy who fell down the stairs".
Es. 2) Versione italiana: "D è per Desmond, caduto da una slitta".
           Versione originale: "D is for Desmond thrown out (buttato fuori) of a sleigh (slitta)".

In altre la traduzione è abbastanza fedele, anche se non proprio perfetta, come ad esempio in queste parti:
Es 1) Versione italiana: "B è per Basil, assalito dai plantigradi (creatura che cammina appoggiando tutta la pianta del piede sul terreno, ad esempio gli orsi, ma anche conigli, canguri, topi ...)".
         Versione originale: "B is for Basil assaulted by bears".
Es 2) Versione italiana: "R è per Rhoda, imprudente col cerino".
         Versione originale: "R consumed by a fire".

In altre parti invece la traduzione si allontana troppo dalla versione originale, come in questi esempi:
Es 1) Versione italiana: "G è per George, che sparì sotto una stuoia".
         Versione originale: "G is for George smothered (soffocato) under a rug (tappeto)".
Es 2) Versione italiana: "P è per Prue, ucciso, pensa te, da uno spintone".
         Versione originale: "P is for Prue trampled (calpestato) flat in a brawl (rissa)".

Sopra: George, che sparì sotto una stuoia, oppure, come scritto nella versione originale, fu soffocato da un tappeto.

Per quanto riguarda le illustrazioni, sono tutte realizzate in bianco e nero ed accompagnate da una breve strofa che spiega quanto accade nell'immagine o (più spesso) ciò che accadrà. Edward Gorey mostra, attraverso le sue opere, i bambini (raffigurati di piccole proporzioni e indifesi) immortalati in istanti precisi e significativi, prima, durante o subito dopo il loro decesso attraverso uno stile macabro, surreale e malinconico.
L'illustratore sfrutta al meglio l'utilizzo dei bianchi e neri per mettere in risalto differenti elementi nella scena. In molte tavole, infatti, è presente uno sfondo scuro e l'unico elemento chiaro nella scena è il bambino, per cui l'attenzione si concentra immediatamente su quest'ultimo (vedere ad esempio le tavole di Amy, Ida, Ernest e Rhoda).
In altre, invece, è il paesaggio a rimanere per la maggior parte chiaro e nella scena vengono scuriti alcuni elementi, solitamente un paio, che possono essere il bambino e un elemento del paesaggio o la causa di morte (vedere ad esempio le tavole di Basil, Desmond caduto da una slitta, Hector, o di Kate).

Sopra: In questa illustrazione il paesaggio è quasi del tutto bianco e gli unici elementi scuri sono il bambino e la slitta.

In altre ancora tutto appare quasi monocromatico, tanto che il piccolo protagonista della scena e lo sfondo si confondono, senza che nessuno dei due risalti, facendoli percepire come una cosa sola (vedere ad esempio le tavole di James, Quentin affondanto in un pantano o di Winnie intrappolata nel ghiaccio).

Sopra: In questa illustrazione il bambino protagonista e lo sfondo quasi si confondono in quanto nessuno dei due elementi viene fatto risaltare troppo rispetto all'altro.

Per quanto riguarda le edizioni, entrambe hanno 64 pagine, una copertina rigida, e le loro dimensioni sono di 13,8 cm d'altezza e 15,6 cm di lunghezza.
L'editore dell'edizione italiana (del 2013) è dell'Adelphi, mentre l'editore di quella inglese attuale (che è una ristampa del 1998) è la Houghton Mifflin Publishing Company.
Questa edizione costa 14 euro, mentre quella in inglese 10$ (circa 9,07 euro). Trovo che il prezzo dell'edizione in inglese sia più appropriato per un libricino di queste dimensioni e con pagine non a colori, il prezzo dell'edizione italiana per cui è un po' alto, anche contando il fatto che hanno tradotto il testo, che comunque è piuttosto breve, dovendo tener conto delle rime.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcuna intenzione di violare il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

mercoledì 21 ottobre 2015

Biancaneve di Benjamin Lacombe

Voglio parlarvi di un artista francese, conosciuto anche in Italia in quanto alcuni suoi libri illustrati (attualmente 8) sono stati pubblicati dalla casa editrice Rizzoli.
Costui è Benjamin Lacombe, nato nel 1982, che si contraddistingue con uno stile post-surrealista innovativo, curato, coinvolgente, elegante e quasi irreale. Egli riesce ad immergerci, attraverso le sue opere, in mondi surreali, misteriosi, magici e anche oscuri.
In questo post tratterò uno dei suoi libri: "Biancaneve", in seguito affronterò anche altre sue opere, ma per ora mi concentrerò su questa, in quanto il genere fiabesco è uno dei generi che più mi affascina e l'interpretazione artistica di Lacombe per questa fiaba merita un'attenzione particolare. Questo, inoltre, è il primo libro illustrato dall'artista pubblicato in Italia, nel 2010.

Sopra: La copertina di "Biancaneve" dei fratelli Grimm con le illustrazioni di Benjamin Lacombe.

