giovedì 29 febbraio 2024

Storie quasi di paura di Kotryna Zyle

"Storie quasi di paura" è una raccolta di brevi racconti di paura, anche se non sono poi troppo spaventosi, basati su leggende lituane, scritti e illustrati da Kotryna Zyle.
 
Sopra: La copertina di questa raccolta di racconti di paura punta sulla semplicità del nero e del bianco.
 
Dieci storie quasi di paura che potrebbero essere accadute a casa vostra, nel vostro cortile o a scuola. A ispirare questo libro sono stati i racconti che il padre narrava all’autrice quando era piccola, e alcuni incontri inaspettati con creature misteriose della mitologia lituana. Se, mentre leggete, avete la sensazione che qualcuno si nasconda nel vostro armadio o sul balcone, se sui rami spuntano delle unghiette al posto dei germogli e un’ape esce improvvisamente dalla bocca di un vostro amico, mantenete la calma...
Ecco le dieci storie contenute nella raccolta: 
  1. Latte: Ugnius durante la notte di San Giovanni si alza e sente uno strano rumore. Si tratta di un grosso rospo che il bambino colpisce con una forchetta a una zampa. La bestia poi si alza in piedi e inizia a camminare su due zampe, camminando, e poi sparisce, ma da quella notte a casa di Ugnius ogni mattina la famiglia ritrova i cartoni del latte vuoti.
  2. La piscina: Jonas si reca in piscina due volte a settimana e il giovedì vede arrivare sempre anche un'altra ragazza che però non fa mai vasche ma entra solamente nella sauna. La ragazza non si mostra mai in costume, ma si copre sempre con un asciugamano, destando i sospetti di un gruppetto di ragazze che si mettono a prenderla in giro e farle dei dispetti perché la considerano stramba. Jonas invece vorrebbe aiutarla, anche se anche lui nota che la ragazza ha qualcosa di particolare.
  3. Sms: la notte di Halloween la madre e la nonna di Adelè preparano una cena particolare che, secondo loro, le metterebbe in contatto con i parenti morti, tra cui anche Simas, il fratello di Adelè deceduto quando lei aveva due anni, lui invece ne aveva quattordici. Dopo la cena Adelè sente un suono: è il telefono si Simas, a cui è arrivato un messaggio scritto... proprio da Simas.
  4. Il deposito del filobus: Elze e Greta sono due sorelle che, per rispettare una tradizione natalizia, la vigilia si sono messe a girare per tre volte attorno alla propria casa. Mentre stanno facendo il giro vedono un Cervo gigante, che va a impigliarsi con le corna sui cavi del telefono, finendo fulminato e svendo nel deposito dei filobus. Il guardiano del deposito, assieme alle due ragazzine, decidono di aiutare la creatura.
  5. I tre sconosciuti: Matas sta partecipando alla festa in maschera di Carnevale della scuola, quando ad un certo punto arrivano tre tipi mascherati che iniziano a comportarsi in modo strano.
  6. Dentini e unghiette: Eglè bada al suo fratellino mentre la mamma è fuori da una vicina, quando sente provenire dalla camera del bimbo degli strani rumori. Ma quando va a vedere non c'è nessuno, anche se trova la finestra aperta e dei ramoscelli nella culla.
  7. Prossima fermata: Liudvikas si trova sull'autobus assieme a una banda di teppisti. Ad un certo punto sale anche un vecchietto, ma il gruppo di bulli prima se la prende con Liudvikas strappandogli dalle mani un libro, e poi col vecchio, butta gli il cappello fuori dall'autobus. Ma non sanno che cosa accadrà loro una volta che il vecchio sarà sceso alla propria fermata.
  8. L'armadio: Rusnè ha due genitori medici, e abita in una zona residenziale dove si trovano solo persone anziane, è inoltre dotata di un potere particolare: sa vedere le malattie. È abituata a vederne di tanti tipi, un giorno però ne compare una mai vista: ha la forma di una vecchia dalla lingua biforcuta e gli occhi neri e vuoti, e ogni giorno di avvicina sempre più alla sua amica Eleonora, di novant'anni. Così un giorno Rusnè prova ad affrontare la vecchia e riesce a rinchiuderla in un armadio.
  9. Il portavivande: Upè e Smilè sono amiche e gli capita di passare alcune serate assieme, finché una sera Smilè, mentre Upè dorme, vede un'ape uscire dalla sua bocca e poi rientrarvi, eppure l'amica non sembra averla sentita. 
  10. La fine del mondo: da qualche tempo i telegiornali continuano a dire che la atterra si sta avvicinando alla Luna e al Sole e che questo porterà alla fine del mondo. 
 
 Sopra: Le pagine tratte dal terzo racconto "Sms", dove a destra si vedono anche alcune illustrazioni che rappresentano il fratello Simas assieme ad Adele da piccola.
 
I testi sono accompagnati dalle illustrazioni di Kotryna Zyle, le quali sono piuttosto particolari, diciamo che non le potrei definire proprio belle o piacevoli da guardare, ma questo è probabilmente un effetto voluto, poiché devono accompagnare elle storie di paura. Tali disegni infatti hanno più che altro un aspetto disturbante, dato dall'approssimatezza delle immagini e degli elementi rappresentati. Persone e animali sono infatti spesso solamente abbozzati con pochi tratti pure tremolanti, sebbene nell'insieme l'osservato capisca cosa sta guardando.
L'artista gioca molto anche con il bianco e eil nero, colorando gli elementi di uno o dell'altro colore in base all'effetto che vuole ottenere, alcune immagini ad esempio sono completamente nere con le linee bianche che tracciano i contorni degli elementi e dei personaggi.
Spesso nelle illustrazioni compaiono pure una specie di scarabocchia disegnati con un carboncino o con un pastello nero, delle linee spesse ed aggrovigliate, realizzate probabilmente con l'intento di rappresentare un disagio o qualcosa di pauroso, una sensazione negativa.
 


 


 
Sopra: Alcune illustrazioni, in bianco e nero, tratte dai racconti "Sms" e "Il deposito dei filobus".
 
"Storie quasi di paura" di Kotryna Zyle sono dieci racconti che non mettono propriamente paura, diciamo che suscitano l'attenzione del lettore e lo inquietano un po' in quanto una situazione inizialmente normale viene alterata da qualche evento più o meno insolito. Per Ugnius è la comparsa di un grosso rospo e la scomparsa del latte ogni mattina; per Jonas la presenza di una strana ragazza che in piscina fa solo le saune; per Elze e Greta è un Cervo gigante che compare loro all'improvviso; per Liudvikas l'arrivo di un vecchietto sull'autobus...
La cosa interessante di questi racconti è che ognuno si basa su storie e leggende che il padre dell'autrice le raccontava da bambina, per cui in questi racconti possiamo ritrovare leggende, tradizioni e creature della Lituania. Fortunatamente dopo ogni storia vi è una spiegazione e un racconto del padre della protagonista, che aiuta i lettori a capire a quale leggenda il racconto sia stato ispirato, altrimenti noi lettori italiani non riusciremmo a cogliere il collegamento con la legenda lituana.
L'origine straniera delle storie si nota anche nei nomi dei personaggi, che alle nostre orecchie risultano sicuramente insoliti. In effetti anche all'interno dei testi c'è qualche riferimento più esplicito alla Lituania, ad esempio nel racconto "I tre sconosciuti" si parla del professore di lituano e in "La fine del mondo" si dice che in Lituania non ci sono stati disastri naturali.
Come dicevo all'inizio i racconti non sono propriamente paurosi e tutti hanno comunque un finale positivo. Quelli che secondo me sono più efficaci sono: "Dentini e unghiette", che riprende l'idea dei bambini scambiati, la cosa inquietante è come questi bambini fantoccio creati dalle laumés con rametti inizino a diventare dei bambini già dopo pochi minuti (per cui dai rami iniziano a spuntare denti e unghie, e se li si rompe esce sangue); "L'armadio" dove una bambina in grado di vedere le malattie riesce a rinchiude in un armadio niente meno che la Morte. Un altro racconto che ho apprezzato è stato "Prossima fermata", che è una di quelle storie che fa sempre piacere leggere in quanto chi si comporta male viene giustamente punito.
Un libro abbastanza pauroso ma non eccessivamente, dove le storie alla fine finiscono tutte in modo positivo, adatto a partire dagli 8/9 anni. Le storie sono interessanti perché per noi lettori italiani molte di loro risulteranno piuttosto originali e inedite in quanto basate su racconti e leggende lituane.
 
Questo volume è stato edito in Lituania originariamente nel 2021 dalla Aukso zuvys col titolo "Siela sumuštinių dėžutėje. Nelabai baisios istroijos" (che in taliano significa "Un'anima in una scatola di panini. Non è una storia molto spaventosa"). È stato pubblicato in italiano nel 2023 dalle Emons Edizioni, ha 96 pagine, la copertina flessibile e misura 20,5 cm d'altezza e 13,6 cm di lunghezza e costa 13,50 euro.
 
Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

lunedì 26 febbraio 2024

Il diario di Cathy

"Il diario di Cathy" è un libro scritto sotto forma di diario dalla diciassettenne Cathy, che all'improvviso si trova coinvolta in un grosso mistero, partito da qualcosa di apparentemente banale come essere stata mollata dal proprio ragazzo.
In realtà i veri autori del diario si chiamano Sean Stewart e Jordan Weisman, mentre i testi sono accompagnati da alcune illustrazioni opera di Cathy Brigg, che si è occupata della grafica degli interni.
 
Sopra: La copertina italiana (differente da quella dell'edizione originaria inglese, in cui al posto del numero di telefono c'era riportata un'email) è a sfondo nero con alcuni disegni sparpagliati attorno al titolo (tipo adesivi appiccicati in copertina). Per dare ancora di più l'idea di un diario c'è anche un elastico che tiene chiuso il libro.

