I Mumin sono personaggi di finzione creati dalla scrittrice ed illustratrice finlandese (di lingua svedese) Tove Jansson. Sarebbero dei troll, ma hanno un aspetto simile ad ippopotami
bianchi, abitano nella valle omonima, luogo tranquillo e sicuro, e le
loro storie narrano degli eventi che accadono nella valle.
Come scritto nell'introduzione: "i Troll comuni sono piccoli esseri pelosi, selvatici e piuttosto maleducati, I Troll Mumin, invece, e le famiglie più o meno imparentate con loro, sono molto più civili e istruiti. Inoltre, a differenza dei comuni Troll che sbucano solo di notte, i Mumin hanno un grandissimo amore per il sole."
Compaiono in una serie di romanzi e libri illustrati per bambini
scritti e disegnati da Tove Jansson fra il 1945 e il 1993. I romanzi
vennero originariamente pubblicati in svedese per essere tradotti in una cinquantina di lingue.
Nel corso degli anni sono stati riadattati in fumetti, cartoni animati, serie televisive, spettacoli teatrali, videogiochi e tanto altro.
Quest'anno (2025) la Salani ha ristampato alcuni loro titoli in una nuova edizione in occasione degli 80 anni dalla loro creazione. Oggi vi parlerò di uno dei romanzi dedicati ai Mumin, nonchè uno dei tre che la Salani ha ripubblicato di recente: "Caccia alla cometa".




Sopra: A sinistra la copertina della nuova edizione, con i bordi rosa, al centro un'edizione del 2022 e a destra quella del 1946.
Le giornate felici e spensierate dei Mumin vengono sconvolte
dall’arrivo di una strana pioggia e il signor Topomuschiato inizia a parlare della fine del mondo, spaventando Mumin e il suo amico Sniff: "<<Questa pioggia non è naturale>> decise.
<<Non sono naturali tutte le piogge?>> chiese papà Mumin. <<Un altro bicchierino?>>
<<Forse un goccio>> disse il Topouschiato. <<Mille grazie, sto già meglio. Non che la fine del mondo mi affligga particolarmente, ma a nessuno piace avere la pancia fredda al momento di passare al'aldilà.>>
<<Non c'è dubbio>> annuì la mamma. <<ma qusta non è una pioggia da nubifragio>>.
Il Topomuschiato sbuffò
<<Lei sognora non sa a cosa alludo. Non ha forse avvertito qualcosa di misterioso nell'aria ultimamente? Non ha avuto delle avvisaglie? Non sente a volte dei formicolii alla nuca?>>
<<Veramente no>> ribattè stupota Mamma Mumin. "
Per distrarre il figlio e l'amico da questo pensiero mamma e papà Mumin li mandano all'Osservatorio: "La giornata trascorreva lenta e monotona. Sniff e il troll Mumin nn avevano voglia di arrivare fino alla grotta, al pensiero che la Terra potesse sparire mentre erano fuori di casa. Pescare perle sembrava, a questo punto, una cosa insensata. Sedettero sui gradini della veranda, che sembrava il luogo più sicuro, bisbigliando tra di loro di spazi che non erano azzurri ma neri, dove un intero sistema solare non contava più di una fetta di pane e burro buttati via.
<<Dobbiamo inventare qualche passatempo>> disse preoccupata la mamma al papà. <<Non hanno voglia di giocare. Sono ossessionati da tutte quelle assurde idee di distruzione che Topomuschiato gli ha messo in testa.>>
<<Li mandiamo a fare une'escursione>> propose il papà. <<Il Topomuschiato ha parlato di un Osservatorio>>.
<<Un cosa?>> chiese la mamma sgranando gli occhi.
<<Os-ser-va-to-rio>> sillabò il papà. <<Deve trovarsi a una certa distanza a sud, scendendo lungo il fiume Un posto dove si osservano le stelle. Se i ragazzi per il momento non si interessano altro che alle stelle perchè non fargliele studiare?>>
<<È una buona idea>> rispose mamma Mumin continuando a spolverare il cespuglio di lillà. Poi andò alla scala della veranda.
