lunedì 29 marzo 2021

Darwin di Stefano Bessoni

Oggi torno a parlarvi di un autore e illustratore di cui ho trattato diverse sue opere in questo blog, sto parlando di Stefano Bessoni e dell'ultima sua opera: "Darwin". Dopo aver trattato precedentemente  la storia di Cesare Lombroso (nel volume intitolato, appunto, "Lombroso"), pioniere degli studi sulla criminalità, sembrerebbe che anche questa volta l'artista abbia voluto cimentarsi con un altro grande personaggio storico, diventato famoso e ricordato ancora oggi per i suoi studi e le sue scoperte.

Sopra: Sulla copertina di "Darwin" è presente proprio il protagoista della vicenda, rappresentato già in tarda età.

Nel libro ci viene raccontata tutta la vita di Charles Darwin: la sua famiglia, dove e quando è nato, come era caratterialmente ed esteticamente, i suoi primi anni di vita, l'adolescenza, l'età adulta, la vecchiaia e la morte e, naturalmente, i suoi viaggi, i suoi studi e le sue scoperte.
"La nostra storia inizia nel primo decennio del XIX secolo, durante il regno di Giorgio III, a Shropshire, poco distante dal confine con il Galles, tra le ciminiere fumanti delle fabbriche, le fonderie spuntate durante la rivoluzione industriale e le greggi di pecore allevate per il florido mercato della lana."
Charles, soprannominato Bobby, mostra fin da bambino "una passione innata per le scienze naturali", passione che il padre (medico) sosteneva e alimentava. Fu lui a decidere di mandare Charles e il fratello maggiore Erasmus (dopo un periodo passato in un collegio) in una tra le più importanti e antiche facoltà di medicina a Edimburgo. Qui Darwin si rese conto che la medicina e la chirurgia non erano adatte a lui e così nel 1827 il padre gli consentì di lasciare Edimburgo. Inizialmente il padre voleva che intraprendesse la carriera ecclesiastica e lo iscrisse a un college. Nel 1831 però Darwin ebbe la possibilità di intraprendere un viaggio a bordo di un brigantino come naturalista, viaggio che si rivelerà di importanza fondamentale. Oltre a poter osservare numerosi animali e specie esotiche, egli scoprì anche alcune ossa di animali preistorici, fece inoltre alcune importanti osservazioni e scoperte geologiche. Giunto alle isole Galapagos, dove raccolse molte osservazioni ed esemplari illuminanti per le sue future teorie.
Tuttavia fu solo durante il viaggio di ritorno verso casa, mentre rivedeva la sua enorme mole di appunti, che Charles cominciò a formulare le prime idee e ipotesi evoluzionistiche.
Passarono diversi anni (durante i quali il naturalista si sposò avendo 10 figli) prima che si decidesse a pubblicare e rendere note le sue scoperte (la sua più famosa opera "L'origine della specie" fu pubblicata nel 1859), le quali suscitarono, come si era aspettato, molto scalpore. Nel 1871 Darwin pubblicò un'altra opera altrettanto clamorosa: "L'origine dell'uomo e la selezione sessuale", nela quale sosteneva che l'uomo non fosse stato creato così come appare oggi, ma che si fosse evoluto dalle scimmie, facendo così crollare "tutte le idilliache visioni legate alla genesi di piante e animali".
Lo studioso cercherà comunque di mantenere una vita calma e tranquilla, nonostante gli enormi dibattiti che le sue scoperte avevano suscitato, e morirà serenamente nel 1882.

Sopra: Un'illustrazione di Bessoni che mostra il giovane Darwin alle prese con un'iguana marina delle Isole Galapagos.

Tutta la storia è accompagnata dalle illustrazioni di Stefano Bessoni, che hanno uno stile molto personale e originale, dal tratto macabro ma affascinante. I personaggi umani hanno un aspetto sgangherato e bizzarro, con parti del corpo molto sproporzionate (in particolare la testa appare sempre molto più grande rispetto al corpo e le gambe sono estremamente magre e sottili) che conferisce loro un aspetto caricaturale e quasi grottesco. 
Nel volume sono ritratti anche numerosi animali, insetti e piante, i quali, a differenza dei personaggi umani, hanno un aspetto molto più realistico, anzi, nella maggior parte dei casi sono ritratti come se facessero parte di un manuale di zoologia o di botanica.



