giovedì 6 marzo 2025

SPECIALE: Libri non illustrati (GIALLI e HORROR di CHRISTOPHER PIKE)

In questo speciale dedicato ai libri non illustrati (mentre il mio blog sarebbe specializzato di solito in libri con illustrazioni) ho decio di parlarvi di un po' di romanzi scritti da Christopher Pike, la cui carriera come scrittore è iniziata con romanzi di fantascienza rivolti a un pubblico adulto; questi suoi lavori non riscossero successo di pubblico, ma attirarono l'attenzione di un editore che gli suggerì di scrivere un thriller per ragazzi: il risultato è stato proprio "Amiche per la pelle" (in originale "Slumber Party"  del 1985), che racconta di un gruppo di teenager coinvolto in una serie di bizzarri e violenti eventi durante un fine settimana in montagna. Successivamente Pike ha pubblicato Weekend e Chain Letter. Tutti e tre i romanzi citati sono stati dei bestseller. 
In questo post vi parlerò di due di questi tre libri ("Amiche per la pelle" e "Week-end"), più un altro romanzo uscito nel 1989 e ripubblicato di recente: "Ricordati di me". Sono tutte letture adatte per ragazzi e ragazze a partire dalla scuola secondaria di primo grado (quindi a partire dagli 11-12 anni in su), e possono essere apprezzati facilmente anche dagli adulti che vogliono sperimentare delle letture gialle non troppo impegnative ma carine, anche un po' diverse dalle solite della Agatha Christie, sicuramente dotate di personaggi più complessi.


"AMICHE PER LA PELLE" di Christopher Pike con 168-176 pagine, edito nel 1994 dalla Bompiani e poi dalla BUR Rizzoli (costo di 12,90 euro. Titolo originale: "Slumber party", 1985).
Un gruppo di amiche per la pelle, ragazzine che si conoscono fin dagli anni dell'infanzia; un fine settimana sugli sci; una bella casa isolata tra le piste: gli ingredienti ideali per una piccola vacanza indimenticabile. Soprattutto se a unire e a dividere le ragazze è il segreto di un incidente accaduto anni prima, un gioco trasformatosi in dramma in cui una di loro è rimasta sfregiata e la sua sorellina ha perso la vita: "Se si escludeva la presenza di Celeste e l'assenza di Nicole, la sorellina di Nell, erano di nuovo tutte insieme, cone a quella festa. 
<<Avevamo nove anni>> cominciò a raccontare Lara <<quando Nell ebbe un incidente.>>
<<Non è stata colpa di nessuno>> intervení Dana.
<<Si ustionò il viso e le mani>> continuò Lara. <<Dovette sottoporsi a un doloroso intervento di chirurgia plastica. Adesso sta bene, certo, ma non possiamo mai dimenticare quello che è successo. Quell' incidente, capisci... é stata un po' colpa di tutti.>> Lara cercò di sorridere per alleviare la tensione. <<Puoi considerarlo il nostro segreto più intimo e misterioso.>>
<<Nessun altro rimase ferito?>> chiese Celeste chinandosi a giocherellare con la neve. Era chiaro che non avevamo notato quanto l'argomento turbasse le amiche.
<<No>> si affrettò a dire Dana prima che Lara potesse rispondere. <<Nessun altro.>>
Dana lanciò un'occhiata a Lara, scuotendo il capo. Fu un'occhiata d'intesa.
Non parliamone. Non pensiamoci più.
<<Nessun altro>> le fece eco Lara, con un filo di voce; non mentiva del tutto. Nicole non era rimasta ferita, in realtà. Nicole era morta."
Su quell'incidente si sono stratificate ostilità, invidie, asperità dell'adolescenza. Pronte a risvegliarsi più acute che mai, complici il totale isolamento che imprigiona in casa le ragazze e la sete di vendetta di qualcuno che manipola diabolicamente gli eventi a proprio piacere. 
Come le ha avvertire il colonnello, un capo dei ranger, all'inizio del libro, si sta avvicinando una forte tempesta, che avrebbe bloccato in casa le persone per diversi giorni, e ha consigliato alle ragazze di fare scorta di provviste.
Le ragazze sono sei: Rachael è la più bella del gruppo, "alta, bionda, sempre abbronzata, sembrava una modella"; Lara si reputa una "ragazza qualsiasi, bassa, con i capelli scuri, la frangetta è un naso che, contrariamente a quanto le dicevano le amiche, era almeno una tagliando tropo"; Dana, una ragazza che non è in granché; Celeste è la nuova ragazza che si è aggiunta al gruppo grazie a Lara, è molto timida, ama leggere, si veste sempre con abiti pesanti e ha dei problemi alla schiena; Mindy, che sembra "l'immagine scialba del suo idolo: Rachael."; Nell infine è la ragazza che a 9 anni è rimasta sfigurata da un misterioso incidente e a cui morì la sorella minore, è dei suoi genitori la casa in cui le ragazze sono ospitate.
Al gruppo si uniscono poi anche Cal e Percy, due ragazzi che le ragazze hanno conosciuto al bar del centro sciistico e che Lara ha invitato a passare la serata a casa di Nell per fare una festa. La cosa sembra infastidire parecchio Rachael, la quale non nasconde la propria avversione nei confronti di Lara per essersi in mezzo tra lei e Percy, provocandole anche un'incidente sugli sci, inoltre, mentre stanno tornando a casa di Nell Dana scompare e Rachael sembra sapere qualcosa a riguardo, anche se lo nega...
Una giallo intrigante e anche piuttosto breve, dove la protagonista inizia a preoccuparsi del fatto che le cose strane che stanno accadendo abbiano a che fare anche con fenomeni soprannaturali o di natura cinetica. I suoi sospetti si riveleranno fidati oppure c'è qualcos'altro dietro a questi strani fenomeni e sparizioni?
 
   
Sopra: A sinistra la copertina più recente edita dalla BUR Rizzoli, del 2009, al centro una copertina edita nel 1997 e a destra quella del 1994.
 
"WEEK-END" di Christopher Pike con 256 pagine, edito nel 1992 dalla Mondadori Editore (costo di 12,90 euro. Titolo originale: "Week end", 1986).
Un gruppo di adolescenti americani si prepara a trascorrere un allegro week-end in Messico, nella splendida villa di due ricche compagne di scuola. Ma l'atmosfera non è delle più tranquille: ogni cosa, infatti, sembra riportarli al passato, al terribile momento in cui una di loro, Robin, è stata misteriosamente avvelenata ed è rimasta invalida, legata per sempre ad una macchina per la dialisi. Assieme a Robin c'è sua sorella Lena, una ragazza dai capelli rossi molto bella ma parecchio aggressiva: "Lena era la sorella adottiva di Robin. Avevano la stessa età, ed erano state adottate, da bambine, dal magnate della Carlton Records, Samuel Carlton. I coniugi Carlton non avevano altri figli. Erano ormai anziani, ma il signor Carlton incuteva rispetto, come tanti altri miliardari che si son fatti strada da sé.
Quel week-end non ci sarebbero stati né lui né sua moglie. Ricchi com'erano, avevano comprato a Robin due apparecchi per la dialisi, uno per la loro reggia a Santa Barbara e uno per la casa al mare, che quel giorno sembrava irraggiungibile. Quando i signori Carlton sarebbero morti, Lena e Robin avrebbero ereditato una fortuna. O almeno, l'avrebbe ereditata Lena."
Oltre ai problemi di salute di Robin c'è ad esempio anche la tensione tra Kerry, una ragazza bassa e in un po' in sovrappeso, e Lena, in quanto il ragazzo della prima l'ha lasciata per mettersi con Lena, e Kerry non sembra riuscire ad accettare la cosa: "Né Angie né Shani volevano dirle la verità, e cioè che non aveva la minima speranza e non l'aveva avuta dal momento in cui Lena aveva fatto capire a Sol che era disponibile."
A poco a poco la vacanza si trasforma in un incubo e i ragazzi cominciano a temere per la propria vita, mentre la villa rimane isolata dal mondo e una voce insistente chiede loro la verità su quella notte di un anno prima, la notte del veleno...
In realtà già il viaggio di andata non è stato proprio tranquillo: le ragazze (Kerry, Shany e Angie) ci hanno messo 8 ore anziché 6 per raggiungere la casa, dovendo sopportare stade piene di buche e la mancanza sia ria condizionata; i ragazzi (Park, Sol e Flynn) hanno forato, hanno fatto uno strano incontro con uno stregone indiano che continuava a ripetere loro "Corvo, aquila, serpente, pettirosso" e infine hanno dovuto sparare a un serpente velenoso. Durante il weekend un paio di loro vengono avvelenate, tra cui Robin, il che peggiora ulteriormente le sue condizioni di salute. Il caso viene archiviato come incidente, ma sarà davvero così?
Anche questa volta una storia carina e intrigante, in cui fino alla fine è difficile provare a indovinare chi potrebbe essere il colpevole. La storia possiede comunque molti elementi con quella precedente, scritta dall'autrice solo un anno prima: un gruppo di amiche che si recano alla casa (molto grande e isolata) di alcune loro amiche ricche che sono sorelle e di cui una sta male e soffre di problemi di salute dovuti ad un incidente capitato tempo addietro. In questo caso l'ambientazione è una posto caldo e brullo, mentre in quello precedente si trattava di un posto freddo in montagna. Qui poi ci sono più ragazzi, di cui un paio sono i fidanzati delle ragazze 
Rispetto al libro precedente qui il mistero è congegnato in modo più intricato, con più sospettati, ciascuno dei quali ha qualcosa da nascondere o ha in mente di fare qualcosa di losco, dando vita a una lettura piacevole e avvincente, che tiene alta l'attenzione del lettore fino alla fine.
 
