In questo speciale dedicato ai libri non illustrati (mentre il mio blog sarebbe specializzato di solito in libri con illustrazioni) ho decio di parlarvi di un po' di romanzi scritti da Christopher Pike, la cui carriera come scrittore è iniziata con romanzi di fantascienza
rivolti a un pubblico adulto; questi suoi lavori non riscossero
successo di pubblico, ma attirarono l'attenzione di un editore che gli
suggerì di scrivere un thriller per ragazzi: il risultato è stato proprio "Amiche per la pelle" (in originale "Slumber Party" del 1985), che racconta di un gruppo di teenager coinvolto in una serie di bizzarri e violenti eventi durante un fine settimana in montagna. Successivamente Pike ha pubblicato Weekend e Chain Letter. Tutti e tre i romanzi citati sono stati dei bestseller.
In questo post vi parlerò di due di questi tre libri ("Amiche per la pelle" e "Week-end"), più un altro romanzo uscito nel 1989 e ripubblicato di recente: "Ricordati di me". Sono tutte letture adatte per ragazzi e ragazze a partire dalla scuola secondaria di primo grado (quindi a partire dagli 11-12 anni in su), e possono essere apprezzati facilmente anche dagli adulti che vogliono sperimentare delle letture gialle non troppo impegnative ma carine, anche un po' diverse dalle solite della Agatha Christie, sicuramente dotate di personaggi più complessi.

"AMICHE PER LA PELLE" di Christopher Pike con 168-176 pagine, edito nel 1994 dalla Bompiani e poi dalla BUR Rizzoli (costo di 12,90 euro. Titolo originale: "Slumber party", 1985).
Un gruppo di amiche per la pelle, ragazzine che si conoscono fin
dagli anni dell'infanzia; un fine settimana sugli sci; una bella casa
isolata tra le piste: gli ingredienti ideali per una piccola vacanza
indimenticabile. Soprattutto se a unire e a dividere le ragazze è il
segreto di un incidente accaduto anni prima, un gioco trasformatosi in
dramma in cui una di loro è rimasta sfregiata e la sua sorellina ha
perso la vita: "Se si escludeva la presenza di Celeste e l'assenza di Nicole, la sorellina di Nell, erano di nuovo tutte insieme, cone a quella festa.
<<Avevamo nove anni>> cominciò a raccontare Lara <<quando Nell ebbe un incidente.>>
<<Non è stata colpa di nessuno>> intervení Dana.
<<Si ustionò il viso e le mani>> continuò Lara. <<Dovette sottoporsi a un doloroso intervento di chirurgia plastica. Adesso sta bene, certo, ma non possiamo mai dimenticare quello che è successo. Quell' incidente, capisci... é stata un po' colpa di tutti.>> Lara cercò di sorridere per alleviare la tensione. <<Puoi considerarlo il nostro segreto più intimo e misterioso.>>
<<Nessun altro rimase ferito?>> chiese Celeste chinandosi a giocherellare con la neve. Era chiaro che non avevamo notato quanto l'argomento turbasse le amiche.
<<No>> si affrettò a dire Dana prima che Lara potesse rispondere. <<Nessun altro.>>
Dana lanciò un'occhiata a Lara, scuotendo il capo. Fu un'occhiata d'intesa.
Non parliamone. Non pensiamoci più.
<<Nessun altro>> le fece eco Lara, con un filo di voce; non mentiva del tutto. Nicole non era rimasta ferita, in realtà. Nicole era morta."
Su quell'incidente si sono stratificate ostilità,
invidie, asperità dell'adolescenza. Pronte a risvegliarsi più acute che
mai, complici il totale isolamento che imprigiona in casa le ragazze e
la sete di vendetta di qualcuno che manipola diabolicamente gli eventi a
proprio piacere.
Come le ha avvertire il colonnello, un capo dei ranger, all'inizio del libro, si sta avvicinando una forte tempesta, che avrebbe bloccato in casa le persone per diversi giorni, e ha consigliato alle ragazze di fare scorta di provviste.
