I Mumin sono personaggi di finzione
creati dalla scrittrice ed illustratrice finlandese (di lingua svedese)
Tove Jansson. Sarebbero dei troll, ma hanno un aspetto simile ad
ippopotami
bianchi, abitano nella valle omonima, luogo tranquillo e sicuro, e le
loro storie narrano degli eventi che accadono nella valle.
Come scritto nell'introduzione: "i
Troll comuni sono piccoli esseri pelosi, selvatici e piuttosto
maleducati, I Troll Mumin, invece, e le famiglie più o meno imparentate
con loro, sono molto più civili e istruiti. Inoltre, a differenza dei
comuni Troll che sbucano solo di notte, i Mumin hanno un grandissimo
amore per il sole."
Compaiono in una serie di romanzi e libri illustrati per bambini
scritti e disegnati da Tove Jansson fra il 1945 e il 1993. I romanzi
vennero originariamente pubblicati in svedese per essere tradotti in una cinquantina di lingue. Nel
corso degli anni sono stati riadattati in fumetti, cartoni animati,
serie televisive, spettacoli teatrali, videogiochi e tanto altro.
Quest'anno (2025) la Salani
ha ristampato alcuni loro titoli in una nuova edizione in occasione
degli 80 anni dalla loro creazione. Questa estate vi avevo già recensito uno di questi titoli: "Caccia alla cometa", mentre oggi vi parlerò di un altro dei romanzi
dedicati ai Mumin, (che la Salani aveva ripubblicato ancora a marzo): "Magia d'inverno".
Sopra: A sinistra la copertina della vecchia edizione del 2019 (che sono miracolososamente riuscita a recuperare), mentre a destra quella della nuova edizione del 2025.
Entriamo nella misteriosa Valle fatata e lasciamoci incantare dai
Mumin! Nella casa dei Mumin tutti sono profondamente addormentati, in quanto sono andati in letargo: "Nel salotto, intorno alla grande stufa di porcellana, l'intera famiglia Mumin giaceva addormentata nel suo letargo invernale.
Dormivano sempre da novembre ad aprile perchè tale era stato il costume dei loro avi, e i Mumin, alle tradizioni, ci tenevano. Tutti i componenti della famiglia avevano il pancino pieno di aghi di pino, proprio come i loro antenati, e accanto ai loro giacigli avevano nostalgicamente disposto quegli oggetti che si sarebbero resi necessari al ritorno alla primavera: vanghe, occhiali da sole, rotolini fotografici, anamometri e cose del genere.
Il silenzio regnava profondo, nell'attesa. [...] Il raggio di luna vagò dalla sedia a dondolo alla tavolo del salotto, si arrampicò sulle palle d'ottone delle testiere dei letti e infine splendette proprio in faccia al troll Mumin.
E qui successe qualcosa di assolutamente nuovo, che mai s'era verificato da quando il primo Mumin ra caduto in letargo: il troll Mumin si svegliò senza riuscire più a riaddormentarsi."
Questo infatti è un inverno magico e diverso dal solito, in cui il troll Mumin, unico della sua
famiglia, si sveglia all'improvviso dal letargo e si trova in un mondo
sconosciuto, popolato da misteriose creature. Come gli spiega Too-Ticki: "Ci sono un'infinità di
esseri che non trovano posto in estate, in autunno o in primavera. Tutte quelle creature un po' timide e strane che non
stanno bene in nessun posto e nei quali nessuno ha fede. Così se ne rimangono nascoste per tutto l'anno e
poi, quando il mondo è bianco e tranquillo, le notti sono lunghe e i più sono in letargo,
allora osano mostrarsi".
E il troll Mumin arriverà (quasi) ad amare
l'inverno.

Sopra: Due pagine iniziali in cui vediamo a sinistra i testi e a destra un'illustrazione a tutta pagina che mostra il piccolo Mumin appena svegliatosi dal suo letargo.
I testi sono riccamente corredati dalle
illustrazioni in bianco e nero opera della stessa Tove Janasson, le
quali sembrano essere delle incisioni molto carine e graziose, anche
molto ricche di dettagli.
Molto
interessante ad esempio l'aspetto dei protagonisti da cui la serie
prende il nome: i Mumin, i quali non sono rappresentati per nulla come i
classici troll, ma sembrano essere proprio una specie a parte. Il loro
aspetto infatti è quello di piccoli ippopotami bianchi capaci di
camminare in posizione eretta, con lunghe code sottili che terminano con
un ciuffetto di pelo (tipo quelle dei leoni), grandi occhi rotondi e
cordi dall'aspetto tutto tondeggiante, il che conferisce loro un aspetto
molto coccoloso e divertente. Non sorprende che abbiano ottenuto un
grande successo, oltre che in madrepatria, in Cina, Corea del Sud e in
Giappone.