<<Papà e io abbiamo pensato che dovreste fare una gita>> propose.
<<Mamma cara, non è il caso di far gite quando la Terra può scomparire da un momento all'altro>> protestò il troll Mumin.
<<Lo spazio è nero come il carbone e pieno di grandi stelle traditrici>> borbottò la bestiolina Sniff.
<<Già>> disse la mamma. <<Sono proprio quelle stelle che dovete andare a guardare. Il Topomuschiato ha detto che qui nei paraggi c'è un posto dove si osservano le stelle. Sarebbe utile per noi sapere quanto grandi sono quelle stelle e se lo spazio è veramente nero.>>
<<Ci informeremo noi. Non ti preoccupate, Forse la Terra è più grande di quanto si crede>>. E il troll Mumin si alzò di scatto."
Quanto sono
grandi le stelle? Forse una Cometa si sta avvicinando alla Terra? Le comete sono davvero così pericolose? Per evitare la
catastrofe la famiglia Mumin e i suoi simpatici amici hanno bisogno di
spiegazioni scientifiche e organizzano subito per Mumin e Sniff una spedizione
all’Osservatorio che si trova in cima alla montagna.
Al loro ritorno i troll si rifugiano in una grotta
profonda in attesa dell’infausto evento. Ma alla fine c’è sempre Mamma
Mumin che accoglie tutti con la sua borsa piena di rimedi per guarire
dalla paura.

Sopra: Due pagine interne in cui vediamo il piccolo Mumin e il suo amico Sniff mentre giocano assieme.
I testi sono riccamente corredati dalle illustrazioni in bianco e nero opera della stessa Tove Janasson, le quali sembrano essere delle incisioni molto carine e graziose, anche molto ricche di dettagli.
Molto interessante ad esempio l'aspetto dei protagonisti da cui la serie prende il nome: i Mumin, i quali non sono rappresentati per nulla come i classici troll, ma sembrano essere proprio una specie a parte. Il loro aspetto infatti è quello di piccoli ippopotami bianchi capaci di camminare in posizione eretta, con lunghe code sottili che terminano con un ciuffetto di pelo (tipo quelle dei leoni), grandi occhi rotondi e cordi dall'aspetto tutto tondeggiante, il che conferisce loro un aspetto molto coccoloso e divertente. Non sorprende che abbiano ottenuto un grande successo, oltre che in madrepatria, in Cina, Corea del Sud e in Giappone.
Raramente però ci sono disegni dedicati esclusivamente a mostrare i personaggi, solitamente si tratta di immagini che mostrano vere e proprie scene descritte nei testi, con personaggi (di solito ritratti da distante, quindi di piccole dimensioni) in mezzo a precisi ambienti (grotte, spiagge, boschi, tra le onde del fiume...): vi è ad esempio la scena che mostra Papà Mumin che apre la porta e trova il signor Topomuschiato sotto il temporale; Tabasco che cammina sui trampoli mentre assiste all'eruzione di un vulcano; Mumin, Sniff e Tabasco sopra la loro barchetta di legno mentre cercano di resistere alle onde impetuose del fiume, ecc...
Le immagini, che mostrano quasi sempre scene ad ampio respiro, si caratterizzano per i personaggi, tracciati con semplici linee precise e nette, dall'aspetto carino ma anche un po' bizzarro, quasi mai propriamente umano, o comunque con esseri umani un po' sproporzionati e non dall'aspetto eccessivamente realistico. La presenza delle illustrazioni a volte può essere di grande aiuto per i lettori, sia per supportarli nella lettura e nella comprensione dei testi, che per mostrare loro l'aspetto delle bizzarre e stravaganti creature che abitano il mondo dei Mumin, di cui l'autrice fornisce poche informazioni scritte, dato che è come se desse per scontato che, visto che i personaggi dl suo libro le conoscono allora valga lo stesso anche per i lettori. Il rapporto tra testo e immagini quindi è piuttosto stretto, in quanto se i disegni venissero omessi si farebbe fatica a comprendere alcune cose.