Le ragazze sono sei: Rachael è la più bella del gruppo, "alta, bionda, sempre abbronzata, sembrava una modella"; Lara si reputa una "ragazza qualsiasi, bassa, con i capelli scuri, la frangetta è un naso che, contrariamente a quanto le dicevano le amiche, era almeno una tagliando tropo"; Dana, una ragazza che non è in granché; Celeste è la nuova ragazza che si è aggiunta al gruppo grazie a Lara, è molto timida, ama leggere, si veste sempre con abiti pesanti e ha dei problemi alla schiena; Mindy, che sembra "l'immagine scialba del suo idolo: Rachael."; Nell infine è la ragazza che a 9 anni è rimasta sfigurata da un misterioso incidente e a cui morì la sorella minore, è dei suoi genitori la casa in cui le ragazze sono ospitate.
Al gruppo si uniscono poi anche Cal e Percy, due ragazzi che le ragazze hanno conosciuto al bar del centro sciistico e che Lara ha invitato a passare la serata a casa di Nell per fare una festa. La cosa sembra infastidire parecchio Rachael, la quale non nasconde la propria avversione nei confronti di Lara per essersi in mezzo tra lei e Percy, provocandole anche un'incidente sugli sci, inoltre, mentre stanno tornando a casa di Nell Dana scompare e Rachael sembra sapere qualcosa a riguardo, anche se lo nega...
Una giallo intrigante e anche piuttosto breve, dove la protagonista inizia a preoccuparsi del fatto che le cose strane che stanno accadendo abbiano a che fare anche con fenomeni soprannaturali o di natura cinetica. I suoi sospetti si riveleranno fidati oppure c'è qualcos'altro dietro a questi strani fenomeni e sparizioni?



Sopra: A sinistra la copertina più recente edita dalla BUR Rizzoli, del 2009, al centro una copertina edita nel 1997 e a destra quella del
1994.
"WEEK-END" di Christopher Pike con 256 pagine, edito nel 1992 dalla Mondadori Editore (costo di 12,90 euro. Titolo originale: "Week end", 1986).
Un gruppo di adolescenti americani si prepara a
trascorrere un allegro week-end in Messico, nella splendida villa di due
ricche compagne di scuola. Ma l'atmosfera non è delle più tranquille:
ogni cosa, infatti, sembra riportarli al passato, al terribile momento
in cui una di loro, Robin, è stata misteriosamente avvelenata ed è
rimasta invalida, legata per sempre ad una macchina per la dialisi. Assieme a Robin c'è sua sorella Lena, una ragazza dai capelli rossi molto bella ma parecchio aggressiva: "Lena era la sorella adottiva di Robin. Avevano la stessa età, ed erano state adottate, da bambine, dal magnate della Carlton Records, Samuel Carlton. I coniugi Carlton non avevano altri figli. Erano ormai anziani, ma il signor Carlton incuteva rispetto, come tanti altri miliardari che si son fatti strada da sé.
Quel week-end non ci sarebbero stati né lui né sua moglie. Ricchi com'erano, avevano comprato a Robin due apparecchi per la dialisi, uno per la loro reggia a Santa Barbara e uno per la casa al mare, che quel giorno sembrava irraggiungibile. Quando i signori Carlton sarebbero morti, Lena e Robin avrebbero ereditato una fortuna. O almeno, l'avrebbe ereditata Lena."
Oltre ai problemi di salute di Robin c'è ad esempio anche la tensione tra Kerry, una ragazza bassa e in un po' in sovrappeso, e Lena, in quanto il ragazzo della prima l'ha lasciata per mettersi con Lena, e Kerry non sembra riuscire ad accettare la cosa: "Né Angie né Shani volevano dirle la verità, e cioè che non aveva la minima speranza e non l'aveva avuta dal momento in cui Lena aveva fatto capire a Sol che era disponibile."
A
poco a poco la vacanza si trasforma in un incubo e i ragazzi cominciano a
temere per la propria vita, mentre la villa rimane isolata dal mondo e
una voce insistente chiede loro la verità su quella notte di un anno
prima, la notte del veleno...