Cathy ha una vita turbolenta come quella di ogni diciassettenne: non le piace la scuola, litiga con la madre, ha un ragazzo, (e in più le è morto il padre quando era piccola).... 
Ma ad un certo punto però viene improvvisamente lasciata da Victor, il suo ragazzo, che lavora per un'importante ditta farmaceutica, senza un vero motivo. Inoltre dopo essere stata mollata Cathy nota che le è comparso sul braccio un buchino, che potrebbe essere il morso di un insetto oppure la puntura di un ago. 
La ragazza decide di indagare (intrufolandosi anche a casa del suo ex ragazzo) e si ritrova al centro di esperimenti segreti, morti misteriose, rivelazioni sconvolgenti... 
Cathy annota tutto nel suo diario, raccoglie tutte le prove in una busta e consegna al lettore tutti gli indizi, per arrivare insieme alla soluzione del mistero.
 
 Sopra: Due pagine interne del diario, dove potete vedere anche alcuni disegnini (a sinistra una bambina e a destra dei libri).
 
Le pagine del diario di Cathy sono accompagnate da alcune illustrazioni, opera di Cathy Brigg, che si è occupata della grafica degli interni, mentre Eleonora Bassi ha pensato alla grafica e Roberta Maddalena alle illustrazioni di copertina.
Trattandosi di un libro spacciato per diario, come se a scriverlo fosse stata veramente la diciassettenne Cathy non c'è da sorprendersi che le immagini siano opera della collaborazione di più persone, cosa che avveniva anche per i libri delle Ologie, i quali erano sempre manuali/diari rinvenuti, anche se lì la parte grafica era molto più importante.
Si tratta nella maggior parte dei casi di disegni semplici ma piacevoli e graziosi da vedere, i quali accompagnano i testi rimanendo solitamente abbastanza in sordina (addirittura messi ai margini, oppure dove ci sono degli spazi bianchi avanzati), in quanto sembrano avere più che altro una funzione decorativa, anche se talvolta essi sono connessi a ciò di cui parlano i testi.
Qualche disegno comunque arriva ad essere un po' più grande, fino ad occupare più di mezza pagina o una pagina intera, tali immagini rappresentano di solito ragazze, di cui però non si vedono mai gli occhi, come se fossero più che altro dei bozzetti (tipo quelli degli stilisti per vedere come concepire alcuni abiti).
Sono disegni che vogliono infatti dare l'idea di bozze, dei disegnini decorativi, fatti da una ragazza per abbellire il proprio diario, infatti sono come degli schizzi realizzati con una penna bic blu (mentre i testi sono scritti in nero i disegni sono tutti di colore blu).

   
 
   
Sopra:Alcune delle pagine tratte dal diario di Cathy dove, come potete vedere, è sempre presente qualche disegno.
 
"Il diario di Cathy" è un'opera scritta proprio sotto forma di diario, per coinvolgere maggiormente i lettori target a cui è diretta (adolescenti femminili, anche se poi ovviamente il libro potrà essere apprezzato da un pubblico più ampio, io stessa non sono più un'adolescente), che si potranno identificare con la protagonista, un'adolescente che ama disegnare e il cui padre (anch'egli artista) è morto quando lei era piccola.
Cathy, la protagonista, è una diciassettenne sveglia, ironica, anche se un po' irriverente, come la maggior parte delle ragazze adolescenti. Ecco come si pone con Victor durante il loro primo incontro:
"- Hai sbagliato le ali.
Ho alzato lo sguardo. Uno scemo dall'aria niente male sopra la mia spalla, che guarda il mio schizzo. 
- Levati dai piedi -  gli faccio.
- La testa è fatta bene, però.
- Sono lieta di aere la tua approvazione. E adesso vattene.
- Victor Chan - si è presentato. E mi ha teso la mano.
Piccola confessione: era un tipo bello,ma bello bello bello. [...]
Gli ho stretto la nao - Piacere di conoscerti, Victor Chan. Addio.
- Una vera artista deve saper accettare le critiche - ha detto lui
- Io non sono una vera artista. Sono solo una presuntuosa fallita - Ho sorriso e gli ho fatto il ben noto gesto del dito. - Ciaociao, Victor Chan.
Lui ha riso e si è chinato accanto alla mia spalla per studiare il mio schizzo, un po' più vicino del necessario."

Una lettura coinvolgente che racchiude un mistero intrigante con una protagonista piacevole, determinata e ironica, con tanto di busta di prove che accompagna il diario, giusto per rendere il tutto più credibile e coinvolgente (come la serie delle Ologie insegna). All'inizio dell'opera i lettori troveranno infatti una busta, chiusa da un'etichetta rossa con sopra scritto "Ehm...ecco le prove. tienile al sicuro", contenente vari fogli come ritagli di giornali, certificati di nascita, un albero genealogico, disegni e fumetti, fogli di un'agenda, pezzi di foto strappate, lettere, ecc... Un ottimo espediente per permettere ai lettori di interagire ancora di più con il diario e immergersi ulteriormente nelle vicende assieme a Cathy, che si dimostrerà una ragazza molto determinata, capace di non fermarsi di fronte a nulla pur di scoprire la verità riguardo a Victor  quando capisce che nella sua scomparsa c'è qualcosa di strano. Facendo ciò la ragazza si ficcherà in una situazione piuttosto complicata, molto più di quanto avrebbe pensato, o di quanto avrebbero potuto immaginare i lettori, trovandosi al centro di una vicende che ha a che fare con persone immortali e formule per l'immortalità, qualcosa che inizialmente al lettore non verrebbe mai in mente, dando vita a una trama più complessa di quanto si potrebbe inizialmente pensare. Nonostante quindi le faccende che Cathy dovrà affrontare siano piuttosto serie è apprezzabile il fatto che lei non perda mai il suo tono scanzonato, e devo dire che ho apprezzato anche il rapporto con Emma, la sua migliore amica, che rimane sempre molto divertente nonostante le due a volte non vadano d'accordo su certe questioni (Emma ama avere voti alti a scuola mentre a Cathy non importa nulla) e litighino. Emma comunque mi è piaciuta perché si dimostra una vera amica, fa notare alla protagonista cosa potrebbe metterla in pericolo, la dissuade quando necessario, ma poi la appoggia nel momento del bisogno, ma sa dimostrare anche un certo carattere ed è tutt'altro che una santarellina, non è un'amica zerbino o il semplice personaggio secondario di supporto emotivo.
Il finale fornisce ai lettori tutte le risposte di cui hanno bisogno, però prepara la strada per degli eventuali seguiti (che infatti esistono), aprendo delle questioni che si capisce che verranno affrontate in seguito (ad esempio una certa persona scappa e scompare, anche se Cathy sa che avrà ancora a che fare con essa in futuro).
Un romanzo coinvolgente scritto sotto forma di diario con una protagonista determinata, ironica e divertente ed una trama emozionante, adatta a partire dagli 11/12 anni (in certi casi magari anche per lettori/lettrici di 10).
 
Quest'opera è stata edita originariamente nel 2007 col titolo "Cathy's book" dalla Bloomsbury Publishing ed è stata pubblicata in italiano sempre nel 2007 dalla Arnoldo Mondadori Editore, ha 190 pagine, la copertina rigida e misura 23,5 cm d'altezza e 17 cm di lunghezza e costa 17 euro.

Il diario conta due seguiti: 
  1. "Il segreto di Cathy" (2008): Non bastava scoprire che il padre, secondo i resoconti storici del Cinquecento, è stato processato dall'Inquisizione. A sconvolgere la vita della nostra Cathy arriva anche Victor, un affascinante ragazzo che ha le sembianze di un innocuo tecnico di laboratorio, ma in realtà è un soldato che ha combattuto la Prima Guerra Mondiale. E ha visto Hitler invadere la Polonia. E, nel Ventunesimo secolo, ha ancora l'aspetto di un ventenne. Tra Victor e Cathy scoppia un amore dolcissimo che porta il giovane a rubare il segreto dell'immortalità alla mafia cinese, per donarlo a lei. Ma la formula della vita eterna fa gola a molti... 
  2. "L'anello di Cathy" (2009): Dopo aver scoperto cosa costa vivere per sempre e aver realizzato che il suo fidanzato è uno degli otto Immortali di un'antica leggenda cinese, Cathy ne ha abbastanza: d'ora in poi si occuperà solo della sua breve vita mortale. E dovrà farlo, eccome, perché i sicari di Antenato Lu sono sulle sue tracce. Cathy decide di allontanarsi per non mettere a rischio le persone care, ma i suoi amici e il suo amato Victor la convincono a non cedere. Armata del siero dell'anti-immortalità e dell'amore di chi è disposto a rinunciare alla vita eterna per lei, la ragazza si prepara a lottare.
 
 Sopra: Le copertine della trilogia che vede per protagonista Cathy, di colore rispettivamente nero, viola e verde.
 
Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

martedì 20 febbraio 2024

L'enigma del Conte Bianco di Anna Vivarelli

"L'enigma del Conte Bianco" è un romanzo scritto da Anna Vivarelli e accompagnato dalle illustrazioni di Silvia Fusetti che vede come protagonisti Davide, Matthew e Luca, tre ragazzi tutti e tre ospiti a casa dei nonni di quest'ultimo, che abitano in un piccolo villaggio di campagna. Esplorando i dintorni essi si imbatteranno in una misteriosa villa disabitata che nasconde un segreto.
 
Sopra: L'affascinante copertina sui toni del bianco e del nero mostra ai lettori l'imponente abitazione che si staglia davanti alla luna piena.
 
Davide e Matthew sono ospiti a casa dei nonni di Luca, i quali abitano in un minuscolo paesino di campagna. Esplorando in bicicletta i boschi nei dintorni i tre amici trovano una misteriosa villa disabitata, che un tempo doveva essere stato di un bianco splendere, ma che ora è ingrigita e piena di crepe. 
Quando vedono per la prima volta la villa Matthew nota delle presenze alla finestra ed è convinto che si tratti di fantasmi, così i tre amici cominciano a investigare sulla storia della villa e del Conte Bianco, ma trovare notizie a proposito non è facile, neppure cercando in biblioteca, così decidono di introdursi nell'edificio.
Entrati di nascosto, rimangono sbalorditi: davanti a loro appare lo spirito del Conte Bianco, il giovane proprietario della villa morto molto tempo prima in circostanze misteriose. Per aiutarlo a trovare pace, Davide, Matthew e Luca dovranno cercare un preziosissimo medaglione
 
 Sopra: In questa immagine vediamo i tre ragazzi (a sinistra) la prima volta che giungono alla villa del Conte Bianco (a destra).
 