   
 Sopra: A sinistra la copertina più recente, del 1997, al centro una copertina (particolarmente brutta e anche strana) sempre del 1997, e a destra quella del 1986.

"RICORDATI DI ME" di Christopher Pike con 168 pagine, edito per la prima volta nel 1992 dalla Mondadori Editore (costo della vecchia edizione 12000 lire e della nuova di 17,00 euro. Titolo originale: "Remember me", 1989).
Quando Shari si sveglia la mattina dopo aver partecipato a una festa di compleanno, non si rende immediatamente conto che qualcosa non va. Ma una telefonata e poi la corsa dei suoi genitori in ospedale le aprono finalmente gli occhi: Shari è morta ed è diventata un fantasma. "Tutti penseranno che sono un fantasma. Come dare loro torto? Dopotutto sono morta. Io però, non sono affatto d'accordo. Non riesco a togliermi dalla testa che fini a poco tempo Favero circa e vegeta, avevo diciott'anni e una vita davanti. Mentre adesso non mi resta che l'eternità, anche se ancora non so cosa significhi esattamente Soni sicura che non è più troppo male, ma non posso fare a meno di pensare a tutto quel che avrei potuto fare e non ho fatto. Questa è la cosa che mi dispiace di più: non saprò mai cosa mi aspettava. 
Mi chiamo Shari. Il cognome è inutile, perché quassù non lo usa nessuno. Comunque, se a qualcuno interessa, mi chiamo Shari Cooper, e non ero niente male, anzi, ero proprio carina.
Avevo i capelli ricci, color biondo cenere, che mi cadevano sulle spalle. Li portavo lunghi anche sulla fronte e mia madre non faceva altro che ripetermi: <<Ti coprono gli occhi!>> Già, i miei occhi verdi. Mio fratello diceva sempre che erano marrone, marrone insignificante, ma si sbagliava,Verano proprio verdi. Io, come tutte le ragazzine della.mia età, mi lamentavo sempre del mio aspetto, ma ora che nessuno mi vede, vorrei non averlo fatto. 
La vita è una cosa bellissima.
La morte non era nei miei progetti."
Tutti sono convinti che si sia suicidata buttandosi dal balcone, ma lei sa bene che non è così. E stata uccisa, ed è stato uno dei suoi amici a spingerla nel vuoto. L'evento è accaduto subito dopo una specie di seduta spiritica, in cui Shani è stata convinta a prestarsi come catalizzatore per uno spirito che si trovava nella stanza assieme a Beth (la festeggiata e colei che aveva organizzato la festa a casa sua), Jo (la migliore amica di Shani, nonché colei che ha eseguito il rituale), Jeff (il fidanzato di Beth, e di cui Jo è innamorata, e fratello di Peter), Daniel (il fidanzato di Shani, anche se sembra piacergli di più la sua auto sportiva nuova che non lei), e Amanda (la figlia della donna delle pulizie assunta dai genitori di Shani).
Shari sa che tocca a lei scoprire chi è l'assassino. E, quando l'avrà trovato, farlo sapere a tutti. Non sarà sola nelle sue indagini, ma dovrà riuscire a sfuggire all'Ombra, una creatura che la perseguita e che si frappone tra lei e la scoperta della verità.
Fortunatamente non è sola nel cercare il suo assassino e nel fuggire all'Ombra: assieme a lei c'è Peter, il fratello di Jeff, morto un anno prima per un incidente in moto, sebbene Peter insisti affinché Shani non continui le indagini ma "passi oltre". Shabi però non può e non vuole arrendersi, non finché non avrà scoperto chi l'ha spinta giù dal balcone e il suo nome non verrà riabilitato, visto che in molti credono che lei si sia suicidata.
Una storia interessante e intrigante, anche per il fatto che viene raccontata dal punto di vista di un fantasma, della vittima di un omicidio che vuole scoprire il colpevole, mentre solitamente, se ci sono fantasmi di mezzo che vogliono trovare il colpevole, il protagonista è un poliziotto o un amico/a del fantasma a cui quest'ultimo invia dei messaggi (solitamente mai troppo chiari) per indirizzarlo sulla strada giusta per trovare l'assassino. 
Riuscire a comprendere chi è il, o la, colpevole non sarà facile e neppure scontato, almeno fin quando non si arriva quasi alla fine della storia. Anche se anche in questa storia si conferma la tendenza dello scrittore a non infierire mai sui colpevoli, preferendo il perdono oppure l'assegnazione di una punizione relativamente lieve rispetto ai crimini da loro commessi: 
 
 
 
 
ATTENZIONE! POSSIBILI PICCOLI SPOILER SUI FINALI (ma senza rivelare chi sono i colpevoli).
 in "Amiche per la pelle" il colpevole muore e gli altri decidono di non svelare a nessuno ciò che ha fatto, mantenendo intatta la sua reputazione. In "Week-end" il colpevole viene perdonato dopo aver confessato (o, meglio, essere stato costretto attraverso tutta una serie di stratagemmi) il proprio misfatto, nonostante la prima volta egli avrebbe potuto rimediare al suo errore ed evitare che Robin venisse avvelenata, mentre successivamente egli va ad aggravare le condizioni della ragazza, per nascondere i propri misfatti, manomettendo la macchina della dialisi. Anche in questo caso gli altri presenti si tengono la confessione per loro senza denunciare nulla alla polizia. In "Ricordati di me" il colpevole alla fine sconta una pena leggera (solo 5 anni in un istituto psichiatrico) nonostante abbia ucciso una giovane ragazza innocente e abbia tentando di ammazzare anche un'altra persona, in modo piuttosto subdolo. Questo perchè qualcuno (e anche qui, da un lato la cosa può avere senso ma dall'altra può un po' far storcere il naso, se si pensa a chi è questo qualcuno) gli ha permesso di avere i migliori avvocati, perfino la seconda vittima si reca a fargli visita regolarmente (seppur non rimanendo mai solo con lui), mentre Shani alla fin fine lo perdona, visto che tanto non può più farci niente riguardo alla propria morte.
 FINE piccoli SPOILER
 
 
 
Diciamo che questa tendenza al perdono io non l'ho neanche percepita come qualcosa di completamente campato per aria e quindi di eccessivamente irritante, in quanto la cosa ha anche un senso nel contesto della storia, però volevo rifletterci sopra.
 
     
Sopra: A sinistra la copertina più recente, del 2018, poi una copertina che però non sono riuscita a capire in che anno è uscita, una edita nel 1999 e a destra quella del 1992.

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lunedì 24 febbraio 2025

MAUD WEST LADY DETECTIVE: Una cattedrale di ragnatele di Max Finch

"MAUD WEST LADY DETECTIVE: Una cattedrale di ragnatele" è un romanzo giallo illustrato da Iacopo Bruno e scritto da Max Finch, il quale è uno pseudonimo dietro cui si celano ben tre autori (Max Finch infatti è la voce narrante e protagonista della storia): Pierdomenico Baccalario, Alessandro gatti e Lucia Stipari. 
Questo titolo è in realtà il secondo di una serie di tre volumi, di cui il primo si intitola "Una matrioska di misteri" e il terzo "Il labirinto degli specchi".

Sopra: Sulla copertina vediamo al centro Finch, voce narrante del romanzo, alla sua destra Maud e a sinistra Maggie. In basso vediamo a destra sempre Maud, la detective, e a sinistra Maud travestita da agente della dogana.