In realtà già il viaggio di andata non è stato proprio tranquillo: le ragazze (Kerry, Shany e Angie) ci hanno messo 8 ore anziché 6 per raggiungere la casa, dovendo sopportare stade piene di buche e la mancanza sia ria condizionata; i ragazzi (Park, Sol e Flynn) hanno forato, hanno fatto uno strano incontro con uno stregone indiano che continuava a ripetere loro "Corvo, aquila, serpente, pettirosso" e infine hanno dovuto sparare a un serpente velenoso. Durante il weekend un paio di loro vengono avvelenate, tra cui Robin, il che peggiora ulteriormente le sue condizioni di salute. Il caso viene archiviato come incidente, ma sarà davvero così?
Anche questa volta una storia carina e intrigante, in cui fino alla fine è difficile provare a indovinare chi potrebbe essere il colpevole. La storia possiede comunque molti elementi con quella precedente, scritta dall'autrice solo un anno prima: un gruppo di amiche che si recano alla casa (molto grande e isolata) di alcune loro amiche ricche che sono sorelle e di cui una sta male e soffre di problemi di salute dovuti ad un incidente capitato tempo addietro. In questo caso l'ambientazione è una posto caldo e brullo, mentre in quello precedente si trattava di un posto freddo in montagna. Qui poi ci sono più ragazzi, di cui un paio sono i fidanzati delle ragazze
Rispetto al libro precedente qui il mistero è congegnato in modo più intricato, con più sospettati, ciascuno dei quali ha qualcosa da nascondere o ha in mente di fare qualcosa di losco, dando vita a una lettura piacevole e avvincente, che tiene alta l'attenzione del lettore fino alla fine.



Sopra: A sinistra la copertina più recente, del 1997, al centro una copertina (particolarmente brutta e anche strana) sempre del 1997, e a destra quella del 1986.
"RICORDATI DI ME" di Christopher Pike con 168 pagine, edito per la prima volta nel 1992 dalla Mondadori Editore (costo della vecchia edizione 12000 lire e della nuova di 17,00 euro. Titolo originale: "Remember me", 1989).
Quando Shari si sveglia la mattina dopo aver partecipato a una festa di
compleanno, non si rende immediatamente conto che qualcosa non va. Ma
una telefonata e poi la corsa dei suoi genitori in ospedale le aprono
finalmente gli occhi: Shari è morta ed è diventata un fantasma. "Tutti penseranno che sono un fantasma. Come dare loro torto? Dopotutto sono morta. Io però, non sono affatto d'accordo. Non riesco a togliermi dalla testa che fini a poco tempo Favero circa e vegeta, avevo diciott'anni e una vita davanti. Mentre adesso non mi resta che l'eternità, anche se ancora non so cosa significhi esattamente Soni sicura che non è più troppo male, ma non posso fare a meno di pensare a tutto quel che avrei potuto fare e non ho fatto. Questa è la cosa che mi dispiace di più: non saprò mai cosa mi aspettava.
Mi chiamo Shari. Il cognome è inutile, perché quassù non lo usa nessuno. Comunque, se a qualcuno interessa, mi chiamo Shari Cooper, e non ero niente male, anzi, ero proprio carina.
Avevo i capelli ricci, color biondo cenere, che mi cadevano sulle spalle. Li portavo lunghi anche sulla fronte e mia madre non faceva altro che ripetermi: <<Ti coprono gli occhi!>> Già, i miei occhi verdi. Mio fratello diceva sempre che erano marrone, marrone insignificante, ma si sbagliava,Verano proprio verdi. Io, come tutte le ragazzine della.mia età, mi lamentavo sempre del mio aspetto, ma ora che nessuno mi vede, vorrei non averlo fatto.
La vita è una cosa bellissima.
La morte non era nei miei progetti."