 
  Sopra: Le illustrazioni di Stefano Bessoni hanno uno stile molto personale e originale, dal tratto macabro ma affascinante. I personaggi umani (immagine più in alto) hanno un aspetto sgangherato e bizzarro, con parti del corpo molto sproporzionate (in particolare la testa e le gambe) che conferisce loro un aspetto caricaturale e quasi grottesco. Nel volume sono ritratti anche numerosi animali, insetti e piante (immagini centrali e in basso), i quali hanno invece un aspetto realistico

Come al solito i personaggi e le creature ritratte dall'artista vengono mostrati su uno sfondo indefinito, astratto, dai toni delicati, che vanno dal grigio, al verde menta, al giallino paglia e al marrone (spesso comunque non è neanche facile distinguere un unico colore, in quanto in certi sfondi essi appaiono combinati).
Parlando dei colori, se per gli sfondi Bessoni ha deciso di utilizzare delle tinte dai toni delicati e spesso chiari o comunque smorzati, i personaggi e le varie creature posseggono delle tinte più scure e intense. In particolare sembrano predominare tinte quali il bianco, il marrone (utilizzato molto per gli abiti e i capelli dei personaggi e per le tinte degli animali), il rosa della pelle e il verde.
Questi colori hanno delle tonalità smorte, poco brillanti e vivaci, spesso anche abbastanza cupe. L'unico colore che appare un po' più allegro e brillante è il rosso, che imporporata i nasi e le labbra dei personaggi (talvolta anche i capelli e le guance) e colora poi qualche altro oggetto che compare nelle scene (ad esempio delle mele o dei nastri per capelli).


Sopra: I personaggi e le varie creature posseggono delle tinte più scure e intense. In particolare sembrano predominare tinte quali il bianco, il marrone (utilizzato molto per gli abiti e i capelli dei personaggi e per gli animali), il rosa della pelle e il verde. Questi colori hanno delle tonalità smorte, poco brillanti e vivaci, spesso anche abbastanza cupe. L'unico colore che appare un po' più allegro e brillante è il rosso, che imporporata i nasi e le labbra dei personaggi e che colora poi qualche altro oggetto che compare nelle scene (come le mele dell'immagine in basso).

"Darwin" di Stefano Bessoni è praticamente una biografia illustrata della vita di Charles Darwin, raccontata però in modo molto scorrevole, sotto forma di narrazione, piuttosto che come un manuale (non mancano però le varie note bibliografiche, l'annessa bibliografia e le fonti da cui sono state tratte le varie informazioni). Essendo la vita del naturalista molto ricca di avvenimenti si avverte che alcune parti sono state affrontate velocemente, fornendo al lettore in un solo colpo molte informazioni importanti. D'altronde una vita come quella di Darwin per essere raccontata per interno nel dettaglio avrebbe bisogno sicuramente di molte più pagine di quelle di questo volume, rischiando però di diventare veramente un manuale biografico.
I testi e la storia scritta da Bessoni sono invece molto coinvolgenti e interessanti, anche se in alcune parti le vicende scorrono molto velocemente, fornendo al lettore veramente molte informazioni utili: la vita privata e pubblica dello studioso, il suo rapporto con la famiglia e con gli amici, gli altri studiosi con cui ha avuto a che fare, il contesto storico e sociale in cui visse, le sue passioni (che hanno poi finito per influenzare i suoi studi), i suoi viaggi e, naturalmente, le sue ipotesi e scoperte (nonché il modo in cui arrivò a formularle).
Il manuale si presenta comunque abbastanza esaustivo e si vede che Bessoni lo ha scritto con passione e documentandosi accuratamente. Infatti, per lui Darwin era una figura molto affascinate e ammirevole, come lui stesso scrive: "Ognuno ha i suoi eroi e Darwin è sempre stato il mio, fin da bambino".
Come è tipico dello stile di Bessoni l'intera opera e i suoi testi sono corredati da numerose illustrazioni dall'aspetto molto particolare (anche se meno macabro rispetto ad altre opere precedenti). Con esseri umani sgangherati e proporzioni sballate e quasi caricaturali, e animali, insetti e piante con un aspetto molto realistico e preciso.
Ne risulta un'opera molto interessante e intrigante, ricca di informazioni e adatta a trasmettere in modo curioso una storia (quella di una vita che ha finito per influenzare con le sue scoperte le vite dell'intera umanità) molto importante, che a causa magari della sua complessità e particolarità rischierebbe di rimanere solo parzialmente conosciuta. L'opera sicuramente non si può definire assolutamente esaustiva (basta solamente pensare a tutte le varie teorie che avrebbero avuto bisogno di pagine e pagine solo per loro per essere spiegate dettagliatamente), ma riesce a trasmettere al lettore quella passione che lo porterà a ricordare le vicende della vita di Darwin. Mi ritrovo quindi molto d'accordo con le parole dell'autore, il quale spiega: "Alla fine, credo ne sia scaturito un ritratto molto personale, certamente non esaustivo dal punti di vista biografico e scientifico, ma comunque curioso, affettuoso, sincero, tanto che avrei potuto intitolarlo Il mio Darwin".
Un ottimo libro comunque per introdurre al lettore alla vita di Darwin (vita che si intreccia anche a quella di molte altre persone, tra cui vari eminenti e altrettanto importanti studiosi), incuriosendolo ed eventualmente spingendolo ad approfondirla. Un volume che comunque da un lato ti fa appassionare alla vita di questo famoso scienziato e che dall'altro ti fa ragionare su molte cose (come ad esempio comprendere la fatica, il ragionamento e il lavoro che c'è dietro a molte scoperte e conoscenze che quando ritroviamo nei testi scolastici ci appaiono a un primo impatto noiose e scontate).

