Questa volta vi parlo di un altro libro che raccoglie al suo interno diverse biografie di figure femminili: "Le donne son guerriere: 26 ribelli che hanno cambiato il mondo " con i testi di Irene Civico e Sergio Parra e le illustrazioni di Nuria Aparicio.
Sopra: Sulla copertina troviamo l'immagine di una donna la cui biografia non è presente all'interno del volume. Il disegno riprende infatti quello del poster americano del 1943 "We can do it!" di Howard Miller, che voleva aumentare il morale delle lavoratrici.
Tale volume raccoglie al suo interno 26 biografie di donne "guerriere" che, nonostante i pregiudizi su di loro e il loro sesso, sono comunque riuscite a raggiungere importanti traguardi e obiettivi incredibili, rendendo il mondo un posto migliore.
Come recita l'introduzione: "In passato, molte donne guerriere non sono state nemmeno menzionate nei libri, proprio per il fatto di essere donne. Per rimediare in parte a queste ingiustizie e alle varie dimenticanze storiche, abbiamo deciso di riunire qui le straordinarie vite di ventisei donne guerriere. Alcune sono molto famose, altre non hanno avuto la stessa fortuna, ma tutte hanno fatto cose incredibili per le quali meritano di stare nell'olimpo degli dei."
Come viene specificato appunto anche nell'introduzione tra le donne citate in questo libro ve ne sono di più e di meno famose. Ad esempio tra queste ultime possiamo trovare:
- Ipazia d'Alessandria: presentata come "la prima donna scienziata", la quale crebbe tra le carte della Biblioteca d'Alessandria, dove riuscì ad apprendere un enorme sapere, tanto da ottenere un posto da insegnante nel Museo d'Alessandria. Venne uccisa da una folla di cristiani "che consideravano le sue teorie scientifiche una minaccia alla loro fede" mentre tornava a casa da una lezione.
- Nellie Bly: una giovane giornalista pioniera del giornalismo investigativo e colei che riuscì a fare il giro del mondo in 72 giorni.
- Irena Sendler: lavorava al dipartimento del benessere Sociale di Varsavia e, grazie a ciò, falsificando i documenti, riuscì a salvare la vita a più di tremila famiglie, e in particolare a 2500 bambini.
- Hedy Lamarr: una donna molto attraente e intelligente, che infatti riuscì ad essere sia un'attrice che una scienziata che, durante la seconda guerra mondiale, inventò un nuovo sistema di comunicazione.
- Nilde Lotti: iniziò la sua carriera lavorando come professoressa, per poi dedicarsi interamente alla politica, dirigendo, in segreto, i Gruppi di Difesa della Donna e facendo da corriere per la Resistenza durante la Seconda Guerra Mondiale. Alla fine della guerra ella fu anche una delle sole 5 donne elette per far parte della commissione di 75 esperti incaricati di redigere la Costituzione Italiana.
Tra le figure femminili invece più famose troviamo:
- Mary Shelley: figlia di due filosofi, era una ragazza "emancipata, liberale, ribelle, che metteva in discussione quanto stabilito". Ancora oggi è ricordata per essere la donna che a soli 18 anni scrisse il romanzo di "Frankenstein, o il moderno Prometeo", il primo romanzo di fantascienza.
- Marie Curie: nata in Polonia, dove alle donne era proibito frequentare l'università, Marie apprese tutto da autodidatta per poi andare a Parigi non appena ne ebbe la possibilità, dove incontrò e sposò Pierre Curie. Grazie alla scoperta di due nuovi elementi (il polonio e il radio) Marie fu la prima donna a vincere un premio Nobel (il primo assieme al marito e poi un altro nel 1911).
- Coco Chanel: cominciò la sua ribalta nel mondo della moda disegnando e vendendo cappelli, per poi passare ai vestiti, di cui inventò dei modelli unici e iconici come i tailleur femminili, i tubini, i vestiti di ispirazione marinaresca...
- Frida Kahlo: la prima pittrice a ritrarre quasi esclusivamente la propria vita, utilizzando uno stile complesso e unico, messo a frutto in una vita non facile. Da piccola infatti soffriva di poliomielite, a 18 anni ebbe un incidente stradale, poi ebbe una difficile e tormentata relazione con Diego Rivera.
- Rosa Parks: una donna lavoratrice che a 42 anni si rifiutò di cedere il suo posto sull'autobus a degli uomini bianchi, dando così inizio a una serie di manifestazioni per i diritti civili che posero poi fine alle leggi di segregazione razziale.
Come potete vedere le biografie raccolte in questo volume sono piuttosto varie, abbiamo infatti scienziate come Marie Curie e Hedy Lamarr, pittrici quali Frida Kahlo, scrittrici come Mary Shelley, Virginia Woolf e Agatha Christie, donne dello spettacolo come Hedy Lamarr, Audrey Hepburn e Lady Gaga, animaliste come Jane Goodall, figure politiche come Nilde Lotti, ma anche giornaliste, astronaute, pilote d'aereo, attiviste... Insomma una bella varietà di figure, anche geograficamente parlando (abbiamo ragazze nate in Egitto, nel Regno Unito, negli Stati Uniti, in Polonia, Francia, Inghilterra, Italia, Spagna, Messico, Nuova Zelanda, Austria, Belgio e Russia).
