giovedì 30 settembre 2021

Il grande libro delle creature fantastiche del mare di Giuseppe d'Anna e Anna Lang

Di libri sulle creature fantastiche ve ne ho già presentati tanti, ma quello di cui vi parlerò adesso è un po' particolare perché si concentra su quelle marine. Sto parlando di "Il grande libro delle creature fantastiche del mare" di Giuseppe d'Anna e illustrato da Anna Lang (la quale, come vedrete in seguito, ha illustrato anche altri libri di questo tipo). In realtà questo volume è l'ultimo di una serie di "Manuali per esperti custodi".
 
Sopra: Sulla copertina, dai toni del blu e del viola, vediamo un Kraken e un Ippocampo.
 
Questo è un manuale, scritto da Giuseppe d'Anna, dedicato alle creature fantastiche, e in particolare a quelle che abitano l'oceano (a quelle di terra era già stato dedicato un precedente volume della serie, scritto sempre dallo stesso autore, intitolato "Il grande libro delle creature fantastiche").
Il volume è scritto in prima persona da un'autrice fittizia (di fantasia) d nome Anna, una bambina che si presenta ai lettori come "una vera guardiana di creature marine" e lo è diventata girando tutti i mari e "studiando a fondo ogni creatura che ho incontrato". Tutto ciò che ha visto e imparato durante questi viaggi lo ha riportato in questo quaderno, con il quale anche il lettore potrà diventare un custode delle creature marine (fantastiche).
L'opera è divisa in 3 parti:
  1. Creature di superficie: per cominciare l'autore spiegherà le creature fantastiche marine che abitano più in superficie. Tra di esse troviamo ad esempio le sirene, l'ippocampo, lo Zaratan, il Makara, il capricorno...
  2. Creature degli abissi: dopo aver affrontato le creature che abitano la superficie il lettore è pronto per scendere nelle profondità marine, e conoscere creature come il Kraken, l'Umibozu, la Cacaelia, l'Adaro, l'Isonade...
  3. Piccola guida del guardiano di creature marine: una raccolta di regole per rispettare il mare e tenerlo pulito (rispettando gli animali, non buttando rifiuti in acqua e seguendo la raccolta differenziata). Alla fine si trova anche la leggenda di Atlantide e un test finale con domande a scelta multipla per diventare un vero guardiano e mettere alla prova le proprie conoscenza.
Per (quasi) ogni creatura è presente una descrizione generale, le abitudini preferite e delle istruzioni su come comportarsi quando la si incontra. Ad esempio per le sirene si consiglia: "Tappati subito le orecchie (oppure metti le cuffiette, con la tua canzone preferita a tutto volume) perché la sua arma più temibile è il canto ammaliatore: lo usa infatti per attirare le navi, che poi spariscono nel nulla!".
Come si può vedere la maggior parte delle creature affrontate sono piuttosto particolari e abbastanza sconosciute, come ad esempio lo Zaratan (noto anche come aspidochelone) cioè una balena-isola (talvolta anche una tartaruga-isola); oppure l'Akhlut, cioè lo spirito dall'spetto di un lupo-orca; la Cecaelia, un mostro marino mitologico con la metà superiore del corpo di donna e quella inferiore di un polpo; l'Umibozu, uno spirito giapponese che vive nell'oceano; il Cadborosauro, una specie di serpente marino dalla testa di cavallo...
Tutte le creature incluse nel volume, comunque, non sono frutto della pura fantasia dell'autore, ma sono bestie già note, le cui origini si trovano nelle leggende, nel folklore, nella mitologia o nella letteratura. Le creature, comunque, sono descritte in modo molto "leggero" e le loro descrizioni sono spesso connotate da un tono simpatico (la parola "morte" è accuratamente assente ed evitata, al suo posto vengono usate "scomparsa" o "vittima"). Ad esempio l'Umibozu, che sarebbe uno spirito che capovolge le navi dei marinai viene descritto così: "E' una creatura talmente timida che emerge dagli abissi pochissime volte, sempre e solo di notte. Sì, preferisce essere visto il meno possibile. D'altra parte calvo com'è (più liscio di un uomo) e così buffo (in effetti assomiglia a un grosso pupazzo nero), lo si può capire!". Anche il Kraken viene descritto come "una creatura estremamente pacifica" che attacca solo se minacciata, il suo problema risiede nella sua stazza in quanto "quando muove anche solo un tentacolo, provoca onde così alte che alla fine qualche nave affonda per forza".

Sopra: Le pagine in cui ci vengono introdotte le creature marine della superficie, tra cui un Ahklut (la creatura orca-lupo), che vediamo ritratto anche in queste pagine.
 
Le illustrazioni di Anna Lang sono carine e molto graziose, con uno stile abbastanza dettagliato e curato, anche se non troppo ricco di particolari.
Sono immagini che hanno lo scopo di aiutare il lettore a comprendere meglio i testi permettendogli di visualizzare l'aspetto della creatura che vi viene descritta, per cui i disegni corrispondo alle descrizioni contenute nei testi.
Nonostante si parli di creature fantastiche, e quindi anche di mostri, il loro aspetto non è mai rappresentato in maniera spaventosa, anzi molti hanno degli occhi grandi, molto espressivi e dolci, che danno l'idea di un temperamento docile, tranquillo o per lo più scherzoso.
Per trasmettere ancora di più questa sensazione di pace, l'artista ha utilizzato colori dai toni vivaci, accesi e brillanti, a volte più delicati e altre volte più intensi.
 


Sopra: Le illustrazioni, spesso a doppia pagina, sono carine e molto graziose e aiutano il lettore a capire l'aspetto delle varie creature. Qui sopra ad esempio troviamo lo Zaratan (la balena-isola) e le sirene.
 
"Il grande libro delle creature fantastiche del mare" di Giuseppe d'Anna e illustrato da Anna Lang è un manuale molto carino sulle creature fantastiche che popolano il mare, argomento tra l'altro abbastanza specifico su cui è difficile trovare dei manuali appositi (se si parla di creature fantastiche di solito sono molto più comuni quelli sui draghi o sulle fate/creature del piccolo popolo). Interessante anche il fatto che le creature proposte non siano di pura fantasia, ma che l'autore abbia deciso di raccogliere quelle provenienti da miti, leggende, letture o racconti popolari di diverse parti del mondo.
Ogni creatura è descritta in modo molto leggero e i testi risultano scorrevoli, con l'autore (o finta autrice) che scrive rivolgendosi direttamente ai suoi lettori, con lo scopo di trasmettere loro le proprie conoscenze così che diventino pure loro degli esperti di creature fantastiche. Uno stratagemma ormai adottato da diversi manuali sulle creature fantastiche, tra cui, uno tra i primi e fra i più particolari, quello di "Dragologia: il libro completo dei draghi" del Dott. Ernest Drake e tutti gli altri volumi che fanno parte della medesima collana.
I testi sono riccamente corredati dalle graziose e deliziose illustrazioni di Anna Lang, dai tratti curati e delicati. Essendo i testi abbastanza semplici e accompagnati da molte immagini consiglio tale volume a partire già dai 4/5 anni (in lettura condivisa) e per i 7/8 per la lettura autonoma.
 
 P.S. Come ho spiegato all'inizio tale volume fa parte di una serie che si intitola "Manuali per esperti custodi", di cui fanno parte anche i seguenti titoli:
  1. "Il grande libro dei draghi" di Federica Magrin e Anna Lang (2019)
  2. "Il grande libro delle creature fantastiche" di Giuseppe D'Anna e Anna Lang (settembre 2020)
  3. "Il libro fantastico dei dinosauri" di Federica Magrin e Anna Lang (giugno 2020)
 
   
Sopra: Le copertine degli altri titoli della collana "Manuali per esperti custodi".
 
