In questo speciale dedicato ai libri non illustrati (mentre il mio blog sarebbe specializzato sui libri con illustrazioni) vi parlerò di tre libri gialli per ragazzi scritti da Enid Blyton e che appartengono a una saga di libri gialli per bambini piuttosto famosa: "LA BANDA DEI CINQUE", in originale "The Famous Five".
La saga si compone di 21 volumi, di cui però in Italia ne sono stati pubblicati 15 (e la Mondadori ne ha ripubblicati 13), editi in originale tra il 1942 e il 1963. I libri furono originariamente portati in Italia tra il 1987 e il 1994 dalla casa editrice MURSIA, per poi essere ripubblicati tra il 2017 e il 2021 dalla Mondandori. Ecco l'elenco dei romanzi:
- Sull’isola del tesoro ("Five on a Treasure Island", 1942) (Mondadori, 2017)
- La mappa segreta ("Five Go Adventuring Again", 1943) (Mondadori, 2018)
- La grotta nascosta ("Five Run Away Together", 1944) (Mondadori, 2018)
- Il passaggio segreto ("Five Go to Smuggler's Top", 1945) (Mondadori, 2018)
- Il circo misterioso ("Five Go Off in a Caravan", 1946) (Mondadori, 2018)
- Ritorno sull’isola ("Five on Kirrin Island Again", 1947) (Mondadori, 2019)
- Avventura in campeggio ("Five Go Off to Camp", 1948) (Mondadori, 2019)
- Il ragazzo rapito ("Five Get into Trouble", 1949) (Mondadori, 2019)
- Mistero in spiaggia ("Five Fall into Adventure", 1950) (Mondadori, 2019)
- Il messaggio in codice ("Five on a Hike Together", 1951) (Mondadori, 2019)
- Il mistero del castello ("Five Have a Wonderful Time", 1952) (Mondadori, 2020)
- Il faro fantasma ("Five Go Down to the Sea", 1953) (Mondadori, 2021)
- Avventura a cavallo ("Five Go to Mystery Moor", 1954) (Mondadori, 2020)
- Una divertente avventura ("Five Have Plenty of Fun", 1955) (Mursia, 1993)
- La casa dei fantasmi ("Five on a Secret Trail", 1956) (Mursia, 1992)
Ecco invece i titoli dei volumi esistenti solo in inglese: "
Five Go to Billycock Hill" (1957); "
Five Get into a Fix" (1958); "
Five on Finniston Farm" (1960); "
Five Go to Demon's Rocks" (1961); "
Five Have a Mystery to Solve" (1962); "
Five Are Together Again" (1963).
Protagonisti di questa serie sono i quattro cugini Julian, Dick, Anne e Georgina e il loro cane Timmy, che in ogni volume si fanno coinvolgere e vivono avventure, cacce al tesoro, esplorazioni, viaggi e
misteri tutti rigorosamente all'aria aperta. La serie è ambientata
nell'affascinante Inghilterra degli anni '40, e le storie della banda dei
cinque hanno conquistato generazioni di lettori in tutto il mondo e sono
un inno al senso di avventura pre - tecnologico dei ragazzi che affonda
le radici nei capolavori di Mark Twain e Ferec Molmar.
1 - "SULL'ISOLA DEL TESORO" con 215 pagine, edito nel 2017 dalla Mondadori Editore (costo dell'edizioni in rigida16 euro; costo della flessibile 10,00 euro oppure 10,50 euro. Titolo originale: "Five on the Treasure Island", 1942).