Prima di parlarvi delle illustrazioni voglio soffermarmi un attimo sul testo, il quale a una prima lettura può sembrare essere estremamente fedele alla versione originale del 1857 scritta da Jacob e Wilhelm Grimm. Sebbene questa versione infatti non contenga grossi tentativi di riduzione o di integrazione, in realtà il testi sono stati molto modificati, soprattutto a livello sintattico e grammaticale.
Mentre in alcune versioni, ad esempio,  il racconto viene ridotto, probabilmente per timore che risulti troppo lungo (saltando ad esempio i due tentativi precedenti a quello con la mela che la matrigna compie prima di riuscire a uccidere Biancaneve), oppure subisce delle modifiche o delle censure (basta ricordare come la morte della matrigna, per mezzo di due scarpe di ferro arroventate, venga spesso modificata per timore che possa risultare troppo macabra e cruenta), questo testo a livello di contenuti si mantentiene molto simile a quello scritto dai Grimm, anche se analizzato in profondità è possibile rintracciare alcuni tentativi di integrazione e di modifica. Uno di questi riguarda ad esempio la reazione che Biancaneve ha dopo aver ascoltato la dichiarazione d'amore del principe:
 
Versione integrale del 1857: <<"Ti amo sopra ogni cosa al mondo; vieni con me nel castello di mio padre, sarai la mia sposa". Biancaneve, acconsentì e andò con lui, e furono ordinate le nozze con gran pompa e splendore>>
 
Versione adattata del 2010: << "Ti amo più di ogni altra cosa al mondo. Vieni con me nel castello di mio padre: voglio prenderti in sposa”. Biancaneve si innamorò perdutamente del giovane principe e lo seguì con gioia>>  
 
Come si può notare, nell'adattamento il curatore ha aggiunto una piccola parte in cui cerca di esplicitare i sentimenti di Biancaneve nei confronti del principe, specificando che anche lei lo ama quando ne accetta la proposta di matrimonio, cosa che nella versione iniziale non è affatto detto.
Ciò che è invece stata profondamente modificata è, come accennato sopra, la struttura sintattica e grammaticale, poiché i periodi più lunghi della versione integrale sono stati spezzettati in frasi più brevi, anadando così a spezzare il ritmo narrativo. Sono poi state modificate o sostituite molte parole, senza alcun motivo, poiché quelle della versione integrale erano perfettamente comprensibili, nonché spesso migliori letterariamente.
 
Versione integrale del 1857: << Dopo un anno il re prese un'altra moglie: era bella, ma superba e prepotente, e non poteva sopportare che qualcuno la superasse in bellezza. Aveva uno specchio magico, e nello specchiarsi diceva: "Dal muro, specchietto, favella: nel regno chi è la più bella?"
E lo specchio rispondeva: "Nel regno, Maestà, tu sei quella". Ed ella era contenta, perché sapeva che lo specchio diceva la verità. >>
 
Versione adattata del 2010: << Alla fine dell'anno il re prese una nuova sposa. Era una donna di grande bellezza, ma fiera ed arrogante. Non sopportava di non essere la più bella del regno. Ogni mattina si contemplava allo specchio magico e gli chiedeva: "Specchio, specchio delle mie brame, dimmi, chi è la più bella del reame?". E lo specchio le rispondeva: “Oh, mia regina, siete voi la più bella di tutto il paese”. E la regina era soddisfatta, perché sapeva che lo specchio le diceva sempre la verità.>> 

Parlando invece dei disegni di Lacombe, come tutte le illustrazioni di qualità, contengono alcuni elementi simbolici e impliciti: ad esempio la matrigna cattiva viene rappresentata associandola a diversi animali tra cui i serpenti (bestia associata al diavolo, o comunque al male, nella concezione cristiana), il pavone (simbolo della vanità) e al corvo (uccello solitamente considerato in passato presagio di morte e/o di disgrazie).

Sopra: Benjamin Lacombe associa la matrigna di Biancaneve al serpente, nell'immagine a sinistra, e il pavone, in quella a destra.


Sopra: La perfida matrigna travestita da vecchietta assomiglia a un corvo, oltre a a esserne anche circondata.

E' interessante notare come il corvo sia presente fin dall'inizio in molte tavole del libro, ad esempio, nell'immagine di copertina, si può vedere come un corvo giaccia sopra il petto di Biancaneve uccisa dalla regina. Esso è presente anche all'inizio della fiaba quando ci viene mostrata la vera madre della protagonista, probabilmente a presagirne la futura dipartita, infatti, come è già stato precedentemente detto, questo uccello è spesso considerato presagio di morte e di disgrazie. Il corvo è inoltre presente nelle tavole che raffigurano i tentativi di uccisione da parte della malvagia matrigna (ad esempio quello con la mela di cui sopra ho già riportato un'immagine).

Sopra: Il corvo è presente fin dall'inizio del libro, in questo caso con la madre di Biancaneve, probabilmente a presagirne la futura morte.

Se Lacombe associa alla matrigna un corvo, a Biancaneve non può non associare un altro uccello, stavolta simbolo invece di purezza e nobiltà: la colomba.