Il volume è stato pubblicato dalla White Star Kids nel 2020; il libro ha 64 pagine, la copertina rigida, misura 30,5 cm d'altezza e 27,5 cm di lunghezza e costa 16,90 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

lunedì 27 settembre 2021

HOW TO TRAIN YOUR DRAGON: The (In)complete book of dragons (a guide to dragon species) di Cressida Cowell

"How to train your dragon" è una serie composta da 12 libri (pubblicati dal 2003 al 2015) scritta da Cressida Cowell, libri ambientati in un mondo di vichinghi immaginario e si concentrano sulle esperienze del protagonista Hiccup mentre supera grandi ostacoli nel suo viaggio per diventare un vero eroe vichingo. Il primo volume della serie è giunto anche in Italia nel 2009 col titolo "Come addestrare un drago: le eroiche disavventure di Topicco Terribilis Totanus III". Molti conosceranno questa serie grazie al film (e alla serie tv) Dreamworks "Dragon trainer", di cui avevo parlato degli artbook del primo e secondo film.  Il volume di cui vi parlerò oggi è "The (In)complete book of dragons: a guide to dragon species" di Cressida Cowell, cioè una guida alle varie specie di draghi che abitano il mondo di Hiccup.

 
Sopra: Nonostante i titoli e la grafica differente si tratta dello stesso libro. A sinistra troviamo la cover americana, mentre a destra quella inglese.

Come suggerisce il titolo tale volume è una guida illustrata alle varie specie di draghi che popolano il mondo di Hiccup. Queste pagine sono tratte proprio dai quaderni di Hiccup Horrendous Haddock III (o in italiano Topicco Terribilis Totanus III) quando era solo un ragazzo. Da appassionato osservatore di draghi, Hiccup riunisce e ne descive varie specie, le loro caratteristiche e le loro abitudini.  
La guida nasce con le intenzioni di far conoscere ai lettori i draghi in modo da potersi difendere da essi. Come scrive Hiccup: "We can only defend ourselves from dragons -and live with them peacefully- if we understand them".
Il protagonista ci fornirà quindi le seguenti informazioni: l'anatomia dei draghi,  (gli occhi, la lingua, come sputano fuoco, come vanno in ibernazione), varie specie di draghi (divisi in draghi delle caverne, degli alberi, di palude, del cielo, delle montagne e quelli del mare), i luoghi in cui nidificano, le loro uova, consigli per cavalcare il drago, come parlare dragonese, come identificare le tracce lasciate da un drago (come la loro cacca).
Tale volume è quindi un vero e proprio manuale per conoscere tutto sui draghi del mondo di Cressida Cowell.

Sopra: Le pagine che spiegano i nanodraghi, cioè i draghi di piccolissime dimensioni.

I testi sono accompagnati da molte illustrazioni, realizzate dall'autrice, Cressida Cowell. Lo stile di questa autrice è piuttosto particolare, dal tratto imperfetto, veloce e sbarazzino. Le immagini sono sicuramente molto originali, ma diciamo che ad un primo impatto potrebbero non piacere a tutti, in quanto spesso ricordano più degli schizzi (sembra quasi che siano stati disegnati di fretta), che non dei disegni completi.
Tuttavia a una seconda occhiata il lettore potrà iniziare ad apprezzare la particolarità di questo stile, che presenta draghi dalle fattezze uniche e bizzarre. In questo volume poi le illustrazioni sono pure (talvolta) a colori.



Sopra: Delle pagine che mostrano due specie di draghi (immagine in alto e centrale) e come si fa a cavalcarli (immagine più in basso).

"The complete book of dragons. A guide to dragon species" di Cressida Cowell è un libro illustrato perfetto per gli amanti della serie "Come addestrare un drago", i quali ritroveranno il protagonista che gli spiega tutti i segreti sul regno dei draghi.
Il volume può essere apprezzato anche da coloro che amano il mondo di Dragon Trainer e che vi si sono appassionati grazie ai film e alla serie tv, anche se lo stile delle illustrazioni è molto diverso rispetto a come ci ha abituati la grafica della versione cinematografica.
Lo consiglio comunque anche agli appassionati, più in generale, di draghi che, una volta superato il primo impatto con la grafica (considerando che attualmente ci sono tanti libri di draghi con delle illustrazioni molto belle, chiare, curate ed accattivanti), magari sapranno apprezzare dei draghi dall'aspetto molto originale e particolare.
L'opera nell'insieme risulta comunque un volume molto curato, con una grafica accattivante, con pagine scritte sotto forma di manuale e riccamente illustrate e ben fornite di informazioni sui draghi.

Il libro illustrato è stato pubblicato nel 2014 in Gran Bretagna dalla Hodder Children Book e in UK dalla Little, Brown and Company, il volume ha una copertina rigida, ha 207 pagine e misura 21 cm d'altezza e 15,5 cm di lunghezza e costa 14,81 euro (o 16,99 $).
 
P.S. Ecco i volumi della serie principale (come potete leggere non tutti i libri sono stati tradotti in italiano):
  1. Come addestrare un drago (How to Train Your Dragon, 2003)
  2. Come diventare un pirata (How to Be A Pirate, 2004)
  3. Come fuggire con un drago o Come parlare il dragonese (How to Speak Dragonese, 2005)
  4. Come sconfiggere la maledizione di un drago (How to Cheat A Dragon's Curse, 2006)
  5. How to Twist A Dragon's Tale (2007)
  6. A Hero's Guide to Deadly Dragons (2008)
  7. How to Ride A Dragon's Storm (2009)
  8. How to Break A Dragon's Heart (2010)
  9. How to Steal A Dragon's Sword (2011)
  10. How to Seize A Dragon's Jewel (2012)
  11. How to Betray A Dragon's Hero (2013)
  12. How to Fight a Dragon's Fury (2015)
 

Sopra: Le copertine (di due differenti edizioni) dei volumi di "How to train your dragon".
 
Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

giovedì 23 settembre 2021

Spiriti e creature del Giappone di Lafcadio Hearn e Benjamin Lacombe

Dopo il volume di "Storie di fantasmi del Giappone", pubblicato in Italia dalla casa editrice L'Ippocampo nel 2021, giunge in Italia (a distanza di solo qualche mese) anche il seguito, in quanto l'artista francese Benjamin Lacombe aveva illustrato un'altra serie di racconti del Giappone raccolti da Lafcadio Hearn, scrittore irlandese che fu uno tra i primi occidentali a ottenere la cittadinanza giapponese. Stavolta la raccolta si intitola "Spiriti e creature del Giappone" e ha per protagonisti non più i fantasmi ma il mondo naturale e i suoi spiriti.

Sopra: La raffinata copertina si basa su una palette di verdi e arancioni. I decori e le scritte arancioni a sinistra dell'immagine presentano inoltre delle iridescenze ramate, mentre l'immagine a destra rappresenta una kitsune, uno spirito volpe.

