venerdì 22 novembre 2024

Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde e Benjamin Lacombe.

"Il ritratto di Dorian Gray" è il capolavoro di Oscar Wilde, il quale riprende vita grazie alle illustrazioni di Benjamin Lacombe, in perfetta sintonia con il mondo estetico dello scrittore di Dublino. Un progetto artistico d’ampio respiro su uno dei romanzi più amati e letti di tutti i tempi, pubblicato per l’occasione nella sua versione non censurata e nella traduzione d’autore di Vincenzo Latronico. Un libro-evento per riscoprire o incontrare per la prima volta un personaggio leggendario, come annunciato sul sito dell'editore.
 
Sopra: La copertina molto elegante e raffinata, dallo sfondo scuro su cui spicca la figura bianca di Dorian, circondata da gigli dorati.

Giunge nella Londra vittoriana del XIX secolo, pervasa da una mentalità tipicamente borghese, Dorian Gray, un giovane di bell'aspetto, il quale comincia a rendersi conto del privilegio del suo fascino quando Basil Hallward, un pittore (nonché suo amico), gli regala un ritratto da lui dipinto, il quale lo riproduce nel pieno della gioventù.
Proprio presso lo studio di Hallward Doria fa la conoscenza di Lord Henry Wotton, un uomo che avrà il ruolo decisivo nella vita dell'ingenuo Dorian.E' infatti proprio lui, con i suoi panegirici sulla bellezza, ad iniziare ad influenzare negativamente Dorian, che comincia a guardare la giovinezza come qualcosa di veramente importante, tanto da provare invidia verso il suo stesso ritratto, che sarà eternamente bello e giovane mentre lui invecchierà. Colpito dal panico, Dorian afferma che avrebbe dato qualsiasi cosa, anche la sua anima, per rimanere eternamente giovane e bello, cosa che avviene, con il quadro che mostrerà i segni della decadenza fisica e della corruzione morale al suo posto.
Dorian intraprende poi una tormentata storia d'amore con l'attrice di teatro Sybil Vane, con cui avrebbe dovuto sposarsi. Dorian inizia quindi a notare che la sua figura nel quadro invecchia e assume spaventose smorfie tutte le volte che egli commetteva un atto feroce e ingiusto, come se fosse la rappresentazione della sua coscienza. Nasconde perciò il quadro in soffitta e si dà a una vita all'insegna del piacere, sicuro che il quadro patirà le miserie della sorte al posto suo. 
Agli occhi dell’aristocratica società che frequenta rimane bello e giovane come un principe azzurro, ma nel dipinto risulta ormai un mostro di turpitudine. Quando Dorian si rende conto che solo una di queste due immagini può essere reale, una resa dei conti ormai rimandata per troppo tempo risulta inevitabile.
In fondo al libro c'è una postfazione che spiega come nacque tale romanzo e spiega un po' della storia ad esso legata e c'è anche una nota alla traduzione. Dopodiché ci sono le biografie e le bibliografie di Oscar Wilde (l'autore) e di Benjamin Lacombe (l'illustratore).

Sopra: Due pagine tratte dall'inizio del quarto capitolo, dove nell'illustrazione a destra vediamo Dorian mentre aspetta l'amico Henry seduto su un suo divanetto.

Questo classico della letteratura è illustrato in questa edizione dell'Ippocampo da Benjamin Lacombe, artista francese, che possiede uno stile molto raffinato, elegante ed evocativo. di cui posseggo diverse sue opere.
Uno stile come quello di Lacombe (che ha illustrato anche classici come "Carmen" di Prosper Mérimée, "Il gobbo di Notre-Dame" di Victor Hugo, "La Sirenetta" di Hans Christian Andersen, "Alice nel Paese delle Meraviglie" e "Alice al di là dello specchio" di lewis Carrol...) è perfetto per questo tipo di romanzo, dalle atmosfere sensuali ma anche cupe e a volte violente.
Come scritto nella prefazione: "Trasformare in immagini il ritratto dipinto dalle parole di Wilde è una sfida non da poco, ma Benjamin Lacombe la supera brillantemente. In questa nuova incarnazione de Il ritratto di Dorian Gray, ci invita a un gioco di rispecchiamenti che Wilde di certo non avrebbe rinnegato. Nel labirinto di specchi in cui Lacombe ci accompagna, testi e immagini passato e presente, arte e vita continuano a incrociarsi, a dialogare."
Per quest'opera l'artista ha utilizzato diversi stili: nel primo le illustrazioni, dai tratti raffinati, hanno dei colori forti, intensi e brillanti, anche se abbastanza scuri, con luci ed ombre che danno corporeità  e volume ai personaggi. Sono disegni che rappresentano scene narrate nei testi, anche se a volte l'artista le interpreta a modo suo, ad esempio quadro rappresenta Sibyl  in mezzo al mare in burrasca, di dimensioni gigantesche, col vestito azzurro che si confonde con le onde, vicino a una nave; oppure quando l'artista ci mostra sempre Sibyl tanto piccola da stare dentro una tazza da tè, in cui si può intravedere la figura di un teschio e da cui spunta fuori un draghetto azzurro.
In questo caso vengono rappresentati anche gli sfondi, che solitamente rappresentano gli interni delle case della borghesia, oppure luoghi frequentati da Dorian, come il teatro dell'opera. Molte tavole tuttavia si focalizzano su determinati personaggi, di cui Lacombe ci mostra l'aspetto che lui ha conferito loro; ad esempio il suo ritratto di Dorian si ispira all'aspetto di Lord Alfred Douglas, come spiegato nella prefazione: "è a quel biondo efebo che Bemjamin Lacome, affascinato dal protagonista del romanzo, si ispirerà per dar vita al suo androgino Dorian Gray."
In queste tavole Lacombe sembra privilegiare l'utilizzo di tinte quali il giallo e il verde oppure il giallo e l'azzurro, e in alcuni casi qualche tocco di viola.
Un altro tipo di disegni ha invece uno stile più essenziale, pur mantenendo una grande ricchezza di dettagli, anche se in questo caso, pur essendo inserite all'interno di una pagina intera, esse sono di dimensioni medie, tanto che infatti esse sono di solito collocate al centro della pagina che però attorno rimane bianca. In queste immagini risulta particolare soprattutto la scelta dei colori, infatti qui Lacombe ha deciso di utilizzare solo il nero, un pallido giallo, dai toni molto leggeri e blandi, e il viola. Qui i colori comunque non rimangono dentro i bordi delle figure, tracciante con dei segni neri, ma possono anche uscirne, essendo più che altro delle sfumature ad acquerello.
Un altro stile adottato dall'artista è quello del fumetto, ci sono infatti delle pagine dallo sfondo nero in cui vediamo narrate delle sequenze della storia suddivise in vignette. Questi disegni hanno colori quali il nero e un lieve giallo ocra, come se l'autore volesse dare l'idea di qualcosa di antico.
La graphic novel a quanto pare "ripercorre invece le tormentate vicende che accompagnano il romanzo, dalla forma del contratto di edizione l'incontro con Lord Alfred Douglas fino all'incarcerazione dell'autore. I testi, selezionati da Benjamin Lacombe, sono tratti dal De Prufundis, una lunga riflessione in forma di lettera che Oscar Wilde scrisse al suo giovane amante, Lord Alfred Douglas, dalla prigione di Reading all'inizio del 1897."


  
 
 
 
 
 Sopra: In alto alcune delle immagini a colori realizzate da Lacombe, nelle quali comunque c'è sempre un colore predominante. In basso invece due pagine in bianco e nero a vignette e in basso un disegno colorato con gli acquerelli viola e un leggero ocra.

"Il ritratto di Dorian Gray" di Oscar Wilde è uno dei romanzi più famosi della letteratura, che qui viene proposto dalla casa editrice Ippocampo in una splendida e pregiata edizione di grande formato, con le illustrazioni di Benjamin Lacombe. Tale edizione inoltre, stando a quanto scritto sul sito dell'editore, è una versione non censurata, il che mi ha incuriosito molto nel momento in cui ho acquistato il volume. 
Infatti già nel 1890, quando Wilde inviò il dattiloscritto ai redattori della rivista Lippincott's Monthly Magazine, i redattori lo pubblicarono in una forma purgata per censurare alcuni passi ritenuti scabrosi; mentre nell'aprile del 1891, quando Wilde fece stampare in volume il romanzo, unendovi la propria prefazione, l'autore modificò a sua volta il dattiloscritto, cancellando delle parti rischiose e aggiunse molti capitoli (il 3°, il 5°, il 15°, il 16°, il 17° e il 18°) per raggiungere le centomila parole richieste dall'editore, e anche per depistare i critici. Cosa che comunque servì a poco visto che, come spiegato nella prefazione: "Il libro fu perfino chiamato in causa durante il processo che nel 1895 vide Wilde condannato a due anni di prigione e ai lavori forzati per oltraggio alla morale (vale a dire per omosessualità), in base all'emendamento di Labouchère."
In questa versione a quanto pare sono stati ripristinati "I passaggi censurati da Stoddart" e per segnalarli ai lettori sono stati scritti in grigio anziché in nero. Come scritto nella nota iniziale: "Le parti in grigio nel testo corrente indicano i passaggi censurati del Ritratto di Dorian Gray al momento della sua pubblicazione sulla rivista Lipoincott's Monthly Magazine, al fine di ripristinare la versione integrale del manoscritto." Questa è una cosa che ho molto apprezzato, in quanto permette al lettore di riconoscere in modo abbastanza immediato le parti censurate (si tratta di piccole frasi sparse qua e là nei testi).
La storia scritta da Oscar Wilde è sicuramente molto affascinate, con dei personaggi profondi e ben caratterizzati. Abbiamo a esempio Basil, una persona buona, dal carattere e dal temperamento benevolo e tranquillo, anche se a volte un po' perso dietro alla sua arte, essendo lui un artista. Prova un grande ammirazione, quasi un'idolatria, per Dorian, visto che considera quest'ultimo come la sua musa. Poi vi è Lord Henry è un nobile che ama mostrarsi agli altri come uno spirito ribelle, poco politically correct, con un'ottima dialettica e che sa usare bene le parole, infatti sa risultare sempre molto affascinante e ha sempre la risposta pronta. E' colui che in un certo senso porta Dorian sulla cattiva strada, influenzando negativamente il ragazzo, con le sue parole ciniche e provocatorie. Sybil Vane è una ragazza di 17 anni molto ingenua, che lavora come attrice in un piccolo e povero teatro, anche se sembrerebbe essere molto talentuosa, ma anche molto fragile emotivamente. Si innamora perdutamente di Doria, ma quando lui la rifiuta perchè lei sembra aver perso il suo talento artistico lei decide di suicidarsi, senza aspettare neppure un giorno.
Vi è poi ovviamente il protagonista: Dorian Gray, un ragazzo di bellissimo aspetto che inizialmente è un giovane innocente e di buon carattere, ma che poi si lascia influenzare eccessivamente dal suo amico Henry seguendo la filosofi dell'estetismo dell'epoca. Pian piano Dorian da buono, gentile ed ingenuo che era inizia a diventare sempre più freddo, calcolatore, spietato, manipolatore, arrivando a danneggiare e corrompere le proprie amicizie e anche diverse donne, oltre che cedere ai piaceri dell'oppio, dell'alcol e della dissolutezza morale, fino ad arrivare a commettere pure un omicidio.
Oscar Wilde scrisse in una lettera ad un suo amico: "Basil Hallward è quello che credo di essere, Henry Wotton è come il mondo mi dipinge e Dorian Gray è quello che mi piacerebbe essere."
La storia comunque, sebbene interessante e intrigante, con questo elemento sovrannaturale del quadro che invecchia e si imbruttisce al posto di Dorian, non è sicuramente scritta con uno stile facile da seguire, anzi, quando la si legge è necessaria una certa concentrazione. Spesso anche i soli discorsi i Henry sono piuttosto lunghi e piuttosto complicati, sebbene molte delle frasi da lui dette siano diventate famose, visto che lui è quello che ama parlare per frasi ad effetto, come: "L'unico modo per liberarsi di una tentazione è cederle" (p.35), "Solo i superficiali non giudicano dalle apparenza" (p.37), "L'unica differenza tra un capriccio e la passione di una vita è che il capriccio dura un poco di più" (p.38), "L'umanità si prende troppo sul serio" (p.54). "... ci accorgiamo troppo tardi che l'unica cosa che non rimpiangeremo mai sono i nostri errori." (p.54), "Gli uomini si sposano perchè sono stanchi, le donne perchè sono curiose. E' una delusione per entrambi" (p.58), ecc...
Una volta superato un po' l'impatto con lo stile di scrittura (che soprattutto quando parla Henry diventa talvolta un po' pomposo, senza contare alcune descrizioni lunghe e molto minuziose), la storia scorre piacevolmente, tenendo alta l'attenzione del lettore che continua a seguire l'evoluzione del protagonista e la sua discesa verso la perdizione.
Inoltre, come scritto nella nota all'introduzione: "Leggendo il romanzo si ha la netta sensazione si avere di fronte una storia d'amore, eppure non è possibile trovare una sola frase che lo espliciti in maniera chiara." Il lettore durante la lettura percepisce che c'è qualcosa di più nella storia, qualcosa di non esplicito, così che "ogni scena ammette altre letture", ed è anche questo a rendere la vicenda così intrigante, nonostante lo stile non sempre semplice e i complicati giri di parole. Anche se, come spiega il traduttore, nelle edizioni italiane questa ambiguità che caratterizza il romanzo è stata smorzata, facendo perdere al romanzo uno dei suoi punti di forza: "L'ambiguità veniva risolta o sbilanciata in favore di una normalità eterosessuale." Latronico invece afferma di aver "tentato nella traduzione di preservare il più possibile l'ambiguità, che agli occhi di un lettore di oggi è un prototipo di identità queer."
Questa pregiata edizione, con un nuova traduzione e con le illustrazioni di Benjamin Lacombe, rende onore al romanzo di Wilde, assecondandone il lato estetico anche: ricca di illustrazioni molto belle e curate, e una copertina elegante e raffinata dalla costa in tessuto. L'unico appunto che mi sento di farle riguarda la grandezza della scrittura, un po' troppo piccola, considerato il formato piuttosto grande del libro avrei preferito che le scritte fossero state decisamente un po' più grandi, eventualmente lasciando meno bordo attorno ai lati della pagina, visto che è stato lasciato parecchio spazio bianco (almeno tre centimetri per lato).
 
Il libro illustrato è stato pubblicato originariamente in francese col titolo "Le portrait de Dorian Gray" nel 2024 dalle Editions Gallimard. È stato edito nello stesso anno in Italia dalla Ippocampo Edizioni; ha una copertina rigida, misura 28 cm d'altezza e 20 cm di lunghezza, ha 208 pagine e costa 29,90 euro.
 
 Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

mercoledì 20 novembre 2024

Strada con uscita di Shel Silverstein

"Strada con uscita" è una raccolta di 125 bizzarre poesie scritte e illustrate da Shen Silverstein, il quale è stato un poeta, cantautore, disegnatore, drammaturgo, paroliere e scrittore statunitense, morto nel 1999.
 
Sopra: Sulla copertina, sopra al titolo, compare l'illustrazione della poesia "I confini del mondo".
 
Questa è una racolta di 125 poesie scritte e illustrate da Shel Silverstein le quali trattano varie tematiche, sia reali che fantastiche, come: l'abbuffarsi, costruire una barca che poi si rompe, creaturine che guidano uno stivale volante, Capitan Uncino, i colori della pelle, il perdente, un bambino che si trasforma in una televisione, una tartaruga che si innamora di una cornamusa, incontrerai un ragazzo che si trasforma in un televisore e una ragazza che mangia una balena, Sarah Cynthia Sylvia Stout che non porta fuori la spazzatura. È un posto dove lavi la tua ombra e pianti giardini di diamanti, un posto dove le scarpe volano, le sorelle vengono messe all'asta e i coccodrilli vanno dal dentista...
Le tematiche sono piuttosto varie, ma tutte le poesie sono abbastanza bizzarre, nel senso che o trattano già di per sè storie un po' strane e particolari, oppure hanno dei finali inaspettati.
Le poesie sono orecchiabili, anche se non sempre hanno delle rime perfette, in molti casi, ad esempio, su quattro versi due sono in rima (a volte rima baciata e altre alternata) mentre altri due no. Aggiungo che la traduzione italiana a tale proposito è stata fatta bene perchè il traduttore ha cercato di rispettare anche questo aspetto delle rime, mantenendole quando presenti anche nei testi originali e non lasciandole quando non presenti neanche in inglese.
Può capitare comunque che il verso non in rima in realtà sia ripetutto alla fine di ogni strofa per tutta la lunghezza della poesia.

Il perdente
Mamma dice che perderei la testa
se non ce l'avessi attaccata.
E credo proprio che oggi non lo era
perchè, giocando con mio cugino,
mi è caduta ed è rotolata via.
E adesso se n'è andata.
 
E non posso cercarla,
perchè i miei occhi ce li ha lei.
E non posso chiamarla,
perchè la mia bocca ce l'ha lei.
(Non potrei sentirmi,
perchè le mie orecchie ce le ha lei).
E non posso neanche pensarla,
perchè il mio cervello ce l'ha lei.
Così mi siederò
su questo sasso
e mi riposerò un minuto.
 
Arrivano le streghe
Le streghe arrivano, dicono i vecchi,
per comprare bimbi, e ne comprano parecchi.
Cinque soldi per queli grassi,
cinque soldi per quelli bassi,
dieci soldi per quelli snelli,
trenta soldi per quelli belli,
due o tre soldi per i gradassi.
 
[...]
 
Venti soldi per quelli felici,
sei soldi per quelli senza bici.
E bimbi, se vi vengonoa  comprare
datemi retta, è inutile gridare.
(Però, detto fra noi, le streghe ha più motivi
per non comprare mai quelli cattivi).

 Sopra: Le pagine dedicate ad una poesia dove delle creaturine guidano uno stivale volante.
 
 Le filastrocche sono accompagnate dalle illustrazioni realizzate dallo stesso Silverstein, le quali illustrano ciò che viene detto dei testi arricchendoli però di ulteriori significati. Esse quindi spesso non si limitano a rappresentare quanto descritto (tipo quella su Capitan Uncino), ma a volte nascondono un ulteriore livello di lettura più profondo o più oscuro, che a volte può far sorridere perchè ironico, mentre a volte fa prendere alle poesie una piega un po' inquietante.
Una poesia con un risvolto ironico e divertente ad esempio è quella che si intitola "Il perdente", che parla di un ragazzo che un girno, letteralemnte, perde la testa, e non può chiamarla, cercarla, pensarla, perchè gli occhi, la boca e il cervello ce li ha la testa. Così il ragazzo decide di sedersi sopra un sasso, ma nell'immagine si vede che quello che lui pensava fosse un sasso in realtà è la sua testa. 
Nella poesia "Giacomo Gelù" vi è questo personaggio che non riesce più a cambiarsi i vestiti perchè non riesce a sbottonare i bottoni dei vestiti che ha addosso, ma nel disegno il ragazzo indossa quella che sembra essere una camicia di forza usata nei vecchi manicomi. Oppure in "Sbadabang" Giò Lorisso ci racconta di essere un operaio delle ferrovie assieme al suo collega Marcello Sottovento: il primo tiene i chiodi per le rotaie, mentre Marcello li martella dentro. Però Lorisso dice che alle volte il collega si sbaglia e conclude dicendo che "domani fors prendo io il martello / e faccio tenere i chiodi a Marcello". Nel disegno invece si vede come il persongagi abbia un chiodo gigante piantato in testa, tanto da trapassargliela da parte a parte.
I disegni di Silverstein sono tutti in bianco e nero, tracciati con linee nere nette e ben definite che creano personaggi dall'aspetto divertente, curato, dettagliato, ma caricaturale e talvolta anche un po' grottesco.
 


 
Sopra: Alcune delle poesie di Silverstein accompagnate dalle rispettive illustrazioni, opera dello stesso autore, divertenti e dai tratti un po' caricaturali.
 
"Strada con uscita" di Silverstein è una raccolta di poesie piuttosto particolari, tanto che questo può essere considerato uno di quei libri che non si sa esattamente se classificarlo tra la letteratura per l'infanzia. Sicuramente i testi si prestano ad essere letti anche a bambini, anche se comunque non troppo piccoli, ma possono essere apprezzati altrettanto, e forse anche un po' di più, da adolescenti e adulti. Molte poesie infatti hanno risvolti ironici e talvolta anche un po' macabri che non si colgono proprio immediatamente. Ad esempio la poesia "Spaventoso!" parla della scomparsa di una bambina, la quale sembra sia stata mangiata, ma non ci sono prove nè indizi che portino al colpevole, e intanto il narratore racconta: "Qualcuno s'è mangiato la bimba; / non può mica essersi smarrita. / Qualcuno s'è mangiata la bimba; / e non era manco saporita. / Che cosa spaventevole da fare! / I poliziotti sono in alto mare / e io non riesco proprio a immaginare / chi potrebbe mangiare (burp) una bambina ..."
Alcune poesie sono semplicemente divertenti, come quella "Il cane a due code" il quale: "... non morde, non ringhia, non ha mai abbaiato; tu gratta le sue code, e lui ti sarà grato, / Ma purtroppo dvrai portarlo fuori / non una volta o due, ma più di tre ... / e scommetto che già immagini il perchè."
Altre sono invece un po' cattivelle, come quella "Il pesce argentato" dove un bambino cattura un pesce e quest'ultimo gli promette di esaudire i duoi desideri se lo libera. Il bambino libera il pesce, che prende in giro il bambino per avergli creduto, così, quando viene ricatturato per la seconda volta e prova di nuovo a farsi liberare, questa volta il bambino non ci crede e lo cucina: "E mi ha parlato, e mi ha promesso, / se io di nuovo l'avessi lasciato, / che i desideri avrebbe esaudito... / Com'era saporito!"
Sono delle poesie comunque bizzarre, alcune anche con significati profondi, altre semplicemente ironiche o divertenti, altre un po' paurose, ma che invitano i lettori a rifletterci sopra.
Chiara Carminati, nel suo saggio "Perlaparola" definisce le poesie di Silverstein graffianti e irriverenti, "una poesia sonora, giocosa, energica, che sembra saltare fuori dalla pagina. Personaggi surreali, situazioni grottesche e chiuse imprevedibili che lo rendono irresistibile."
Una raccolta che consiglio a partire dai 9 anni, nonostante la brevità dei testi e la presenza delle illustrazioni la renderebbero adatta anche a lettori più giovani, i quali però probabilmente non coglierebbero l'ironia dei testi. D'altronde Silverstein non si è mai pensato o considerato uno scrittore "per bambini", ma è stato il suo amico Toni Ungerer a trascinarlo nell'ufficio dell'editore che lo ha convinto che lui poteva scrivere anche libri per l'infanzia.
 
Il volume è stato edito in America dalla Evil Eye Music nel 1974 col titolo "Where the sidewalk end" ed è stata edita nel 1994 dalla Salani Editore, ha 166 pagine, una copertina rigida, misura 22,8 cm d'altezza e 17,5 cm di lunghezza e costava 22.000 LIRE.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

lunedì 18 novembre 2024

SPECIALE: saggi e guide sulla letteratura per l'infanzia e l'adolescenza

La narrativa rivolta ai bambini nasce e si sviluppa in Europa tra il Seicento e il Settecento, inizialmente con una esplicita intenzionalità educativa. Gli autori cercano quindi di sfruttare il piacere che scaturisce nell'ascoltare storie piegandolo a fini pedagogici, cercando di insegnare per forza ai giovani ascoltatori qualcosa. Fortunatamente col tempo le cose cambiano e si evolvono e iniziano a spuntare fuori sempre più autori che decidono di non seguire più questo modello, ma scrivono testi fatti semplicemente per divertire e per piacere ai bambini. Dalla seconda metà dell'Ottocento scrittori anticonformisti iniziano a scrivere testi più autentici, meno didascalici e semplificati, che cercano di ascoltare veramente i bambini, i quali spesso sognano la trasgressione, la libertà, la possibilità di fare esperienza, ma anche si sognare e immaginare. La letteratura per l'infanzia inizia  riflettere ciò che è il mondo interiore dei più giovani, i quali sono esseri umani complessi e sfaccettati.
A tale proposito è molto interessante il saggio di Laforest, contenuto in "IN CERCA DI GUAI: Studiare la letteratura per l'infanzia", in cui si spiega come mai quasi tutti i libri che poi segneranno la svolta della letteratura per l'infanzia provengano dai paesi nordici. Secondo Laforest ciò è un fatto culturale, in quanto per i Nordici l'infanzia ha diritto di esistere, e viene vista quasi come un paradiso perduto una volta che il bambino diventa adulto. Nei paesi latini (tra cui appunto l'Italia) rimane una concezione di infanzia che avevano appunto i latini, con la visione del bambino comparato ad un vaso vuoto da riempire, e cioè che "i fanciulli sono piccoli candidati al mestiere di uomo" e che l'infanzia non conta, è solo una preparazione a ciò che viene dopo. Per questo da noi è sempre prevalsa una spinta educativa nelle opere destinate all'infanzia: "La gran parte delle autrici e degli autori italiani, consapevoli o meno, [...] si muovono secondo la spinta dell'insegnare dilettando e rischiano di rimanere tra il il paternalistico e il catechistico;". E ci vorrà tempo, oltre all'arrivo anche in Italia di classici per l'infanzia di origine nordica, prima che questa idea inizi a cambiare.
Martino Negri, sempre nel saggio "IN CERCA DI GUAI: Studiare la letteratura per l'infanzia" spiega proprio come: "La produzione di libri destinati ai bambini nasce con obiettivi esplicitamente istruttivi ed è solo grazie al contributo di veri e propri outsider - scrittori alieni rispetto ai discorsi pedagogici dominanti - che ha iniziato, col tempo e con grande fatica, ad affrancarsi da questa origine, con opere letterarie finalmente degne di questo nome: testi [...] che trovano nel piacer generato nel lettore punto d'approdo e compimento."
Anche Campagnaro, nel suo saggio "Il cacciatore di pieghe", ribadisce come: "La storia della letteratura per l'infanzia è caratterizzata da un lungo e faticoso cammino di affrancamento da idee e concezioni che la volevano ingabbiata intorno a condizionamenti ed intenti moraleggianti ed utilitaristici."
La così detta "letteratura per l'infanzia" ha quindi subìto negli anni una profonda evoluzione rispetto a quando è nata, ed è stata in grado di offrire, e continua a farlo ancora oggi, opere di tutto rispetto, che affrontano comunque i grandi temi e problematiche che concernano gli esseri umani e la loro vita.
Molti adulti tuttavia ancora sottovalutano questo tipo di letteratura, relegandola a una letteratura di "serie B", quando in realtà esistono diversi saggi che ne affermano e dimostrano l'importanza e la bellezza.
Come scrive sempre Negri riguardo alla letteratura per l'infanzia, essa è: "Una letteratura che, quando non si lascia schiacciare da pressioni omologanti del mercato e dalla tensione patentemente educativa che tuttora investe buona parte della produzione, sulla quale pesano i timori degli adulti e le gabbie censorie imposte dall'imperativo del politically correct, sa anche regalare veri e propri capolavori letterari"
Ecco qui dunque alcuni saggi e guide che trattano della letteratura per l'infanzia, che vi presenterò dal più recente al più datato. Parto dai più recenti perchè, se qualcuno sta cercando dei saggi e, in particolare delle guide, sui libri per l'infanzia, credo che preferisca partire consultando il materiale più recente, e quindi anche più aggiornato.
Tra le caratteristiche formali che ho riportato per ciascun libro troverete anche la voce "titolo originale", la quale spesso (o praticamente sempre) è sbarrata perchè l'opera non è frutto di traduzione ma è stata proprio edita originariamente in italiano.
Oltre alla copertina vi metterò anche un paio di pagine interne di ogni saggio o guida, in modo da farvi capire come è scritto all'interno, con che formato, con che carattere, l'interlinea, i bordi, la spaziatura, e se magari all'interno vi sono anche delle illustrazioni, a colori oppure in bianco e nero. 


LA PORTA SEGRETA: Perchè i libri per bambini sono una cosa serissima
Tipologia: saggio
Autore: Marc Barnett
Anno di Edizione: 17 maggio 2024
Casa editrice: Terre di Mezzo
Numero di pagine: 104
Titolo originale: /
Prezzo: 16 euro
I bambini sono il pubblico più intelligente, avventuroso e onesto che uno scrittore potrebbe sperare di avere. Il primo libro "per grandi" da uno dei più importanti autori statunitensi per bambini e ragazzi: un viaggio appassionato – serissimo e ironico al tempo stesso – sul perché è fondamentale scrivere, oggi, per i più giovani e sulla dignità di una letteratura spesso bistrattata.  
Un libro carino e anche piuttosto breve da leggere, che in effetti contiene molte verità riguardanti la letteratura per l'infanzia e a come viene percepita dall'esterno, da chi non "del settore". Verità come quando l'autore scrive : "I libri per bambini dovrebbero essere variegati come le vite di chi li legge. [...] L'unica cosa che devono fare è raccontare belle storie. E le storie più belle per i bambini, come le storie più belle per gli adulti, dicono la verità su cosa significa essere umani in quest mondo. " (p.16)
Oppure, ancora, il fatto che "... i libri per bambini non sono un genere. La letteratura per l'infanzia comprende tutti i generi." (p.19). O che nei libri per l'infanzia bisogna evitare l'utilitarismo, interessante poi il discorso sull'evitare di creare una MORALE, ma piuttosto creare un SENSO alla storia, in quanto la prima è una "lezione immutabile" mentre il secondo è frutto di una collaborazione tra autore e lettore.
Ho trovato giusto anche il fatto di dire che non tutti i libri per bambini sono belli, anzi, che in realtà sul mercato ce ne sono molti di brutti per vari motivi.
Tutte cose vere, che chi lavora con la letteratura per l'infanzia, o l'ha un minimo studiata però sa già, e può trovare carino ritrovarsele scritte nero su bianco, però non so se ciò vale effettivamente il prezzo del libro.
Parlando appunto del formato: il libro come ho detto ha poche pagine, un centinaio, scritte grandi e con molto margine laterale, senza contare poi le note a piè di pagina (che a volte occupano mezza facciata da sole), però la casa editrice ha conferito a tale scritto un'edizione abbastanza sostanziosa: copertina rigida corredata di sovracopertina, cosa che fa evidentemente salire il prezzo. Non so, chi bazzica già nel mondo della letteratura per l'infanzia potrebbe investire meglio quei 16 euro (ci sono saggi decisamente più sostanziosi e interessanti che costano decisamente di più); mentre il libro in questione potrebbe essere un buon regalo (o autoregalo) per chi sa poco o nulla della letteratura per l'infanzia, per i quali queste poche pagine potrebbero essere effettivamente una rivelazione non scontata.
Il libro in effetti non è neanche un vero e proprio saggio, ma un insieme di considerazioni ed esperienze personali, comunque veritiere, di uno scrittore, tra l'altro neanche famosissimo, riguardo alla letteratura per bambini e ragazzi, a cui si aggiunge l'analisi dell'albo illustrato "Buonanotte Luna", uno dei più venduti negli Stati Uniti. Un'opera carina, ma di cui non consiglierei l'acquisto a chi è già un po' esperto nel settore o ha letto magari saggi più completi, un qualcosa di utile più per neofiti o gli estranei, mentre per gli altri potrebbe essere semplicemente una breve lettura godibile, ma non esattamente essenziale per le proprie conoscenze.
 
 
Sopra: In alto la copertina dallo sfondo bianco su cui spicca questa farfalla colorata. In basso due pagine interne che illustrano il concetto di cosa può essere considerato un buon libro per bambini.

LETTURE IMPERDIBILI tra 0 e 14 anni
Tipologia: guida
Autrice: Roberta Favia
Anno di Edizione: 28 maggio 2024
Casa editrice: Terre di Mezzo
Numero di pagine: 192
Titolo originale: /
Prezzo: 23 euro 
La lettura è una componente fondamentale per la crescita. Ma cosa leggere e quando? Roberta Favia presenta una selezione ampia e ragionata di 134 letture di qualità per i primi 14 anni di vita. Le proposte di lettura sono organizzate secondo la vita scolastica e divise in quattro sezioni: asilo nido, scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Ogni sezione è arricchita da contenuti multimediali consultabili tramite QR code. 
Nei libri da leggere tra 0 e 3 anni troviamo trattati libri cartonati e leporelli, mentre gli  albi illustrati sono presenti in tutte le fasce d'età dal nido alla secondaria.  A partire dalla scuola dell’infanzia dino alle secondaria troviamo le sezioni della poesia  e della divulgazione. Per la scuola primaria e secondaria si aggiunge anche la sezione dedicata alla  narrativa, e per la primaria quella in particolare della narrativa illustrata. Vi è infine una postilla sui fumetti 
Segue poi la bibliografia critica, l'indice dei titoli, autori e illustratori, casa editrice e infine l'indice dei titoli in ordine di apparizione, tutti indici che aiutano a individuare i libri che si cercano e a consultare l'opera più facilmente.
Un volume che nasce dall'esigenza di chi si occupa di educazione alla lettura di rispondere alla domanda: cosa far leggere a bambini e ragazzi. Ovviamente il testo non si rivolge solo ad esperti, ma può essere utile ed interessante anche per tutti colori che sono interessati alla letteratura per l'infanzia, il volume  infatti pensato come uno strumento flessibile, di cui ognuno può disporre come meglio crede. Come scritto anche nella prefazione: "Genitori, insegnanti, educatori a vario titolo troveranno dunque diverse possibilità d'uso di questo volume, molteplici utilità in base al loro ruolo e alle loro competenze pregresse, ma mi piace infine dire che i libri come questo servono alla crescita culturale in senso più generale. Sarebbe bello, infatti, che fossero letti anche da chi non si prende direttamente cura di bambine e bambini specifici, perchè la letteratura per l'infanzia è letteratura e come tale andrebbe conosciuta, e conoscerla è il miglior antidoto a stereotipi e pregiudizi che ancora la circondano;"
Nell'introduzione ci avvertono comunque dell'assenza di alcuni titoli che magari ci saremmo aspettai di trovare come quelli di Rodari, Lindgren o Dahl, e altri classici della letteratura per l'infanzia e l'adolescenza. Sono stati esclusi anche libri di fiabe e favole poiché "solitamente vengono, nella vulgata, attribuiti al mondo dei libri per bambini e bambini e che a mio parere richiedono ragionamenti specifici ...
Le proposte di questo libro si orientano maggiormente alla modernità, proponendo letture valide, magari ancora troppo giovani per essere definite propriamente dei classici, oppure letture meno conosciute, nel caso si parli di un autore già famoso e affermato. Un ottimo spunto per ampliare i propri orizzonti e approcciarsi a materiale nuovo, e per gli insegnanti un modo di svecchiare le proprie liste di consigli di libri per l'estate
Il bello di questo volume è che per ogni ciclo scolastico c'è una piccola introduzione sui libri che si possono proporre in quella fascia d'età in base a quali caratteristiche e bisogni presentano quei bambini di quell'età. Di ogni libro presentato si parla della trama e dei contenuti, i temi presi in considerazione, ma anche di altri elementi più tecnici come la spazialità, la costruzione dell'immagine o della narrazione. 
Una buona guida, dove di ogni libro viene proposta anche l'immagine della copertina, a colori, collocata sulle bande più esterne della pagina, ai lati del foglio, mentre la parte testuale si concentra al centro. Un libro ricco di proposte innovative e attuali, e sarebbe stato bello se avesse avuto anche più di 190 pagine; anche se per avere "solo" 190 pagine il volume costa già 23 euro. 
 