LIVERPOOL, 1920. Con il suo berretto nuovo, Finch invita Maggie al cinema, peccato che la ragazzina porti anche una sua amica, Olivia, cosa che non fa molto piacere a Finch. Le romanticherie comunque non fanno al caso suo... meglio immergersi nel nuovo incarico di Maud West. La richiesta arriva da Lucy Colburn, il braccio destro del Primo Ministro, ovvero: roba che scotta. Ecco cosa riporta la lettera che la segretaria del Primo Ministro ha consegnato loro: "Abbiamo ragione di credere che intendano attaccare e rovesciare il primo Ministro Lloyd George, dipinto coen un uomo debole, corrotti e incapace di servire il re. E o strumento per farli cadere è uno scandalo, annunciati a chiare parole da Lord Byrphan già in un paio di occasioni ufficiali. [...] I documenti che faranno scoppiare lo scandalo sono in arrivo da New York, sulla nave chiamata SS Tritone che approderà dopodomani al porto di Liverpool. Nella busta troverà una fotografia dell'uomo che li sta portando con sé. Questo è l'incarico: intercettarlo e impedirgli di consegnare i documenti a chi li sta aspettando.
Ovviamente l'investigatrice Maud accetta, nonostante sappia che la missione può essere rischiosa, ma come spiega Finché: "Era una sfida, una di quelle capaci di cambiarti per sempre la carriera, e la vita. Diamine, eravamo stati chiamati a salvare l'onore sell'Impero.
Così, lasciata Maggie (che è stata sfrattata di casa visto che l'edificio in cui viveva verrà abbattuto) di guardia ad Albion House, Maud e Finch dovranno prendere il treno notturno per Liverpool, intercettare un passeggero sbarcato dalla SS Triton e recuperare una misteriosa valigetta prima che lo faccia qualcun altro. L’unico dettaglio è che quel qualcun altro è molto più pericoloso di loro, ed è disposto a tutto, ma proprio a tutto, pur di riuscirci.

 Sopra: Due pagine interne che mostrano la fine del primo capitolo, a sinistra, e l'inizio del secondo. Come potete vedere ogni capitolo è preceduto da un'illustrazione in bianco e nero, che in questo caso raffigura Finch che estrae un tubo di metallo dalla "posta pneumatica" contenente un messaggio importante.

All'inizio di ogni capitolo, proprio sotto al titolo, troviamo un'illustrazione in bianco e nero opera di Iacopo Bruno. Sono disegni dall'aspetto curato e realistico, che rappresentano personaggi (protagonisti o antagonisti), oggetti o edifici presenti nel capitolo che il lettore si appresta a leggere, senza però che vangano mai mostrati gli ambienti o degli sfondi. I disegni infatti sono posti su uno sfondo bianco, anche se a volte alcuni personaggi, anziché essere ritratti da soli, possono essere disegnati mentre interagiscono con qualche oggetto o, in caso di oggetti, magati può essercene più di uno disegnato assieme. Nella maggior parte dei casi comunque i personaggi sono rappresentati come se fossero in posa per il lettore, con il viso e lo sguardo rivolto in avanti, così come gli oggetti, ritratti frontalmente così che chi osserva l'immagine li possa vedere bene.
Queste illustrazioni possono essere utili ai lettori, che si suppone comunque già essere abbastanza grandi (quindi non più lettori alle prime esperienze che hanno bisogno del supporto delle immagini), per comprendere bene l'aspetto di alcuni personaggi della storia, o di alcuni oggetti o edifici particolarmente importanti in un certo capitolo. Nel caso degli oggetti, essendo oggetti antichi visto che la storia è ambientata nell'Ottocento, può essere utile che essi vengano disegnati poiché un lettore giovane potrebbe non sapere effettivamente come sono fatti; inoltre può essere utile per lui vedere anche l'abbigliamento che le persone indossavano all'epoca, ovviamente diverso da quello di adesso, il che può aiutare a farlo immedesimare meglio nell'ambientazione.

 

  
 Sopra: Alcune delle illustrazioni presenti all'inizio di ogni capitolo, sotto al titolo. In alto a destra possiamo vedere ritratta Maud, a destra un signore che Maud e Finché hanno conosciuto e che è stato assassinato, in basso a sinistra l'edificio di Avalance Noire e a destra una divisa da doganiere che Maud userà per travestirsi.

"MAUD WEST LADY DETECTIVE: Una cattedrale di ragnatele" di Pierdomenico Baccalario, Alessandro Gatti e Lucia Stipari è una bella storia investigativa, di quelle ambientate a fine Ottocento, dove il protagonista (e voce narrante) è l'assistente di un abile investigatore privato, al quale viene affidato un caso importante: non si tratta di risolvere qualche omicidio (purtroppo), ma di intercettare alcuni importanti documenti che provocherebbero uno scandalo e metterebbero in cattiva luce il primo ministro, così che i suoi avversari politici potrebbero tentare un colpo di stato.
In questo volume quindi non avremo a che fare con spietati serial killer, ma con una storia più di spionaggio e dallo sfondo politico, anche se comunque i pericoli non mancheranno, in quanto i nemici dei protagonisti sono personaggi potenti, parte di una rete ben organizzata e con molte risorse, capace di servirsi anche di sicari e killer professionisti per portare a termine il proprio obiettivo. Infatti Maud e Finch si ritroveranno più di qualche volta in pericolo di vita, e il ragazzino si ritroverà costretto anche ad eliminare lui stesso uno di questi sicari... il che è abbastanza particolare come evento, in quanto nei libri per ragazzi raramente si vede il protagonista effettivamente compiere un omicidio, seppur fatto solo per difendersi.
I protagonisti della vicenda comunque sono piuttosto particolari: prima di tutti c'è Maud West, la cosiddetta "Lady detective", una donna di circa trentacinque-quarant'anni che lavora come investigatrice privata, e che ha risolto anche qualche caso importante, sebbene lei preferisca restare nell'ombra per non attirare troppo l'attenzione, per cui non la possiamo definire propriamente famosa come potevano  esserlo Sherlock Holmes o Poirot, ecc... Essa comunque, nonostante il suo lavoro, è sposata e ha una figlia, sebbene ella cerchi di tenere la sua famiglia fuori dalla sua vita lavorativa (infatti ne sentiremo solo parlare ma i lettori non li conosceranno mai veramente). La situazione, se ci si pensa, è abbastanza insolita, in quanto nei romanzi gialli per ragazzi di solito troviamo come personaggi detective uomini che magari hanno come assistenti giovani (maschi o femmine) promettenti, oppure abbiamo come protagoniste detective donne che però lavorano da sole. La situazione in cui il protagonista è una maschio che è l'assistente di una donna detective è abbastanza particolare.
Passiamo quindi a parlare del protagonista, nonché voce narrante di questa storia: Finch, un ragazzino orfano che ha conosciuto Maud nel precedente volume, e che è riuscito a farsi notare da lei tanto da essere preso come assistente. Finch infatti dorme nello studio di Maud, più precisamente nel suo guardaroba, non avendo una casa o una famiglia. È un ragazzino sveglio, coraggioso quanto basta e intelligente, anche se a volte l'agitazione lo porta a farsi sfuggire alcuni dettagli e a non riflettere prima di prendere una decisione. Ha la particolare dote di riuscire a vedere al buio, ed è innamorato di una ragazzina ladruncola, anche lei orfana, di nome Maggie, che ha conosciuto sempre nel precedente volume.
La storia è carina e intrigante, con Maud e Finch che devono cercare di recuperare questi documenti segreti per conto del Primo Ministro senza farsi ammazzare, in un gioco pericoloso in cui loro sono solo delle pedine che devono fare attenzione a non farsi scoprire o catturare, ma che al contempo devono riuscire a riconoscere e inseguire i loro avversari per poter ottenere i documenti che vogliono. Non può mancare un colpo di scena finale, in cui si scoprirà finalmente come mai questo documenti sono così importanti. Anche se devo dire che il finale non mi ha pienamente soddisfatto in quanto mi aspettavo qualcosa di più, mentre da come si intuisce la faccenda non è totalmente conclusa (sebbene la missione del recupero dei documenti sia chiusa), ma probabilmente proseguirà nel volume successivo, in quanto sembra essere entrata in scena una certa organizzazione segreta di persone malvagie.

Il romanzo è stato pubblicato nel 2024 dalla Gallucci Editore, ha 352 pagine, una copertina rigida, misura 21,8 cm d'altezza e 16 cm di lunghezza e costa 16,50 euro.
 
Ecco gli altri due titoli della saga:
1) "Una matrioska di misteri" (ott. 2023) : Londra, 1920. «Un’altra contessa inconsolabile» sbuffa Max Finch nell’ufficio della prima e unica Lady detective d’Europa: l’imprevedibile Maud West. Si sbaglia. Il caso, che Maud prontamente accetta, li porterà a spasso per i corridoi meno frequentati della Camera dei Lord, in una terrificante bisca clandestina e, infine, li catapulterà nel bel mezzo di un pericoloso intrigo internazionale che è molto più grande di loro. E poi si imbatteranno in Maggie la Selvaggia. E non appena Maggie ti guarda dritto negli occhi, con tutte quelle lentiggini, be’... è lì che inizia davvero tutto.
3) "Il labirinto degli specchi"(nov. 2024): Da qualche parte in Inghilterra, 1920. Che ci fanno Maggie e Max Finch in un cottage nel bel mezzo della foresta? E perché sorvegliano con grande attenzione una villa non troppo lontana, dove si sta organizzando una festa a dir poco sontuosa? Dovunque li portino i loro sospetti, da qui a poche ore rischieranno la vita e romperanno più di uno specchio, con relativi anni di sfortuna, solo per cercare di scoprire la vera identità di Julius Morgenthaler, il più inafferrabile dei criminali dell’Impero, e la sua terribile eredità. Tra ladri di argenteria, automobili mortali, colpi di kung fu e intrusi dal grilletto facile, prima del traghetto dell’alba... ecco il terzo caso di Maud West. Il più difficile di sempre.
 