Raramente però ci sono
disegni dedicati esclusivamente a mostrare i personaggi, solitamente si
tratta di immagini che mostrano vere e proprie scene descritte nei
testi, con personaggi (di solito ritratti da distante, quindi di piccole
dimensioni) in mezzo a precisi ambienti (spiagge, boschi, tra
le onde del mare, la casa di mumin, il capanno sulla spiaggia...): vi è ad esempio la scena che mostra Mumin uscire all'aperto e vedere il fiume ghiacciato; la scena dove Mumin entra nel capanno sulla spiaggia che è diventata la nuova casa di Too-Ticki con i toporagni invisibili che gli offrono una zuppa; la scena del falò per celebrare il ritorno del sole; ecc...
Le
immagini, si
caratterizzano per i personaggi, tracciati con semplici linee precise e
nette, dall'aspetto carino ma anche un po' bizzarro, quasi mai
propriamente umano, o comunque con esseri umani un po' sproporzionati e
non dall'aspetto eccessivamente realistico. La presenza delle
illustrazioni a volte può essere di grande aiuto per i lettori, sia per
supportarli nella lettura e nella comprensione dei testi, che per
mostrare loro l'aspetto delle bizzarre e stravaganti creature che
abitano il mondo dei Mumin, di cui l'autrice fornisce poche informazioni
scritte, dato che è come se desse per scontato che, visto che i
personaggi dl suo libro le conoscono allora valga lo stesso anche per i
lettori. Il rapporto tra testo e immagini quindi è piuttosto stretto, in
quanto se i disegni venissero omessi si farebbe fatica a comprendere
alcune cose.
E' interessante anche
come l'artista utilizza il bianco e nero, unici colori a comparire in
queste tavole. Alcuni elementi ad esempio appaiono completamente
bianchi, tipo i personaggi come i Mumin, Too-Ticki (seppur col suo maglione a righe nere), Tabacco (con il suo
cappello a punta e il giaccone), ma a volte anche la neve (tipo il cavallo di neve costruito da Too-Ticki, la schiuma delle onde,
il fuoco del falò acceso nella notte invernale, ecc... Questi elementi così bianchi
creano un contrasto visivo con il resto dell'immagine che invece ha
delle zone anche molto scure, completamente nere, ed altre tratteggiate
con dei piccoli tratteggi neri sopra los fondo bianco.
I
disegni comunque risultano originali, veramente molto carini e
graziosi, incantevoli, ma a modo loro anche bizzarri, con alcuni
elementi (tipo gli stessi Mumin) dall'aspetto carino, puccioso e
coccoloso ed altri decisamente più oscuri e minacciosi, come il folto
della foresta, o qualche creatura mostruosa e terrificante.


Sopra: Alcune pagine illustrate dalla stessa autrice, che solitamente alternano testo e illustrazioni, sebbene ci siano anche alcuni disegni a pagina intera ogni tanto.
"Magia d'inverno" di Tove Jansson racconta di un evento importante in particolare per un membro della famiglia Mumin: il piccolo Mumin, il quale si sveglia improvvisamente dal suo letargo invernale, cosa che non era mai successa a un Mumin prima di allora!
Siccome, come ci viene spiegato, i Mumin vanno in letargo da novembre fino ad aprile nessuno di loro ha mai visto l'inverno, per cui è molto interessante l'idea che il piccolo di casa si svegli all'improvviso e scopra questa stagione per lui sconosciuta e così diversa dalle altre, molto più cupa e fredda. Infatti il primo impatto non è dei migliori: è tutto buio, tutto è silenzioso, non c'è nessuno in giro, in casa, grazie alla stufa, per fortuna è ancora caldo ma appena esce di casa Mumin scopre quanto faccia freddo all'esterno, sebbene sia emozionante vedere la neve per la prima volta.
La prima cosa che quindi fa il piccolo Mumin è cercare di svegliare la mamma, che però è profondamente addormentata, così il piccolo si avventura all'esterno in cerca di compagnia e trova Too-Ticki, il primo degli unici due personaggio dalle fattezze umane che vedremo comparire nella storia (l'altro è la piccola Mi, che abbiamo conosciuto anche in "Caccia alla cometa") . Quest'ultimo è un personaggio amichevole ma un po' misterioso, il quale sembra conoscere bene l'inverno, sebbene lo presenti a Mumin in modo molto misterioso e incerto, come qualcosa che non si può comprendere fino in fondo.