Julian, Dick e Anne sono inseparabili. Anche quest'anno i tre fratelli
trascorrono le vacanze estive insieme, nel cottage sul mare della cugina
Georgina, una ragazza indipendente che porta i capelli corti e si fa
chiamare George. Ecco come la zia la presenta ai ragazzi: "<< [...] Devo avvisarvi, ragazzi, all'inizio potreste trovare George un po' difficile. Sapete, è sempre stata da sola e potrebbe non adattarsi subito al fatto che siete qui. Ma non badate a lei, cambierà idea in men che non si dica. Sono stata molto contenta per George quando ho saputo che sareste venuti. Ha un bisogno disperato di altri ragazzi con cui passare il tempo.>>
<<L'ha chiamata "George"?<< chiese Anne sorpresa. <<Pensavo si chiamasse Georgina.>>
<<Infatti>> rispose la zia. <<Ma detesta essere una femmina, perciò dobbiamo chiamarla George, come se fosse un maschio. Quella peste non si gira nemmeno, se la chiamo Georgina.>>
I ragazzi pensarono he la cugina doveva essere una tipa piuttosto interessante."
Un giorno, mentre sono fuori in barca a esplorare la
baia insieme al cane Tim (che George continua a frequentare di nascosto dai genitori, che le hanno proibito di tenerlo), i quattro ragazzi vengono sorpresi da una
tempesta e rimangono bloccati su Kirrin Island, una piccola isola
rocciosa di proprietà della famiglia.
Qui comincia la
loro prima grande avventura: i ragazzi scoprono che la tempesta ha
riportato a galla un antico relitto che trasportava un tesoro, ma presto
si renderanno conto di non essere i soli a cercarlo. Riuscirà la banda
dei cinque a trovare il tesoro e a salvare l'isola?
Una storia semplice ma avvincente, in cui non mancherà una parte più investigativa e una più d'azione.
Nonostante la struttura abbastanza semplice della storia la Blyton riesce a presentare ai lettori dei personaggi abbastanza ben caratterizzati e interessanti, primo fra tutti quello di George. Il personaggio di
questa ragazzina che si veste e comporta come un maschio è piuttosto
interessante, specialmente se si considerano gli anni in cui il
personaggio è stato scritto. È interessante anche il fatto che insista
nel farsi chiamare con un nome maschile rifiutando quello femminile (se
la si chiama a Georgina lei fa finta di non sentire e non risponde). Di
ragazze con un carattere testardo, focoso, forte e coraggioso, con un carattere "poco
femminile" se ne sono viste parecchie nella letteratura, ma George non è
solo questo, ella è anche molto irascibile e scontrosa, cocciuta,
ombrosa e permalosa, tanto che a tratti può risultare antipatica perfino
al lettore.
È una ragazzina con le idee ben chiare, come spiega ad Anne durante il loro primo incontro: "<<Sono George>> rispose la ragazza. <<D'ora in avanti ti rispondo solo se mi chiami George. Detesto essere una femmina e non lo sarò. Non mi piacciono le cose da femmina. Mi piace fare quello che fanno i maschi. So arrampicarmi megli di un ragazzo e so anche nuotare più veloce. So portare una barca a vela come qualunque giovane pescatore della costa. Devi chiamarmi George, e allora ti parlo. Altrimenti no.>>"
Innegabilmente George ha un carattere anche molto determinato e a tratti scontroso, come quando dice alla cugina: "<<E comunque io non volevo che veniste qui. A interferire con la mia vita! Sto bene per conto mio. Adesso invece devo vedermela con una bambina sciocca a cui piacciono i vestiti e le bambole e con due stupidi cugini!>>
Anne sentì che erano partire con il piede sbagliato."
È un personaggio comunque piuttosto sfaccettato e
sicuramente non banale, soprattutto per l'epoca. E già nel corso di questa prima avventura George inizierà a maturare e a modificare un po' il suo carattere, soprattutto quando si renderà conto che avere degli amici non è poi così male: "George era al settimo cielo. Era andata spesso sulla sua isola, ma sempre da sola con Tim. Aveva giurato che non avrebbe mai portato nessuno, perchè era scura che la presenza di qualcuno, perché era sicura che la presenza di qualcun altro avrebbe rovinato tutto. Ma adesso non c'era niente di rovinato. Anzi, ogni cosa era molto più bella. Per la prima volta George si rese conto che condividere una gioia con qualcuno la rende due volte più bella,."