Tutti
sono convinti che si sia suicidata buttandosi dal balcone, ma lei sa
bene che non è così. E stata uccisa, ed è stato uno dei suoi amici a
spingerla nel vuoto. L'evento è accaduto subito dopo una specie di seduta spiritica, in cui Shani è stata convinta a prestarsi come catalizzatore per uno spirito che si trovava nella stanza assieme a Beth (la festeggiata e colei che aveva organizzato la festa a casa sua), Jo (la migliore amica di Shani, nonché colei che ha eseguito il rituale), Jeff (il fidanzato di Beth, e di cui Jo è innamorata, e fratello di Peter), Daniel (il fidanzato di Shani, anche se sembra piacergli di più la sua auto sportiva nuova che non lei), e Amanda (la figlia della donna delle pulizie assunta dai genitori di Shani).
Shari sa che tocca a lei scoprire chi è
l'assassino. E, quando l'avrà trovato, farlo sapere a tutti. Non sarà
sola nelle sue indagini, ma dovrà riuscire a sfuggire all'Ombra, una
creatura che la perseguita e che si frappone tra lei e la scoperta della
verità.
Fortunatamente non è sola nel cercare il suo assassino e nel fuggire all'Ombra: assieme a lei c'è Peter, il fratello di Jeff, morto un anno prima per un incidente in moto, sebbene Peter insisti affinché Shani non continui le indagini ma "passi oltre". Shabi però non può e non vuole arrendersi, non finché non avrà scoperto chi l'ha spinta giù dal balcone e il suo nome non verrà riabilitato, visto che in molti credono che lei si sia suicidata.
Una storia interessante e intrigante, anche per il fatto che viene raccontata dal punto di vista di un fantasma, della vittima di un omicidio che vuole scoprire il colpevole, mentre solitamente, se ci sono fantasmi di mezzo che vogliono trovare il colpevole, il protagonista è un poliziotto o un amico/a del fantasma a cui quest'ultimo invia dei messaggi (solitamente mai troppo chiari) per indirizzarlo sulla strada giusta per trovare l'assassino.
Riuscire a comprendere chi è il, o la, colpevole non sarà facile e neppure scontato, almeno fin quando non si arriva quasi alla fine della storia. Anche se anche in questa storia si conferma la tendenza dello scrittore a non infierire mai sui colpevoli, preferendo il perdono oppure l'assegnazione di una punizione relativamente lieve rispetto ai crimini da loro commessi:
ATTENZIONE! POSSIBILI PICCOLI SPOILER SUI FINALI (ma senza rivelare chi sono i colpevoli).
in "Amiche per la pelle" il colpevole muore e gli altri decidono di non svelare a nessuno ciò che ha fatto, mantenendo intatta la sua reputazione. In "Week-end" il colpevole viene perdonato dopo aver confessato (o, meglio, essere stato costretto attraverso tutta una serie di stratagemmi) il proprio misfatto, nonostante la prima volta egli avrebbe potuto rimediare al suo errore ed evitare che Robin venisse avvelenata, mentre successivamente egli va ad aggravare le condizioni della ragazza, per nascondere i propri misfatti, manomettendo la macchina della dialisi. Anche in questo caso gli altri presenti si tengono la confessione per loro senza denunciare nulla alla polizia. In "Ricordati di me" il colpevole alla fine sconta una pena leggera (solo 5 anni in un istituto psichiatrico) nonostante abbia ucciso una giovane ragazza innocente e abbia tentando di ammazzare anche un'altra persona, in modo piuttosto subdolo. Questo perchè qualcuno (e anche qui, da un lato la cosa può avere senso ma dall'altra può un po' far storcere il naso, se si pensa a chi è questo qualcuno) gli ha permesso di avere i migliori avvocati, perfino la seconda vittima si reca a fargli visita regolarmente (seppur non rimanendo mai solo con lui), mentre Shani alla fin fine lo perdona, visto che tanto non può più farci niente riguardo alla propria morte.
FINE piccoli SPOILER
Diciamo che questa tendenza al perdono io non l'ho neanche percepita come qualcosa di completamente campato per aria e quindi di eccessivamente irritante, in quanto la cosa ha anche un senso nel contesto della storia, però volevo rifletterci sopra.




Sopra: A sinistra la copertina più recente, del 2018, poi una
copertina che però non sono riuscita a capire in che anno è uscita, una edita nel 1999 e a destra quella del
1992.
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