Sopra: Biancaneve raffigurata assieme a due colombe e immersa nell'acqua limpida (elemento anch'esso associato alla purezza)

Questi sono alcuni esempi di interpretazione che possono essere fatti alle immagini realizzate da Lacombe, un altro esempio può essere la presenza sulla bara di Biancaneve di 3 uccelli: una civetta, una colomba e un corvo.
Tali illustrazioni comunque sono davvero belle e intriganti, sia quelle a colori (di cui ne va notato l'accostamento, specialmente in alcune), sia quelle in bianco e nero.

Sopra: Un'immagine del libro in bianco e nero. Da notare la particolare prospettiva che fa apparire l'ombra del cacciatore grande e imponente, mentre Biancaneve si raggomitola per terra terrorizzata.


Quest'opera possiede quindi dei testi che presentano diverse modifiche rispetto alla versione integrale, anche se sicuramente esistono versioni ben peggiori. Le illustrazioni realizzate da Banjamin Lacombe sono invece estremamente belle, originali e raffinate, tanto da essere adatta più ad un pubblico di adolescenti ed adulti che non di bambini piccoli, considerando anche i molteplici significati simbolici di cui sono ricche.

Questo libro è stato pubblicato originariamente in francese nel 2009 dalla Edition Milan, mentre in Italia dalla Rizzoli nel 2010. L'opera costa 18 euro, ha 44 pagine e misura 32 cm di altezza e 26,5 cm di lunghezza. Trovo che il prezzo sia buono e non molto alto, considerando le dimensioni del libro, il numero di pagine a colori, la qualità della carta e la copertina rigida.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari. Non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

domenica 18 ottobre 2015

SPECIALE: Paolo Barbieri

Nel mio primo post ho deciso di parlare di un illustratore italiano, per cui entriamo nel magico regno dei libri illustrati con Paolo Barbieri.
Questo artista comincia a farsi conoscere al grande pubblico nel 2004 illustrando la copertina di "Nihal della terra del vento", primo romanzo della saga "Cronache del Mondo Emerso" di Licia Troisi, continuando in seguito a realizzare copertine di molti altri libri.
Paolo Barbieri possiede un stile delicato, accattivante e coinvolgente, con disegni poetici ricchi di dettagli che incantano e meravigliano, trasmettendo fascino e mistero. Trovo, inoltre, che un'altra caratteristica del suo stile sia quella di rendere affascinati e intriganti anche le creature e i personaggi più inquietanti e mostruosi (vedere ad esempio le rappresentazioni dei sette cavalieri dell'Apocalisse).
Ciò di cui voglio parlarvi  in questo post sono appunto i suoi libri illustrati editi dalla Mondadori a partire dal 2008. Questo è infatti l'anno in cui viene pubblicata la prima opera di Paolo Barbieri: "Le creature del Mondo Emerso", (127 pagine) in cui egli illustra con maestria i personaggi, i luoghi e le creature che i lettori di Licia Troisi avevano immaginato, come ad esempio: Nihal, la guerriera dai capelli blu come il mare; i Fammin, orchi brutali ricoperti di pelliccia e armati di asce letali; l'Accademia, il sontuoso palazzo affacciato sulla piazza e protetto dalle alabarde delle sentinelle. Le immagini con cui la fantasia di ognuno ha accompagnato la lettura delle pagine di "Cronache del Mondo Emerso" prendono vita in un volume illustrato che presenta tutte le creature e i personaggi della fortunata saga. Ricche tavole a a colori illustrano gli scenari in cui sono ambientate le avventure della trilogia, descrivono i particolari di abiti, armature, equipaggiamenti e artiglieria, e colgono emozioni, caratteri e personalità in suggestivi ritratti. Ogni disegno, realizzato da Paolo Barbieri, è accompagnato da un testo inedito di Licia Troisi che approfondisce la caratterizzazione dei personaggi e dei luoghi.

 Sopra: La copertina del libro illustrato da Paolo Barbieri, basato sui romanzi di Licia Troisi.

Nel 2010 esce il seguito della suddetta opera: "Le guerre del Mondo Emerso. Guerrieri e creature", con 145 pagine, in cui Barbieri dà corpo (e anima) anche ai protagonisti, antagonisti, bestie e scenari della seconda trilogia della Troisi. Tale testo, inoltre, come il precedente, è arricchito da brani inediti dell'autrice, sempre accompagnati dai suggestivi e spettacolari lavori di Barbieri.
Dubhe, la tormentata guerriera contesa tra il bene e la Gilda degli Assassini; i draghi, le leggendarie creature cavalcate dai paladini che lottano per la salvezza del Mondo Emerso; il tempio, la maestosa cattedrale di cristallo nero. I protagonisti che hanno appassionato i lettori delle "Guerre del Mondo Emerso" e gli scenari che hanno assistito alle loro battaglie sono diventati splendide illustrazioni grazie alla maestria di Paolo Barbieri. L'artista che da sempre dà volto alle copertine di Licia Troisi ci regala in queste tavole una visione personalissima e al tempo stesso universale della grande saga, accompagnata da testi inediti dell'autrice che integrano le scene più avvincenti della trilogia.