I testi sono accompagnati dalle illustrazioni di Silvia Fusetti le quali sono molto belline e graziose, con dei tratti puliti e delicati che delineano personaggi ben proporzionati e ambienti dall'aspetto curato, abbastanza dettagliato e piuttosto realistico.
I disegni sono sempre di dimensioni abbastanza grandi, anche se possono essere inseriti insieme ai testi (magari su un alto della pagina) oppure essere immagini a doppia pagina. Nel primo caso l'artista rappresenta personaggi secondari mentre nell'ultimo sono disegnate delle vere e proprie scene narrate nei testi, in cui sono solitamente sempre presenti anche i protagonisti, e dove vengono mostrati per bene anche gli ambienti circostanti, che siano il parco attorno alla villa, una stanza della villa, oppure dei campi.
Per qualche motivo, forse per farli spiccare di più nell'immagine, i tre protagonisti sono più chiari (o per meglio dire più bianchi) rispetto agli ambienti o agli altri personaggi in quanto su di loro le ombre risultano meno forti e marcate e anche i vestiti sono sempre di colore chiaro (per cui bianchi).
 
 
 
 
Sopra: Alcune illustrazioni presenti nel romanzo, graziose e delicate; le due in alto sono a doppia pagina e in entrambe vediamo i tre ragazzi, mentre quelle in basso, in mezzo ai testi, raffigurano due personaggi secondari della storia (il professor Ponzio e Maddalena).

"L'enigma del Conte Bianco" è un romanzo scritto da Anna Vivarelli che vede per protagonisti tre ragazzi: Matthew; Davide e Luca i quali, durante le vacanze estive passate a casa dei nonni di Luca, decidono di mettersi ad indagare sul mistero che circonda una villa bianca abbandonata e il suo vecchio proprietario: il Conte Bianco, morto all'età di 29 anni
La storia è accompagnata dalle illustrazioni di Silvia Fusett, le quali sono molto carine e graziose, anche se non sono presenti molto spesso all'interno della storia, ma per i lettori risulteranno comunque piacevoli da vedere. 
Ognuno dei tre amici ha una propria personalità: Matthew, che è per metà inglese, è quello più taciturno e introverso, ama i misteri ed i fantasmi ed è lui a spingere il gruppo ad entrare nella casa per poter incontrare lo spettro del Conte; Luca è l'elemento più tranquillo e studioso, ama fare ricerche in biblioteca e documentarsi, ma non ama l'avventura e ha paura dei fantasmi, infatti è quello che si mostra più contrariato dal piano di Matthew; Davide è quello che odia annoiarsi e quindi accetta di buon grado le avventure, anche se non è composto come Matthew o studioso come Luca. Matthew e Luca finiscono per bisticciare abbastanza spesso, soprattutto a causa di Luca che non vuole assecondare le idee e i piani dell'amico inglese. Davide è l'elemento che lega gli altri due membri, in quanto è il cugino di Matthew, con cui sembra aver vissuto delle avventure quando è adatto a trovarlo a Londra, ed è amico di Luca. All'inizio sarà Matthew a portare avanti la storia, insistendo a voler scoprire il mistero che aleggia attorno al Conte, mentre poi sarà Luca che darà la svolta decisiva al caso e riuscirà a portarlo a termine.
L'avventura è interessante e piacevole, anche se la presenza del fantasma si rivela non fin da subito ma a quasi a metà del libro, mentre la parte precedente serve a costruire il mistero che aleggia attorno al Conte, legato a una storia triste ma di cui ci sono elementi che alcuni importanti personaggi del paese non vogliono che vengano conosciuti o resi noti.
Riuscire a capire il mistero legato al fantasma del Conte non è facile, e il lettore non ci arriverà mai fin quando non lo scopriranno anche i ragazzi, in quanto ciò che vuole fare il fantasma del Conte è... aiutare un altro fantasma, uno che aveva conosciuto fin da piccolo, ma di cui non era riuscito ad esaudirne il desiderio prima di morire anche lui. Entrambi gli spettri però si stanno indebolendo e quindi non rimane loro che chiedere il supporto dei ragazzi per poter compiere la missione che si sono prefissati. 
Peccato che non tutto è come sembra, e i ragazzi dovranno imparare a fare attenzione di chi fidarsi, perché le apparenze ingannano.
È quindi dopo la prima metà del romanzo che le cose iniziano a farsi veramente intriganti, in quanto le carte vengono inaspettatamente rimescolate e i ragazzi capiranno che il caso è molto più complicato di quanto sembri, anche se in effetti il Conte ha lasciato degli indizi per risolverlo. Per questo il titolo del libro cita la parola "enigma", anche se all'inizio non ci avevo fatto caso, pensando che venisse usato come sinonimo di "mistero", invece è proprio un enigma quello che viene proposto ai protagonisti (e ai lettori), che si ritrovano davanti a un fatto poco chiaro e inspiegabile, ma con degli indizi, anche se dal significato poco chiaro e ambiguo, per poterlo risolvere.
Gli spettri di questo romanzo non sono arrabbiati, ma soprattutto sono tristi e malinconici, parlano pochissimo, e quasi mai direttamente con i protagonisti. Anche loro comunque, come tutti i fantasmi, sono ancora aggrappati al mondo terreno per una questione lasciata in sospeso e che devono assolutamente risolvere per poter trovare la pace.
Questo perché l'antagonista di questo romanzo non sono i fantasmi, ma qualcuno di molto più insospettabile, furbo, manipolatore e infido, direi addirittura meschino, vendicativo e senza scrupoli, che gode nell'ingannare gli altri e non gli importa se ciò provoca sofferenza. Sicuramente un antagonista piuttosto memorabile, diverso da quelli che vengono descritti solitamente nei romanzi per ragazzini.
Un bel romanzo per ragazzi a partire dai 9 anni, che inizialmente forse parte un po' lento, anche perché l'incontro con il fantasma avviene a più di un terzo della storia, ma che poi diventa più adrenalinico verso la metà, quando si capisce che non tutto è come sembra.
 
Questo libro è stato pubblicato nel 2007 dalle Edizioni PIEMME, ha 284 pagine, una copertina rigida con sovracopertina, misura 20,8 cm d'altezza e 13,5 cm di lunghezza e costa 14,90 euro.

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lunedì 19 febbraio 2024

FAIRY OAK: Il destino di una fata di Elisabetta Gnone

Oggi vi parlo, finalmente, dell'ultimo titolo della saga di FAIRY OAK, la quale conta ormai 10 titoli (la trilogia principale, 4 spin-off, un albo illustrato, e 2 opere "postume").
Il titolo che vi recensirò oggi è  "FAIRY OAK: Il destino di una fata" di Elisabetta Gnone, che uscì nel 2021, solo un anno dopo, a dire il vero, dalla pubblicazione di un'altra opera postuma della serie: "FAIRY OAK: La storia perduta" la quale arrivava dopo ben 10 anni dall'uscita dell'ultimo romanzo dedicato a Fairy Oak, che faceva parte della saga dei 4 misteri (di cui l'ultimo titolo uscì nel 2010).
 
Sopra: La copertina mostra le due gemelle e, al centro la piccola fata Felì. Nonostante la fata sia piccolissima l'attenzione del lettore è subito dirottata su di lei grazie alla sua luminosità e agli sguardi delle due bambine.

Stavolta il libro non è narrato attraverso la voce di Felì, la fata tata delle due protagoniste, Vaniglia e Pervinca, ma dall'autrice stessa, la quale ci racconta la storia di Fairy Oak. Sa molte cose e moltissime ne svela, arricchendo il dipinto che ritrae il popolo della Valle di Verdepiano di dettagli assai curiosi e di nuove, inaspettate sfumature. Come riportato sulla sinossi, che riprende comunque ciò che dice anche l'autrice nell'introduzione del libri: "Il nuovo romanzo di Elisabetta Gnone rivela tutti i segreti (o quasi) della comunità, buffamente assortita, che convive serenamente nel villaggio della Quercia Fatata. In questi anni all'autrice sono state rivolte tante domande e curiosità a proposito della saga, e ha pensato che un libro potesse colmare quei vuoti e risolvere quei dubbi che in tanti sentono ancora d'avere riguardo i suoi abitanti. Poiché l'autrice sa tutto di questa storia, ed è una voce fuori campo, può svelare segreti, entrare in dettagli e raccontare aneddoti e situazioni che i suoi personaggi non possono conoscere o riferire. Per esempio Elisabetta sa quando Grisam Burdock s'innamorò di Pervinca Periwinkle - il momento esatto - e quando il cuore del giovane inventore Jim Burium diede il primo balzo per la sorella di Pervinca, Vaniglia. Sa cosa pensò la fata Felì la prima volta che vide dall'alto il piccolo villaggio affacciato sul mare ed è soprattutto di lei che vi narra, del primo e dell'ultimo anno che Sefeliceleisaràdircelovorrà passò a Fairy Oak, e di quei pochi istanti in cui si compie il destino di una fata. Un destino comune a molti, come scoprirete..." 
Il romanzo è diviso in 2 parti suddivise a loro volta in altri parti, ognuna delle quali racconta alcuni episodi che dovrebbero focalizzarsi su un certo argomento: 
  1. "Una fata tata nata": si racconta di come Felí decise di diventare una fata tata e della sua esperienza alla scuola per tate.
  2.  "La casa col giardino": narrano dell'arrivo di Felí dai Periwinkle e dei primi giorni che passò con loro.
  3. "Il villaggio della quercia fatata": Felí, appena arrivata, viene presentata agli abitanti del villaggio.
  4. "La magia a Fairy Oak": continua la vita di Felí a casa Periwinkle, intanto Tomelilla le mostra la stanza per le future lezioni di magia e le spiega come funziona la magia a Fairy Oak.
  5. "Caro papà Cicero": Altri momenti vissuti da Felí a casa Periwinkle, stavolta in compagnia del padre delle gemelle, il signor Cicero. Dalia inoltre partorisce.
  6. "Vaniglia e Pervinca": Episodi di vita delle gemelle da piccole, anche assieme ai loro amici e alle altre fate tate.
Qui poi inizia la seconda parte, ambientata quindici anni dopo la nascita delle gemelle:
  1. "La luce e il buio": racconta della festa di compleanno di Shirley e relativi preparativi.
  2. "Feste amori e incantesimi": le ragazze si recano alla festa di Shirley e si parla dell'ora del racconto.
  3. "La scienziata e la scrittrice": si parla del desiderio di Vaniglia di diventare scrittrice, di come Pervinca iniziò a modellare il ferro e sul futuro degli altri amici delle gemelle.
  4. "L'ultima estate": narra delle piccole avventure vissute dai ragazzi del villaggio durante l'ultima estate che Feli passò a Fairy Oak.
  5. "I giorni che vennero": racconta del primo giorno in cui Felí se ne andò dal villaggio, del ritorno di Jim e dei giorni che seguirono.
 