George poi adora il suo cane Timothy, alias Tim, che lei considera il suo migliore amico, ed in effetti si può dire che questo cagnolone non sia inserito nella trama solo come mascotte, ma fa veramente parte della banda, tanto che l'autrice a volte si sofferma a descriverne gli stati d'animo e i pensieri, per quanto semplici. È un cane intelligente, affettuoso e leale, e si rivela utile perché fornisce ai ragazzini un'effettiva protezione fisica, tanto che perfino i genitori di George, che inizialmente non vogliono tenerlo, alla fine lo accettano.
Julian invece è il leader del gruppo ed è molto protettivo nei confronti dei fratelli minori, in particolare Anne. Egli è alto, forte e intelligente, oltre che premuroso, responsabile e gentile. Julian è il più maturo del gruppo ma, nonostante le buone intenzioni, il suo comportamento può a volte risultare autoritario.
Dick ha un impertinente senso dell'umorismo, ma è anche affidabile, ingegnoso e gentile per natura, sebbene tenda a prendere in giro la sorellina Anne e comunque molto premuroso con lei.
Anne è la più giovane del gruppo, infatti è quella che si dimostra più infantile, con un carattere a volte un po' piagnucoloso e meno impavido degli altri, nonostante sia anche coraggiosa e intraprendente. Ha difficoltà a mentire e a tenere a freno la lingua, le piace fare le cose domestiche come pianificare, organizzare e preparare i pasti e mantenere pulito e in ordine il luogo in cui alloggiano.
La storia inizia presentandoci i vari personaggi e l'ambientazione, per poi passare piuttosto velocemente alla parte investigativa e avventurosa. Quando i ragazzi trovano la mappa nella scatola e capiscono che indica il luogo in cui si trovano dei lingotti d'oro, cioè i sotterranei del castello di Kirrin, si mettono subito al lavoro per cercare di raggiungerli. Purtroppo scoprono di avere solo due giorni per scendere nei sotterranei e scavare nel punto giusto, poiché l'isola è stata acquistata da un uomo che aveva comprato anche la scatola con la mappa, e che probabilmente ha capito che là c'è un tesoro.
Sebbene l'autrice riesca a mantenere alto e vivo l'interesse del lettore fin dall'inizio, grazie ai personaggi interessanti e piacevoli e alla storia avvincente, verso l'ultima parte della storia le cose si faranno un po' più concitate in quanto i ragazzi, assieme al cane di George, dovranno trovare il modo di fuggire dall'isola e dagli uomini che stanno cercando di rubare il loro tesoro, in modo da avvertire i genitori di George.
Una bella storia emozionante, avvincente e avventurosa, ma non eccessivamente impegnativa, con dei personaggi piacevoli e interessanti, adatta per essere letta a partire dagli 8 anni.
Sopra: A sinistra l'edizione in rigida edita dalla Mondadori nel 2018, la terza copertina invece è di un'edizione flessibile del 2023, mentre a destra vedete l'edizione originale della Mursia, che aveva anche un titolo diverso.
2- "LA MAPPA SEGRETA" con 189 pagine, edito nel 2018 dalla Mondadori Editore (costo dell'edizioni in rigida 16 euro; costo della flessibile 10,00 euro oppure 10,50 euro. Titolo originale: "Five go adventuring again", 1942).
È Natale e i tre fratelli Julian, Dick e Anne, invece di passare le vacanze con i genitori trascorrono le vacanze con
la cugina Georgina, che si fa chiamare George, visto che purtroppo la loro madre si è presa la scarlattina, che è altamente contagiosa:
"<<Oh George, non possiamo tornare a casa per le vacanze!>> esclamò lei con le lacrime agli occhi.
<<La mamma si è ammalata di scarlattina e anche il papà deve stare in quarantena. perciò non possiamo tornare. Non è orribile?>>
<<Mi dispiace tantissimo>> rispose George. Era dispiaciuta per la cugina e anche per se stessa, visto che la mamma di Anne l'aveva invitata a passare il Natale da loro insieme a Tim, il suo cane. Le avevano promesso un sacco di cose che George non aveva mai fatto prima, come andare a teatro e al circo, e una grande festa con un magnifico albero di Natale! E adesso era andato tutto a monte. [...]