 Sopra: In alto la copertina con sfondo bianco su cui spiccano le lettere nere del titolo e il quadrato con quattro colori molto accesi. In basso due pagine interne dove potete vedere come le bande più esterne sono colorate e lì sono collocate le immagini, a colori, delle copertine dei libri che l'autrice prende in considerazione.
 
SCRITTO PER TE: La grande storia dei bambini che ispirarono i più famosi personaggi di ogni tempo
Tipologia: guida
Autrice: Cristina Petit
Anno di Edizione: 5 aprile 2024
Casa editrice: Terre di Mezzo
Numero di pagine: 400
Titolo originale: /
Prezzo: 22,50 euro
Guardando con attenzione i più grandi libri per bambini, dall’Ottocento ai giorni nostri, si scoprirà un dettaglio in comune: sono stati scritti per bambini. Veri, in carne e ossa, con occhi scintillanti, orecchie attente e manine appiccicose. Sono a volte storie ispirate proprio da loro, da figli e figlie degli autori e delle autrici, avventure magari nate da racconti attorno al fuoco o accanto al letto, da pomeriggi in barca e vacanze di famiglia. Altre volte sono state create per la necessità più prosaica di mantenerli, quei figli, dando fondo al proprio ingegno per racimolare qualche soldo, per poi ritrovarsi con un capitale non solo economico, ma di immaginazione. Così le vicende personali e professionali degli scrittori più amati dai bambini – da James Barrie a Judith Kerr, da Beatrix Potter a Maurice Sendak – e quelle dei loro personaggi si intrecciano, si richiamano e si completano: Babar e Long John Silver, Tarzan e Spotty, Winnie the Pooh e Barbapapà, e mille altri si susseguono sulla pagina insieme ai loro ispiratori, per svelarci le avventure più varie, famigliari e storiche, dietro alla loro creazione e al loro successo. Il viaggio nel tempo che Cristina Petit intraprende in queste pagine è ricco, documentato, appassionante. Riscopre lettere, memorie, documenti, ricostruisce con empatia e vivacità narrative le trame di molte vite e di diverse epoche. E di pagina in pagina disegna una vera e propria dimensione alternativa della storia della letteratura per l’infanzia: quella che nasce dallo sguardo stesso dei bambini.
L'idea di questa guida è che i libri per bambini di cui si parla qua siano stati ispirati da bambini reali, il che può essere interessante, in quanto effettivamente alcuni autori hanno scritto le proprie opere pensando a dei bambini precisi, e scrivendo un libro proprio per intrattenere un bambino preciso di loro conoscenza: pensiamo ad esempio ad "Alice" di Carrol o a "Peter Pan" di Barrie.
Il problema è che l'autrice intende questo concetto in maniera spesso un po' troppo ampia e generica: a volte basta che un libro sia stato scritto anche solo per dei bambini generici ed ecco che l'autrice ce lo inserisce. Peccato che, se un autore sta scrivendo un testo indirizzato all'infanzia è ovvio che abbia l'idea di scriverlo per dei bambini e non per degli adulti. I libri di "Eloise" ad esempio non sono scritti perchè la scrittrice aveva in mente un bambino in particolare, in realtà Eloise, protagonista delle sue storie, è una sorta di suo alterego, una lei bambina, con cui tra l'altro poi entrerà pure in conflitto. Mi fa ad esempio un po' ridere la categoria in cui ad esempio viene inserito dentro "Harry Potter" della Rowling, il quale è inserito perchè l'autrice ha scritto la storia nella speranza di potersi salvare dai debiti e quindi sfamare i propri figli.
I libri di "Bosco di Rovo" invece sono stati concepiti dall'autrice perchè quest'ultima, viaggiando in metro, quando entrava sotto terra si immaginava un mondo pacifico e tranquillo, pensando a quando lei era bambina ed era nella sua casa in campagna, per contrastare la confusione del treno che passava sotto terra. Quindi in questo caso il bambino per cui l'autore avrebbe scritto il libro è in realtà un se stesso bambino... boh, concetto sempre tirato un po' per i capelli.
Addirittura "La casa dei bambini speciali di Miss Peregrine" di Ransom Rigg viene inserito perchè l'autore, per scriverlo, si ispirò a delle foto di bambini che lui possedeva: "ispirato a bambini veri che l'autore ha conosciuto in fotografia." Oppure "Eragon" di Paolini, è stato inserito perchè per il personaggio di Saphira, la dragonessa, Paolini si è probabilmente basato sulla figura di sua sorella.
La cosa positiva dell'opera è che vengono citati veramente tanti titoli, per cui chiunque può prendere ispirazione, anche se non sempre tutti i libri di cui si parla sono propriamente libri per bambini, a volte sono libri per ragazzi già grandicelli (perché in effetti, quando finisce effettivamente il periodo dell'infanzia?) tipo "Il buio oltre la siepe" di Harper Lee, "La collina dei conigli" di Adams o "I ragazzi dello zoo di Berlino" di Hermann, Rieck e Felscherinow.
Anche se alcune parti dedicate a certi libri sono piuttosto scarne l'opera ha il pregio di fornire delle notizie storiche spesso interessanti, e magari anche poco conosciute anche per esperti del settore, della letteratura per l'infanzia: aneddoti ad esempio su come è nato un certo libro, sulla vita dello scrittore o della scrittrice che ha scritto una certa opera, oltre a fornire un gran numero di spunti di lettura, sia vecchi che recenti, anche se non proprio tutti potrebbero essere classificati "per bambini". Utile anche per il fatto di riuscire a far comprendere l'importanza che alcuni libri hanno avuto dal punto di vista storico, tanto da influenzare altri famosi scrittori o illustratori futuri o, a volte, proprio personaggi storici importanti. Peccato che il volume sia privo di immagini.
I testi sono scritti con un carattere medio e con una discreta spaziatura tra una riga e l'altra, i titoli dei libri (preceduti dall'anno di edizione) di cui si parla sono scritti in maiuscolo, anche se non in grassetto, e posti in posizione centrale, per identificarli meglio; nel saggio non sono presenti immagini.
 
 
 
Sopra: In alto la copertina, piuttosto elegante, che riproduce un'illustrazione dallo stile un po' vintage. Sotto due pagine, prive di immagini, che parlano, rispettivamente, di "Il meraviglioso mago di Oz" e di "Pierino Porcospino".


QUALE LETTERATURA PER L'INFANZIA? Morfologia di una disciplina in trasformazione
Tipologia: saggio
Autoro: a cura di Alessandra Mazzini e Angelo Nobile.
Anno di Edizione: 15 marzo 2024
Casa editrice: Marcianum Press
Numero di pagine: 376
Titolo originale: /
Prezzo: 28 euro  
La letteratura per l'età infantile e adolescenziale è per sua stessa natura disciplina di confine, complessa e articolata, che intreccia la dimensione narrativa a quella educativa e che, ponendosi alla confluenza di più saperi disciplinari (letteratura, filologia, storia, iconologia, sociologia, psicologia, pedagogia ecc.), necessita di un approccio integrato ai problemi. In virtù di queste peculiarità, il volume ripercorre, in una pluralità di prospettive critiche, le molteplici sfaccettature che contraddistinguono la letteratura per l'infanzia e l'adolescenza, nel tentativo di definirne il profilo, gli itinerari, le finalità e le modalità con le quali oggi si sta evolvendo. A tale scopo, la prima parte del saggio riprende e dibatte alcune questioni fondative, di ordine epistemologico, molte delle quali ancora in attesa di definizione, nonché le ragioni pedagogiche che attraversano la disciplina e il corpus delle opere dedicate a bambini e adolescenti. Vi è un saggio, ad esempio, di Elena Guerzona, in cui si discute proprio della letteratura Young Adult. Per il resto la prima parte si concentra molto sul cercare di definire cosa sia la "letteratura per l'infanzia", le sue caratteristiche, i principi fondamentali, i prodotti editoriali, la sua storia, come incide a livello neuronale sulla mente.
Come definizione di letteratura per l'infanzia viene detto che essa abbraccia "tutte quelle creazioni letterarie, narrative e non [...], che sono state intenzionalmente pensate e scritte per i soggetti non maturi di una collettività, vale a dire per bambini, ragazzi e adolescenti. Rientrano però nell'ambito di competenza della disciplina anche tutte quelle espressioni letterarie (è il caso della fiaba popolare), che in origine non erano rivolte all'infanzia, ma di cui i bambini e i ragazzi si sono impadroniti nel tempo e hanno eletto a proprio geloso patrimonio..."
Nella seconda parte, lo sguardo interpretativo si focalizza sul ruolo attuale che l'iconico e il digitale rivestono all'interno di un territorio in continua evoluzione, i cui confini e ambiti di competenza sono continuamente dilatati anche dal progresso delle tecnologie.
Qui si studia ad esempio il legame tra testi e immagine e come la presenza di quest'ultima influisca sulla lettura e sull'interpretazione dei testi. Il secondo capitolo, scritto da Marcella Terrusi, tratta invece anche dei libri senza parole, un particolare genere di albo illustrato, "caratterizzato dal raccontare storie solo con le immagini." Il terzo capitolo, di Domenico Francesco Antonio Elia è invece dedicato ai fumetti e alle graphic novel, mentre il quarto, di Cosimo Di Bari, tratta dei cartoon rivolto alla prima infanzia, parlando anche di criteri di qualità per la loro scelta.
Capitolo successivi parlano poi della letteratura digitale, dell'e-book e della narrazione crossmediale. Interessante il capitolo incentrato sulla riscrittura delle fiabe tra digitale e realtà, di Chiara Lepri, anche in una prospettiva didattica.
In fondo a ogni pagina sono presenti delle note bibliografiche, mentre alcuni riferimenti bibliografici ci sono solo alla fine del primo capitolo della prima e della seconda parte. Alla fine del volume invece possiamo trovare le biografie degli autori e delle autrici dei saggi raccolti in quest'opera.
La parte grafica non presenta nessuna eccezionalità: non è presente nessun tipo di immagine all'interno del saggio, sebbene i testi siano scritti con una grandezza medio/grande e con una discreta spaziatura tra le righe, così da rendere la lettura piuttosto agevole. I titoli dei capitoli sono poi scritti in maiuscolo, mentre quelli dei paragrafi in grassetto e quelli dei sottoparagrafi in corsivo. 

 

Sopra: In alto la copertina su cui compare una ragazza fatta in parte di libri mentre indossa delle cuffie e guarda uno smartphone. In basso un paio di pagine interne tratte dal terzo paragrafo del primo capitolo.


ABC delle figure nei libri per ragazzi
Tipologia: saggio
Autrice: Paola Vassalli
Anno di Edizione: 8 dicembre 2023
Casa editrice: Donzelli
Numero di pagine: 304
Titolo originale: /
Prezzo: 40 euro 
Questo libro intreccia le vite, le ricerche, gli scambi degli artisti che hanno rivoluzionato la letteratura per ragazzi a partire dagli anni sessanta del Novecento, dando vita al moderno albo illustrato, a cavallo tra Europa e America. Racconta dei personaggi e insieme degli autori che hanno dato loro un’immagine. Perché, come dice Maurice Sendak, «per un artista la cosa meravigliosa consiste nel poter utilizzare il materiale biografico per farne qualcosa di sempre diverso». 
In queste pagine Paola Vassalli costruisce un abecedario dell’illustrazione per l’infanzia e non solo. Da Roberto Innocenti a Lorenzo Mattotti, da Leo Lionni a Tomi Ungerer, da Chiara Carrer a Beatrice Alemagna, da Etienne Delessert a Maurice Sendak, si compone, di lettera in lettera, dalla A alla Z, un itinerario in cui le parole e le immagini sono come sassolini sapientemente seminati per seguire le tracce della grande illustrazione per ragazzi: si parte con la A di "Alice nel paese delle Meraviglie"; con la B di "Brema" dei Musicanti di Brema; per proseguire con la C di Cenerentola e Cappuccetto Rosso, la D di Don Chisciotte; la E di Elmer; la F di Federico (il topolino creato da Leo Lionni); la G di Gorilla, l'H di Huckleberry Finn; la I di Ionesco e Yok-Yok; la J di Julie (protagonista dell'albo "Historie de Julie qui avait une ombre de garcon"); la K di Kika e Kamillo Kromo; la L di Little Nemo e Little Lou; la M di Max (protagonista di "Nel paese dei mostri selvaggi" di Sendack); la N di non fiction; la O di Otto, orsacchiotto protagonista del libro "Otto, biografia di un orsacchiotto"; la P di Pinocchio; la Q di Quadragono (galleria d'arte poi diventata anche casa editrice che decise di pubblicare libri illustrati per tutti); la R di Rose Blanche, albo illustrato sugli ebrei; la S di Silent Book; la T di teatro; la U di Ursula (un personaggio di Heidelbach); la V di Valentina Mela Verde, personaggio creato da Grazia Nidasio per Il Corriere dei Piccoli, e di Trollina e Perla, personaggi scritte da Donatella Ziliotto e illustrate dalla Nidasio; la W di Wendy e, ovviamente, Peter Pan; la X è dedicata a Bruno Munari ("Progettista di ore X"); la Y di Yellow Submarine dei Beatles; e infine la Z di "Zanzara senza zeta", un libro di filastrocche di Toti Scialoja.
L’alfabeto di Paola Vassalli raccoglie in una tessitura unitaria un complesso di storie, personaggi e illustrazioni che potrebbe apparire, per certi versi, magmatico. La cifra originalissima di questo libro si esprime proprio nella capacità di trovare connessioni inattese, un filo comune tra gli artisti, le loro opere e le loro vite, e ricomporre così una «storia». 
Come abbiamo visto ogni lettera rinvia a personaggi e parole chiave attraverso i quali il lettore è accompagnato nella biografia degli artisti, in forma di alfabeto appunto, dove i segni si trasformano in lettere per raccontare tutte le storie, con o senza parole, per piccoli e grandi lettori. In questo modo il personaggio si specchia nell’artista, e viceversa. L’autrice ha incontrato gli autori che sceglie, e con loro «ha imparato a prendere sul serio i bambini». Come lei stessa racconta nell'introduzione, a pagina IX e X: "Con questi artisti si scopre che i libri per bambini sono in realtà libri per tutti, bambini e adulti. [...] Lo sono i picturebook, i nostri albi illustrati, perché, oltre a essere la prima galleria d'arte che un bambino e un adulto possono visitare insieme, sono arte e letteratura anche usando le figure vivono da sole, uniche protagoniste del racconto. Del resto, questi libri sono preziosi oggetti di relazione tra l'adulto e il bambino ma anche termometro dello stato dell'arte e della civiltà di un'epoca e di un paese. Perché indagare il ruolo che una società affida ai propri bambini è importante per testarne la qualità di vita. L'albo illustrato è un oggetto d'arte in sé, opera d'arte totale che ha bisogno di storie, parole, immagini, poesia, movimento e musica per parlare a tutti. [...]
Con questi autori è possibile imparare a prendere sul serio i bambini, e scoprire che l'arte è sempre una pratica della profondità e del movimento, anche quando abita le pagine di un libro, anche e soprattutto quando parla ai più giovani."
Un percorso fortemente autoriale, che condensa oltre quarant’anni di esperienze, incontri e relazioni nel mondo della letteratura e dell’illustrazione per ragazzi e si propone come una guida preziosa dedicata a tutti coloro che cercano uno strumento per orientarsi nelle scelte di lettura, grandi o piccoli che siano.
Un volume ben fatto, anche piuttosto ampio, che tratta una serie di argomenti molto interessanti partendo da nomi di personaggi di libri per l'infanzia (come Alice, Cenerentola, i musicanti di Brema, Huckleberry Finn, Wendy, Pinocchio, Max ...) o di autori e illustratori (come Munari, Lionni, ... ), da precisi albi illustrati ("Federico", "Rose Blanche", "Zanzara senza zeta", ...), e  a volte anche da tematiche (tipo quella del gorilla, o quella della Non fiction, o dei silent book).
Indipendentemente da quali personaggi, albi o temi prende nome il capitolo ho apprezzato molto il fatto che, subito dopo il titolo, vengono inseriti i nomi degli autori che si andranno a citare o di cui si parlerà in quel capitolo, una cosa che rende più facile la lettura e la ricerca di informazioni.
Un bel tomo, ricco di informazioni che offrono una panoramica generale (alcune parti sarebbero state interessanti da approfondire ulteriormente) su molti aspetti degli albi illustrati, dell'illustrazione e degli artisti della letteratura per l'infanzia, andando a parlare di grandi classici antichi ma soprattutto moderni. Anche se sembra che in questo volume l'apparato grafico prevalga sulla parte testuale.  Un "problema" infatti che ho riscontrato forse è la brevità dei capitoli, in quanto spesso un solo capitolo tratta anche più di un artista, e per ogni artista vengono citate più sue opere, c'è insomma così tanto materiale da poter approfondire, ma lo lo spazio da dedicare a ciascuno per narrare e per spiegare è poco, troppo poco. Il lettore ne vorrebbe sapere sempre di più: di più sulla biografie degli artisti, su cosa hanno scritto o illustrato, sulla storia delle loro opere, analizzarle, sapere di cosa trattano, cosa hanno di rivoluzionario... tanti spunti ma poco spazio per approfondire.
Alla fine c'è un indice delle illustrazioni e uno dei nomi (le note bibliografiche sono messe alla fine di ogni capitolo).
Dal punto di vista grafico il volume è molto bello, estremamente ricco di immagini a colori, rese con un'ottima risoluzione, a cui talvolta sono dedicate anche intere pagine. Tra gli artisti troviamo grandi nomi come: John Tenniel, Nicole Claveloux, Chiara Carrer, Lisbeth Zwerger, Bruno Munari, Beatrice Alemagna, David McKee, Leo Lionni, Anthony Brown, Lorenzo Mattotti, Etienne Delessert, Roberto Innocenti, Wolf Erlbruch, Altan, Winsor McCray, Maurice Sendak, Tomi Ungerer, Stepan Zavrel, Iela Mari, Suzy Lee, Shaun Tan, Emanuele Luzzati, Nikolaus Heidelbach, Eric Carle, Grazia Nidasio, Tony Ross, Quentin Blake, Toti Scialoja. I testi, i quali sono spesso accompagnati da immagini, sono scritti con un font in realtà non molto grande ma chiaro e abbastanza facile da leggere.
 
 
 
Sopra: In alto la copertina su cui compare in grande, gigante, la lettera A. In basso alcune pagine interne di cui quelle in alto segnano l'inizio del primo capitolo dedicato alla A di Alice, in basso due pagine, con immagini a colori, tratte dal capitolo dedicato alla L di Little Nemo.


LA STORIA CON GLI ALBI ILLUSTRATI: Laboratori di didattica attiva per studiare il Novecento
Tipologia: guida operativa 
Autrice: Elena Garroni
Anno di Edizione: 24 novembre 2023
Casa editrice: Sanoma
Numero di pagine: 94
Titolo originale: /
Prezzo: 18 euro 
Questo volume offre ai docenti della Scuola secondaria un approccio didattico innovativo che stimola la classe a studiare la storia del Novecento secondo una modalità interdisciplinare. La lettura degli albi illustrati è il motore per esplorare in modo personale, vivo e creativo gli eventi più significativi del “secolo breve”. Il volume è diviso in vari capitoli, ciascuno dei quali propone un diverso percorso su un differente argomento, quali: la Seconda rivoluzione industriale, la Prima guerra mondiale, la Shoah, la Resistenza, il Secondo dopoguerra, la segregazione razziale negli USA, la guerra in Jugoslavia fino alle migrazioni del XXI secolo. 
Nei percorsi proposti gli albi illustrati sono accompagnati da attività di scrittura, lettura, interpretazione delle illustrazioni e rielaborazione digitale. La tipologia diversa di attività favorisce l’acquisizione delle competenze, in linea con le Indicazioni nazionali e le competenze chiave di cittadinanza europee, e stimola al tempo stesso i differenti stili di apprendimento. Le rubriche di valutazione presenti in ciascun percorso offrono ai docenti un utile strumento per l’autovalutazione di studenti e studentesse e per una valutazione formativa.
Come scrive infatti nell'introduzione l'autore: "Dopo aver constatato personalmente quanto fosse efficace e vincente portare gli albi illustrati in classe all'interno delle lezioni di italiano, ho pensato a come farli entrare nei miei percorsi di insegnamento della storia. Ho iniziato a sperimentare nelle mie classi e a proporre diverse attività.
Questo volume offre ai docenti della scuola secondaria di primo grado, ma anche di secondo grado,  spunti utili per stimolare la classe a studiare la storia del Novecento in modo diverso e interdisciplinare."
In ogni capitolo/percorso infatti prima sono presentati l'argomento e gli obiettivi, poi c'è una contestualizzazione storica, un consiglio cinematografico e poi viene proposta un'attività con un albo illustrato. Albi illustrati come: "Io, Titanic" (per la Seconda rivoluzione industriale),  "L'altro fronte" (per la Prima guerra mondiale), "La bici di Bartali" (per gli Ebrei), "45" (per la Resistenza), "Tre in tutto" (per lil Secondo dopoguerra), "L'autobus di Rosa" (per gli USA negli anni '50 -'60), "La fioraia di Sarajevo" (per l'assedio di Sarajevo) e "Mediterraneo" (per le migrazioni nel XX-XXI secolo).
All'inizio comunque vi è un'introduzione che spiega un po' gli albi illustrati, tipo come vengono nominati e suddivisi, e come sceglierne di qualità, oltre a elencare otto motivi per leggere e usare un albo alla scuola secondaria. Poi, prima di iniziare, l'autore fornisce anche riferimenti legislativi e alcune indicazioni generali sui percorsi proposti e sulla lettura di un albo (tipo cosa osservare in una immagine, come disporre la classe, , come condurre la discussione a fine della lettura...).
La parte interessante del libro è proprio quella di offrire ai docenti approcci concreti, con indicazioni pratiche per attuare i percorsi, il che può risultare molto utile per i docenti. Peccato che non esistano libri simili anche per la scuola primaria, anche se volendo almeno il percorso sugli Ebrei e quello di "L'autobus di Rosa" si possono riadattare per parlare di argomenti come la Giornata della Memoria e la discriminazione  con le ultime classi della primaria. Gli altri argomenti invece sono tutte cose che si affrontano solo successivamente, però sarebbe bello, come dicevo, se esistesse qualcosa di analogo anche per i più piccoli, magari per una fascia d'età dagli 8 ai 10 anni. Per gli insegnanti della secondaria invece questo volume può rivelarsi un ottimo spunto su come proporre alcuni argomenti storici in modo diverso dal solito e servendosi del supporto dei libri illustrati, i quali raramente vengono usati alla secondaria, e che invece possono fare molto.
Alla fine è presente una bibliografia e l'elenco dei libri che fanno parte della collana "Learning academy: insegnare nel XXI secolo".
La parte grafica è buona e soprattutto funzionale: la scrittura non è molto grande, ma c'è abbastanza spazio tra una riga e l'altra, inoltre sono spesso presenti, mappe geografiche, schemi e tabelle (a colori) per spiegare meglio alcuni argomenti o concetti. Sono presenti assieme ai testi anche dei disegni e immagini a colori, tra cui anche copertine di albi, pagine interne o locandine di film che vengono proposti.

 


Sopra: In alto la copertina di colore giallo, a destra una pagina con una scheda dedicata all'attività con l'albo illustrato, presa dalle sezione dedicata alla persecuzione degli Ebrei. In basso invece due pagine tratti dal capitolo dedicato alla Prima guerra mondiale in cui compaiono anche tabelle e schemi, oltre che un consiglio cinematografico, tutto a colori.
 

GUIDA TASCABILE PER MANIACI DEI LIBRI PER RAGAZZI
Tipologia: guida
Autori:  The Book Fools Bunch con Carla Ghisalberti
Anno di Edizione: 29 agosto 2023
Casa editrice: Edizioni Clichy
Numero di pagine: 612
Titolo originale: /
Prezzo: 19 euro  
È un territorio straordinario e in continuo divenire quello della letteratura per l’infanzia e per ragazzi, uno sconfinato spazio aperto fatto di favole, fiabe, romanzi, racconti, poesie, diari... Questa nuova «guida tascabile» Clichy si propone come una mappa di orientamento per lettori curiosi e desiderosi di muoversi fra quello che nel tempo e fino ai giorni nostri è stato scritto, disegnato, pensato per i più piccoli. L'opera è divisa in varie parti: I 101 libri necessari per crescere, il cosa un libro può contenere (i libri in base al contenuto: favole, fiabe, miti, racconti, romanzi, poesia, diari, divulgazione, fumetti...) i libri necessari per crescere, le forme che possono prendere i libri (albo illustrato, silent book, cartonati, interattivi, fotografici, ...), quelli che parlano di questioni importanti (nascita, morte, coraggio, paura, guerra, pace, ridere, piangere, grande, piccolo, le stagioni, ecc...), i classici di ieri, oggi e domani, i titoli imperdibili, le scrittrici e gli scrittori, le illustratrici e gli illustratori da non dimenticare, le piccole-grandi questioni affrontate e molto altro ancora. Il tutto alla maniera delle guide Clichy, con bibliografie ragionate, centinaia di schede su titoli e autori, senza l’ardire di considerarlo un catalogo definitivo ma con l’aspirazione ad aiutare i suoi lettori a godersi il panorama e a trovare la propria strada tra i libri, per essere pronti a ripartire alla volta di nuove esplorazioni letterarie.
Una buona guida per chi cerca ispirazione o consigli di lettura per bambini e ragazzi, dagli 0 ai 14 anni, anche se il formato "tascabile" costringe gli autori a limitarsi a citare poche righe per ogni libro consigliato, spiegando un po' della trama, senza poter approfondire un po' di retroscena storici che spieghino come mai un libro risulta importante o meritevole di essere letto.
Una piccola nota negativa per il formato del libro, molto piccolo, in quanto appunto "tascabile", peccato che avendo più di 600 pagine il volume non risulta quasi per nulla molto tascabile, mentre le pagine sono piuttosto sottili, così come la copertina, che è un semplice cartoncino leggero bianco, il che rende il volume ancora meno "tascabile" in quanto se qualcuno se lo portasse in giro, nello zaino e nella borsa, correrebbe subito il rischio di sporcarlo, spiegazzarlo e quindi rovinarlo. Non so, per un libro con così tante pagine e con così tanti argomenti e materiale da poter trattare avrei preferito un formato non tascabile ma un po' più grande, robusto e solido, dove anche la scrittura avrebbe potuto essere un po' più grande e meno minuta.
Il libro poi è completamente privo di immagini, scritto piccolo, il che rende la consultazione  poco gradevole, a causa formato piccolo ma molto grosso del volume.


Sopra: In alto la copertina bianca, facile da sporcare, su cui spicca il titolo verde sopra l'immagine di un coniglio che pesca. Sotto due pagine interne dedicate ai libri che trattano della nascita e della morte, come vedete non ci sono immagini interne.


ATTRAVERSO IL LIBRO: Avventure critiche tra i libri per bambini
Tipologia: saggio
Autrice: Roberta Favia (Introduzione di Ilaria Crotti)
Anno di Edizione: 8 marzo 2023
Casa editriceIl Leone Verde
Numero di pagine: 206
Titolo originale: /
Prezzo: 19 euro   
Perché restare fuori e sbirciare dalla serratura quando si può aprire la porta? Preparatevi a cambiare dimensione e a entrare nel mondo dei libri per bambini e ragazzi! Attraverso il libro è una raccolta di contributi critici dedicati ai vari aspetti della letteratura per l'infanzia e l'adolescenza, in cui vengono analizzati alcuni elementi essenziali della costruzione dei libri dedicati a questa fascia di età, per comprenderne meccanismi e funzionamento.  
Uno strumento utile per imparare a montare e smontare, interrogarsi e scoprire questa vasta produzione letteraria (dagli albi illustrati alla poesia, passando per la narrativa e le questioni editoriali); una bussola preziosa per orientarsi e avvicinarsi con competenza e amore ai libri per bambini e ragazzi. Prefazione di Walter Fochesato.
Nella prima parte si affrontano alcuni nodi teorici critici quali la "sospensione di incredulità", l'autore implicito, la nozione del "correlativo oggettivo", il lettore implicito.
Qui viene ribadito il fatto che : "Bisognerebbe invece porre mente al fatto che chi scrive per bambini e bambine, per ragazzi e ragazze, implica un intreccio di competenze letterarie generalmente più complesse di quelle della scrittura che si rivolge agli adulti", mentre molto spesso gli scrittori di libri per l'infanzia vengono sottovalutati, e talvolta sono loro stessi a sottovalutati, come certi scrittori che iniziano a scrivere oer i bambini pensando che sia più facile rispetto a quella per adulti.
Parte molto interessante anche perché si analizzano alcuni aspetti tecnici dei libri, come il ruolo del lettore e quello dell'autore, cosa sono gli albi illustrati e le loro caratteristiche, soffermandosi sul rapporto tra testi e immagini, ma approfondendo anche il ruolo della grafica editoriale. Mi è piaciuto l'appello finale dell'autrice nei confronti dell case editrici (forse perchè io sono una che guarda molto anche all'aspetto estetico del libro prima di comprarlo): "curate l'aspetto grafico dei vostri libri, ne va non solo della qualità del libro stesso, ma anche del rispetto verso il vostro lettore."
Una seconda parte è riservata a "specifici risvolti comunicativi" affrontando temi come il ritmo narrativo, il punto di vista dell'autore, autore e lettore reali e impliciti, lo sviluppo delle storie, la lingua nel testo letterario e il nonsense nei libri per bambini.
La terza parte è dedicata alla lettura: quella ad alta voce, quella animata, il meme del lettore. Importante che l'autrice sottolinei che chi legge, a qualsiasi pubblico, deve avere "una preparazione professionale importante, che consiste nello studio dei libri che si leggono, nella non improvvisazione, nella preparazione fisica per reggere tempi di lettura e voci a cui dare forma", con una disposizione rispettosa e sincera nei confronti dell'ascoltatore.
La quarta parte è dedicata alla poesia, mentre la quinta ed ultima parla dell'editoria, quindi delle varie collane editoriali da un lato e la rilevanza significativa che la grafica di qualità svolge nel settore dei libri illustrati. In quest'ultimo capitolo si affrontano anche i temi dell'autismo nei libri, dei libri brutti, della letteratura nei libri della scuola primaria e dei libri a tema, intesi come opere scritte dall'autore su commissione della casa editrice. Ho apprezzato, da insegnante, come l'autrice denunci nei libri di lettura scolastici per la primaria due cose: le illustrazioni e i testi spesso modificati. Le illustrazioni che accompagnano i testi dei sussidiari non sono quelle originali, anche se magari si inseriscono dei testi presi da un albo illustrato (quindi dove c'è una imprescindibile correlazione tra testo e immagini), e hanno spesso una qualità piuttosto banale se non scarsa. Riguardo ai testi in effetti, e di questo in certi casi mi sono accorta anche io, molti vengono estrapolati dalle opere originali ma venendo modificati, a volte anche profondamente, e non solo togliendo qualche parte, ma a volte proprio riscrivendola, il tutto senza segnalare nulla ai lettori. e come afferma e si domanda l'autrice: "Ma dico, ma che razza di rispetto c'è dei testi e della loro qualità? e soprattutto, quale serietà nel non dichiarare nemmeno che il testo era stato rimaneggiato (in maniera indegna)?" Uno spunto per una discussione molto interessante, su cui forse noi insegnanti non riflettiamo abbastanza, abituate (o abituati) a vedere, percepire, il libro di letture come un semplice strumento, non certo come qualcosa che dovrebbe essere anche artistico.
Un libro molto carino che spiega vari concetti legati alla letteratura per l'infanzia anche da un punto di vista più tecnico, chiarendo alcune definizioni collegate alla letteratura, alla lettura e alla scrittura, il tutto fatto in brevi capitoli che spiegano le cose in modo chiaro e senza risultare pesanti.
Un libro interessante che illustra al lettore anche alcune nozioni teoriche (la sospensione dell'incredulità, il correlativo oggettivo, i lettori e gli autori reali e implicit, il punto di vista dell'autore, il ritmo narrativo, il viaggio dell'eroe, il linguaggio, il meme della lettura) che magari si erano anche studiate a scuola, ma che non è male ripassare per comprendere meglio alcuni aspetti più tecnici che possono aiutarci ad analizzare meglio un libro, il tutto con una narrazione molto fluida e per nulla pesante o lenta. 
Alla fine del volume è presente una bibliografia minima e una sitografia. 
Dal punto di vista grafico il libro è diviso in brevi capitoli i cui testi si presentano con un font un po' piccolo ma chiaro, dove le lettere sono ben distinte e l'interlinea tra una frase e l'altra è ampia. Ci sono all'interno delle immagini a colori, anche se non molte (17 pagine illustrate su più di 200) e non distribuite equamente, in quanto si concentrano soprattutto nella parte centrale, dove si trovano i capitoli dedicati all'albo illustrato, alla grafica editoriale e alla comunicazione letteraria.