 Sopra: La copertina del secondo libro illustrato da Barbieri è basato sulla seconda trilogia di romanzi della Troisi.

A ottobre del 2010 Barbieri è chiamato ad illustrare dalla Mondadori, per la collana "Classici illustrati", il classico per ragazzi "Il richiamo della foresta" di Jack London, scritto nel 1903. La storia parla della vita di Buck, cane di razza abituato al clima mite e alla tranquillità degli Stati Uniti del Sud, ha un'improvvisa svolta quando, per una scommessa persa, è venduto e spedito al Nord, come cane da slitta. Piegato all'obbedienza da un esperto allevatore, riesce a far fronte alle nuove esigenze e a sopravvivere alle privazioni e al clima inclemente. Ma qualcosa è cambiato in lui: nel suo comportamento riaffiorano istinti sopiti. Buck sente crescere, sempre più forte, il contrasto tra natura e educazione, tra amore per il padrone e slancio incontenibile verso la libertà, i vocaboli da usare e quelli da evitare. Insomma, biasimando ogni eccesso, l'autore incarna il culto della proporzione proprio del Rinascimento.
 
   
Sopra: A sinistra l'edizione originale, del 2010, al centro quella uscita nel 2017, sempre nella collana dei classici illustrati. A destra invece la coeprtina di un'altra ristampa del 2016/2017 per la collana "Oscar Junior Classici".
 
Nel 2011 Barbieri si stacca dai romanzi della saga del Mondo Emerso per realizzare il suo primo "arbook", che reinterpreta in modo personale e vibrante gli dei e le creature dei miti greci nell'opera: "Favole degli dei: eroi, creature e divinità della mitologia greca", con 144 pagine. In questo caso l'illustratore ha dato una (semi) nuova immagine a personaggi di cui tutti noi abbiamo già senttio parlare e di cui abbiamo già sentito parlare e di cui abbiamo tutti un'immagine piuttosto precisa di quello che sarebbe dovuto essere il loro aspetto (anche grazie a film e telefilm). L'artista riesce comunque a farceli vedere con delle sembianze nuove attraverso il suo stile, senza stravolgere tuttavia l'aspetto caratteristico che questi soggetti comunque possiedono.
Un viaggio affascinante alla scoperta degli dei dell’Olimpo accompagnati dalle incredibili illustrazioni e dagli affascinanti testi di Paolo Barbieri. "Favole degli Dei. Eroi, creature e divinità della mitologia greca" è una visione in cui confluisce il desiderio di creare il mito sul mito, rendendo più tangibile una realtà che, forse, è esistita veramente e che poi è mutata tra le pieghe del tempo.
Nel 2011 Barbieri si stacca dai romanzi della saga del Mondo Emerso per realizzare il suo primo "arbook", che reinterpreta in modo personale e vibrante gli dei e le creature dei miti greci nell'opera: "Favole degli dei: eroi, creature e divinità della mitologia greca", con 144 pagine. In questo caso l'illustratore ha dato una (semi) nuova immagine a personaggi di cui tutti noi abbiamo già senttio parlare e di cui abbiamo 

   
Sopra: La copertina a sinistra, in cui vediamo reinterpretato il personaggio di Afrodite, è quella del 2011, mentre le successive sono edizioni Bonelli di giugno del 2022, di cui quella a destra è una Variant, disponibile solo sul sito Bonelli..

L'anno successivo (2012) Barbieri decide di illustrare un classico della letteratura italiana (un classico che agli studenti fanno studiare per ben un anno intero): "L'inferno di Dante", di 116 pagine. Tale opera era già stata illustrata in passato anche da altri artisti, tra cui i più famoso è stato Gustave Dorè, disegnatore (nonché pittore e incisore) del 1800. Le tavole di Barbieri comunque non impallidiscono al confronto con quelle di Dorè, ma arricchiscono ulteriormente l'opera di Dante contribuendo, dopo molti anni, a darne una nuova e spettacolare interpretazione visiva, anche grazie al fatto che i due artisti hanno stili molto diversi.
Con il suo stile scultoreo e sensuale, Paolo Barbieri reinterpreta i grandi personaggi che abitano l'Inferno della Divina Commedia e gli straordinari luoghi che lo scandiscono. Da Caronte a Paolo e Francesca, da Cleopatra al Conte Ugolino, dalla Porta dell'Inferno alle mura di Dite, la matita rinascimentale e i colori infuocati di Barbieri non fanno sconti all'umanità carnale, mortale e trasfigurata del capolavoro dantesco. Ogni tavola, accompagnata dalle terzine a cui è ispirata, offre una visione terribile e spesso toccante delle anime dannate e delle loro storie, dei demoni che vegliano sul loro eterno supplizio e dei gironi infernali.
La nuova edizione del 2023 pubblicata da Sergio Bonelli Editore , con 160 pagine, affianca ai disegni originali del 2012 una serie di nuove tavole che vanno a completare i canti non illustrati nella prima versione. Ogni illustrazione è accompagnata dalle terzine cui è ispirata e il tutto è incorniciato da una nuova veste grafica che rende questa edizione ancora più unica e imperdibile!
 