Anche questo volume è una raccolta di leggende e storie di fantasmi ad opera di Lafcadio Hearn, uno dei primi occidentali ad ottenere la cittadinanza giapponese.Come spiegato nella prefazione: "Durante tutti gli anni trascorsi in Giappone non smise mai di far scoprire ai suoi lettori quel mondo ancora <<incantato>>, di cui malgrado tutto avvertiva l'ormai prossima estinzione. Grazie alle raccolte composte da descrizioni, storie riferite e adattamenti di racconti e leggende che gli narrava la moglie attingendo sia al folclore regionale sia al fondo letterario e teatrale, Hearn è stato uno dei primi a far conoscere al mondo occidentale certi aspetti assunti dalle forme popolari della religione giapponese e il suo corteo d'identità non umane."
A differenza del precedente volume, che racconglieva 10 racconti di fantasmi, questo tratta storie di yokai, un'espressione della natura selvaggia, minacciosa e imprevedibile, Queste entità possono essere spaventose, ma talvolta possono essere benevoli verso gli umani, distribuendo benefici per i servizi resi.
Dopo la prefazione di Matthias Hayek, che spiega al lettore chi era l'autore (Lafcadio Hearn) e che cosa sono gli yokai, sono presenti nella raccolta 9 racconti, ciascuno di lunghezza variabile, con alcuni lunghi un paio di pagine e altri più di una ventina.
Nella raccolta sono presenti le seguenti storie:
  • La gratitudine del Samebito: un uomo chiamato Tawaraya Totaro un giorno trova un Samebito (un uomo-squalo del mare) che è stato scacciato dal palazzo di uno dei grandi Re Draghi. Avendo compassione della creatura, l'uomo gli offre ospitalità, finché un giorno egli vede una ragazza bellissima, ma per richiederla in sposa deve offrire alla famiglia di lei uno scrigno pieno di gioielli...
  • Kappa: la leggenda di un documento, conservato in un tempio, che è stato firmato da un Kappa, uno spiritello marino che si nutre di animali o umani che si avvicinano alle acque in cui vive.
  • Oshidori: un cacciatore, durante una battuta infruttuosa, vede una coppia di anatre mandarine (oshidori) e, spinto dalla fame, ne colpisce una. Di notte l'uomo, dopo aver mangiato l'anatra, vede in sogno uno spirito femminile che si lamenta con lui per la morte del compagno.
  • Jiu-Roku-Zakura: la leggenda di un albero di ciliegio, in provincia di Iyo, in cui risiede il fantasma di un uomo.
  • La storia di Aoyagi: un giovane samurai di nome Tomotada trova, durante un viaggio per compiere una missione segreta, una casupola abitata da un'anziana coppia e da una bellissima ragazza, che il giovane chiede di prendere in moglie...
  • Kitsune: curiosità, notizie e leggende sulla kitsune, uno spirito dalle fattezze di una volpe.
  • Una leggenda di Fugen-Bosatu: un prete di nome Shoku Shonin desidera vedere Fugen-Bosatsu come una presenza viva e, durante un sogno, gli viene detto che per vederla deve recarsi alla casa di una certa cortigiana...
  • Storia di un fagiano: la moglie di un giovane fattore sogna il suocero, morto qualche anno prima, che le chiede di salvarlo poiché il giorno dopo egli si troverà in grave pericolo. Il giorno seguente, durante una battuta di caccia, un fagiano entra in casa della donna, la quale si ricorda del sogno fatto la notte...
  • Il sogno di Akinosuke: un giorno un goshi di nome Miyata Akinosuke vede giungere nel suo giardino un magnifico corteo che gli chiede di seguirlo poiché il re di Tokoyo ha richiesto la sua presenza al palazzo. Così Akinosuke parte assieme al corteo per raggiungere il sovrano...
La parte finale del volume propone al lettore alcuni giochi d'epoca basati sugli yokai. Vi sono poi le note, le biografie e le bibliografie dell'autore e dell'illustratore.
 
Sopra: Le pagine iniziali del racconto "Kappa", uno spiritello delle acque che Lacombe ha ritratto nella pagina a destra.

Ogni racconto è accompagnato da più illustrazioni dell'artista francese Benjamin Lacombe (alcune inserite in mezzo ai testi, alcune a pagina intera e altre a doppia pagina), che possiede uno stile molto raffinato, elegante ed evocativo. Come scritto nella prefazione: "Il disegno di Benjamin Lacombe ci trasporta in un mondo colorato e onirico, dove gli yokai di Hearn s'inseriscono a pieno titolo".
Prima di lui molti altri artisti hanno rappresentato queste creature del folklore giapponese, per cui lo stesso Lacombe si inserisce in una lunga tradizione di artisti che hanno rappresentato in precedenza gli yokai, a partire dagli autori dei "dipinti sul rotolo" del Medioevo, a quelli del Periodo Edo (1603-1868), fino a Mizyki Shigeru.
Come riportato sempre nella prefazione, comunque "tutti, a modo loro, hanno contribuito a forgiare l'immagine dei non umani giapponesi, integrandoli nel proprio universo artistico".

 
Sopra: Due illustrazioni realizzate da Lacombe, quella sinistra per il capitolo sulle Kitsune, mentre quella a destra per il racconto "La storia di Aoyagi".

Per quest'opera l'artista ha utilizzato principalmente due stili, nel primo le illustrazioni, dai tratti raffinati, hanno dei colori forti, intensi e brillanti, con luci ed ombre che danno corporeità  e volume ai personaggi.
In altri i disegni assumo uno stile più essenziale e meno barocco, pur mantenendo una grande ricchezza di dettagli. In queste immagini risulta particolare soprattutto la scelta dei colori, infatti qui Lacombe ha deciso di utilizzare solo il bianco, il nero, un verde salvia e l'arancione (colori che richiamano anche quelli scelti per la copertina del libro). In questo caso i colori quali il verde e l'arancione sono stesi in modo più tenue e delicato.



Sopra: In questo volume l'artista ha utilizzita principalmente due stili, nel primo le illustrazioni hanno dei colori forti, intensi e brillanti (come quelli dell'immagine più in alto, tratta dal racconto "Jiu-Roku-Zakura"). In altri disegni, dall'aspetto più semplice, l'artista  ha invece deciso di utilizzare solo colori quali il bianco, il nero, un verde salvia e l'arancione (come quello centrale e il più in basso, tratti dal capitolo sulle Kitsune).

"Spiriti e creature del Giappone" di Lafcadio Hearn è una bellissima raccolta di storie e leggende di spiriti giapponesi, proposte in un'edizione molto curata e pregiata (d'altronde essa riprende quella francese edita per la Collection Metamorphose). La raccolta contiene 9 racconti, tutti abbastanza lunghi e molto interessanti, ricchi di fascino e mistero.
Le splendide, raffinate, illustrazioni di Lacombe, molto particolareggiate, sono perfette per accompagnare queste storie, col loro stile evocativo, raffinato e onirico. Delle immagini capaci di suscitare nel lettore stupore, incanto e meraviglia.
Il connubio tra i testi di Hearn e le illustrazioni di Lacombe fa nascere un libro di pregiata fattura, un volume da collezione dall'aspetto elegante e raffinato (l'opera comprende anche un paio di pagine di carta trasparente e un paio dotate di alette che si aprono), contenenti racconti della tradizione giapponese, alcuni dei quali ancora inediti in Italia. Un volume consigliato agli amanti della cultura orientale, in particolare a quelli interessati agli yokai, ai fan di Benjamin Lacombe e, più in generale, agli amanti dei bei libri illustrati.
 
Questo libro è stato edito in francese nel 2019 dalla Editions Soleil per la collana "Metamorphose", col titolo "Espirits et créatures du Japon" ed è stato poi pubblicato in italiano nel 2021 da L'Ippocamo Edizioni. L'opera ha 208 pagine, una copertina rigida, misura 27,5 cm d'altezza e 20 cm di lunghezza e costa 25,00 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

lunedì 20 settembre 2021

In mezzo alla fiaba di Silvia Vecchini e Arianna Vario

"In mezzo alla fiaba" è una raccolta di poesie con protagonisti personaggi ed elementi fiabeschi, scritte da Silvia Vecchini (già autrice di "Poesie della notte, del giorno, di ogni cosa intorno") e accompagnate dalle illustrazioni di Arianna Vario.