Questo libro è stato pubblicato dalla Logos nel 2020; ha 120 pagine, una copertina rigida, misura 21,7 cm d'altezza e 15,5 cm di lunghezza e costa 20 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

lunedì 22 marzo 2021

La Divina Commedia: il primo passo nella selva oscura di Daniele Aristarco e Marco Somà

L'opera di cui mi appresto a parlarvi è recentissima, uscita il 9 marzo 2021, ed è un albo illustrato molto interessante. Sto parlando di "La Divina Commedia: il primo passo nella selva oscura" scritta da Daniele Aristarco e illustrata da Marco Somà.

Sopra: La copertina mostra al centro Dante rappresentato da Somà, circondato a destra e sinistra da dei cespugli di rovi e bizzarre creature. Da notare la presenza delle tonalità di rosso e di blu molto presenti anche nelle illustrazioni interne.

Nonostante il titolo, questo albo illustrato non è una versione integrale o semi-integrale della Divina Commedia di Dante Alighieri, ma è più un'opera frutto di un commento all'opera del poeta. 
Questo volume contiene infatti i commenti e le impressioni di Daniele Aristarco riguardo all'opera di Dante. Il volume inzia ad esempio con l'autore che spiega come da bambino (a 9 anni) sia rimasto affascinato dalla storia della Divina Commedia, che gli era stata raccontata da qualcuno, tanto da desiderare di leggere il libro. 

"Una buona storia, si sa, innesca sogni, accende emozioni, ci insegna chi siamo, ci aiuta a diventare quel che vorremmo essere. E accende domande, tante domande, specie se ad ascoltare quella storia è un bambino. [...] All'epoca non sapevo ancora che la Divina Commedia è uno dei libri più letti, studiati e tradotti in tutto il mondo, forse la massima opera poetica mai scritta. [...] Sentivo però che, a settecento anni di distanza dalla composizione, oltre a stuzzicare la mia curiosità, la Divina Commedia era riuscita a turbarmi."

Fu così che a 9 anni l'autore lesse, una notte di nascosto dai genitori, i primi versi dell'opera di Dante, assaporandoli in silenzio e lascinadosi il tempo per provare a comprenderli.
Il seguito dell'opera continua con Aristarco che riflette sui versi letti, sul loro significato e su quello che significano per lui. Per cui l'autore prova a fornire al lettore delle spiegazioni alle domande che gli erano sorte leggendo il Proemio, fornendo così una sorta di riflessione e di commento sulla Divina Commedia, ma parlando anche del suo autore, Dante.

"L'uomo che parla è Dante. Il protagonista e il narratore coicidono. Dante dice di essersi trovato, a <<metà>> della sua vita, in una selva oscura perché ha smarrito la retta via. Probabilmente, egli intende dire che in quel momento della propria esistenza, non più bambino e non ancora anziano, si è ritrovato nei guai. io mi sentivo proprio come lui, amche se avevo solo 9 anni. Non avrei saputo raccontare, neppure a me stesso, quali fossero questi guai, eppure a me sembrava di attraversare una selva oscura. Quella selva è un'allegoria, un'idea astratta che viene espressa attraverso un'immagine concreta".

I testi quindi sono un continuo rimando all'opera di Dante e alla sua persona, ma anche alla vita, alle esprerienze e alle conoscenze personali di Aristarco.

Sopra: Illustrazione di Somà che ritrae il canto XXX del Purgatoria, quando Dante rivede Beatrice.

Ad accompagnare il commento di Daniele Aristarco ci sono le meravigliose illustrazioni di Marco Somà, un artista ormai molto noto ed apprezzato, che non è la prima volta che si appresta ad illustrare un'opera di un certo spessore. Nel 2019 aveva infatti illustrato "L'infinito", la celebre poesia del grande poeta Giacomo Leopardi.
Se ne "L'infinito" Somà aveva deciso di rappresentare tramite un'illustrazione ogni verso della poesia, si può dire che anche in questo caso l'artista abbia deciso di fare una cosa analoga: ha infatti rappresentato alcuni versi estrapolati dalla Divina Commedia (Inferno, Purgatorio e Paradiso).
Le immagini di quest'opera non rappresentano quindi quanto narrato dall'autore, ma fanno riferimento direttamente ai versi del libro di Dante. Infatti ogni illustrazione è accompagnata dal verso a cui è ispirata.
Come è tipico dello stile di Somà i vari personaggi sono rappresentati come animali dall'aspetto antropomorfo. Virgilio ad esempio viene disegnato come una volpe (simbolo di astuzia, reattività e capacità di vedere oltre l'inganno; la volpe come animale totem offre insegnamenti su come aggirare gli ostacoli e sostegno per trovare la soluzione più intelligente ai problemi), Dante come un cane (simbolo di fiducia, protezione e altruismo) in particolare sembra avere l'aspetto di un levriero (cane dall'aspetto nobile, elegante e raffinato), Beatrice come una colomba (simbolo di purezza, pace e rettitudine) ....
 
