Il libro di cui vi parlerò in questo post comprende una raccolta di fiabe parte di una collana chiamata "Fiabe preziose", in particolare: "La Sirenetta", "Cappuccetto Rosso", "Biancaneve", "Il Gatto con gli Stivali" e "Hansel e Gretel" .
Questa collana, edita dalla DeAgostini, vuole essere: "Una raccolta di fiabe illustrate con tratto fresco e originale da grandi artisti italiani e stranieri, per raccontare ai più piccoli tutta la magia delle più celebri storie della tradizione popolare", come viene riportato sulla quarta di copertina. Insomma, l'intento di questa collana è quello di presentare e far conoscere, o riscoprire, al pubblico giovanile le fiabe classiche illustrate da diversi artisti italiani e stranieri di qualità.
Andiamo quindi ad analizzare nel dettaglio questa raccolta.
Sopra: Sulla copertina di questa raccolta di "Fiabe preziose" ci viene mostrato un disegno estratto da ciascuna fiaba.
La prima fiaba del libro è "La Sirenetta" illustrata da Mariachiara di Giorgio, un'illustratrice che ha collaborato con editori come Laterza, DeAgosini, Else Edizioni, Mondadori e con la rivista Linus.
Per quanto riguarda i testi, la fiaba non è stata ovviamente riscritta nella sua interezza, sarebbe altrimenti risultata troppo lunga, tuttavia i pezzi riportati sono un riassunto piuttosto fedele, sebbene molto meno ricco di particolari. Ad esempio qui di seguito riporto un breve confronto dei testi di questa versione con quelli della fiaba originale del 1836:
Versione originale di Andersen: "La più giovane, però, era la più bella di tutte (…). E non aveva mai voluto altro che una squisita statua di marmo. Questa statua rappresentava un bellissimo fanciullo, scolpito nel più puro marmo bianco, ed era colata a fondo da una nave naufragata."
Versione "Fiabe Preziose": "La più giovane era anche la più bella e la più dolce di tutte. Appena poteva, si rifugiava nel suo giardino per sognare ad occhi aperti e guardare la statua in alabastro di un ragazzo, caduta in mare a causa di un naufragio."
Versione "Fiabe Preziose": "La più giovane era anche la più bella e la più dolce di tutte. Appena poteva, si rifugiava nel suo giardino per sognare ad occhi aperti e guardare la statua in alabastro di un ragazzo, caduta in mare a causa di un naufragio."
Una delle modifiche fatte alla storia riguarda il fatto che la Sirenetta, pur cedendo la voce alla Strega del Mare, non si fa tagliare la lingua da quest'ultima e, inoltre, quando cammina non si sente pungere e ferire come se stesse avanzando su aghi e coltelli. E' stata inoltre eliminata la parte riguardante il fatto che la protagonista volesse sposare il principe per ottenere un'anima immortale.
Il finale rimane comunque somigliante all'originale: incapace di uccidere l'amato la protagonista si butta in mare pronta a trasformasi i schiuma, ma le fate dell'aria, colpite dal suo sacrificio, la trasformano in una di loro.
Sopra: In quest'immagine, in cui la Sirenetta è stata posta al centro della scena, circondata dalle sue sorelle e da dei pesci, possiamo notare la compresenza di colori freddi (come il verde e l'azzurro) e caldi (come il rosso, il giallo e l'arancione). La Sirenetta è inoltre l'unica a guardare dritto verso il lettore.
La seconda fiaba e "Cappuccetto rosso" illustrata da Silvia Provantini, artista nata nel 1970 e freelance dal 1993, si occupa principalmente di editoria per l'infanzia e scolastica, collaborando con editori italiani ed esteri.
I testi, pur rielaborati e riassunti, riportano le vicende accadute anche nella fiaba originale e che tutti noi conosciamo. Ecco un piccolo confronto tra le due versioni:
Versione originale dei Grimm del 1857: "E appena la bambina si trovò in mezzo agli alberi incontrò il lupo. Non sapendo che fosse un animale tanto cattivo, non ebbe paura. <<Buongiorno, Cappuccetto rosso>>, disse il lupo. <<Grazie lupo, sei gentile>>, rispose la bambina. <<Dove te ne vai così di buon'ora, Cappuccetto rosso?>>. <<Dalla nonna>>."
Versione "Fiabe Preziose": "All'improvviso ecco apparire un grosso lupo. Cappuccetto Rosso non ne aveva mai visto uno e non sapeva quanto pericoloso e cattivo fosse.
Versione "Fiabe Preziose": "All'improvviso ecco apparire un grosso lupo. Cappuccetto Rosso non ne aveva mai visto uno e non sapeva quanto pericoloso e cattivo fosse.