Lesse qualche altra riga e poi fece un grido di gioia così spontaneo, che George e le altre ragazze la guardarono impazienti.
<<George Verrem a stare ancora da te, ma, oh, no, no, no! Dovremo avere un precettore per tutte le vacanze, sia per non gravare troppo su tua mamma, sia perchè Julian e Dick si sono già ammalati due volte quest'anno e sono rimasti indietro con lo studio."
E così i tre cugini si recano tutti a casa di George, anche se, a differenza che in estate, non potranno tornare tanto facilmente sull'isola di Kirrin, teatro delle loro precedenti avventure, a cauda del freddo e del mal tempo.
Un giorno, mentre
esplorano il vecchio cottage di famiglia, trovano in una fessura nel
muro un'antica mappa scritta in latino. Che cosa significano quelle
strane parole e dove conduce la mappa?
Dopo alcune esitazioni e ai risultati fallimentari a cui hanno portato i tentativi di decifrazione della mappa, i cugini decidono di chiedere l'aiuto
del professor Roland, l'insegnante privato assunto dal padre di George, che il docente si ostina a chiamare Georgina, cosa che fa infuriare ogni volta la ragazzina. Inoltre sembra che l'uomo non piaccia per niente al cane Tim, che lo ignora, nonostante i tentativi di approccio del professore, al quale comunque i cani non stanno molto simpatici.
Riusciranno i cinque a rimanere uniti e a
scoprire quale segreto si nasconde dietro la mappa misteriosa?
Anche per questa avventura troviamo riuniti tutti i membri della banda, compreso il cane Tim, che dimostra fin dall'inizio una certa diffidenza nei confronti del nuovo precettore privato dei ragazzi.
Questo è il nuovo personaggio che l'autrice ci introduce in questo volume, il quale si dimostra essere piuttosto interessante e difficile da comprendere subito appieno. Tim e George provano subito una certa avversione nei suoi confronti, a Julian e ad Anne invece sta subito piuttosto simpatico, mentre a Dick piace abbastanza, sebbene ogni tanto qualcosa dell'uomo non lo convinca appieno. C'è da dire che l'avversione del cane potrebbe essere dovuta al fatto che egli percepisca la paura e la poca simpatia del professore per i cani (visto che dice di essere stato morso da piccolo da uno di essi), mentre per attirarsi l'avversione di George in realtà non ci vuole poi molto. Già solo il fatto che il professor Roland si ostini a chiamarla Georgina anziché George è un motivo sufficiente per renderla diffidente nei suoi confronti, mentre il fatto che a lui non piaccia Tim è una cosa assolutamente inconcepibile per la ragazza, che spesso si dimostra scontrosa e ostinata nei confronti del docente, non facendo altro che aumentare l'antipatia reciproca.
D'altronde George ha un carattere piuttosto chiuso, testardo e facilmente irascibile, e considera il proprio cane come un fratello, per cui per lei è inconcepibile che a qualcuno lui non piaccia.
Nel testo ci sono spesso riferimenti agli scontri con professori Roland e al suo brutto carattere: "Chiamandola Georgina, la rese ancora più furiosa. Lei rimase indietro insieme a Tim, con l'aria cupa come un temporale. Gli altri erano a disagio. Sapevano quanto poteva essere irascibile e complicità George. Da quando erano andati a stare da lei la prima volta, la scorsa estate, era diventata molto più solare e socievole. Speravano che non si comportasse in modo avventato e non attaccasse brig, altrimenti avrebbe rovinato a tutti le vacanze di Natale."
Oppure quando Dick la rimprovera: "<<Vorrei che tu non ti arrabbiassi così per ogni cosa. Ti metti solo nei guai, e metti nei guai anche il povero Tim.>>
George era combattuta. Adesso detestava il professor Roland così tanto, che riusciva a malapena a sopportare la vista. Però non poteva essere maleducata e ribelle, perché aveva paura che il precettore facesse un rapporto negativo a suo papà e che le venisse proibito di vedere Tim. Per persona impertinente come lei era difficile sforzarsi di comportarsi nel modo giusto."
