lunedì 31 luglio 2023

Che cosa farebbe Frida Kahlo? Lezioni di vita da 50 donne coraggiose di Elizabeth Foley e Beth Coates

"Che cosa farebbe Frida Kahlo? Lezioni di vita da 50 donne coraggiose" scritto da Elizabeth Foley e Beth Coates e illustrato da Bijou Karman. Un volume che spiega come sia evidente che "il femminismo non ha completato la sua missione: se nel mondo di oggi c'è ancora da sudare, figuriamoci in quello di ieri. Chi allora meglio delle eroiche, spregiudicate e corsare figure femminili del passato può indicare la via giusta da seguire? Cleopatra ci insegna a domare i parenti serpenti, Frida Kahlo a sfoggiare con orgoglio il nostro stile (anche se non piace a tutti), Dorothy Parker a tenere testa ai maschi stronzi, Caterina la Grande a gestire i pettegolezzi, Ada Lovelace a giocare d'azzardo, Agatha Christie a guarire dalle ferite d'amore, Hedy Lamarr a resistere alla disistima altrui. Non mancano le italiane, da Artemisia Gentileschi a Elsa Morante, fino a Maria Montessori. Dall'antichità all'età dell'oro elisabettiana, dal vecchio West alla Parigi del dopoguerra, questa ricca carrellata di storie esemplari, tratte dalle biografie di cinquanta donne coraggiose, compone una miniera di consigli per affrontare le sfide di tutti i giorni con ironia, determinazione e, perché no, una buona dose di sfrontatezza".
 
 
Sopra: Sulla copertina del libro, su uno sfondo marroncino, compaiono tre donne: Frida, Cleopatra e Amelia Earhart (con il suo berretto e gli occhiali da aviatore). Lo stile delle illustrazioni in copertina non riprende affatto quello dei disegni interni.
 
Come ci spiegano le autrici,  Elizabeth Foley e Beth Coates, nell'introduzione: "Questo libro è nato da un errore. Ce la passavamo così bene a sguazzare nella nostra piccola bolla di progresso da pensare che al giorno d'oggi per le donne andasse tutto alla grande. Poi le notizie hanno preso a piovere sulla nostra allegra parata del "trionfo del femminismo". Di colpo la misoginia sembra essere tornata di moda [...] e noi ci siamo trovate a guardare ansiosamente al passato in cerca di rassicurazione e ispirazione: rassicurazione circa il fatto che il mondo continui a diventare sempre più a misura di donna; e ispirazione dalle donne straordinarie che in passato hanno sconfitto il sistema. Fortunatamente abbiamo trovato entrambe".
E' da ciò che è nata questa guida: "una guida pratica su come le nostre eroiche sorelle, pur vivendo in tempi ben più duri dei nostri, abbiano preso in mano il loro destino e siano riuscite a plasmare la vita secondo le loro esigenze".
Tutte queste donne del passato, più o meno recente, danno coraggio anche alle donne di oggi e in certo senso possono fornire anche degli esempi, essere delle fonti di ispirazione ancora adesso, aiutandoci a fare luce sui nostri problemi, ed è così che è nata questa raccolta di biografie femminili.
Le biografie qui presenti sono ben 50, e tra di esse si annoverano molte donne illustri provenienti da disparate epoche storiche e che si sono distinte in altrettanti diversi ambiti, da quello socio-politico a quello culturale e artistico.
Ecco alcune delle donne citate in questa raccolta: la regina degli Iceni (tribù dell'Inghilterra orientale) Boudicca (3366/61 d.C.), l'attivista statunitense Rosa Parks (1913-2005), l'attrice statunitense Mae West (1893-1980), la piratessa irlandese Gràinne nì Mhàille (1530-1603), la matematica greca Ipazia (350/370-415 d.C.), la poetessa greca Saffo (610-570 a.C.), la regina egiziana Cleopatra (69-30 a.C.), la pittrice messicana Frida Kahlo (1907-1954), la poetessa statunitense Emily Dickinson (1830-11886), la bandita indiana Phoolan Devi (1963-2001), la scrittrice e giornalista statunitense Dorothy Parker (1893-1967), l'imperatrice russa Caterina la Grande (1729-1796), la nobildonna e matematica britannica Ada Lovelace (1815-1852), la regina d'Inghilterra Elisabetta I Tudor (1533-1603), la scrittrice britannica di romanzi gialli Agatha Christie (1890-1976), l'attrice e inventrice austriaca (naturalizzata statunitense) Hedy Lamarr (1914-2000), la pittrice italiana Artemisia Gentileschi (1593-1653), la duchessa e contessa e poi regina di Francia e d'Inghilterra Eleonora d'Aquitania (1122-1204), l'imperatrice madre cinese Cixi (1835-1908), la scrittrice e traduttrice italiana Elsa Morante (1912-1985), l'aviatrice statunitense Amelia Earhart (1897-1937), la religiosa albanese (naturalizzata indiana) Maria Teresa di Calcutta (1910-1997), l'educatrice e pedagogista italiana Maria Montessori (1870-1952)...
Ad ogni figura sono state dedicate un paio di pagine che descrivono la loro vita, la nascita, la morte, le decisioni più importanti, cosa hanno fatto e perchè vengono ricordate, e come mai oggi possono diventare un esempio.
 