Sopra: La copertina presenta uno sfondo bianco su cui spicca il titolo blu e l'immagine (tratta dalla poesia dedicata a "Cappuccetto Rosso") rossa (in questa immagine sembra fucsia, ma in realtà è rossa).

Questa è una raccolta di poesie in cui "puoi trovare voci che appartengono a venti fiabe diverse", praticamente si tratta di 20 testi poetici che esprimono le voci, i pensieri, gli stati d'animo di diversi personaggi fiabeschi e spetta al lettore indovinare da quali storie essi provengano. Nell'introduzione il lettore infatti viene proprio incitato a cercare chi sta parlano e scoprire "i titoli nascosti".
I titoli delle varie poesie non sono difficili da indovinare, tuttavia il gioco "indovina il titolo" che propone l'autrice è piuttosto carino e divertente, soprattutto perché in questo modo il lettore è portato ad analizzare ogni testo e a trovarvi gli elementi che lo collegano alla rispettiva fiaba, ma non solo.
Ad esempio questa poesia riguarda la fiaba di "Barbablù":

"Devi scendere tutte quelle scale
se ti vuoi salvare,
una ad una,
avere paura...
e girare la chiave
anche se tremano i ginocchi
devi aprire capire guardare
mai chiudere gli occhi 
davanti al male"

Quest'altra poesia invece si riferisce a quella di "La Sirenetta":

"Ti facevo più sveglio, più serio
ma guardala, non è lei, davvero
caro mio principe ingrato
hai preso un abbaglio
sono io che ti ho salvato,
io ho lasciato il mare,
io la mia coda, la voce
per queste gambe che fanno
un male atroce
e tu che fai?
Sbagli ragazza
te la bevi senza una piega
te ne vai con quella strega
sei una fiamma trasparente
un principe da niente
un fuoco che non consuma
il sole tramonta
e io divento spuma."

Tali poesie comunque non solo esprimono il punto di vista o i pensieri di un personaggio fiabesco, ma stimolano anche interessanti riflessioni nel lettore, in quanto alla fine sembra che ciascuna poesia trasmetta una sorta di messaggio. Nei due esempi precedenti ci viene detto di "mai chiudere gli occhi davanti al male" e di fare attenzione a dare tutte noi stesse (o stessi) a qualcuno che potrebbe non rendersi mai conto dei nostri sforzi e del nostro vero valore. Un'altra poesia invece mette in guardia il lettore dalla violenza, poiché essa "è cieca/ il coltello non ragiona", quella della "Bella addormentata nel bosco" spiega invece che a volte è necessario commettere degli sbagli per poter maturare ("Non sempre, ma a volte/occorre pungersi/ sanguinare un poco/ dormire tutto il sonno/ che viene dopo/ sorbirlo come una medicina/ per svegliarti diversa/ da com'eri prima"). Molto interessante anche questa poesia, indovinate a che fiaba appartiene?

"Se non sai riconoscere
il lupo neanche se lo vedi
e ci parli e saluti
con tanta educazione
è bene che tu non vada in esplorazione
che resti in cortile a giocare
che non oltrepassi il viale
che non ti avventuri
a casa della nonna,
anche se sta male."

Sopra: Le pagine che mostrano la poesia e la relativa illustrazione dei versi dedicati alla fiaba di "Barbablù".

Le illustrazioni di Arianna Vario che accompagnano ciascuna poesia sono belle, originali e piuttosto particolari, dall'aspetto moderno. Intanto sono tutte delle silhouette, cioè figure di cui si vedono solo i contorni, e questo conferisce alle immagini un aspetto elegante ed essenziale, anche se in realtà le immagini sono abbastanza ricche di dettagli.
Essendo le figure delle silhouette, i contorni di queste sono stati riempiti con colori dai toni intensi e decisi, piatti e senza sfumature, anche se l'artista ha giocato un po' con la scelta dei colori, per cui in una stessa figura a volte sono state usate due tinte.
In alcuni casi certe figure non sono neanche delle silhouette pure, in quanto, sfruttando i colori (utilizzando quindi due tinte o togliendo un po' di colore in certe parti) l'artista ha tracciato qualche linea o contorno interno alla figura, ad esempio per delineare meglio un braccio o i capelli.


Sopra: Le illustrazioni di Arianna Vario che accompagnano ciascuna poesia sono belle, originali e piuttosto particolari, dall'aspetto moderno. Intanto sono tutte delle silhouette, anche se non sempre "pure", in quanto, sfruttando i colori (utilizzando quindi due tinte o togliendo un po' di colore in certe parti) l'artista ha tracciato qualche linea o contorni interno alla figura, ad esempio per delineare meglio un braccio o i capelli.

Di grande importanza risulta quindi l'uso e la scelta dei colori, che contribuiscono a rendere queste immagini molto originali e insolite ad un primo sguardo.
L'artista ha deciso di utilizzare solo 4 colori, tra loro contrastanti: il bianco e il nero, il rosso e il blu (più precisamente un celeste scuro). Come ho detto prima, sono colori che fra loro creano un forte contrasto, così a volte non è solo il bianco a essere il colore di sfondo di un'immagine, ma anche il celeste e il nero, il rosso sembrerebbe essere stato utilizzato preferibilmente per tingere elementi più piccoli (come le mele di un albero, una scarpetta, dei pesciolini, delle porte), ed è stato utilizzato solo 1 o 2 volte per colorare un'intera persona.
Le immagini inoltre, oltre ad abbellire l'opera, aiutano anche il lettore, fornendogli una chiave di lettura per ciascuna rima, sia per fargli indovinare la fiaba che per comprendere i significati nascosti all'interno di ogni poesia. I disegni, inoltre, hanno un aspetto piuttosto astratto e surreale, che spinge il lettore a dover interpretare anche le immagini e non solo i testi.



Sopra: L'artista ha deciso di utilizzare solo 4 colori, tra loro contrastanti: il bianco e il nero, il rosso e il blu. Non è solo il bianco a essere stato utilizzato come colore di sfondo di un'immagine, ma anche il celeste e il nero (come nelle prime due immagini), mentre il rosso sembrerebbe essere stato utilizzato preferibilmente per tingere elementi più piccoli (come i pesci nell'immagine centrale). 

"In mezzo alla fiaba" di Silvia Vecchini e Arianna Vario è una bella raccolta di poesie a tema fiabesco, delicate e musicali, dove il lettore potrà divertirsi a indovinare i titoli delle varie fiabe, se tuttavia non siete dei grandi conoscitori di esse non temete, alla fine del libro è presente un indice che vi svela tutti i titoli.
Le poesie presenti nella raccolta direi che sono indirizzate ad un pubblico di almeno 7/8 anni in quanto, sebbene ci siano anche delle rime baciate che rendono i versi orecchiabili e apprezzabili anche per bambini più piccoli, il significato dei testi non è così scontato da comprendere e da cogliere. Oltre a necessitare della conoscenza di varie fiabe classiche bisogna considerare anche il significato che ogni lettore può attribuire a ciascuna poesia. Ad esempio in molte recensioni diverse persone lo hanno definito un libro apprezzabile anche (e forse di più) dagli adulti. 
Nelle poesie sono infatti trattati temi come l'aiuto reciproco, la prigionia, l'affrontare le difficoltà, la violenza, il (non) perdono, la delusione, la maternità, l'inganno, la vendetta, l'identità, la bellezza...
Un libro che saprà sicuramente far nascere molte riflessioni e discussioni, nonché scambi di opinione. Molto interessanti anche le illustrazioni di Arianna Vario, dall'aspetto moderno, originale e per nulla banale, le quali donano alle poesie una marcia in più, aiutando il lettore ad interpretarle, senza però banalizzarle o renderle scontate.