 
 Sopra: A sinistra la copertina del primo volume, rossa e blu (e dove vediamo al centro Maud West), e a destra quella del terzo, arancione e blu (in cui al centro sravolta c'è Maggie).

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

giovedì 20 febbraio 2025

SPECIALE: libri non illustrati (FANTASY)

In questo speciale, in cui vi parlo di libri non illustrati (mentre il mio blog è specializzato in libri con illustrazioni), vi parlerò di due fantasy abbastanza conosciuti: "Il signore degli enigmidi Patricia A. McKillip e "Redwall" di Brian Jacques.
Il primo è un volume, originariamente pubblicato a fine anni Ottanta in italiano, edito recentemente dalla Mondadori nella collana Oscar Draghi e che comprende tutta la trilogia che vede per protagonista Morgon, principe di Hed, il quale è nato con tre misteriose stelle sulla fronte.
"Redwall" invece è il primo libro di una saga, inizialmente scritta per i bambini della Royal Wavertree School per non-vedenti, che comprende in lingua inglese 22 titoli, di cui in italiano ne sono stati tradotti una dozzina. Anche il volume di cui vi parlerò oggi è una nuova edizione recente (2025), ripubblicata dalla Mondadori, la quale aveva edito il medesimo libro nel 1993.

 
"IL SIGNORE DEGLI ENIGMI: LA TRILOGIA" di Patricia A. McKillip con 636 pagine, edito oiginariamente in italiano nel 1986 dalla Editrice Nord, nel 2023 dalla Mondadori Editore (costo di 28,00 euro. "The Riddle-master of Hed", 1975).
Una trilogia chiamata anche "Ciclo degli Arpisti" e composta da tre volumi: "Il maestro degli enigmi di Hed" (1986), "Erede del mare e del fuoco" (1991), "Arpista nel vento" (1995). 
L'isola di Hed è una terra senza storia, inabitabile, senza poesia e del tutto priva d'interesse, abitata unicamente da contadini, troppo piccola perché interessi qualche sovrano nelle sue guerre di conquista, senza miniere di metallo, senza luoghi di potere, era conosciuta nel reame del Supremo solo per la qualità della sua birra. Apprezzata dai suoi abitanti soprattutto per la pace che vi regnava da secoli è governata da principi contadini che hanno come unico interesse coltivare la terra. L'unico avvenimento degno di nota, accaduto nell'isola, è stato la nascita di un bambino con tre stelle sulla fronte, Morgon principe di Hed. Crescendo Morgon mostradi possedere una curiosità ed un desiderio di sapere non comune per la sua gente. Così per scoprire il significato delle tre stelle decide di studiare nella scuola degli enigmi di Caithnard, nel continente. Una tragedia inaspettata, la morte dei suoi genitori, riporta Morgon a Hed ancora ignorante sul significato delle stelle nonostante gli anni passati a studiare e cercare. A quel punto, spinto dal dolore per la perdita improvvisa e per dare un significato alla sua vita, decide di affrontare la mortale gara di enigmi con Peven, il fantasma ossessionato di un antico Re. Morgon riesce quasi allo stremo a vincere la gara e tornare a Hed con la corona del Re come premio. Da quel momento il piccolo ingranaggio da lui smosso metterà in moto una serie di avvenimenti che lo spingeranno di nuovo fuori della sua isola in una gara di enigmi ancora più mortale che potrebbe decidere del destino del mondo intero. Incalzato da forze sconosciute e nemici senza nome, costretto a muoversi di continuo, sul suo cammino troverà un'arpa antica, su cui sono incise tre stelle, che solo lui è in grado di suonare ed un altro oggetto ancora più impensabile con sopra inciso il suo nome. Con Hed preclusa alle sue spalle ed un destino oscuro dinnanzi a sé riuscirà Morgon a risolvere l'enigma più antico della terra? 
Morgon, principe di Hed è il classico personaggio "prescelto" dei libri fantasy: pur essendo il sovrano di un'isola piccola i cui abitanti vivono solo grazie all'agricoltura e all'allevamento è nato con tre stelle sulla fronte, le stesse tre stelle che sono incise anche sull'arpa di Deth, l'arpista del Supremo, che verrà ceduta a Hed per un certo periodo.
Il Supremo è una specie di misteriosa entità (quasi una divinità) che governa sulle terre di questo reame in cui è ambientata la storia, avrebbe il compito di mantenere l'ordine e l'equilibrio nel Regno, ma sono molti anni che non si fa più sentire e la gente ormai dubita che egli sia ancora vivo. Morgon comunque decide di recarsi proprio da quest'ultimo per chiedergli il significato delle stelle che porta sulla fronte, le quali sembrano legate a un destino ben preciso, che lo vedrà doversi porre come una sorta di salvatore del Regno. Morgon è quindi il classico "prescelto", il ragazzo che senza particolari motivi è stato scelto dal destino per compiere una importantissima, pericolosa e, sembra, alquanto misteriosa missione. Nel primo volume vedremo spesso Morgon scontrarsi con questo fatto: accettare il suo destino, che per tutto il primo libro lui invece continua a negare, rallentando di molto la storia, in un continuo tira e molla dove per ogni due passi avanti il protagonista ne fa uno indietro perchè ogni tot capitoli (tipo o tre) deve farsi prendere dai dubbi esistenziali e cambiare idea sul fatto di voler continuare la missione, soprattutto quando capisce che ci sono delle creature (capaci di assumere le sembianze di persone decedute in passato) che gli stanno dando la caccia e sembrano volerlo eliminare.
Il secondo volume è interessante perchè non ha come protagonista Morgon, che noi lettori abbiamo conosciuto nel primo libro, ma Raederle, cioè l'interesse amoroso di Morgon, che veniva citata spesso da lui nel primo libro, e che è a quanto pare è la seconda donna più bella de Regno, nonchè principessa di An, un regno piuttosto grande e ricco. Infatti il protagonista, tra i vari dubbi che si faceva venire, c'era anche quello di pensare a chiedere la mano della principessa, se lui fosse degno di lei, che è una ragazza così bella e nobile, figlia di un potente sovrano, mentre lui è solo un principe condatino di una piccola isola senza valore...
Il primo romanzo infatti si concludeva con Morgon che arrivava dal Supremo, mentre il secondo comincia dichiarando la scomparsa del principe di Hed, il quale sono mesi che non si vede più in giro e che non si hanno notizie di lui: nessuno quindi sa cosa gli sia successo e Raederle, preoccupata, decide di lasciare il suo regno e di mettersi a cercarlo. Ovviamente l'impresa non sarà semplice e la ragazza dovrà affrontare varie peripezia prima di ritrovarlo, ad esmepio conoscerà anche lei le creature che inseguivano Morgon nel precedente volume, e capisce che forse hanno qualcosa a che fare anche lei, che tra loro c'è una specie di legame. Assieme a lei, nel suo viaggio alla ricerca di Morgon, si unirà anche Lyra, comandante delle guardie, nonchè la figlia, della Morgol, una donna dotata di grandi poteri magici che risiede a Corona, una città circondata da sette mura circolari nonchè la capitale del regno di Herum.  