E' interessante anche come l'artista utilizza il bianco e nero, unici colori a comparire in queste tavole. Alcuni elementi ad esempio appaiono completamente bianchi, tipo i personaggi come i Mumin, Sniff, Tabacco (con il suo cappello a punta e il giaccone), ma a volte anche la schiuma delle onde, il fuoco spruzzato dal vulcano, ecc... Questi elementi così bianchi creano un contrasto visivo con il resto dell'immagine che invece ha delle zone anche molto scure, completamente nere, ed altre tratteggiate con dei piccoli tratteggi neri sopra los fondo bianco.
I disegni comunque risultano originali, veramente molto carini e graziosi, incantevoli, ma a modo loro anche bizzarri, con alcuni elementi (tipo gli stessi Mumin) dall'aspetto carino, puccioso e coccoloso ed altri decisamente più oscuri e minacciosi, come il folto della foresta, o qualche creatura mostruosa e terrificante.





Sopra: Alcune delle pagine che mostrano illustrazioni o a mezza pagina o a pagina intera, in cui possiamo vedere alcune scene della storia.
"MUMIN: Caccia alla cometa" di Tove Janasson racconta di un evento importante e sconvolgente per gli abitanti della Valle dei Mumin: l'arrivo di una Cometa. Così Mumin e il suo amico Sniff vengono mandati all'Osservatorio un po' per distrarli da pensieri deprimenti e un po' per saperne di più a riguardo.
Da qui ha inizio un'avventura entusiasmante e coinvolgente, dove i due incontreranno anche un nuovo amico, di nome Tabasco, un vagabondo che viaggia portando con se un tenda. Ed è una fortuna che lo abbiano incontrato, poiché più si avvicinano all'Osservatorio e maggiori sembrano essere le difficoltà e i pericoli che incontrano: una grossa lucertola che custodisce i suoi tesori, un fiume tempestoso, l'attacco di un grande avvoltoio, ecc...
In realtà i personaggi vivono varie avventure, quella principale è quella della Cometa, ma prima i due amici avevano esplorato un sentiero, visto il mare e scoperto una grotta; dopo essere stati all'Osservatorio e aver trovato un bracciale d'oro il piccolo Mumin non vede l'ora di incontrare la graziosa Grugnina, di cui Tabacco gli aveva parlato, e restituirle il gioiello. Dopodiché c'è il viaggio di ritorno, assieme a Grugnina e suo fratello, che sarà alquanto angoscioso, con la Cometa che si avvicina sempre di più alla Terra, dalla quale sembra che stia sparendo l'acqua, mentre il cielo si tinge sempre più di rosso.
Una stile narrativo che sicuramente piacerà ai bambini, poiché coinvolgente e ricco di molti dialoghi, mentre le descrizioni sono ridotte al minimo, anche perchè quando i personaggi incontrano qualche strana creatura del loro mondo essa non viene propriamente descritta, come se l'autrice desse per scontato che i lettori la conoscano. A tale proposito el illustrazioni possono essere molto utili, e magari è per la presenza di queste che l'autrice non si sofferma più di tanto a descrivere (alla fine del libro c'è comunque una lista dei personaggi dove vengono mostrati e un po' presentati ai lettori).
I personaggi pur nella loro semplicità risultano ben caratterizzati: il fatalista Topomuschiato, che prende tutto con filosofia come se non importasse nulla di ciò che gli accade (ma in fondo anche lui tiene alla sua vita più di quanto vorrebbe dare a credere); il piccolo, curioso e coraggioso ( ma non privo di preoccupazioni) Mumin; i gentili, pazienti e flemmatici Papà e Mamma Mumin, sempre pronti ad aiutare ma senza risultare pesanti, supportando il figlio ma lasciandogli i suoi spazi e la possibilità di fare esperienza da solo; il saggio e ponderato Tabacco, sempre pronto ad affrontare con calma qualsiasi situazione e poi a cantare qualche canzone; il piccolo, pavido, lamentoso e piagnucoloso Sniff, che vorrebbe essere trattato da grande e non si tira indietro davanti a un'avventura, per poi continuare a rammentare agli altri di quanto lui sia piccolo e lamentarsi e piangere di ogni pericolo, ma è molto orgoglioso delle sue piccole conquiste e scoperte. La sua personalità ricorda quella di un bambino piccolo, anche nell'essere avido di tesori e che tutto ciò che trova diventa suo, atteggiamento che invece è proprio il contrario di quello di Tabacco.