   
 
 
 Sopra: In alto a sinistra la copertina della prima edizione del 2012, a destra quella nuova del 2021, in bsso a destra altre due nuove edizioni di novembre del 2023, di cui a destra potete vedere anche la versione Variant.

  
Sopra: A sinistra il Caronte di Gustave Dorè e a destra quello di Barbieri.

Nel 2013 Barbieri illustra un testo religioso, considerato il più immaginifico tra i libri della Bibbia: "Apocalisse", con 106 pagine, salite poi a 128 nelle successive edizioni. Attraverso i suoi disegni e l'uso del colore, gli osservatori riescono a immergersi nell'atmosfera degli eventi (straordinari e imponenti) che vengono descritti nei versetti accanto a ogni scena rappresentata, rimanendone increduli, affascinati e anche un po' attoniti.
Quello che è giunto ai giorni nostri è un testo pregno di immaginifiche visioni che nel corso degli anni e dei secoli molti artisti hanno reinterpretato. In questo volume illustrato, Paolo Barbieri trasforma l'Apocalisse in una visione spettrale e allo stesso tempo multicolore, in una sorta di "festosa" distruzione in cui la fantasia travalica le visioni e attraversa la devastazione sino alla quiete finale. Dalla notte dei tempi fino ai giorni nostri.


Sopra: In alto a sinistra la copertina del libro "Apocalisse" dell'edizione del 2013, mentre poi seguono due nuove edizione edite da Sergio Bonelli di luglio del 2023, di cui quella a destra è la copertina Variant. In basso un'immagine interna che raffigura le truppe dell'anticristo per la battaglia di Armageddon.

Nel 2014 esce l' opera di Barbieri: "Fiabe Immortali", con 104 pagine (l'edizione del del 2022 ne ha 144), nella quale l'artista rappresenta col proprio stile i personaggi che popolano l'incantato e affascinante mondo fiabesco. I protagonisti (e non) del regno delle fiabe sono da sempre stati rappresentati dai più svariati illustratori, in quanto si prestano bene al venir interpretati personalmente, presentando comunque delle affascinanti caratteristiche che contraddistinguono ciascuno di loro.
Raperonzolo, La Sirenetta, Cenerentola, La Bella e la Bestia, Cappuccetto Rosso, Biancaneve e i sette Nani sono solo alcune delle Fiabe che Paolo Barbieri ha illustrato in questo libro. L’origine di alcune favole si perde nella notte dei Tempi. Fiabe antiche o, come le abbiamo chiamate qui, Fiabe Immortali che al pari di viandanti senza tempo attraversano interi secoli e millenni, mantenendo inalterato il proprio fascino, dal nostro cuore fino alle stelle. I testi delle fiabe dei fratelli Grimm sono stati tradotti da Antonio Gramsci, i testi delle fiabe di Charles Perrault sono stati tradotti da Carlo Collodi, i testi delle fiabe di Hans Christian Andersen sono stati tradotti da Maria Pezzé-Pascolato, i testi di Esopo sono stati tradotti da Luca Crovi, “La Regina delle Nevi” è stata tradotta da Paolo Barbieri e Luca Crovi.
Barbieri arricchisce ulteriormente con le sue splendide e poetiche illustrazioni un universo complesso, sfaccettato e intrigante come quello fiabesco.
P.S. Se volete leggere una recensione più dettagliata di questo libro illustrato potete andare a vedere quella che ho scritto qui.

   
 

Sopra: La copertina a sinistra, che ci mostra Biancaneve interpretata da Barbieri, è quella dell'edizione del 2014, mentre in centro poi potete vedere quelle delle due nuove edizioni edite da Sergio Bonelli a dicembre del 2022, di cui quella a destra è la copertina Variant (acquistabile solo sul sito Bonelli). In basso un'illustrazione interna a doppia pagina che ritrae Cappuccetto Rosso in compagnia del Lupo.

Nel 2016 viene pubblicato "Zodiac", con 96 pagine, nel quale vengono rappresentati i segni dello Zodiaco Occidentale e i Segni zodiacali cinesi (che comprendono 12 animali), oltre ai quattro elementi. Questa volta i disegni di Barbieri sono accompagnati dai testi di Gero, preceduti da un'introduzione di Anna Maria Morsucci, la quale spiega che "Questo volume ci porta a intraprendere un viaggio attraverso questo mondo fatto di energie e di rivoluzioni dell'infinito, grazie al progetto artistico di Paolo Barbieri e ai testi di Gero". Come spiegato anche nell'introduzione della Morsucci l'intento di quest'opera: "Non è quello di fare lezioni di astrologia ma di dare suggestioni ed interpretazioni liriche".
Questo testo comprende inoltre, alla fine, una decina di pagine di schizzi, matite e studi delle illustrazioni che ora costituiscono tale volume, oltre a delle brevi biografie dell'artista (Barbieri) e dell'autore (Gero).
P.S. Se volete leggere una recensione più dettagliata di questo libro illustrato potete andare a vedere quella che ho scritto qui.