 Sopra: Delle pagine in cui sono presenti alcune "foto" di Pervinca (a sinistra) e di Vaniglia (a destra) mentre entrambe si trovano sui banchi di scuola.
 
Come per tutti i romanzi della serie anche questo ha al suo interno delle illustrazioni; in particolare ce ne sono di due tipi: in bianco e nero e a colori.
Queste ultime sono carine e molto graziose, con uno stile dai tratti tondeggianti, e sono opera di Valeria Turati. Come per i precedenti libri della saga esse sono inserite solo in alcuni punti del libro, in questo caso sono riunite in un unico blocco posizionato al centro del romanzo.
Tali immagini ritraggono soprattutto ricordi di infanzia delle due protagoniste, oltre alle stesse Vaniglia e Pervinca, mostrate spesso in compagnia dei loro amici, a volte al chiuso (tipo in camera o a scuola) oppure all'aperto. Le immagini mostrano anche diversi luoghi del villaggio, alcuni già conosciuti ed altri nuovi, aiutando quindi ad arricchire ulteriormente l'immaginario del lettore riguardo l'aspetto dei personaggi e del villaggio.
Per le immagini a colori l'artista ha scelto delle tinte vivaci, accese e brillanti ed inoltre tutte le illustrazioni risultano sempre molto colorate e allegre, specialmente grazie ai colori dei capelli e dei vestiti dei personaggi
Quelle in bianco e nero sono opera invece di Claudio Prati e sono inserite all'inizio di ogni nuova parte (in questo caso le immagini arrivano a occupare l'intera pagina) oppure alla fine dei capitoli. Questi ultimi sono spesso disegni che ritraggono oggetti (come verdure, cibo, mobili, giocattoli, utensili da cucina, animali, Quercia...) mentre quelle a pagina intera ritraggono invece scorci di paesaggi e vedute del villaggio (alcune case, il mare, le colline e i campi, i boschi, le scogliere...).
Sono disegni graziosi e delicati, realizzati a matita, in cui si vedono le ombreggiature e i punti luce, essi comunque sono anche piuttosto dettagliati e neanche troppo semplici come rappresentazioni.
 
 
 
 

 
 
Sopra: Più in alto alcune pagine a colori, accesi e brillanti, con illustrazioni realizzate da Valeria Turati, le quali rappresentano ricordi e  scene di vita delle gemelle. Più in basso alcune immagini in bianco e nero poste all'inizio dei capitoli oppure alla fine di questi ultimi.
 
"FAIRY OAK: Il destino di una fata" di Elisabetta Gnone è l'ultima opera pubblicata riguardo alla famosa e apprezzatissima saga di FAIRY OAK. Come ho detto all'inizio il titolo uscì ancora nel 2021 e devo dire che mi ero anche ripromessa di leggerlo all'epoca, temevo tuttavia che esso fosse una sorta di allungamento del brodo, un volume in cui venivano raccontati semplicemente dei fatti curiosi (ma non poi così fondamentali) riguardo agli abitanti di Fairy Oak, un po' come era successo in certi capitoli di "I quattro misteri". All'inizio quindi ho aspettato a prenderlo perchè non volevo comprarlo a prezzo pieno, così ho aspettato un anno affinchè gli potesse essere applicato uno sconto, però poi mi sono resa conto che non volevo pagarlo neppure una quindicina di euro, e nel frattempo anche la voglia di leggerlo è scemata. Alla fine mi sono decisa a leggerlo prendendolo in biblioteca dopo che un'utente ne ha parlato molto bene sui social, perchè mi sono detta: "Vabbeh, prendiamolo e leggiamolo che è arrivato il momento di completare per intero la lettura di TUTTA la saga di FAIRY OAK". Ed eccomi qui quindi.
La prima cosa interessante che salta all'occhio è il cambio della voce narrante, che appunto non è più Felì, la fata baby sitter, ma l'autrice stessa, la quale ci spiega: "Poichè so proprio tutto e sono una voce fuori campo, posso svelare segreti, entrare nei dettagli, raccontare aneddoti e situazioni che i miei personaggi non potevano conoscere o riferire." Questa è un'opera nata per colmare le ultime domande fatte dai fans all'autrice riguardo il popolo di Fairy Oak e sulla saga, per cui l'autrice non ha ritenuto necessario dover inventare un preambolo (come avvenne invece per i 4 misteri e per "La storia perduta") in cui Felì spiega alle altre fate altre avventure accadute a Fairy Oak, perchè in questo caso ciò l'avrebbe limitata, o avrebbe reso la faccenda più complessa.
Come avete potuto leggere prima il romanzo è diviso in varie parti, alcune delle quali trattano fatti relativi all'infanzia delle gemelle e altre fatti ambientati invece 15 anni dopo.
Allora, come vi ho detto poco fa ciò che mi ha trattenuto dal leggere questo ultimo volume è che esso non mi ispirava troppo, più che altro temevo che vi si raccontassero solo dei piccoli aneddoti riguardo gli abitanti di Fairy Oak, il che può essere carino, ma ciò non lo rendeva ai miei occhi una lettura essenziale.
Dopo averlo finalmente letto posso dire che questo volume in effetti è un po' così, una raccolta di aneddoti e curiosità sugli abitanti di Fairy Oak, ma alcuni perlomeno sono delle storie carine e anche meritevoli. Secondo me quelle più interessanti riguardano l'amore (quindi ad esempio le vicende di Grisam e Pervinca o quelle di Vaniglia e Jim) e il futuro (tipo cosa è accaduto ai personaggi in seguito). Nel primo caso è stato carino scoprire cose come il momento in cui Grisam (che non mi ricordavo fosse quattro anni più grande delle gemelle!) si innamorò di Pervinca, di come Scarlett cercava di fare innamorare di lei Grisam, del momento in cui Jim tornò e confessò i suoi sentimenti a Vaniglia...
Nel secondo caso è invece interessante scoprire cosa è successo di preciso ai vari personaggi potendo assistere a eventi importanti che hanno influenzato il loro futuro (tipo il momento in cui ognuno ha deciso che cosa avrebbe fatto da grande). Per la prima volta possiamo assistere a questi eventi senza lo sguardo filtrato e l'intermediazione di Felí, voce narrante degli altri volumi, che però non ha mai assistito direttamente a tali eventi in quanto se ne era già andata dal villaggio. È stato bello vedere ad esempio il momento dell'arrivo di Jim al villaggio, o come reagí la famiglia Periwinkle a quando Feli li lasció per tornare dalle altre fate.
Ora possiamo dire di conoscere con precisione cosa ne è stato di tutti (e sottolineo tutti, o almeno i personaggi primari e secondari più importanti) i personaggi che avevamo conosciuto durante la saga.
È stato carino anche scoprire alcuni episodi che riguardano Felì, la fata tata, ad esempio cosa faceva alla scuola delle fate tate, o scoprire perché Tomelilla la scelse e cosa pensò quando la conobbe e come fu il loro primo incontro.
Non mancano anche capitoli che narrano episodi più casuali e di cui personalmente mi è interessato poco. Poi magari qualche fan particolare sfegatato può comunque trovarli super interessanti, ma per me non è stato di particolare interesse sapere come i ragazzi passarono le loro vacanze estive e di come si sono divertiti alle giostre, e pure tre capitoli dove Tomelilla fa compere al villaggio e presenta Felí agli abitanti sono stati un po' troppo, finendo per risultarmi un po' noiosi.
Insomma, ai fan appassionati della saga di FAIRY OAK questo è un volume che gli farà piacere leggere, in quanto in effetti all'interno ci si possono trovare degli aneddoti carini, come ad esempio il momento della nascita delle gemelle visto da un punto di vista più "universale", mentre prima lo conoscevano solo dal punto di vista di Felí. Ho scoperto, ad esempio, che quando nel villaggio si è sparsa la voce che Dalia aveva le doglie diversa gente si è radunata di fronte a casa Periwinkle per partecipare (seppur dall'esterno) al lieto evento, attendendo anche diverse ore. Vi sono poi gli episodi sull'amore e poi quelli sul futuro dei personaggi, che ho trovato interessanti, sebbene altri episodi siano invece un po' più noiosi (tipo la presentazione di Felí a tutto il villaggio, persona dopo persona) e forse anche un po' superflui, ma alla fine basta leggerli velocemente.
Un'altra cosa che avrei voluto è che l'autrice avesse approfondito di più anche la figura di Scarlett Pimpernel, la spocchiosa figlia del sindaco, che è e rimane il personaggio più monodimensionale della serie. E' vero che la Gnone le dedica qualche riga quando parla del suo amore per Grisam (e questa è stata una parte molto carina e simpatica da leggere), ma avrei voluto saperne di più su di lei e questo volume rappresentava un'occasione perfetta, che forse è stata un po' sprecata. Sarebbe anche stato interessante capire cosa ha fatto Jim nei cinque anni in cui non è potuto tornare al villaggio da Vaniglia, che cosa di preciso lo ha trattenuto lontano tutto questo tempo. Non so, va bene che non era un abitante di Fairy Oak, ma mi sarebbe piaciuto scoprire di più anche su di lui.
Quello che emerge ancora comunque da questi racconti è la bellezza di Fairy Oak e delle persone che vi vivono, capaci di creare dei rapporti autentici, sinceri e profondi; gli abitanti del villaggio ci sono sempre gli uni per gli altri, si supportano nei momenti difficili (tipo la morte di un parente) e in quelli gioiosi (tipo un parto), rispettandosi sempre gli uni con gli altri, senza mai diventare invadenti o ficcanaso.
In generale comunque il libro risulta un'esperienza sicuramente piacevole, scorrevole e rilassante e, per i fan della saga, una lettura da comfort zone, che si propone di rispondere alle ultime curiosità e domande dei lettori, regalando loro dei momenti piacevoli (è stato carino ad esempio anche rileggere episodi particolarmente importanti che avevo già incontrato nella saga principle narrati però dalla voce di Felì). Leggendo questo volume è molto probabile che vi verrà voglia di rileggere anche quelli della saga principale, per poter ritrovare e stare in compagnia, ancora e ancora, di questi personaggi e di questi luoghi.
 