Oppure: "Cosa potevano fare con lei? Era facile domarla con la gentilezza e la comprensione, ma appena si scontrava con qualcuno a cui non piaceva, o che non le piaceva, si imbizzarriva come un cavallo, e scalciava anche, come un cavallo!"
L'avventura e la risoluzione del mistero partono abbastanza lentamente in questo secondo volume, ma ciò non vuol dire che i lettori rischino di annoiarsi, in quanto saranno comunque occupati a tener d'occhio il comportamento e le dinamiche che si instaurano tra i vari personaggi, l'esplorazione dei luoghi attorno alla casa di George, e in particolare della fattoria, luogo in cui i ragazzi della banda trovano la mappa e in cui si cela, a quanto pare, un passaggio segreto.
Sarà però solamente dopo la prima metà del libro che la banda comincerà a fare dei veri e propri passi avanti con la decifrazione della mappa (per cui dovranno chiedere l'aiuto del professor Roland) e mettersi alla ricerca di questo passaggio segreto, il quale si dimostrerà molto utile verso il finale del libro, quando i ragazzi dovranno ritrovare degli importanti appunti che sono stati sottratti al padre di George.
Una storia che si concentra molto sulle dinamiche relazioni, che non sono per niente banali (ad esempio, i lettori saranno portati a chiedersi in continuazione se ci si può davvero fidare del professor Roland) e sul carattere di George, anche se non manca la presenza di un piccolo (ma emozionante) mistero da risolvere, legato alla scoperta di una mappa che indica l'esistenza di un passaggio segreto che i nostri amici devono assolutamente trovare. Se il mistero all'inizio parte molto lentamente, a tratti venendo anche accantonato, esso si ripresenta con forza verso l'ultimo terzo del libro, che si farà molto incalzante e adrenalinico, in un finale che non deluderà i lettori.
Sopra: A sinistra l'edizione in rigida del 2020, subito dopo la copertina della flessibile, infine a sinistra un'altra copertina flessibile del 2023.
12 - "IL FARO FANTASMA" con 228 pagine, edito nel 2020 dalla Mondadori Editore (costo di 16,00 euro. Titolo originale: "Five go down to the sea", 1953).
Sono iniziate le vacanze e i fratelli Julian, Dick e Anne, insieme alla
cugina Georgina, che si fa chiamare George, partono per la Cornovaglia
con il loro inseparabile cane Timmy.
I ragazzi alloggiano presso la fattoria Tremannon: "<<George, come ha fatto tua mamma a trovare la fattoria Tremannon?>>
<<In realtà è stato il papà che ne ha sentito parlare>> spiegò lei. <<Sapete che ha molti amici scienziati che amano i posti tranquilli in cui ritirarsi a lavorare nella pace e nel silenzio. Be', uno di loro è stato alla fattoria di Tremannon, perché aveva sentito dire che era uno dei luoghi più calmi del Paese. Mio padre ci ha raccontato che il suo amico è andato lì che era pelle e ossa, ed è tornato grasso come un'oca di Natale, e la mamma allora ha detto che sembrava proprio il posto giusto per noi!>>"
Un giorno, mentre sono a
passeggiare sulle colline, i ragazzi visitano una vecchia torre di
avvistamento abbandonata e vengono a sapere che un tempo, nelle notti di
tempesta, i briganti accendevano una luce che dalle navi sembrava
quella di un faro, per portarle a schiantarsi sugli scogli e
rubare i loro carichi.
Un vecchio pastore tuttavia afferma di vedere ancora quella luce accendersi durante le tempeste: "<<E la vedeva spesso, quella luce, quando badava alle pecore?>> chiese George.