 
Sopra: Sulla copertina di "Zodiac" è stata posta l'immagine del segno zodiacale della Bilancia e più in basso  Giove rappresentato da Paolo Barbieri.
 
A ottobre del 2017 esce "Draghi e altri animali", con 63 pagine, nel quale l'artista rappresenta degli animali della nostra terra associando a ciascuno un drago diverso col quale hanno qualcosa in comune: "Draghi così massicci che nemmeno i possenti elefanti possono competere con la loro forza", oppure, "Ci sono draghi che, grazie alle loro forti ali, riescono ad essere più veloci persino dei ghepardi".
Gli animali che possiamo trovare nel libro sono: il cavallo, la rondine, l'elefante, il gorilla, il lupo, l'ape, il coccodrillo, la giraffa, lo scoiattolo, il serpente, la balena il ghepardo, il gatto, l'orso bianco, il camaleonte, l'aquila, il leone, il cervo, il panda, la tigre, il corvo, il rinoceronte, la rana, la tartaruga e la civetta.
Attraverso quest'opera, e le illustrazioni in essa contenute, Barbieri mostrare ai suoi lettore quanto la nostra Terra sia un un posto incantevole e meraviglioso perché, come afferma lui stesso "Ci sono mondi fantastici abitati da draghi. Ci sono altri mondi fantastici popolati da tigri, rondini tartarughe e balene."
P.S. Qui potete trovare una recensione più dettagliata di questo libro, nel caso voleste approfondire l'argomento.

Sopra: La copertina di "Draghi e altri animali" mostra l'illustrazione di un drago, in bianco e nero (proprio come le altre immagini contenute nel libro illustrato), che non è presente all'interno del volume.

A dicembre del 2017 viene pubblicato "Fantasy cats", con 66 pagine, nel quale l'artista ci mostra una galleria di gatti e dei loro mondi fantastici, cercando di farci comprendere dove i nostri amici felini vanno quando scompaiono per ore, o cosa stanno fissando quando apparentemente stanno guardando il vuoto. Alcune risposte le potrete, forse, trovare in questo libro! Sicuramente ci troverete la magia del tratto, la sensibilità e la maturità artistica di uno dei migliori illustratori italiani. In questo volume potremo infatti vedere vari gatti in compagni di creature fantastiche quali fate, elfi ecc...

Sopra:La copertina di "Fantasy cats" mostra un gatto assieme a una creatura sovrannaturale dall'aspetto di una ballerina in miniatura.

A novembre del 2018 esce "Unicorns", un albo illustrato con 80 pagine, composto da 33 illustrazioni, ciascuna delle quali raffigura un diverso soggetto (che può essere una sirena, una fata, un angelo, un demone, un lampione, un'altalena, una nuvola, una costellazione, la neve, un'onda, un drago, un cervo, un gatto ecc...) le cui fattezze ricordano però quelle di un Unicorno. L'autore, come spiega lui stesso, ha infatti cercato di discostarsi da quelle che sarebbero potute essere le citazioni "enciclopediche" dei vari contesti storici in cui l'Unicorno è stato mitizzato, ma ha cercato piuttosto di avvicinarsi ad una visione fantasy che sconfinasse nel miraggio, in cui una forma magica potesse essere scambiata per un'altra più reale, quasi come se gli Unicorni cercassero di nascondersi, mimetizzandosi, agli sguardi dei curiosi degli esseri umani.
P.S. Se volete leggere una recensione più dettagliata di questo libro la potete andare a vedere qui.
 
 
 
Sopra: La copertina di "Unicorns" ci mostra una delle immagini contenute all'interno del volume, la quale, in questo caso, raffigura un drago-unicorno. In basso alcune immagini interne del libro, una a colori e l'altra in "bianco e nero".

A novembre del 2019 viene pubblicato "Star Dragons", un'opera composta da 127 pagine, 56 illustrazioni, ciascuna delle quali mostra una costellazione, rappresentata sotto forma di drago, assieme al proprio cavaliere, cioè alla sua stella più famosa. In questo libro l'artista ha infatti deciso di unire il suo interesse per le stelle e i draghi, mettendo inoltre in risalto il legame che c'è tra la figura del drago e quella del cavaliere.
Un libro in cui la magia del fantastico accarezza il mistero e la meraviglia del cosmo. Le costellazioni si trasformano in Draghi straordinari, e le stelle prendono forma nei guerrieri, nei cavalieri e nelle creature che accompagnano i Draghi. Il mito incontra la leggenda, il fantasy si fonde con la scienza in un viaggio che, chissà, magari vi porterà alla seconda stella a destra per andare dritti fino al mattino.
P.S. Qui potete trovare una recensione dell'opera.

 
  
Sopra: La copertina di "Star Dragons" mostra il drago che rappresenta la costellazione di Andromeda, assieme a Alpheratz, il suo cavaliere, cioè la sua stella più importante. In basso alcune illustrazioni interne con protagonisti dei draghi.