 
 Sopra:
Come è tipico dello stile di Somà i vari personaggi sono rappresentati come animali dall'aspetto antropomorfo. Virgilio ad esempio viene disegnato come una volpe, Dante invece come un cane. In queste immagini si possono poi vedere anche molti altri animali antropizzati (capre, volpi, pesci, uccelli...).
 
Le illlustrazioni di Somà sono belle e poetiche, dai tratti eleganti, raffinati e delicati, nonché ricche di dettagli e particolari, molto curate.
Molto bello anche l'uso dei colori, che risultano talvolta brillanti e vivaci (in particolare il rosso e il blu), mentre altri hanno delle tinte più fosche e poco brillanti. Interessante notare come nell'Inferno e nel Purgatorio sembrano prevalere alcuni colori quali il rosso e il blu (lo stesso Dante ad esempio è abbigliato di rosso, mentre Virgilio di blu). Inoltre tutte le immagini sono pervase da sfumature rossiccie e marroni, che conferisce alle illustrazioni un aspetto "caldo" e "afoso". 
Nel Paradiso i cieli invece non sono più tinti da queste sfumature rossiccie, ma assumono le tonalità di un azzurro chiaro e delicato, che conferiscono alle immagini un aspetto più fresco e limpido. Inoltre, mentre il rosso rimane comunque spesso presente (soprattutto nei vestiti), il blu diventa più raro, sostituito da un verde salvia e da un giallo ocra (quindi due colori dalle tonalità poco vivaci o brillanti).    



Sopra: Da notare come nell'Inferno e nel Purgatorio (immagine in alto e centrale) sembrano prevalere colori quali il rosso e il blu (lo stesso Dante ad esempio è abbigliato di rosso, mentre Virgilio di blu), e di come tutte le immagini sono pervase da sfumature rossiccie e marroni, che conferisce alle illustrazioni un aspetto "caldo". Nel Paradiso (immagine in basso) i cieli assumono le tonalità di un azzurro chiaro e delicato, che coneriscono alle immagini un aspetto più fresco e limpido. Inoltre, mentre il rosso rimane comunque spesso presente (soprattutto nei vestiti), il blu diventa più raro, sostituito da un verde salvia (come il mantello di Beatrice) e da un giallo ocra (come le tuniche degli angeli)

"La Divina Commedia: il primo passo nella selva oscura" di Daniele Aristarco e Marco Somà è un albo illustrato molto bello, che rende omaggio a una delle più grandi opere della letteratura (dopo 700 anni dalla scomparsa del suo autore) attraverso i commenti e le riflessioni di Aristarco.
Splendide anche le illustrazioni di Marco Somà fantasiose, sognanti, eleganti, poetiche e delicate, ricche di significati simbolici e di dettagli che il lettore potrà scoprire, assaporando con calma alcuni versi della commedia.
Le illustrazioni rappresentano perfettamente l'opera di Dante, andando a fornire al pubblico una nuova rappresentazione di quest'opera, la quale era stata precedentemente illustrata da un altro grande artista (Gustave Dorè), che aveva uno stile molto diverso rispetto a quello di Somà, che è decisamnte più moderno.

Questo albo illustrato è stato pubblicato nel 2021 da Einaudi Ragazzi (Edizioni EL). L'opera ha 48 pagine, una copertina rigida, misura 32,3 cm d'altezza e 24,6 cm di lunghezza e costa 16 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

lunedì 15 marzo 2021

SPECIALE SAN VALENTINO: Innamorati di Helène Delforge e Quentin Greban

Nonostante San Valentino sia passato da qualche settimana voglio comunque parlarvi (senza dover aspettare quasi un anno) dell'albo "Innamorati" scritto da Helène Delforge e illustrato Quentin Greban.
 
Sopra: Sulla copertina dell'albo vediamo una coppia di innamorati, da notare come spiccano il cappello e la cravatta di un rosso acceso, che contrasta con i colori freddi del resto dell'immagine.
 
Come suggerisce il titolo tale albo illustrato è dedicato alle persone innamorate, infatti al suo interno sono presenti testi e immagini che descrivono e mostrano varie coppie (32 per l'esattezza).
In ogni pagina ci viene presentata una persona differente, con testi che ne descrivono il punto di vista, per questo motivo molti (la maggior parte) sono scritti proprio in prima persona, per esprimere i pensieri dell'innamorato.

"Per piacerti ho messo...
un velo di cipria.
Due linee di khol (una nell'occhio!).
Sette forcine.
Settantanove perle.
Quarantotto centimetri di pizzo.
Un nastrino (nascosto). [...]
E tu sei rimasto conquistato...
dal mio sorriso?"
 