Tale albo illustrato è stato pubblicato nel 2015 dalla TipiPittore, ha una copertina rigida, misura 20 cm d'altezza e 14,3 cm di lunghezza, ha 48 pagine e costa 16 euro.
 
Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.  

giovedì 16 settembre 2021

Il catalogo segreto di Valeria Di Modica e Anija Seedler

"Il catalogo segreto" di Valeria Di Modica e illustrato da Anija Seedler credo che sia un libro piuttosto sconosciuto, io stessa l'ho trovato per caso spulciando il catalogo della biblioteca. Quello che mi ha spinto a leggerlo è stato che parlasse di fiabe, in quanto il protagonista del racconto è un re che "conosce a memoria le fiabe e le storie di ogni dove".

Sopra: La copertina mostra degli uccellini posati sui rami di un albero, mentre dietro si staglia una luna piena dentro la quale appare il titolo.
 
"C'era fin che c'era - un re - dal cuore leggero e dal piede sempre in cammino.
Tutto lo chiamavano per questo: re Peregrino".
Così ci viene introdotto il protagonista di questa storia nonché autore di questo catalogo, un sovrano a cui il suo regno stava troppo stretto poiché egli "fermo - proprio non sapeva stare" e quindi "Di tanto in sempre: doveva viaggiare!".
Un re che amava viaggiare e che aveva capito che tutte le storie sono peregrine, per cui aveva imparato "a seguire le folate di fole ovvero le fiabe di ogni dove". Dopo aver viaggiato e appreso nuove storie egli ritornava nella propria terra, di tanto in tanto, e vi si fermava per un po', portando con sè il potere del suo sapere:

"Ricamava storie che - nessuno -  prima: aveva udito.
E anche chi non era mai andato più lontano di tre vie:
riusciva - con il solo orecchio -
a remar veloce di fantastiche stramberie."
 
Re Peregrino, comunque, possedeva un catalogo segreto "in cui erano dipinti alcuni suoi personaggi di racconto preferiti". Nel resto del volume sfileranno davanti al lettore varie e bizzarri personaggi come Baba Jaga, Saciperere, l'Omino d'acqua, il Ginn, Cuca, folletti, Boconauna ....
Creature fiabesche e stravaganti. Cuca, ad esempio è una strega dalla testa di coccodrillo capace di trasformare i suoi nemici in pietra per imprigionarli ed ogni suo incantesimo le rimane tatuato sulla pelle:
 
"Testa e coda di coccodrillo.
Un po' strega un po' animale.
Abita dentro una grotta.
Mille incantesimi è capace di fare
E grandi perfidie riesce a congegnare.
Si chiama Cuca.
Pietra davanti i suoi nemici.
Così li trasforma senza batter ciglio. [...]
Non si sa affatto cosa abbia voglia di fare.
Male o bene: è meglio non rischiare!"
 
I Ginn invece sono spiritelli nati dal fumo, capaci di trasformarsi in animali, di natura imprevedibile, a volte capricciosi e a volte crudele, altre innocui e benevoli: "Muta presto il loro aspetto così come le loro intenzioni!".
Molti diversificati sono anche i folletti "sempre indaffarati a progettare ora ostacoli - ora aiuti - ora scomodi scherzetti". Alcuni annodano le code delle mucche, altri scoprono e schiaffeggiano chi dorme, altri riescono a saccheggiare in breve tempo una tavola imbandita, alcuni fanno smarrire i viaggiatori.
Un'altra creatura malvagia è l'orco senza cuore, poichè il suo sta "dentro una piccola lepre che però non si lascia intimidire".
Come potete aver capito si tratta di un insieme di personaggi molto particolari, tratti da varie fiabe, che però non sono scontate o facili da identificare (tra questi io sono riuscita a riconoscere solo Baba Jaga, i Ginn, i folletti e Ammazzasette) . Per questo ci viene in soccorso l'inventario alla fine del libro, in cui scopriamo che la Cuca è una strega del Brasile e che l'Orco senza cuore viene dalla fiaba delle Fiandre. Altre creature che appaiono nel catalogo provengono da fiabe brasiliane, arabe, filippine, ebraiche e turche.
 
Sopra: le pagine che raffigurano l'orco senza cuore, qui rappresentato come una figura nega a cui manca un pezzetto di sè.
 
Le illustrazioni di Anija Seedler sono sicuramente originali e molto particolari, tanto che, pur essendo delle illustrazioni di qualità, non credo che incontreranno i gusti di molte persone. Diciamo che il loro stile si discosta da quello della maggior parte degli albi dedicati all'infanzia, che hanno disegni carini, graziosi, precisi, rassicuranti.
Le immagini ritraggono i personaggi fiabeschi trattati in questo catalogo e lo stile dell'artista risulta abbastanza sgangherato e a tratti astratto. Le sue figure sembrano stare un po' strette nei loro contorni netti e precisi, come se i colori ad acquerello volessero uscire dai bordi ma che ci rimangano all'interno per poter conferire una forma ad un personaggio.
Oltre alle immagini ad acquerello vi sono anche alcuni disegni più definiti, una sorta di schizzi, tracciati con delle linee rosse.

 
 
Sopra: In alto un'illustrazione che ritrae Baba Jaga, mentre più in basso una pagina con i disegni realizzati con semplici linee rosse.
 
Le immagini risultano molto colorate, con tinte dai toni spesso forti e intensi. Molto utilizzato è il colore nero, usato spesso come tinta di sfondo di alcune illustrazioni (che da esso finiscono così per emergere e spiccare grazie ai loro colori), ma anche per ritrarre alcuni personaggi.
Altri colori molto sfruttati sono il bianco della pagina, il verde, il rosso, il giallo, l'azzurro, il marrone. Tenete presente che un altro tratto particolare dello stile di questa artista è quello di mischiare le varie tinte e all'interno di una figura non esistono linee nette e definite che tracciano le forme interne di un personaggio, queste sono tracciate proprio con i colori, che finiscono anche col sovrapporsi e mescolarsi.


  Sopra: Il nero è utilizzato spesso come colore di sfondo di alcune illustrazioni (da esso finiscono così per emergere e spiccare figure molto colorate), come nella prima immagine che ritrae una bambina persa nel bosco. Ma è usato anche per ritrarre alcuni personaggi come il cavallo di Saciperere.
 