<<Buon giorno, cappuccetto Rosso>> disse il lupo. <<Dove stai andando di bello?>>
<< Buon giorno! Vado a portare il pranzo alla nonna che non sta bene!>>"
Sopra: In quest'immagine, in cui il lupo sta per ingoiare Cappuccetto, lo sguardo del lettore cade immediatamente sulla bocca della bestia, la quale ci appare molto grande (tanto quanto la bambina) per come è stata disegnata.
La terza fiaba è quella di "Biancaneve" illustrata da Simona Cordero, nata nel 1985, la quale dall'età di nove anni ha seguito lezioni private di acquerello, e successivamente corsi di illustrazione. Ha poi proseguito la sua formazione artistica diplomandosi al corso di Illustrazione presso l'Istituto Europeo di Design. Dopo aver sperimentato diverse tecniche e materiali ha deciso di prediligere l'acquerello.
La storia è piuttosto fedele all'originale (almeno prima di arrivare al finale), anche se sempre un po' riassunta e con un minor numero di dialoghi. In questa versione però la Regina non chiede esplicitamente al guardiacaccia di portarle i polmoni e il fegato di Biancaneve, ma solamente di "portarle una prova della sua morte". Sarà l'uomo, successivamente, a dire alla fanciulla che, al posto del suo cuore, porterà alla strega quello di un cerbiatto; inoltre la mela che la matrigna travestita dà alla protagonista non è metà bianca (la parte non avvelenata che la regina mangerà per convincere la figliastra a fidarsi) e metà rossa (la parte avvelenata), particolare che comunque viene spesso tralasciato in molte versione. Per il resto le vicende della storia vengono abbastanza rispettate: vengono inseriti tutti e tre i tentativi dell'antagonista di uccidere Biancaneve e quest'ultima si risveglia per merito di un servitore che, inciampando, le fa sputare il pezzo di mela avvelenata. Tuttavia il finale si conclude semplicemente con le nozze di Biancaneve col principe, senza fare accenno alla fine che sarebbe spettata alla matrigna.
Sopra: Tramite l'utilizzo degli acquerelli la Cordero dà a questa illustrazione un'atmosfera molto fiabesca e evanescente. Da notare inoltre come, in questa scena, in cui Biancaneve fugge spaventata attraverso il bosco, gli animali, anche quelli innocui (ad esempio quello sullo sfondo potrebbe essere un coniglio) siano stati rappresentati in modo minaccioso, facendoli sembrare quasi dei diavoletti.
La quarta fiaba è quella del "Gatto con gli stivali" illustrata da Fabian Negrin, artista argentino nato nel 1963, che ha lavorato come illustratore per i principali giornali di Città del Messico e che collabora come grafico per diverse case editrici e agenzie. Trasferitosi a Milano nel 1989 le sue opere appaiono su numerosi quotidiani e riviste italiane e inglesi, ha vinto anche alcuni premi (tra cui il premio Andersen).
La storia è molto simile all'originale dei Grimm, anche se ovviamente maggiormente riassunta. L'unico cambiamento in particolare da segnalare, oltre al fatto che il giovane protagonista della fiaba nella versione originale sarebbe un conte mentre in questa è un marchese, riguarda il finale:
Versione dei Grimm del 1857: "Allora la principessa venne promessa in sposa al conte, che quando il re morì, diventò re a sua volta e nominò il gatto primo ministro".
Versione "Fiabe Preziose": "Colpito dalle qualità del marchese e dai suoi possedimenti, il re gli offrì in moglie sua figlia. I due giovani si sposarono quella sera stessa e i festeggiamenti durarono per un'intera settimana. Il gatto venne nominato cavaliere e da quel giorno in poi cacciò i topi soltanto per divertimento."
Questo finale ricorda in parte quello della versione di Perrault: "Il marchese accettò con un profondo inchino il grande onore che gli veniva fatto e sposò la principessa il giorno stesso. Il gatto diventò un gran signore e smise di dare la caccia ai topi. Lo faceva solo ogni tanto, giusto per divertirsi."Versione "Fiabe Preziose": "Colpito dalle qualità del marchese e dai suoi possedimenti, il re gli offrì in moglie sua figlia. I due giovani si sposarono quella sera stessa e i festeggiamenti durarono per un'intera settimana. Il gatto venne nominato cavaliere e da quel giorno in poi cacciò i topi soltanto per divertimento."
Purtroppo, siccome i testi sono stati riscritti (dalla Valentina Deiana), non è possibile sapere con certezza a quale versione si sia rifatta la scrittrice, anche se probabilmente ha preso elementi sia da uno che dall'altro testo.
Sopra: In questa illustrazione il gatto sta ordinando ai contadini che lavorano i campi del mago di dire che queste terre sono del marchese. Questa immagine ha un "qualcosa" che me la fa associare a un dipinto, ad eccezione del gatto che sembrerebbe invece frutto di tecniche più tecnologiche.