Sopra: In alto la copertina, opera di Claudia Palmarucci, riprende l'idea espressa sul retro di copertina " Perché restare fuori e sbirciare dalla serratura quando si può aprire la porta?". Sotto due pagine interne in cui si vede un'illustrazione del Lupo Adolfo di Negrin.


IL  NUOVO UN ANNO DI LETTURA A SCUOLA: percorsi di writing and reading workshop.
Tipologia: saggio e guida 
Autori: a cura di Italian Writing Teachers
Anno di Edizione: 6 marzo 2023
Casa editrice La Compagnia del Libro
Numero di pagine: 208
Titolo originale: /
Prezzo: 15 euro 
Nel 2020 usciva "Un anno di lettura a scuola", la prima autopubblicazione collettiva della comunità di pratica Italian Writing Teachers. Questo volume è una seconda edizione ampiamente rivista, ampliata e arricchita di contributi che sono apparsi negli ultimi due anni sul sito del gruppo www.italianwritingteachers.it. Si rivolge in particolare ai docenti della scuola primaria e della secondaria di primo grado e affronta i fondamenti del laboratorio di lettura. 
Il lavoro è diviso in tre sezioni: una prima parte di natura più teorica, che propone questioni di metodo; si parla ad esempio di laboratori di lettura, del metodo "tell me" di Chambers, riflessioni, la biblioteca di classe, riflettere sulla scelta di un libro da leggere in classe per poi proporre laboratori di Reading e writong workshop, i circoli letterari a scuola, spunti per guidare alla scrittura autonoma, le consulenze di valutazione, ... In un capitolo poi si parla di consulenze di lettura in una classe della primaria e, poi, di come tener traccia delle consulenze. In un altro si parla invece di registri di lettura da usare come strumenti di controllo e spunti di riflessione.
Una seconda parte pratica, in cui sono presenti numerosi percorsi di Reading Workshop con opere di letteratura per ragazzi, corredati da diversi materiali come: le regole per un'accoglienza efficace; come scegliere un racconto da leggere in classe; come arrivare dalla lettura di libri in classe ad alta voce alla realizzazione di una mostra in biblioteca; ecc...
Alla fine di ogni capitolo è presente una bibliografia con le fonti, mentre in fondo al libro si trova  una appendice, che contiene strumenti di vario tipo come: tabelle per la valutazione; suggerimenti per annotazioni sui libri; infografiche; ricche bibliografie per approntare la biblioteca di classe suddivise per classi della primaria e della secondaria di primo e secondo grado, nonché anche un po' per generi testuali (romanzi, graphic-novel, albi illustrati ) e per tipologia di lettori (deboli, forti); vi è anche una sezione completamente dedicata alla poesia sia per la primaria che per la secondaria (sempre divisa per classi).
Graficamente il libro ha una scrittura chiara di media grandezza e con una discreta interlinea tra una riga e l'altra. I titoli dei capitolo sono scritti in maiuscolo e in grassetto e all'interno dei capitoli possono esserci parole di particolare importanza o titoletti scritti in grassetto. Alcuni capitoli sono presenti delle immagini in bianco e nero con schei, schede, tabelle, grafici, foto fatte in classe di copertini di libri, pagine con esempi di esercizi da poter far fare ai ragazzi.
 
 
 
Sopra: In alto la copertina arancione su cui spiccano le scritte bianche del titolo. In basso due pagine tratte dall'inizio del capitolo che si intitola "Tutto in una pagina", dove nella pagina a destra è pure riportata un'immagine con un esempio.
 

I RACCONTASTORIE: Un viaggio nella storia segreta delle fiabe e dei loro autori
Tipologia: saggio e guida
Autore: Nicholas Jubber
Anno di Edizione: 1 marzo 2023
Casa editrice: Bompiani
Numero di pagine: 416
Titolo originale: /
Prezzo: 25 euro  
Raccontare fiabe è come cucinare, diceva Angela Carter. Chi ha inventato per primo le polpette? In quale paese? Esiste la ricetta perfetta? No, un’unica ricetta non esiste, semmai ognuno di noi saprà prepararne una propria, buonissima versione. Questo vale anche per le fiabe, molte delle quali sono associate agli individui che le hanno trascritte o le hanno raccolte, spesso dando forma letteraria e sistematica a storie del folclore trasmesse perlopiù oralmente. È su queste figure che si concentra il nuovo libro di Nicholas Jubber, che ripercorre la vita e le opere di sette di loro: dal napoletano Giambattista Basile fino al danese Hans Christian Andersen, passando per inventori, ladri, ribelli e geni dimenticati, Jubber ci racconta degli autori che ci hanno regalato fiabe classiche come Cenerentola, Hänsel e Gretel, La Bella e la Bestia e Baba Yaga. Con passo avventuroso viaggiamo per fumanti città italiane e misteriose città orientali, attraversiamo la fitta Foresta Nera, la tundra siberiana e le colline innevate della Lapponia; seguiamo personaggi improbabili come la figlia di un farmacista tedesco, un giovane siriano in fuga e un dissidente russo coinvolto in un complotto per uccidere lo zar, e insieme a loro scopriamo i lati più segreti delle storie che ci appartengono fin da quando eravamo bambini.
Un saggio, nonché una guida alle fiabe molto carina, interessante e scorrevole da leggere. 
L'autore parte dalle biografie di vari autori per poi andare ad approfondirne anche le opere da loro scritte e temi in esse trattati, autori quali: Giambattista Basile, Hanna Dyab, Charles Perrault, Gabrielle-Suzanne Barbot de Villeneuve, Dortchen Wild, Ivan Chudjakov, Somadeva, Hans Christian Andersen. Le biografie sono inframmezzate dai riassunti di alcune fiabe, alcune famose altre piuttosto inedite. Jubber infatti, oltre alle più famose fiabe francesi, tedesche, svedesi, italiane parla anche di fiabe russe e indiane.
Alla fine troviamo una parte dedicata alle fonti citate e agli approfondimenti, e infine c'è la bibliografia.
La scrittura è abbastanza grande e con una discreta interlinea, peccato per la mancanza di immagini, anche se i riassunti delle storie sono racchiuse dentro delle cornici decorative.


Sopra: In alto la copertina in cui vengono utilizzati solo tre tinte (bianco, nero e verde) mentre in basso due pagine interne in cui a sinistra si vede, incorniciato, la fine di una fiaba, e a destra l'inizio del capitolo dedicato alla Villeneuve.
 
 
LEGGERE PIANO, FORTE, FORTISSIMO: come allenare alla lettura ragazzi e ragazze
Tipologia: guida e saggio
Autrice:  Alice Bigli
Anno di Edizione: 28 febbraio 2023
Casa editrice: Mondadori Editore
Numero di pagine: 253
Titolo originale: /
Prezzo: 16 euro   
"Ma perché leggi così tanto?" mi sento spesso chiedere durante i miei incontri con i ragazzi e le ragazze. Potrei rispondere semplicemente che è bello, che con i libri possiamo vivere mille avventure, scoprire mondi lontani, diventare i protagonisti di storie appassionanti. Eppure, leggere non è così naturale per noi esseri umani: da piccoli ci costa molta fatica imparare a farlo e anche da grandi, se siamo poco allenati, può risultare difficile e poco appagante. Questo perché il nostro cervello non è predisposto per la lettura, e perché leggere è davvero un'attività incredibilmente complessa. Cosa fare allora quando si è davanti a una lista di libri assegnati per le vacanze o a decine di pagine da leggere per il giorno dopo? Proprio come accade ai nostri muscoli quando pratichiamo sport, anche nella lettura il segreto è allenarsi. E per farlo al meglio bisogna avere conoscenze, competenze, metodo. Una guida per ragazzi, genitori, insegnanti, bibliotecari e addetti ai lavori, ricca di riflessioni ma anche di suggerimenti pratici, consigli e spunti per avvicinare ai libri, allenare la capacità di leggere e far appassionare anche i lettori più restii e meno esperti a quel mondo pieno di meraviglia e potenzialità che è la lettura.
Il volume è diviso in tre parti: "Perchè (far) leggere", "Cosa (far) leggere" e "Come (far) leggere".
La prima parte affronta argomenti come: spiegare come mai la lettura è faticosa, come funziona il cervello del lettore, il fatto di considerare le differenze di ogni lettore, riflettere sul perchè fare progetti di lettura, il ruolo della lettura in famiglia, la scelta di libri regalati o imposti da zie e professori ai giovani...
La seconda parte, "Cosa (far) leggere", spiega: cos'è la letteratura per bambini e ragazzi, parla di grandi che leggono libri per ragazzi, suggerisce metodi per individuare libri di qualità e identificare quelli di cattiva qualità, consiglia libri che "creano scompiglio", riflette sui libri politicamente corretti, su quelli a tema e sui classici, come muoversi tra i libri contemporanei, parla anche delle fiabe...
Ad esempio, per quanto riguarda cos'è la letteratura per l'infanzia, l'autrice spiega che "La letteratura per l'infanzia è stata a lungo misconosciuta e tuttora stenta a guadagnarsi uno spazio e un rispetto adeguati. [...] Insomma, non credo affatto che la letteratura per l'infanzia debba rassegnarsi a essere considerata "di serie B", [...] E per questo sono convinta che il punto aria nel darle legittimità rivendicando, invece che negare, i suoi caratteri specifici. [...] 
Sì tratta invece di una letteratura che, quando è di qualità, può parlare effettivamente a tutti. Dal punto di vista dei lettori finali, dunque, potremmo considerarla una letteratura "con una marcia in più" che non con qualcosa in meno."
Nella terza parte viene trattata: la lettura ad alta voce, la biblioteca di classe, suggerisce consigli su come invogliare alla lettura, dedicare dei tempi alla lettura, come discutere delle letture, evitare le schede, praticare l'incontro con l'autore, come progettare laboratori di lettura, ...
Una volume molto carino e scorrevole che suggerisce buoni consigli su come cercare di fare appassionare alla lettura bambini e ragazzi, offrendo consigli su che criteri seguire per la scelta, per identificare i volumi di qualità, suggerendo anche alcuni romanzi, e parlando in generale di letteratura per l'infanzia e l'adolescenza. Ho apprezzato particolarmente ad esempio i capitoli che parlano del rapporto che gli adulti hanno con la letteratura per l'infanzia, i capitoli sui libri "brutti", su quelli che creano scompiglio, i libri a tema, i contemporanei e i classici, le fiabe, l'adolescenza e anche quello sul fatto di poter imporre delle letture, se ciò si fa a fine educativo e per portare il giovane ad acquisire determinate competenze.
Alla fine è presenta una parte che si intitola "Altri saggi e approfondimenti consigliati", in cui vengono consigliati saggi di letteratura per l'infanzia, riviste specializzate, un elenco di siti per cercare bibliografie e recensioni di buoni libri, alcuni esempi di buone prime letture, libri per laboratori per la scuola secondaria. Infine troviamo le note bibliografiche. 
All'interno del volume non ci sono disegni o immagini, i testi sono scritti con una grandezza media, ma vi è una buona spaziatura tra una riga e l'altra. Oltre ai titoli in maiuscolo e in grassetto sono stati scelti diversi tipi di scrittura: c'è quella in rassetto e simil corsivo che sottolinea aspetti importanti del testo, oppure, se inserita dentro un ballon, riporta qualche testimonianza o esperienza; c'è la scrittura in maiuscolo e in grassetto come se fosse stata evidenziata in grigio che mette evidenza consigli pratici; alcune parole chiave poi sono state messe in grassetto oppure sottolineate. In questo modo, anche senza immagini, l'approccio col testo risulta abbastanza piacevole e facilitato.

 
 
Sopra: In alto la copertina sui toni del blu e del giallo, col titolo scritto in nero. In basso due pagine interne dove si possono vedere i diversi tipi di scrittura usati nei testi e l'uso dei riquadri per evidenziare alcuni concetti importanti.

 
 
AD OCCHI APERTI: Leggere l'albo illustrato
Tipologia: saggio
Autori: a cura dell'Associazione culturale Hamelin di Bologna
Anno di Edizione: 23 febbraio 2023
Casa editrice: Donzelli
Numero di pagine: 272
Titolo originale: /
Prezzo: 28 euro 
Esplorare l'universo dell'albo illustrato: questo il proposito del volume firmato dal gruppo di esperti e studiosi di Hamelin. Lo scopo è fornire uno strumento critico, inesistente in Italia, capace di guidare la lettura dell'albo da parte di genitori, insegnanti, bibliotecari, e semplici amanti del racconto per immagini. 
L'albo illustrato è un vero e proprio linguaggio, con le sue specifiche modalità di narrazione, non ancora analizzate a dovere, malgrado nel nostro tempo sia diventato cruciale saper leggere le immagini. Le importanti innovazioni del mercato editoriale italiano nell'ultimo decennio, e il dialogo sempre più stretto col panorama internazionale, hanno fatto emergere tutte le potenzialità espressive di questa forma di narrazione, che trova nella prima infanzia un destinatario privilegiato, ma che non si pone limiti in fatto di tematiche, sperimentazioni e pubblico di riferimento. 
Attraverso un percorso che esplora le esperienze più significative dell'editoria per l'infanzia, il libro analizza dall'interno la fisionomia dell'albo illustrato: il formato, con le sue specifiche valenze narrative, il rapporto tra parole e immagini, il ritmo e il tempo della narrazione, e la formula dei libri senza parole. Un cammino disseminato di figure: le tavole dei più grandi maestri dell'illustrazione accompagnano le puntuali incursioni degli autori nel mondo poco esplorato di un'arte che spesso resta in ombra sugli scaffali delle librerie. In effetti l'apparato iconografico è piuttosto ricco e molto bello e serve ad accompagnare i lettori durante le spiegazioni, con illustrazioni e immagini a colori be riprodotte, che mostrano ad esempio pagine di vari albi illustrati che gli autori citano nei testi o che analizzano.
Questo saggio si concentra principalmente nella letteratura per l'infanzia che riguarda gli albi illustrati, i quali "fanno parte di un panorama visivo che accompagna fin da piccolissimi, ma paradossalmente, nel quotidiano, di loro si conosce una versione annacquata, piatta, che non rende giustizia al potenziale materiale esplosivo che si maneggia."
La maggior parte degli albi illustrati, o almeno quelli di qualità, infatti racchiude dentro di sé moltissimi spunti e significati, più livelli di lettura di cui molto spesso gli adulti neppure si accorgono. Tale libro vuole quindi "sviluppare e ampliare i termini della riflessione teorica e pratica sull'albo illustrato", aprendo nuove finestre di confronto, vuole, insomma, far capire alle persone la ricchezza e la complessità, ma anche la bellezza che si cela dietro gli albi illustrati, fornendo anche notizie storiche, oltre che iconografiche.
Un saggio molto interessante e per certi versi anche illuminante, ma che rimane piacevole da leggere senza diventare pesante, che ci fa rendere conto di quanto gli adulti sottovalutino la letteratura per l'infanzia, anche quella dedicata ai più piccoli, mentre essa, o almeno quella di qualità, è degna tanto e quanto, e forse a volte anche di più, di quella per adulti, anche se sicuramente presenta caratteristiche diverse in quanto indirizzata a lettori che hanno caratteristiche ed esigenze diverse rispetto agli adulti. Una guida che comunque vuole fornire anche spunti pratici per tutto coloro che lavorano con i bambini, o che semplicemente amano gli albi, aiutando le persone a capire come analizzarli e quindi anche a selezionarli, prima di tutto cercando di far loro comprendere quali sono quelli "belli", di qualità, da quelli "brutti", commerciali. Alla fine c'è la bibliografia, mentre le note bibliografiche sono poste alla fine di ogni pagina.
Bella anche dal punto di vista grafico in quanto ricca di immagini a colori, nonostante la scrittura un po' piccolina.
 
 
 Sopra: In alto la copertina in cui si vede un bambino che guarda da una finestra dietro la quale ci sono questi occhi giganteschi, un riferimento probabilmente anche al titolo. In basso due pagine in cui potete vedere come a destra siano state riportate delle pagine dell'albo di "Nel paese dei mostri selvaggi", citato nei testi a sinistra.
 
 
NATI PER LEGGERE: Una guida per genitori e futuri lettori (2023)
Tipologia: guida
Autore: Marc Barnett
Anno di Edizione: 1 gennaio 2023
Casa editrice: AIB (Associazione Italiana Biblioteche)
Numero di pagine: 125
Titolo originale: /
Prezzo: 9 euro 
Scegliere i libri migliori nel vasto panorama della produzione editoriale è sempre una sfida. Non devono essere solo i più belli, i più innovativi, i più coerenti, coesi e armoniosi nel rapporto tra parole e immagini; devono anche conquistare i bambini, sia quelli che si avvicinano per la prima volta ai libri (vuoi perché piccolissimi, vuoi perché nella loro famiglia non si legge molto), sia quelli che ne conoscono a bizzeffe e che, di fronte alle trame e ai racconti più noti, rischiano di annoiarsi. È una bella sfida, non c’è che dire. Ma è anche un’operazione entusiasmante che ogni volta riempie di meraviglia per la qualità di ciò che viene pubblicato.
Questa è l'edizione attualmente più recente (del 2023, ma ne esiste una anche del 2021 e anche altre ancora precedenti) della guida di Nati per Leggere, un'iniziativa pedagogica e culturale non profit, promossa dall'azione congiunta dell'Associazione Italiana Biblioteche, dall'Associazione Culturale Pediatri - ONLUS e dal Centro per la Salute del Bambino - ONLUS. L'iniziativa si prefigge l'intento di promuovere la lettura ad alta voce rivolta ai bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni.
La guida è suddivisa in varie sezioni suddivise per temi come; quella dell'attesa e della cura, sulla mamma, sui papà, sui nonni, e sulle famiglie in generale; quella dedicata ai sensi; quella dedicata alla scoperta del mondo, che comprende ad esempio albi dedicati ai numeri, alla matematica, alle forme, ai colori, alla classificazione, agli esseri viventi, ecc...; quella sulla musicalità delle parole, che comprende quindi testi in rima, poesie, giochi di parole; e poi quella dedicata alle storie. Quest'ultima sezione è anch'essa divisa per tematiche come il crescere, l'amicizia, il viaggio,  lo scorrere del tempo, le storie magiche, quelle "paurose", quelle sulla natura, sulla buonanotte, quelle lunghe, e infine sul Natale e sulle fiabe e loro eventuali rivisitazioni.
Alla fine si trova un utile indice di autori ed illustratori ed un indice dei titoli.
Un punto a favore della guida è data dalla grafica accattivante e molto colorata, infatti per ogni titolo citato è presente un'immagine della rispettiva copertina, a colori, il che è molto utile per individuare velocemente un certo volume e per farsi un'idea dei libri proposti.
I libri però non sono approfonditi e la descrizione presente per alcuni ci si limita a riportare ciò che probabilmente è scritto sul retro della copertina, di altri invece c'è solamente una frasetta di presentazione come, ad esempio: "Un libro di benvenuto e insieme una promessa di amore e cura" (riferito a "Qui con te" di Clark e della Arsenault), o "Classificare l'abbigliamento è divertente se le parole sono in rima e i personaggi sono ... mostri" (riferito a "Ai mostri piace vestirsi" di Hirst), o "Meravigliosamente ripetitivo, il testo ci fa entrare nell'atmosfera buia  e buia di un bosco pieno di lupi... Sopravviveremo?" (per "Nella foresta silenziosa e misteriosa" di Bournay), ecc...
Carina la suddivisione per argomenti, peccato che la selezione di titoli per ogni argomento poi è piuttosto limitata e prenda più che altro in considerazione quelli usciti negli ultimi tre anni, quindi tra il 2020 e il 2022 (e uno del 2023). Questo perchè queste guide di NAti per Leggere vengono pubblicati con cadenza regolare ogni tot anni, per cui per avere riferimenti di libri più vecchi è necessario andarsi a vedere le precedenti pubblicazioni.
Il volume rimane comunque una valida guida per quei genitori, educatori, insegnati o altre figure che cercano costantemente di aggiornarsi sui nuovi titoli per l'infanzia che escono costantemente ogni anno. Peccato che l'associazione si rivolga principalmente a bambini piccoli, fino ai 6 anni appunto, poiché chi invece cerca romanzi più impegnativi, adatti a bambini di un'eta superiore, dalla primaria in su (tenendo presente che comunque alcuni albi e libri di fiabe e poesie si possono proporre anche alla primaria) dovrà rivolgersi ad altre fonti.
La guida comunque rimane una buona fonte di ispirazione per chi ricerca proposte per bambini di età prescolare e per rimanere aggiornato sulle migliori  novità editoriali degli ultimi anni (anche se sicuramente non tutte, in quanto lo spazio a disposizione per ogni argomento è molto limitato)
Alla fine sono presenti un indice dei titoli, un indice di autori e illustratori e i crediti.
I titoli dei tibri sono scritti in maiuscolo e in grassetto per renderli dubito individuabili, anche se la scrittura è piuttosto piccola e spesso un po' scarna. In compenso il libro è molto ricco di immagini a colori che ritraggono soprattutto le copertine dei libri e degli albi citati e consigliati.
 
 

  Sopra: In alto a sinistra la copertina dell'edizione del 2023, di colore fucsia (la precedente era blu). A destra i libri dedicate alle mamme. In basso le pagine dedicate agli albi un po' di paura con "storie pericolose".
 
 
STORIA DELLE FIABE: Origini di una grandiosa avventura
Tipologia: saggio
Autore: Mauro Smocovich
Anno di Edizione: 28 ottobre 2022
Casa editrice: Odoya
Numero di pagine: 416
Titolo originale: /
Prezzo: 22 euro 
“C’era una volta”, si dice, come se oggi non ci fosse più. Omicidi, abusi e tanta cattiveria, sopraffazione, violenza, ma anche amore, amicizia… le fiabe sono il caleidoscopio colorato della vita. E anche della morte. Sono storie drammatiche, romantiche, fantastiche, trasformate a piacere, a seconda del gusto di chi narra e di chi ascolta. Fiabe che mutano a seconda dei tempi e dei costumi, raccontate da scrittori come Andersen, i fratelli Grimm e Perrault, ma anche da italiani come Basile, Straparola e Calvino. Quelli che per molti sono solo racconti da focolare, storie apotropaiche o rassicuranti, educative o immaginifiche, spesso celano risvolti inquietanti. E se Barbablù fosse esistito davvero? A chi è ispirato il Gobbo di Notre-Dame? Nei meandri delle fiabe, come giganteschi draghi assopiti, si annidano eventi storici, dettagli personali della vita degli autori, fatti di cronaca e antiche leggende. Fiabe molto spesso lontane, talvolta lontanissime, dai protagonisti e dalle vicende che le hanno ispirate. Fiabe raccontate davanti a un caminetto acceso, ma anche attraverso film, pièces teatrali e opere liriche. Fiabe che rotolano nel tempo modificando i loro tratti, cambiando pelle. “E vissero tutti felici e contenti”? Non proprio. “Si risvegliò grazie al bacio del vero amore”? Neanche per idea. Storia delle fiabe è un libro ricco di curiosità e misteri: tra archetipi e aneddoti curiosi, Smocovich seziona le fiabe più conosciute e più amate e ne ritrova le antenate e le sorelle minori, ripercorrendo la storia labirintica dell’immaginazione.
Un saggio nonché guida ale fiabe e ad alcuni titoli della letteratura per l'infanzia molto bella, scorrevole e godibile, ma pure ricca di spunti e di informazioni. Al suo interno l'autore tratta di argomenti quali: i racconti di Mamma Oca, Esopo e le sue favole, "Cenerentola", "Biancaneve", Basile, Madame d'Aulnoy, "Cappuccetto Rosso", "I viaggi di Gulliver", "Il gatto con gli stivali",  "Barbablù", "La bella e la bestia", "Le mille e una notte", Simbad il marinaio, Liù, i Grimm, "Hansel e Gretel", "L'ebreo nel roveto", "Ondina", "L'ombra", Crane, Widter e Wolf, "Fantaghirò", la Contessa Lara, "Alice nel Paese delle Meraviglie", "Dumbo", "Fratel coniglietto", Oscar Wilde, "Il Mago di OZ" e "Peter Pan".
La cosa interessante è che quando l'autore parla di una fiaba lo fa confrontando le varie versione di essa esistenti, non limitandosi quindi a citare solo la versione più famosa, ma creando un bell'insieme di spunti e riflessioni. Quando invece affronta di un classico dell'infanzia lo fa parlando del suo autore ma anche affrontando le tematiche che l'opera porta in sé. Altre volte invece i capitoli sono più di tipo biografico, concentrandosi nel trattare un determinato autore (tipo i Grimm, Perrault, Oscar Wilde, ecc..). Alla fine è presente la bibliografia e l'indice dei nomi.
Un'opera molto bella e variegata, ideale per chi vuole saperne di più sul mondo fiabesco, sia come neofita che come persona già più "esperta", ma anche per chi vuole approfondire alcune figure e aspetti di alcuni grandi classici della letteratura per l'infanzia. Il volume poi è accompagnato da un ricco apparato iconografico, in bianco e nero, comunque molto gradevole, che rende i testi anche piacevoli visivamente da sfogliare.
 
 
 
Sopra: In alto la copertina dai colori pastello , su cui spicca la parola rossa "Fiabe". In basso alcune pagine interne, con illustrazioni in bianco e nero, che trattano una della fiaba di "Barbablù" e l'altra della storia di "Ondina".
 
 
ALLA LETTERA L: Libri & Librerie
Tipologia: guida e saggio (?)
Autrice: Grazia Gotti
Anno di Edizione: 18 marzo 2022
Casa editrice: Bompiani
Numero di pagine: 288
Titolo originale: /
Prezzo: 17 euro 
Grazia Gotti, cofondatrice della storica libreria per ragazzi bolognese Giannino Stoppani, racconta di sé e del suo lavoro attraverso un alfabeto utile a decifrare il mondo dei libri con occhi aperti e curiosi: "Qualche volta succede che le cose trovino un loro ordine nel disordine ordinato alfabetico della mia mente: storie, autori, editori e libri si rimettono tutti a posto, come quando risistemiamo una biblioteca. E si mettono in ordine anche le cosse della propria esperienza, umana e professionale."
 A come America, B come best seller, C come Cina ma anche Calvino, e poi P come poesia, R come Rodari, U come utopia, V come vendere e via fino a W come web: le storie lette si intrecciano a quelle di persone, autori, librai, editori, illustratori, incontrati in un continuo viaggio fisico e mentale alla ricerca di risposte alla domanda prima: come si fa a far crescere il mercato editoriale, e quindi la cultura di un paese? Certo partendo dai bambini, e dai libri pensati per loro.
In realtà questo libro non so se può essere classificato n'è come un saggio né come una guida, sebbene al suo interno l'autrice citi molti titoli, collegandoli soprattutto però alla sua esperienza personale suddivisa per ambiti, in base alle lettere dell'alfabeto. In molte lettere cita i nomi di città o paesi come l'Afghanistan, l'America, Bologna, Mosca, Sicilia, Trieste, Venezia, ecc... ; oppure di case editrici quali la Adelphi, Babalibri, Editori ebrei, ... ; oppure di scrittori, com Rodari, Calvino, Carle Eric, Faeti Antonio, ...; o talvolta di personaggi di libri quali Babar & C., Kamillo Kromo, Kira Kira & C., Quadratino & C., ecc...
Ma tra le altri voci affrontate troviamo anche titoli come le "Donne", "Dono", "Librerie per ragazzi", "Poesia", "Sogno", Young Adult", "Zero", ....
L'autrice racconta la propria esperienza personale avuta con un certo libro o con un certo autore o con una determinata casa editrice, andando ad esempio a raccontare come ha conosciuto una certa persona, o una specifica casa editrice, oppure come mai è andata a leggersi un determinato libro e perchè se lo ricorda, oppure perchè esso è legato a un certo tema,  ... Ad esempio su Gianni Rodari (lettera R) comincia partendo a raccontare di come negli anni Ottanta non si fosse accorta della scomparsa dello scrittore e delle sue opere, anche se poi lei afferma che l'autore è entrato successivamente negli anni nella sua vita famigliare e professionale, contribuendo anche a farlo tornare alla ribalta in modo che non venga mai più dimenticato. Oppure, quando parla di Best Seller (lettera B) tratta di "Per questo mi chiamo Giovanni", scritto da Falcone, un romanzo ora considerato un best seller (e un long seller) che Gotti aveva commissionato all'autore per una collana che avrebbe dovuto chiamarsi "Argonauti", ma che alla fine non venne mai realizzata, così il libro di Falcone venne poi edito dalla Fabbri.
Gotti dedica alcuni capitoli ai libri e agli autori per l'infanzia e l'adolescenza, ma in molti in realtà cita anche opere per adulti o comunque per ragazzi abbastanza grandi, per cui il suo raggio d'azione è piuttosto ampio. Fa anche considerazioni riguardo alla politica e iniziative politiche di un certo periodo storico, come ad esempio quelle che hanno erogato fondi e finanziamenti per biblioteche scolastiche o comunali, libreria, ecc..., il tutto legato a esperienze da lei vissute.
Alla fine sono presenti un indice dei nomi, un indice delle opere, e un indice delle case e editrici e delle librerie, i quali sono effettivamente molto utili, in quanto l'autrice in una parte può finire a parlare e citare vari argomenti, facendo un po' un minestrone.
Le scritte sono grandi e con una buona spaziatura tra una riga e l'altra e c'è molto margine sopra, sotto e al lati delle pagine. Ogni capitolo prende il nome da una lettera dell'alfabeto, che viene scritta in grande e in grassetto all'inizio, poi ci sono i sottocapitoli (i quali sono nomi di scrittori o città) che sono parole scritte in grassetto, un po' distanziate dal testo. Per il resto il volume è completamente privo di immagini.
 
 
Sopra: In alto sulla copertina, dallo sfondo bianco, viene messa in risalto una grande lettera "L" composta da varie altre lettere. In basso due pagine interne dove inizia il capitolo dedicato alla R, di Rodari Gianni.
 
 
DI COSA PARLANO I LIBRI PER BAMBINI: La letteratura per l'infanzia come critica radicale.
Tipologia: saggio
Autrice: Giorgia Grilli
Anno di Edizione: 2 dicembre 2021
Casa editrice: Donzelli Editore
Numero di pagine: 320
Titolo originale: /
Prezzo: 32 euro 
I grandi libri per l'infanzia non hanno nessuna lezione da dare ai bambini. Attorno a questa consapevolezza ruota l'esplorazione condotta in queste pagine. Frutto di una ricerca ventennale, il saggio di Giorgia Grilli ribalta stereotipi e luoghi comuni, per portare alla luce la linfa di cui si nutrono quei libri per bambini che possono realmente dirsi letteratura. È un rovesciamento di prospettiva quello che qui si propone, un cambio di postura: è l'infanzia – soglia di accesso a quanto di più profondo esista nell'umano – che ha qualcosa da dire, da far trapelare. La grande letteratura per l'infanzia è proprio quella che aguzza lo sguardo, rende più ricettivi, si sforza di avvicinarsi a una dimensione che ci è estranea. «Il bambino – scrive Giorgia Grilli – è quanto di più irriducibile all'adulto si possa dare. Prima di diventare individui civili i bambini sono creature ancestrali». In essi scorgiamo l'infanzia stessa del genere umano, e la sua prossimità a quanto c'è di arcano nell'esistenza, nella natura, nel ciclo della vita e della morte.
In una parte iniziale l'autrice analizza il rapporto tra bambini, adulti e letteratura, parlando ad esempio di alcuni grandi autori per l'infanzia come Sendak, P.L. Travers. Margaret Wise Brown, o di alcuni bambini che si possono considerare co-autori come nei casi di Alice, Peter e Christopher Robin. Si parla poi dell'incomunicabilità assoluto tra gli adulti e l'infanzia (tranne alcune eccezione, come si è visto, tanto che "quello dell'infanzia invisibile è un topos che ritroviamo in tantissime trame e/o illustrazioni, all'interno della letteratura per l'infanzia."
Vengono anche analizzati due classici della letteratura per l'infanzia come "Alice" e "Pinocchio" o quali, secondo l'autrice, toccano corde profonde dentro di noi, dentro ogni essere umano.
Altri capitoli sono invece dedicati ad analizzare alcuni temi e topos della letteratura dell'infanzia, in particolare quelli legati a sentimenti che si solito vengono considerati negativi quali la paura, la tristezza, l'assenza dei genitori, la morte. L'autrice sostiene l'importanza di fornire ai bambini una letteratura non edulcorata perché "i bambini sanno. Che esiste il male, che il mondo è pieno di ingiustizie, che la realtà è fatta di cose spaventose, angoscianti abnormi. Proprio per questi hanno bisogno che qualcuno gliene parli, hanno bisogno di racconti, di storie che diano un senso a questi aspetti che non possono essere elusi e sui quali e dei quali, più di chiunque altro, indifesi come si sentono, i bambini vogliono sentir narrare." A tale proposito ricorda come le fiabe possano essere portatrici delle più ataviche paure umane (citando ad esempio quelle della Perodi), e continua affermando che: "La grande letteratura è interessata alla totalità dell'umano, non solo a quella parte di facciata che può fare comodo, alla società, mostrare. Indaga nel profondo, affronta ciò che è spaventoso, come abbiamo visto, ma non solo: in essa troviamo immancabilmente la sofferenza, il dolore, la tristezza, lo struggimento, tutte dimensioni che oggi non pensiamo che l'infanzia debba esplorare, o vedere espresse, nemmeno in forma di racconto. Mentre lo spazio della narrazione offre un'esperienza emozionale insieme intesa e protetta, dunque preziosa per crescere, e costituisce con ciò una forma insostituibile di educazione sentimentale, nonché di educazione all'apertura mentale."
Si parla anche di figure particolari come gli antenati, i nonni, i diversi, gli outsiders e i fuorilegge. Queste due ultime figure, in particolare, sono necessarie perché "ai bambini occorrono altre figure, rispetto ai genitori, agli educatori, agli adulti regolari, per potersi inoltrare dove è necessario andare, oltre la soglia che segna il limite tra ciò che abbiamo, come umani, costruito e ciò che c'era e ci sarà prima e al di là di noi e della nostra visione antropocentrica e limitata delle cose." Queste figure sono ricercate e analizzate non solo nei libri ma anche nei film e nel cinema.
L'autrice poi riflette su alcune azioni importanti per i bambini come: giocare, vedere, parlare e raccontare. Alla fine c'è la bibliografia, mentre le note bibliografiche sono poste alla fine di ogni pagina.
Un bel saggio denso di informazioni, con un apparato grafico veramente valido e ben fatto: tante pagine sono piene di illustrazioni (disegni, pagine tratte da albi illustrati, fotogrammi di film...) riprodotte in maniera nitida e con dei bei colori vividi, intensi e brillanti.
 