"Il catalogo segreto" di Valeria Di Modica e Anija Seedlerè un bell'albo illustrato con delle immagini originali e molto particolari, decisamente differenti dalla maggior parte di quelle che si trovano solitamente negli albi per bambini, con uno stile molto definito e bizzarro.
Ciò che mi ha più colpito comunque è la storia e soprattutto i testi. L'idea di raccontare, in modo anche  un po' inconsueto e piuttosto poetico, di personaggi poco conosciuti della tradizione fiabesca trovo che sia un'idea molto carina.
Per quanto riguarda i testi, come avrete potuto capire un po' leggendo gli estratti che vi ho riportato all'inizio, non si tratta di semplici testi in prosa, ma sono scritti più sotto forma di poesie, in essi infatti sono presenti pure delle rime. Comunque anche l'utilizzo della punteggiatura è un po' strano, spesso vengono utilizzate le lineette come se fossero delle virgole o delle parentesi (ma non sono utilizzate al posto delle parentesi, perché anche queste sono presenti nel testo). Ecco un esempio: "Adunando - ogni volta - una piccola folla sotto - le fronde aperte - di un albero regale". Anche l'utilizzo dei due punti è anomalo: "Preoccupato - per il popolo - si mostrava di certo. Per questo: affidò il governo di ciascuna cosa - a una giraffa - detta Collira".
Ne risulta un libro bizzarro, sia nei testi che nelle illustrazioni, ma interessante, sicuramente originale e particolare.
 
Il volume è stato pubblicato nel 2009 dalle Edizioni Artebambini, ha 46 pagine, ha la copertina rigida, misura 24,6 cm d'altezza e 30,5 cm di lunghezza e costa 18 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

lunedì 13 settembre 2021

Le meraviglie della Terra: come funzionano il nostro pianeta e i suoi ecosistemi di Rachel Ignotofsky

"Le meraviglie della Terra: come funzionano il nostro pianeta e i suoi ecosistemi" di Rachel Ignotosfky affronta vari ambienti, dagli abissi della barriera corallina ai grattacieli delle immense metropoli, dal tronco di un albero ai ghiacciai del Circolo polare artico. Ogni angolo della Terra racchiude un tesoro: ecosistemi complessi in equilibrio da millenni, che rappresentano la più grande ricchezza di cui l'umanità dispone.
 
Sopra: La copertina del libro dallo sfondo scuro su cui spiccano le immagini, molto colorate, che riguardano alcuni ecosistemi e i rispettivi animali.

Il seguente libro divulgativo tratta come tema principale gli ambienti e gli ecosistemi e, quindi, come funziona la vita sulla Terra. Come scrive l'autrice Rachel Ignotofsky nell'introduzione: "In questo libro osserveremo da vicino il funzionamento di alcuni degli ecosistemi più grandi -e dei più piccoli- e scopriremo come il mondo naturale collabori in ogni sua parte per alimentare la vita sulla Terra". 
Nell'affrontare l'ambiente naturale l'autrice non si è dimenticata di considerare anche l'uomo: "Osservando il pianeta Terra vedrai anche le persone. Nel corso della storia umana abbiamo trasformato il paesaggio in molti modi, sia negativi che positivi [...]. La più grande sfida dell'umanità è imparare a utilizzare le risorse in modo responsabile".
Il volume è suddiviso in vari capitoli, tra cui i primi sono di tipo introduttivo, cioè servono per spiegare al lettore alcuni concetti importanti per capire gli ambienti e gli ecosistemi, comprensivi della loro fauna e della loro flora. In questi primi capitoli verranno spiegati: i livelli di organizzazione ecologica, i binomi, cos'è un ecosistema, la classificazione e l'interazione degli esseri viventi, la successione (primaria e secondaria), cosa e quali sono i microecosistemi.
Dovendo parlare di ecosistemi e ambienti il resto dell'opera è suddiviso come un atlante, e quindi tratta gli ambienti (e i relativi ecosistemi) di ogni continente: 
  1. Nord America: la foresta di sequoie, le grandi pianure del nord, le paludi di mangrovie della Florida, il deserto del Mojave.
  2. Sud America: la foresta amazzonica, il deserto di Atacama, le Pampas, le Ande tropicali.
  3. Europa: le brughiere delle isole Britanniche, il bacino del Mediterraneo, le Alpi. 
  4. Asia: la taiga della Siberia nord orientale, le mangrovie indocinesi, le steppe della Mongolia orientale, le montagne himalayane.
  5. Africa: la foresta pluviale del congo, la savana africana, il deserto del Sahara, il Capo di Buona Speranza.
  6. Australasia: la savana australiana, le foreste temperate della Tasmania, la grande barriera corallina.
  7. Le calotte polari: il Circolo Polare Artico, la tundra Antartica.
Vengono poi affrontati gli ecosistemi acquatici e altri argomenti quali i cicli della natura e il rapporto tra gli esseri umani e il pianeta, nonché l'impatto che le azioni dell'uomo hanno e come proteggere la Terra. 
Alla fine del volume è inoltre presente un glossario illustrato.

Sopra: Due delle pagine iniziali del volume, che servono per spiegare al lettore alcuni concetti generali. Queste, in particolare, affrontano l'argomento dei livelli di organizzazione ecologica e i binomi.

L'intero volume è accompagnato dalle illustrazioni di Rachel Ignotofsky, le quali sono molto belle, curate, scientificamente accurate, incantevoli e colorate, con un tratto affascinante e coinvolgente.
Come per altri libri divulgativi, anche in questo caso le immagini sono molto importanti per supportare i testi e il lettore nella loro comprensione. Il volume infatti comprende immagini di animali e di ambienti, permettendo quindi al lettore di comprendere meglio di che ambiente si sta parlando e quali animali vi abitano, ma presenta anche carte geografiche dei vari paesi, in cui vengono messi in evidenza i vari ambienti di cui un determinato continente è costituito.


Sopra: Il volume comprende immagini di animali e di ambienti, permettendo quindi al lettore di comprendere meglio di che ambiente si sta parlando e quali animali vi abitano, ma anche carte geografiche dei vari paesi, in cui vengono messe in evidenza i vari ambienti di cui un determinato continente è costituito.

A differenza di come ci si potrebbe aspettare, i disegni non hanno un aspetto proprio realistico, ma posseggono uno stile piuttosto personale e originale, dai tratti semplici e netti, decisamente moderni (tanto che alcuni elementi sembrano quasi delle silhouette). Gli animali (e anche i vegetali) sono molto espressivi, ed è piuttosto peculiare notare come l'artista abbia talvolta attribuito una faccia (composta da occhi, naso e bocca) anche agli alberi, anche se in effetti ciò accade soprattutto nella parte introduttiva, prima che si inizi ad affrontare nello specifico gli ecosistemi.
Molto interessante la scelta e l'uso dei colori, che vengono stesi all'interno delle figure in modo netto e deciso, senza sfumature e ombre. Le tinte inoltre risultano a volte molto accese, vivaci e brillanti, tanto da catturare subito l'attenzione del lettore, ed altre più lievi e delicate (ad esempio il grigio, il verde e l'azzurro di solito sono sempre molto chiari e delicati), anche se nell'insieme l'opera risulta veramente molto colorata.
Tra le tinte maggiormente utilizzate troviamo: il rosso (una sorta di rosso mattone), il bianco, il nero, il verde chiaro, il grigio, l'azzurro, il viola.
In ogni ambiente poi l'artista ha utilizzato prevalentemente alcuni colori rispetto ad altri.



Sopra: Alcune pagine interne che trattano (dall'alto verso il basso) le Alpi, la barriera corallina e le grandi pianure del nord America. 

