Dopo avervi parlato di "Dee ed eroine: Il vaso di Pandora e altre storie senza tempo" di Federica Bernardo e illustrato da Fabio Mancini, ho deciso di proporvi un altro volume che parla di miti greci incentrati su figure femminili: "Mitiche: storie di donne della mitologia greca" di Giulia Caminito e illustrato da Daniela Tieni.
Un volume che fa in realtà parte di una collana della casa editrice La Nuova Frontiera junior dedicata ai grandi classici rivisitati, e di cui fanno parte anche: "Le mille e una notte" (2013) di Nadia Terranova e Christopher Corr, "Miti romani" (2013) di Carola Susani e Rita Petruccioli, "Iliade" (2014) di Luisa Mattia e A. Ruggieri, "Orlando furioso e innamorato" (2014) di Idalberto Fei e R. Petruccioli, "La divina commedia" (2015) di Paolo Di Paolo e Matteo Berton , "Le fiabe di Charles Perrault" (2018) di Giuseppe Girimonti Greco ed Ezio Sinigaglia, "Miti e storie dell'antico Egitto" (2018) di Sofia Gallo e Andrea Rivola, "Re artù e i cavalieri della Tavola Rotonda" (2020) di Laura Russo e Andrè Ducci e molti altri titoli...
Sopra: Sulla copertina compaiono i ritratti di tutte le donne dei miti narrati all'interno del volume. Al centro del gruppo troviamo Pandora, a sinistra Penelope, Circe, Aracne e il Minotauro; a destra invece ci sono Medea, Antigone, una Moira e una Sirena.
Questo vuole essere un libro dedicato alle figure femminili della mitologia greca in quanto, come scritto sul retro di copertina: "Da Medea a Penelope, da Arianna a Circe, il mito è costellato da figure femminili fragili eppure forti, argute, tenaci". L'obiettivo di Giulia Caminito è proprio quello di parlarci di queste figure femminili, che noi conosciamo tramite i miti, storie raccontate da uomini, "uomini di un mondo che allora delle donne non aveva grande stima o comprensione". Per questo l'autrice si è riproposta di raccontare i loro miti dal punto di vista delle donne: "mettendo al centro non le divinità, non i mariti, non le guerre, ma i loro pensieri, i timori e le angosce, i desideri".
L'autrice porta in scena le seguenti donne: Pandora, Penelope, Circe, Aracne, Arianna, Antigone, Medea, le Sirene e le Moire.
Pur mettendo l'accento sul punto di vista delle donne l'autrice comunque spiega di aver tentato di rispettare i miti, scegliendo, tra le varie versioni di alcune storie, quelle che le sembravano dire di più delle donne che ne erano protagoniste.
Pur mantenendo intatte le vicende che accadono nei vari miti legati a queste figure, Caminito cerca di far cogliere al lettore il punto di vista, i pensieri e le emozioni della protagonista della storia (che nei racconti di Caminito diventa protagonista anche quando non lo sarebbe). Ad esempio Pandora, che viene ricordata come colei che portò i mali e il dolore nel mondo a causa della sua curiosità, viene vista invece come una ragazza assetata di conoscenza e che vuole comprendere: "Pandora voleva capire, sentiva dentro il bisogno di conoscere, non sopportava non avere risposte...". Inoltre, pur essendo sì colei che ha procurato ogni disgrazia agli uomini, alla fine è stata anche colei che ha liberato dal vaso la speranza, qualcosa di più prezioso dell'immortalità.
Le uniche di cui l'autrice non fa emergere sentimenti o emozioni, ma che mantiene "oggettive", sono le Moire, tre filatrici che intrecciano e pongono fine alla vita degli esseri umani e forse proprio per questo hanno imparato a tenere una certa distanza emotiva e indifferenza verso costoro: "nulla le mosse a dispiacere, ma come meccanismi perfetti continuano a ordire, senza piangere per il dolore o sorridere della la bontà."
Sopra: Due pagine tratte dalla storia di Arianna, che in questa immagine vediamo ancora addormentata sulla spiaggia dove Teseo l'ha abbandonata.
I vari miti sono accompagnati dalle illustrazioni di Daniela Tieni, le quali hanno uno stile piuttosto particolare, che le rende apprezzabili ad un pubblico di bambini non più piccolissimi. Le illustrazioni della Tieni hanno un aspetto solido e pastoso, che le rende alquanto pittoresche (al contempo antiche e moderne), con donne dai corpi, seppur graziosi, un po' squadrati.
Sono immagini che servono a dare un volto alle donne dei miti greci, le quali vengono un po' troppo spesso, se non dimenticate, messe da parte in favore dei più attivi e battaglieri eroi.
In alcuni casi certi oggetti, persone o animali sono rappresentati dall'artista come silhouettes, cioè figure di cui si vedono solo i contorni esterni, in quanto l'interno è riempito dal colore.
Nello stile di questa artista risulta importante l'uso del colore, che spesso viene steso all'interno delle figure in modo netto e deciso, con poche o quasi nessuna sfumatura, e anche quando presenti le ombreggiature sono poco accennate. Le tinte hanno delle tonalità intense, forti e decise anche se poco brillanti. Tra le tonalità maggiormente presenti nelle immagini troviamo il nero, il bianco, il rosa (in diverse tonalità, dal cipria al lilla), il marrone (specialmente nella tonalità terra cotta e argilla), un rosso arancione e il verde salvia.
"Mitiche: storie di donne della mitologia greca" di Giulia Caminito è un libro molto interessante, che non si limita a raccogliere e a proporre ai giovani miti greci con protagoniste delle figure femminili, ma che vuole proporre al lettore alcuni miti con l'obiettivo di mettere in luce i sentimenti, le emozioni, i pensieri delle donne in essi presenti.
Le illustrazioni di Daniela Tieni che accompagnano la narrazione sono particolari, dall'aspetto un po' duro, pastoso e spesso malinconico, ma molto pittoresco. Oltre a rappresentare situazioni narrate nei miti esse sembrano avere soprattutto lo scopo di dare un volto alle donne dei miti greci, le quali vengono un po' troppo
spesso, se non dimenticate, messe da parte in favore dei più attivi e
battaglieri eroi.
Un volume molto intrigante, che vuole mettere in luce le storie di sette donne dei miti greci. Interessante il fatto che l'autrice abbia deciso di parlare principalmente di donne umane (con l'eccezione delle Sirene e delle Moire), escludendo le divinità femminili, di cui ci sarebbe stato molto da narrare anche su di loro. Il libro risulta adatto alla lettura autonoma a partire dai 9 anni (e in lettura condivisa dai 5/6), proprio per il fatto che non può essere considerata una mera raccolta di miti greci, ma implica una riflessione più profonda sul ruolo delle donne nell'antichità. Le quali molto spesso dovevano lottare con pochi mezzi (non potevano usare la forza o alzare la voce come potevano fare invece gli uomini, in quanto l'autoaffermazione femminile suscitava ostilità in una società patriarcale come quella greca) contro destini avversi e difficoltà, convivendo con la sofferenza (come quella di Aracne mutata in ragno o delle Sirene, maledette per non aver tenuto d'occhio Persefone), la tristezza e la malinconia (come quella di Penelope mentre aspettava con pazienza Ulisse), cercando di trovare dentro di loro la speranza e la forza di reagire e andare avanti.
L'opera è stata pubblicata nel 2020 dalla Nuova Frontiera Junior; ha una copertina flessibile, ha 128 pagine, misura 25,5 cm d'altezza e 19,3 cm di lunghezza e costa 16 euro.
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