Nel terzo è ultimo romanzo vediamo Raederle e Morgon proseguire il viaggio assieme per sconfiggere queste creature mutaforma che minacciano il Regno e i suoi abitanti. Inizialmente il lettore penserà che sarà carino vedere questi due finalmente assieme, invece fin dall'inizio ci rendiamo conto che questi due non stanno un granchè bene insieme, in quanto passano il tempo principalmente a bisticciare, con Raederle che convince Mrgon a portarla con lui e poi lei che si rifiuta di fare quello che lui le chiede (cambiare forma, non viaggiare da sola a cavallo su una strada di mercanti, ecc...), per poi, alla fine, dover accettare di farlo: "Lui si passò una mano fra i capelli. <<Qualche volta sei così irragionevole che riesco a paragonarti solo a me stesso. Insegnami questi novananove insulti. Così avrò qualcosa a cui pensare mentre mangio polvere, da qui fino a Lungdol.>>
Lei tacque un poco, col volto nascosto nell'ombra dell'ampio cappello. <<Mi spiace>> disse poi. <<Quel mercante mi ha spaventata. Avrebbe potuto ferirti. So che per te rappresento un pericolo in più, ma fino ad ora non me n'ero resa davvero conto. Però Morgon, io non posso... non posso...><<Va bene. Fuggi pure dalla tua ombra. Forse avrai più successo di quanto ne ho avuto io.>> La vide distogliere lo sguardo."
Questo sarà il libro in cui si svolge lo scontro finale tra le forse del Male e gli abitanti di questo Regno del Supremo, con Morgon a capo dell'esercito, composto anche da molti maghi, che sono ricomparsi dopo essere spariti per secoli. Ci sarà anche un confronto/scontro con Dehl, l'arpista del Supremo che a quanto pare aveva tradito Morgon in precedenza, lasciandolo nelle mani del nemico, con cui ha avuto uno scontro durato mesi (per questo nessuno sapeva più nulla di lui).
La parte dell'attesa del confronto con Dehl e dello scontro con i mutaforma è interessante e coinvolgente, ma in generale la saga è molto lenta nel procedere, con Morgon che si fa venire (soprattutto nel primo romanzo) mille dubbi, e i personaggi che si perdono in mille riflessioni filosofiche ed esistenziali (che si possono chiamare anche "pippe mentali"). I personaggi sono anche ben caratterizzati, ma è difficile riuscire ad immedesimarvisi, anche se il lettore potrà essere interessato a ciò che accadrà loro. Il problema è che sono tanti e hanno tutti nomi particolari, inoltre l'autrice te li sbatte tutti in faccia senza prima presentarli in qualche modo, quindi, soprattutto all'inizio, per il lettore non è facile starci dietro (alla fine del libro c'è una lista dei nomi di terre e personaggi, ma la descrizione fornita per ciascuno è veramente misera e non è che aiuti così tanto). Questo per dire è l'incipit del libro: "Morgon di Hed conobbe l'arpista del Supremo in un giorno d'autunno, quando le navi mercantili attraccarono a Tol per lo stagionale scambio di prodotti. Fu un ragazzino ad avvistare i vascelli panciuti, schioccanti dele a strisce rosse, azzurre e verdi, che in lontananzia si facevano strada fra gli snelli scafi dei battelli da pesca, ed a correre su per la costa da Tol fino a Akren, la dimora di Morgon, Principe di Hed." Questo invece è un dialogo che troviamo sempre nel primo capitolo, dopo poche pagine dall'incipit: "Questa primavera il Supremo mi ha ordinato di venire a Hed, e di esprimervi le sue condoglianze per la morte di Athol e di Spring. Ma sono rimasto bloccato a Isig dal ritardo del disgelo. A Ymris ho ritardato a causa dell'assedio di Caerweddin. E mentre m stavo imbarcando a Caithnard mi è stato chiesto, con un messaggio urgente di Mathom di An, di recarmi ad Anuin. Mi spiace d'essere arrivato con tanto ritardo."
Una cosa che mi ha disturbato poi di questa storia è il fatto che, nel mondo descritto dall'autrice, possono coesiste persone vecchie anche di diverse centinaia di anni e non so.. a me questa cosa ha creato abbastanza confusione mentale, perchè comunque credo che per noi, persone che possiamo vivere al massimo un centinaio d'anni, è difficile concepire esistenze di persone che si aggirano tra noi e che vivono nel mondo da centinaia se non migliaia di anni, assistendo di persona a eventi accaduti migliai di anni addietro. C'è da dire che comunque anche il world building è abbastanza nebuloso, in quanto l'autrice non spiega nulla all'inizio, per cui il lettore entra dentro nella storia e deve essere lui a decifrare quello che l'autrice scrive e cercare di comprendere come funziona il sistema magico e questa terra che la McKillip si è inventata, questa terra composta da vari regni di diversa grandezza, da qualche isola (tipo quella dove vive e regna Morgon), ognuno governato da diversi sovrani (i quali sembrano essere legati alle proprie terre, nel senso che tipo le percepiscono) e che dovrebbero sottostare in quache modo a questo Supremo... 
Ecco, diaciamo che ci vorrà un po' al lettore per riuscire a entrare e a immedesimarsi in questo mondo fantasy, che per certi aspetti è molto classico (protagonista prescelto che inizialmente non vuole accettare il suo destino, gente con potere magici, la capacità di cabiare forma, ...), mentre ha altri aspetti più "filosofici" (gli stessi enigmi in realtà sono delle riflessioni filosofiche più che dei veri e propri indovinelli) e spirituali che lo rendono anche interessante, però non di facile o immediata comprensione.
Inoltre in generale il ritmo dei romanzi è piuttosto lento, ad esempio ci sono capitoli in cui ci sono pochissimi dialoghi e un sacco di descrizioni di cosa i personaggi fanno, di cosa pensano, di cosa vedono, dei paesaggi, ecc...
In generale comunque la storia posso dire che mi è anche piaciuta, alcune cose sono molto interessanti e alla fine il lettore è anche interessato a sapere come finiscono le sorti dei personaggi principali. Mi è piaciuto e ho trovato intrigante ad esempio come finisce il primo libro e il fatto che nel secondo non si sappia cosa sia successo al protagonista, per cui il lettore inizierà a seguire le vicende non più di Morgon ma di Raederle. Mi è piaciuto molto anche il rapporto che si instaura tra Morgon e Dehl, l'arpista del Supremo, personaggio molto sfaccettato e di difficle classificazione, il quale sembra tenere molto a Morgon però poi sembra che lo abbia tradito, ma perchè lo ha fatto? E quali sono le sue reali intenzioni? E chi è lui veramente? A tale proposito ho apprezzato anche il finale della saga, in cui scopriamo finalmente chi è questo Supremo, il modo in cui si conclude. Diciamo che comunque non è una lettura leggera o veloce, alcune parti sono molto lente, a volte un po ingarbigliate (a causa secondo me del modo in cui l'autrice scrive il worldbuilding), spesso filosofeggianti, però se si riesce ad arrivare in fondo a tutte le 600 e passa pagine si avrà una certa soddisfazione.
 