"Le meraviglie della Terracome funzionano il nostro pianeta e i suoi ecosistemi" di Rachel Ignotosfky è un'opera divulgativa molto bella e interessante perché tratta un argomento su cui non esistono, nello specifico, molti libri per bambini. Tra le opere divulgative ho visto, ad esempio, molto spesso libri che parlano di animali, vegetali, funghi, oceani o mari, ma nessuno che trattasse in maniera specifica, ma con un impianto generale, gli ambienti e gli ecosistemi (l'unico sarebbe "Nella foresta" di Christiane Dorion, edito da Editoriale Scienza, che però tratta unicamente l'ambiente della foresta).
Questo volume, pur volendo essere rivolto ad un pubblico giovane, contiene inoltre davvero tante informazioni e termini anche specifici, anche perché la grandezza delle lettere e dei testi non è molto grande. Per questo motivo il libro risulta essere rivolto ai bambini a partire dagli 8 anni, nel caso vogliate proporlo a bimbi più piccoli (magari attirati dalle immagini o dall'argomento) dovrete mediare i testi.
Per rendere la lettura più agevole, interessante e attraente ogni pagina è riccamente corredata da molteplici illustrazioni, che  posseggono uno stile piuttosto personale e originale, un po' stilizzato, dai tratti semplici e netti, decisamente moderni, dai colori vivaci e intensi, stesi all'interno delle figure in modo netto e deciso, senza sfumature e ombre
Oltre a presentare e spiegare al lettore i vari ambienti ed ecosistemi viene più volte esplicitato nel volume anche l'intento "educativo", con cui si vuole portare il lettore a riflettere sulle azioni dell'uomo e sull'impatto che queste hanno sull'ambiente. Come dice l'autrice "Il primo passo per proteggere il pianeta è imparare di più sull'argomento. Se comprendiamo a fondo la natura possiamo godere dei frutti della terra senza distruggerla. [...] Il nostro pianeta è l'unica casa che abbiamo. E' prezioso e ha bisogno di cure. Ciascuno di noi ha il potere di proteggere la nostra Terra." Anche questo argomento, comunque, è affrontato in modo maturo, senza limitarsi a dire "l'uomo è cattivo e non va bene che si comporti così", ma si cerca di portare il lettore a riflettere sul perché l'uomo è arrivato a fare certe cose, per poi portarlo a capire come trovare delle alternative con cui poter continuare a vivere bene e sfruttare le risorse del pianeta ma con moderazione e senza distruggerlo, pensando non solo a noi stessi ma anche alle altre creature che vivono assieme a noi.

Tale volume è stato pubblicato originariamente nel 2018 col titolo "The wondrous workings of Planet Earth: understandong our world and its ecosystems" dalla Ten Speed Pr ed è stato edito in italiano dalla Salani nel 2020, l'opera ha una copertina rigida, misura 26,2 cm d'altezza e 22,2 cm di larghezza, ha 128 pagine e costa 18 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

giovedì 9 settembre 2021

Alfabeto delle fiabe di Bruno Tognolini e Antonella Abbatiello

L'opera di cui vi parlerò adesso presenta un insieme di vari elementi che mi è capitato di vedere anche in altre opere. Intanto tratta di fiabe, è un alfabetiere (cioè un testo che presenta delle parole in ordine alfabetico associandole a delle immagini), presenta dei testi in rima, è stato edito dalla TopiPittori (casa editrice molto rinomata per i suoi titoli dedicati all'infanzia e agli adulti), è scritto da Bruno Tognolini ed, infine, è illustrato da Antonella Abbatiello (che ha illustrato anche la raccolta di poesie, più recente, "Rime buie").
Per chi non avesse ancora idea a quale libro mi riferisco (anche se in realtà lo sapevate già all'inizio avendo letto il titolo del post) vi svelo che sto parlando di "Alfabeto delle fiabe".

Sopra: Sulla copertina è presente l'illustrazione di della filastrocca "Strega", da notare come la silhouette verde del bambino spicchi sulle sfondo bianco, così come le scritte rosse del titolo.

Come ho accennato sopra questo libro è un alfabetiere (o un abecedario), cioè un libro (solitamente destinato ai bambini che imparano a leggere) dove vengono riportate in ordine alfabetico le varie lettere, associandole ad un'immagine. 
Nei normali alfabetieri di solito si cerca di associare le lettere a parole semplici e concrete (quindi nomi), facili da rappresentare e solitamente conosciute dai bambini. Questo volume tuttavia non è un mero alfabetiere, sebbene ne mantenga la struttura, ma un libro di poesie. 
Inoltre l'autore ha deciso di scegliere per questo libro un tema ben preciso a cui legare le varie lettere dell'alfabeto: le fiabe. Perché le fiabe? Come scritto all'inizio del volume: "La fiaba è un regno sconfinato, nel tempo, nello spazio, nei tanti libri e studi che ne parlano. Quindi anche lì, nel farne un libro, la cosa migliore era partire dall'inizio".
Ogni lettera dell'alfabeto viene quindi collegata a un elemento tipico del mondo fiabesco, ad esempio: A di Anello, B di Bambino, C di Castello, D, di Drago, E di Enigma, F di Fuoco, G di Gigante.... per poi finire con la Z di Zucca.
A ogni lettera è associata un'illustrazione e anche una poesia, la quale tratta, come soggetto principale, la parola con cui inizia una determinata lettera.

Anello
"Oro d'anello, sole gioiello
Piccolo tondo di mondo fratello
Tienimi il dito, dono gradito
Girami intorno il tuo giorno infinito
Tocco e ti tocco, giro e ti giro
Quello che voglio sia vero davvero
Trovo e ti perdo, perdo e ti trovo
Ciò che finisce cominci di nuovo
Dono più duro, ma sono più bello
Ora io porto l'anello"

Bambino
"Bosco di fiaba, mondo diverso
Fammi trovare il bambino che ho perso
Valle lontana, regno incantato
Cerco il bambino che ho abbandonato
Rete di rovi, rami più verdi
Prima lo trovi ma poi lo riperdi
La fiaba è antica, la strada è nuova
Tanta fatica ma è lui che ti trova
dagli la mano, non perderlo più
Ora il bambino sei tu."

Le poesie (come queste che vi ho riportato sopra) contenute nel volume sono molto belle e musicali, grazie alla presenza di varie rime e di altre varie figure retoriche che rendono i testi molto orecchiabili e intriganti: come allitterazioni ("Grido di donna, strillo che striscia" da "Strega"), assonanza, paronomasia ("Drago mago, verme di lago" nella filastrocca "Drago"), anafora ("Morte Signora, fammi passare/ Porto una goccia di sangue nel mare/ Morte Signora, guardami in fronte/ Porto una scheggia di osso nel monte..." nella poesia "Morte"), iterazione (Tocco e ti tocco, giro e ti giro da "Anello"), metafore ("Drago mago, verme di lago" nella filastrocca "Drago")....
E' interessante poi riflettere su come ogni poesia rimanda e interpreta una determinata figura fiabesca. Nella poesia "Bambino" ad esempio si fa riferimento a come i bambini siano protagonisti di molte fiabe, ma allo stesso tempo affronta anche la questione di rimanere un po' bambini anche da adulti, di non perdere il bambino che c'è in noi, continuando a leggere le fiabe e ad apprezzarle anche da adulti. Nella filastrocca "Re" questo personaggio fiabesco viene descritto come colui che comanda ("Re che comandi, Re che domandi/ Poni le prove ai guerrieri più grandi"...) o chiede, poiché nelle fiabe questa è la sua funzione principale: mettere alla prova l'eroe, di solito proponendogli qualche compito impossibile, in cambio di qualcosa (il regno o la principessa, o entrambi). La filastrocca, infatti, continua dicendo proprio: "Ora mi mandi a compiere imprese/ Dovrò partire da questo paese/ Ma se ritorno col dono e col pegno/ Mio sarà il trono, mio sarà il regno".
La rima di "Via" riprende invece la famosa frase finale con cui si chiudevano numerose fiabe, infatti la poesia inizia con "Stretta la foglia, lunga la via/ fate la vostra che io faccio la mia"...) e fa riferimento al fatto che nelle fiabe molto spesso i personaggi devono spostarsi o mettersi in viaggio (spesso anche senza avere una meta precisa in mente), a volte per svolgere una missione ed altre per cercare fortuna o fare un'esperienza di vita.
Nel volume è inoltre presente anche una tabella che elenca numerose fiabe tratte dalla raccolta "Fiabe italiane" di Italo Calvino, e per ogni fiaba viene indicato quali simboli narrati in questo albo sono eventualmente presenti in un determinato racconto. Questa tabella è stata inserita allo scopo di "proporre ai bambini, oltre a queste filastrocche, la lettura delle fiabe nelle quali questi simboli acquistano un'importanza fondamentale. Per aiutare genitori e insegnanti in questo compito, Anna Maria Di Giovanni, della Biblioteca Centrale Ragazzi di Roma, ha realizzato una tavola sinottica in cui rintracciare fiabe e simboli".
Ad esempio, secondo la tabella, ritroviamo la figura del Drago nelle seguenti fiabe italiane: "Bene come il sale", "I tre cani", "Il drago delle sette teste", "Il drago e la cavallina fatata", "La volpe Giovannuzza", "Liombruno".
 