La cosa bella però di questo volume è che in realtà è molto meno sdolcinato di quanto si potrebbe pensare, in quanto parla sì d'amore, ma lo fa con diverse sfumature e da diversi punti di vista.
In quest'opera l'autrice dà voce a più di una trentina di persone, tutte diverse tra di loro e che quindi provano, descrivono e trasmettono al lettore diversi tipi d'amore, da quello più gioioso a quello più triste e melancolico.
Sarebbe stato infatti facile per l'autrice trattare solo di amori felici, corredando le splendide illustrazioni da frasi didascaliche o poetiche, tratte magari da qualche classico della letteratura o da qualche famosa raccolta di poesie.
L'autrice ha invece voluto esprimere i pensieri e le sensazioni di tante e diverse persone, in alcune delle quali il lettore potrà identificarsi o riconoscere qualche conoscente. Vi troviamo così tanti tipi di amori:
  • gli amori felici e appaganti (sia sotto l'aspetto emotivo che fisico)
"Siamo le tessere di un puzzle. Il tuo naso ha la forma ideale per sfregare contro il mio, mai d'intralcio quando ci baciamo.Il tuo petto e le tue braccia sono delle dimensioni giuste per avvolgermi tutta. [...] "Dormi!" "Non ci riesco, sono troppo felice." ")
  • amori non ancora nati, ma che stanno per sbocciare 
"Quella mattina... l'amore nell'aria era così tanto da diventare contagioso. E nient'altro aveva più importanza".
  • amori vecchi di molti anni e non ancora affievoliti dal tempo 
"Ho amato centinaia di te. Il ragazzo. Il papà che gioca. Il pazzo che attraversa tutta la città per portarmi un caffè. [...] Mi sarei persa ventisette anni di sorprese. [...] Ventisette volte trecentosessantacinque mattine a sorridere al tuo sorriso."
  • amori finiti ma che non si ha ancora il coraggio di dimenticare 
"Viene qui da una settimana, pieno di brillantina, si appoggia al balcone e fa finta di guardare il menù. [...] E' una settimana che sono qui. Che non esisto. Perché? Perchè preferisco soffrire per te  che vivere senza di te."
  • amori dolorosi e malinconici, rivolti a persone che non ci sono più accanto 
"Questa mattina sul giornale leggo gli annunci funebri. Tutte quelle vite, come la mia, come la tua, spezzate".
  • amori che sono rinati dopo una rottura 
"Abbiamo rimesso insieme i pezzi. Abbiamo ricomposto la nostra immagine, ricongiunto le nostre dita. La cicatrice rimane."
  • amori in cui ci sono delle incomprensioni 
"LUI: Nessun punto dopo il bacio. Nessun plurale. E' fredda, arrabbiata, un solo bacio, probabilmente sulla guancia. [...] LEI: Si capisce che mi manca. Non metto nessun punto dopo il "bacio". Perché non ha fine, va avanti all'infinito."
  • amori che finiscono, per colpa dei pugni
"Le mani degli innamorati non si chiudono a pugno. Non c'è amore in un pugno".
  • amori che fanno fatica ad accettare i cambiamenti fisici 
"Sono bella, pare. Me l'hai detto tu. L'hai scritto. Eppure sul foglio, la tua mano riduce le curve, cancella le rughe".
  • amori che si rimpiangono 
"Dietro il muro. Tutto è grigio. Mi annoio. Non è divertente... Mi ricordo della tua risata. Mi sembra quasi di sentirla")
  • amori non convenzionali 
"Amo i tuoi baci.[...] Amo queste cose da niente e tutti gli oggetti che sono te. Non amo nè una donna nè un uomo. Amo proprio te."
  • amori destinati a separarsi, senza sapere quando potranno reincontrarsi
"Suona la sirena. Levate gli ormeggi. Il bacio è spezzato, la nave si allontana. E' partito. Ehi, ma perché dovrebbe essere finita tra loro? Lei lo aspetterà! Lui infilerà la sua foto nel portafogli, vicino al cuore."
  • e altri ancora....
Questi personaggi (appartenenti a diverse etnie, culture e a diversi momenti storici), quindi, raccontano al lettore varie sfumature dell'amore, arrivando anche ad affrontare tematiche più tristi (storie che finiscono, lasciando dietro di sè dolore, malinconia o amarezza) o addirittura spinose (come quella delle violenze domestiche). In questo modo l'autrice offre al lettore una carrellata di storie che vengono subito percepite come vere, autentiche e, di conseguenza, spesso anche commoventi.
 
 
Sopra: Due immagini in cui Greban ha illustrato due diversi tipi d'amore. A sinistra una giovane coppia di innamorati, a destra una donna che invece ha perso il suo compagno.
 
Un altro aspetto di quest'opera che non può essere trascurato sono le illustrazioni di Quentin Greban, le quali sono particolarmente in armonia con i testi, andando in un certo senso a completarli, non limitandosi quindi solo a rappresentare quanto viene scritto, ma fornendo al lettore ulteriori chiavi interpretative.
Ogni storia è infatti corredata da due immagini: una piccola e in bianco e nero collocata sotto il testo stesso e un'altra a colori a tutta pagina, collocata nella pagina accanto al testo. Nonostante l'attenzione del lettore sia naturalmente portata a focalizzarsi sull'immagine grande a colori in realtà anche quelle più piccole (che sembrano quasi degli schizzi) sono importanti e raccontano qualcosa. Queste ultime di solito rappresentano un momento antecedente a quello che poi trova piena realizzazione nell'illustrazione a colori, che rappresenta un momento catartico del racconto.
 