 
Sopra: Le pagine dedicate alla biografia di Frida Kahlo, con disegno che la ritrae posizionato dubito sotto il suo nome e le date di nascita e morte, che viene citata anche nel titolo dell'edizione italiana, mentre nell'edizione originale inglese al posto di frida vi era il nome di Boudicca, che è infatti anche la prima donna presente nella raccolta.
 
Ogni biografia è preceduta da un'illustrazione in bianco e nero di Bijou Karman. Sono illustrazioni dallo stile piuttosto semplice, che servono a ritrarre l'aspetto della donna di cui si andrà a parlare nei testi, usando delle linee semplici e pulite, che conferiscono alla figura un aspetto grazioso.
Decimo che in uan raccolta di biografie la presenza di illustrazioni che mostrano l'aspetto dei vari personaggi di cui si parla è quasi d'obbligo, in quanto, parlando di persone reali, dotate quindi di un preciso aspetto, è appunto interessante per il lettore potersene fare un'idea. Anche perchè è vero che il lettore potrebbe decidere lui di andare a guardarsi delle foto su internet, ma farlo per 50 personaggi sarebbe un po' complicato e un po' troppo faticoso, mentre aver già l'immagine assieme alla biografia è decisamente più comodo.
Sono andata a controllare le immagini di alcune di queste donne e sicuramente l'artista ha cercato di riprodurne le'aspetto, scegliendo a volte di ritrarle da giovani oppure da anziane, in base anche al materiale che ha trovato e a cui si è ispirata (foto, ritratti, dipinti, statue, disegni...).

 

 
 
 
Sopra: I disegni di alcune biografie presenti all'interno della raccolta come Gràinne nì Mhàille, Cleopatra, Amelia Earhart ed Elisabetta I. Di queste ultime due vi ho anche messo accanto le immagini o le foto da cui l'artista si è basato per riprodurre l'aspetto delle donne.

"Che cosa farebbe Frida Kahlo? Lezioni di vita da 50 donne coraggiose" scritto da Elizabeth Foley e Beth Coates e illustrato da Bijou Karman, tra le numerose raccolte di biografie femminili edite in questi anni, e di cui vi ho pure recensito diversi titoli, mi pare una di quelle più ampie e abbastanza complete.
Le illustrazioni di Bijou Karman sono graziose, semplici e pulite, anche se in bianco e nero, ma svolgono egregiamente il loro dovere di ritrarre e mostrare al lettore l'aspetto della donna di cui si andrà a parlare nei testi, in modo fedele.
Una raccolta piuttosto ampia, che raccoglie le biografie di ben 50 donne, le quali sono state anche spiegate in maniera abbastanza dettagliata, anche se ovviamente ciascuna di esse avrebbe potuto essere molto più approfondita. D'altronde in questo tipo di testi bisogna scegliere se parlare di poche figure ma in maniera completa oppure di tante ma in modo più rapido, a meno che non si voglia andare a stampare un volume da mille pagine tipo enciclopedia, che però rischierebbe di venire ignorato da un pubblico di bambini/e e ragazzi/e, a cui invece tale libro è indirizzato.
Le biografie, pur essendo storicamente accurate, presentano ogni personaggio con un tono anche piuttosto colloquiale e mai troppo serioso o asettico, spesso aggiungendovi anche un tocco di ironia, cercando di coinvolgere il lettore nelle storie che sta leggendo, fornendo anche esempi di riflessioni. Ecco ad esempio alcune frasi tratte da un paio di biografie: "Ad ogni modo è possibile essere femminili e al contempo determinate [...]. Allo stesso modo non c'è ragione per cui essere giudicate "poco femminili" dovrebbe offuscare il vostro splendore se siete più sul genere "maschiaccio tutta schiettezza". [...] Quando un giornalista le chiese se la volgarità a cui cedeva volentieri la protagonista del film sulla sua storia fosse attendibile, rispose: <<Oh, per niente. Nella vita reale bestemmio molto di più.>> Potrà non essere stata una signora, ma diamine, se era una donna! (dalla biografia di Phoolan Devi); "Gli autobus erano divisi in due aree distinte con posti a sedere, una per i bianchi e una per i neri, eppure, come se la cosa non fosse già abbastanza offensiva, i conducenti insistevano spesso affinché i passeggeri di colore cedessero il loro posto ai banchi, anche nella loro sezione. [...]  Il conducente allora disse a Rosa che avrebbe chiamato la polizia, ela donna elegantemente rispose: <<Può farlo>.> Fu arrestata, perchè a quanto pare ai tempi controllare dove le persone poggiassero il culo era considerato eccellente uso delle forze di polizia" (dalla biografia di Rosa Parks).
La scelta delle biografie è molto varia, sia geograficamente che storicamente, oltre che culturalmente, e ho apprezzato il fatto che comprenda sia nomi molto noti (come Rosa Parks, Cleopatra, Frida Kahlo, Emily Dickinson, Caterina la Grande, Elisabetta I Tudor, Agatha Christie, Eleonora d'Aquitania, Amelia Earhart, Maria Montessori ecc...), che altre figure di cui non avevo mai sentito parlare, nemmeno in altre raccolte di biografie, come: Phoolan Devi, Akiko Yosano, Gràinne nì Mhàille, Chevalier d'Eon (questo in realtà sarebbe un uomo, ma avendo passato 30 anni a vestirsi e comportarsi da donna le autrici hanno comunque deciso di inserirlo nel volume), Mekatilili wa Menza, Marie Stopes...
Un'opera nata per fornire alle donne e ai giovani, una rassicurazione e un'ispirazione, anche in questi tempi moderni in cui però continuano a perseverare esempi di maschilismo e misoginia: "una guida pratica su come le nostre eroiche sorelle, pur vivendo in tempi ben più duri dei nostri, abbiano preso in mano il loro destino e siano riuscite a plasmare la vita secondo le loro esigenze. Certo, se donne che vivevano in epoche di oppressione sessista assoluta e senza ritegno hanno trovato un modo di brillare e di realizzarsi, possiamo farlo anche noi". Questo è il messaggio che le autrici vogliono far passare ai lettori attraverso questa raccolta di biografie, che è il motivo, penso, per cui nascono e vengono pubblicati la maggior parte dei libri di questa tipologia (biografie femminili illustrate), che vogliono fornire degli esempi di ispirazione e di forza alle vecchie e nuove generazioni.
 