Il romanzo è stato pubblicato nel 2021 dalla Salani Editore; ha 288 pagine, una copertina rigida dotata di sovracopertina, misura 20,6 cm d'altezza e 14,5 cm di lunghezza e costa 16,90 euro.
 
Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

lunedì 12 febbraio 2024

La notte dei fantasmi di Julien Green

"La notte dei fantasmi" di Julien Green è un volume che fa parte di una colla chiamata "Brivido", edita tra il 1990 e 1995 dalla casa editrice Sonda. La serie riuniva dei libri di genere giallo/horror, con caratteri grandi e illustrazioni, opera di vari autori, per cui ogni volume della collana è indipendente e autonomo.
Come cita la breve presentazione questa serie doveva essere: "La prima collana di libri gialli per bambini dai sette agli undici anni che non hanno paura di avere paura".
Ogni volume è illustrato da un disegnatore differente, in questo caso l'artista è Michelangelo Iaffaldano.

 Sopra: Le copertine di tale collana si caratterizzano per disegni dai colori vivaci che spiccano su uno sfondo nero, così come accade per questo titolo, in cui vediamo il protagonista e la sua tata nel paradiso terrestre.
 
Nella notte del primo novembre i fantasmi vanno in giro liberamente: "Era la notte dei fantasmi. Il 1 novembre, quando scoccava la mezzanotte, essi cominciavano a percorrere l'America in lungo e in largo, da Nord a Sud, da Est a Ovest. Era un loro diritto, e nemmeno il presidente avrebbe potuto negarglielo."
Il piccolo Donald, di otto anni, lo sa e decide di alzarsi di notte per aspettarli sotto la grande sedia a dondolo dello zio. Nel frattempo, mentre aspetta la mezzanotte, sente i due zii (zio Jo e zio Fitz) mentre chiaccherano proprio dei fantasmi e di paradiso terrestre: "Ho letto libri che ne parlavano, ma nessuno sa di preciso dove si trovi questo giardino. Molto lontano da qui, si dice. Personalmente, però, non vedo eprchè non dovrebbe trovarsi in questa regione. [...] Sappi, vecchia canaglia, che lì il tempo è sempre bello e che si vive sempre felici. Ma bisogna avere un cuore di bambino per entrarci."
A Donald piace subito l'idea di mettersi a trovare questo paradiso terrestre, così di fretta sveglia la sua tata Dinah costringendola a prendere il calesse trainato dall'asino e a mettersi in viaggio, peccato che fuori sia tutto buoi e Donald non vede nulla, così finisce per cadere dentro il fiume. Ad un certo punto però Donald si rende conto di non trovarsi più nel fiume, ma di galleggiare nell'aria, fino ad atterrare su un prato, il bambino è sicuro ormai di essere arrivato nel paradiso terrestre.
In effetti qui inizano ad accadergli un sacco di cose strane: vede un treno a molla che gli era stato regalato sfrecciargli davanti, con a bordo la sua tata; rischia di venire colpito dalla freccia di uno degli indiani di piombo con cui giocava sul davanzale della finestra; incontra un orso che gli fa le feste; rischia di venire impiccato per aver disertato da un esercito di soldati (che gli ricordano i soldatini di piombo con cui gioca); incontra un grande serpente con la testa dello zio Fritz; ruba l'ombrello di Noè ....
 
Sopra: Una delle illustrazioni iniziali del libro, che in realtà non centra con il protagonista della storia, mavuole evocare l'idea di come i fantasmi se ne vadano in giro la notte del 1 novembre.
 
I testi sono accompagnati dalle numerose illustrazioni ad opera di Michelangelo Iaffaldano, che possono essere sia in mezzo ai testi che a tutta pagina. Le prime solitamente rappresentano qualche oggetto o elemento di cui la storia sta parlando in quel momento: ad esempio mentre Donald sta visitando il museo del paradiso terrestre e vede la mela di Adamo ed Eva, ci viene rappresentata con un disegno proprio la suddetta mela disegnata sopra un piatto.
Le immagini a pagina intera mostrano delle scene più complete, con il protagonista, o la sua tata (che lo accompagna a tratti nell'avventura), mentre vive diverse esperienze o momenti: c'è ad esempio Donald rappresentato nascosto sotto la sedia dello zio, lui che assiste alla marcia dei soldati, lui a cui viene offerto un bicchiere di olio di merluzzo mentre sta per venire impiccato, lui in compagnia della tata nel paradiso... Alcune immagini mostrano invece dei luoghi, tipo il museo del paradiso, oppure scene che riguardano altri personaggi particolari visti nella storia, come il calice di vino tenuto in mano da un fantasma.
I disegni sono piuttosto vari in effetti: quelli assieme ai testi sono ritratti con tratti molto semplici, precisi ed essenziali, mentre le immagini a pagina intera hanno un aspetto più complesso, sebbene il modo di rappresentare i personaggi rimanga abbastanza semplice e sitlizzato. In queste ultime immagini la differenza tra bianco e nero non è più così netta, ma ci sono anche molti altri elementi grigi, o che comunque presentano delle sfumature intermedie tra il bianco e il nero, come se fossero state concepite per essere a colori. Vi sono anche delle immagini completamente nere, tipo silhouette, oppure illustrazioni grandi come mezza pagina, che rappresentano sempre scene narrate nei testi. Insomma tante immagini di diversa tipologia e formati.
 
 

   
 
Sopra: Alcuni dei disegni in bianco e enro presenti all'interno del libro. A volte si tratta di disegni semplici in mezzo ai testi (come il ritratto in alto), altre volte invece di illustrazioni a mezza pagina o a apgina intera, come quelle in cui si vede Donal entrare nello studio delgi zii o osservare il soldato in marcia, oppure l'ultimo disegno, dove vediamo una mano fantasma tenere un bicchiere.

"La notte dei fantasmi" di Julien Green è un libro un po' strano, inoltre credo di aver beccato, con questo volume, uno dei pochi che non hanno proprio risvolti ed elementi gialli al loro interno, cosa comune invece a molti altri titoli della serie.
Questo libro è infatti una storia di paura molto leggera, ma ricca di elementi onirici tipici del mondo del sogno; non credo sia uno spoiler il fatto che tutti gli strambi eventi vissuti da Donald nel suo paradiso terrestre sono in realtà frutto di un sogno dovuto al fatto che si era addormentato sotto la sedia dello zio, ancor prima di partire con il calesse. Anche se devo dire che ai lettori potrebbe venire il sospetto che magari il protagonista possa essersi ammalato in seguito alla caduta nel fiume e che quindi sia a letto con la febbre e stia facendo degli strani sogni. Il che forse se lo sarebbe anche un po' meritato visto il suo atteggaimento un po' da monello, ma soprattutto da incosciente se veramente fosse uscito di notte molto buia e ventosa con il calesse, facendo finire nel fiume non solo lui ma anche la bestia e la povera tata, tirata giù a forza dal letto. Inoltre anche successivamente, nei suoi sogni, Donald non si dimostra un tipo molto assennato e anzi, a volte è un po' capriccioso e gli piace fare bravate, in effetti Green credo che sia riuscito a conferire piuttosto bene a Donald la personalità di un bambino di otto anni (i quali non sono tutti santi, dopottutto sono sempre bambini).
Fortunamente tutti gli avvenimenti, anche quelli più pericolosi, alla fine avvengono unicamente nella dimensione sicura del sogno, dove tutto è possibile e dove alla fine non si corrono rischi, infatti nelle maggior parte delle situazioni il protagoniste ne esce perchè sviene e quando si risveglia tutto ciò che stava avvenendo in precedenza è passato.
L'esperienza onirica è divertente e rassicurante, certo, a differenza di quando invece Donald si risveglia sotto la poltrona dello zio e scopre che nella stanza si sentono le voci di due persone sconosciute: sono quelle della defunta zia Hilda e di un pirata loro antenato.

"C'è qualcuno qui dentro, lo sento>> bisbigliò l'uomo.
<<E se ne sta nascosto da qualche parte>> disse la donna con lo stesso tono.
<<E' un bambino>>.
<<Sì, e se ci vede bisogna che lo portiamo via con noi>>"

Come se la caverà il piccolo Donald con i due fantasmi? Una storia abbastanza particolare, che mischia elementi horror come i fantasmi a quelli onirici, visto che la maggior parte della vicenda si ambienta proprio nei sogni di Donald, dove accadono tanti avvenimenti bizzarri e a tratti anche pericolosi, se non fosse che al bambino basta svenire per saltare nel sogno successivo.
I testi sono scritti molto in grande e sono pure molto ricchi di illustrazioni, sia a pagina intera che in mezzo i testi, per cui possono essere letti in autonomia anche da bambini di 7/8 anni.
 