 
  Sopra: In alto sulla copertina vediamo parte di un'illustrazione che probabilmente rimanda alla leggenda di Romolo e Remo. In basso due pagine in cui vediamo due illustrazioni tratte dal picturebook "Dear Mili", pubblicato in italiano dalla Mondadori nel 1989 come "Cara Mili".

 
IN CERCA DI GUAI. Studiare la letteratura per l'infanzia
Tipologia: saggio
Autori: Emilio Varrà, Lorenzo Cantatore, Nicola Galli Laforest, Giorgia Grilli, Martino Negri, Giordana Piccinini, Ilaria Tontardini
Anno di Edizione: 11 febbraio 2021
Casa editrice: Edizioni Junior
Numero di pagine: 270
Titolo originale: /
Prezzo: 26 euro 
Per gli autori di questo volume studiare la letteratura per l'infanzia vuol dire prima di tutto orientare lo sguardo sullo squilibrio tra chi la produce (l'adulto) e chi la riceve (bambino o bambina). Proprio in tale squilibrio questa letteratura ha trovato fin dalle origini uno straordinario spazio di libertà e sperimentazione, evidente oggi in massimo grado nel suo proseguire una costitutiva vocazione alla multimedialità e all'ibridazione. Significa quindi confrontarsi con un'idea d'infanzia quale attiva fruitrice di messaggi culturali basati sulla contaminazione dei linguaggi, sul gusto della lingua, dell'immagine e della narrazione, intesa nel suo senso più ampio, articolato e multiforme. La prospettiva è dunque quella di fare critica partendo dalla forma dell'opera, nella convinzione che l'esperienza estetica, quando di valore, sia di per sé pedagogica. Questo volume vorrebbe essere paradigmatico rispetto alla possibilità d'intrecciare fecondamente e armonicamente le diverse prospettive degli autori, in una visione d'insieme capace di comporre critica letteraria, riflessione sugli aspetti visuali e materiali dei libri, consapevolezza antropologica, filosofica e linguistica, dimensione psicologica e pedagogia. 
Il libro è composto infatti da vari saggi, quasi tutti sono interessati, tranne uno che ho trovato noiosetto: il primo, scritto da Lorenzo Cantatore, mi aspettavo che fosse molto più illuminate invece mi è sembrato che l'autore abbia parlato tanto per poi esprimere pochi concetti chiave, che avrebbe potuto dire con decisamente meno giri di parole, non mi ha lasciato nulla. I saggi della Grilli, di Laforest, di Varrà, di Piccinini, della Tontardini e quello di Negri sono stati decisamente più interessanti, comprensibili e coinvolgenti. Nel primo la studiosa ha voluto analizzare quei titoli di libri per l'infanzia che vogliono dire "qualcosa di fondamentale sull'umano". In quello di Laforest si parla dell'importanza del periodo dell'infanzia e di come per i grandi autori di letteratura per bambini e ragazzi essa sembra essere "il vero e unico centro di gravità e di senso, al termine del male si apre un vuoto non colmabile". Quello di Varrà è dedicato invece all'importanza dello spazio nella letteratura per l'infanzia: "la letteratura per l'infanzia ha costruito nel suo farsi un atlante di spazi simbolici e ricorrenti e non mancano studi dedicati ad essi." Quello della Piccinini tratta delle scrittrici della letteratura per l'infanzia, riguardo alle quali vuole abbattere lo stereotipo che vede le donne naturalmente portate a scrivere per bambini, e di "come esse fossero e si ritenessero intellettuali e letterate, non diversamente dagli uomini."
Un altro capitolo, della Tontardini, è quello dedicato agli albi illustrati e in particolare sul concetto di asimmetria: "La mancanza di simmetria comporta un giudizio implicito sulla fallibilità della parola nell'assolvere un compito, ma l'autore evidenzia che la relazione è <<a doppio senso di marcia>>, mettendo linguaggio e immagine su un piano forzatamente e necessariamente comunicante. Possiamo prendere in prestito questo concetto di "asimmetria fra parola e immagine" per interpretare il problema costitutivo dell'albo illustrato: i due elementi sono inseparabili ma diversi e di conseguenza il loro interagire porta sempre con sé uno squilibrio.
Infine quello di Negri tratta del rapporto tra letteratura ed educazione: "Quali sono le ragioni educative profonde, se ci sono, dell'esperienza generata dalla lettura. [...] Quali occasioni di cambiamento dischiude? E a quali condizioni?
Alla fine troviamo la bibliografia, l'indice dei nomi e quello delle opere.
A livello grafico il volume si presenta abbastanza bene: una scrittura abbastanza grande, anche se un po' fitta, con ampi margini laterali. Ci sono delle immagini a colori, ben riprodotte, ma esse sono presenti, anche se numerose, solo in un paio di capitoli: quello della letteratura per l'infanzia come discorso filosofico della Grilli e quello sull'albo illustrato della Tontardini.

 
 Sopra: In alto la copertina mostra un'illustrazione di Negrin. In basso alcune pagine tratte dal saggio della Grilli in cui si spiega come il bambino, ad un certo punto, sia distante dall'adulto, capace di qualsiasi trasformazione e contaminazione con forme "altre" rispetto a sé, tra cui gli animali.
 

LE AMICHE FORMIDABILI: eroine fantastiche con cui diventare grandi
Tipologia: guida
Autori: Eleonora Fornasari e Ilenia Provenzi
Anno di Edizione: 12 gennaio 2021
Casa editrice: De Agostini
Numero di pagine: 233
Titolo originale: /
Prezzo: 12,90 euro  
Sono ragazzine vivaci, coraggiose, intelligenti e piene di sogni e progetti, che hanno vissuto avventure straordinarie oppure si sono ritagliate il loro spazio nel mondo, conquistando il cuore di tante lettrici. Ventisei amiche formidabili ti aspettano in questo libro, con schede di approfondimento, tante curiosità e consigli per diventare grande con le tue eroine preferite o ancora da scoprire. Si chiamano Anna, Matilde, Pippi, Hermione, Momo… e sono le protagoniste dei più famosi romanzi per ragazzi, diventati veri e propri classici anche al cinema o in tv. Non sono perfette ma sono autentiche perché hanno il coraggio di essere se stesse e di lottare per ciò che ritengono importante. Qualche volta combinano pasticci e qualche volta hanno ragione, proprio come è capitato o capiterà a te. Conoscere le loro storie ti può aiutare non solo a esplorare nuove realtà, ma a capire qualcosa in più su te stessa, e a trovare nel cuore risorse che non immaginavi di avere, cominciando a cercare il tuo posto nel mondo. Ti lanci sempre in nuove imprese e non ti piace sentirti dire che “non si può”? Oppure ti arrabbi di fronte alle ingiustizie? Senti di avere un legame speciale con la natura e gli spazi aperti? Anime verdi o Spiriti liberi, Immaginatrici o Curiose, Angeli, Cercatrici, Predestinate: questo libro offre una mappa fra i modelli femminili più popolari nel tempo, per scoprire che le eroine più interessanti sono proprio quelle che nascono da un mix di caratteristiche diverse, un po’ come nella vita, e cambiano nel corso della propria avventura. Non sei curiosa di sapere a quale di queste amiche formidabili assomigli di più?
Un libro che può fornire degli ottimi spunti di lettura per le bambine (e bambini), ma anche per adulti. E' una lettura leggera (che comunque consiglio per la lettura autonoma a partire dagli 8/9 anni poiché la parte scritta è preponderante), per conoscere ed approfondire alcuni personaggi più o meno famosi, che abbiamo già incontrato o che potremmo farci venire la voglia di conoscere.
Segnalo comunque che, sebbene si parli di classici, nel volume non sono presentate solo protagoniste di libri "vecchi" (tipo dai primi del novecento e indietro), ma anche di edizioni più recenti come: Calpurnia, che viene da "L'evoluzione di Calpurnia" del 2009, Ginny Wisley ed Hermione Granger dalla saga di Harry Potter (1997-2007), oppure Pervinca e Vaniglia che provengono dalla saga di Fairy Oak (2005-2021) ecc...
E' una lettura che comunque non si limita a descrivere qualcuno, ma vuole offrire anche degli spunti di riflessione, ed è per questo che ogni eroina viene descritta con i propri pregi, ma anche con i suoi punti di debolezza, proprio per far capire ai lettori che nessuno è perfetto, e che anzi sono proprio i personaggi più sfaccettati quelli che hanno finito per entrare maggiormente nei cuori delle persone, e a continuare a risiedervi per tanto tempo. 
Peccato che in fondo al libro non sia presente nessuna bibliografia che elenchi i titoli citato.
Dal punto di vista grafico i testi sono scritti abbastanza in grande, con una buona spaziatura tra una riga e l'altra. Essi poi sono accompagnati dalle illustrazioni molto carine, in bianco e nero, di Rachele Aragno, a volte a pagina intera ed altre volte inserite in mezzo ai testi; inserite per aiutare anche i lettori più giovani nello sfogliare e nell'orientarsi con questa guida. 

 
Sopra: Sulla copertina compaiono alcune delle amiche/eroine di cui parla il titolo come Pippi, Tracy Beaker (da "Bambina affittasi"), Lyra (da "Queste oscure materie"). In basso due pagine interne dedicate alle bambine "predestinate".
 
 
LETTERATURA PER L'INFANZIA E L'ADOLESCENZA: Una narrativa per crescere e formarsi
Tipologia: saggio
Autrice: Silvia Blezza Picherle (con alcuni interventi di Luca Ganzerla)
Anno di Edizione: 14 luglio 2020
Casa editrice: QuiEdit
Numero di pagine: 364
Titolo originale: /
Prezzo: 23 euro  
Questo volume, una versione ampliata e aggiornata, raccoglie una serie di contributi finalizzati a far conoscere la letteratura per l’infanzia e l’adolescenza, al fine di progettare percorsi di educazione/promozione alla/della lettura sul territorio in diversi contesti educativi. Oggi più che mai, infatti, l’agire promozionale ha bisogno di un sapere solido e critico, senza cadere nello spontaneismo e nell’improvvisazione.
Le tematiche trattate sono state scelte dall'autrice pensando a quelle che lei ritiene quelle basilari da possedere.
Inizialmente l'autrice propone una riflessione sulla letteratura dell'infanzia come disciplina, su come è nata e si è evoluta, su quali siano le sue funzioni.
Un'altra parte del volume è dedicata "alle caratteristiche che connotano la migliore produzione contemporanea per bambini e adolescenti", dove viene presa in considerazione anche e soprattutto la qualità stilistica dell'opera. Il capitolo sesto in particolare è dedicato ai classici, mentre il settimo agli albi illustrati.
Gli ultimi capitoli sono dedicati ad alcuni temi cari all'autrice come la fiaba classica, Collodi e Pinocchio, ed ad alcuni scrittori di eccellenza quali: Lindgren, Rodari, Milani e Dahl.
Testo molto interessante che riprende alcuni concetti che l'autrice aveva inserito anche in due opere precedenti: "Libri bambini ragazzi. Incontri tra educazione e letteratura" e "Formare lettori, promuovere la lettura. Percorsi narrativi tra territorio e scuola". Si parla ad esempio di come è nata la letteratura per l'infanzia, delle sue origini (istruttivo-educative) e del suo sviluppo che vede la nascita dei primi personaggi trasgressivi, fino alla grande svolta degli anni Ottanta in cui "i migliori scrittori per ragazzi lavorano in modo simile a quelli per gli adulti, valorizzando al massimo la dimensione letteraria", non prefiggendosi nessun obiettivo educativo. 
Parla delle funzioni della letteratura per l'infanzia, la quale soddisfa alcuni bisogni umani profondi come quello di conoscere il mondo, la vita e conoscere se stessi, arricchire il proprio mondo interiore, un pluralismo valoriale. Si pone molto l'accento sull'importanza della scrittura e dello stile, sul fatto di non strumentalizzare la letteratura e di fare attenzione alla censura, agli adattamenti e alla riscrittura (soprattutto per quanto riguarda i classici e le fiabe), alla banalizzazione.
Ho apprezzato che, riguardo a riscritture e censure l'autrice abbia portato delle analisi di esempi concreti, che lei analizza e spiega cosa hanno che non funziona. Una cosa che risulta molto interessante e anche divertente, e che raramente i saggi fanno, poiché di solito preferiscono analizzare solo gli esempi belli e positivi, limitandosi a mettere in guardia da quelli negativi, rimanendo però sempre sul generico. Trovo invece che chi vuole mettersi alla prova possa capire molto anche nel comprendere cosa sia di preciso un cattivo esempio letterario.
Interessante anche l'analisi sui classici, in particolare la parte in cui si spiega come esistano classici trasgressivi e altri figli del proprio tempo, oltre a classici "ibridi" in parte innovativi per certi aspetti e per altri portatori della morale dell'epoca. In questo caso l'autrice analizza ad esempio "Piccole donne", classico moro consigliato ancora oggi ma che in realtà "è più conformista e tradizionale che innovativo, connotandosi come la classica storia edificante e moralistica".
Un buono spazio è riservato anche all'albo illustrato e alla fiaba di origine popolare (anch'essa sempre soggetta purtroppo a tante rivisitazioni e censure), a cui sono dedicati il settimo e l'ottavo capitolo.
Libro che, nonostante il numero di pagine, senza illustrazioni, e la grande quantità di argomenti trattati, si legge con piacere e scorrevolmente. In fondo ad ogni capitolo si trova la bibliografia di riferimento, anche se ogni pagina è correlata dalle sue note a piè di pagina.
I testi sono scritti in piccolo anche se le frasi presentano una buona interlinea tra di loro, peccato poi che non ci siano immagini all'interno dell'opera, anche se la cosa ha permesso di mantenere un costo contenuto rispetto al numero di pagine.
 


Sopra: In alto la copertina su cui spicca un'illustrazione vintage, posta sotto il titolo. In basso due pagine in cui vediamo l'inizio del capitolo dedicato alle fiabe popolari.
 
 
LA BIBLIOTECA DEI SAPERI
Tipologia: guida e saggio
Autrice: Grazia Gotti
Anno di Edizione: 14 maggio 2020
Casa editrice: Lapis
Numero di pagine: 128
Titolo originale: /
Prezzo: 15 euro
Guida alla scoperta dei migliori libri di ieri e di oggi. Una panoramica sui libri di divulgazione, per orientarsi e imparare a scegliere il meglio per i giovani lettori.
Come scegliere le migliori proposte per i lettori più giovani? Lo racconta Grazia Gotti in questo saggio, che traccia una breve storia dei libri di divulgazione per ragazzi e prende in esame le proposte del presente, fornendo un'ampia bibliografia tematica, corredata da splendide illustrazioni. Scienza, arte, storia: gli insegnanti disporranno di uno strumento per conoscere e attrezzarsi nella scelta di titoli, autori, argomenti, che accompagneranno il loro lavoro. 
Il volume è diviso in cinque parti e due "intermezzi scolastici":
- la PRIMA PARTE: ci parla di autori e libri divulgativi che sono stati importanti e innovativi nella storia della letteratura per l'infanzia. Autori quali Marie Reidemeister Nurath e i suoi volumi infografici, Herbert Spencer Zim, Ruth Bartlett, Erik Nitsche, ecc...
- la SECONDA PARTE: si prendono in considerazione "alcune iniziative editoriali europee che si sono imposte sul mercato globale", in particolare quella francese e quella anglosassone, con case editrici quali la Gallimard Jeunesse e la Dorling Kindersley, oltre alla italiana Editoriale Scienze.
- la TERZA PARTE: analizza "alcuni esempi recenti di successi editoriali, nati dalla creatività di protagonisti europei che hanno saputo rinnovare per contenuti e forme il libro di divulgazione."  Qui i libri sono divisi per paese, abbiamo quindi i polacchi Alexandra e Daniel Mizielinska con i libri di "Mappe"; i titoli ucraini "Vedo, non vedo, stravedo" e "Forte, piano, in un sussurro"; la serie inglese di "Il professor Astrogatto" ...
- la QUARTA PARTE: una parte dedicata ad alcuni autori particolari quali Guillaume Duprat, Nicola Davies, Gianumberto Accinelli, Telmo Pievani, Anna C'era solo, Daniele Aristarco, ...
- la QUINTA PARTE: parla dei libri divulgativi suddivisi in aree tematiche quali "Essere", "La natura", "Gli animali" "Il cielo", "Il nostro corpo", "Cambiamenti" e "I classici".
La guida è carina e non troppo impegnativa da leggere, e fornisce diversi suggerimenti di libri divulgativi che sono stati anche storicamente importanti, validi e innovativi, soprattutto dal punto di vista grafico e di come presentavano le informazioni; interessante poi il fatto che vengano citati anche albi stranieri, non ancora tradotti. 
L'unico appunto che mi sento di farle è che forse avrebbe potuto essere più completa, concentrandosi comunque su un ramo abbastanza specifico della letteratura per l'infanzia. Capisco che alcuni argomenti fossero ampi da trattare, ma alcuni li ho percepiti proprio come scarni. Ad esempio la seconda parte (quella sulle prospettive europee) riporta solamente tre opzioni, così come la terza (successi editoriali innovativi) ne cita solo quattro... Ma anche i capitoli dedicati ad argomenti tematici come il copro, gli animali, la natura, ecc... non hanno chissà quanti suggerimenti. Non so, alcuni capitoli mi sono parsi piuttosto limitati come quantità di contenuti.
Alla fine del libro è presente una bibliografia e un indice con le referenze iconografiche.
La parte grafica è curata e accattivante: i testi del libro sono scritti abbastanza in grande e con una buona interlinea tra una riga e l'altra, con un carattere arioso. Le pagine presentano spesso anche delle immagini a colori di discrete dimensioni, le quali mostrano solitamente le copertine, a colori, dei libri che vengono citati di volta in volta dall'autrice, e a volte anche alcune pagine interne dei suddetti volumi.
 

Sopra: In alto la copertina con delle immagine tratte da "Macchine che sembrano pensare", "Il meraviglioso mondo delle piante" e "Il meraviglioso mondo degli animali" di Marie Neurath. In basso alcune pagine interne che parlano dell'artista e scrittore Guillaume Duprat.
 
 
QUANDO I GRANDI LEGGONO AI BAMBINI: i libri più belli destinati all'infanzia scelti con Nati per leggere
Tipologia: guida e saggio
Autrice: Angela Dal Gobbo
Anno di Edizione: 3 ottobre 2019
Casa editrice: Donzelli
Numero di pagine: 322
Titolo originale: /
Prezzo: 32 euro  
I primi anni di vita sono fondamentali per lo sviluppo intellettivo, linguistico, emotivo e relazionale del bambino, con effetti significativi per la vita adulta. Ecco perché Nati per Leggere, un programma non profit nato dalla collaborazione tra l'Associazione italiana biblioteche, l'Associazione culturale pediatri e il Centro per la salute del bambino, promuove da vent'anni in tutta Italia la lettura da 0 a 6 anni. 
Se leggere ai bambini può sembrare facile, non lo è conquistarli alla lettura, e neppure scegliere i libri giusti, al momento giusto. Questo volume si propone come una sorta di bussola per orientarsi tra gli albi illustrati che più affascinano i bambini e meglio ne interpretano i bisogni profondi. Offre indicazioni riguardo alle modalità di lettura e alle età più opportune per ciascun genere di libro. E propone chiavi di lettura per ogni testo partendo dal presupposto che, per crescere lettori, occorre offrire storie ben scritte, concepite secondo meccanismi narrativi irresistibili, non molto diversi da quelli che affascinano i lettori adulti. Ogni testo proposto è finalizzato alla lettura condivisa, quella in cui i grandi leggono ai piccoli.
Come scritto nella prefazione "Il volume ha tratto spunto dalle venti pubblicazioni che l'Osservatorio editoriale Nati per Leggere ha scelto tra centinaia di libri selezionati in questi venti anni." Questi sono quei libri che maggiormente hanno caratterizzato le attività di lettura tra adulti e bambini e che si sono diffuse in vent'anni in tutto il paese. "La pubblicazione allarga però lo sguardo su numerosi altri libri, molti dei quali disponibili in italiano e altri stranieri, scelto da Angela Dal Gobbo allo scopo di fornire una guida ricca e puntuale ai libri per l'infanzia che vale la pena conoscere..."
Questa è una guida di consigli di lettura per bambini dagli 0 ai 5/6 anni suddivisa per tematiche: le sensazioni lo spazio, le mani e la voce, il tempo, personaggi indimenticabili, le illustrazioni, le fiabe (antiche e moderne).
Accanto a ogni titolo si trovano alcune parole evidenziate di arancione che servono a suggerire il tema del libro o una sua possibile classificazione, per ogni volume inoltre, oltre a dati più tecnici come autore, anno di edizione, le pagine e casa editrice, è sempre indicata anche l'iniziale età di lettura consigliata.
Il volume è suddiviso per capitolo e tematiche e ciascuno capitolo è introdotto da una breve presentazione e riflessione, in base anche all'età e allo sviluppo del bambino, riguardo alla tematica che andrà ad affrontare e ai libri che ne parlano.
Alla fine di ogni capitolo c'è sempre una sezione chiamata "altre altre letture" in cui si propongono altri libri (di solito 7 o 9) inerenti alla tematica appena trattata nel capitolo appena concluso.
Una guida molto bella graficamente e sicuramente molto ricca di proposte  e ideale per chi ama la lettura, cerca ispirazione per bambini da 0 a 6 anni e vuole orientarsi un po' nel mercato editoriale così vasto.
Alla fine sono presenti una "Galleria di ritratti", cioè un elenco di biografie di illustratori, un indice dei titoli e un indice di autori e illustratori.
A livello grafico i testi hanno una grandezza media e l'interno del libro è tutto a colori, a partire dai bordi delle pagine, arancioni, dove è riportato il titolo del capitolo, oltre che alle immagini delle copertine di ogni libro menzionato, di cui viene riportata anche una pagina, anch'essa a colori.
 

 
Sopra: In alto la copertina con un'immagine del coniglietto Simone di Stephanie Blake. Al centro due pagine che trattano i titoli di Leo Lionni e di Altan (con la sua Pimpa); in basso delle pagine tratte dalla fine del capitolo "Fiabe antiche e moderne", in cui sono consigliate altre letture.
 
 
PROIBITO PROIBIRE: L'anticonformismo nei libri per ragazzi.
Tipologia: guida e saggio
Autrice: Stefania Fabbri
Anno di Edizione: 27 giugno 2019 e novembre 2023 (ristampa aggiornata)
Casa editrice: Editrice Bibliografica
Numero di pagine: 206 e 160
Titolo originale: /
Prezzo: 15 euro
La letteratura per ragazzi viene spesso intesa in un’ottica pedagogica, come se le storie fossero “lezioni impartite in forma di racconti” (Alison Lurie). In questo saggio – riveduto e ampliato, giunto alla sua seconda edizione – Stefania Fabri esamina un’ampia varietà di testi e ne svela il lato sovversivo, mostrando che l’unica regola è “proibito proibire”. I preziosi consigli di lettura – dagli anni Settanta fino ai nostri giorni – che si trovano tra le pagine permettono a lettori, insegnanti e bibliotecari di recuperare un filone narrativo sovversivo e rivoluzionario.
Come scrive l'autrice nel primo capitolo, quello di tipo introduttivo, fin dalla sua nascita i grandi hanno cercato di inserire nella letteratura per l'infanzia nozioni e raccomandazioni; tentazione che non è mai del tutto scomparsa, quando in realtà "da sempre ai ragazzi interessa di più un tipo di letteratura sovversiva".
Parlando di Alison Lurie l'autrice spiega che, nonostante a partire dagli anni Settanta ci siano state opere rivoluzionarie, molto spesso anche i libri sovversivi si conformano ad alcune convenzioni, con protagonisti raramente del tutto autonomi. Inoltre tali testi mancano dei "tre interessi principali della narrativa per gli adulti, vale a dire sesso, denaro e morte". L'autrice cita e parla poi di alcuni saggi che hanno parlato delle tematiche trattate nella letteratura per l'infanzia, anche in relazione al rapporto con i media (opere come "Il lettore ostinato" di Faeti e Fabbroni,"La bicicletta di Dracula" di Faeti o "La letteratura per l'infanzia" di Boero e De Luca).
L'autrice poi affronta dieci percorsi di lettura "che permettono al lettore non solo di essere informato su una sufficiente quota si titoli significativi della recente storia della lettura e letteratura per ragazzi, ma anche di rintracciare, all'interno di essi, le linee di evoluzione dell'immaginario giovanile".
I percorsi trattano i seguenti temi:
  1. L'ecologia/gli animali con "Clorofilla dal cielo blu" della Pitzorno, "L'occhio del lupo" di Pennac, "Storia di una gabbianella ..." di Sepulveda, "Il sentiero degli dei" di Cattabeiga, ecc..
  2. La famiglia e la scuola con "Bernardo e il mostro" di McKee, "Ascolta il mio cuore" della Pitzorno, "Matilde ..." di Dahl, "Il gobbo misterioso" di Faeti, ecc..
  3. Candore, disincanto e sfide in famiglia (con protagonisti a volte "rappresentativi di un tipo di candore che in un certo senso diventa eversivo perchè porta ad allontanarsi dagli adulti" e a volte personaggi proprio ribelli, che criticano apertamente adulti e famiglia) con "Pimpa" di Altan, "Io me ne vado" di Paterson, "La casa sull'abero" della Pitzorno, "Angeli, lucertole e draghi dappertutto" di Tognolini, "Quella strega di Tulip" di Fine, ecc..
  4. Piccoli popoli con "Il popolo del tappeto" di Pratchett, "Arf!La mia vita da cane" di Ahlberg, "Il punto di vista pulcino" di Piumini, "I cinque malfatti" della Alemagna, "Amos e Boris" di Steig, "Tanti topolini curiosi" di Lionni, ecc..
  5. Personaggi strani e anticonformisti come quelli che si possono trovare in "Il re dormiva quattro volte al giorno" di Tammuz, "Le avventure di Lupo Uragano" di Carpi, "L'uomo di ferro" di Hughes, "Quattro pirati e mezzo" di May, "Pasta di drago" di Gandolfi, "La favola del pesce cambiato" di Emma Dante, ecc....
  6. Extraterrestri e giganti (personaggi particolari nati dal fantasy e dalla fantascienza) che possiamo trovare in "Extraterrestre alla pari" di Pitzorno, "I tre cosmonauti" di Carni ed Eco, "La bussola d'oro" di Pullman, "Ostaggi nello spazio" di Fisk, "Capitano Namo" di Eggers, ecc...
  7. Vestirsi di rosa e difendersi dal bulli con "Teo vestito di rosa " di Fine, "Barbapapà" di Tison, "Jack un ragazzo qualunque" di Cresswell, "Kamillo Kromo" di Altan, "Quarta elementare" di Spinnelli, "Diario di una schiappa" di Kinney, "Tito Stordito" di Lavatelli, "Prima media mai +" di Pavan, ecc...
  8. Grandi violenze e piccole bontà (testi sulla discriminazione, violenza e razzismo) con "All'ombra del lungo cammino" di Molesini, "L''isola in via degli uccelli" di Orlev, "Il bambino col pigiama a righe" di Boye, "Una valle piena di stelle" di Levi, "Il figlio del cimitero" di Gaiman, "Il GGG" di Dahl, "I selvagnoli" di Ziliotto, ecc...
  9. Stranezze, malattie ed eroi inquietanti con "La storia infinita" di Ende, "Lo stralisco" di Piumini, "La fabbrica di cioccolato" di Dahl, "La stanza 13" di Swindells, "Viaggio nel buio" si Westall, "L'isola del tempo perso" di Gandolfi, ecc..., "I lupi nei muri" di Gaiman, ecc...
  10. Avventure su isole e in ogni tempo (con la simulazione della lotta del bene contro il male tipica del fantasy) con "Albero e foglia" di Tolkien, "Avventure nell'isola" di Packard, "Morte nell'abisso" di Dever, "Fate, maghi e principesse" di Fabri, ecc..
Il testo è molto interessante perché propone tanti esempi di letture di qualità divise per tematiche (tutte un po' sovversive), peccato però che il formato del libro, tipo tascabile, sia molto piccolo e con una rilegatura che non permette alle pagine di rimanere aperte. 
Fortunatamente alla fine è presente una bibliografia, suddivisa per capitoli, delle opere e degli autori citati nei percorsi di lettura.
Il volume è piuttosto piccolo, come dicevo, ma almeno la scrittura all'interno è di grandi dimensioni, con una buona spaziatura tra una riga e l'altra. Purtroppo non ci sono illustrazioni interne, né immagini e questo è un grande limite per questo volume, in quanto sarebbe stato bello e molto utile se i capitoli fossero stati accompagnati dalle immagini delle copertine dei titoli citati.
 
 
 
 Sopra: In alto a sinistra la copertina azzurrina della prima edizione del 2019, a destra quella della nuova ristampa del 2023. In basso due pagine tratte dall'inizio del terzo capitolo. In basso due pagine tratte dall'inizio del terzo capitolo, dedicato ai personaggi sovversivi nel loro candore o apertamente ribelli.
 

IL LIBRO DEI LIBRI DA LEGGERE PER DIVENTARE GRANDI
Tipologia: guida 
Autore:  Pierdomenico Baccalario 
Anno di Edizione: 30 ottobre 2018
Casa editrice: Einaudi Ragazzi
Numero di pagine: 171
Titolo originale: /
Prezzo: 16 euro
Al mondo ci sono tantissimi libri da leggere, ma alcuni sono da leggere più di altri. Come scrive l'autore nell'introduzione: "Sono tutti, secondo me, indispensabili a crescere e per motivi diversi." Non perché te lo dicono i tuoi genitori o gli insegnanti e nemmeno perché sono più importanti o perché i loro personaggi ti accompagneranno per tutta la vita. Sono libri da leggere perché, una volta finiti, ne vorrai leggere un altro.
Nel volume sono presentati 41 libri di cui vengono elencate una serie di caratteristiche, partendo da una piccola presentazione dell'autore o dell'autrice (con altri libri scritti da lui o da lei), un riassunto/commento del libro: "In alcuni casi riassumo brevemente il libro (e vi rovino il finale), in altri racconto alcune curiosità sul perchè quel libro è stato scritto proprio in quel modo." Nella sezione successiva l'autore cerca di rispondere alla domanda: Qual è il miglior motivo per leggere un certo libro? In questa parte è riportata una frase memorabile, perché leggere il libro, una curiosità (qualcosa che pochi sanno), e infine altri consigli con libri, fumetti, film o videogiochi con caratteristiche simili.
Sono quaranta "come le notti e i giorni del Diluvio Universale (ah, che libro, quello!), come i ladroni di Alì Babà e le caselle del Monopoli. Un signore del deserto, in Mali - quando ancora andavo in cerca di Tmbuctù - mi disse una sera che servono almeno quaranta giorni per iniziare a conoscere una persona. Quaranta libri, quindi, mi paiono più che sufficienti per cominciare a conoscere noi stessi (che, poi, + uno dei segreti per diventare grandi).
Le opere sono proposte senza un ordine preciso: "si inizia con quelli da leggere ai bambini [...] e si prosegue con quelli da leggere da soli, quando si è un po' più grandi."
Ecco alcuni dei libri proposti: "Nel paese dei mostri selvaggi" di Sendak, "Il Gruffalò" di Donaldson, "Il piccolo bruco Maisazio" di Carle, "Babar" di Brunhoff, "Il gatto col cappello" del Dr. Seuss, "Favole al telefono" di Rodari, "Diario di una schiappa" di Kinney, "Pippi Calzelunghe" di Lindgren, "L'incredibile storia di Lavinia" di Pitzorno, "Piccole donne" della Alcott, "La storia infinita" di Ende, "Le streghe" di Dahl, "Skelling" di Almond, "Il richiamo della foresta" di London, "L'isola del tesoro" di Stevenson, "Assassino sull'Orient Express" di Christie, "Guida galattica per autostoppisti" di Adams, "Harry Potter e la pietra filosofale" di Rowling, "Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie" di Carroll, "La collina dei conigli" di Adams, "I racconti" di Poe, "Sette minuti dopo la mezzanotte" di Ness, ...
Una raccolta di consigli carina, pensata per poter essere sfogliata e letta anche dai bambini stessi, infatti lo stile di scrittura usato da Baccalario è piuttosto confidenziale e un po' ironico (ad esempio quando, nella sezione su altri libri da leggere dello stesso autore, parlando di Brunhoff dice "Nient'altro, perchè scrisse e illustrò solo storie di Babar."). Basta pensare che il quarantunesimo libro inserito nella lista è  questo stesso volume: "Il libro dei libri da leggere per diventare grandi"!
Le scritte sono abbastanza grandi con una buona spaziatura tra una riga e l'altra. Le schede di presentazione dei libri sono accompagnate dalle illustrazioni a colori di Andrea Ucini, dallo stile moderno, colorato e stilizzato, che ritraggono gli autori o le autrici e poi c'è un disegno a pagina intera che cerca di rappresentare di cosa parla un certo romanzo. 
 


Sopra: In alto la copertina dallo sfondo azzurro. Al centro le pagine che parlano del romanzo di "Pippi Calzelunghe, con a destra un'illustrazione. In basso le due pagine successive, che continuano a spiegare i contenuti del libro e poi forniscono altri suggerimenti di lettura.
 