D'altronde misteriose e nebulose sono anche le creature che popolano questa stagione, creature che vengono appena appena descritte dall'autrice, e dai cui Mumin è molto incuriosito. Esse sono strane ma innocue, sebbene ce ne siano alcune di pericolose, come la Signora del Gelo, la quale arriva dal mare, è bellissima, ma può uccidere con uno sguardo: "<<Quando il cielo comincia a farsi verde, dopo il crepuscolo, lei arriva direttamente dal mare>>.
<<Chi è lei?>> chiese il troll Mumin, perplesso.
<<Di chi parli?>>
<<Della Signora del Gelo. È bellissima, ma se la guardi negli occhi diventi di ghiaccio. E allora sei come di pan biscotto: chiunque può sbriciolarti. Per questo è consigliabile che tu rimanga in casa, stasera>>."
La vicenda praticamente narra di questo inverno che il piccolo Mumin deve passare sveglio, mentre tutta la sua famiglia è addormentata, dove inizialmente conosce Too-Ticki con i suoi lemuri invisibili e la piccola Mi, anche lei svegliatasi prima del tempo, dopodiché arriverà anche un Emulo e un cagnolino con un berretto di nome Mes-chino e poi tante altre creature che giungono nella Valle dei Mumin in cerca di cibo.
La storia è carina ed è interessante scoprire l'inverno attraverso gli occhi di questo piccolo troll che non lo ha mai visto, ma che cerca di affrontare al meglio la situazione, senza l'aiuto dei familiari, che stanno ancora dormendo. Carino il fatto che la madre si svegli proprio quando sente il figlio starnutire, magari ormai era giunto il tempo del suo risveglio, ma dall'altro sembra aver prevalso il suo istinto materno che l'ha spinta subito a prendersi cura del figlio che si stava ammalando.
Nonostante sia piuttosto breve come storia a capitoli, a tratti però potrebbe risultare non noiosa, ma un po' monotona, in quanto il piccolo Mumin non fa altro che entrare e uscire di casa e nel frattempo conosce alcuni personaggi bizzarri, ma non fa molto altro, sebbene alcune presenze siano piuttosto interessanti, collegate agli elementi del buio, del gelo e della morte. Da questo punto di vista ho trovato "Caccia alla cometa" una storia decisamente più complessa, avvincente ed emozionante.
Quest'opera è stata pubblicata originariamente nel 1957 dalla Schilds Forlags Ab col titolo "Trollvinter" ed è stata edita in italiano nel 1992 dalla Salani Editore.
L'edizione che ho io è la ristampa del 2019, la quale ha 160 pagine, misura 18,8 cm d'altezza e 12,5 cm di lunghezza e costa 9,50 euro.
A marzo del 2025 la Salani ha ristampato questo libro in un diverso formato (più piccolo), in un'edizione sempre con 160 pagine, la
copertina flessibile ma che misura 16,6 cm d'altezza e 11,2 cm di lunghezza e
costa 9,90 euro.
Ecco i romanzi della serie, in ordine cronologico:
- "Il piccolo troll e la grande pioggia" (Småtrollen och den stora översvämningen, 1945), trad. Alessandro Storti, Salani, 2025
- "Caccia alla cometa" (Kometjakten, 1946), trad. Annuska Palme Larussa Sanavio, Salani, 2002
- "Il cappello del Gran Bau" (Trollkarlens hatt, 1948), trad. Donatella Ziliotto e Annuska Palme Larussa Sanavio, Salani, 1990
- "Le memorie di papà Mumin" (Muminpappans bravader, 1950), trad. Annuska Palme Larussa Sanavio, Salani, 2007
- "Magia d'estate" (Farlig midsommar, 1954), trad. Donatella Ziliotto e Maria Hellström, Vallecchi, 1978 poi come Magia di mezz'estate, Salani, 1990
- "Magia d'inverno" (Trollvinter, 1957), trad. Donatella Ziliotto, Vallecchi, 1978 poi Salani, 1992
- "Racconti dalla valle dei Mumin" (Det osynliga barnet, 1962), trad. Donatella Ziliotto e Annuska Palme Larussa Sanavio, Salani, 1995
- (Pappan Och Havet, 1965, inedito in italiano)
- (Sent I November, 1970, inedito in italiano)

Sopra: Le copertine degli altri romanzi dedicati ai Mumin; le prime due sono quelle della nuova edizione del 2025.
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legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il
copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente
informativo.

