La quinta e ultima fiaba è quella di "Hansel e Gretel" illustrata da Max Narciso, Marieke Ferrari e Andrea Cagol, tre artisti che avevano collaborato alla creazione della storia a fumetti di Alice in Wonderland di Tim Burton.
Anche se la storia riprende piuttosto fedelmente quella originale, all'inizio di questa versione viene specificato che l'attuale compagna del taglialegna è la sua seconda moglie, e perciò la matrigna dei due protagonisti, mentre la fiaba dei Grimm parla sempre della madre naturale (è lei che vuole eliminarli). Per accorciare il racconto è stata tagliata la parte in cui Hansel esce di nascosto durante la notte per raccogliere i sassolini, infatti nella versione di "Fiabe preziose" viene semplicemente detto: "Nel cestino, Gretel aveva un vecchio pezzo di pane; mentre Hansel aveva le tasche piene di sassolini.", senza che venga specificato dove li abbia trovati. In effetti questa parte viene spiegata successivamente, quando, al secondo tentativo della moglie del taglialegna di abbandonare i bambini, il testo dice: "Questa volta, però, Hansel non riuscì a uscire di nascosto per raccogliere i sassolini e il giorno dopo, mentre s'inoltravano tutti nella foresta, dovette segnare il percorso utilizzando le briciole di una pagnotta."
In compenso è stata fatta attenzione nel riportare alcuni particolari come il fatto che i fratelli, dopo tre giorni, vedono un uccellino bianco che li guida fino alla casa della strega.
Sopra: I due fratelli stanno aspettando davanti al fuoco il ritorno dei genitori. L'utilizzo di tratti semplici e rotondeggianti (da notare soprattutto gli occhi: grandi e tondi) danno a questa illustrazione un tratto vagamente cartunesco, facendo percepire al lettore la scena come meno spaventosa.
Parlando invece delle illustrazioni posso dire che sono tutte di qualità poiché ogni artista ha disegnato utilizzando il (o un) proprio stile. Quelle che ho preferito sono state quelle di Simona Cordero per "Biancaneve" che ho trovato alquanto affascinanti, mentre quelle di "Hansel e Gretel" le ho apprezzate di meno, forse per il fatto che lo stile scelto dagli artisti è molto cartunesco e infantile. Nulla da togliere comunque alle tavole di Fabian Negrin che unisce uno stile classico e pittorico a soluzioni grafiche innovative, o a quelle di Silvia Provantini, dall'aspetto molto classico e delicato, o a quelle di Mariachiara di Giorgio, così ricche di colori.
Sopra: Queste immagini, prese da tre diverse fiabe e quindi create da tre differenti artisti, mostrano tutte scene di matrimonio. Le due in alto, rispettivamente delle fiabe del "Gatto con gli Stivali" e di "Biancaneve", rappresentano la felice conclusione di un'avventura, mentre quella della Sirenetta, in basso, decreta il triste epilogo della protagonista.
Sono contenta che una casa editrice italiana come la DeAgostini (una casa peraltro solitamente piuttosto commerciale) abbia deciso di riproporre dei racconti popolari (in particolare le fiabe classiche) facendoli accompagnare da belle illustrazioni. Riguardo invece ai testi, di Valentina Deiana, li ho trovati abbastanza buoni (anche se la scelta migliore sarebbe quella di proporre ai bambini la fiaba integrale originale), anche se sono dovuti essere riassunti, semplificati e accorciati, probabilmente per adattarli a un pubblico molto giovane (l'età indicata è dai 3 anni). L'adattamento migliore penso sia quello di Cappuccetto, che nella sostanza è rimasto molto simile alla versione originale, invece a quello di Biancaneve purtroppo manca il finale completo (con la morte della matrigna), il che è una grave mancanza.
Da quel che ho visto queste sono solamente le prime fiabe che sono state inserite in questa collana, infatti, altre sono già state pubblicate: "Cenerentola", "Pinocchio","I tre porcellini", "La bella e la bestia" e "La regina delle nevi".
A ottobre del 2015 è perfino già uscito un nuovo libro che raccoglie tutte queste fiabe (le 5 contenute in questo volume che vi ho appena presentato, più le 5 sopra elencate pubblicate nel 2015 ).
Questo libro illustrato è stato pubblicato dalla DeAgostini nel 2014 al prezzo di 14,90 euro. Ha la copertina di cartonato imbottita; è alto 28,8 cm e largo 24,8 cm e ha 160 pagine.
Poiché frutto, come già detto, di una raccolta, le singole fiabe al suo interno possono essere trovate separatamente, pubblicate in volumi di una trentina di pagine e dal costo di circa 5 euro.
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