Sopra: Nella pagina a sinistra si vede il disegno più piccolo in bianco e nero, che mostra una donna che prende il tram, la pagina a destra, grande e a colori, si vede la scena dell'incontro.
 
Le illustrazioni realizzate da Greban sono veramente molto belle, dai tratti semplici ma nell'insieme estremamente dolci, graziose e raffinate, ricche di dettagli e particolari. L'artista utilizza dei colori chiari, dalle tonalità delicate, ma mai smorte. Spesso, comunque, nelle immagini compaiono anche elementi tinti con colori più intensi e accesi: un rosso, un blu o un verde brillante e vivace.
Molte immagini presentano delle prospettive e delle inquadrature interessanti e mai scontate o banali. Ad esempio in alcune scene l'immagine si focalizza non sull'intera persona ma un dettaglio di quest'ultima (tipo una collana portata al collo). Altre volte i protagonisti, oltre a non essere ritratti per intero, sono rappresentati di schiena, o comunque in modo che non si veda il viso.
Pur rimanendo coerente nello stile si vede poi come l'illustratore sia spaziato attraverso varie epoche storiche, illustrando guerre, la fine dell'Ottocento, gli inizi del Novecento (gli anni '20 e '30), gli anni '50 e rendendo omaggio anche allo stile liberty (conosciuto anche come art nouveau).

 
Sopra: L'immagine a sinistra ha dei colori più tenui e delicati (con una predominanza di tonalità fredde), mentre in quella a destra alcuni elementi (l'abbigliamento della ragazza) sono più intensi e brillanti.
 

 
 
Sopra: Molte immagini presentano delle prospettive e delle inquadrature interessanti, ad esempio a volte i protagonisti, oltre a non essere ritratti per intero, sono rappresentati di schiena, o comunque in modo che non si veda il viso (come nell'immagine più in alto). Da notare come l'immagine più in basso (a sinistra) si ispiri allo stile liberty (con un esempio nell'immagine a destra realizzata da Alfonse Mucha).
 
"Innamorati" di Helène Delforge e Quentin Greban è un albo illustrato veramente incantevole e graziosissimo, con testi scritti quasi sotto forma di poesie. Sono testi poetici, delicati senza mai scadere nella sdolcinatezza, in quanto il lettore percepisce le emozioni che ne traspaiono (gioia, felicità, dolcezza, commozione, soddisfazione, passione, eccitamento, malinconia, tristezza, struggimento, dolore, delusione, sorpresa, spaesamento ecc...) come vere, autentiche e genuine tanto da risultare quasi struggenti a volte. 
Le illustrazioni di Greben, dolci, graziose e raffinate, oltre ad abbellire notevolmente l'opera, contribuiscono anche a rafforzare il significato dei testi, completandoli e dando loro, spesso, un ulteriore sottotesto, arricchendone il significato.
Un volume che riesce a parlare dell'amore a tutto tondo, tramite diversi punti di vista di persone altrettanto diverse tra di loro, per sesso, etnia, cultura, età e periodo storico. Persone che sembrano aver voluto condividere con il lettore un piccolo ma importante momento della loro vita, seguendo come tema centrale quello dell'amore. Paole che acquistano ancora più forza grazie alle splendide e coinvolgenti illustrazioni di Greban, perfettamente in armonia coi testi.
 
L'opera è stata edita originariamente nel 2020 dalla Mijade Publications col titolo "Amoreux", ed è poi stata pubblicata in italiano, sempre nel 2020, dalla Terre di Mezzo Editore. Ha 70 pagine, misura 31,8 cm d'altezza e 23,9 cm di lunghezza e costa 18 euro.
 
Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

lunedì 8 marzo 2021

Anatomia: sezioni e animazioni per osservare il corpo da vicino di Hélène Druvert

 In questo post vi presenterò un'altra opera divulgativa, questa volta però di stampo scientifico: "Anatomia: sezioni e animazioni per osservare il corpo da vicino" di Hélène Druvert, un volume di biologia sul corpo umano.

Sopra: La copertina mostra, su uno sfondo azzurrino, l'apparato circolatorio.

Tale volume è un'opera divulgativa che ha lo scopo di presentare al lettore il corpo umano e la sua anatomia. I testi (chiari, precisi, sintetici ed accessibili) sono stati scritti con la collaborazione del medico Jean-Claude Druvert, il padre dell'artista.
Ogni pagina affronta un differente argomento:
  • I muscoli
  • L'apparato digerente, il circolatorio, respiratorio e il sistema nervoso
  • Il cervello
  • Lo scheletro
  • L'apparato respiratorio (e i polmoni)
  • L'apparato circolatorio (cuore, arterie e vene)
  • Il cuore
  • L'apparato digerente (esofago, stomaco, intestino)
  • L'apparato urinario
Dopo avere trattato questi apparati, vengono affrontati gli organi responsabili dei nostri cinque sensi:
  • La vista
  • L'olfatto e il gusto
  • L'udito
  • Il tatto
Infine vengono presentati al lettore un altro paio di apparati:
  • L'apparato riproduttivo maschile 
  • L'apparato riproduttivo femminile

Sopra: Le pagine che presentano al lettore l'apparato digerente.