Il volume è stato edito originariamente nel 2018 dalla Faber & Faber Ltd col titolo: "What would Boudicca Do?". E' stato pubblicato invece in italiano nel 2021 dalla Sonzogno, è dotato di una copertina flessibile, ha 224 pagine, misura 21 cm d'altezza e 14,4 cm di lunghezza e costa 16 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

venerdì 28 luglio 2023

La Divina Commedia raccontata ai bambini di Annamaria Piccione e Francesc Rovira

"La Divina Commedia raccontata ai bambini" di Annamaria Piccione e Francesc Rovira è un'altra riscrittura della Divina Commedia dantesca, che questa volta da parte di una collana di riduzioni di classici editi dalla Mondadori e illustrati tutti da Rovira, di cui vi avevo già parlato di "La favolosa leggenda di Re Artù" riscritta da Jordi Sierra i Fabra.
 
 Sopra: La copertina è una delle poche che ci mostra Dante assieme a Beatrice nel Paradiso, mentre nella maggior parte dei casi si preferisce rappresentare scene dell'Inferno.
 
 Come viene spiegato nell'introduzione, l'autore del testo che i lettori si apprestano a leggere "è il poeta italiano più famoso del pianeta, tanto che quando si legge il "Poeta" , con la P maiuscola senza il nome, si sta parlando di lui! Durante alighieri, detto Dante, venne al mondo nel 1265 a Firenze, da una famiglia non ricca dma di nobili origini". Nell'introduzione viene spiegata al lettore un po' di biografia di Dante, tra cui il fatto che fu esiliato dalla sua città per ragioni politiche e di come decise di iniziare a ascrivere l'opera che oggi noi conosciamo come "Divina Commedia", dove l'aggettivo "divina" gli fu attribuito da Boccaccio solo in seguito.
La storia è ambientata nel 1300 e il racconto inizia una notte in cui il poeta si ritrova perduto dentro un bosco oscuro dove e gli si imabtte intre fiere: una lince, un leone e una lupa. Proprio quando il poeta pensa di essere ormai perduto ecco che vede un uomo, si tratta di Virgilio, che si presenta al poeta così: "Non sono un uomo, ma lo fui. Nacqui a Mantova al tempo di Giulio Cesare e vissi a Roma sotto il buon Augusto, quando noi umani credevamo nei falsi dei. Fui un poeta e narrai le gesta di Enea".
Con la sua nuova guida Dante si appresta quindi ad affrontare l'Inferno, il Purgatorio e poi il Paradiso, "raffiguranti la dannazione, la purificazione e la beatitudine", come scritto nell'intro.
I due si dirigono dunque verso la porta dell'Inferno, che superano per entrare prima nell'antinferno (con gli ignavi) e poi nell'Inferno vero e proprio, dove il poeta incontra: Caronte; i poeti rinchiusi nel Limbo; Minosse; Paolo e Francesca nel cerchio dei lussuriosi; Cerbero e Ciacco nel cerchio dei golosi; Pluto nel cerchio degli avari e dei prodighi; Minosse, gli avari e i prodighi; Flegias il traghettatore e Filippo degli Argenti nel cerchio degli iracondi; le Furie con Medusa, la città di Dite, Cavalcante Cavalcanti con Farinata degli Umberti nel cerchio degli eretici; il Minotauro e i centauri nel cerchio dei violenti, che come spiega Virgilio "è diviso in tre gironi concentrici. Nel più esterno troverai i violenti contro gli altri; nel secondo i violenti contro se stessi, dissipatori di ricchezze eo