<<Oh, sì, molte vole>> rispose il pastore. << E sempre nelle notti di tempesta, quando le navi erano nei guai e cercavano qualche segnale che le guidasse verso la salvezza. Poi, ecco che si accendeva la luce, e io pensavo "Adesso il nuon Bio aiuti quei marinai, perché non lo farà nessun altro!".>>
<<È orribile!>> esclamò George, turbata da tanta malvagità. <<Dev'essere felice ora che non vede più la luce nelle notti di tempesta!>>
Il nonno guardò George con occhi spaventati e strani. Abbasso la voce e disse: <<Giovanotto, quella luce si vede ancora nelle notti di tempesta. Il posto è in rovina e le gazze hanno infestato la torre. Ma quest'anno ho visto la luce tre volte! E succederà si nuovo nella prossima tempesta! Me lo sento nella ossa, parola mia!>> "
Julian e gli altri decidono di esplorare
la costa alla ricerca degli antichi passaggi usati dai briganti, nei quali, forse, aleggiano presenze
misteriose... Un nuovo, inquietante mistero attende la banda dei cinque.
Anche in questo caso l'autrice è riuscita a regalare ai lettori una storia avvincente e coinvolgente, con il gruppo di ragazzi che cerca di scoprire come mai dal vecchio faro si continui a vedere ancora la luce che si accende, nonostante le navi ora non ne verrebbero più attirate. Il vecchio pastore pensa che sia il fantasma di suo padre ad accenderla, ma i ragazzi sono piuttosto scettici a riguardo, sebbene un po' di paura ce l'abbiano, e sono intenzionati a scoprire cosa sta succedendo, così si mettono a esplorare il vecchio faro.
In questa nuova avventura i lettori ritroveranno ovviamente tutti i membri della banda dei cinque, di cui ormai conoscono bene i caratteri, anche se in questo volume ho trovato che George spiccasse di meno rispetto agli altri volumi. I suoi scatti d'ira sono praticamente scomparsi e si offende molto meno facilmente rispetto all'inizio; l'unica cosa che continua a infastidirla è l'atteggiamento di Timmy nei confronti di Yan, un ragazzino che a lei non piace particolarmente, ma a ci il suo cane continua a fare sempre un sacco di feste.
Tra i nuovi personaggi che andremo a conoscere c'è appunto Yan, il nipote di un vecchio pastore il cui padre era un brigante; è un ragazzino strano, scalzo, con i capelli arruffati e l'aspetto trasandato che appena vede il gruppo lo prende subito in simpatia, iniziando a seguirlo dappertutto, di nascosto, cosa che ai nostri amici non è particolarmente gradita, anche se alla fine la cosa si rivelerà provvidenziale per loro.
Poi ci sono i coniugi Penruthlan, di cui la signora è una donna gioiosa, molto chiacchierona e un'ottima cuoca, mentre il marito è un omone molto grande, e con un altrettanto grande appetito, nonostante sia senza denti riesce infatti a mangiare tantissimo, anche se biascica le parole e i ragazzi non riescono mai a capire cosa stia dicendo (fortuna che c'è sua moglie che traduce). Poi vi sono i Barnies, i membri di una compagnia teatrale itinerante che farà uno spettacolo nel granaio di Penruthlan. Il loro numero più apprezzato è quello di Clopper, un finto cavallo il cui costume è manovrato in realtà da due attori che muovono la testa, gli arti anteriori e posteriori e la coda, facendogli assumere delle movenze molto buffe. Se i membri della compagnia teatrale sono tutti molto simpatici, purtroppo non si può dire lo stesso del loro capo, il proprietario della compagnia, detto il Governatore, un uomo taciturno e solitario, sempre accigliato e molto severo.
Una storia intrigante e coinvolgente, ricca di avventura con un pizzico di mistero, tra passaggi e vie segrete, luci misteriose che si accendono nelle notti di tempesta, ex briganti e contrabbandieri, ma anche tanto divertimento (specialmente col cavallo Clopper) e ottimi pranzetti e merende (preparati dalla signora Penruthlan).
Sopra: La copertina dell'edizione in rigida della Mondadori, edita nel 2020.
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