   
Sopra: La copertina a sinistra è quella della nuova edizione completa edita nel 2023 dalla Mondadori, le altre due compertine sono quelle dell'edizione Nord invece.
 
"REDWALL" di Brian Jacques, con 432 pagine, edito originariamente nel 1993 e poi ripubblicato di recente nel 2025 sempre dalla Mondadori Editore (costo di 14,90 euro. Titolo originale: "Redwall", 1986). In questa nuova edizione ritradotta la traduttrice spiega aver ripristinato alcuni nomi originali in inglese, di aver modificato i nomi di alcuni ratti e altri animali che assediano l'abazzia, di aver tradotto in modo diverso l'anagramma contenuto nell'iscrizione di apertura e di aver adottato nuove soluzioni per il modo di parlare di talpe e passeri, in una traduzione "più aderente allo spirito e alla lettera di un classico senza età".
Ai confini del bosco di Mossflower sorge l'abbazia di Redwall, un'oasi di pace e armonia. Tra le sue mura il topo Matthias, un giovane novizio, sogna di emulare le gesta degli eroi del passato: "Matthias indicò la figura ritratta nell'arazzo. Era un topo dall'aspetto eroico, con un sorriso intrepido disegnato sul bel muso. Indossava un'armatura  di appoggiava con naturalezza a un'enorme spada, mentre dietro di lui si scorgevano volpi, , gatti selvatici e altre canaglie in fuga. Il giovane topo lo fissava ammirato.
<<Oh, padre>> sospirò. <<Se solo potessi assomigliare a Martin il Guerriero! E' il topo più coraggioso e ardito che sia mai vissuto!>>
L'abate si sedette lentamente nel fresco pavimento di pietra, appoggiando la schiena contro la parete.
<<Ascolta quello che ho da dirti, Matthias. Dal momento in cui bussasti al nostro portone, piccolo topo orfanello che veniva dal bosco e pregava di essere accolto, per me sei come un figlio, Vieni, siediti qui: cercherò di spiegarti com'è fatto il nostro ordine. [...]
Tutti i topi prestarono voto solenne di non far mai più del male a nessuna creatura vivente, a meno che fosse un nemico che tentava di danneggiare il nostro ordine con a violenza. Promisero di curare gli ammalati, prendersi cura dei feriti e dare aiuto ai disgraziati e ai poveri. Così è scritto, e così è stato da quel momento, per tute le generazioni di topi che si sono susseguite.
Ora siamo profondamente stimati e rispettati. ovunque andiamo, anche molto lontano da Moosflower, veniamo trattati con gentilezza da tutti, Neanche i predatori farebbero del male a un topo, maschio o femmina che sia, che indossi l'abito del nostro ordine, perchè sanno che lui o lei curano e danno aiuto. È una legge non scritta che permette ai topi di Redwall di andare dappertutto, passando in qualunque territorio uscendone incolumi. Noi dobbiamo sempre essere all'altezza di questa reputazione. È il nostro modo di vivere,la nostra vita.>>"
Quando il malvagio ratto Cluny e il suo esercito assediano l'Abbazia, il sogno deve però trasformarsi in realtà. Per salvare Redwall, Matthias dovrà guidare la resistenza e trovare la leggendaria spada di Martin il Guerriero, perduta da tempo. Sarà l'inizio di un'avventura indimenticabile, tra antichi enigmi, alleati inattesi e temibili avversari.
Matthias è il protagonista di questa vicenda, un giovane topolino novizio dell'abbazia di Redwall, il quale inizialmente è un po' imbranato e sognatore: il suo sogno infatti è quello di poter seguire le orme del topo guerriero Martin, fondatore dell'ordine di topi che vive a Redwall. Inizialmente sembrerebbe che questo desiderio sia destinato a rimanere solo un sogno, invece il destino ha altri piani in mente per il giovane topolino. Quando nei pressi di Redwall arriva il grosso e malvagio ratto Cluney Matthias avrà l'opportunità di mettersi alla prova e dimostrare le proprie doti di guerriero e condottiero. Così quello che fino a poco prima sembrava un topolino indifeso e un po' imbranato, che inciampa continuamente per colpa dei sandali troppo grandi, si trasforma anche piuttosto velocemente in un topo determinato e combattivo, doti che probabilmente Matthias già aveva dentro di sé, e che aspettavano solo il momento giusto per essere tirate fuori... e poi si capirà anche il perché, dato che lui è la reincarnazione di Martin.
Cluny il Flagello, l'antagonista, è il classico cattivo che è nato cattivo (anche se in realtà non sappiamo nulla della sua infanzia) e fa del male soprattutto pe ril gusto di farlo, e poi perchè ama il potere, comandare e ottenere vantaggi materiali (cibo, femmine, case...). E' un bravo e forte combattente, che si fa rispettare dai suoi sottoposti con la paura che infonde loro, in quanto se lo scontentano sanno che dovranno affrontare qualche terribile punizione. Cluny in fatti non tiene per nulla alla vita dei suoi sottoposti, i quali per lui sono tutti equamente sacrificabili, gli servono solo per fare numero tra i ranghi. Molto esplicita una scena in cui chiede a un suo soldato, chiamato Facciaditeschio, di dare un morso a un cavallo che sta trasportando i ratti su un carretto, così da farlo andare più veloce. Quando il soldato obietta temendo che il cavallo potrebbe morderlo Cluny inizia a frustarlo con la coda finché l'altro si convince a saltare in groppa al destriero, il quale parte al galoppo facendo cadere il ratto e schiacciandolo con la ruota del carretto, mentre Cluney se la ride: "Cluny brandì la coda potente come se fosse una frusta. Quando sferzò la schiena ossuta, la vittima urlò di dolore.
<<Ammutinamento! Insubordinazione!>> ruggì Cluny. <<Per tutti i denti dell'inferno, ti riduco a brandelli!>>
Facciaditeschio di affrettò a salire al posto di guida, gridando per il male. <<Basta! Non frustarmi, capo. Guarda, adesso faccio quel che mi hai detto.>> [...]
Facciaditeschio ebbe solo il tempo di lanciare un grido agonizzante prima di cadere. Le ruote ghierate del carro lo pestarono e lui rimase disteso, circondato dalla rossa nebbia della morte, mentre la vita lasciava il suo corpo fratturato. L'ultima cosa che vide prima che il buio lo avvolgesse fu il muso ghignante di Cluny il Flagello che ruggiva dalla parte posteriore del carro sobbalzante: <<Dì al diavolo che ti ha mandato Cluny, Facciaditeschio!>>
Erano ripartiti. Cluny si stava avvicinando."
Pur non essendo un personaggio molto sfaccettato Cluney è un nemico temibile, molto resistente, potente e agguerrito, oltre che furbo e privo di scrupoli, pronto a tutto pur di conquistare l'abbazia di Redwall, soprattutto quando capisce che, se venisse sconfitto, perderebbe la sua reputazione.
Come avrete capito i personaggi che popolano questo romanzo sono tutti animali, inizialmente avevo pensato che si trattasse di animali che coesistevano con gli umani (come in "La signora Frisbby e il segreto del Nimh" di O'Brien), invece nel mondo di Jacques questi ultimi non esistono, e sono gli animali stessi ad aver costruito edifici, armi e oggetti vari. Tranne che nei comportamenti e nell'intelligenza gli animali tuttavia non sembrano aver subito un eccessivo cambiamento fisico, conservando anche le loro grandezze originali (i topi sono quindi molto piccoli e stanno di solito in compagnia di altri animali non eccessivamente grandi come: tassi, lontre, furetti, talpe, conigli, lepri, scoiattoli ...).
A tale proposito sarebbe stato utile se all'interno della storia ci fossero state delle immagini, considerando che viene citato come illustratore un certo Ryan Ragnini, così da visualizzare bene i luoghi in cui le vicende si svolgono e la grandezza dei vari personaggi, peccato dunque che non ve ne siano.
Avevo poi letto che il volume contenesse diverse descrizioni poiché l'autore lo scrisse per essere letto in braille dai bambini non vedenti della Royal Wavertree School, tuttavia non ho trovato le descrizioni troppo lunghe o noiose, per cui esse non rallentano affatto la storia, che rimane piuttosto avventurosa e ricca di azione e di combattimenti. In compenso nella storia sono infatti presenti diverse scene di battaglia, feriti e anche diverse morti (in cui l'autore descrive il decesso di singoli personaggi, non solo morti generiche sul campo di battaglia), per cui alcune parti sono abbastanza violente. Per questo direi che l'opera è adatta a essere letta a partire dai 10/11 anni, in base alla sensibilità dei bambini nei confronti della morte e della violenza. Fortunatamente comunque nella storia non ci sono solo scene di battaglia e combattimenti, ma anche di strategia (perché la guerra non è sempre e solo questione di muscoli, ma anche di cervello, come sa bene anche Cluney) o di  ricerca, con tanto di risoluzione di indovinelli, per permettere al protagonista di trovare l'antica spada di Martin. Una buona parte della storia è infatti dedicata alla ricerca della spada che era appartenuta a Martin il guerriero, la quale prima era caduta tra le zampe dei passeri e poi nelle spire di un serpente velenoso... per cui Matthias avrà il suo bel daffare per riuscire a recuperarla.
Lo stile di scrittura è piuttosto corale, in quanto l'autore si sofferma nel descrivere le vicende di vari personaggi. Per cui il lettore sarà a conoscenza non solo di ciò che accade al protagonista, ma più o meno di tutti gli animali che gravitano attorno all'abazzia di Redwall, compreso lo stesso Cluney e i suoi sottoposti. In ogni capitolo infatti l'autore può parlarci delle vicende di diversi personaggi, lasciando una questione in sospeso per poi riprenderla nel capitolo dopo, il che permette ai lettori di essere sempre aggiornati riguardo a quanto accade nel bosco, oltre ad avere anche un pluralità di punti di vista e di pensieri differenti.
Una stori intensa e coinvolgente, in cui non mancano combattimenti all'ultimo sangue e uccisioni, in cui il lettore si ritroverà ad appassionarsi alle sorti di molteplici personaggi, visto che l'autore ci permette di seguire le vicende di diversi animali e non solo del protagonista.
 
   
Sopra: La copertina a sinistra è quella dell'edizione più recente del 2025, mentre le altre due copertine sono quelle delle edizioni degli anni Novanta (di due differenti collane).
 
Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

lunedì 17 febbraio 2025

I NOTTURNI: La borda di Alessia Rossi

"I NOTTURNI: La borda" scritto da Alessia Rossi e con le illustrazioni di Alida Pintus è uno dei due volumi che inaugurano una nuova collana delle Edizioni Piuma (casa editrice di cui avevo recensito in precedenza: "Sotterraneo Spettro") che si chiama "I Notturni", con cui: "Edizioni Piuma riflette sul dare il giusto peso alle ansie adolescenziali attraverso l’esplorazione di mondi ai confini della realtà. I libri della collana attraverseranno il buio volando come un gufo nella notte, scoprendo passaggi non scontati né banali e, soprattutto, mettendo al centro il fantastico non come evasione dalla realtà, ma come luogo sospeso. I generi ammessi graviteranno attorno alle sfumature dell’horror: weird e new weird, perturbante, elementi gotici e/o sovrannaturali, folk horror, leggende e miti locali. Vogliamo parlare di ombre, di luoghi al confine, di limiti notturni che sembrano invalicabili, di strane immagini allo specchio e labirinti improbabili. Non saranno storie dal taglio classico o commerciale, cercheremo di ripulire il genere dagli stilemi conosciuti e già visti e di orientarci su voci autorali riconoscibili e originali, che sappiano coinvolgere il lettore e parlare direttamente alla sua paura più profonda. Il target sarà tra i 11 e i 16 anni, ma più che a un’età specifica il nostro obiettivo è rivolgerci a tutti quei ragazzi che, per un verso o per l’altro, stanno già attraverso un’adolescenza fatta di ombre: forse per problemi personali, a scuola, in famiglia o altro. Crescere fa male, può ustionare l’anima, soprattutto quando non sembra esserci alcun luogo sicuro. Ecco allora che la nostra collana vuole proporre le ombre come luogo necessario, in cui restare finché dall’oscurità non riusciamo a trarre quella scintilla di speranza o comprensione che può traghettarci verso la crescita, l’alba, il sorgere di un nuovo giorno. L’horror e le sue sfumature sono l’ideale per raccontare questo genere di storie, perché affondano le radici in quel terreno fertile in cui attecchiscono le simbologie e i rituali. Ma un horror non esplicito né commerciale: non parliamo di splatter o gore fini a sé stessi, bensì di suggestioni e inquietudini."