suicidi; nel terzo i violenti contro Dio, bestemmiatori, usurai e peccatori contro natura". Nel settimo cerchio infatti faremo la conoscenza delle Arpie e Pier delle Vigne nel bosco dei suicidi; di Capaneo e Brunetto Latini (nel cerchio dei violenti contro Dio). Nell'ottavo cerchio vedremo invece: Giasone, i ruffiani e i seduttori che corrono frustati dai diavoli; gli adulatori e i lusinghieri, immersi nello sterco; i simoniaci, dove risiedono diversi Papi, conficcati a testa in giù cin i piedi in fiamme; i maghi gli indovini, con la testa ritorta all'indietro; i Malebranche e i baratteri, tra cui Ciampolo, immersi nella pece bollente;  gli ipocriti, come il frate Catalano,  che camminano indossando delle cappe dorate fatte di pesantissimo piombo; i ladri (tra cui Vanni Fucci e Caco), tormentati dai serpenti che li mordono e li trasformano in serpenti fondendosi con essi; Ulisse, Diomede e Guido di Montefeltro come consiglieri di frode, tormentati dentro lingue di fuoco; Bertrand de Born tra i seminatori di discordia, mutilati a colpi di spada; i falsari, deturpati da varie malattie, tra cui Grufolino da Arezzo, Capocchio e Mastro Adamo di Firenze; il pozzo dei Giganti, dove i Giganti  aiutano i due a giungere nel nono e ultimo cerchio. Alla fine Dante giunge al nono cerchio, quello dei traditori, in cui si trovano: i traditori dei parenti, i traditori della padria come Bocca degli Abati e il conte Ugolino della Gherardesca; i traditori dei parenti come frate Alberugi e Lucifero, che tiene tra le sue fauci delle sue tre teste Giuda, in mezzo, Bruto e Cassio, ai lati.
Uscito dall'Inferno Dante e Virgilio proseguono per l'antipurgatorio, dove incontrano Catone, il musico Casella (sulla spiaggia), Manfredi (tra gli scomunicati), Belacqua  e Sordello (tra i negligenti a pentirsi) e dove giungono nella Valletta dei principi. Dante scopre che, mentre dormiva, Santa Lucia lo ha portato fino alle porte del Purgatorio (dove a Dante un angelo segna sulla fronte 7 P, una per ogni peccato capitale), suddiviso in sette cornici: i superbi, gli invidiosi, gli iracondi (tra cui Marco Lombardo), gli accidiosi, gli avari e i prodighi (come il poeta Stazio), i golosi (come Forese Donati) e i lussuriosi. Quando Dante e Virgilio giungono in cima al Purgatorio, nel Paradiso Terrestre, il poeta incontra Matelda e saluta Virgilio, che non può accompagnarlo in Paradiso
Sarà infatti Beatrice ora a svolgere questo compito, facendo da guida nel Paradiso, il quale è formato da nove cieli: quello della luna (con Piccarda Donati), quello di Mercurio (con Giustiniano), quello di Venere (con Carlo Martello e Cunizza da Romano), quelle del Sole (con Tommaso d'Aquino, San Francesco e San Domenico), quello di Marte (con Cacciaguida, il trisavolo di Dante), quello di Giove (in cui Dante parla con un'aquila), quello di Saturno (con il monaco Pier Damiani) e poi quello delle stelle fisse (con San Pietro, San Giacomo e Adamo), poi vi è quello mobile e infine la rosa dei beati e l'Epireo.
 
 
 Sopra: A sinistra un disegno di Rovira che rappresenta lo schema dell'Inferno,con i suoi 9 gironi,  mentre a destra lo schema del paradiso, con i suoi 9 cieli concentrici.
 