L'intera opera è corredata da un ricco apparato di immagini, molto utili, se non essenziali, per aiutare il lettore a comprendere l'argomento di cui si sta trattando, in quanto gli permettono di vedere e capire l'aspetto e il funzionamento dei vari apparati (d'altronde gli stessi testi fanno molto affidamento sull'apparato artistico, facendovi proprio rimando).
Pur avendo uno scopo scientifico le illustrazioni non mancano di un loro tratto artistico, tanto che il lettore noterà subito la particolarità del loro stile. Hélène Druvert (illustratrice e designer della carta) ha concepito queste illustrazioni basandosi sulla tradizione delle tavole anatomiche del XIX secolo. Le figure appaiono quindi bidimensionali, senza profondità, dai tratti semplici e con contorni netti e ben definiti.
Questa essenzialità è probabilmente anche dovuta alla scelta di includere nel libro diversi elementi interattivi come fogli che si aprono e sollevano e fogli intagliati con la tecnica del paper cutting (il taglio col laser). Tali elementi sono stati usati con finalità pratiche, per permettere al lettore di comprendere meglio un determinato argomento. 
Ad esempio l'apparato digerente, circolatorio, respiratorio e il sistema nervoso sono stati realizzati tramite il paper cutting per dare al lettore l'idea di come questi apparati siano sovrapposti l'uno sull'altro nel nostro corpo. Per mostrare invece organi quali i polmoni o il cuore vi sono delle alette (con le immagini degli organi visti dall'esterno) che si sollevano, rivelandone l'aspetto interno.

 

Sopra: L'artista ha concepito queste illustrazioni basandosi sulla tradizione delle tavole anatomiche del XIX secolo. Da notare anche la presenza di diversi elementi interattivi come fogli che si aprono e sollevano (come quello del cuore qui sopra) e fogli intagliati con la tecnica del paper cutting (come quelli della foto in alto a sinistra).

Il colore è steso in maniera decisa, senza sfumature, all'interno delle varie aree di una figura. Risultano particolarmente predominanti all'interno del volume l'uso di tinte quali: il nero, il bianco e l'azzurro chiaro (usato per gli sfondi).
Sono presenti comunque anche altri colori come: il rosso (degli organi e del sangue), il blu, il rosa (usato per alcuni organi e tessuti), il giallo e il verde.
Alcune tinte risultano intense e brillanti, mentre altre (come il rosa o l'azzurrino degli sfondi) hanno tonalità più delicate.


 
Sopra: Risultano predominanti all'interno del volume l'uso di tinte quali: il nero, il bianco e l'azzurro (usato per gli sfondi, anche se in queste foto si nota poco). Sono presenti comunque anche altri colori come: il rosso (degli organi e del sangue), il blu (usato qui sopra per gli abiti e per le vene), il rosa (usato qui sopra per la pelle), il giallo e il verde.

"Anatomia" di Hélène Druvert è un'opera divulgativa molto bella e ben fatta, che tratta in modo preciso (con un lessico specifico) e non troppo complicato l'anatomia del corpo umano, un argomento molto interessante, ma che può risultare piuttosto complesso per un bambino. Il volume è infatti proponibile a partire dalla scuola primaria, dagli 8/9 anni per la lettura autonoma, se lo si desidera si può provare a proporlo a partire dai 6/7 (per bambini particolarmente curiosi dell'argomento), affiancandolo alle spiegazioni di un adulto.
Un'opera pregevole sia sotto il profilo informativo e testuale che su quello artistico, con illustrazioni dall'aspetto semplice ed essenziale, ma chiaro e affascinante. Molto interessante anche la presenza dei vari elementi interattivi cartotecnici, che rendono questo volume qualcosa di particolare, affascinante e unico.
Unico neo è il fatto che in molte tavole come modello viene rappresentato solo l'uomo (ad esclusione, ovviamente, dell'apparato riproduttivo femminile), per cui in alcuni casi potrà essere necessario specificare ai lettori (soprattutto se giovani) che le informazioni riguardo i vari apparati (ad esclusione di quello riproduttivo maschile) ed organi sensoriali valgono anche per le donne. Può sembrare una cosa scontata, e infatti neanche io inizialmente ci avevo fatto caso, ma mi è capitato che alcuni bambini lo chiedessero (per una persona che non ha la minima conoscenza di anatomia in effetti bisogna pensare che la cosa potrebbe non essere così ovvia).

