Se l'anno scorso le edizioni Rebelle ci avevano presentato un classico come "Alice nel Paese delle Meraiglie", quest'anno è il turno di una fiaba: "La Sirenetta" di Hans Christian Andersen e accompagnata dalle illustrazioni di Loputyn.
Sopra: Sulla copertina vediamo la Sirenetta rappresentata da Loputyn, con i suoi capelli lunghi e rosa e i tratti delicati e sottili.
La fiaba è quella intergrale scritta da Andersen e ora vi metterò a confronto il testo di questa edizione, tradotta da Tiffany Vecchietti, con quello della Donzelli, che è sempre integrale. Come vedrete i testi di questa edizione sono stati mantenuti
fedeli alla versione originale, senza subire censure o rimaneggiamenti:
Versione "La sirenetta" (ed. Donzelli 2019): "In alto mare, l'acqua è azzurra come i petali del
più bel fiordaliso e limpida come il cristallo più puro,
ma è molto
profonda, più profonda di quanto riesca a raggiungere qualsiasi cima
d'ancora,
molti campanili dovrebbero essere messi uno sopra l'altro per arrivare
dal fondo sino al pelo dell'acqua. Laggiù vive il popolo del mare.
[...] Nel punto più profondo
sorge il castello del re del mare, le mura sono di corallo e le lunghe
finestre a punta sono dell'ambra più limpida, ma il tetto è fatto di
conchiglie che si aprono e si chiudono ai movimenti dell'acqua; è bello
perché ciascuna contiene perle splendenti, ne basterebbe una sola per
fare un grande ornamento sulla corona di una regina.
Laggiù il re del mare era vedovo da molti anni e la sua vecchia madre governava la casa; era una donna intelligente e fiera della sua nobiltà, perciò portava dodici ostriche sulla coda, mentre gli altri nobili potevano portarne solo sei. Per il resto meritava molte lodi, specialmente perché voleva molto bene alle piccole principesse del mare, le sue nipotine. Erano sei belle bambine, e la più giovane era la più bella di tutte, la sua pelle era luminosa e delicata come un petalo di rosa, i suoi occhi azzurri come il mare più profondo, ma come tutte le altre non aveva piedi, il loro corpo terminava in una coda di pesce."
Laggiù il re del mare era vedovo da molti anni e la sua vecchia madre governava la casa; era una donna intelligente e fiera della sua nobiltà, perciò portava dodici ostriche sulla coda, mentre gli altri nobili potevano portarne solo sei. Per il resto meritava molte lodi, specialmente perché voleva molto bene alle piccole principesse del mare, le sue nipotine. Erano sei belle bambine, e la più giovane era la più bella di tutte, la sua pelle era luminosa e delicata come un petalo di rosa, i suoi occhi azzurri come il mare più profondo, ma come tutte le altre non aveva piedi, il loro corpo terminava in una coda di pesce."
[...] Nel punto più profonde si trova il palazzo del re del mare. I suoi muri sono di corallo e le sue alte finestre appuntite dall'ambra più chiara, ma il tetto è fatto di conchiglie, che si aprono e si chiudono a seconda delle correnti d'acqua. Sono proprio incantevoli, perchè ognuna racchiude una perla splendente. Una sola di quelle renderebbe una corona degna di una regina.
Il re del
Mare, laggiù, era rimasto vedovo per molti anni, ma la sua anziana madre dirigeva la casa. Era una donna intelligente e orgogliosa della sua nobiltà. Per questo aveva dodici ostriche sulla coda, mentre gli altri
nobili potevano portarne solo sei. Aveva comunque grandi meriti, soprattutto perchè voleva tanto bene alle piccole principesse del mare. Erano sei graziose fanciulle, ma la giovane era la più bella di tutte. La sua pelle era chiara e delicata come un petalo di rosa, i suoi occhi blu come il lago più profondo ma, come tutte le altre,
non aveva piedi e il suo corpo terminava in una coda di pesce." Sopra: Le pagine iniziali in cui possiamo vedere a sinistra la Sirenetta disegnata da Loputyn, sui toni del rosa/viola, e a destra i testi della fiaba.
Per questa edizione i testi sono
accompagnati dalle illustrazioni di Loputyn, pseudonimo di Jessica
Cioffi, che sono veramente molto belle in quanto questa artista possiede
uno stile
dettagliato, dai tratti delicati, raffinati ed eleganti, dalle
suggestioni vittoriane e gotiche, in cui è
possibili notare anche una certa influenza dal genere dei manga.
In passato mi era capitato di recensire già delle altre opere illustrate dal lei come: "Perfide" di Roberta Balestrucci Fancellu e "Alice nel Paese delle Meraviglie" di Lewis Carrol.