 
A SCUOLA CON GLI ALBI: Insegnare con la bellezza delle parole e delle immagini
Tipologia: saggio e guida
Autrice: Antonella Capetti
Anno di Edizione: 29 agosto 2018
Casa editrice: Terre di Mezzo
Numero di pagine: 241
Titolo originale: /
Prezzo: 20 euro 
Questo testo non si propone di esporre un metodo educativo, piuttosto riflette ad alta voce, segnalando libri, dando suggerimenti, fornendo spunti e idee, sull'importanza dell'esperienza della bellezza nelle prassi educative e formative. "In questa pratica educativo-didattica, l'albo illustrato diventa quindi non solo il mezzo attraverso cui insegnare e imparare, ma un compagno con cui i bambini acquisiranno con il tempo sempre maggior dimestichezza, praticando prima l'ascolto, poi la lettura autonoma, acquisendo quella capacità di leggere parole e immagini che tanta parte avrà nella costruzione di competenze elevate..."
Un'esperienza che nella lettura e nell'uso degli albi illustrati in classe trova, a suo avviso, la sintesi e il supporto più efficaci. I libri illustrati, le narrazioni visive e verbali che contengono, le parole e le immagini che li costruiscono sono ponti, strumenti efficacissimi per promuovere l'incontro del bambino con la meraviglia, il pensiero e la ricerca di senso, attraverso una pratica viva e quotidiana della lettura e della scrittura. Una palestra insuperabile di crescita per l'intelligenza, la sensibilità, la creatività, la capacità di osservare, ascoltare, creare nessi, interpretare la realtà. Perché la capacità di leggere parole e immagini è alla base della costruzione di quelle competenze elevate che sole portano alla formazione del pensiero critico: il miglior compagno di vita, studi e avventure che la scuola possa offrire a un bambino. Un saggio ricco di percorsi, esperienze, titoli, bibliografie, immagini, pensato per operatori di settore, come insegnanti, atelieristi, educatori, ma non solo, anche genitori, studenti, librai, bibliotecari, psicologi, terapeuti e appassionati di libri e letteratura per bambini e ragazzi. "Un bambino a cui si leggono libri con costanza, continuità e passione, non è detto sviluppi automaticamente amore per la lettura. Ma un bambino che ha la fortuna di avere accanto un adulto che legge per lui guadagnerà sicuramente uno sguardo attento, una mente pronta, una buona capacità di ascoltare e ragionare, una viva attenzione ai particolari, un linguaggio articolato, un lessico ricco, e, su tutto, la capacità di vedere le cose da molteplici punti di vista, e da molteplici punti di vista riflettere su di esse."
Il saggio è ben scritto ed è interessante, anche perchè l'autrice racconta di esperienze concrete vissute a scuola, in cui ha lavorato con i suoi bambini con i libri illustrati, infatti nei vari capitoli, oltre a immagini di copertine e pagine interne dei libri, compaiono anche pagine di quaderni. Il saggio si costituisce quindi anche come una specie di "guida" per insegnanti della scuola scuola primaria, i quali possono prendere alcune idee per lavorare con i bambini con gli albi illustrati a vari livelli.
Mi è piaciuto molto il fatto che l'autrice fornisca in ogni capitolo tanti suggerimenti di albi e libri illustrati, spesso anche piuttosto recenti, oltre poi a fornire ulteriore materiale di approfondimento nella bibliografia presente alla fine di ogni capitolo.
L'unica cosa che un po' mi dispiace è che le esperienze e gli esempi suggeriti arrivano fino alla classe terza, in quanto l'autrice racconta il suo percorso con la sua classe che, al momento della scrittura del libro, era arrivato fino a quell'anno. Sarebbe stato carino vedere suggerimenti anche per le classi quarte e quinte, sebbene alcune attività siano comunque proponibili anche a bambini più grandi.
Tra gli argomenti che lei tratta ho trovato particolarmente interessanti quelli sulle emozioni, gli alfabetieri, la poesia, la fiaba, la grammatica, ma Capetti affronta anche temi come l'accoglienza e l'amicizia, l'identità, la comunicazione, la scrittura, la sintassi, la natura, i risguardi, i colori.
Alla fine di ogni capitolo c'è una bibliografia per integrare la lettura sul tema affrontato, sia per quanto riguarda gli albi sia in riferimento a saggi sugli argomenti trattati, mentre "i libri citati all'interno dei capitoli non compaiono nelle bibliografie finali."
La parte grafica è curata ed è molto bella: i testi sono scritti piuttosto in grande con una buona spaziatura tra una riga e l'altra, la parte sinistra della pagina (circa un terzo scarso) è poi sempre lasciata libera per mettere le foto di eventuali copertine di libri consigliati nel testo o pagine di quaderni dei bambini, man mano che la lettura prosegue. I testi sono comunque corredati da un ricco apparato iconografico con immagini a colori che riprendono pagine di albi illustrati a cui si fa riferimento nei testi, e che vengono riportate a volte nella parte inferiore della pagina o, altre volte in una pagina intera.
 
 


Sopra: In alto la copertina prevalentemente bianca, ad eccezione della striscia gialla inferiore. A destra una pagina tratta dal capitolo "F di fiaba", e in basso un altro paio di pagine interne, con immagini a colori, dell'inizio del capitolo "Parole e immagini per comunicare".
 
 
STORIE DI GRANDI LIBRI
Tipologia: guida
Autrice: Teresa Buongiorno
Anno di Edizione: 11 luglio 2017
Casa editrice: Einaudi Ragazzi
Numero di pagine: 108
Titolo originale: /
Prezzo: 11,90 euro 
Un libro che contiene, in piccolo, sessanta libri, tra i più belli che potresti incontrare. Viaggi straordinari, avventure entusiasmanti e incontri folgoranti per una girandola di storie infinita come la vita. 
I titoli dei libri di cui si parla nel volume sono molto vari: il libro si concentra sulla letteratura per l'infanzia e per ragazzi, ma non disdegna neppure quella per adulti, affrontando vari generi (dal romanzo di formazione alla fiaba), passando attraverso vari paesi ed epoche storiche, fino ad arrivare anche a tempi più recenti (quello più recente è "Harry Potter" del 1997). Troviamo quindi opere quali: la Divina Commedia, i Miserabili, l'Iliade e l'Odissea, Tarzan, Sandokan, L'isola del tesoro, Il Piccolo Principe, La Storia Infinita, Alice nel Paese delle Meraviglie, Peter Pan, la Sirenetta, Pinocchio, Cuore, le Cronache di Narnia, Pippi Calzelunghe, Winnie Puh, le favole di Esopo, Favole al Telefono, Harry Potter....
Un libretto molto carino che può aiutare i bambini (ma anche gli adulti) a scoprire molti libri famosi e importanti, e può servire come base e ispirazione per dei consigli di lettura. Ogni libro è presentato molto brevemente con testi coinvolgenti e semplici, adatti per la lettura autonoma per bambini dai sette anni.
Al suo interno si possono trovare sicuramente una gran varietà di offerte, il che può essere sia un vantaggio che un punto a sfavore, in quanto il panorama letterario, in questo senso, è davvero ampio. Diventa quindi difficile dire e decidere perché includere un autore piuttosto che un altro, creando forse un po' di confusione, anche perché i libri vengono semplicemente presentati al lettore senza nessuna ulteriore suddivisione (tipo in base all'età, al genere, al luogo o al periodo storico in cui furono scritti).
Per il prezzo del volume (e la sua lunghezza, che non è certo quella di un dizionario) esso resta comunque una valida e interessante proposta, che può servire almeno da ispirazione per future letture, cercando di fornire un po' di contesto storico e un po' di trame dei vari libri. Oppure può essere utilizzato come mini guida per recuperare velocemente nomi di autori, date o nomi di personaggi.
Dal punto di vista grafico ogni pagina è accompagnata dalle colorate illustrazioni di Elisa Paganelli, semplici ma simpatiche e graziose, che rendono il volume bello e appetibile anche graficamente, rendendo più scorrevole e interessante la lettura, adatto già per bambini a partire dai 5 anni.
La descrizione di ogni libro proposto è accompagnata dalle illustrazioni di Elisa Paganelli, dallo stile semplice, ma dall'aspetto simpatico e grazioso, oltre che molto colorato. L'artista ha infatti utilizzato molti colori vivaci, accesi e brillanti, che donano ai testi un tocco di colore e di allegria.  Le immagini sono inoltre utili perchè servono per comunicare al lettore ulteriori informazioni riguardo un determinato libro, in quanto l'artista rappresenta solitamente personaggi o scene tratte da una determinata opera.

 
 
Sopra: In alto la copertina rosa su cui si vede una pila di libri e personaggi letterari come Harry Potter, e Pippi Calzelunghe. In basso due pagine dedicate allibro "Cuore" di De Amicis, con a destra un'illustrazione a colori.


IL CACCIATORE DI PIEGHE. Figure e tendenze della letteratura per l'infanzia contemporanea.
Tipologia: saggio
Autore:  Marnie Campagnaro
Anno di Edizione: 1 gennaio 2017
Casa editrice: Pensa Multimedia
Numero di pagine: 160
Titolo originale: /
Prezzo: 26 euro (ma quando l'opera uscì nel 2017 il costo era di 20 euro)
Quando si definisce un libro per bambini “semplice” si lascia intendere che la trama ha una sola “piega” e si escludono, di fatto, possibili rimandi in termini di ulteriori senso, mistero e altrove da esplorare. In un libro “semplice” vi è gran poco da svelare perché la trama è liscia, lineare, dispiegata, senza increspature. I saggi raccolti in questo volume tentano di dimostrare, invece, che le opere di letteratura per l’infanzia si caratterizzano proprio per una molteplicità di “pieghe”: non solo con riferimento alla caratterizzazione dei temi, dei personaggi, delle ambientazioni o delle avventure di una storia per l’infanzia o per l’adolescenza, ma, soprattutto, per la presenza di intrecci narrativi nei cui anfratti si celano alcune fra le “pieghe” più suggestive, quelle dell’anima e della coscienza. 
Il volume, che si articola trasversalmente sia rispetto all’età dei destinatari (infanzia e adolescenza) sia rispetto ai generi narrativi (fiaba, racconti classici, romanzi contemporanei, albi illustrati), è suddiviso in due parti: la prima è dedicata alla fiaba; la seconda affronta figure e tematiche legate ad altre forme della letteratura per l’infanzia. In entrambi i casi, si indagano le pieghe nei libri per ragazzi, quali metafore che accolgono e rilanciano la categoria pedagogica della complessità. 
Scegliere ed offrire storie di questo tipo (e nell'introduzione l'autore auspica che "Un adulto, dunque, che ha a cuore a relazione di cura e il dialogo con i bambini e le bambine, dovrebbe ricercare storie con una grande abbondanza di "pieghe" ") permette ai giovani lettori di affinare le capacità di comprendere e di valutare e di appropriarsi di chiavi che aprono le porte della conoscenza del mondo.
Fate ATTENZIONE però perchè alcuni saggi di Marnie Campagnaro (tre per l'esattezza: "Lo scudo di Perseo. Fiabe illustrate e metafora", "La sindrome di Medusa. Educazione sentimentale e adolescenti" e "Rileggere i classici: una lezione da I nostri antenati") sono presenti anche in un altro volume di saggistica:"LA TERRA DELLA FANTASIA: Leggere la letteratura per l'infanzia e l'adolescenza" a cura di Marnie Campagnaro.
Nella prima parte di indaga la fiaba attraverso una ricostruzione storica e le forme che ha poi assunto attraverso i secoli, indagandone anche le questioni educative (particolarmente significative nel mondo della scuola). Alla fine del capitolo è presentata un ricerca che vuole mostrare come "l'orizzonte teorico sopra delineato è stato tradotto in prassi operativa" . Parte molto interessante, in cui sono stati messi a disposizione di diversi bambini 21 libri illustrati di fiabe, alcuni di tipo denotativo (dove le immagini rispecchiano il testo) e altri di tipo connotativo (dove le immagini raccontano "altro" rispetto al testo), e analizzando cosa i bambini sceglievano e preferivano all'inizio e alla fine della ricerca. Un bel intervento che mostra come anche a scuola si possano attivare progetti di educazione alla lettura molto validi, interessanti e pure utili ai bambini, capaci di affinarne le competenze e i gusti letterari e visivi.
Si passa poi ad indagare l'universo della letteratura per l'infanzia, prendendo in considerazione approcci teorici, prassi metodologiche, linguaggi e intrecci disciplinari, contaminazioni storico-artistico-culturali.
Alcuni capitoli sono dedicati all'analisi di opere specifiche come la trilogia di "I nostri antenati" di Calvino e "Cappuccetto Rosso" di Chiara Carrer.
L'ultimo capitolo invece si sofferma sulla figura di Bruno Munari.
Molto bello anche il capitolo dedicato all'educazione sentimentale nei libri per l'adolescenza, tematica molto importante, ma di cui in riferimento all'adolescenza si parla poco, in quanto, sebbene spesso i libri vengano usato e visti per educare ai sentimenti, la cosa è fatta in modo più esplicito con la produzione di età prescolare, mentre meno spazio è dedicato agli adolescenti (e preadolescenti).
Alla fine vi è un indice delle figure e uno dei nomi.
Dal punto di vista grafico il volume è ben fatto, i testi sono scritti abbastanza grandi (anche se non tantissimo) e c'è una buona spaziatura, anche se non eccessiva, tra le frasi. Sono inoltre presenti un buon numero di immagini a colori, non eccessivo ma neanche poche, e soprattutto inserite con criterio in mezzo ai testi. Tra gli artisti che hanno realizzato le immagini compaiono nomi noti, ma anche particolari come: Fabian Negrin, Chiara Carrer, Ottavia Monaco, Roger Olmos, Emanuele Luzzati, Bruno Munari, Ana Juan...
 

Sopra: In alto la copertina dallo sfondo bianco e da cui gocciolano dall'alto delle macchie violacee. Copertina che non rende giustizia al libro e che, a vederla così, non mi avrebbe mai fatto sborsare 26 euro. In basso due pagine interne, tratte dal primo capitolo dedicato alle fiabe, di cui a destra possiamo vedere un'illustrazione a colori di Negrin.
 

NE HO VEDUTE TANTE DA RACCONTAR: crescere con i libri.
Tipologia: saggio
Autrice: Grazia Gotti
Anno di Edizione: 25 marzo 2015
Casa editrice: GIUNTI Editore
Numero di pagine: 176
Titolo originale: /
Prezzo: 10 euro
Se è diventato senso comune affermare che molte cose di noi, del nostro carattere, delle nostre inclinazioni, delle nostre relazioni con ciò che ci circonda hanno radici solide nell'esperienza dei primi anni di vita, ecco che l'esperienza della lettura, cioè del rapporto con i libri, assume un'importanza decisiva. La lettura è il passaporto per il mondo della cultura, è chiave di accesso alle idee sul mondo. Per sei anni, dalla nascita all'apprendimento dell'alfabeto, i nostri cuccioli, a scuola come in famiglia, hanno il diritto di accedere ai libri più belli, più significativi che grandi autori e illustratori hanno pensato per loro. Grazia Gotti, è pronta a rivolgersi a genitori ed educatori per indicare e consigliare le letture più valide e formative per l'infanzia. Con spirito leggero e grande forza comunicativa, l'autrice saprà aiutare anche gli adulti più ignari a orientarsi nell'immenso mondo dei libri per bambini, tra gli autori celebrati, italiani e stranieri, che hanno creato personaggi, mondi, avventure capaci di aiutare a crescere tanti bambini, di ieri e di oggi. Personaggi e mondi che si incontrano sfogliando le pagine, in silenzio e in solitudine, o in compagnia della calda voce di chi legge.
Ogni capitolo di cui è composto questo volume parla di un elemento caratteristico legato alla letteratura per l'infanzia, che si tratti di autori, personaggio e case editrici. Si parte con un capitolo che spiega quando si può iniziare a leggere e a proporre libri ai bambini, per poi iniziare a parlare dei volumi cartonati e di personaggi quali Babar, Elmer, Ortone, orsi, maiali, il Gruffaló... , ma anche di autori quali Beatrix Potter, Eric Carle, Maurice Sendak, Anthony Brown, Bruno Munari, Gianni Rodari ecc...
Per poi trattare di case editrici quali la Zoolibri, Orecchio Acerbo, Topipittori, Minibombo, Fatatrac, ...
Vi è più una seconda parte, più breve in realtà della prima, dove l'autrice parla dei suoi studi, dei suoi progetti e dei suoi viaggi.
Come accade per molti saggi scritti dalla Gotti anche in questo i testi sono scritti in modo molto personale dall'autrice, che parla sempre delle sue esperienze personali, come ad esempio di quando leggeva al figlio non ancora nato, oppure (quando parla di libri cartonati) di come il suo bambino amasse particolarmente i libri "della coccinella". Le esperienze personali si mischiano dunque alle informazioni più oggettive, ad esempio quando spiega cosa sono i libri cartonati e a chi sono rivolti, oppure quando parla di personaggi famosi dei libri per l'infanzia e dei loro autori o, ancora, quando parla di poesia oppure di determinate case editrici...
Questo è un libro che può fornire degli spunti e magari anche portare a riflettere su certe questioni legate alla letteratura per l'infanzia, sicuramente di letteratura per l'infanzia se ne parla parecchio e il lettore quando avrà finito il libro avrà sicuramente scoperto qualcosa di nuovo o appreso qualche conoscenza in più su di essa, sebbene tali informazioni possano risultare un po' in ordine sparso, in quanto l'autrice non segue una logica per parlare di un argomento rispetto a un altro: semplicemente in ogni capitolo parla di qualcosa di diverso riguardante la letteratura per bambini (che siano animali, personaggi, autori, case editrici, ...), il tutto mischiato con le esperienze personali dell'autrice.
Ad esempio sul capitolo dedicato alle fiabe inizia partendo a dire quali sono quelle che ha iniziato a leggere al figlio, per poi passare a parlare delle rivisitazioni fiabesche come "La bambina che mangiava i lupi" o "Tre piccoli lupi e il maiale cattivo". Poi si mette a riflettere sulla figura del lupo, come quello della collana "Carte in tavola", o a quelli che compaiono nella raccolta dissacrante di Dahl "Versi perversi". Poi dice che oggi probabilmente lei inizierebbe da "Fiabe per occhi e per bocca", per poi continuare spiegando di aver utilizzato anche raccolte di fiabe, per arrivare a riflettere sul fatto che un tempo l'editoria italiana "produceva collane e libri che aiutavano a estendere i confini, o meglio ad abbatterli", andando a proporre anche raccolte di fiabe straniere, mentre ora questa direzione editoriale ha rallentato. Infine suggerisce ai genitori di leggere ai figli anche fiabe straniere, per educare al diverso, all'incontro e alla convivenza civile.
In fondo al libro c'è un capitolo che si intitola "Un progetto per il futuro" in cui l'autrice consiglia ai lettori, elencandoli, una bibliografia pensata per gli studenti università che dovevano studiare la letteratura per ragazzi. Successivamente è presente una bibliografia che elenca alcuni saggi in lingua inglese dedicati ad autori come Sendak, Dahl o alla letteratura per l'infanzia in generale. Infine ci sono le referenze iconografiche.
Il libro è scritto con una scrittura medio/grande, anche se tra una riga e l'altra non è presente molto spazio. I testi sono completamente privi di immagini, se non per una trentina di pagine collocate al centro del volume in cui sono presenti invece immagini, anche a colori, di foto di bambini, riproduzione di disegni e copertine di albi illustrati, o foto di pupazzi di personaggi famosi di libri per bambini.



Sopra: In alto la copertina la copertina con lo sfondo nero che fa risaltare il disegno colorato del libro/nave con sopra vari personaggi di libri per l'infanzia. Al centro due pagine del capitolo 18 in cui si parla di Sendak e in basso due pagine tratte dalla parte con le immagini a colori, con un libro e un'illustrazione di Scarry, posizionata al centro del volume.


LA TERRA DELLA FANTASIA: Leggere la letteratura per l'infanzia e l'adolescenza.
Tipologia: saggio
Autrice: a cura di Marnie Campagnaro
Anno di Edizione: 19 marzo 2014
Casa editrice: Donzelli Editore
Numero di pagine: 333
Titolo originale: /
Prezzo: 27 euro  
Policroma e mutante è la letteratura per l'infanzia, un universo affascinante e misterioso, spesso poco conosciuto anche dagli addetti ai lavori. Nonostante si inciampi sempre più frequentemente negli appetiti commerciali di redazioni allenate a vedere nel bambino più un consumatore da convincere che un lettore da formare, la letteratura per l'infanzia ha saputo evolvere nel tempo e opporre, a libri tronfi di storie mediocri o finali moraleggianti, trame raffinate, emozionanti, sovversive, che alimentano l'immaginario del bambino, ne esaltano la libertà, parlano di temi ostici quali la sessualità e la morte, rovesciano le finzioni degli adulti, generano un flusso di energia trasformatrice. 
"... nel suo essere al contempo insieme di opere per i giovani lettori e appassionante materia di studio accademico, la letteratura per l'infanzia è riuscita a realizzare, nel corso della usa evoluzione storica, una fecondissima relazione, liberando trame che hanno saputo trascendere i destinatari [...], il tempo [...], e i confini geografici [...]." Ancora una volta si sottolinea la difficoltà nel definire la letteratura per l'infanzia in quanto "la creazione di siffatta categoria letteraria si basa sul falso presupposto che essi rappresentino un gruppo omogeneo, definito e ben circoscrivibile." Anche perchè "ne hanno fatta di strada i libri per bambini ", insomma sono mutati nel corso del tempo,  andando incontro a una vera e propria evoluzione, se non quasi a una rivoluzione che ne concerne molti aspetti quali temi, trame, personaggi, stile di scrittura, ecc...
Costruito sulla felice alternanza di saggi dallo stile asciutto e incisivo, il volume "racconta la storia contemporanea della letteratura per l'infanzia", offrendo uno spaccato rigoroso della dinamicità del panorama contemporaneo della narrativa per ragazzi: tocca le terre fantastiche delle fiabe e i lidi ristoratori della poesia, della sperimentazione linguistica oulipiana; dibatte sull'imprescindibile ruolo svolto dai libri per la primissima infanzia e dai romanzi di formazione ed educazione sentimentale dedicati agli adolescenti. 
Fate ATTENZIONE però perchè alcuni saggi di Marnie Campagnaro (tre per l'esattezza: "Lo scudo di Perseo. Fiabe illustrate e metafora", "La sindrome di Medusa. Educazione sentimentale e adolescenti" e "Rileggere i classici: una lezione da I nostri antenati") sono presenti anche in un altro volume di saggistica: "IL CACCIATORE DI PIEGHE. Figure e tendenze della letteratura per l'infanzia contemporanea".
Il primo saggio di Donatella Lombello Soffiato parla della polisemia della lettura e della possibilità di numerose interpretazioni, anche se tale indeterminatezza non può essere completamente arbitraria, si parla poi del lettore e delle forme della narrativa (qui si parla anche del genere fiabesco) e dei vari elementi che la compongono (la fabula o l'intreccio, la sequenza, il punto di vista, lo spazio, il tempo, i personaggi).
Il terzo saggio, di Marine Campagnaro e Nina Goga, è dedicato al viaggio, il quale cela il desiderio umano del cambiamento e "l'umana necessità di errare ha straordinariamente modellato la nostra cultura", per questo è diventato anche metafora del percorso di formazione, infatti nei romanzi i bambini spesso viaggiano moltissimo e con ogni mezzo. L'autrice ci porta esempi di vari personaggi viaggiatori di libri e albi illustrati, soffermandosi con particolare attenzione su quelli femminili, che per molto tempo sono stati privati o limitati in questa possibilità.
P.S.: Il secondo il quarto e il quinto saggio sono presenti anche nel volume "Il cacciatore di pieghe" e li ho commentati là.
Adesso inizia la seconda parte del libro  che si intitola  La letteratura per l'infanzia e l'adolescenza a scuola".
Qui inizia poi la SECONDA PARTE che si intitola "La letteratura per l'infanzia e l'adolescenza a scuola".
Nel primo saggio di Carla Sartori l'autrice parla della sua esperienza con i bambini e della lettura a loro di albi illustrati, non la scelta di questi per la costituzione della biblioteca scolastica.
Il secondo capitolo di Katia Scabello Garbin parla della morte e della letteratura dedicata a questo tema, con riferimenti anche alla psicologia e alla pedagogia. "C'è dunque bisogno di parlare della morte, non certo per un gusto del macabro o per gusto dell'horror, al contrario: dare la parola alla morte per consentire all'uomo, non solo di convivere xon essa non solo di darle un volto più familiare in grado di contenere l'angoscia dell'inevitabile, ma, al di sopra di tutto, per ritrovare un senso, un significato che possa ulteriormente illuminare il profondo senso della vita." Qui vengono anche analizzati diversi tipi di morte, tipo quella di genitori, di nonni, di un giovan, di un amico, di un animale, la Shoah...
Il terzo saggio di Mario Priore si interroga sull'editoria moderna e sull'esistenza di libri che rovesciano le finzioni degli adulti contro quelli di tipo commerciale, interessati più al successo che non alla qualità di contenuti e stile letterario. Poi passa interrogarsi come debbano essere la lettura e la scrittura ai tempi di internet, caratterizzati da una comunicazione veloce e da una lingua con cui è possibile giocare, inventare per apprendere nuove strutture.
Nel quarto capitolo, scritto da Marnie Campagnaro, affronta il problema di come le narrazioni vengono offerte ai giovani lettori, e quindi della letteratura tradizionale rispetto a quella digitale.
Nel quinto saggio di Anna Cristini si parla dei libri di divulgazione scientifica, i quali possono rispondere alle infinite curiosità dei bambini e dei ragazzi, dando loro la possibilità di avvicinarsi alla conoscenza in modo autonomi così da motivarli a non fermarsi alla superficie ma a volerne sapere di più.
Nel sesto è ultimo capitolo, opera di Anna Cristini e Silvana Mantione, si parla delle esplorazioni matematiche nei libri per la prima infanzia, e di come sia possibile per i bambini familiarizzare fin da piccoli con la matematica attraverso i libri.
Ho trovato la maggior parte dei saggi molto interessanti, e ben scritti (chiari e non pesanti da leggere) e quelli che go preferito sono stati quelli di: "Lo scudo di Perseo. Fiabe illustrate e metafora" (secondo capitolo), "Bambini in cammino nella letteratura per l'infanzia (terzo capitolo), "La sindrome di Medusa. Educazione sentimentale e adolescenti" (quarto capitolo) e "Rileggere i classici: una lezione da I nostri antenati" (quinto capitolo), "Oltre il confine invalicabile: il tema della finitudine nella letteratura per l' infanzia". Anche i capitoli tre, quattro, cinque e sei della seconda parte hanno trattato tematiche interessanti (quali la lettura e scrittura ai tempi di internet, la lettura tradizionale e quella digitale, i libri divulgativi, la matematica nei libri per l'infanzia), tutte tra l'altro affrontate non solo dal punto di vista teorico ma anche "pratico", in quanto ognuno di questi saggi è accompagnato da una parte che descrive un'esperienza sul campo, mentre il sesto fornisce comunque degli esempi pratici su vari argomenti matematici. Ogni capitolo comunque necessita di essere letto con calma e con attenzione, non perchè sia scritto in modo difficile, ma proprio per assaporare e assimilare quanto detto, oltre a potersi soffermare ad analizzare e riflettere un po' sui vari consigli bibliografici citati in ogni saggio.
Alla fine è oresente una bibliografia (molto lunga, che va da pagina 289 a 312), un elenco delle illustrazioni e une breve biografia degli autori.
Le lettere hanno una dimensione medio/piccola e non c'è molto spazio tra una riga e l'altra, ma ogni capitolo e ogni paragrafo sono ben distinti e facilmente identificabili. Il libro ha alcuni capitoli in cui sono presenti anche parecchie immagini a colori: nello specifico adal secondo al sesto e poi qualcuna nel decimo e nell'undicesimo, mentre altri capitoli ne sono completamente privi.

 

Sopra: In alto la copertina mostra un disegno di Nikolaus Heidelbach tratto dal libro "Cosa fanno le bambine?". In basso due pagine interne, entrambe tratte dal saggio "Bambini in cammino...".


LETTERATURA PER L'INFANZIA: Fiaba, romanzo di formazione, crossover.
Tipologia: saggio
Autore: Stefano Calabrese
Anno di Edizione: 24 ottobre 2013
Casa editrice: Mondadori Bruno
Numero di pagine: 224
Titolo originale: /
Prezzo: 23,30 euro  
Un percorso sistematico attraverso la letteratura per l'infanzia occidentale che definisce generi e sottogeneri (dalla fiabistica popolare al fantasy). Il primo capitolo è dedicato a definire cos'è la letteratura per l'infanzia, quali sono gli stili cognitivi e parla infine di crossover e di picturebooks. Qui la letteratura per l'infanzia è definita come: " [...] quel corpus di testi, in ampia misura narrativi, scritti da adulti esplicitamente per un pubblico di lettori compresi in una fascia anagrafica tra i sei e i sedici anni circa. [...] A opinione di alcuni studiosi, le opere di letteratura per l'infanzia rappresentano dei testi scritti un pubblico giovanile, o testi inizialmente prodotti per un pubblico adulto che in seguito, attraverso interventi editoriali in forma di tagli, semplificazioni, omissioni, rientrano nelle modalità di fruizione del pubblico giovanile: l'esempio più noto è Robinson Crusoe (1719) di Daniel Defoe, un romanzo per adulti che nel corso di un secolo, debitamente emendato viene adottato dalla letteratura per l'infanzia in virtù del suo elevato indice di esotica avventurosità." In realtà la seconda parte dell'affermazione mi trova d'accordo parzialmente, in quanto opere per adulti come "Robinson Crusoe" sono state adottate dai giovani lettori anche prima che case editrici vi operassero dei tagli. Al giorno d'oggi ogni classico è stato praticamente ridotto e riadattato, ma non viene considerato per questo a prescindere parte della letteratura per l'infanzia (pensate alla Divina Commedia, di cui esistono tantissime riduzioni, anche apprezzate dai bambini, ma nessuno arriverebbe a far rientrare il testo di Dante nella letteratura per l'infanzia). Nel capitolo si affronta anche la nascita di tale letteratura, legata a necessità istruttivo-educative e alla nascita del concetto di "infanzia", in quanto inizialmente l'infanzia"non era concepita come qualcosa di diverso dall'età adulta", oltre ad altri fattori economico-sociali (la rivoluzione industriale, l'aumento dell'alfabetizzazione...). Si parla anche di come la letteratura per l'infanzia venga fatta derivare dalla fiaba in quanto: "Forma di comunicazione privilegiata degli adulti con i bambini", da cui sono nate opere che hanno adottato la morfologia fiabesca. Un altro tipo di letteratura per l'infanzia deriva invece dal romanzo di formazione, dove solitamente un giovane abbandona la provincia per esplorare le proprie capacità. In questo caso le storie sono diverse per maschi e per femmine: per i primi nascono i racconti d'avventura, per le seconde i romanzi domestici.
Il secondo capitolo è invece dedicato alle fiabe, dove si parla delle loro (incerte) origini, dell'intreccio fiabesco e della metamorfosi nella fiaba, infatti l'autore afferma che la "narrazione fiabesca è il prodigio metamorfico."
Il terzo capitolo è dedicato a narratori e personaggi (a cui vengono attribuite 6 caratteristiche) poiché come spiega l'autore: "Raramente gli studiosi si sono occupati del narratore di fiabe per cercare di capire quale punto di vista adotta, quali sono i suoi scopi, quale posizione ricopre all'interno della storia narrata, e insomma per ritrovare qualche he traccia di colui di cui è stato controfigura, cioè l'autore reale, l'individuo in carne ed ossa". Sì parla anche delle fate e di altri mediatori fiabeschi, i quali contribuiscono, con la loro presenza assidua, a contraddistinguere la narrazione fiabesca da altre forme di racconto.
Il quarto capitolo parla delle morfologie fiabesche, e in particolare della funzione neurocognitiva delle forme, dell'autogenismo e cromia (in cui si analizza w identifica la "funzione cognitiva prioritaria che i colori dominanti svolgono nelle fiabe")
Il quinto capitolo tratta del rapporto tra il romanzo e l'infanzia, parlando della genesi del romanzo di formazione e della sua evoluzione e cambiamento, fino ad arrivare al romanzo di "deformazione".
Il sesto capitolo parla delle morfologie romanzesche, con un'analisi della strutturazione dell'intreccio, per poi passare a domandarsi di cosa parlano o romanzi di formazione per l'infanzia e com'è/'incontro tra personaggi e lettori.
Il settimo e ultimo capitolo è dedicato alla controfrattualità, "un mondo inesistente, a volte lontanissimo dalla realtà (come quelle che in latino di denominato "ipotetiche del terzo tipo"), a volte assai prossimo alla vita quotidiana."
Alla fine di ciascun capitolo è presente quello che l'autore definisce un "case-study", dove l'autore, dopo aver parlato dell'intreccio (cioè riassunto la storia) analizza le origini, i simboli, i significati e la morfologia testuale che si cela dietro alcune celebri narrazioni. C'è da dire che tali interpretazioni non sono facili da seguire, visto anche il linguaggio abbastanza complesso e spesso molto specifico dell'autore. Questa è ad esempio una (mezza) frase (perché quella intera durava dieci righe) tratta dalla case-study di "La Sirenetta" di Andersen: "I commenti metafinzionali con cui il narratore interviene direttamente nel testo palesando la sua intrusiva presenza e rivolge dosi al narratario tradiscono funzioni artatamente pedagogiche , come il <<Bada bene, questa è una storia vera!>> ..."
Un volume che analizza la letteratura per l'infanzia spesso in modo abbastanza tecnico e analitico, entrando in dettagli che non rendono la lettura facile, specialmente per chi non ha studiato psicologia, neurologia, linguistica, pedagogia, o ha svolto altri studi specifici sulla fiaba. Ciò avviene già nel primo capitolo dove si parla di cose come gli stili cognitivi, di intrecci narrativi, di morfologia della fiaba, ibridismo formale, di intersemiosi, scripts emozionali,  fenomenologia della percezione, ... L'autore (che è professore di semiotica all'università) comunque tende sempre ad usare un linguaggio specifico e complesso (ad esempio quando deve spiegare le funzioni di Propp).
Alla fine del volume c'è la bibliografia, anche se le note bibliografiche sono assenti. Dal punto di vista grafico l'aspetto del libro non è molto invitante: le scritte non sono grandi ma neanche troppo piccole, stranamente i testi sono come spostati verso il margine destro del foglio, lasciando almeno 3/4 centimetri di spazio vuoto sul lato sinistro. Tale spazio è sostanzialmente abbastanza inutile, in quanto è usato solamente per segnalare ai lettori che possono trovare online la bibliografia di un certo autore, cosa che avviene tipo sei volte in tutto il libro (una per capitolo, quando l'autore inizia a parlare del case-study), per il resto l'aspetto interno del volume è abbastanza ordinario e monotono, completamente privo di immagini, a volte compare qualche scritta in corsivo, mentre sono completamente assenti quelle in grassetto (nemmeno per i titoli dei capitoli o dei paragrafi è stato utilizzato).
 