Quest'opera è stata edita in originale dalle Editions du Seuil nel 1976 col titolo "La nuit des fantomes" ed è stata pubblicata in italiano nel 1992 dalle Edizioni Sonda, ha 64 pagine, la copertina flessibile e misura 20,5 cm d'altezza e 13 cm di lunghezza e costava 9000 LIRE.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

giovedì 8 febbraio 2024

Improvvisamente ho avuto gli occhi azzurri di Paul van Loon

"Improvvisamente ho avuto gli occhi azzurri" di Paul van Loon con le illustrazioni di Camila Fialkowski, è un titolo che fa parte della famosa e rinomata collana degli Istrici diretta da Donatella Ziliotto, edita dalla Salani a partire dal 1987, la quale raccoglie anche grandi classici della letteratura per l'infanzia scritti da autori come Astrid Lindgren e Roald Dahl.
Il volume ha come protagonista una bambina di nome Lisa, la quale è stata spedita a vivere da dei prozii per tre mesi, poichè il padre è in viaggio di lavoro all'estero e la madre è morta, per cui a casa non ci sarebbe nessuno ad occuparsi di lei.
 
Sopra: La copertina presenta la tipica cornice della collana "Gli istrici", ma l'illustrazione centrale, le tre ombre malefiche, promette spaventi assicurati.
 
Lisa è orfana di madre, il padre è un antropologo sempre in viaggio per i suoi studi. Per questo viene affidata a una coppia di anziani parenti che vivono in una lussuosa villa. Ben presto i due vecchi zii si riveleranno molto diversi da come Lisa aveva sperato. In particolare la zia sembra non volere nessuno tra i piedi, soprattutto bambini:
"<<Sei stato uno sciocco, Simone>> diceva la zia.
<<Non avresti mai dovuto permettere che la bambina veisse a stare da noi. Ora ce la dobbiamo sorbire>>.
<<Fai presto a parlare, tu>> disse zio Simone. <<Non ho saputo come rifiutare. Suo padre è mio nipote, e noi siamo gli unici parenti che gli restano. Molto tempo fa mi ha chiesto se potevamo occuparci di Lisa, in caso di necessità. [...]
<<Comunque, non mi sta bene per nienete>>. Anche la voce di zia Dina era irritata. <<Sai com'è curiosa quella razza di mocciosi. Ficcano il naso dappertutto. Non li sopporto. Non ci si può fidare dei bambini. Preferisco avere dei ratti, in casa mia>>."
Inoltre la vita della casa è animata da fantasmi e figure inquietanti, tanto che la bambina pensa di soffrire di allucinazioni. Una volta il giardino le sembra coperto di neve e ghiaccio nonostante la stagione estiva. Un'altra volta, nel perlustrare un'ala disabitata della villa, le appare l'immagine di due giovani domestici, che hanno una curiosa rassomiglianza con i vecchi zii.
E mentre la zia si augura che Lisa non ficchi il naso da nessuna parte, la bambina è ben intenzionata invece a svelare questi misteri e a capire cosa sta succedendo a casa degli zii.
 
Sopra: Due pagine interne dove a destra potete vedere un'illustrazione che mostra un disastro appena opera da un fantasma, il quale ha fatto tremare il tavolo fino a arovesciare ttutto ciò che vi era sopra.
 
La storie è intervallata dalle illustrazioni in bianco e nero di Camila Fialkowski le quali servono a rappresentare scene descritte nei testi come alcune delle allucinazioni avute da Lisa nella casa, Lisa che scappa dalla casa o la protagonista assieme a degli amici conosciuti nel paese...
I disegni sono tutti a pagina intera e sono utili anche per poter vede l'aspetto di alcuni personaggi del romanzo, tra cui la setssa Lisa, la protagonista, e gli zii.
Le scene rappresetate dalla Fialkowski risultano tutte piuttosto ricche, in quanto presentano diversi elementi, tra i personaggi e gli ambienti, i quali sono tracciati con dei tratti ben definiti ma non troppo precisi, talvolta un po' spigolosi. Nelle immagini alcuni elementi sono più scuri, altre parti invece sono lasciate bianche per indicare le zone in cui batte la luce, anche se la maggior parte delle scene sono colorate di un nero molto chiaro (che risulta quindi una sorta di grigio). A causa della grossa presenza del grigio molti elementi delle immagini tendono a non risaltare e al primo colpo d'occhio le scene non colpiscono particolarmente l'attenzione.
 
 

Sopra: Alcuni disegni che accompagnano la storia, sebbene ci siano delle zone bianche e altre più scure la maggior parte delle scene è dipinta di grigio, per cui le immagini tendono a non risaltare subito agli occhi.
 
"Improvvisamente ho avuto gli occhi azzurri" di Paul van Loon è un'intrigante storia di mistero, con l'aggiunta di qualche elemento pauroso come nuvole di fumo che assumono la forma di un teschio, statue che cambiano espressione, persone che spariscono in una stanza...
Lisa, che a casa degli zii si annoia abbastanza e che non sopporta i suoi parenti (che si comportano con lei in modo abbastanza scortese), non può fare a meno di chiedersi il motivo di tutti questi strani eventi, cosa che la porterà a indagarvi sopra, soprattutto dopo aver saputo che alla zia non piacciono per nulla i ficcanaso.
D'altronde, come dice la stessa Lisa: " "Altro che fantasia" pensò. "Qui succedono strane cose, e ci sono soltanto due spiegazioni possibili: o io sono pazza, o qui ci abitano degli spiriti". Poi s'infilò sotto le coperte e rimase a fissare il soffitto. 
<<E io non sono pazza!>> concluse ad alta voce."
La protagonista è una ragazzina determinata, coraggiosa, arguta e intelligente, la quale, da quando è giunta nella casa degli zii, continua ad avere delle strane e talvolta inquietanti visioni che riguardano dei domestici imbroglioni, una ragazzi dai capelli rossi, un incidente stradale e un bambino di nome Tommy, sopravvissuto all'incidente.
Il mistero viene costruito piani piano e si dipana davanti agli occhi della protagonista e del lettore un po' per volta, contribuendo a creare una certa atmosfera e a mantenere sempre vivo l'interesse del lettore.
La vicenda tuttavia non ruota solamente attorno a Lisa, alcuni fatti riguardano anche il suo amico Alex, un ragazzo che lei ha incontrato vicino alla casa degli zii mentre si esercitava con lo skateboard. Alex viene bullizzato da un gruppetto di tre ragazzi, e il padre di uno dei ragazzi ha avuto dei cattivi trascorsi proprio col padre di Alex, che è finito in carrozzella dopo essere stato investito da un'auto. Alex non è coraggioso come Lisa, ed è anche decisamente meno spigliato e con la risposta pronta, però nel corso della storia imparerà ad acquisire sicurezza di sé e coraggio, ed ad affrontare i suoi bulli.
Una storia intrigante e ben strutturata, con un finale che spiega tutto ciò che è successo, ma che non è per nulla scontato o banale, e quindi neppure facile da predire e immaginare. Anche il titolo della storia è molto suggestivo, sebbene sia diverso rispetto a quello originale, anche perché il collegamento con la storia non è proprio immediato ed esplicito (non è che la protagonista cambia il colore degli occhi, è che tramite essi vede i ricordi di un'altra persona, che aveva gli occhi azzurri), in effetti il fascino del titolo è il motivo per cui questo libro mi ha incuriosito e ho deciso di leggerlo. Una lettura adatta dai 9 anni, così come l'altra saga, sempre horror, scritta da van Loon: "L'autobus del brivido" (1994-2009), che conta cinque libri, sebbene il primo sia probabilmente il più famoso.

Gli altri libri scritti da Paul van Loon nella collana "Gli Istrici" della Salani:
  1. "L'autobus del brivido" (1994)
  2. "L'autobus del brivido 2: nel cimitero delle automobili" (1997)
  3. "L'autobus del brivido 3" (1999)
  4. "L'autobus del brivido 4" (2007)
  5. "L'autobus del brivido 5: un amore da incubo" (2009)

     

Sopra: Le copertine della serie dell'Autobus del brivido, che possono avere cornici differenti in base all'anno di pubblicazione e quindi all'edizione .
 
Quest'opera è stata edita originariamente nel 1992 dalla Elzenga col titolo "Griezelbeelden" (che in olandese vuol dire "Immagini dell'orrore"). È stata pubblicata in italiano nel 2003 dalla Salani Editore, ha 152 pagine, la copertina flessibile e misura 18,5 cm d'altezza e 12,5 cm di lunghezza e costa 7,50 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

lunedì 5 febbraio 2024

Agatha Mistery: Halloween da incubo e Halloween a Baker Palace di Sir Steve Stevenson

Oggi vi parlerò di una collana di libri gialli per bambini pouttosto famosa: quella di "Agatha Mistery" il cui nome è ispirato a quello della famosa scrittrice inglese Agatha Christie e a quanto pare molti dei racconti della serie si ispirano alle sue storie. Lo scrittore è Mario Pasqualotto, che si firma sotto lo peseudonimo di Sir Steve Stevenson; i testi sono accompgnati anche da delle illustrazioni di Stefano Turconi.
La protagonista della serie è, appunto, Agatha Mistery: una ragazzina di dodici anni, aspirante investigatrice, che viaggia per il mondo accanto a suo cugino quattordicenne Larry, al suo gatto e al suo fedele maggiordomo. Agatha ha una memoria fotografica infallibile e vorrebbe scrivere un giallo, il cugino Larry, iscritto alla Scuola Eye, un’istituzione per coloro che vogliono diventare detective, è super tecnologico e allo stesso tempo impacciato. In ogni romanzo i due intraprendenti ragazzini devono affrontare indizi, antagonisti, paura e imprevisti per risolvere enigmi e misteri.
Sono due i titoli di questa collana di cui vi parlerò oggi sono classificati come degli "speciali", ed entrambi hanno come tematica Halloween: "Halloween da incubo" e "Halloween a Baker Palace".
 
 
 Sopra: Per le due copertina di questa edizione dei volumi dedicati alla festa di Halloween si è scelto un contorno viola. La serie di Agatha Mistery ha subito varie ristampe nel corso del tempo, per cui a volte la medesima storia può presentare copertine diverse (anche se il disegno sopra rimane sempre lo stesso).
 