I testi sono accompagnati dalle illustrazioni di Francesc Rovira che hanno il compito di accompagnare il lettore nella lettura rendendogliela più piacevole. Oltre a questo esse lo aiutano anche nella comprensione della storia, in quanto tutti i disegni rappresentano qualche vicenda narrata: l'incontro di Dante con vari personaggi e creature quali Virgilio,  Caronte, Cerbero, Brunetto Latini, i diavoli, Lucifero, Beatrice, ...
La maggior parte delle illustrazioni sono a tutta pagina, ma ce ne sono anche alcune a doppia pagina.
Le illustrazioni di Francesc Rovira hanno uno stile facilmente riconoscibile, non perché siano particolarmente originali o particolari, ma da alcuni semplici tratti distintivi. Rovira ad esempio crea disegni dai tratti morbidi e delicati, con personaggi ed elementi scenici dai tratti precisi e ben delineati. La maggiore particolarità del suo stile risiede però nell'aspetto dei personaggi, che sono tutti molto carini e graziosi, con volti tondeggianti, grandi occhi bianchi con dentro un pallino nero, e dei nasi "a patata". Questi tratti conferiscono a questi personaggi un aspetto "pacioccoso", spesso tenero oppure comunque simpatico e buffo, il che comunque può non essere il massimo se si deve andare a rappresentare dei momenti abbastanza truci.
Le illustrazioni di Rovira rappresentano infatti le scene della storia in modo grazioso, peccato che questi disegni non riescono per niente a dare al lettore una sensazione di pericolo o di avversità nei momenti in cui Dante si trova all'Inferno e deve quindi assiste a momenti e scene drammatiche, violente o "truci". Anzi, l'aspetto di alcuni diavoli o mostri infernali talvolta dà quasi la sensazione di essere stato volutamente reso più comico del dovuto, ad esempio Cerbero ha un aspetto piuttosto buffo, certamente non minaccioso, piuttosto un po' schizzato e da tontolone.
Le immagini di Rovira sono più delle rappresentazioni capaci di trasmettere una sensazione di calma e di benessere, anche in quelle scene dove Dante si trova davanti a gente bruciata, maltrattata, flagellata ecc... Ciò è dovuto anche grazie ai colori dai toni sempre chiari, delicati, vivaci e brillanti; diciamo che nell'Inferno l'artista ha cercato di rendere almeno gli sfondi un po' più scuri, o a rendere qualche personaggio un po' più sporco, ma in generale le tinte risultano comunque troppo pulite e chiare (soprattutto gli abiti in Virgilio e Dante, che è di un bel rosso chiaro e brillante). Le scene del Paradiso sono carine, anche se raramente riescono ad assumere un tono epico o magnifico, capace di far rimanere incantato il lettore.
 
 

 
Sopra: Le illustrazioni di Francesc Rovina aiutano il lettore anche nella comprensione della storia rappresentando qualche vicenda narrata. Ad esempio in alto a sinistra si vedono Dante e Virgilio sulla barca di Carone, mentre a destra vediamo i due poeti con Cerbero. Più in basso a sinistra un disegni tratto dal Purgatorio, mentre a destra Dante, accanto a Beatrice, in Paradiso.

"La Divina Commedia raccontata ai bambini" riscritta da Annamaria Piccione e illustrata da Francesc Rovira è un volume che vuole narrare ai giovani lettori, a partire dagli 8/9 anni, la Divina Commedia dantesca. Devo dire che la parte dei testi è piuttosto soddisfacente in quanto ripercorre molto fedelmente l'opera originaria, in modo anche abbastanza accurato, anche se alcuni tagli e omissioni sono come sempre presenti. Stavolta però tutti i cerchi/bolge e cieli vengono citati e spiegati, con tanto di spiegazione delle varie pene dei dannati. La parte che è stata tagliata riguarda alcuni incontri e relativi dialoghi con alcuni dannati (di quelli che però non sono praticamente mai citati in nessuna rivisitazione per bambini), tuttavia qui Dante interagisce comunque con un buon numero di anime, tra quelle più famose e ricordate.
Le illustrazioni di Francesc Rovira sembrano essere rivolte ad un pubblico piuttosto giovane, con i loro tratti morbidi e delicati, con personaggi molto carini e graziosi, dai volti tondeggianti, i nasi "a patata" che conferiscono loro un aspetto simpatico e "pacioccoso". Purtroppo, sebbene lo stile dell'autore sai anche bellino, esso non risulta essere molto adatto a rappresentare l'inferno dantesco, che comunque presenta diverse scene cupe e violente, che nelle illustrazioni di Rovira non sono rese molto memorabili, anche perchè invece nei testi sono descritte piuttosto bene. I disegni del Purgatorio e del paradiso rendono un po' meglio le ambientazioni, che sono meno cupe rispetto all'Inferno, anche se nel caso del Paradiso, per quanto i disegni siano graziosi, non riescono pienamente a rendere la magnificenza e la solennità di alcune scene.
L'opera risulta essere comunque un bel volume illustrato adatto per far approcciare un pubblico giovane alla Divina Commedia, molto soddisfacente sotto l'aspetto dei testi, che sono ben riassunti e abbastanza completi rispetto il materiale originario: essi danno ai lettori una buona e completa idea rispetto alla struttura generale delle opere, non dimenticando comunque di far parlare Dante anche con diverse anime tra quelle più iconiche, presentandole così anche al lettore. I testi sono scritti in modo coinvolgente e piuttosto approfondito, in quanto spiegano bene la struttura dei tre regni, le varie pene a cui i dannati e le anime sono sottoposte e le loro rispettive biografie. Interessante anche la parte introduttiva, che spiega ai lettori chi era il poeta, quando visse, cosa gli successe, perchè scrisse la Divina Commedia, la sua struttura ... 
Peccato un po' per le illustrazioni che accompagnano i testi, le quali sono carine e ben fatte, ma non molto adatte a rappresentare l'Inferno, in quanto hanno uno stile un po' troppo dolce e simpatico, quasi buffo, mentre i testi vogliono riassumere la Divina Commedia seriamente.
 