    
Sopra: In alto la copertina, arancione, ed in basso due pagine interne tratte dal secondo capitolo dedicato alla fiaba.


LIBRO FAMMI GRANDE
Tipologia: saggio e guida 
Autori: Rita Valentino Merletti e Luigi Paladin
Anno di Edizione: 19 marzo 2012
Casa editrice: Idest
Numero di pagine: 127
Titolo originale: /
Prezzo:  15 euro 
Di cosa parla questo libro? Di come sia possibile arricchire, tramite il libro, la lettura e la narrazione, la vita dei bambini fin da quando vengono al mondo. Di quanto sia importante e possibile iniziare prestissimo. Di quanto sia fondamentale trovare e proporre libri contagiosi che facciano venir voglia di leggerne altri. Del fondamentale ruolo dei genitori come promotori, mediatori e modelli di lettori. E del ruolo di tutti gli altri adulti che a vario titolo si occupano di bambini, libri e lettura: bibliotecari, educatori, pediatri, librai nella convinzione che tutti possano contribuire a creare le condizioni per far nascere e far proseguire nella quotidianità l´abitudine alla lettura. Di alcuni libri intramontabili, indimenticabili e irrinunciabili che, per scelta di cuore, gli autori desiderano ricordare. E di altre cose ancora... Scritto da due "amanti dei libri e dei bambini", il manuale corredato da illustrazioni a colori - si propone come uno strumento agile e operativo per chi si avvicina per la prima volta al tema del libro e della lettura nella prima e nella seconda infanzia, e per chi operando nel settore ha necessità di avviare nuovi confronti.
Il libro si rivolge a bambini dagli 0 ai 5 anni, in quanto è in questo periodo che "incomincia un percorso che che lo vede diventare un lettore a tutti gli effetti e scoprire il suo primo libro."
All'inizio del libro sono indicate alcune teorie psico-pedagogiche come quelle che vedono il bambino come naturalmente competente; il fatto di avere un cervello potente, dinamico e con straordinarie capacità; l'esistenza dei neuroni specchio; l'attenzione condivisa e dell'interazione triadica; riconoscere il bambino come vero lettore e, di conseguenza, cosa significa leggere, che in questo caso non riguarda tanto la capacità tecnica di decifrare grafemi e lettere e tradurli in fonemi, quanto di saper raccogliere dati, dare loro un senso e reagire ad essi. A tale proposito gli autori sottolineano come la lettura non nasca a scuola e che i primi veri insegnanti sono i genitori e coloro che si prendono cura del bambino. Qui i bambini apprendono quindi tutta una serie di competenze necessarie poi alla lettura.
"Appare evidente la particolare attenzione nel considerare la lettura come un processo che si basa prevalentemente sul codice verbale scritto e orale. A nostro parere è invece significativo riconoscere e valorizzare anche le altre letture, come la lettura delle immagini e l'alfabetizzazione visuale, così presenti nei primi libri e nei libri illustrati e tra le principali fonti di acquisizione delle informazioni e dia accrescimento delle conoscenze a quell'età."
Gli autori citano e spiegano poi due progetti importanti nell'avvicinare i bambini piccoli alla lettura: Nati per Leggere e il Reach out and Ready (negli Stati Uniti).
Il libro è interessante perché spiega, anche con riferimento alla psicologia e alla neurologia, come mai è possibile e importante avvicinare i bambini fin da neonati alla lettura e ai libri, quali processi si attivano nei bambini, a quali competenze possono portare e come fare per arrivarci. Ovviamente si spiega l'importanza della lettura ad alta voce, visto che il libro è rivolto a proporre letture per bambini non ancora autonomi nella lettura.
Un'altra parte interessante è quella in cui si iniziano a proporre libri partendo proprio da quelli per neonati salendo poi d'età. Partendo ad esempio con quelli sulle facce, con i Prelibri, con i libri giocattoli, quelli con i buchi, i libri cucù, fino ad arrivare all'approccio con i primi libri veri e propri (quando il bambino capisce che un libro non è solo un giocattolo).
Una buona (forse anche ottima?) guida per tutti quegli adulti che vogliono approcciarsi e fare approcciare i loro bambini piccoli alla letteratura e che non sanno da che punto partire, quelli che si chiedono se sia necessario, perché farlo, e quelli che invece vorrebbero farlo ma non sanno come e, soprattutto, cosa proporre e con cosa iniziare. Ebbene dopo una prima parte più teorica il volume propone molti esempi di libri indicati per gli 0 e i 5 anni, nella maggior parte dei casi analizzandone spiegando perché quel libro è adatto e importante per quell'età, quali caratteristiche ha o dovrebbe avere.
Gli autori affrontano e approfondiscono anche la questione "fiabe", le quali sono un genere un po' spinoso, spiegando cosa sono, perché attraggono i bambini e poi consigliando vari tipi di fiabe classiche, moderne e riduzione.
Un altro capitolo è dedicato all'analizzare e al proporre i picture books, spiegando cosa sono, da quando si possono proporre, come si correlano il testo e le immagini.
Bello anche l'apparato grafico, dove sono molto spesso presenti le copertine dei libri che si citano nei testi e talvolta anche illustrazioni interne degli albi. Le immagini sono numerose e riprodotte in modo nitido e con colori carichi e brillanti.


Sopra: In alto la copertina, in realtà di formato medio/piccolo, marroncina su cui spiccano le scritte bianche  nere del titolo. In basso due pagine interne dove in quella a destra si inizia a parlare dei progetti di promozione alla lettura, e si cita, come si può vedere, l'associazione Nati per Leggere.


I BAMBINI LEGGONO
Tipologia: saggio (?)
Autore: Roberto Denti
Anno di Edizione: 29 novembre 2011 (versione aggiornata dell'edizione Einaudi del 1978)
Casa editrice: Il Castoro
Numero di pagine: 183
Titolo originale: /
Prezzo: 13,86 euro  
Queste pagine raccontano una parte della storia culturale italiana da un punto di vista inconsueto: quello dei bambini, dei libri, della scuola e degli insegnanti, dei genitori. In forma di diario, il libro è scritto da quella straordinaria finestra sul mondo che è la Libreria dei Ragazzi, aperta nel 1972 da Gianna e Roberto Denti. La libreria, prima in Italia nel suo genere, diviene molto presto punto di riferimento non soltanto di genitori e insegnanti, ma anche di autori e illustratori, bibliotecari e altre librerie che aprono nel frattempo. È un luogo di incontro e di scambio di idee. Roberto Denti, instancabile, compie opera di allargamento di orizzonti e di innovazione, difende i buoni libri contro l'omologazione, e sta dalla parte dei bambini. Intanto riflette e scrive. Le sue esperienze e i suoi pensieri sono raccolti nel libro "I bambini leggono" pubblicato da Einaudi nel 1978. 
Come Denti fa notare all'inizio: "La categoria bambini nasce con la civiltà industriale: prima c'erano soltanto figli. [...] Con il sorgere dell'industria inizia l'istruzione obbligatorio: gli operai mandano i loro figli a scuola perché sperano che l'istruzione modifichi il loro futuro stato sociale. Con la scuola dell'obbligo si crea la generalizzazione dei "bambini" [...] Nascono così anche i libri per bambini e i ragazzi, categoria in precedenza sconosciute."
Interessante anche il capitolo dedicato alle fiabe: quelle tradizionali (con domande del tipo: è il caso di continuare a raccontarle?), a quelle modificate. "Cosa resta della fiaba? È valida la parte che suscita le forse dell'inconscio contro le quali il protagonista (incubi il bambino si identifica) deve combattere per diventare un essere consapevole, cioè adulto? Gli psicologi insistono su questi elementi liberatori e sulla funzione della fiaba. Ma essa ha altri aspetti, ed è per uno di questi che si possono prospettare proposte di modifica." In questo capitolo addirittura l'autore presente una fiaba "con il classico e tradizionale inizio", ma che presenta modifiche nella parte centrale e finale, anche se non sono sicura dell'utilità sell'inserire una fiaba che semplice l'autore sì e divertito a modificare e ricreare.
A quattro decenni dall'apertura della libreria ripubblichiamo quel libro con aggiornamenti scritti negli ultimi anni, una nuova introduzione e una bibliografia sui titoli che hanno segnato la storia di questi quarant'anni. Sono pagine ancora attuali, utili e necessarie. Una testimonianza viva e appassionante per chiunque abbia a cuore i bambini, i libri e quella magica esperienza che é la lettura.
Il libro è costituito da tutta una serie di capitoli molto brevi che partono da esperienze dell'autore e che egli va ad approfondire (ma neanche troppo e non sempre) con alcuni apparati teorici, anche se in maniera limitata e breve (e senza nessuna citazione bibliografica). 
Le parti più interessanti, più che quelle teoriche, sono infatti quelle in cui l'autore racconta le proprie esperienze e i propri scambi avuti con genitori e insegnanti. Tra gli argomenti toccati troviamo: le fiabe, la favole di Leo Lionni, Mario Lodi, le filastrocche, i libri di educazione sessuale, Gianni Rosari, Cenerentola (una fiaba riscritta dall'autore), i classici, i libri nelle scuole, enciclopedie, Pollicino (in versione riscritta), dinosauri e mostri, comunioni e cresime, Biancaneve (in una versione, pure qui, riscritta dall'autore), mostre di libri, fumetti, i riassunti...
A volte comunque il libro fa sentire i suoi anni, come quando in un capitolo l'autore si lamenta del programma scolastico della primaria: "Perché voler a tutti i costi inserire la storia antica e medievale per gli scolari delle elementari quando dovranno ripetere le stesse nozioni nella media dell'obbligo?". Ormai è già qualche decennio che ora nella scuola primaria si arriva fino alla fine dell'Impero Romano, per poi continuare con il programma alla secondaria per arrivare al Medioevo fino al Novecento. Come pure il capitolo sulle enciclopedie (dove l'autore racconta dia adulti che si recavano nella sua libreria chiedendo enciclopedie dagli 8   ai 13 anni) fa sentire i suoi anni: "La mancanza di istruzione induce a pensare che una serie di volumi grossi, rilegati in tela, pieni di illustrazioni, possano risolvere il problema della cultura almeno per i propri discendenti." Pensare che adesso, con l'esistenza di internet e di computer, smartphone, tablet e via dicendo le enciclopedie sono i libri praticamente meno richiesti dalle famiglie.
C'è da dire che invece alcune questioni rimangono immutate nonostante il passare degli anni, come il problema dei genitori che si presentano in libreria chiedendo di avere "un bel libro per mio figlio che non vuole mai leggere". Forse, adesso, oltre a quelli che lo chiedono in libreria si aggiungono quelli che lo chiedono sui social, tipo nei gruppi facebook sui libri (di solito, tra l'altro, di libri per adulti). C'è anche un capitolo dedicato a come mai i libri di dinosauri siano sempre così richiesti in ogni periodo dell'anno, cosa che non è cambiata neanche ai giorni nostri.
Dalle esperienze personali dell'autore insomma emergono cose che sono cambiate... ed altre che non cambieranno mai.
In fondo al libro c'è un'appendice che elenca 40 libri (ma in realtà la categoria è più vasta e comprende anche personaggi e collane) ognuno uscito tra il 1972 e il 2011, anno della riedizione di questo libro, nel corso di 40 anni. Tra i libri nominati troviamo: la collana "Tantibambini" (1972), "La filastrocca di Pinocchio" di Rodari (1974), la nascita della casa editrice "La coccinella " (1977), "Extraterrestre alla pari" della Pitzorno (1979), i "Prelibri" di Munari (1980), "La storia infinita" di Ende (1981), la collana dei "Libri-game" di Deve (1985), la Pimpa di Daltan (1987), "La mamma ha fatto l'uovo" di Cole (1993), la collana "Piccoli Brividi" di Stine (1992), "Storia si una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare" di Sepúlveda (1996), "Harry Potter e la pietra filosofale" di Rowling (1997), "Una serie di sfortunati eventi" di Snicket (1999), il personaggio di Geronimo Stilton (2000), "Eragon" di Paolini (2003), "Gol" di Garlando (2005), "Diario di una schiappa" di Kinney (2008), "Piccolo uovo" di Pardi (2011)...
Dal punto di vista grafico il libro non è molto appetibile: le scritte sono abbastanza piccole, lo spazio dell'interlinea tra una riga e l'altra non è tantissimo, inoltre non ci non immagini all'interno del volume, anche se i capitoli hanno il vantaggio di essere molto brevi.
 
 
 
Sopra: In alto la copertina su cui spiccano queste righe verticali rosse e bianche richiamate anche dalla maglietta della bambina sotto in foto che sta leggendo. In basso due pagine interne del libro che mostrano la fiaba di Biancaneve riscritta da Denti.
 
 
PERLAPAROLA: bambini e ragazzi nelle stanze della poesia
Tipologia: saggio e guida
Autrice: Chiara Carminati
Anno di Edizione: 1 ottobre 2011 (prima edizione) e 9 settembre 2020 (ristampa)
Casa editrice: Equilibri Editrice
Numero di pagine: 155
Titolo originale: /
Prezzo: 15 euro
Più che un manuale questo libro vuole essere uno strumento per il fomento della poesia. Una raccolta di proposte per far scattare la scintilla, e di spunti per alimentarla. Si rivolge a chi, per passione o professione, si occupa di bambini e ragazzi, con la convinzione che la poesia sia il mezzo più potente per esplorare e fare proprie le risorse del linguaggio e che l’acquisizione di queste risorse sia fondamentale per la costruzione di una personalità creativa e l’espressione di un pensiero libero. Perlaparola vuole essere un omaggio all’idea che il percorso di avvicinamento alla poesia parta innanzi tutto dall’innamoramento e dal gusto per-la-parola.
Nel libro sono presenti vari capitoli ognuno incentrato su un diverso aspetto e argomento della poesia, aspetti entrambi legati a una rubrica di un periodico trimestrale dedicato ai giovani, uno spazio nato per aprire un dialogo con i ragazzi e questo libro vorrebbe essere un'ideale prosecuzione di quel percorso. Tra gli aspetti affrontati troviamo ad esempio quello che scardina alcuni pregiudizi legati alla poesia (non tutti i poeti sono morti), l'ambito dell'oralità legato alla poesia, le parole utilizzate nelle poesie (che vanno assaporate, gustate lentamente e intensamente), il respiro e il ritmo, il silenzio, le figure retoriche, il linguaggio,  poesie per stringere relazioni, ...
In ogni capitolo l'autrice suggerisce varie poesie, "piccoli assaggi di lettura che invitano ad esplorare più ampiamente i libri da cui sono tratti." Una caratteristica di questo volume, che lo differenzia da altri testi dedicati alle poesie per ragazzi, è che vengono suggeriti anche dei giochi: "la pratica giocosa ci permette di sperimentare i principi teoretici e di farli nostri, di acquisirli come conquista personale. Sono giochi di lettura e di scrittura: non hanno lo scopo diretto di portare a scrivere poesie, bensì quello forse più importante di esplorare giocosamente le potenzialità della parola detta e scritta". 
I giochi consistono in cose semplici come: trovare una poesia e iniziare a cambiarne alcune parole (anche con altre di inventare); leggere delle poesie tutto ad un fiato, oppure allungando alcuni suoni provando ad arrivare alla fine senza dover riprendere fiato; consegnare una poesia in prosa e chiedere di inventarsi ina possibile versificazione; la creazione di acrostici indovinelli; provare a scrivere una poesia onomatopeica chiudendo gli occhi e ascoltando i suoni attorno a noi; osservare cose che vediamo quotidianamente cercando di vederle in modo nuovo, attribuendogli caratteristiche nuove e insolite; conferire a delle metafore un significato letterale; ...
Alcuni giochi possono anche essere carini, altri li ho trovati un po' difficili da mettere in pratica così, spontaneamente, sia per chi propone il gioco che per chi deve eseguirlo e a cui è proposto uno sforzo non indifferente.
Interessante anche la parte in cui l'autrice mette in guardia dalla banalità delle parole, spesso utilizzate per trattare sempre gli stessi temi: "Il problema poi non è neanche solo l'esistenza di certi temi (evidentemente graditi agli adulti che <<commissionano>> la poesia), quanto che vengano sviluppato sempre con le stesse parole: generiche, astratte, di circostanza. Oltre all'appuntamento delle immagini, c'è u appiattimento del linguaggio, che e malattia anche più grave della <<stampanite>>."
Molto carina la parte finale dove vengono elencate, proposte e spiegate alcune raccolte di poesie che l'autrice suggerisce raccolte si poesie che parlano ai e dei ragazzi. Qui troviamo proposti testi come: "I sentimenti dei bambini" di Janna Cariolo, "Rime di rabbia" di Bruno Tognolini ", "Nel buio splendeva la luna" si Edmund Jacoby "Un salto e tocchi il cielo" si Fiona Waters, "E sulle case il cielo" di Giusi Quarenghi, "La forchetta fidanzata" di Nicola Cinquetti, "Strada con uscita" di Silverstein, "L'albero delle parole" di Donatella Bisutti, ...
Un volume che può offrire dei buoni spunti per attività da fare con i ragazzi, ma che ho apprezzato soprattutto per le tante raccolte di poesie e poesie che suggerisce.
Di questo testo esistono due edizioni, di cui una più vecchia e una più recente, la quale è stata aggiornata in quanto vi sono stati aggiunti degli altri testi poetici, editi successivamente alla prima edizione.
Alla fine di ogni capitolo ci sono delle note, mentre alla fine del libro è presente una bibliografia, in cui sono elencate prima tutte le raccolte di poesie citate nel volume e poi una sezione in cui sono proposti dei testi per approfondire, da un punto di vista saggistico/teorico, la poesia.
Il libro non presenta immagini o disegni, ma i testi sono scritti piuttosto in grande, con un'interlinea spaziosa tra una riga e l'altra e le poesie sono messe ben in evidenza all'interno dei testi, così come le parti dei giochi, che sono racchiuse dentro dei riquadri con scritto sopra in alto a sinistra "Gioco".
 
 

 Sopra: In alto a sinistra la copertina della vecchia edizione del 2011 e a destra quella nuova del 2020. In basso due pagine interne dove a sinistra vediamo riportata una poesia.. sulla poesia, mentre a destra, dentro una specie di riquadro c'è la descrizione di un gioco che implica l'uso delle parole.
 
 
LA LETTERATURA INVISIBILE. Infanzia e libri per bambini
Tipologia: saggio
Autrici: a cura di Emy Beseghi e Giorgia Grilli
Anno di Edizione: 28 aprile 2011
Casa editrice: Carocci
Numero di pagine: 220
Titolo originale: /
Prezzo: 21 euro  
Il volume nasce dalla constatazione di un paradosso: la quasi totale assenza l'invisibilità - della letteratura per l'infanzia negli scaffali della saggistica mentre essa è più che mai vitale e gode di singolare fortuna in mezzo e insieme alle altre letterature. Il dubbio, particolarmente forte in ambito pedagogico, è che la marginalità che caratterizza la letteratura per l'infanzia e la scarsa attenzione critica ad essa prestata siano legate non ad una sua presunta semplicità, bensì ad una sua poco riconosciuta complessità. 
Gli autori presentano riflessioni e proposte d'indagine intorno a temi, metafore, figure, forme tipiche di questa letteratura, affrontando la sfida di mostrarla nei suoi legami inscindibili con l'immaginario, tra riferimenti al passato e urgenza di capirne i risvolti più attuali. 
"Stabilire criteri per definire le caratteristiche della "vera" letteratura per l'infanzia non significa rifiutare o deprecare gran parte dei prodotti per bambini che riempiono gli scaffali delle abituali librerie: questi prodotti esistono, divertono, intrattengono anche amabilmente l'infanzia.
Ma come studiosi non possiamo non munirci di strumenti che consegnano onestamente di distinguere, tra tutti i libri per bambini e ragazzi, quelli fatti per restare, quelli meno legati, cioè, alle urgenze e alle mode di una attualità particolare, quelli che continuano nel tempo ad avere qualcosa da dire e che finiscono per costituire un indubbio contributo al mondo non normale, non omologato, non banale di vedere: quelli che assolvono, cioè, alla funzione che dovrebbe essere di tutta la letteratura."
Con la convinzione che studiare i libri per bambini sia necessario per comprendere non solo quelli, ma anche molto del nostro mondo e di noi stessi. La letteratura per l'infanzia, infatti, come scritto nell'introduzione: "si sottrae ad analisi riduttive, diffida di comode classificazioni, sollecita un'ottica fluida e aperta, attenta ai testi e alle loro ramificazioni. Essa evoca, insomma, un approccio critico caratterizzato da u alto livello di problematicità. [...]
La letteratura per l'infanzia si è andata in effetti costruendo fin dall'inizio come corpus al proprio interno variegato, complesso e contraddittorio in modo rivelatore  e interessante, accogliendo in sé attenzioni pedagogico civilizzatrici accanto a immagini d'infanzia ribelle, recalcitrante in se stessa affascinante; mostrando bambini non sempre spontaneamente disposti a trasformarsi in adulti e mettendo con ciò in discussione l'adultità come meta; invitando, spingendo o costringendo i bambini a diventare (come i) grandi, ma constatando la difficoltà di farlo e prendendo in considerazione ipotesi alternative e pulsioni contrarie, tutte rigorosamente e fascinosamente esibite accanto alle regole, ai moniti, ai divieti e ai destini prestabiliti."
Nel primo capitolo, opera di Giorgia Grilli, si analizza la condizione infantile e l'infanzia prendendo in considerazione i testi di Darwin: "La sua figura, oltre che la sua opera, riesce infatti in molti sensi a spiegare l'infanzia nella sua essenza ultima e di conseguenza anche la migliore letteratura per l'infanzia, che attorno a quell'essenza ruota." Parla poi della natura mutabile, in continuo divenire, dell'infanzia, che vede e recepisce il mondo in un altro modo rispetto agli adulti: un mondo in continuo mutamento, così come ha dimostrato anche Darwin con le sue teorie.
Una parte che presenta delle teorie interessanti anche se a volte diventa anche un po' troppo filosofica per i miei gusti, ad esempio quando si mette a parlare della relazione dell'uomo con la natura e con il mondo, dell'esistenza, della "nostalgia del non essere" , dell'uomo come essere incompleto ... Il tutto collegato a Darwin.
Nel secondo capitolo, scritto da Emy Beseghi, l'autrice suggerisce alcuni percorsi di letteratura per l'infanzia e alcuni strumenti critici per orientarsi. Sì parla qui del libro di qualità che "esalta la portata della letteratura per l'infanzia", a fronte di un mercato editoriale sempre più vasto e invaso di ogni genere di produzione.
L'autrice afferma comunque che :"In questo itinerario si intendono privilegiare autori stranieri, poiché al contesto italiano Pino Boeri si è già dedicato nel suo volume La letteratura per l'infanzia (Laterza, Roma-Bari, 2009)." Tra i libri che vengono citati troviamo: "Il piccolo principe" di Saint-Exupéry, "Il mondo di Sofia" di Jostein Gaarder, "L'anatra la morte e il tulipano" di Wolf Erlbruch, "Alice nel Paese delle Meraviglie" di Carroll, "Coraline" di Neil Gaiman, "Peter Pan" di Barrie, "Pasta di drago" di Silvana Gandolfi, "Signori bambini" di Daniel Pennac, "Il giardino segreto" di Burnett, "I ragazzi della via Pal" di Ferenc Molnár, "Winnie Pooh" Milne, "Un giardino di versi" e "L'isola del tesoro" di Stevenson, "Il giardino di mezzanotte" Philippa Pearce, "Le avventure di rom Sawyer" di Mark Twain, "L'isola in via degli uccelli" di Uri Orlev,  "L'isola del tempo perso" di Silvana Gandolfi, "Streghe" e "Matilde" di Roal Dahl, "La straordinaria invenzione di Hugo Cabret" Brian Selznick.
Il terzo capitolo di Milena Bernardi è dedicato a generi relegati alla marginalità come: la poesia, il romanzo di formazione e alla fiaba, dove la scrittrice fa alcune brevi riflessioni su di essa "cercando di evidenziarne, sinteticamente, alcuni nodi problematici". Nodi quali: l'oralità e la sua perdita, la morte e l'iniziazione, il piacere del testo, i rifacimenti e, di particolare interesse, i pericoli della banalizzazione.
Il quarto capitolo scritto da William Grandi è quello sui generi narrativi, dove l'autore di sofferma soprattutto sui temi dell'infanzia e dell'adolescenza, del viaggio, della lotta tra bene e male, sull'altrove, sulla morte. Sì parla anche paraletteratura, termine che non avevo mai sentito prima, che sarebbe la letteratura popolare, uno spazio narrativo "composto da libri spesso seriali [...], profondamente connotati da tratti tipici e sovente stereotipati si uno specifico genere narrativo quali poliziesco, l'horror, il fantasy, la fantascienza, il rosa."
Il penultimo capitolo, di Marcella Terrusi, è dedicato ai libri illustrati, partendo da quelli per i piccolissimi, per poi parlare dei grandi classici che hanno rivoluzionato la storia degli albi illustrati. Interessante anche il capitolo che racconta brevemente la storia dei picture books, dalla loro prima comparsa, all'evoluzione e al loro arrivo in Italia.
Infine, l'ultimo, di Anna Antoniazzi, parla delle contaminazioni mediatiche.
Alla fine del libro ci sono le note e la bibliografia.
La parte grafica è abbastanza deludente: scrittura piccola e poca spaziatura tra una riga e l'altra e completa mancanza di illustrazioni (e in certi casi non sarebbe stato inopportuno inserirne), ponendo il lettore spesso di fronte a un muro di testo, il che rende la lettura un po' faticosa perché sembra non esserci quasi mai, visivamente, un attimo di respiro.
 

Sopra: In alto la copertina presenta un disegno di non si sa chi né da dove è stato preso, che spicca sullo sfondo rosso scuro del resto della copertina. In basso due pagine interne che come vedete non presentano illustrazioni e sono abbastanza un muro di testo.


1001 LIBRI DA LEGGERE PRIMA DI DIVENTARE GRANDE
Tipologia: guida 
Autori: a cura di Julia Eccleshare con la prefazione di Quentin Blake
Anno di Edizione: 10 maggio 2010
Casa editrice: Atlante
Numero di pagine: 960
Titolo originale: /
Prezzo: 35,00 euro
"Milleuno libri da leggere prima di diventare grandi" è una rassegna dedicata ai migliori libri per l'infanzia e l'adolescenza: le pagine indispensabili per la formazione di ogni futuro lettore. Un mondo meravigliosamente ricco che va dai libri di sole immagini fino alle storie che riflettono le tensioni e le ansie dei teenager. Dalle fiabe tradizionali alle tematiche fantasy contemporanee, da classici come "Pinocchio", "I viaggi di Gulliver" e "20.000 leghe sotto i mari" fino a personaggi come la Pimpa, Willy Wonka o Harry Potter, questo libro va alla ricerca dei pilastri della letteratura giovanile di tutto il mondo e di tutti i tempi, lascito di autori sconosciuti così come di scrittori di grande popolarità e successo. Riccamente illustrato, scritto da un team di studiosi di libri per ragazzi, autori e insegnanti (alcune pagine sono curate da noti scrittori contemporanei come Margaret Atwood, Isabel Allende, Michael Morpurgo e Philip Pullman), il libro risulta aggiornato in ogni settore o età di riferimento. 
Nella sua prefazione di Quentin Blake spiega che questo volume ha il pregio di "essere una guida, ricca di mappe e spunti e capace di indirizzare il lettore verso la creazione di percorsi di approfondimento molto personali. Un'altra sua qualità, a mio avviso, sta nel non limitarsi a indicare i sentieri più battuti. nella selezione delle opere è stato seguito un criterio improntato alla ricerca della qualità; per questo motivo ci sono libri provenienti da tutte le parti del mondo, e appartenenti a epoche molto lontane tra loro."
Tale guida, come ricorda la Eccleshare nell'introduzione vuole essere "molto di più di un semplice repertorio di titoli, e il suo scopo non è solo quello di ricordarci come la letteratura per l'infanzia possa avere molto da dire anche a chi è già adulto." Come criteri per la selezione ci si è chiesti cosa faccia di un libro un libro per ragazzi e la risposta è stata che "un libro per ragazzi è quello che narra una storia che possa piacere ai più giovani, e che tipicamente abbia per protagonisti bambini o personaggi (animali compresi) legati all'infanzia", tuttavia esistono anche romanzi per adulti che ai bambini piacciono molto, per cui si sono considerate anche opere pensate come dei "un cuscinetto posto nello spazio virtuale che separa il mondo dell'infanzia da quello degli adulti."
Le opere selezionate sono state raggruppate "a seconda della fascia d'età a cui primariamente si rivolgono", e infatti le troviamo divise nelle seguenti fasce d'età: 
  1. Capitolo 1 (da 0 a 3 anni): "Miffy" (1963) di D. Bruna, "Il piccolo bruco Maisazio" (1969) di E. Carle,  "Meg e Mog" (1972) di H. Nicoll e J. Pienkowski, "Dov'è Spotty?" (1980) di E. Hill, "Pina all'asilo" (1992) di L. Cousins, "I tre piccoli gufi" (1992) di M. Waddell e P. Benson,
  2. Capitolo 2 (da 3 a 4 anni): "Le avventure di Curious George" (1941) di M. e H. A. Rey, "Luca, la luna e il latte" (1970) di M. Sendak,  "Barbapapà" (1970) di A. Tison e T. Taylor, "Pimpa" (1975) di F. T. Altan, "Il pupazzo di neve" (1978) di R. Briggs, "Angelina ballerina" (1983) di K. Holabird e H. Craig, "Serafino e la strega Sibilla" (1987) di V. Thomas e K. Paul, "Zuppa di zucca" (1998) di H. Cooper, "olivia" (200) di I. Falconer, ...
  3. Capitolo 3 (da 5 a 7 anni): "I racconti di Mamma Oca" (1696) di C. Perrault, "Le fiabe dei Grimm" (1812) di J. e W. Grimm,  "Il brutto anatroccolo" (1843) di H. C. Andersen, "The blue fairy book" (1889) di A. Lang e H, J. Ford, "Il libro della giungla" (1894) di R. e J. Kipling, "Bambi" (1923) di F. Salten, "Peanuts" (1950) di C. Schulz, "Cipì" (1961) di M. Lodi, "L'albero" (1964) di S. Silverstein, "Dragon Ball" (1984) di A. Toriyama, ...
  4. Capitolo 4 (da 8 a 11 anni): "Il Mago di Oz" (1900) di L. F. Baum e W.W. Denslow, "Peter Pan" (1906) di J.M. Barrie e A. Rackham,  "Anna dai capelli rossi" (1908) di L. M. Montgomery e M. e W. Claus, "Black Stallion" (1941) di W. Farley e K. Ward, "Il leone, la strega e l'armadio" (1950) di C.L. Lewis P. Baynes, "Kimba, il leone bianco" (1950) di O. Tezuka, "Favole al telefono" (1962) di G. Rodari e B. Munari, "La collina dei conigli" (1972) di R. Adams, ...
  5. Capitolo 5 (da 12 anni in su):  "Robinson Crusoe" (1719) di D. Defoe, "I tre moschettieri" (1844) di A. Dumas,  "Viaggio al centro della terra" (1864) di J. Verne, "Piccole Donne" (1868) di L. M. Alcott, "20.000 leghe sotto i mari" (1869) di J. Verne, "Heidi" (1880) di J. Spyri, "Ile tigri di Mompracem" (1900) di E. Salgari, "La storia infinita" (1963) di M. Ende e R. Quadflieg, ...
Per ogni opera scelta è presente una scheda che indica: il titolo del libro, il titolo originale (i libri non tradotti in italiano sono proposti col titolo originale), l'autore o gli autori (o anche l'illustratore se si tratta di albi illustrati), l'editore (quello di riferimento è quello originale, nel caso in cui il libri sia edito anche in Italia viene segnalata anche l'edizione italiana più recente), i temi trattati. In certi casi vi sono dei riquadri dove vengono consigliati altri libri con le medesime tematiche (tipo altri libri di fiabe, o altri libri di monelli...), oppure sono indicato altri romanzi scritti dal medesimo autore o dalla medesima autrice. Vi è poi la trama del libro con alcune considerazioni di chi si è occupato di scrivere la presentazione di un determinato volume. Per i titoli non tradotti in italiano alla voce "Cioè" è segnalata una libera traduzione del titolo non pubblicato in Italia.
Una guida che sicuramente ha il vantaggio di proporre moltissimi titoli, e in effetti credo che sia quella più sostanziosa tra tutte quelle che ho visionato. Ha inoltre il vantaggio di proporre titoli per un'ampia fascia d'età, suddividendoli appunto in base all'età, dagli 0 ai dodici anni in su, non limitandosi a quelli italiani ma inserendo anche opere straniere (inglesi, francesi e tedesche). È interessante il fatto che, successivamente all'edizione di questa guida, alcuni di tali titoli sono stati poi tradotti e pubblicati in italiano. La maggior parte dei titoli provengono dalla letteratura dell'Ottocento fino agli anni Duemila (il titolo più recente e del 2007, considerando che tale guida è stata edita nel 2010), poi c'è qualche raccolta di fiabe del Seicento; quindi, per quanto il volume si dica aggiornato questo poteva valere appena pubblicato, visto che attualmente manca la produzione degli ultimi 13 anni, ma questo è inevitabile per tutte le guide, pwr questo è sempre un bene che se ne pubblichino di nuove.
Tra i titoli suggeriti sono stati inseriti anche fumetti e perfino dei manga (come Dragonball), scelta interessante anche se un po' bizzarra, fatta forse non con la piena consapevolezza di cosa siano i manga, in quanto metterli sullo stesso piano di fumetti come i Peanuts o delle graphic novel mi sembra azzardato. Diciamo che fumetti, graphic novel e manga meriterebbero un loro volume a parte per essere consigliati, metterli assieme ai libri forse rischia solo di generare un po' di confusione e andare a creare un minestrone. Se mi inserisci nella lista "Dragonball" perché poi escludere "One piece" o "Naruto" o "Astroboy" o centinaia di altri manga dello stesso rilievo o anche di maggiore importanza? Oppure perché non inserire allora anche i fumetti americani di super eroi o Topolino, o quelli italiani della Bonelli?
Il volume ha comunque il pregio di consigliare veramente tanti titoli, molti anche famosi, ma anche un buon numero di perle nascoste che potrebbe essere interessante riscoprire, senza dimenticarsi poi delle pubblicazioni straniere, alcune famose, altre di cui in Italia non avevamo mai sentito parlare, ma che sembrerebbe valere la pensa di recuperare (soprattutto ai giorni nostri che abbiamo anche i mezzi per poter reperire libri in tutte le lingue).
Alla fine del volume è presente un indice degli autori e degli illustratori, poi vi è una parte chiamata "Recensioni d'autore", poi una con gli autori dei testi (in cui ci sono delle mini bibliografie degli autori che hanno scritto le schede/recensioni/presentazioni dei libri proposti in questo volume), infine vi sono le fonti iconografiche.
Le scritte all'interno del libro sono piuttosto piccoline, ma presentano una buona spaziatura tra una riga e l'altra, inoltre ogni pagina è scritta con una doppia colonna (come se la facciata fosse divisa a metà quindi). I titoli e alcune informazioni come il titolo originale, o dati biografici, la casa editrice e i temi sono scritti in grassetto. 
Nel volume sono presenti molte immagini a colori, a volte di dimensioni medie mentre altre volte grandi anche un'intera pagina; sono illustrazioni che mostrano ad esempio le copertine dei libri ma anche delle pagine interne illustrate di questi ultimi. Nonostante quindi il formato non proprio super maneggevole, dato le dimensioni del tomo, la parte grafica è stata molto curata e il volume risulta bello anche solo da sfogliare.


