"Ballata per tutto l'anno e altri canti" è una raccolta di poesie scritte da Giuseppe Pontremoli e illustrate da Octavia Monaco, di cui un primo gruppo è dedicato ai mesi dell'anno, mentre le altre parlano di bizzarri personaggi e luoghi fantastici.
Sopra: Sulla copertina compare una raffigurazione del vento realizzata da Octavia Monaco, con un colore azzurro che spicca sull'arancione dello sfondo, col suo stile moderno ma dal sapore antico.
Un inno all'amore per ciascun mese dell'anno, dal gelo di
gennaio al caldo mese della mietitura, a dicembre innevato, e poi ancora
canti, poesie e ballate affollate di fanciulle, pirati, regine, gnomi e
maghi.
Le poesie sono musicali, anche se quelle sui mesi dell'anno non presentano molte rime, ma si basano più sul richiamare ricordi e sensazione alla mente. Decisamente più ritmate e musicali risultano gli altri canti che, oltre ad essere più lunghi, presentano solitamente uno schema di rime alternato oppure uno schema il cui il secondo verso di una strofa fa rima con il quarto (AB CB).
Gennaio
Nel mese dell'inverno,
quando c'è freddo e gelo
vogliamo intorno al fuoco
far risate e canzoni
parlare con gli amici
e dipingere il cielo
dedicarci all'amore
non avere padroni.
Marzo
Vogliamo tutto il mese
quello di primavera
spumeggiante di fiori
Desideri ed incanto
riuniti insieme al fresco
al fresco della sera
canteremo l'amore
alle ombre vaganti.
Il bosco Fiabefavole
Se ti svegli e sorridi
perchè hai voglia di fragole
potremmo andare insieme
nel Bosco Fiabefavole.
All'ingresso c'è un lupo
che è nato a Capo Horn
e trascorre i suoi giorni
sgranocchiando pop corn.
Più avanti c'è un uccello
che conosce ogni gioco
sa fermare anche il tempo
ha le piume di fuoco.
Nel più fitto del bosco
tra le foglie intrecciate
diffondono le brezze
il canto delle fate.
[...]
Sopra: Le pagine che mostrano la poesia di "Il bosco Fiabefavole" dove è possibile incontrare l'uccello dalle piume di fuoco, ritratto nella pagina a destra.
Le poesie sono accompagnate dalle illustrazione di Octavia Monaco, la quale possiede uno stile molto
particolare, moderno ma dal sapore arcaico, decisamente poco realistico e quasi surrealista.
Alcuni disegni dell'artista sono a pagina intera mentre altri sono stati inseriti accanto al testo della poesia. I primi mostrano anche il paesaggio in cui si svolge una determinata scena e in cui è immerso il protagonista, mentre i secondi solitamente mostrano solo un soggetto della poesia, senza sfondi.
I paesaggi hanno un aspetto alquanto astratto, infatti nella maggior
parte dei casi non sembrano neppure rappresentare un luogo fisico, ma
più una dimensione astratta dell'esistenza in cui compare qualche
elemento che la collega ad un ambiente reale, naturale o casalingo
(montagne, alberi, case, il sole, una sedia, ...).
Questi soggetti possono rappresentare animali (come nel caso del lupo), uomini o donne; le persone ritratte dalla
Monaco non hanno un aspetto realistico, ma presentano proporzioni e
corpi leggermente deformati, con visi ovali o comunque molto
tondeggianti, spalle ampie e corpi robusti. In certi casi le creature rappresentate non si possono ricondurre n'è ad animali n'è a persone, come nel caso dell'uccello col corpo cubico con braccia e gambe.
Le tavole della Monaco per altro sono molto ricche di dettagli e anche
di colori. Molto spesso l'artista utilizza un colore più delicato e dai
toni pastello, come un marroncino/rosa carne, con altri dalle tinte meno
sobri e dai toni più intensi, accesi e brillanti. Nelle tavole di
questo volume sembrano prevalere tinte quali il verde, il giallo, il blu, il rosso, l'azzurro.
Sopra: Alcune delle illustrazioni realizzate dalla Octavia Monaco per le poesie di Pontremoli, alcune a tutta pagina, mentre altre raffigurano solo i personaggi assieme ai testi.
"Ballata per tutto l'anno e altri canti" di Giuseppe Pontremoli è una raccolta carina la cui prima parte è dedicata ai mesi dell'anno, ed ogni poesie è accompagnata da un'illustrazione della Octavia Monaco, che rappresenta a modo suo, col suo stile poetico ma molto personale, ciò che la poesia dice p vuole trasmettere ai lettori.
Sono poesie brevi, con poche rime (una o due in otto versi) in cui il poeta cerc di evocare quel periodo di tempo tramite immagini e sensazioni, in particolare tutte le poesie finiscono facendo riferimento all'amore: in "Gennaio" si dice "... dedicarci all'amore / non avere padroni. "; nella poesia di Febbraio "... dedicarci all'amore / cantare matrigali."; in quella di Marzo "... canteremo l'amore / alle ombre vaganti."; in Aprile "... canteremo l'amore / e conteremo le stelle."; a Maggio "... canteremo l'amore / con visi più contenti."; a Giugno "... dedicarci all'amore / e sfiorarci i capelli."; a Luglio "... dedicarci all'amore / rincorrendo le fate"; ad Agosto " ... dedicarci all'amore / fischiettando tra i denti."; a Settembre "... canteremo l'amore / con chiara tenerezza."; a Ottobre "... canteremo l'amore / sferzando ogni paura." ; a Novembre "... dedicarci all'amore / nona vere rimpianti."; a Dicembre "... canteremo l'amore / iniziando a sognare".
Oltre a questo continuo riferimento all'amore ogni poesia fa riferimento ad azioni o avvenimenti tipici di quel mese: di Marzo viene ad esempio detto che è "... il mese / quello di primavera / spumeggiante di fiori", Giugno è "mese di aratura", dove "andremo incontro al sole / ci stenderem nei prati", di Settembre viene ad esempio detto "... ch'è ventoso" e che "rincorrerem colori"; Ottobre è "mese di vendemmia", mentre Novembre è il "mese dell'autunno / col vino più maturo" e con la "terra dura"....
Forse queste sono poesie rivolte a ragazzi un po' più grandi, io francamente ho apprezzato di più quelle della seconda parte, le quali sono più lunghe, più ritmate, anche per una maggior presenza di rime, e raccontano delle storie di luoghi o personaggi bizzarri e divertenti come Sochesò il quale: "Sochesò / non so chi sia / so ch'è spesso a casa mia / [...] porta dentro sole e vento / ride forte ogni momento / porta storie mille voglie / mille voglie mille foglie / mille voglie mille e una / mille voglie vento e luna / mille voglie stretta via / Sochesò non so chi sia / Sochesò non so chi sia / so che voglio che ci sia."
Oppure di Ofelia: "Ofelia è tutta bianca / e non sembra mai stanca / di correre e saltare: sembra un'onda nel mare. ...", o lo Spaventapasseri: "C'era un uomo di paglia / in un campo di grano / che passava i suoi giorni / a guardare lontano..."
Una bella raccolta che si può leggere anche dai 4/5 anni ma che forse verrà apprezzata di più dai bambini o ragazzi più grandi.
Quest'opera è stata pubblicata nel 2004 dalla Nuove Edizioni Romane,
ha 72 pagine, la copertina rigida con sovracopertina e misura 23,7 cm d'altezza e 15,5 cm di lunghezza e costa 14 euro.