Il volume è stato pubblicato in italiano nel 2021 dalla Mondadori Editore; ha 185 pagine, la copertina rigida, misura 26,2 cm d'altezza e 18,5 cm di lunghezza e costa 18 euro.
Esiste anche un'edizione in copertina flessibile, edita nel 2023, che ha 192 pagine e misura 19,1 cm d'altezza e 12,6 cm di lunghezza e costa 11,50 euro.
 
Sopra: La copertina flessibile si distingue dalla rigida per la banda blu scuro in cui il titolo viene inserito, scritto in verticale, oltre che al simbolo degli Oscar Junior Classici collocato in alto a sinistra.
 
Come vi avevo detto all'inizio questo titolo fa parte della collana "I classici illustrati" della Mondadori, dedicata alle rivisitazioni di classici illustrate da Francesc Rovira. Tutti i titoli che fanno parte della serie sono:
  • "Don Chisciotte raccontato ai bambini" di Rosa Navarro Duran (2006)
  • "L'Odissea raccontata ai bambini" di Rosa Navarro Duran (2015)
  • "Eneide raccontata ai bambini" di Rosa Navarro Duran (aprile 2017)
  • "La Bibbia raccontata ai bambini" di Rosa Navarro Duran (aprile 2017)
  • "La favolosa leggenda di Re Artù" di Jordi Sierra i Fabra (febbraio 2017)
  • "Iliade raccontata ai bambini" di Rosa Navarro Duran (2018)
  • "Favole di animali raccontate ai bambini" di Rosa Navarro Duran (2020)
  • "La Divina Commedia raccontata ai bambini" di Annamaria Piccione (febbraio 2021)
  • "I promessi sposi raccontati ai bambini" di Annamaria Piccione (settembre 2021)
  • "Fiabe classiche raccontate ai bambini" di Annamaria Piccione (aprile 2022)
  • "Le mille e una notte raccontate ai bambini" di Annamaria Piccione (ottobre 2022)
  • "I miti greci raccontati ai bambini" di Annamaria Piccione (marzo 2023)
  • "Leggende dell'antica Roma raccontate ai bambini" di Annamaria Piccione (maggio 2023)
  • "Piccole donne raccontate ai bambini" di Annamaria Piccione (maggio 2024)
 
     
 
        
 
     

 
 Sopra: Le copertine dei volumi di classici illustrati da Francesc Rovina.
 
Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo. 

mercoledì 26 luglio 2023

Il talismano di Piccolina di Tom Hood

"Il talismano di Piccolina", scritto da Tom Hood e illustrato da Frederick Barnard, è il trentanovesimo libro della collana della RBA uscita in edicola e che si intitola : STORIE MERAVIGLIOSE. Una collana che riunisce classici "frutto di prestigiosi autori del calibro di Oscar Wilde, Lewis Carroll, Charles Dickens e William Shakespeare. Altri provengono dalla tradizione e sono stati magnificamente rielaborati dai fratelli Grimm, H. C. Andersen o Charles Perrault, ma tutti occupano un posto speciale nella tua memoria". Una collana dedicata all'infanzia insomma, ma che propone quei libri che sono rimasti nel cuore da bambini e che continuano a farsi amare e apprezzare anche dagli adulti.

Sopra: La copertina di questo volume della RBA è di colore rosa e mostra scritte e decori dorati, con una fata vestita con abiti verdi e gialli e dei fiori gialli.
 