 
 
Sopra: In alto
la copertina con lo sfondo rosso e un disegno di Quentin Blake. In basso quattro pagine interne, di cui le prime due (che presentano libri come "Luca, la luna e il latte" di Sendak, "Barbapapà" e "Mister Solletico") sono tratte dalla sezione con i libri dai tre anni in su, e le ultime due (dedicate a "Capitan Tempesta" di Salgari) provengono dalla sezione 8+.


AMICI DI CARTA: viaggio nella letteratura per ragazzi
Tipologia: saggio
Autrice: a cura di Lodovica Braida
Anno di Edizione: 10 maggio 2007
Casa editrice: Skira
Numero di pagine: 212
Titolo originale: /
Prezzo: 49,50 euro
Sfogliare da adulti i libri che si sono letti da bambini può portare emozioni, ricordi, un po' di nostalgia. Oppure si possono riprendere in mano con un occhio diverso: con lo sguardo dello studioso che analizza i testi, interrogandosi sulla fortuna imperitura di alcuni e sulla caducità di altri; che indaga su autori più o meno celebri; che ricostruisce la storia di collane e sigle editoriali attraverso le quali si è diffusa la letteratura per l'infanzia; che valorizza la bellezza di disegni inizialmente destinati a un pubblico infantile e invece capaci di suscitare l'ammirazione di tutti. Forse occorrerebbe unire i due possibili percorsi: quello che fa tornare all'infanzia, e quello che invita ad approfondire lo studio. È quanto cerca di suggerire questo volume, che vuole offrire scritti brevi, ma con numerose sollecitazioni critiche, e, soprattutto, proporre tante immagini: quelle dei libri che hanno accompagnato bambini e ragazzi per oltre un secolo, in Italia come in Inghilterra, in Francia, in Russia.
Il volume è suddiviso in quattordici capitoli: nel primo Vittorio Spinazzola, l'autore, ripensa alle proprie letture giovanili, su cui è ritornato in età adulta, portandolo a riflettere su come la letteratura per ragazzi possa essere considerata "un settore speciale della narrativa di intrattenimento, intesa come una fascia di prodotti letterari a funzione preminentemente ludica, orientati a offrire una lettura piacevole a un'utenza varia e composita, poco acculturata o disposta a mettere tra parentesi i propri interessi più intelletualistici in nome di un legittimo diritto allo svago." Spinazzola parla quindi dei libri educativi e dei romanzi di formazione, affrontando anche il genere fumettistico.  Il secondo (di Lodovica Braida) parla della letteratura per l'infanzia come "la grande esclusa", considerata come un genere inferiore poichè priva di una certa "raffinata complessità", ma che ha avuto un'ampia produzione, soprattutto  a partire dalla fine dell'Ottocento; nel terzo capitolo (di Antonello Negri) si parla del "Giornale dei bambini", parlando dei suoi contenuti ma anche e soprattutto dei disegni e dello stile grafico e artistico.
Nel quarto capitolo Michele Mari parla dell'ambiguità della letteratura per l'infanzia, dove compaiono storie anche piuttosto sanguinarie, sadiche o angoscianti, come nel caso di racconti come "Pierino Porcospino" di Hoffmann o "Max e Moritz" di Busch, oppure, in maniera meno evidente, in "Pel di carota" di Renard, "La famosa invasione degli orsi in Sicilia" di Buzzati, o in "Storie di animali" di La Mare.... Il quinto (di Nicoletta Vallorani) tratta delle metamorfosi fisiche nella letteratura per l'infanzia, citando opere come "Alice nel Paese delle Meraviglie", "Phantasmagoria", "Nonsense Botany", "The Baker's tale", "More Nonsense", ecc.... Nel sesto (di Alberto Cadioli) tratta un genere di libri per ragazzi che ebbe un'ampia diffusione nella seconda metà dell'Ottocento: il romanzo d'avventura, le letture più ricercate dai ragazzi, a cui Salgari dà un apporto consistente e imprescindibile.
Il settimo capitolo, di Irene Piazzoni, parla invece di libri sonori, tutti risalenti agli anni del secondo conflitto mondiale, da ascoltare su supporti discografici. L'ottavo (di Silvia Morgan) parla delle avventure di Pinocchio e dei numerosi altri libri che ne sono derivati (compresi quelli dedicati a tutta una serie di suoi parenti, tra fratelli, sorelle, cugini e promesse spose); mentre il nono (di Luca Clerici) è dedicato a parlare di "Ciondolino" di Bertelli, un romanzo entomologico che racconta la storia di un bambino trasformato in formica.
Il decimo capitolo (di Giovanna Rosa) parla di un libro che si intitola "La scacchiera davanti allo specchio" di Bontempelli e che narra la storia di un bambino che inizia a interagire con i pezzi di una scacchiera collocata davanti a uno specchio. Nell'undicesimo capitolo, scritto da Emanuela Sparpellini, l'autrice analizza come il Topolino disneyano (uno dei fumetti più famosi in Italia, che fece la sua comparsa qui nel 1930) sia diventato portatore e diffusore di personaggi e contenuti di provenienza americana nell'Italia fascista.
Il dodicesimo capitolo, scritto da Francesca Orestano, affronta invece il canone della children's literature, che ha iniziato ad emergere con una sua specificità solo a partire dagli anni Ottanta del Novecento e che, secondo la convinzione critica condivisa, ha le sue radici nella letteratura inglese. Nel capitolo tredici Maria Giulia Longhi tratta invece del periodo storico che va dagli anni Quarante dell'Ottocento agli anni Quaranta del Novecento e che ha visto fiorire in Francia una ricchissima produzione di libri per l'infanzia, tanto da essere definito "Le siècle d'or du libre d'enfants et de jeunesse".
Il quattordicesimo e ultimo capitolo (di Gian Piero Piretto) affronta invece la questione dei libri sovietici e bolscevichi indirizzati all'infanzia, i bambini infatti erano considerati deglu utenti molto preziosi, alla base per l'edificazione di un futuro radioso; tanto che la cura dei fanciulli passava dal focolare domestico alle istituzioni pubbliche.
Un saggio piuttosto interessante, sopratutto per chi ama la letteratura per l'infanzia "vintage", con capitoli che parlano o di tematiche (l'ambiguità nei libri per l'infanzia, l'avventura, i cambiamenti fisici, i libri sonori...) oppure di opere specifiche come "La scacchiera davanti allo specchio" o gli altri Pinocchi. Molto interessanti anche gli ultimi tre capitoli che parlano della letteratura per l'infanzia straniera (inglese, francese e russa).
Alla fine del libro non c'è nessuna bibliografia, mentre alll'interno di ogni capitolo sono presenti delle note bibliografiche e note a piè di pagina che accompagnano i testi.
Dal punto di vista grafico il libro è molto curato, già a partire da formato molto grande, con una copertina flessibile ma robusta. I testi occupano i due terzi della parte centrale della pagina, mentre circa 5 cm dei lati più esterni sono lasciati vuoti per inserire delle note oppure delle immagini. Il volume presenta moltissime immagini a colori, anche di grandi dimensioni, che riproducono copertine di libri o pagine interne, illustrate, di libri dell'Ottocento e degli inizi del Novecento.



Sopra: In alto la copertina dallo sfondo rosso e su cui ci sono alcune copertine di vecchi libri illustrati e libri per ragazzi. In basso le pagine iniziali del sesto capitolo, dedicato ai romanzi di avventura, poi una pagina che parla dei romanzi di Salgari, di cui sul lato sinistro si vedono alcune pagine con illustrazioni interne.


LEGGIMI FORTE: accompagnare i bambini nel grande universo della lettura
Tipologia: saggio e guida
Autori: Rita Valentino Merletti e Bruno Tognolini
Anno di Edizione: 2006 la prima edizione e il 26 marzo 2015 la ristampa
Casa editrice: Salani Editore
Numero di pagine: 154 la prima edizione e 175 la ristampa
Titolo originale: /
Prezzo: 11,80 euro la prima edizione e 14 euro la ristampa
Come nasce un lettore? Esiste una ricetta in grado di suscitare nei bambini l'amore per i libri? Come tutte le pietanze più buone, anche questa ha di base pochi, essenziali ingredienti: disponibilità e pazienza (del genitore), curiosità e attenzione (del piccolo) e tanti libri in dispensa. Ma qualche volta il miscuglio non ha l'effetto sperato, e quello che si vorrebbe un momento magico di condivisione di storie rischia di diventare una parentesi svogliata e irritante tra le mille attività del giorno e la tappa forzata ma necessaria del sonno. È quello il momento in cui si è più tentati di rinunciare a favore della dieta ipertrofica della televisione; ma vale la pena fermarsi a pensare e, come suggerisce uno degli autori, fare qualcosa insieme: se ci si annoia, ed è umano, è noia personale, inventata, di certo non propinata da altri. 
In questo saggio-riflessione, un'autorevole esperta di letteratura per l'infanzia e uno dei più importanti autori italiani di libri per ragazzi si alternano per raccontare, spiegare, suggerire come i libri possano unire profondamente adulti e bambini, creando un rapporto esclusivo di condivisione, curiosità e complicità. La voce dell'adulto che legge ai più piccoli diventa la prima, indimenticabile canzone dell'infanzia; successivamente, quando il bambino è in grado di scegliere e leggere autonomamente, diventa gioco e partecipazione. Ogni capitolo offre un tema, dal ‘come si legge a un bambino' al "Come creare l'incanto della lettura?" ai 13 modi per allevare un non lettore. Sezioni dedicate ai primi libri (quelli per piccolissimi), ai libri illustrati, al tempo da dedicare alla lettura, i luoghi dove leggere, al coinvolgimento del bambino nella lettura, alla fatica di leggere, al teatro e alla poesia e, infine, un elenco ragionato dei libri per l'infanzia consigliati. Perché far nascere in un figlio l'amore per i libri è il modo migliore per ricominciare a leggere.
Come spiega una nota introduttiva ogni capitolo affronta un diverso argomento (voce, corpo, oggetti, figure, tempo, luogo, incanto, fatica, teatro, memoria, viaggio, scelte, ...), e questo argomento è affrontato in tre passi: i Racconti; le Riflessioni; le Suggestioni. Nei Racconti uno scrittore, che in questo caso scrive come lettore, narra e commenta la sua esperienza di letture alla figlia. Nelle Riflessioni una studiosa di letteratura per l'infanzia amplia quell'esperienza parlandone in termini più generali, approfondendola in modo più rigoroso e tecnico/scientifico. Nelle Suggestioni troviamo brani proposti come esempi, a sostegno delle riflessioni (ma anche come materiale già pronto da proporre ai bambini).
La parte che ho apprezzato di questo volume sono i consigli pratici presenti, quasi sempre, alla fine di ogni capitolo. Pochi punti per argomento, ma che possono effettivamente servire. Ho trovato particolarmente interessanti ad esempio quelli riguardo la fatica del leggere, quelli sul tempo da dedicare alla lettura o i consigli sul consigliare un libro.
Interessante anche la lista di libri suggeriti alla fine e suddivisi per vari argomenti come libri che...: raccontano il mondo in rima, mettono in scena le paure dei bambini, parlano d'amore, affrontano temi difficili, sono qualcosa in più di semplici alfabetieri, ecc...
In fondo al libro c'è solo l'indice, peccato non esserci una bibliografia delle opere da cui sono stati tratti i vari pezzi di brani che vengono citati nella parte delle Suggestioni, sarebbe stata molto utile, e non capisco come mai non l'abbiano fatta visto che non è presente neppure alla fine dei capitoli.
Del libro esistono due versioni, di cui la seconda è segnalo essere stata aggiornata, ed in effetti, confrontando le edizioni, la seconda ha più pagine poiché sono stati aggiunti dei bani nelle sezioni selle Suggestioni, tratti da libri più recenti, usciti dopo al data di pubblicazione della prima edizione.
A livello grafico entrambe le edizioni non presentano immagini al loro interno, e la grafica è stata mantenuta uguale, con dei testi scritti abbastanza in grande e con una buona spaziatura tra una riga e l'altra. Tutte la varie parti del capitolo sono ben differenziate e identificabili a colpo d'occhio: con la parte dei Racconti scritta su uno sfondo grigio scuro e la parte delle suggestioni scritta con un altro font dalle lettere più sottili e leggermente più piccole.
 
 
 
Sopra: In alto a sinistra la copertina dell'edizione del 2006, a destra quella della ristampa aggiornata del 2015. Sotto un paio di pagine tratte dal secondo capitolo ("Oggetti: Fare, guardare"), di cui a destra alcune "Suggestioni", cioè pezzi di brani o poesie che hanno a che fare con l'argomento trattato nel capitolo.
 
STORIE FACILI E STORIE DIFFICILI: Valutare i libri per bambini
Tipologia: saggio
Autrice: Roberta Cardarello
Anno di Edizione: 1 dicembre 2004
Casa editrice: Edizioni Junior
Numero di pagine: 184
Titolo originale: /
Prezzo: 16,30 euro 
Oggi finalmente si legge, e molto più che in passato, nelle scuole e nelle istituzioni per l’infanzia: "Oggi la consapevolezza dell'importanza della lettura per l'infanzia ha fatto consistenti passi avanti: leggere ai bambini è ritenuta un'attività importante nella scuola dell'infanzia. [...] Sì sono moltiplicate non solo le esperienze organiche e sistematiche di avvicinamento del bambino ai libri, ma anche le pubblicazioni su di esse che hanno fatto risaltare e tematizzati aspetti cruciali della letteratura per l'infanzia: l'analisi dell'editoria per l'infanzia, il ruolo delle figure e delle illustrazioni nei testi; i tipi di libri per bambini e il loro significato, la lettura ad alta voce e tutte le sue qualificazioni.
Ma proprio per questo ci si interroga sempre più spesso sulla scelta dei libri. Sul perché è importante leggere ai bambini si elencano vari motivi: l'importanza della lettura per piacere e non come dovere, per la gestione e il riconoscimento delle emozioni, per l'arricchimento del linguaggio e lo sviluppo di competenze linguistiche, per lo sviluppo della capacità d'ascolto, per la fruizione estetica, per la costruzione e la solidificazione dei legami tra ascoltatore e lettore, la trasmissione di valori.
Come scegliere e valutare le storie da leggere? Quali libri sono più adatti, e a quali età, per catturare la partecipazione dei bambini? E quando sono troppo difficili o astratti? Il volume risponde a queste domande mettendo al centro la comprensibilità delle storie, come condizione della partecipazione e del coinvolgimento infantili: "La comprensione è una dimensione che viene spesso sottintesa quando si esaltano i significati della lettura ai bambini: invece la possibilità di condividere emozioni, immaginare scenari o eventi, elaborare insieme significati e sentimenti riposa su una capacità, minima certo, di elaborare i segni (visivi e verbali) di cui è fatta la storia o il testo e di coglierne la successione, le motivazioni, gli snodi narrativi. [...] l'esperienza di lettura che i bambini fanno deve trovare progressivamente il suo fascino nella soggettiva partecipazione alla storia (o alla narrazione, saremo più precisi tra poco), nella piena comprensione ed elaborazione dei significati, nella abitudine a pensare a ciò che ascolta e si vede.
E si centra sulle storie e i testi narrativi, da sempre quelli più letti e prediletti, per i bambini della scuola dell’infanzia e del primo ciclo della scuola primaria. Studi e testimonianze da parte di insegnanti hanno infatti rilevato come "si verifichino svariate incomprensioni presso tutti i bambini e quanto siano in verità difficili molti dei libri che noi leggiamo disinvoltamente nelle scuole." Si parla infatti anche di buone pratiche della lettura a scuola.
L'autrice sostiene infatti l'idea che "una autentica esperienza di ascolto piacevole e che arrischia un bambino ne deve prevedere la comprensione, cioè la rappresentazione degli eventi significativi e la loro successione nelle narrazioni, i motivi delle azioni e le loro conseguenze. Senza questa comprensione, minima appunto, non si possono ricavare dalla lettura che momentanee stimolazioni piacevoli, come dicevamo, destinate a non radunare nessun rapporto peculiare con il libro e la lettura.
Al contrario il processo di ascolto con comprensione delle storie, invece di limitarsi a garantire una singola piacevole esperienza, costruisce, a lungo andare, una capacità di elaborazione della lingua scritta e quindi della futura comprensione dei testi, molto preziosa nella acquisizione culturale anche successiva del bambino."
Frutto di un lavoro pluriennale di analisi dei testi narrativi per i piccoli e di esperienze di lettura a scuola, il libro elenca e discute una ricca serie di criteri di analisi e valutazione dei libri per bambini e illustra i modi in cui l’adulto può produttivamente mediare il rapporto tra il bambino e il testo. L’analisi puntuale di celebri libri per bambini (da Arcobaleno a Elmer l’elefantino) conduce poi a una ridefinizione e verifica critica degli strumenti teorici ricavati dalla più accreditata ricerca cognitivista. Una vasta serie di esempi e di esercizi per il lettore rende il testo uno strumento utile e operativo per coloro che, a vario titolo, vogliono dotarsi di capacità di diagnosi della difficoltà dei testi e della loro accessibilità e intendono possedere attrezzi per favorire la comprensione e il coinvolgimento dei bambini nelle attività di lettura.
Il libro è abbastanza tecnico, seppur spiegato in modo chiaro, sia quando spiega cos'è e perché è importante la consapevolezza della lettura sia nella parte della "verifica degli strumenti", cioè quella in cui si passa ad analizzare i libri, che è sviluppata un po' come una tesi di laurea con tanto di analisi dei dati empirici e anche degli esercizi per il lettore.
Un testo più rivolto ad esperti del settore, in particolare alle e agli insegnanti, infatti l'autrice, quando parla delle strategie di facilitazione, parla chiaramente di "spunti di lavoro per insegnanti che intendano farsi carico della comprensibilità dei testi".
La parte grafica purtroppo non è granché, anche se i testi sono scritti con caratteri chiari e ben leggibili, non troppo piccoli, sono presenti pochissime immagini (in totale sei pagine illustrate in tutto il libro), sebbene la maggior parte di quelle inserite sono, almeno, a colori.
 
 
  
Sopra: In alto la copertina, dall'aspetto molto semplice, basilare e monocromatica, di colore fucsia. In basso due pagine interne che analizzano la comprensibilità narrativa di un albo di Elmer, di cui nella pagina a sinistra vediamo un'immagine tratta dal suo albo.
 
 
LIBRI, BAMBINI, RAGAZZI: Incontri tra educazione e letteratura
Tipologia: saggio
Autrice: Silvia Blezza Picherle
Anno di Edizione: 1 marzo 2004
Casa editrice: Vita e Pensiero
Numero di pagine: 363
Titolo originale: /
Prezzo: 25 euro  
In passato la narrativa rivolta ai bambini e ai ragazzi era pensata in funzione istruttivo-educativa, piuttosto che per la sua valenza ludica e artistico-letteraria. Lo scopo era trasmettere messaggi precisi e vincolanti. Dopo un lungo periodo di coesistenza e di difficile equilibrio tra educazione e arte, tra istanze conservatrici e fermenti innovativi, il momento contemporaneo vede un cambiamento nel modo di scrivere e di considerare la narrativa per bambini e ragazzi. La ricchezza e l'originalità delle storie, le invenzioni strutturali e stilistiche, una rappresentazione più autentica del bambino e dell'adolescente, una superiore qualità artistica del testo, sono tutti aspetti che oggi rendono il libro coinvolgente e interessante.
Il saggio è interessante perchè spiega come e quando nasce la letteratura per l'infanzia, quindi i libri rivolti specificatamente a bambini e ragazzi, quali erano inizialmente le caratteristiche di questa letteratura, la quale aveva più che altro scopi didattici e pedagogici. Parla poi di come essa si sia evoluta, portando alla nascita di opere più autentiche, meno didascaliche ed edulcorate, veramente attente alle vere esigenze dei bambini, che sognano anche e soprattutto la trasgressione. 
Un libro che analizza la letteratura per l'infanzia, i suoi personaggi (con un focus particolare verso i personaggi femminili, che sono quelli su cui i pedagogisti si accaniscono maggiormente), le sue tematiche, il modo in cui è scritta.
Un testo molto interessante che parla proprio della letteratura per l'infanzia, come è nata e come si è evoluta, delle sue caratteristiche iniziali e attuali e perchè essa è così importante. Testo che ha anche risvolti pratici in quanto, imparando a conoscere e riconoscere le buone caratteristiche che un libri per bambini e ragazzi deve possedere, aiuta a guidare genitori, insegnanti ed educatori in una scelta più consapevole e saggia delle letture da proporre ai giovani. Il volume inoltre mette in guardia gli adulti dalla strumentalizzazione didattica di fiabe e libri, usati esclusivamente come strumenti per educare.
Alla fine troviamo la bibliografia e l'indice degli autori, anche se comunque ogni capitolo è accompagnato dalle sue note bibliografiche.
All'interno il libro è privo di immagini ed è scritto con una scrittura non troppo grande e con le righe anche abbastanza ravvicinate, anche se ogni capitolo e ogni paragrafo (e sotto paragrafo) sono ben distinti e resi facilmente identificabili.
 

 
 Sopra: In alto la copertina caratterizzata da delle bande verdi a sinistra e in alto con in centro un quadrato arancione. In basso due pagine che parlano di come i primi libri er l'infanzia volessero educare attraverso i personaggi, mostrando spesso un'umanità infelice e sofferente.
 
 
STORIA E GENERI DELLA LETTERATURA PER L'INFANZIA
Tipologia: saggio
Autrice: Gianna Marrone
Anno di Edizione: 1 febbraio 2003
Casa editrice: Armando Editore
Numero di pagine: 125
Titolo originale: /
Prezzo: 10/12 euro
"Quando si dice "letteratura per l'infanzia", infatti, si tende a sminuire il concetto pretendendo di riferire l'estensione del prodotto alle sole fasce infantili. Nulla di più sbagliato: la letteratura per l'infanzia si occupa di tutta la produzione rivolta ai giovani; anzi, l'attenzione scientifica riservata alle opere cosiddette "dedicate" ai ragazzi dai 10 ai 14 anni è la più attenta e consistente, mentre, quasi per un paradosso terminologico, quella dedicata alla fascia dai 0 ai 6 anni è quella meno esaminata." Importante il fatto che l'autore ricordi che "la lettura di una fiaba o di un racconto d'avventura o horror o fantasy può essere altrettanto gradita anche ad un adulto."
Utile per studiare le origini, i generi e le caratteristiche della letteratura per l'infanzia, anche se, come dichiarato dall'autore: "L'intenzione non è infatti quella di proporre una storia della letteratura per l'infanzia, bensì di fornire un quadro complessivo e di immediata collocazione degli scrittori, delle opere e dei generi, poiché molto spesso la conoscenza dell'opera non necessariamente corrisponde alla capacità di inquadrarla nello spazio e nel tempo." Il primo capitolo è infatti un elenco, partendo dal più vecchio e diviso per aree geografiche, di scrittori di libri per l'infanzia, contando anche però raccolte di favole e fiabe non esattamente concepite per i bambini, come: Esopo, Fedro, Le mille e una notte, Basile, La Fontaine, Perrault, Defoe, Parravacini, Collodi, De Amicis, Andersen, Dumas, VErne i Grimm, Dickens, Carroll, Stevenson, Kipling, Alcott, Twain, Burnett, Salgari, Bertelli, Rodari, Calvino, Pitzorno, Detti, Saint-Exupéry, Tolkien, Barrie, Dahl e London.
Il saggio di Marrone affronta alcuni argomenti interessanti come: il modo in cui sono cambiati i libri, anche come oggetti, dall'Ottocento a oggi; il rapporto che i bambini instaurano con il libro; criteri di riferimento sul tipo di letture che possono essere destinate alle varie età dello sviluppo.
Per quanto riguarda le origini della letteratura per l'infanzia va detto che Marrone parte da molto lontano, in quanto le fa risalire all'antichità e all'oralità: "Si può quindi parlare di una forma letteraria orale che, almeno in parte, è poi confluita nella letteratura scritta". Questo perchè per Marrone la letteratura per l'infanzia si sviluppa dalla fiabe (secondo le teorie della monogenetica e della poligenetica) e, prima ancora, dalla mitologia e dai rituali. Nel capitolo sulle origini troverete proprio delle parti dedicate alle fiabe, alle favole (le quali vengono anche messe a confronto e se ne sottolineano le differenze), al mito, al rito e alla mitologia.
Il terzo capitolo è dedicato ai generi della letteratura, e anche qui l'autrice parte da lontano, dalla nascita della scrittura, l'infezione della stampa, giungendo poi alla nascita di una letteratura specificatamente rivolta all'infanzia, che all'inizio aveva intenti didascalici. "Ma è soprattutto nel Novecento che viene affermandosi una prima distinzione in generi ed una maggiore attenzione agli scritti dedicati all'infanzia. [...]
Con il Novecento la letteratura per ragazzi comincia ad arricchirsi di generi e a spogliarsi sempre più dei messaggi morali espliciti che l'avevano caratterizzata per gran parte dell'Ottocento."
La Marrone affronta quindi questioni interessanti come l'evoluzione subita dalla letteratura per l'infanzia, che inizialmente era molto didascalica e differenza non solo per l'età ma anche per il sesso e spiega come i bambini dell: Ottocento si impadronirono di letture come i libri di Verne, Salgari, Twain, Stevenson, Swift, ecc... E alla fine "Questi classici dell'avventura oggi sono entrati a far parte sella letteratura per l'infanzia perché il bambino ha dimostrato di apprezzarli più della letteratura che nell'Ottocento cominciò ad essere scritta appositamente per lui." Altre questioni poi riguardano il genere horror (spesso osteggiato da alcuni adulti), i testi scolastici (e il fatto che i libri non devono essere resi dei testi scolastici), l'importanza di proporre ai bambini sia letture recenti che altre più vecchie, un approfondito sulla letteratura per l'infanzia in Italia e anche sul fumetto e l'illustrazione in generale.
Nel testo sono presenti anche alcune pagine, poche, che riportano delle immagini in bianco e nero e purtroppo con una bassa risoluzione. Tali immagini inoltre non hanno una diretta correlazione con parti specifiche del testo, e sembrano essere piazzate in fondo ai capitoli in maniera generica (con l'unica eccezione delle immagini di copertine di "Pinocchio" sistemate in fondo a un capitolo in cui effettivamente l'autrice ha parlato di Pinocchio).
 
 
Sopra: In alto la copertina con un'illustrazione di "Cappuccetto Rosso" di Gustave Dorè"; in basso due pagine interne in cui si vede l'inizio del secondo capitolo e delle immagini, in bianco e nero, di due film molto famosi: "Biancaneve" della Disney ed "Harry Potter".


DIZIONARIO DELLA LETTERATURA PER RAGAZZI
Tipologia: guida
Autrice: Teresa Buongiorno
Anno di Edizione: 24 ottobre 2001
Casa editrice: Fabbri Editore
Numero di pagine: 521
Titolo originale: /
Prezzo: 32 euro  
La letteratura per ragazzi raccontata a chi se ne occupa per mestiere, per passione, per curiosità: genitori, educatori, bibliotecari e naturalmente ragazzi. Uno strumento di facile consultazione per orientarsi in un mondo affascinante, tra autori e opere, editori e collane, studiosi, biblioteche e centri culturali.
All'interno si possono trovare molti contenuti e informazioni: titoli dei libri, trame, autori, illustratori, personaggi, studiosi dei libri per bambini e ragazzi, tutti sistemati per ordine alfabetico, come in un vero e proprio dizionario. Il che rende piuttosto facile consultare il volume, nonostante il numero di pagine che ha. 
Gli argomenti possono essere più o meno approfonditi, ad esempio ad alcuni vengono dedicate una quindicina di righe, mentre altri sono più approfonditi, e se ne parla anche per una paio di pagine, specialmente se si tratta di argomenti un po' più ampi come ad esempio autori o opere particolarmente famose.
I testi inoltre sono corredati anche da immagini, cosa che trovo sempre molto apprezzabile quando si tratta di libri che trattano di libri per bambini e letteratura per l'infanzia, in cui comunque la parte iconografica è importante e per nulla secondaria. La presenza delle immagini rende poi l'opera più facile da seguire, consultare e leggere, in quanto in questo modo i lettori non si trovano di fronte a un muro di testo, ma la presenza di qualche piccola immagine in bianco e nero aiuta a spezzarne la monotonia e a facilitare la consultazione degli argomenti, essendo che sono molto vasti e vari.
 
 
Sopra: In alto la copertina dove attorno al titolo compaiono i disegni di vari personaggi della letteratura; a destra la copertina dell'edizione più vecchia, del 1995, aggiornata nel 2001. In basso due pagine interne dedicate alla lettera B, di cui in fatti si può vedere un disegno del volto di Biancaneve.
 
 
RACCONTI (DI)VERSI: Appunti e spunti sul leggere poesia ai bambini
Tipologia: saggio
Autrice: Rita Valentino Merletti
Anno di Edizione: marzo 2000
Casa editrice: Arnoldo Mondadori Editore
Numero di pagine: 132
Titolo originale: /
Prezzo: 18.000 Lire o 9,30 euro  
Questo libro è un invito alla lettura di poesia per bambini, con l’ambizione di conquistare gli adulti, gli inevitabili mediatori della proposta. È un invito a cominciare prestissimo, perché nelle ninne nanne, nelle filastrocche e nelle storie in rima sono presenti “tracce” di linguaggio poetico che servono a familiarizzare il bambino con alcuni elementi fondamentali della poesia. Servono insomma a “fargli l’orecchio”, a fargli conoscere il piacere dell’ascolto dei suoni e dei ritmi nascosti dentro le storie. Un’ampia gamma di suggerimenti di lettura di autori italiani e stranieri per aiutare a capire non solo quello che “fa” di una poesia una poesia, ma soprattutto per constatare ciò che la poesia – anche quella per bambini – “fa” alla mente e al cuore di chi accetta di crescere con lei. 
In fondo, come dice l'autore: "Dopotutto, se è vero che alcune poesie possono rivolgersi solo agli adulti (per la complessità linguistica e strutturale o per il tipo di tematica affrontata) non è affatto provato o obbligatorio che la poesia per bambini possa o debba piacere solo a loro."
L'opera è divisa in due parti: la prima è dedicata ai bambini molto piccoli, che possono ascoltare ninne nanne, filastrocche e rime. "Le rime che vengono prima delle filastrocche si chiamano ninne nanne, anche se non sempre accompagnano il bimbo nel sonno. Associano sempre però il suono della parola al movimento del corpo, al contatto fisico, alle sensazioni olfattive e visive e, talvolta, anche gustative."
È interessante in questa prima parte come l'autrice analizzi formalmente anche testi poetici così semplici, come appunto le ninne nanne, da venire spesso ignorati, notando ad esempio il loro legame con gli altri sensi, soprattutto con il tatto.
La seconda parte tratta più specificatamente di poesia, analizzando alcune sue componenti anche formali (tipo la rima, il suono, il ritmo, le immagini, il linguaggio figurato) e spiegandone le varie forme (narrativa, lirica, nonsense haiju, la parodia). "Passata l'età delle filastrocche, delle tiritere e delle prime, semplici storie in rima, le possibilità di far crescere il gusto per il linguaggio poetico aumenta molto. [...] Il gioco con la parola, le sue possibilità combinatorie, la riflessione sulla molteplicità dei significati, la componente sonora suscitano molto interesse ..."
In questa parte l'autrice fornisce alcuni suggerimenti su come aiutarci a scegliere nel modo più adatto delle poesie per bambini e ragazzi, spiegando e analizzando anche alcuni elementi formali tipici dei testi poetici. Carino il fatto che nella parte della parodia Merletti parli di parodie di fiabe: come "Versi perversi" di Dahl, "Tarme d'estate" di Molesini, "Storie di Cantastorie" Tofano, ecc...
L'ultimo capitolo inoltre è dedicato a come leggere la poesia, soprattutto ad alta voce, per fare in modo che venga apprezzata dai giovani ascoltatori. Qui l'autrice suggerisce un modo di leggere simile a quello auspicato anche da un'altra studiosa, la Silvia Blezza Picherle, con una lettura che lei chiama espressivo-letteraria. Come spiega Merletti: "Implica che la poesia venga letta in modo chiaro, rispettoso del testo e della punteggiatura, con la necessaria lentezza e il volume di voce necessario per essere uditi. Atteggiamento bamboleggianti, gesti ed espressioni facciali esagerate, enfasi eccessiva spostano pericolosamente l'interesse sulla performance distogliendoli dalla poesia stessa; [...]. Importantissima è, per l'insegnante, la preparazione alla lettura ad alta voce."
Un libro che ho apprezzato per portare tanti esempi concreti di tante filastrocche e poesie, oltre a citare varie raccolte di filastrocche di autori come: Faeti, Gandini, Lapucci, Lazzarato, Orengo, Bordiglioni, Cella, Donaldson, DrSeusss, Formentini, Hughes, Palazzoli, Piumini, Quarzo, Rodari, Scarry, Scialoja, Tognolini, Dahl, Stevenson, Silverstein...
Peccato che, essendo il libro del 2000, molte raccolte proposte dall'autore (che sono degli anni Settanta a fine anni Novanta) non siano più disponibili in commercio (e alcune sono difficilmente reperibili perfino in biblioteca).
Alla fine di ogni capitolo ci sono delle note bibliografiche. In fondo al volume c'è un'appendice dove vengono riportate anche alcune esperienze sul campo; poi vi è una parte dedicata alle proposte di lettura (suddivise per filastrocche e ninne nanne della tradizione, storie in rima e raccolte di versi, raccolte di autori singoli, Antologie), infine vi è una bibliografia critica e una parte chiamata "Infanzie" e che sembra presentare vari saggi che parlano di letteratura per l'infanzia o di di fiabe.
Dal punto di vista grafico il libro non contiene immagini, le scritte però sono grandi, anche se non c'è molto spazio tra una riga e l'altra; le poesie sono sempre riportate in corsivo e al centro della pagina, così da identificarle a colpo d'occhio.
 