Tabacco infatti sembra avere una predilezione per il minimalismo, del fatto di tenere solo ciò che gli è strettamente necessario. Ecco ad esempio cosa dice Tabacco a proposito del possesso delle cose materiali: "<<Le difficoltà nascono quando vuoi possedere le cose, portartele dietro, averle tutt per te>> gli disse con dolcezza. <<A me basta guardarle e, quando mi allontano per la mia strada, le porto nel cuore e ho cose più divertenti da fare ce trascinare un pesante bagaglio>>."
Una storia che inizia con dei toni molto leggeri, con una scoperta fatta per gioco e con un viaggio che pare più una scampagnata, ma verso la fine le cose si faranno più serie, col pericolo imminente della cometa che incombe, trasformando il mondo tranquillo e fiabesco dei Mumin in un'ambientazione che ha quasi dell'apocalittico, con questa cometa rossa che scalda la Terra, colora il cielo di rosso e prosciuga tutta l'acqua dal pianeta. Il tutto comunque non viene mai descritto in modo pesante o disfattistico (sebbene si percepisca sempre una certa tensione), tanto che prima dell'arrivo della cometa Mumin con la sua famiglia e i suoi amici decidono di rifugiarsi dentro la grotta scoperta all'inizio della storia e si farci pure una festa.
Una bella avventura coinvolgente ed affascinante, da vivere assieme a tanti personaggi piacevoli e indimenticabili, di cui non vi scorderete facilmente.
Credo infatti che leggerò qualche altro libro di questa saga, perchè tutto sommato ho voglia di trascorrere altro tempo con questi personaggi e nell valle dei Mumin (con gli sconti della Salani previsti per settembre credo proprio che prenderò "Magie d'inverno" e "Le memorie di papà Mumin").
Quest'opera è stata pubblicata originariamente nel 1946 dalla Tove Jansson col titolo "Kometen Kommer" ed è stata edita in italiano nel 2002 dalla Salani Editore. L'edizione che ho io è la ristampa del 2025, la quale ha 176 pagine, la copertina flessibile e misura 16,6 cm d'altezza e 11,2 cm di lunghezza e costa 9,90 euro. L'edizione del 2022 invece è leggermente più grande, misurando 18,8 cm d'altezza e 12,5 cm di lunghezza e costa 10,00 euro.
Ecco i romanzi della serie, in ordine cronologico:
- "Il piccolo troll e la grande pioggia" (Småtrollen och den stora översvämningen, 1945), trad. Alessandro Storti, Salani, 2025
- "Caccia alla cometa" (Kometjakten, 1946), trad. Annuska Palme Larussa Sanavio, Salani, 2002
- "Il cappello del Gran Bau" (Trollkarlens hatt, 1948), trad. Donatella Ziliotto e Annuska Palme Larussa Sanavio, Salani, 1990
- "Le memorie di papà Mumin" (Muminpappans bravader, 1950), trad. Annuska Palme Larussa Sanavio, Salani, 2007
- "Magia d'estate" (Farlig midsommar, 1954), trad. Donatella Ziliotto e Maria Hellström, Vallecchi, 1978 poi come Magia di mezz'estate, Salani, 1990
- "Magia d'inverno" (Trollvinter, 1957), trad. Donatella Ziliotto, Vallecchi, 1978 poi Salani, 1992
- "Racconti dalla valle dei Mumin" (Det osynliga barnet, 1962), trad. Donatella Ziliotto e Annuska Palme Larussa Sanavio, Salani, 1995
- (Pappan Och Havet, 1965, inedito in italiano)
- (Sent I November, 1970, inedito in italiano)






Sopra: Le copertine degli altri romanzi dedicati ai Mumin; la prima e la quinta sono quelle della nuova edizione del 2025.
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