In "Halloween da incubo" è la notte di Halloween e Larry sta preparando la casa per accogliere una mega festa di Halloween, ha già preparato anche il suo costume da vampiri con tanto di canini finti, peccato che Agatha irrompe in casa sua ricordandogli che loro hanno già un altro impegno: devono andare a Salem per incontrare alcune amiche di penna di Agatha. Così i cugini Mistery si ritrovano a Salem, la "città delle streghe", per partecipare ai festeggiamenti e per decretare chi tra le 4 amiche del gruppo ha scritto il racconto di paura migliore. Agatha e le sue amiche fanno infatti parte del Circolo del thriller, un gruppo dove le componenti scambiano idee e informazioni su romanzi horror e gialli e, una volta all'anno si ritrovano per svolgere una sorta di concorso letterario tra loro 4, ognuna presentando un proprio racconto e quest'anno dovrà essere Jerry il giudice.
Durante la serata, però, Larry perde il suo prezioso EyeNet e, nel tentativo di recuperarlo, si ritrova prigioniero insieme ad Agatha di un'antica magione: la casa di , nota per essere abitata dallo spirito di una strega. Sembra proprio che qualcuno li abbia attirati in trappola, ma Agatha dubita che si tratti della strega... 
In "Halloween a Baker Palace" un nuovo, pauroso Halloween è alle porte per i cugini Mistery, che questa volta, prima di incontrare il circolo del Thriller, dovranno assolvere a un impegno familiare: lo zio Jack si è fidanzato e si vuole sposare, e vuole presentare loro la sua ragazza. Peccato che la donna sia la spiritista Klara Kovacs, la quale ha una visione: uno spettro si aggira per l'attico di Larry! È il leggendario architetto di Baker Palace, Jason baker, scomparso in un incendio trent'anni prima. 
"<<Conosciuto come "l'Architetto Maledetto", Jason Baker è avvolto da un fitto alone di mistero [...] Era una persona riservata: non ha mai rilasciato interviste, non è mai comparso in televisione o alla radio... e in circolazione non esistono più di due o tre sue foto.>>
<<Perchè lo chiamavano "l'Architetto maledetto"">> chiese Jack. intrigato.
<<Baker arrivò all'apice della sua carriera trent'anni fa>> rispose Larry. <<Vendeva i suoi progetti super innovativi a prezzi da capogiro e otteneva commissioni stratosferiche dai clienti più ricchi del pianeta. Però c'era un tratto comune in tutti i suoi lavori: nessuno, tranne Baker Palace, è mai stato realizzato.>>"
Sedute spiritiche e messaggi paranormali rendono il caso sempre più oscuro... ma il fiuto di Agatha non si ferma nemmeno davanti ai fantasmi!
 
 
 Sopra: Alcune pagine tratte dalle "inserzioni speciali" presenti in entrambi questi volumi, che sono edizioni speciali per la festa di Halloween. In alto ci viene presentato il Circolo del Thriller, di cui fanno parte Agatha e le sue amiche; in basso alcune informazioni sulle case infestate.
 
I testi sono accompagnati dalle illustrazioni in bianco e nero di Stefano Turconi, le quali non hanno uno stile eccessivamente realistico in quanto i personaggi sono ritratti con dei tratti talvolta un po' esagerati oltre che in modo piuttosto semplificato.
Uno stile grazioso che crea dei disegni non eccezionali, ma piacevoli da guardare mentre si sta leggendo, senza distrarre troppo il lettore durante la lettura. Essi rappresentano scene e situazioni descritte nella storia, permettendo inoltre di poter comprendere bene l'aspetto di ciascun personaggio; daltronde gli stessi protagonisti (Agatha e Larry) hanno un aspetto ben definito e riconoscibile, infatti compaiono sempre anche sulle copertine della serie, aiutando i lettori a identificare la collana (la testa della stessa Agatha compare addirittura come logo assieme al titolo della collana).
Le immagini sono di vario genere: possono essere sia a pagina intera che a doppia pagina, oppure a mezza pagina o anche solamente inserite in mezzo ai testi. In quest'ultimo caso si vedono solamente dei personaggi, senza nessuno sfondo alle loro spalle, mentre negli altri casi è sempre rappresentato anche lo sfondo dietro, sebbene nei disegni a mezza pagina esso si veda poco e l'attenzione sia focalizzata comunque più sui personaggi. Nelle immagini a pagina intera o a doppia pagina invece gli sfondi risultano piuttosto curati e anche abbastanza ricchi di dettaglia e sono parte integrale della scena, con i personaggi che vi interagiscono all'interno.





 
Sopra: Le prime due immagini in alto sono tratte dal libro "Halloween da incubo" mentre le altre tre provengono da "Halloween a Baker Palace". Alcune sono a pagina intera, altre a doppia pagina ed altre ancora ne riempiono metà.
 
La serie di Agatha Mistery ha riscontrato un grande successo dalla sua comparsa nel 2010, tanto da essere tradotta in 26 lingue e arrivando a contare una cinquantina di titoli (l'ultimo dei quali uscito nel 2024).
Sebbene la protagonista ufficiale sia appunto Agatha, in questi due titoli (soprattutto nel primo) mi è parso che l'autore concentrasse più l'attenzione del lettore sul cugino Jerry, infatti i fatti, pur essendo narrati in terza persona, mi hanno dato l'impressione si focalizzarsi maggiormente sul punto di vista di Jerry che non quello di Agatha. Forse perché i lettori sono portati a empatizzare e simpatizzare più con il cugino che non con la ragazza, che raramente lascia trasparire le proprie emozioni, essendo forse anche troppo perfetta: è abilissima nel risolvere i casi poiché dotata di un'intelligenza e di un intuito eccezionali, nonché di una memoria prodigiosa che le permette di ricordare ogni singolo evento. Jerry invece è un personaggio più semplice, ma anche più umano (è più imbranato, si dimentica le cose, è più emotivo di Agatha) e quindi i lettori vi si possono maggiormente identificare, o comunque ci possono simpatizzare. Leggendo questi volumi mi sono resa conto che lo stato d'animo di Jerry viene descritto molto più spesso, mentre raramente vengono fatti trasparire i sentimenti di Agatha: Jerry si spaventa, si dispera e si lamenta, è felice, si esalta ... Le emozioni di Agatha invece ci sono raramente pervenute (solitamente si dimostra scettica o ironica riguardo a qualcosa), lei agisce e reagisce sempre in maniera razionale e calcolata, sapendo sempre cosa fare.
In "Halloween da incubo" conosciamo 3 amiche di Agatha, le quali però non sono delle ragazze normali, sebbene infatti abbiano 13 o 14 anni sono tutte belle, brave e intelligenti (e sembrerebbe anche tutte piuttosto agiate economicamente): Ruary vive negli Stati Uniti e i suoi genitori girano il mondo; Arina vive in Svizzera, è figlia di due famosi matematici ed è un hacker e una programmatrice esperta di computer; Vera proviene da Praga, è un'esperta d'arte ed ama le fiabe russe. La vicenda è ambientata a Salem perché è la città dove vive Ruary, infatti ogni anno, quando le ragazze si trovano, si incontrano nella città dove vive una di loro... perché Agatha Mistery non poteva scegliersi amiche che vivevano vicino a lei, no queste provengono tutte da paesi e da nazioni differenti.
In questo caso anche le amiche di Agatha si riveleranno utili per risolvere il caso, il quale è intrecciato con le vicende che accaddero nella città di Salem nel 1692, quando ci fu la famosa caccia alle streghe. Il gruppo di amici dovrà infatti vedersela con il fantasma di Asenath Carter, una delle donne sospettate di stregoneria ai processo di Salmen (ma solamente nel libro, in quanto il suo nome non compare veramente durante i processi), anche se scomparve prima di essere catturata, nonché proprietaria di Carter House, la casa stregata. 
All'interno del libro comunque ci sono degli inserti di pagine (che si riconoscono dal colore nero) che provengono da dei quaderni dai titoli: "Note su Salem", in cui vengono presentati i luoghi più famosi di Salem, e "Il processo alle streghe" in cui si racconta a sommi capi cosa successe durante i processi del 1600. 
Mentre esplorano la casa i ragazzi scoprono un bel po' di cose interessanti, riuscendo a risolvere il caso non solo della casa stregata ma anche di una rapina alla banca di monete d'argento antiche avvenuta pochi giorni prima.
In "Halloween a Baker Palace" faremo invece la conoscenza dello zio Larry Mistery, detective del mistero (sempre in giro per il mondo a caccia di fenomeni paranormali) e possessore dello Mistery's Misteries un canale web sui misteri e il soprannaturale tra i più seguiti del web. Un tipo così non poteva che fidanzarsi con una donna altrettanto particolare: una spiritista che, appena messo piede nell'attico di Larry e dei suoi genitori, ha una visione spaventosa. Se nel precedente volume i fatti della storia prendevano ispirazione da ciò che era accaduto a Salem nel 1692, questa volta l'autore si è basato sulla figura di Jason Baker, che però non è un personaggio veramente esistito, ma frutto dell'immaginazione dell'autore (così come il suo edificio). Anche qui non mancano eventi soprannaturali, sedute spiritiche, apparizioni fantasmagoriche e colpi di scena.
Il caso funziona ed è sicuramente intrigante e ricco di colpi di scena, tuttavia alcune cose  mi sono parte un po' forzate quindi ATTENZIONE che qui inizia lo SPOILER! (Saltate avanti alle conclusioni se non volete sapere il mistero di Baker Palace).