Rispetto ad altre raccolte biografiche devo dire che queste poi sono anche abbastanza approfondite in quanto per ogni donna sono riportate: data e luogo di nascita (peccato manchino quelli di morte, che sarebbero state delle informazioni alquanto importanti); il suo più grande successo; il suo motto; come seguire il suo esempio; la storia della sua vita (come visse, cosa fece, che fine ha fatto).
Come ho detto ogni biografia è piuttosto dettagliata e, se necessario, non risparmia al lettore anche episodi spiacevoli come eventuali persecuzioni, rischi di morte, prigionia... Di Ipazia ad esempio viene detto che morì assassinata da alcuni cristiani, si cita poi la morte di Marie Curie a causa delle radiazioni, le torture subite da Irena Sendler da parte dei nazisti...
Anche se abbastanza lunghe le informazioni sono scritte in modo scorrevole e con un tono a tratti quasi colloquiale, che cerca di coinvolgere e strizzare l'occhio al giovane lettore o lettrice. Ad esempio a proposito di Nellie Bly viene scritto : "Se avesse avuto istagram, sarebbe stata la più seguita del mondo; la gente era perfettamente informata delle sue avventure..."; oppure nella storia di Angela Ruiz Rohles viene detto all'inzio: "Vi sembrerà incredibile, ma nè i vostri genitori nè i vostri nonni avevano il tablet o il cellulare quando erano piccoli". A tale proposito spesso nel testo ci sono esclamazioni o domande rivolte proprio al lettore come: "Lei (Hedy Lamarr) disse: <<Era ora!>>. Effettivamente, era ora!", o "(Nancy Wake) E lo fece eccome!" oppure "C'è qualcosa di più bello di poter dividere quello che hai con gli altri e aiutare la gente che ha bisogno?".
In fondo è inoltre presente una linea del tempo che elenca le date di nascita di tutte le protagoniste di questo volume (da Ipazia d'Alessandria nata nel 355 a Malala Yousafzai nata nel 1997).
Sopra: Due pagine interne del libro, dedicate alla figura di Mary Shelley, una delle 26 donne citate nel volume.
Ad accompagnare i testi vi sono le originali, graziose e affascinanti illustrazioni di Nùria Aparicio che servono a rappresentare le donne citate nelle varie biografie, permettendo ai lettore di dar loro un volto. Per ogni donna sono stati dedicati due disegni: uno a pagina intera in cui è ritratta la donna in questione, e un altro più piccolo alla fine della storia che rappresenta solitamente un oggetto o un simbolo comunque legato alla sua vita.
I ritratti delle donne sono belli, anche se devo dire che nella maggior parte dei casi non li ho trovati così tanto fedeli all'aspetto reale delle ragazze rappresentate. Magari questo è anche dovuto al fatto che di alcune si trovano foto di loro solitamente da anziane, mentre nel libro sono ritratte sempre da giovani (tipo Agatha Christie o Nilde Lotti). Tuttavia anche altre ragazze di cui si trovano foto o ritratti di loro da giovani mi pare che nei disegni della Aparicia siano state rese un po' più belline e aggraziate.
Sopra: Non so voi, ma nella maggior parte dei casi i ritratti non li ho trovati così tanto fedeli all'aspetto reale delle donne rappresentate. Prendete ad esempio le foto qui sopra di Marie Curie (a sinistra) e quella di Nilde Lotti (a destra) e provate a confrontarle con le loro due illustrazioni che trovate sotto più in basso. Tra i ritratti più somiglianti c'è quello di Hedy Lamarr (di cui vedete foto e relativa illustrazione sempre qui sopra), la quale, essendo anche un'attrice, era comunque molto bella e affascinante di suo.
Ho definito le illustrazioni di questa artista originali perchè le sue figure sono tracciate con pochi tratti netti e decisi, che creano disegni semplici ma dai contorni ben delineati e delimitati. A colpire particolarmente l'osservatore è l'uso del colore in quanto i disegni, tracciati con pochi e semplici tratti neri e affusolati, vengono lasciati bianchi e sembra che solo successivamente l'artista vi applichi sopra, in certi punti strategici, qualche macchia di colore ad acquerello, solitamente dai toni chiari, accesi e brillanti. Colori che non hanno intenzione di rimanere dentro ai bordi delle figure, ma che escono da esse senza problemi, creando un effetto molto poetico e raffinato.
L'intensità è i toni vivaci di questi colori creano un interessante effetto di contrasto col bianco del foglio sottostante.