 
Sopra: In alto vediamo non la vera e propria copertina del volume ma la parte frontale del cofanetto in cui è racchiuso. Come scritto sul sito dell'editore infatti: "Ogni libro è concepito con una copertina particolare, con apertura “a portafogli”, nell’idea di assegnare una motivazione al gesto di scoprire il libro al suo interno, con una doppia cover che rivela la bellezza dell’illustrazione al suo doppio interno: ciò che conta è nascosto alla vista e prezioso, una chicca segreta per i lettori." Nella foto in basso potete quindi vedere il cofanetto aperto, il quae contiene il volume, con la storia, e delle pagine bianche pinzate tipo quadernetto.
 
Borgo Fossolungo conosce una sola regola: la nebbia, che ogni autunno fa sparire il paese in una bolla grigia. La nebbia rende gli adulti irrequieti e crea un mondo nuovo, della stessa consistenza degli incubi. Come la Borda, pronta a emergere dalle acque del canale e a far sparire i ragazzini: "<<La Borda>>.
<<Cosa, la borsa?>> li prendevano in giro alcuni di noi. La voce, però, si abbassa di tono. D'istinto ci veniva da guardarci alle spalle.
<<Ridete, ridete, ma non uscite bella nebbia. E state lontani dal canale>>.
Secondo loro la Borda era lì ad aspettarci. Sarebbe emersa dal canale e ci avrebbe preso, perché andava matta per i ragazzi come noi. La Borda la liga i bei bebèn cun una côrda, ripetevano sommessamente. Una cantilena. La Borda."
Può una paura persistere così tanto in un luogo da diventare reale? Essere tramandata di generazione in generazione, legando a sé le persone in una catena senza fine? È quello che si chiede Tommaso, chiamato Tappo per via della sua bassa statura. Un ragazzino che non si sente mai abbastanza e si chiude su se stesso, tagliando fuori anche i suoi migliori amici, Set e Lu. Tappo non sa più a cosa credere, perché lui, la Borda, è convinto di averla vista davvero. E soprattutto continua a vederla nei suoi sogni: "Quando chiudevo gli occhi, quando affondavo in un sonno profondo, eccola apparire. La pelle dalla faccia gonfia e cadente, disfatta dall'acqua. Gi occhi coperti da una benda nera, sfilacciata. Sorrideva. I denti marci. Le mani bianchicce e molli si avvicinavano al volto e facevano per sollevare la benda. Non volevo vedere i suoi occhi. Non volevo. Vedere. I suoi. Occhi. Qualunque cosa ci fosse dietro quella benda, sapevo che non cis avrebbe stato ritorno."
Chi è davvero questa creatura? Tra diari rubati e vecchi giornali, il protagonista dovrà affrontare le sue paure più grandi e tentare di spezzare quella catena che lega gli abitanti di Borgo Fossolungo, un posto “dove le giunture del mondo si sfilacciano e dalle fessure escono le cose cattive”. Con delicatezza e umorismo, Alessia Rossi prende spunto dal folklore locale per creare una fiaba oscura, in cui indaga quanto potere hanno le storie che ci raccontiamo.

Sopra: Nelle due pagine iniiali vediamo a sinistra un'illustrazione in bianco e nero, piuttosto suggestiva, mentre a destra è riportata la ninna nanna che parla della Borda.
 
I testi sono accompagnati dalle illustrazioni in bianco e nero di Alida Pintus, le quali, col loro stile dettagliato ma allo stesso tempo un po' etereo, contribuiscono a creare la giusta atmosfera per i lettori: cupa e carica di inquetudine.
I disegni ritraggono scene descritte nei testi e i personaggi, i quali hanno un aspetto abbastanza realistico per quanto riguarda le proporzioni del corpo, mentre i volti sono un po' più esagerati (ma senza mai scadere nel caricaturale), con degli occhi grandi, probabilmente per renderli più espressivi. I personaggi inoltre non sono rappresnetati con tratti troppo netti, ma più con dei tratteggi, i quali comunque, grazie anche al colore, danno comunque ai personaggi un aspetto abbastanza solido, a differenza della figura soprannaturale della Borda. Questa invece è dipinta con degli acquerelli oppure con dei veloci tratteggi che le conferiscono un aspetto inquetante e meno "solido", più sbarazzino e impalpabile, ma senza dare però una sensazione di leggerezza, anzi, il colore nero con cui viene riempita la sua figura (che a volte diventa solo un'ombra) le conferisce un aspetto "psante" e minaccioso.
Le illustrazioni sono utili, oltre che per visualizzare l'aspetto dei vari personaggi della storia, anche per comprenderne le emozioni e i loro stati emotivi, ad esempio possiamo vedere il protagonista scocciato, rilassato, ma soprattutto spaventato o inqueto quando egli avverte la presenza della creatura vicina a lui.
Dei disegni graziosi, ma allo stesso tempo cupi e inquetanti, perfetti per far comprendere al lettore la situazione del protagonista e per aiutarlo a immergersi nella giusta atmosfera che il racconto vuole trasmettere.
 
 
 
 
 
 Sopra: Alcune illustrazioni in bainco e nero, a doppia pagina o a pagina intera, di Pintus, le quali ritraggono i personaggi della storia oppure la Borda.
 
"I NOTTURNI: La borda" di Alessia Rossi è una storia di paura che ruota attorno a questa creatura che gli abitanti di questo paese chiamano "La Borda", il quale si dice che fosse la madre di un bambino che annegò nella palude e che si impiccò... o forse la Borda è un'entità che è sempre esistita, e che a cui gli abitanti del paese hanno dato forma tramite le proprie paura... Chissà.
Il protagonista sembra riuscire a vederla, sebbene molti adulti continuino smettere in guardia i figli a riguardo. C'è da dire che il protagonista è un ragazzino abbastanza pessimista, uno di quelli che sta attraversando quella fase in cui vedono tutto cupo e dove hanno la sensazione di non piacere a nessuno, soprattutto perché non piacciono a se stessi in primis. Essendo la storia narrata in prima persona sentiamo spesso il punto del protagonista, il quale spesso si deprime e si sminuisce: "Se fossi il protagonista di un libro, credo che mi odierei a morte. Uno di quei personaggi che non ne fa una giusta, anzi, neanche mezza giusta, quello a cui dovresti gridare: "Oh, ma te la dai una svegliata? Reagisci!"
Già. Quello ero io.
Il tredicenne più basso della storia, la delusione più grande che si fosse mai vista, l'angolo, il pappagallo di sempre e protagonista più odiato in assoluto."
La storia infatti unisce elementi misteriosi e paurosi alla componente psicologica del protagonista, con cui probabilmente l'autrice spera che altri giovani possano identificarsi. Pian piano Tommaso infatti inizia a cambiare il suo modo di pensare, rendendosi conto che è lui il primo a permettere agli altri di prenderlo in giro (non dicendo nulla), oppure a isolarsi dai suoi amici (rifiutandosi di uscire con loro quando lo invitano fuori). Si rende conto di aver assunto un atteggiamento troppo passivo, autoconvincendosi del fatto di non essere abbastanza barvo o abbastanza in gamba. diventando così facile preda anche dei bulletti.
Una storia di paura, ma soprattutto psicologica, in cui l'autrice vuole esplorare la mente e gli stati d'animo di un adolescente che non crede abbastanza in se stesso e che quindi tende a sminuirsi e a intristirsi. Il foramato del libro non è molto grande e quindi la lettura risulta piuttosto veloce, anche grazie alle illustrazioni di Alida Pintus, dall'aspetto un po' inquetante e che aiutano i lettori a immergersi nell'atmosfera della storia, carica di paure. Paure che però, come il protagonista capirà, a volte appaiono più forti e più grandi di quanto non siano in realtà, perchè siamo noi stessi ad alimentarle e a ingigantirle.
Una storia adatta a essere letta a partire dai 12 anni, anche per quei lettori non particolarmente forti, d'altronde il formato del libro è stato concepito per "ricreare un'intimità maggiore con i lettori" e  "assegnare una motivazione al gesto di scoprire il libro al suo interno, con una doppia cover che rivela la bellezza dell’illustrazione al suo doppio interno". Un'idea carina e originale, l'unica nota è però il costo, che è di 17 euro per avere tra le mani, alla fine, un libretto di 150 pagine, in copertina flessibile e dal formato piuttosto piccolo inoltre, accompagnato da un blocchetto di fogli bianchi pinzati assieme che non ho ben capito che scopo dovrebbero avere. Non sono sicura che un adolscente sia disposto a spendere, o a far spedere ai genitori, una cifra simile per avere poi un libro che leggerebbe nel giro di massimo due giorni.
 
Il volume è stato pubblicato nel 2025 dalle Edizioni Piuma, ha 148 pagine, una copertina flessibile, misura 16,5 cm d'altezza e 11,5 cm di lunghezza e costa 17,00 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

lunedì 10 febbraio 2025

I GEMELLI ROBINSON: Caccia al tesoro di Guido Sgardoli

"I GEMELLI ROBINSON: Caccia al tesoro" di Guido Sgardoli e C. Pucci è il secondo volume che fa parte di una saga che conta in tutto quattro titoli, la quale ha per protagonisti due gemelli: DJ e Nelly Robinson (che pur essendo gemelli non si somigliano per nulla fisicamente), i quali si sono ritrovati a vivere da soli sopra un'isola deserta: l'Isola Robinson, la quel però potrebbe però non essere così disabitata come si pensava.