Questo albo illustrato è stato edito in inglese nel 2016 dalla De La Martinière Jeunesse  col titolo "Anatomie" ed è stato poi pubblicato in italiano sempre nel 2016 da L'ippocampo. L'opera ha 48 pagine, una copertina rigida, misura 36,5 cm d'altezza e 25,5 cm di lunghezza e costa 19,90 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

lunedì 1 marzo 2021

Egittomania di Emma Giuliani e Carole Saturno

L'Egitto e i faraoni sono un argomento storico sempre molto gettonato, ricco di fascino e molto interessante; non stupisce quindi che vi siano molti libri illustrati per bambini e ragazzi ad esso dedicati (tra cui ad esempio "Egittologia: alla ricerca della Tomba di Osiride" di Emily Sands).
L'albo illustrato di cui vi parlo oggi è uno di questi: "Egittomania" di Emma Giuliani e Carole Saturno, un volume ricco di elementi interattivi che trasporta i lettori a conoscere ed esplorare i segreti dell'Antico Egitto.

Sopra: La copertina riprende uno stile bidimensionale, con colori monocromatici dai toni intensi e brillanti.

Questo libro è una guida sull'Antico Egitto, che tratta quindi molteplici informazioni e argomenti riguardo, appunto gli egizi. Gli argomenti affrontati sono:
  • Il Nilo e le sue stagioni
  • La vita al tempo degli Egizi: abbigliamento, giochi, cibo, feste...
  • Il faraone (e le altre classi sociali)
  • Il tempio e le divinità
  • L'imbalsamazione
  • Le dimore degli Egizi: la mastaba, la piramide, gli ipogei
  • La pesatura del cuore
Alla fine è presente anche un timeline storica e altre notizie sui faraoni e le regine più famosi e i geroglifici.
Ad ogni argomento sono dedicate un paio di pagine, le quali risultano però molto ricche di informazioni, poiché ogni pagina può essere considerata una sorta di lapbook, ricco di elementi interattivi quali fogli che si spostano e sollevano o finestrelle che si aprono.

Sopra: Le pagine che trattano la figura del faraone e le altre classi sociali come i sacerdoti, i soldati, gli scribi....

L'intera opera è accompagnata da un ricco apparato di immagini e illustrazioni. Queste sono realizzate con uno stile molto particolare che ricorda quello dei disegni egiziani (in cui il corpo delle persone viene sempre visto in posizione frontale mentre il viso di lato).
L'aspetto dei disegni, oltre ad essere bidimensionale, risulta quindi all'apparenza semplice, con figure dai tratti netti e definiti. Nel loro insieme però le illustrazioni sono piuttosto ricche, con tanti piccoli particolari, e sicuramente affascinanti.

 Sopra: I disegni hanno un aspetto particolare, con figure bidimensionali dai tratti netti e definiti, semplici ma al contempo ricche di piccoli dettagli.

Così come lo stile di disegno, anche la scelta dei colori risulta peculiare. Sebbene l'opera risulti molto colorata in realtà l'artista ha deciso di utilizzare solo alcune tinte quali: il bianco, il nero, il marrone, il celeste, il verde, l'arancione/rosso, il giallo ocra.
Tutti i colori, dai toni chiari, intensi e brillanti, sono stati stesi in maniera decisa e netta, monotonale, senza sfumature o ombreggiature.
Come ho accennato sopra l'intero libro è inoltre ricco di elementi interattivi quali: fogli che di possono sollevare, finestrelle che si aprono e chiudono, figure che si possono alzare tipo pop up, alcuni elementi che si possono spostare (come i piatti della bilancia che pesa il cuore dei defunti).


Sopra: Sebbene l'opera risulti molto colorata l'artista ha deciso di utilizzare solo alcuni colori quali: il bianco, il nero, il marrone, il celeste, il verde, l'arancione/rosso, il giallo ocra. L'intero libro è ricco di elementi interattivi come la bilancia nella pagina più in alto e le figure pop up e le alette che si aprono in quella sotto.

"Egittomania" di Emma Giuliani e Carole Saturno è un albo illustrato molto bello, dal formato importante, con poche pagine ma molto ricche di elementi interattivi, di notizie e di informazioni. Queste ultime sono scritte in modo semplice (che non manca però di un lessico specialistico), chiaro e preciso.
Le immagini giocano un ruolo importante all'interno dell'opera, aiutando il lettore a immergersi nel mondo e nell'iconografia egizia. Queste hanno infatti più un valore artistico e immaginifico piuttosto che scientifico o schematico, che le rendere comunque molto affascinanti e magnetiche da osservare.
Un'opera molto curata, che non può non suscitare un "effetto sorpresa", che sorprenderà il lettore e in cui quest'ultimo può perdersi tra i testi (e arricchire le sue conoscenze) e i disegni, entrando in un mondo nuovo, antico e meraviglioso.

L'opera è stata edita originariamente nel 2016 dalla Editions des grandes personnes col titolo "Egyptomania", ed è poi stato pubblicato in italiano nel 2017 dalla Franco Cosimo Panini Editore. Ha 20 pagine, misura 40,3 cm d'altezza e 28,3 cm di lunghezza e costa 24,50 euro.