INIZIO SPOILER
I responsabili dei fenomeni paranormali in realtà sono una banda di tre attori nonchè imbroglioni professionisti che, non avendo avuto successo sul palco scenico, hanno deciso di rubare i quadri di Jason Baker, che erano stati nascosti in un caveau segreto all'interno di Baker Palace. Tale stanza si apre però solamente con la voce di Baker, per cui, per potervi entrare i ladri hanno dovuto:
- creare una nuova identità a Lucinda, spacciandola per la spiritista Klara Kovacs, la quale è riuscita ad ottenere un enorme successo come medium nel giro di pochi mesi (riuscendo a comparire anche in tv)e poi farle sedurre e fidanzarsi con lo zio Jack. Tutto ciò solo per "dare più credibilità alla messinscena".
- Dopo aver sedotto lo zio Jack, Lucinda vi è rimasta fidanzata per 5/6 mesi, continuando a portare avanti il personaggio della medium.
- Jeremy (il secondo complice) affitta per un anno un appartamento di Baker Palace.
- Per accedere alla stanza segreta serve la voce di Baker, così il trio si inventa la storia del fantasma per aver accesso alla sua segreteria telefonica (dove è registrata la sua voce) che appartiene a una delle inquiline del palazzo (che fortuna). Per scoprire ciò essi hanno dovuto consultare "gli esperti della leggenda di Jason Baker di tutto il Regno Unito"
- Per preparare i sofisticati trucchi necessari a portare in scena il fantasma Bill (il terzo complice) si trasferisce anche lui a Baker Palace, risiedendovi per un mese.
- Per quanto riguarda i trucchi ci sono: le sostanze infiammabili per fare prendere fuoco ai tappeti; i meccanismi automatici per fare traballare il tavolo della seduta spiritica; gli effetti speciali al computer per creare il fantasma comparso nel video; il collegamento agli impianti di Baker Palace per controllare luci, riscaldamento e ascensori; un enorme stereo per gli infrasuoni; e dulcis in fundo un "sofisticato proiettore laser piazzato nel palazzo di fronte. [...] Un modello in grado di imprimere su una lastra di vetro un'immagine tridimensionale molto realistica" per dare forma al fantasma. Ah, e per piazzare il laser nel punto giusto hanno dovuto affittare un appartamento sul lato opposto al Baker Palace.
-per sbarazzarsi degli altri inquilini del piano hanno mandato a ciascuno di loro una vacanza premio (che quindi hanno dovuto pagare a loro spese immagino). Hanno mandato una vacanza premio anche al custode del palazzo, per non averlo fra i piedi durante il colpo.
Va bene che il colpo poteva essere economicamente molto consistente, però non oso pensare questi quanto abbiamo speso in termini di denaro e tempo per progettare un simile colpo, a volte andando a complicarsi anche la vita.
FINE SPOILER.




I due volumi sono dei libri carini adatti alla lettura autonoma a partire dagli 8 anni, grazie alle scritte con un carattere chiaro e  piuttosto grande e un'interlinea abbastanza larga e spaziosa, senza contare la presenza delle illustrazioni, anche se non sono presenti proprio spessissimo all'interno delle pagine.
Le trame sono semplici ma non eccessivamente banali e abbastanza interessanti da catturare l'interesse dei giovani lettori a cui i libri sono indirizzati. Essendo una collana composta da vari episodi i lettori sanno che se hanno apprezzato un libro probabilmente gli piaceranno anche gli altri della serie, che presenteranno più o meno le stesse caratteristiche, anche se ovviamente i casi sono sempre diversi, nonché ambientati in luoghi molto differenti fra loro: Agatha e Larry infatti girano praticamente tutto il mondo.
La spiegazione dei casi è sempre plausibile (anche se talvolta forse un po' forzata, tipo nel secondo libro i malviventi devono aver speso una fortuna, oltre ad aver perso tantissimo tempo, per cercare di portare a termine il loro piano, se volete saperne di più andate nella parte SPOILER), anche se nella serie sono presenti alcuni elementi meno realistici, come la Eye International, frequentata da Jerry, una prestigiosa accademia per investigatori, dove gli studenti vengono forniti dei nomi in codice e di un EyeNet (un congegno in titanio simile a un cellulare con centinaia di applicazioni e programmi al suo interno) e vengono mandati in giro per il mondo a risolvere casi. Dai due libri che ho letto in realtà non ho capito molto di come funziona questa scuola, ma può darsi che essendo due edizioni speciali l'autore abbia dato per scontato che i lettori avessero probabilmente già letto altri volumi canonici della serie e che quindi conoscano già come funziona.
La stessa Agatha presenta delle caratteristiche piuttosto anomale per una ragazzina (tipo la memoria prodigiosa e il fatto che usi i cassetti della memoria), dovute al fatto che il suo personaggio si basa su quello del grande detective creato da Arthur Conan Doyle. Oltre all'intelligenza e all'intuito, cosa che accomuna anche altri personaggi protagonisti di serie gialle, Agatha inoltre è super ricca, tanto da vivere in una villa e di poter sempre contare su un maggiordomo personale che la porta e la segue ovunque, il che le permette di viaggiare e raggiungere con facilità qualsiasi angolo del mondo.
Come dicevo anche sopra Agatha forse è un personaggio anche troppo perfetto, non perde mai un colpo e conduce i lettori dritti e spediti verso la soluzione del caso, un po' come faceva anche Sherlock Holmes, se non che ogni tanto anche lui sottovalutava qualche elemento (per poi riconsiderarlo successiva) e lui aveva a che fare con casi ben più complicati, capaci comunque di stuzzicare e intrigare i lettori adulti, che non si annoiavano mai nel seguirne la risoluzione. Insomma il personaggio di Agatha riprende alcune caratteristiche tipiche degli investigatori dei romanzi gialli, essa stessa vuole diventare una scrittrice del genere (tipo Jessica Fletcher). D'altronde un po' tutti i personaggi della serie sono abbastanza stereotipati, anche se non eccedono mai col rischio di diventare delle caricature, ma rimanendo comunque piuttosto godibili (soprattutto per dei bambini).
Questi libri rimango quindi delle storie carine, abbastanza semplici da seguire e con dei personaggi piacevoli anche se non particolarmente complessi o sfaccettati, ma che svolgono bene i loro ruoli. In entrambi questi due volumi che ho letto sono presenti diversi colpi di scena, soprattutto verso il finale, i quali sono piuttosto inaspettati (anche perché i lettori non hanno tutti gli elementi per poterci arrivare da soli, in quanto ci sono cose che nota solamente Agatha e che ella non riverla fino alla fine) e rendono i romanzi avvincenti. Anche la parte grafica è fatta per invogliare i giovani lettori alla lettura, grazie alle scritte grandi e ariose e ai disegni sparsi qua e là. 
Una serie ideale per bambini a partire dagli 8 anni che vogliono approcciarsi al genere giallo iniziando con qualcosa di un po' più complesso e ricco rispetto a collane come quella dei "Piccoli investitori" o a quella di "Gli amici di Sherlock" (che si avvicina già più come genere a quella di Agatha Mistery, anche se le storie sono più brevi e più illustrate).
 
"Halloween da incubo" è stato pubblicato nel 2020 mentre "Halloween a Baker Palace" è stato edito nel 2022. Entrambi i titoli sono stati editi dalla De Agostini, hanno 176 pagine, una copertina rigida con sovracopertina, misurano 20,7 cm d'altezza e 14,5 cm di lunghezza e costano 13,90 euro.

Ecco i vari titoli che fanno parte della serie di Agatha Mistery. Come potete vedere i volumi sono classificati come "normali" oppure come edizioni speciali (i due titoli che ho recensito qui ad esempio rientrano tra queste ultime). Alcune delle edizioni speciali sono volumi che contengono due avventure già edite in precedenze, raccolte insieme sulla base della tematica o del periodo in cui si svolgono (estate, inverno, Halloween):
  1. "L'enigma del faraone" (2010)
  2. "La perla del Bengala" (2010)
  3. "La spada del re di Scozia" (2010)
  4. "Furto alla cascata del Niagara"(2010)
  5. "Omicidio sulla tour Eiffel" (2010)
  6. "Il tesoro delle Bermuda" (2011)
  7. "La corona del Doge"(2011)
  8. "Missione safari" (2012)
  9. "Intrigo a Hollywood" (2012)
  10. "Crociera con delitto"(2012)
  11. "Il ritratto senza nome" (2012)
  12. "Indagine a Granada" (2013)
  13. "Sfida sulla Transiberiana" (2013)
  14. "Caccia al tesoro a New York" (2013)
  15. "Il segreto di Dracula" (2013)
  16. "Destinazione Samarcanda" (2014)
  17. "Operazione giungla" (2014)
  18. "Complotto a Lisbona" (2014)
  19. "Sulle tracce del diamante" (2014)
  20. "Trappola a Pechino" (2015)
  21. "Rapina sul Mississippi" (2015)
  22. "Doppio inganno a Oxford" (2014)
  23. "Festa in giallo a Mistery House" (ed. speciale) (2015)
  24. "Il codice dei ladri" (2016)
  25. "Vendetta sul monte Fuji" (2016)
  26. "Giro del mondo in cinque misteri" (ed. speciale) (2016)
  27. "Imprevisto a Barcellona"  (2017)
  28. "Paura al Mistery Hotel" (ed. speciale) (2017)
  29. "Pericolo ai tropici" (2017)
  30. "L'isola fantasma" (ed. speciale) (2018)
  31. "Crimine a Vienna" (2018)
  32. "Assassino a Londra" (ed. speciale) (2018)
  33. "Il vichingo scomparso" (2019)
  34. "Minaccia a Milano" (2019)
  35. "La leggenda del cigno d'argento" (ed. speciale) (2019)
  36. "L'anello scomparso" (2020)
  37. "Avventure per l'estate" (ed. speciale) (2020)
  38. "Halloween da incubo" (ed. speciale) (2020)
  39. "Gialli per l'inverno" (ed. speciale) (2020)
  40. "Fuga dal labirinto" (2021)
  41. "Brividi dallo spazio" (ed. speciale) (2021)
  42. "Ombre sul Nobel" (2022)
  43. "Il primo caso di Agatha Mistery" (ed. speciale) (2022)
  44. "Avventure da brivido" (ed. speciale) (2022)
  45. "Halloween a Baker Palace" (ed. speciale) (2022)
  46. "Caccia al Golem" (ed. speciale) (2023)
  47.  "Estate con mistero" (ed. speciale) (2023)
  48. "Orme dal passato"  (2023)
  49. "Cattura tra le nevi" (ed. speciale) (2023)
  50. "Allarme veleno" (2024)
 
     

     
 
     
Sopra: La serie di Agatha Mistery ha ottenuto un grande successo per cui in circolazione si possono trovare diversi titoli che contengono la stessa storia ma con copertine differenti, alcune sono in flessibile e altre in rigida, alcune sono edizioni speciali, qualcuna è uscita in edicola... Ne ho contati almeno 7/8 stili differenti.
 
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