Sopra: Questa copertina ha delle tinte blu e violetto, mentre al centro vediamo il titolo del libro, contenuto in un rombo, e ai lati i due gemelli protagonisti, a sinistra May e a destra DJ, i quali sembrano trovarsi all'interno di una grotta.

DJ e sua sorella Nelly sono finiti sopra un'isola deserta, come ricorda DJ: "Era finito su un'isola sperduta dell'Oceano Pacifico insieme a sua sorella Nelly. Avevano fatto il fuoco e un capanno di ramie e foglie di banano, e c'erano insetti strani e strani animali. Il suo smartphone era andati, rotto, frantumato, e così le sue scarpe preferite, le polacchine di camoscio, rubate, Ma la cosa più inquietante di quell'assurda avventura era che sull'isola si aggirava una figura misteriosa, una figura oscura che si nascondeva nella giungla spiandoli."
Purtroppo DJ sta pure male, ha infatti la febbre, e sua sorella Nelly non sa come aiutarlo, poiché i ragazzi non riescono neppure a procurarsi del cibo sostanzioso, e in una settimana si sono nutriti solamente di noci di cocco e uova di uccelli.
L'isola Robinson però non è disabitata: da alcuni mesi vi si è stabilito anche un uomo misterioso che ha scelto di vivere in una capanna sugli alberi, e che decide di dare una mano ai due ragazzini: "<<Io non voglio che non trovino voi. Non voglio che trovino me. Tempo fa ho deciso di lasciare quello che voi chiamate mondo civilizzato per ritirarmi a vivere qui>>
<<Perché?>> domandò DJ.
<<Non sono tenuto a dare spiegazioni. Vico quaggiù, in perfetta solitudine, cibandomi di quello che la natura mi regala.>>" 
Insieme a lui, Nelly e DJ, cercheranno di scoprire un tesoro che viene dal passato...

 Sopra: Due pagine interne della fine del primo capitolo e l'inizio del secondo, dove sopra al titolo del capitolo si vede un disegno che ritrae Nelly.
 
I testi sono accompagnati dalle illustrazioni di Carmine Pucci le quali sono carine e dettagliate, con dei personaggi espressivi, pur non avendo uno stile eccessivamente realistico, ma comunque piuttosto curato. I disegni all'interno del volume sono di due tipi: le prime sono quelle poste prima dell'inizio di un capitolo, mentre le altre sono quelle inserite all'interno dei capitolo, in modo da accompagnare proprio la storia. Le prime sono disegni di dimensioni piccole/medie, senza sfondi, in cui compaiono solo uno o due personaggi, di solito uno dei due gemelli o entrambi, intenti a fare qualcosa che poi faranno anche nel capitolo che segue (guardare delle foglie, mangiare un pesce, accendere un fiammifero...). 
Le seconde invece sono illustrazioni a tutta pagina, che mostrano scene descritte nei testi (tanto che in basso all'immagine vengono pure riportate le frasi a cui l'immagine si riferisce) per cui vediamo dei personaggi interagire tra loro in mezzo a degli ambienti, solitamente quelli dell'isola, quindi giungle, spiagge o nel mare.
 
 

 
 Sopra: Alcune illustrazioni interne, di cui quella in alto ritrae un disegno all'inizio del capitolo (piccolo e privo di sfondi), mentre le altre sono tutte illustrazioni a pagina intera, poste all'interno dei capitoli.
 
"I GEMELLI ROBINSON: Caccia al tesoro" di Guido Sgardoli e C. Pucci è un romanzo d'avventura in cui vediamo proseguire la storia dei fratelli Robinson, due bambini precipitati con l'aereo sopra un'isola deserta che hanno deciso si chiamare col proprio cognome. 
I due fratelli, pur essendo gemelli, sono estremamente diversi tra loro: Nelly è una bambina magra, vivace e scattante, è una scout e le piace l'avventura, e decisa e determinata e si mostra forte e sicura di sé, anche se, come lei ammette: "Nelly aveva creduto di essere forte. Almeno finché c'era DK a stuzzicarla, con le sue battute, la sua pigrizia, le sue fissazioni. Poco importava se certe volte suo fratello era un peso morto, una zavorra irritante. Ora che lui stava male, Nelly si sentiva incredibilmente sola e vulnerabilità. Non era affatto forte. Non senza DJ."; DJ (Daniel Jason) invece è basso e grassottello, non ama fare sport preferendo smanettare con la tecnologia, ha un carattere più diffidente e pessimista rispetto alla sorella, che considera: "una specie di bulldozer inarrestabile, che avrebbe trovato sempre e comunque il lato positivo di ogni situazione. Era per questo che lui si permetteva di essere pessimista e provocatorio e via dicendo, perché c'era lei, c'era Nelly a raddrizzare le cose."
È interessante notare che, in fondo, ciascuno dei due fratelli conti sull'altro in modo diverso ma complementare ai rispettivi caratteri: Nelly può mostrarsi forte e coraggiosa col fratello che fa il brontolone, mentre DJ può essere ironico e pessimista con la sorella che trova sempre il lato positivo di ogni situazione.
In questo secondo volume comunque i due fratelli scopriranno con certezza di non essere soli sull'isola, in quanto su di essa vi abita anche un uomo alto e magro di nome Tom, che vi si è stabilito volontariamente da qualche mese, e che non vorrebbe che i gemelli rimanessero sull'isola in quanto qualcuno potrebbe venirli a cercare e lui non vuole che nessuno sappia della sua esistenza sull'isola. Si scopre infatti che era lui la presenza che i fratelli avvertivano nel precedente capitolo, e che è lui che ha sabotato i loro tentativi di attirare l'attenzione di qualche mezzo di passaggio con fumo e specchietti, oltre ad aver rotto il cellulare di DJ (e avergli rubato le scarpe): "Nelly aveva avuto il sospetto che quegli incidenti non fossero casuali, eppure seguitava a non comprenderne il motivo. <<Ma perché non vuole che ci trovino?>>
Tom attese qualche secondo prima di rispondere. <<Io non voglio che non trovino voi. Non voglio che trovino me.>> [...]
<<Ma noi vogliamo tornare a casa!>> replicò Nelly. <<Non conta ciò che vogliamo noi?>>
<<Non per me. Per quanto mi riguarda siete degli intrusi. Venuti a rovinare il mio paradiso.>>"
Comunque l'uomo, avendo capito che i due bambini non sanno cavarsela da soli, decide di aiutarli ad esempio nella ricerca di cibo, e mostra loro la propria casa, oltre a dei simboli incisi in vari punti dell'isola. Vedendo questi simboli i bambini pensano che possano essere degli indizi, tipo una mappa, che possa condurli a qualche tesoro, così decidono di mettersi a indagare coinvolgendo anche Tom.
Una storia adatta a partire dagli 8 anni, breve ma piuttosto avvincente e carina, con dei personaggi abbastanza ben caratterizzati e sfaccettati. In questo secondo capitolo i due bambini non sono più soli a cavarsela sull'isola ma trovano un adulto capace di aiutarli, sebbene inizialmente possa essere un po' scorbutico (infatti a DJ servirà un po' di tempo prima di accettare la sua presenza). Molto carina anche la faccenda della caccia al tesoro, tesoro che i gemelli troveranno, sebbene non sarà quello che si immaginavo, ma potrebbe essere qualcosa che avrà degli sviluppi futuri, in quanto la storia sembra intenzionata a proseguire anche nei successivi volumi.
 
Il volume è stato pubblicato nel 2016 da Mondadori Editore, ha 190 pagine, una copertina rigida, misura 19 cm d'altezza e 13 cm di lunghezza e costa 12,90 euro.
 
Seguiti di "I GEMELLI ROBINSON":
  • 1) "L'isola del tesoro" (2016): Nelly e DJ sono gemelli ma non si assomigliano per niente, hanno 11 anni e naufragano su un'isola deserta. Deserta? A giudicare dalle orme, dalle braci calde e dai rami spezzati sembra che i due ragazzini non siano soli...
  • 3) "Rotta verso la salvezza" (2016): Tom rivela a Nelly e DJ che vicino all'Isola Robinson c'è un'altra isola: è abitata da indigeni e una volta al mese ci passa un mercantile. Raggiungerla sembra essere l'unico modo che i gemelli hanno per salvarsi. Ma sarà davvero così?
  • 4) "Arrivano i nostri" (2016): Nelly e DJ hanno fatto ritorno sull'Isola Robinson. Quello che non sanno è che una banda di pericolosi criminali li ha seguiti... Sfuggire ai loro agguati e tornare a casa per riabbracciare i genitori sembra un'impresa sempre più difficile...
 
   
 Sopra: Le copertine degli altri volumi della saga (il primo, il terzo e il quarto), dove compaiono sempre i due gemelli pritagonisti.
 
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