Nel
testo ci sono disegni sia a pagina intera che a doppia pagina,
oppure inseriti in mezzo ai testi. La maggior parte rappresentano dei personaggi del libro, come il padre della Sirenetta, la Strega del Mare o, in particolare, la protagonista. Soprattutto quelle a pagina intera possono andare a mostrare anche scene del libro, ad esempio con il principe e la Sirenetta che interagiscono con loro che vanno a cavallo o loro che si abbracciano, oppure il matrimonio tra il principe e l'altra principessa, con la Sirenetta lasciata in disparte. In ogni caso comunque c'è sempre un certo focus sui personaggi, in quanto gli sfondi e gli ambienti, anche quando presenti, non sono mai molto dettagliati o particolari, spesso so fanno anche fatica a intravedere.Alcune immagini sono a
colori, anche se Loputyn ha scelto comunque delle tinte dai toni pastello, molto delicati,
quasi scoloriti a volte, che
quindi non risultano mai troppo brillanti o accesi. La pelle delle persone, ad esempio, è di un rosa molto pallido, quasi
bianco, che risalta in confronto agli sfondi scuri dei fondali marini. Oltre a non usare tonalità particolarmente
brillanti o vivaci anche la scelta delle tinte è piuttosto limitata, in particolare al nero, il bianco, il blu, il rosa, il viola o il rosso.
Altre immagini (inserite di solito quelle in mezzo ai testi), che ritraggono principalmente
personaggi senza sfondo sul retro, presentano solo 3 colori: il nero, il
bianco e rosa. Di rappresentazioni della Sirenetta ne abbiamo viste molte, ma comunque quella che ci offre Loputyn è piuttosto interessante in quanto nella sua versione di sirena (che esteticamente è molto bella, così leggiadra, delicata ed eterea) la protagonista presenta delle caratteristiche fisiche che rimandano all'ambiente marino come mani palmate e orecchie a punta, le quali poi perde con la trasformazione in essere umano. La rappresentazione della trasformazione è particolarmente interessante in quanto la coda sembra quasi che si sfaldi, con la pelle che cade a brandelli, trasformandosi in delle gambe umane, una rappresentazione che mostra una trasformazione che sembra piuttosto dolorosa e un po' macabra.
Sopra: Più in alto alcune immagini a pagina intera a colori che rappresentano proprio la protagonista, più in basso invece alcuni disegni in mezzo ai testi in bianco, nero e rosa. Nelle immagini centrali potete confrontare la Sirenetta nella sua versione sirena e poi a destra in quella umana.
"La Sirenetta" di Hans Christian Andersen illustrata da Loputyn è un'altra bella edizione della fiaba più famosa di Andersen: "Una storia struggente a cui, nel corso degli anni, ognuno ha dato una sua interpretazione. Una storia piena di dolore, che rispecchia alla perfezione lo stato d'animo del suo autore, animato dal desiderio e distrutto dall'amore, nel periodo che mise su carta questa fiaba", questo ciò che viene scritto nella postfazione di Antonella Murolo. Andersen infatti era un uomo piuttosto frustrato e che per la maggior parte della sua vita rimase sempre piuttosto insoddisfatto di sè e del successo ottenuto, nel arrivò tardi e inizialmente non nella misura sperata. Egli, inoltre, soffriva anche di un sentimento non ricambiato nei confronti di Edvard Collin, il figlio del suo mecenate, persona di cui Andersen aveva molto rispetto e verso cui provava molta simpatia e affetto, tanto da eleggerlo a suo confidente prediletto, anche se Collin non corrisponderà mai Andersen nel medesimo modo.
La fiaba della Sirenetta è una fiaba malinconica, anche se non priva di speranza, in quanto, sebbene molti confondano il finale o con quello pienamente felice del film Disney o con quello triste che vede la protagonista trasformata in schiuma di mare, il vero finale la vede compiere un'ulteriore trasformazione, le quale le dona una nuova speranza. Un finale dolce amaro, in cui è vero che la sirena non ha potuto sposare l'amore della sua vita, ma ha ottenuto comunque la possibilità di ottenere un'anima immortale, anche se dovrà attendere più tempo e pazientare.
Le illustrazioni che caratterizzano questa edizione sono molto belle, e ci mostrano una Sirenetta dai lunghi capelli rosa, leggiadra, delicata ed eterea. Una protagonista che nella sua forma di sirena presenta delle
caratteristiche fisiche che rimandano all'ambiente marino (come mani
palmate e orecchie a punta), anche se forse non in maniera accentuata come quella rappresentata da Michelangelo Rossato, che poi perde con la trasformazione in
essere umano. La Sirenetta è sempre rappresentata con delle espressioni malinconiche, a volte sognanti, altre volte tristi, ma mai di piena felicità, anzi spesso nei disegni ci viene ricordato il dolore fisico che è costretta a provare (come nel momento della trasformazione o mentre danza). Il personaggio creato dalla Loputyn è comunque molto pacato, non è mai pienamente felice, ma anche quando soffre profondamente lo fa in silenzio, con contegno e riservatezza. Una rappresentazione delicata e sottile, in cui compaiono anche delle scene di nudo (la Sirenetta abbastanza spesso viene disegnata senza veli).
Quest'opera è stata edita nel 2023 dalle Edizioni re-belle, ha la copertina rigida, ha 120 pagine,
misura 24,3 cm d'altezza e 17,5 cm di lunghezza e costa 20 euro.
Tutti
i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento
di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a
scopo puramente informativo.