La storia è ambientata nel regno fantastico di Afania, nel quale il sovrano ha appena avuto una bambina: la principessa Piccolina (Petsetillas in originale). Quando organizzano il battesimo i sovrani si premurano di invitare chiunque, per evitare che qualche fata scontenta potesse lanciare una qualche maledizione sulla loro figliola: "Se ai nostri giorni è già abbastanza delicato organizzare una festa e dimenticare di invitare qualcuno che pensa di aver dritto di essere invitato o invitata, a quei tempi, quando una persona su sei che conscevi aveva a che fare con la magia, e il tuo vicino di casa era probabilmente uno stregone e tua cugina di terzo grado una fata, le conseguenze di un'offesa erano terribili. In quel perioso -se possiamo fidarci della storia contemporanea e delle cronache del Pese delle Fate- capitava spessissimo che una strega dispettosa scendesse dalla canna fumaria del camino durante un battesimo, insulatasse il papà e la mamma, terrorzzasse i padrini e saltasse fuori dalla finestra su una carrozza trainata da rane, lasciando dietro di sè un terribile incantesimo con dono per la creatura benedetta". Il re è talmente preoccupato che, per non dimenticare nessuno, ha perfino messo un'inserzione sul giornale in cui si comunica che "tutti erano invitati alla festa". Nonostante le varie accortezze una strega di nome Sara finisce comunque per maledire Piccolina, poichè i sovrani si sono rifiutati di dare alla bambina il suo nome: la principessa è destinata a sposarsi con un mendicante.
La fata madrina della piccola, per ovviare all'incidente, le dona quindi un mazzo di viole del pensiero, spiegando che, finchè lo porterà con sè, la bambina vivrà una vita felice e contenta.
Tutto procede abbastanza bene e la bimba cresce bella, dolce e serena, fin quando non perde il suo mazzolino di fiori, che gli cade da un medaglione d'oro che porta al collo senza che lei se ne accorga. Tale mazzolino secco viene raccolto da un raccoglitore di stracci di nome Cencio, che decide di regalarlo al figlio, Celsio, che sa essere perdutamente innamorato della principessa Piccolina. 
Nel frattempo le cose nel regno di Afania iniziano a precipitare, in quanto un sovrano vicino ha deciso di muovere guerra a re Bombo, approfittando del malcontento dei cittadini.
 
Sopra: Due pagine interne iniziali del volume  edito dalla RBA; notate come nella pagina a sinistra si veda un'illustrazione di Frederick Barnard che rappresenta la protagonista, la principessa Piccolina, mentre in quella a destra vi sono i tipici decori che accompagnano i volumi di questa collana, in questo caso di colore viola, che richiama la copertina del volume.

Le illustrazioni di Frederick Barnard hanno uno stile piuttosto particolare, che però ben si adatta alla storia scritta da Hood, che presenta molti elementi ironici, i quali sono ben rappresentati dallo stile caricaturale, piuttosto esagerato, buffo e un po' ridicolo, con cui l'artista ha rappresentato alcuni personaggi come il re e molti suoi servitori. Non tutti i personaggi sono però stati rappresentati con una tale fisionomia molto esagerata e divertente, alcuni hanno mantenuto una figura proporzionata, slanciata e graziosa. E' il caso ad esempio di Piccolina è della fata che l'ha battezzata e che le ha donato il mazzolino di violette, due personaggi "seri" all'interno della storia, che non commettono atti sciocchi, ma che si comportano in modo saggio e buono. L'aspetto dei personaggi per l'artista è quindi legato al loro carattere e al ruolo che ricoprono nella vicenda.
Le immagini a tutta pagina e a colori talvolta sono inserite all'interno di una cornice di foglie e sotto vi è una frase che fa riferimento al testo. Esse questa volta sono abbastanza particolari, in quanto sono dei disegni in bianco e nero ma con uno sfondo viola/lilla, probabilmente per richiamare il colore scelto per la copertina del volume.
Come è consuetudine nei libri di questa serie oltre alle immagini a colori a tutta pagina ve ne sono anche di più piccole e monocromatiche inserite in mezzo ai testi. Anche se più piccole esse sono comunque molto accurate e dettagliate, sempre dall'aspetto piuttosto esagerato e caricaturale, e la loro tinta riprende quella della copertina, in questo caso il viola. In questo volume questi disegni monocromatici sono veramente molto numerosi, a volte possono essercene anche due o tre in due pagine e spesso tali disegni non sono neanche poi così piccoli, in quanto certe volte essi possono essere grandi anche quasi metà pagina o un terzo di pagina. 
 
 

 
 Sopra: Più in alto alcune illustrazioni di Barnard, alcune piccole e in mezzo ai testi, mentre un paio a pagina intera e colorate interamente di viola. Da notare l'aspetto dei vari personaggi, come quello basso, tozzo, buffo e un po' esagerato di  re Bombo, o quello bello e delicato, più realistico, di Piccolina.
 