A ottobre del 2020 esce: "I venti del male" scritto da Manlio Castagna, con 125 pagine, che dà voce a venti grandi cattivi letterari quali: il Conte Dracula, la matrigna di Biancaneve, Mr. Hide... Sono loro a dare dignità alle zone d'ombra dell'animo umano. A farci vivere le emozioni più forti e contrastanti. A insegnarci che se c'è solo una "retta via", tanti sono i sentieri battuti da venti infidi. Scopri l'attimo esatto in cui il conte Dracula, Mr Hyde, la Regina di Cuori, Long John Silver, la Fata Morgana, il dottor Frankenstein e tanti altri hanno preso la via del Male, trasformandosi nelle più inquietanti figure di tenebra di tutti i tempi. Per capire meglio loro, e forse anche noi stessi. Una panoramica della malvagità immaginaria per salvarci da quella reale.
Ne trovate una recensione qui.
 
 
 
Sopra: La copertina di "I venti del Male" mostra una generica, ma efficace e inquietante, figura malvagia, alle cui spalle è possibile osservare alcuni dei personaggi del libro illustrato da Barbieri. Più in basso i disegni di due dei grandi cattivi che sono presenti all'interno del libro: a sinistra Long John Silver e a destra la Malvagia strega dell'Ovest.

A dicembre del 2020 viene pubblicato "Night Fairies", un volume di 96 pagine in cui l'artista con le sue immagini esplora il confine tra la magia e la realtà, tra gli animali e le creature fatate, incantandoci con figure libere, selvagge, disinibite. Sembra che qui l'artista abbia voluto associare ad ogni animale una fata che rappresenta un elemento naturale, come per voler sottolineare il legame speciale che c'è tra la natura e gli animali. Le creature inserite però nel libro non sono solo notturne (come il titolo potrebbe far supporre), ma anche animali attivi di giorno oppure animali fantastici. 
P.S. Potete leggere una recensione più approfondita qui.
 
 
 
Sopra: Sulla copertina del nuovo volume illustrato da Paolo Barbieri vediamo la fata dell'ape, il cui abito è fatto con petali di fiore. In basso due illustrazioni interne che mostrano due fate in compagnia di un colibrì e di un cavallo.

Nel 2022 Barbieri decide di ritornare a illustrare un classico della letteratura e la scelta questa volta ricade su: "Alice in Wonderland" ("Alice nel Paese delle Meraviglie" di Lewis Carrol), con 127 pagine. Il capolavoro di Lewis Carroll viene affidato a un narratore eccezionale: il pennello di Paolo Barbieri. Il maestro dell’illustrazione italiana racconta la storia della sua Alice - caparbia e ribelle - “in Wonderland” nel suo paese delle meraviglie, mentre sono i testi di Lewis Carroll in una nuova traduzione a fargli da cornice. Un libro di illustrazioni dove il classico e il moderno sono entrambi abiti che il lettore può scegliere di indossare.
Come spiega l'artista: "Nel corso di oltre un secolo e mezzo, Alice ha ispirato generazioni di artisti, scrittori, registi e ogni tipo di creativo che ha attraversato il cielo di questo libro meraviglioso. Il Bruco, la Regina di Cuori, le Carte Giardinieri, il Bianconiglio, il Cappellaio e il Gatto del Cheshire sono diventate figure iconiche e senza tempo, ricche di significati per ogni generazione di lettori.
Ogni persona che ha letto il romanzo ha creato nel proprio immaginario le interpretazioni dei personaggi, e il mondo del cinema, attraverso film e cartoni animati, ha contribuito ad aumentare l’alone leggendario che permea da sempre questo libro.
Io ho voluto dare forma e colori a una storia che riserva sorprese oltre ogni porta, ogni albero e ogni mare. I sentieri delle parole mi hanno portato ad attraversare spiagge popolate da strane creature, per poi scrutare gli sguardi del Bruco e della Regina, verso lontani confini di territori ammantati di sogni e misteri."
Qui potete trovare un post dedicato all'opera.
 
 
 
Sopra: In copertina vediamo proprio Alice al suo primo incontro con il Coniglio Bianco e il suo orologio da taschino, mentre lo segue fin nella tana che la porterà nel Paese delle Meraviglie. In basso due tavole che mostrano le carte soldato e, a destra, la Regina di Cuori.

A novembre del 2023 esce un altro classico della letteratura per l'infanzia con: "The Wizard of Oz" ("Il Mago di Oz" di Frank Baum), con 128 pagine. Il più grande classico della letteratura americana per ragazzi portato in vita dalle sensazionali illustrazioni di Paolo Barbieri. Questo libro illustrato, accompagnato da estratti del testo originale, invita esperti e novizi del magico mondo di Oz a vivere l’epica avventura al fianco di Dorothy, lo Spaventapasseri, il Taglialegna di Latta e il Leone Codardo.
Come spiega lo stesso artista: " I tre personaggi che accompagnano Dorothy sono esseri fantastici e allo stesso tempo struggenti: c’è lo Spaventapasseri che desidera un cervello, il Taglialegna di Latta che vorrebbe un cuore, e il Leone Codardo che aspira al coraggio. Anche la conclusione ha un sapore dolce-amaro, con Glinda che rivela a Dorothy che avrebbe potuto tornare subito a casa grazie alle scarpette magiche.
Il Mago di Oz, così come il mio precedente libro illustrato Alice in Wonderland, è un vero e proprio mito moderno. Io, in questa mia interpretazione, ho voluto alternare scorci più intimi e ravvicinati a spazi capaci di espandere lo sguardo verso panoramiche sconfinate.
I design dei personaggi legano visioni innovative con l’intramontabile classicità, alla ricerca di un equilibrio che resta sempre al servizio del testo di Baum – la fantasia, almeno nel mio modo di creare, rappresenta l’ampliamento di un mondo, non la sua deformazione. Non nego che sia stato complicato “ridisegnare” e dare nuova vita a personaggi divenuti iconici anche per il loro aspetto ma, come in ogni libro, è la sfida a dare nuova linfa alla passione che da sempre mi muove verso il disegno e l’illustrazione."