 Sopra: Le due pagine che riportano le prime due lettere dell'alfabeto e le loro rispettive poesie: "Anello" e "Bambino".
 
Come ho spiegato anche sopra ogni poesia e quindi ogni lettera è accompagnata da un'immagine che riflette il senso della poesia e che rappresenta l'elemento di cui si parla nella filastrocca.
Le illustrazioni sono state realizzate Antonella Abbatiello e hanno uno stile molto originale e particolare, anche un po' inusuale per un albo illustrato sulle fiabe.
I disegni proposti per ogni poesia sono molto semplici e stilizzati, in effetti essi sono tutti delle silhouette, cioè immagini in cui vengono mostrati solamente i contorni di una certa figura, mentre l'interno è tutto colorato con il medesimo colore. Ogni elemento ha comunque un aspetto piuttosto semplice ed essenziale, quasi grezzo (osservate ad esempio le silhouette delle varie figure umane).
Tale scelta, di non curare troppo le varie figure, facendole rimanere un po' "rozze", è probabilmente dovuta al fatto che l'artista volesse che l'attenzione del lettore si concentrasse più sui testi che non sulle immagini, le quali hanno comunque lo scopo di indirizzare il lettore e dargli un'idea di cosa tratta una certa poesia.
 

Sopra: Ogni lettera è accompagnata da un'immagine che riflette il senso della poesia e che rappresenta l'elemento di cui si parla nella filastrocca. I disegni proposti per ogni poesia sono delle silhouette molto semplici, stilizzate ed essenziali, quasi grezze (osservate ad esempio le silhouette delle varie figure umane dell'ultima immagine qui sopra).
 
Per l'utilizzo dei colori l'Abbatiello ha scelto delle tinte dai toni forti e decisi, un po' scuri, intensi ed accesi. I colori sono stati stesi all'interno dei contorni delle varie silhouette in modo netto e deciso, piatto e senza sfumature di alcun genere, facendo risaltare ancora di più la semplicità ed essenzialità delle immagini.
Molti disegni spiccano su uno sfondo bianco, ma l'artista non ha disdegnato di utilizzare anche qualche sfondo nero, per far risaltare maggiormente certe tinte o trasmettere attraverso l'uso dei colori un particolare significato.
Anche la scelta dei colori utilizzata non è ampissima, limitandosi principalmente ai colori primari (ad eccezione di uno), infatti le tinte che compaiono sono: il bianco e il nero, il rosso, il giallo scuro, il verde, il blu.



Sopra: L'artista ha scelto delle tinte dai toni forti e decisi, un po' scuri, intensi ed accesi. I vari colori sono stati stesi all'interno dei contorni delle varie silhouette in modo netto e deciso, piatto e senza sfumature di alcun genere. Molti disegni spiccano su uno sfondo bianco, ma l'artista non ha disdegnato di utilizzare anche qualche sfondo nero (come potete vedere nelle prime due pagine in alto). Anche la scelta dei colori utilizzata non è ampissima, infatti le tinte che compaiono sono: il bianco e il nero, il rosso, il giallo aranciato, il verde, il blu.
 
"Alfabeto delle fiabe" di Bruno Tognolini è un albo illustrato molto bello e poetico, interessante ed incisivo con dei testi molto orecchiabili e musicali che propongono vari simboli narrativi tipici delle fiabe, un patrimonio "che affascina i bambini italiani da generazioni".
Interessante è ad esempio la scelta dei termini da associare a ogni lettera dell'alfabeto, confrontando questo abecedario fiabesco con un altro mi sono resa conto di come questo utilizzi dei simboli, talvolta anche un po' astratti, senza far mai riferimento a nessuna fiaba specifica. In "Alfabetiere delle fiabe" di Fabian Negrin molte lettere dell'alfabeto sono associate con nomi di fiabe famose o noti personaggi fiabeschi (come A di Aladino, B di Bella addormentata nel bosco o la bella e la Bestia, C di Cappuccetto Rosso...) mentre Tognolini ha voluto mantenersi di più sull'astratto e sull'universale (senza contare comunque che Tognolini ha voluto prendere in considerazione più le fiabe italiane raccolte da Calvino che tutte le fiabe in generale come invece accaduto per l'alfabetiere di Negrin). A causa di ciò in quest'opera per alcune lettere sono state scelte delle parole anche un po' inusuali e non scontate. Come ad esempio Enigma per la E, Labirinto per la L (al posto della parola più immediata Lupo), la Morte per la lettera M,  oppure Porta per la P (quando con la P sarebbe stato più immediato prendere in considerazione la parola principi o principesse).
Assieme ai testi sono presenti le semplici, essenziali ma interessanti e colorate illustrazioni di Antonella Abbatiello, che accompagnano perfettamente i testi.
Le immagini essenziali e i testi in rima abbastanza brevi (ogni filastrocca è lunga 10 versi) sicuramente rendono il libro apprezzabile anche da bambini di 3/4 anni, anche se questi magari non sarebbero in grado di cogliere la complessità e i vari riferimenti dietro a ogni filastrocca. Nonostante il libro tratti di lettere, alfabeto, fiabe e proponga delle rime, proporrei il volume a partire dai 5/6 anni in su, in quanto il significato delle filastrocche è pienamente comprensibile e apprezzabile ad bambini che conoscono già alcune fiabe classiche, e che quindi possono iniziare a fare alcuni collegamenti tra queste e comprendere i rimandi presenti nelle rime del libro. 
Si tratta comunque di un libro molto maneggevole e multifunzionale che può essere apprezzato sia da adulti che dai bambini. Ad esempio la tavola sinottica all'inizio del libro è indirizzata esplicitamente agli adulti, per aiutarli a trovare fiabe in cui sono presenti i simboli narrati nelle poesie. Alla fine del volume è invece presente una sorta di gioco dell'oca, rivolto ai bambini, che si chiama "Gioco dell'alfabeto" e in cui nelle varie caselle sono state riportate le illustrazioni e le parole dell'albo, alcune accompagnate da determinate istruzioni (ad esempio nella casella 21 M di "Morte" il giocatore deve ritornare alla casella 1).
 
Questo albo illustrato è stato pubblicato nel 2011 dalla TopiPittori. L'opera ha 32 pagine, una copertina flessibile, misura 31,5 cm d'altezza e 22,3 cm di lunghezza e costa 14 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.