Sopra: Le illustrazioni di questa artista sono originali perchè le sue figure sono
tracciate con pochi tratti netti e decisi, che creano disegni semplici
ma dai contorni ben delineati e delimitati. Disegni lasciati bianchi e a cui solo successivamente l'artista vi
applica sopra, in certi punti strategici, qualche macchia di colore ad
acquerello (le quali comunque escono dai bordi degli elementi rappresentati). In questi disegni vediamo in alto Marie Curie, in basso a sinistra Frida e a destra Nilde Lotti.
"Le donne son guerriere: 26 ribelli che hanno cambiato il mondo " di Irene Civico e Sergio Parra è un volume che si colloca perfettamente nel filone che, soprattutto a partire dal 2017, ha iniziato a spopolare tra le case editrici le quali, in seguito al successo di "Storie della buonanotte per bambine ribelli" di Francesca Cavallo ed Elena Favill (2017), hanno cominciato a sfornare biografie sulle donne. A dire il vero comunque questo libro sembra avere un po' anticipato il fenomeno, in quanto l'edizione originale, spagnola, risale al 2016.
L'opera comunque è interessante e ben fatta, presentando delle biografie, anche piuttosto ricche e abbastanza complete, sia di donne molto famose e di alcune un po' più sconosciute; anche se come viene detto nell'introduzione: "
Vedrete che per le donne guerriere l'unico limite è il cielo. E' un peccato che queste pagine abbiano invece il limite di non poterle contenere tutte." Alcune donne comunque, tra le più famose magari, saranno presenti facilmente anche in altre biografie femminili, come quella di "
20 bambine straordinarie che hanno cambiato il mondo" di Rosalba Troiano (tra i due volumi ci sono ben 11 biografie comuni).
Ovviamente questo è un libro creato per mettere in luce personaggi femminili storici sottolineando la loro importanza e facendoli risaltare in modo positivo. Devo dire però che ho trovato l'introduzione davvero un po' troppo "lecchina" (passatemi il termine). Essa infatti si apre con queste parole: "
Le donne guerriere sono dappertutto, basta solo fare un po' d'attenzione. Pensaci un attimo.. tua madre, tua nonna, tua sorella, quella professoressa che hai avuto forse quella scrittrice che ti piace tanto.... Sono tutte quelle donne meravigliose che forse non saranno famose, ma affrontano la vita come vere rock star. Ed è proprio per questo che dovrebbero avere il mondo ai loro piedi". Allora, ok che le intenzioni degli autori sono buone e vogliono far passare il messaggio importante e positivo di "alla fine, nel loro piccolo, tutte le donne sono speciali e importanti", però cerchiamo di non esagerare! Non è che TUTTE le donne del mondo sono buone, belle, brave, intelligenti, sagge e sante, ricordiamoci che anche le donne hanno dei difetti in quanto persone in carne ed ossa, e che anzi alcune si sono anche macchiate di orribili crimini (guardate ad esempio il libro "
Perfide" di Roberta Balestrucci Fancellu e illustrato da Loputyn). Diciamo che in un mondo giusto ognuno (uomo o donna) dovrebbe poter essere riconosciuto e rispettato per come è e per ciò che ha fatto, senza però che nessuno debba inchinarsi ai piedi di qualcun altro.
A parte questa breve parentesi che riguarda più che altro l'inizio dell'introduzione il volume comunque mi sembra molto valido, adatto dagli 8/9 anni (attenzione però che nella biografia su Hedy Lamarr viene citato il fatto che ella recitò una scena di sesso in un film, forse è per questo che la casa editrice lo consiglia dagli 11 anni); carino anche il fatto che accanto a ogni nome ci sia una mini descrizione del personaggio che aiuta il lettore un po' a orientarsi tra le 26 biografie. Unica nota un po' negativa è la mancanza delle date di morte, che forse non sono state inserite per dare a questi personaggi un parenza di eternità, tuttavia, in una raccolta di biografie esse sarebbero state comunque importanti da riportare.
Molto belle anche le illustrazioni di Nuria Aparicio, originali, graziose e raffinate, molto femminili, che donano una marcia in più al volume, oltre che una grafica accattivante e coinvolgente.
Tale libro illustrato è stato pubblicato originariamente nel 2016 col titolo "Las chicas son guerreras: 26 rebeldes que cambiaron el mundo" dalla Penguin Random House grupo Editorial ed è stato edito in italiano da Einaudi Ragazzi (Edizioni EL) nel 2017. L'opera ha una copertina rigida, ha 110 pagine e
misura 21 cm d'altezza e 21 cm di lunghezza e costa 14,00 euro.
P.S. Se volete di questo volume c'è anche una sorta di seguito "La scienza è un gioco da ragazze: 25 scienziate che hanno cambiato il mondo " (2018) sempre di Irene Civico e Sergio Parra e le illustrazioni di Nuria Aparicio.
Sopra: La copertina del secondo volume scritto da Irene Civico e Sergio Parra e illustrato da Nuria Aparicio, questa volta incentrato sulle donne scienziate.
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