 
Sopra: In alto la copertina , in cui vediamo Dorothy di spalle assieme al suo cagnolino In basso due illustraizoni interne, dove in quella a sinistra c'è lo Spaventapasseri e in quella a detsraal gruppo si è aggiunto anche il Boscaiolo di Latta.

Ad aprile del 2024 viene pubblicato "Storie di unicorni", un volume di 96 pagine in cui l'artista porta avanti una lunga e impegnativa tradizione realizzando le suggestive immagini contenute in questo volume (immagini che in realtà per la maggior parte riprendono quelle viste in "Unicorns" del 2018) e gli evocativi testi che leggerete. Ai Draghi, agli Elfi, alle molte creature magiche che popolano il regno incantato delle sue illustrazioni, si sono aggiunti ora gli Unicorni, che volano talvolta leggeri, talvolta possenti, talvolta inquietanti e paiono pronti a uscire dalle pagine del volume per raggiungere il nostro mondo.

 
 
Sopra: A sinistra la copertina che riprende una delle illustrazioni presenti anche all'interno del volume "Unicorni" del 2018, così come l'immagine scelta per la copertina a destra, che è la Variant, disponibile solo sul sito Bonelli. In basso due pagine interne, dove potete vedere come al disegno di un unicorno sia associato un breve testo/storia.

A novembre del 2024 viene pubblicato un altro classico illustrato: "L'Odissea" di Omero, con 144 pagine, tradotto da Ettore Romagnoli. 
Come scrive Barbieri: «È stato naturale per me alternare luce e ombra, disegnando l'Odissea. Seguendo sottovoce l'avventura di Ulisse che lasciatosi alle spalle Troia, si ritrova a capo di una flotta che ricerca quella meta chiamata Itaca, quasi a sentire il profumo della terra, dei fiori selvatici e degli ulivi. La brezza di incanti lontani cavalca il mare, quello stesso mare che ho voluto trasformare in un luogo materico con onde più simili a sculture di pietra, metafora di quel muro d'acqua che l'irato Poseidone ha frapposto tra gli uomini e la loro casa lontana.»
 
 

 
Sopra: A sinistra la copertina "standard", mentre a destra c'è la Variant, disponibile solo sul sito Bonelli. In bassoa sinistra un'illustrazione a colori che raffigura Nettuno, a destra un dosegno in bianco e nero che mostra il ciclope Polifemo appena accecato.

Per quanto riguarda l'edizione tutti i libri fino al 2014 sono stati editi dalla Mondadori al costo di 22 euro e con un numero di pagine che supera il centinaio (da 104 a 145). Per un libro illustrato quasi totalmente a colori (alcune tavole sono in bianco e nero), con un tal numero di pagine patinate e copertina rigida con sovracopertina trovo che il prezzo sia più che adeguato e anche piuttosto conveniente. 
"Draghi e altri animali", sebbene sia stato edito sempre dalla Mondadori, ha la copertina rigida ma non la sovracopertina, è inoltre di un formato più piccolo rispetto agli altri volumi (27 cm d'altezza e 19,7 cm di lunghezza), ha 64 pagine e costa 19 euro.  
I volumi "Zodiac" (2016), "Fantasy cats" (2017), "Unicorns" (2018), "Star Dragons" (2019), "Night Fairies" (2020), "Alice in Wonderland" (2022) e "The Wizard of Oz" (2023) pubblicati tra il 2016 e il 2023, invece, non sono stati editi dalla Mondadori ma dalla casa editrice LO SCARABEO. Hanno tutti una copertina rigida senza sovracopertina (come invece le pubblicazioni della Mondadori) e costano rispettivamente 24,50 euro; 17,50 euro; 19,50 euro; 24,50 euro; 19,50 euro; mentre gli ultimi due costano entrambi 24,50 euro.
In seguito è stata la Sergio Bonelli Editore a ripubblicare e pubblicare le opere di Barbieri come: "L'inferno di Dante" (2021), "Favole degli dei: eroi, creature e divinità nella mitologia greca" (2022), "Apocalisse" (2023), "Fiabe Immortali" (2022) e "Storie di unicorni" (2024). Tutte queste edizioni hanno un costo di 26 euro, tranne le ultime: "Storie di unicorni" a 24,50 e "L'Odissea" a 27 euro.

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