 
 Sopra: In alto la copertina arancione su cui figurano alcune foto di bambini. In basso alcune pagine interne in cui sono riportate anche alcune poesie.
 
 
AMICI ED EROI: Grandi libri per giovani lettori. Guida alla narrativa per ragazzi dai quattro ai tredici anni.
Tipologia: guida
Autrice: Beatrice Garau
Anno di Edizione: 1 gennaio 2000
Casa editrice: Guerini e Associati
Numero di pagine: 311
Titolo originale: /
Prezzo: 40.000 LIRE (attualmente in vendita a 20,66 euro)
Come scrive l'autrice nell'introduzione: "Come scegliere un bel libro per bambini o ragazzi? Leggere i grandi libri rende più ricchi e più forti. Per questo ho deciso di proporre un gruppo di libri di narrativa, scelti fra i racconti e romanzi che possono entusiasmare un pubblico giovane. Tutti hanno una lunga storia, perché sono stati amati e mai dimenticati da moltissime persone di tutte le età [...]. Alcuni sono stati scritti appositamente per i bambini più piccoli oppure per ragazzi, altri invece, destinati a lettori adulti, sono stati catturati con naturalezza ed entusiasmo dal pubblico giovane. Tutti possiedono la leggerezza, la gioiosità e la ricchezza di valori che è propria delle opere d'arte. E i protagonisti di questi libri, pur così diversi tra loro (piccoli animali o personaggi delle fiabe, eroi dell'antichità o ragazzi), sono vissuti universalmente come cari amici di tutti i giorni, oppure come mitici eroi da ammirare ed emulare."
La guida è preceduta da un'introduzione di Guido Petter, il quale analizza i modi in cui, già dai primi anni dell'infanzia, può essere favorito lo sviluppo di un vivido interesse per la lettura.
La prima parte è dedicata ai bambini più piccoli: dai quattro ai sei anni e vi si trovano libri di poesie e filastrocche (come raccolte di Nico Orengo, di Gianno Rodari, di Emanuele Luzzati, di Lamarque, di Scialoja...) e storie brevi e allegre come quelle di Beatrix Potter, quelle di Attilio, di Altan quelle di Brunhoff (Babar l'elefantino), ma anche "Pierino Porcospino" di Hoffmann.
La seconda parte è dedicata alla fascia dai sette ai nove anni ed è suddivisa in: fiabe popolari (con autori come Calvino e le sue "Fiabe italiane", i Grimm, Andersen, Puskin, Singer, Kipling con "Storie proprio così" e Ballario con "Fiabe e leggende delle Dolomiti"); fiabe d'autore (con autori quali Capuana, Wilde, Sergio Tofano, Rodari, Pipin Carpi con "La zia corsara e altre storie insensate", Marcello Argilli e Piumini); Romanzi fiabeschi (in cui consiglia classici come "Pinocchio" di Collodi, "Winny-Puh l'orsetto" di Milne,"Il mago di Oz" di Baum, "Le lettere di Babbo Natale" di Tolkien"Pippi Calzelunghe" della Lindgren, "La freccia azzurra" di Rodari, "L'incredibile storia di Lavinia" della Pitzorno; ma troviamo anche storie più inedite come "Magie di mezz'estate" di Jansson, "Il cacciatore di draghi" di Tolkien, "Il gioco dei giganti" di Carpi, "Mostarda e profumo alla fiera di Gonzaga" di Sissa...).
La terza e ultima parte è dedicata ai ragazzini dai dieci ai tredici anni con proposte che si dividono in: romanzi fiabeschi come "Alice nel Paese delle Meraviglie" di Carroll, "I bambini acquatici" di Kingsley, "Il vento nei salici" di Grahame, "Peter Pan" di Berrie, "Mary Poppins" di Travers, "Il piccolo principe" di Saint-Exupéry, e alcuni titoli di Dahl; Miti e leggende, con alcuni libri scritti da Orvieto o "La spada nella roccia" di White; Romanzi d'avventura come "Le avventure del barone di Munchausen" di Raspe e Burger, "L'ultimo dei Mohicani" di Cooper, "I tre moschettieri" di Dumas, "Piccole donne" della Alcott, "Le avventure di Tom Sawyer" di Twain, "Il giardino segreto" della Burnett, "Griska e l'orso" di Guillot, "Il gran sole di Hiroshima" di Bruckner, "L'amico ritrovato" di Uhlman, "L'ultimo veliero" di Venturi, ecc...; infine c'è la sezione delle poesie con scrittori come Piumini, Orengo e Eliot.
Di ogni libro consigliato l'autrice ne spiega l'importanza, da chi è stato scritto, da chi è (eventualmente) illustrato, di cosa parla e ne inserisce alcune parti. Fatte attenzione però, perchè l'autrice racconta, riassumendola, tutta la storia del libro, anche il finale.
Alla fine del libro è presente un'appendice, dedicata all'arte del raccontare, poiché la lettura non deve essere per forza un'attività solitaria, e l'ascolto di storie è un'attività spesso molto apprezzata dai bambini.
Graficamente il libro è scritto con dei caratteri abbastanza piccoli, ma l'interlinea è abbastanza grande e ogni volume proposto è ben suddiviso e identificabile; peccato per la completa mancanza di immagini, in quanto almeno quella della copertina delle opere proposte avrebbe aiutato.



Sopra: In alto sulla copertina dai contorni bianchi spicca l'immagine realizzata da Pipin Carpi. In basso alcune pagine interne che parlano una di Calvino e le Fiabe Italiane e l'altra di Piumini e "Le avventure del folletto Bambilla".


100 LIBRI per navigare nel mare della lettura per ragazzi
Tipologia: guida
Autori: Roberto Denti, Bianca Pitzorno, Donatella Ziliotto
Anno di Edizione: 1 aprile 1999
Casa editrice: Salani Editore
Numero di pagine: 256
Titolo originale: /
Prezzo: 25.000 Lire o 12,91 euro 
Nel frontespizio manca un termine: i 100 libri della letteratura per ragazzi "amati da...". Questa, infatti, è una guida sentimentale, non nostalgica ma affettiva. Vorrebbe comunicare quell'amore per la lettura che è un misto di curiosità, di immedesimazione, di nostalgia di altri mondi. Per i tre autori, sono i libri che hanno formato la loro idea di letteratura. Come scritto nella premessa: "I tre autori desiderano precisare che i libri consigliati non vogliono costituire un catalogo assoluto, ma che la scelta è frutto delle loro personali preferenza affettive e critiche. Pertanto certe vistose esclusioni sono da considerarsi volute e non dimenticanze, anche in considerazione alla grandissima notorietà di alcuni libri, mentre altre sono determinate dal fatto di non essere più titoli reperibili in commercio."
Spesso poco noti al grande pubblico, sono libri che possiedono la forza di appassionare e di coinvolgere grandi e piccoli. E, come è stato per Denti, Pitzorno e Ziliotto, forse cambiare il nostro rapporto con la letteratura in generale.
Nell'introduzione di Tullio de Mauro viene ricordata l'importanza della lettura in quanto può aiutare a sviluppare l'empatia, a far comprendere che esistono altri mondi, altre persone, "leggere ci aiuta a diventare un po' meno sordi alle ragioni e ai motivi che si intrecciano intorno a noi nella vita degli altri. Diventiamo meno disarmati e ingenui."
I 100 libri sono divisi in tre sezioni per fasce d'età: dai 7 ai 9 anni; dai 9 agli 11 e dagli 11 ai 14.
Per ogni libro gli autori hanno creato una scheda, e le schede accennano alle trame e sottolineano alcune caratteristiche storiche o culturali, delineando il clima in cui il libro è nato attraverso la formazione ambientale e culturale dell'autore. Quando parlano di una storia ogni autore lo fa inoltre riferendosi a un'edizione specifica (e nel caso di opere di dominio pubblico "è segnalata quella che l'autore della scheda ha ritenuto opportuno prendere in considerazione"), per cui anche quando si parla di classici viene sempre spesa qualche parola anche a proposito delle illustrazioni, se presenti nell'edizione consigliata.
Alla fine c'è una parte scritta dalla Bianca Pitzorno che parla di come alcuni libri che sono entrati a far parte della letteratura per l'infanzia inizialmente erano stati scritti per gli adulti, per questo poi le case editrici ne hanno tratto dei riadattamenti e delle riduzioni. L'autrice quindi consiglia "di proporre ai ragazzi questi classici nella versione integrale. [...] Ma se proprio non ce la sentiamo di dare a un undicenne i due tomi dei Viaggi di Gulliver o dei Tre moschettieri, cerchiamo almeno una riduzione decente, che sia scritta in un buon italiano [...] e soprattutto che dichiari apertamente la sua natura di manipolazione, possibilmente con la forma del riduttore che se ne assume la responsabilità."
Libro interessante che propone molti consigli, alcuni abbastanza ovvi, ma anche diversi non scontati, e tra quelli classici fa scoprire degli aspetti curiosi che invogliano effettivamente a leggere anche quei libri che, pur conoscendo, ci siamo sempre rifiutati di approcciare (tipo "Pel di carota" di Martin, "Senza famiglia" di Malot, o "L'isola misteriosa" di Verne). Molto dei libri proposto sono vecchiotti, roba che risale all'Ottocento o agli inizi del Novecento, ma compare anche qualche opera più recente. Bisogna considerare che il volume è stato edito nel 1999, per cui anche libri che all'epoca erano praticamente appena usciti (qualcuno c'è effettivamente) adesso hanno già diversi anni sulle spalle.
Infine ci sono delle note bibliografiche sugli autori e l'indice degli autori.
Per quanto riguarda la grafica i testi sono scritti abbastanza con caratteri grandi e con una buona interlinea tra le frasi e ogni scheda è ben identificabile. Peccato per la mancanza di immagini in quanto sarebbe stato carino se avessero messo almeno l'immagine della copertina, visto che ogni autore ha scelto un'edizione specifica, e non sarebbe stata male anche qualche immagini di qualche illustrazione interna visto che gli autori ne parlano nelle rispettive schede.
 

Sopra: In alto sulla copertina con il disegno di una bambina in riva al mare. In basso alcune pagine che parlano di "Le streghe" di Dahl.


LO STUDIO DI CENERENTOLA: teoria, critica e storia della letteratura infantile
Tipologia: saggio
Autore: Alessandro Celidoni
Anno di Edizione: 5 novembre 1997
Casa editrice: Anicia
Numero di pagine: 111
Titolo originale: /
Prezzo: 13,86 euro  
Con questo saggio l'autore ha voluto anzitutto continuare la discussione critica del mondo egemone e dominate (rappresentato da Antonio Faeti) di studiare la letteratura infantile: discussione che era iniziata con il dibattito "Per una teoria della letteratura infantile" (1988-89). E qui l'autore con passione continua a discutere questa "scienza" per risvegliarla dal suo sonno dogmatico.
In questo saggio l'autore afferma di cercare di formulare e sistemare i presupposti e le implicazioni dei due dibattiti (la teoria della letteratura infantile, come la chiama lui, e come studiarla): "Credo, infatti, di aver definito e giustificato i principi di una teoria pedagogica della letteratura infantile, necessariamente comunicativa e centrata sul lettore, ed i conseguenti metodi (e criteri) di una critica e di una storia pedagogiche della stessa."
C'è da dire che per Celidoni la "letteratura infantile", come la chiama lui (che afferma proprio di preferire tale dicitura a quelle di "letteratura per l'infanzia" o di "letteratura giovanile"), per lui "non comprende le opere scritte per l'adolescenza, [...]perchè ritengo questa dal punto di vista culturale meno specifica (od originale, come genere) e dal punto di vista sociale meno influente della letteratura infantile."
Il primo capitolo del libro poi si apre con delle questioni precise a cui l'autore cerca di rispondere: Qual è la situazione della letteratura infantile oggi in Italia? Quali le cause di questa situazione? Quali sono le sue prospettive? Inutile dire che le risposte a tali domande sono un pochino sorpassate essendo il libro del 1998, anche se possono dare un'idea della situazione in cui vergeva la letteratura per l'infanzia in quel periodo storico. L'età del libro però si fa sentire tutta quando Celidoni vede come cosa positiva che nel nuovo (sottolineo nuovo) corso di Laurea in Scienze dell'educazione la letteratura per l'infanzia è un corso obbligatorio in due dei tre indirizzi, anche se l'autore si preoccupa di quali docenti seguiranno questa disciplina, col rischio che venga affidata a persone impreparate o improvvisate.
Nel secondo capitolo l'autore si chiede come si studia la letteratura infantile oggi in Italia, e anche qui il capitolo fa sentire i suoi anni, in quanto l'oggi di Celidoni corrisponde a 25 anni fa, dove si cita lo studio di Faeti, la cui ottica (pedagogica) è incentrata puramente sul testo; anche se poi, come ammette l'autore, in pratica lo studio della letteratura per l'infanzia è pluridisciplinare.
Un saggio molto legato al tempo in cui è stato scritto, in cui l'autore cerca di rispondere a delle domande sulla letteratura per l'infanzia cercando di mettere insieme teorie di vari studiosi suoi contemporanei e facendoci sopra una riflessione. Ad esempio quanto nel terzo capitolo parla della mancanza di una teoria della letteratura per l'infanzia egli si mette a citare vari tipi di teorie letterarie, a spiegarle e confrontarle: quelle strutturali, quelle semiotiche e quelle contemporanee. Anche quando parla della storia della letteratura per l'infanzia lo fa citando opere che parlano di questo argomento.
In questo modo però il saggio risulta molto teorico, in quanto frutto di un insieme di teorie confrontate tra loro e molto legato al tempo in cui fu scritto, il che può essere utile per recuperare alcune visioni e teorie sulla letteratura per l'infanzia dell'epoca, ma ormai lo sguardo si è ampliato e i più importanti autori citati da Celidoni (Faeti, Donghi, Cambi) continuano a essere comunque citati anche in testi attuali inserendoli in un'ottica più ampia e attuale. 
Inoltre tra i principi su cui l'autore insiste, oltre alla centralità del lettore, vi è la funzione pedagogica della letteratura. Riprendendo il pensiero di Mario Valeri l'autore dice: "La critica pedagogica deve di necessità praticare la distinzione tra una forma linguistica comprensibile e letteraria piacevole, ed un contenuto educativo che crocianamente può essere sentimentale, d'intrattenimento, oratorio o didascalico."; o, ancora, citando Bertin, l'autore scrive: "Quindi i requisiti e insieme criteri della validità pedagogica sono la comprensibilità, la piacevolezza e l'educatività. [...] Le opere letterarie hanno validità pedagogica e quindi una funzione pedagogica, cioè formativa specifica, non soltanto per il contenuto ideologico educativo, ma anche per la forma letteraria piacevole e per la forma linguistica comprensibile." Quando cita Marc Soriano sui criteri di valutazione della letteratura per l'infanzia (notate come Celidoni non faccia che citare cose dette da altri tizi) dice: "Il terzo criterio è quello dell'educatività, giacchè un libro è sempre, specie se per ragazzi, un supporto di identificazione, di transfert e di socializzazione. In poche parole, il libro è anche un mezzo o uno strumento di comunicazione di valori (oltre che di idee), e quindi di educazione." Non so, rispetto al pensiero moderno l'autore insiste troppo su questa prospettiva pedagogica ed educativa. Anche se questa è una cosa che probabilmente deriva proprio dal saggio di Faeti uscito nel 1972 che aprirà gli occhi a molti sullo studio serio e rigoroso dietro le narrazioni degli illustratori. Per Faeti, per guardare le figure ed oltre le figure ci si deve avvalere "dell'interdisciplinarietà coniugata con l'ottica pedagogica, uno sguardo indagatore che intreccia, attraverso l'iconografia, l'antropologia, la storia sociale, [...] il cinema, il fumetto e la pittura, con il mondo dell'infanzia, l'ideologia, la didattica" (questa parte l'ho presa da un altro saggio: Beseghi e Grilli (a cura di), La letteratura invisibile, Carocci, Roma, 2011, p.160)
Alla fine inoltre non ho capito perchè nel titolo si parla di Cenerentola, quando non ci sono riferimenti alla fiaba, o comunque nessun capitolo dedicato alle fiabe, in quanto in appendice troviamo due analisi della leggibilità e della lettura di Pinocchio.
Alla fine dell'opera è presente la bibliografia. Il volume è scritto con una grandezza di scrittura media, quindi non troppo piccola, ma non presenta nessuna immagine all'interno.
 
 
Sopra: In alto la copertina, tristissima, con questi colori bianchi e verdino, estremamente basica. Sotto un paio di pagine, anch'esse dall'aspetto abbastanza triste, che segnano la fine della presentazione dell'opera e l'inizio del primo capitolo.


ALLA FRONTIERA: momenti, generi e temi della letteratura per l'infanzia
Tipologia: saggio
Autore: Pino Boero
Anno di Edizione: 1 settembre 1997
Casa editrice: Einaudi Ragazzi
Numero di pagine: 112
Titolo originale: /
Prezzo: 16.000 LIRE
Il libro compone un quadro della produzione per l'infanzia di questo ultimo decennio. Abbandonata una letteratura "con gli occhi rossi", costruita sui temi cari a De Amicis, gli autori contemporanei si sono indirizzati verso nuove problematiche e nuovi modi espressivi di cui il volume di Boero dà puntuale riscontro; nei capitoli si parla infatti di versi "diversi", di una nuova idea, cioè, di poesia per l'infanzia, di letteratura teatrale per ragazzi, di libri "di paura", di collane per "passare la frontiera" dell'età adulta.
Come spiega l'autore: "Esplorare gli ultimi prodotti della poesia per bambini, notare come il sipario tradizionale del teatro, crescendo e restringendosi, abbia finalmente conquistato un'autonomia rispetto alle valenze didattiche e morali di un tempo, parlare dell'horror al di fuori di scandali frettolosi, [...] affrontare i temi del viaggio e dell'ingresso nell'età adulta senza una compiacente rete di censure" ha voluto dire per l'autore tracciare un bilancio della felicità produttiva di questo quarto di secolo. Questo testo vuole quindi parlare di altri spazi di libertà fra i generi e temi dedicati all'infanzia, lottando contro coloro che vorrebbero bloccare la letteratura per l'infanzia dentro confini ben segnati, palizzate dentro a un mercato controllato moralista, secondo il quale "non bisognerebbe dare al bambino il racconto di paura" o secondo cui non si può parlare di droga e omosessualità all'adolescente. 
Boero inizia il suo discorso partendo proprio dal  il più famoso libro moralista e patriottico scritto in Italia: "Cuore" di de Amicis, il quale comunque all'epoca non fu esente da critiche, come quella di mettere in scena situazioni e figure assurde, "prive di umanità e adesione al reale". Nonostante ciò il libro ha un enorme successo, tanto che la tradizione della letteratura italiana per l'infanzia "trova in Cuore una sintesi di temi e una conferma dell'efficacia del prodotto letterario così concepito." Così finiscono per nascere molti altri "cuoricini", cioè romanzi o storie simili a "Cuore" per tematiche, senso patriottico e moralismo.
Tale capitolo è piuttosto interessante, soprattutto per chi studia la letteratura per l'infanzia in Italia, in quanto qui l'autore porta vari esempi di libri che si sono ispirati a "Cuore", dando avvio a una produzione consistente di libri moralisti e buonisti.
Oltre a ciò comunque l'autore affronta poi altre tematiche e generi della letteratura per l'infanzia, che si spostano verso un'ottica più moderna e innovatrice: parla ad esempio delle nuove raccolte poetiche (citando ad esempio Piumini, Pietro Formentini e Anna Lavatelli, Tognolini, Angela Nanetti, Nicoletta Costa, ma parlando anche di collane editoriali come quelle dirette da Lella Gandini  e Anna ed Antonio Faeti); di letteratura teatrale; della paura nei libri per l'infanzia (citando opere come "Paura! Racconti col brivido" e "La paura cresce. Racconti col brivido" della Ziliotto; "L'avvoltoio" di Pike", nonché la collana "Piccoli Brividi" di Stine); del tema del viaggio.
Conclude il volume un capitolo sull'idea di lettura "ieri, oggi e domani", dove l'autore ribadisce l'importanza di proporre ai bambini e ai ragazzi bei libri, così da stimolare in loro l'amore per la lettura, considerando l'eterno dilemma "se possa la libera lettura vivere tra i banchi insieme alle più corpose ragioni dello spirito".
Un libricino carino che ho trovato interessante soprattutto nei capitoli dedicati alla poesia (anche se forse si concentra troppo a parlare solo di Piumini arrivando a citare altri nomi di autori e raccolte poetiche solo verso la fine) e alla paura. È stato entusiasmante trovare infatti citato in quest'ultimo capitolo serie degli anni Novanta che conoscevo e su cui avevo persino scritto uno speciale dedicato alle collane horror per ragazzi (che si intitola "SPECIALE HALLOWEEN 2023 (parte 1): serie horror per bambini e ragazzi").
Purtroppo all'interno del volume non è presente nessuna nota o bibliografia che riporti i titoli e gli scrittori che l'autore cita di volta in volta nei vari capitoli.
All'interno i testi sono scritti abbastanza in piccolo, senza lasciare molto spazio tra una riga e l'altra; i titoli dei capitoli sono semplicemente scritti In alto e un po' distanziati dai testi, ma l'autore non usa mai il grassetto per distinguerli, mentre utilizza il corsivo solo quando riporta il titolo di un libro. Inoltre non è presente nessuna immagine all'interno del saggio.


Sopra: In alto la copertina la copertina blu e bianca; in basso due pagine interne tratte dal capitolo tre, in cui l'autore parla di poesia.


PAURA DI LEGGERE: viaggio in punta di piedi tra le pagine dei libri di narrativa per ragazzi
Tipologia: guida
Autore: Giovanni Greci
Anno di Edizione: 1 agosto 1994
Casa editrice: Giunti Editore
Numero di pagine: 128
Titolo originale: /
Prezzo: 14.000 Lire o 5,90 euro  
Bibliografia illustrata a colori dei libri di paura per ragazzi editi in Italia, in 12 sezioni.
Si parte ad esempio con i draghi e dinosauri (con titoli come: "Lotte col drago" di Gaster, "Il cacciatore di draghi" di Tolkien, "Quattro pirati e mezzo" di Mahy, "Il mondo perduto" di Doyle...); ma anche Orchi, giganti, goblin e troll; Vampiri; Alieni con romanzi quali: "Il GGG" di Dahl, "La principessa e i goblin" di MacDonald, "Vampiretto" di Sommer-Bodenburg, "La stanza 13" di Swindells, "Storie di giovani alieni" a cura di Asimov, "Extraterrestre alla pari" di Pitzorno...
Ma la cosa non finisce qui, con la sezione dedicata ad "Altri mostri" con titoli quali "Suo padre era un albatros" di Luisi, "Gli uccelli notturni" di Haugen, "Il ragazzo smarrito" di Hudson, "Un mostro in giardino" di Alcock e "Mutazioni", con titoli come: "unico indizio la luna piena" di King, "Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde" di Stevenson, "L'ultimo lupo mannaro in città" di Quarzo, "Il viaggio misterioso di Nils Holgersson" di Largerlof, "Storie di giovani mostri" di Asimov.
E naturalmente non possono mancare i capitoli dedicati ad altri grandi mostri classici quali "Streghe e magie" e " Fantasmi" che suggeriscono libri come: "Lo stregone" di Westall, "Le Streghe" di Dahl, "Ila pendola stregata" di Bellairs, "Il castello dei Carpazi" di Verne,"Una tomba tra le dune" di Scott, ecc...
Per non parlare di altre vicende horror legate a crimini, guerre e catastrofi sia reali che frutto della nostra fantasia con romanzi quali: "Blackout: nel buio del terrore" della Ziliotto, "Viaggio nel buio" di Westall, "Il diario di Anna Frank" di Frank, "Il grande sole di Hiroshima" di Bruckner, "Gli ultimi sopravvissuti" di Cassini, ...
L'ultimo capitolo è dedicato agli Affetti... e alla paura di crescere, perchè può scattare una sensazione di forte paura anche di fronte alle grandi avventure (come "Le avventure di Tom Sawyer" di Twain, "Vita e avventure di Robinson Crusoe" di De Foe, "Il libro della giungla" di Kipling, "L'isola del tesoro" di "Jolanda la figlia del Corsaro Nero" di Salgari, "La corona d'argento" di O' Brien, ecc... ) o a intensi sentimenti o esperienze come l'amore e la crescita. Qui vengono suggeriti titoli come: "Pollyanna cresce", "Fanciulle in fiore" e "Piccole donne crescono" della Alcott, "La piccola principessa" di Burnett, "Dente di serpente" di Swindells, "Un amico e un sacco a pelo" di Schneider, "Salto nell'ultramondo" di Tognolini, e molti altri.
La guida è un insieme di suggerimenti di libri che in realtà non sono solamente libri horror, perchè si tratta di romanzi con protagonisti mostri (i quali a volte possono anche essere amichevoli o comunque non spaventosi) oppure che affrontano tematiche paurose ma inteso in modo molto ampio: ad esempio un'avventura può fare paura perchè non sappiamo a cosa andremo incontro, oppure ci può far paura crescere o provare forti emozioni sconosciute fino a  poco tempo prima. Per cui nella raccolta troviamo anche romanzi non solo puramente horror, ma che rientrano anche in diversi generi come: il giallo, l'avventura, romanzi di formazione, storie d'amore, fantascienza, guerra...
La descrizione per ogni libro consigliato è spesso molto breve e in certi casi non c'è neanche una descrizione, ma solo un estratto del testo, a volte di solo un paio di righe.
Libro interessante sotto certi aspetti, e che offre sicuramente dei consigli validi, anche se molti libri proposti, oltre ai classici dell'Ottocento, sono edizioni risalenti agli anni Ottanta o Novanta, visto che il libro è stato edito nel 1994, per cui è ovviamente privo di proposte più recenti, ma sicuramente al suo interno ve ne sono comunque molte di papabili.
Alla fine è presente l'indice che in realtà è la bibliografia. La parte grafica è piuttosto accattivante in quanto il volume è ricco di illustrazioni a colori di vari artisti, con scritte abbastanza grandi e ben distanziate tra loro, anche se i testi sono posti su una doppia colonna per pagina.


Sopra: In alto la copertina con un'illustrazione di Roberto Luciani; in basso due pagine interne tratte dalla sezione dedicata ai fantasmi, con due disegni a colori (e uno in bianco e nero).


DALLA FIABA AL FUMETTO: problemi, generi, autori e pagine della letteratura per ragazzi.
Tipologia: saggio
Autore: Sergio Spini
Anno di Edizione: 1969
Casa editrice: Marietti
Numero di pagine: 383
Titolo originale: /
Prezzo: 22.000 LIRE

Il testo è suddiviso in due parti: nella prima ci sono capitoli che affrontano ciascuno la letteratura in base al paese di provenienza, mentre nella seconda invece c'è la parte antologica, dove si affrontano vari generi narrativi per poi riprendere il discorso degli scrittori suddivisi per paesi.
Nella prima parte ad esempio si parla prima dell'importanza della parola per lo sviluppo (e quali sono li effetti di una deprivazione linguistica), poi viene trattata un po' in generale della letteratura per l'infanzia: la sua origine e il suo sviluppo, se essa esiste e in cosa consiste, perché esiste. Addirittura Spini elenca una serie si caratteristiche che dovrebbe avere la buona produzione dei libri "per fanciulli", come li chiama lui: una rappresentazione della realtà vicina al bambino; descrizioni che soddisfino il suo bisogno di meraviglioso; la narrazione viva e incalzante si vicende verosimili, varie e imprevedibili; un clima ottimista,.l con protagonisti "simpatico" e un finale positivo; schiettezza dei sentimenti e umorismo garbato; presentazione di epoche remote o ambienti lontani.
Vanno invece evitate: le descrizioni minuziose; tortuose analisi psicologiche; il nero pessimismo; il vuoto ottimismo; il tono lacrimoso per commuovere e i predicozzi moralisti; retorica e insincerità; trame troppo complesse; ironia amara o sarcasmo sprezzante; le anticipazioni; i bamboleggiamenti.
Nel terzo capitolo l'autore affronta i "genei" della letteratura per l'età evolutiva, partendo a parlare della fiaba, per poi passare alla favola, all'avventura, ai libri educativi (dove porta esempio di opere come il "Giannettino" si Collodi o a "Cuore" di De Amicis), la scienza-poema (che acuisce il senso della realtà senza spegnere la luce della poesia), la fantascienza, la storia-poema; la poesia (dove l'autore afferma "il cuore e i propositi si elevazione morale sono certo da lodare, ma non bastano a fare poesia") e, infine, l'illustrazione e il fumetto.
Nel quarto capitolo l'autore inizia a parlare dello sviluppo della letteratura giovanile fino al Settecento, interrogandosi se sia sempre esistita una letteratura per i ragazzi; analizzando i miti e le fiabe dell'Oriente, nell'antica Grecia, a Roma, nel Medioevo cristiano e infine in Italia, dal Duecento al Settecento.
A partire dal quinto capitolo l'autore inizia parlare di autori suddivisi per paesi, ad esempio: scrittori italiani come Collodi, De Amicis, Capuana, Nuccio, Vamba, Novaro, Fanciulli, Rodari, ...; autori francesi (capitolo VI) quali La Fontaine e Verne; letteratura in Germania (capitolo VII) e autori tedeschi come i Grimm; letteratura in Inghilterra (Capitolo VIII) e in America (Capitolo IX) e autori americani come la Alcott, Twain, Disney; o scrittori di altre nazioni (Capitolo X) quali Anderse, Puskin e Tolstoi, Molnar, ....
Nella parte antologica l'autore riporta stralci di testi prima suddividendoli per tipologie testuali come: la letteratura popolare, la favola, le riduzioni, la poesia, la letteratura del medioevo, di divulgazione scientifica e storica, di libri moraleggianti. 
Dopodiché riporta pezzi di brani suddivisi per scrittori in base alla loro nazione come: scrittori italiani; francesi; tedeschi (Sharm, Grimm, Hauff, Raspe); inglesi (con De Foe, Swift, Dickens, Carrol, Stevenson, Barrie, Kipling); americani  (come la Alcott, Twain , London e Disney); e poi scrittori di altri paesi.
Libro interessante e ben fatto che, nonostante l'età, porta ancora bene i suoi anni e risulta ancora attuale, anche se un po' andrebbe aggiornato, almeno per quanto riguarda l'antologia, che comunque riporta per la maggior parte opere classiche che bene o male vanno sempre bene, anche se attualmente non guasterebbe un po' di innovazione. 
Molto interessante questa suddivisione in due parti dove nella prima c'è l'impianto teorico e tutte le considerazioni, le riflessioni e le ricerche sulla letteratura per l'infanzia (o "per i fanciulli", come la chiama l'autore) e poi c'è una parte antologica in cui vengono propri riportati pezzi di testi inerenti alle tipologie, ai generi testuali e agli autori citati nella prima parte. Ad esempio, se tra gli autori inglesi per ragazzi Spini ha citato Stevenson, nell'antologia egli riporta il brano "La fine di Israele Hands" tratto da "L'isola del tesoro" di Stevenson.
In fondo è presente una bibliografia, suddivisa in "Storie e antologie della letteratura per ragazzi", "Problemi della letteratura e della letteratura per ragazzi", "Monografie sui singoli autori", "Libri per ragazzi e adolescenti". Dopo c'è un indice degli autori e, infine, un indice generale.
La scrittura all'interno dei capitoli ha una grandezza medio/piccola, senza che ci sia molto spazio tra una riga e l'altra; i titoli e i sottocapitoli però sono scritti in grassetto in modo da identificarli più facilmente. La scrittura in corsivo invece è utilizzata sia per i titoli di opere citate, ma anche per mettere in evidenza frasi particolarmente significative e rilevanti secondo lo scrittore. Il volume non presenta immagini che accompagnino i testi, anche se, a circa un terzo, sono state inserite 16 facciate che riportano ciascuna la foto in bianco e nero di un autore di romanzi per l'infanzia o raccolte di fiabe (tipo Collodi, De Amicis, Capuana, Perrault, i Grimm, Verne, Dickens, Stevenson, Twain, ecc...)
 
 


Sopra: In alto a sinistra la copertina ell'edizione del 1969, a destra quella del 1971.
In basso  due pagine tratte dall'inizio del capitolo 4 (sigli scrittori italiani), che inizia parlando di Collodi, sotto una pagina che inizia a parlare di De Amicis e poi, a destra, quella in cui è presente una foto di Collodi.
 
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