"Il talismano di Piccolina" scritto da Tom Hood è un racconto fiabesco, infatti è ambientato in quello che potrebbe essere un regno delle fiabe, con un castello con un re e una regina, una corte, altri regni con altri sovrani e anche un regno dele fate. Tale romanzo tuttavia è caratterizzato da una forte ironia, basta ad esempio leggere che in questo regno sembrano esistere alcune leggi e professioni piuttosto particolari. Solo per le cariche assegnate in seguito alla nascita della principessa ci spiegano: "A palazzo l'agitazione era ancora maggiore, perchè il numero di cariche da assegnare era infinito. C'era il Subalterno del Piattino d'Oro della Pappa e anche il Capo Portatore del Biberon, e il Lord della Nanna Corale e del Bavaglino della Principessa, e la Prima Dama di Servizio, e la Seconda Dama di Servizio, e la Prima Dama del Dondolo della Cameretta, e così via. Anche i domestici comparivano nella lista. I paggi erano in lotta feroce per vedere chi di loro sarebbe diventato il Silenziatore Capo. I doveri del ruolo, benché onerosi, erano di carattere illustre e confidenziale e consistevano nel dire <<Cucci-cucci>> ogni volta che il bebè reale era inquieto e desiderava intrattenimento". Anche il modo in cui Re Ermo, uno dei precedenti sovrani del regno, viene trasformato in una statua è piuttosto simpatico e curioso: dopo aver offerto le elemosine e cibo a settantasette mendicanti, rifiuta di offrire qualcosa al successivo. Peccato che tale mendicante fosse in realtà una fata, che si vede costretta punire il re, nonostante sappia che non l'ha trattata male per cattiveria, poiché le regole delle fate sono chiare e non accettano compromessi, così trasforma il re in una statua.
Le illustrazioni di Frederick Barnard sono perfette per la storia e per lo stile dell'autore, andando a rappresentare eventi e personaggi descritti con uno stile molto curato e dettagliato. Questi ultimi, in particolare hanno solitamente un aspetto esagerato, buffo e un po' ridicolo (che si accorda con lo stile ironico della vicenda), anche se non mancano quelli, come Piccolina e la sua fata madrina, che hanno mantenuto una figura proporzionata, slanciata e graziosa.
La storia è fiabesca, ma molto divertente e anche piuttosto arguta: alcune regole sono piuttosto bizzarre, però non sono del tutto insensate. Penso ad esempio alla figura del Primo spaghetto di Stato nel Consiglio: "Era un dignitario molto importante. Era il Consigliere Capo di sua Maestà ed era stato eletto a questa carica tra i membri della Casa delle Chiacchere Popolari , un'assemblea rappresentativa che vigilava sulle leggi e sulle tasse. Il membro che diceva più sciocchezze e faceva meno lavoro vero in quell'assemblea entrava a afra parte del Consiglio Privato di sua Maestà come Primo Spaghetto di Stato e ricopriva tale carica a vita, o fino a quando non iniziava a dire cose sensate, fatto che lo squalificava per l'incarico". Sebbene possa sembrare stupido, la sua carica è effettivamente molto importante, in quanto il suo voto è quello decisivo in caso in cui il Consiglio sia indeciso su una questione. Gli altri ministri quindi rivaleggiano per accaparrarsi il suo favore e portarlo dalla parte... degli avversari, in quanto, poichè egli è stato eletto proprio per la sua stupidità, se si vuole prendere una decisione giusta basta fare il contrario di ciò che dice.
Tom Hood, attraverso il suo mondo fiabesco ricco di personaggi buffi e bizzarri (e anche piuttosto tonti, che hanno spesso delle cariche dai nomi pomposi), ci fa riflettere anche sul nostro mondo, quello reale, con arguzia e ironia, facendoci rendere conto che anche noi non siamo poi così intelligenti come pensiamo. Una storia molto carina, divertente ed originale, che ci insegna l'importanza della pace. La guerra tra questi regni infatti non si fa più con armi, ma con i tamburi: l'esercito che suona più forte è il vincitore, in questo modo nessuno perde la vita. Una cosa abbastanza esilarante da pensare, ma alla fine forse sarebbe veramente più saggio combattere le guerre in questo modo anche nel mondo reale.
Sono molto contenta che la RBA abbia portato in Italia questo titolo, tradotto da Mattia Luigi Pozzi, che prima d'ora era rimasto inedito nella nostra lingua, un po' come era successo anche con "La principessa e Curdie" di George McDonald (altro titolo prima inesistente in italiano), che ha anche esso un'atmosfera fiabesca ma non molti elementi ironici e arguti.
 
Questo volume è stato stampato nel 2022 ma pubblicato (nel senso di distribuito nelle edicole) nel 2023 dalla RBA Italia; ha una copertina rigida, ha 190 pagine, misura 18,5 cm d'altezza e 13,6 cm di lunghezza e costa 12 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

lunedì 24 luglio 2023

La Divina Commedia di Caterina Falconi e Letizia Depreti

"La Divina Commedia" scritto da Caterina Falconi e illustrato da Letizia Depreti fa parte della collana "Primi classici" della casa editrice Pane e sale. La descrizione sul retro di copertina promette: "Dall’incontro con Beatrice e il suo amore per lei all’impegno politico, dalla Vita Nova al concepimento dell’opera più famosa di tutti i tempi: la vita di Dante e la sua Divina Commedia descritte con minuzia di particolari dalla penna creativa di Caterina Falconi e dalla mano artistica di Letizia Depetri", ma vedremo cosa intendono con "minuzia di particolari".
 
 
Sopra: A sinistra la copertina dell'edizione flessibile, con il Paradiso sullo sfondo, mentre a destra quella dell'edizione in rigida, dal formato più grande e con una scena che mostra un passaggio infernale.

In quest'opera Caterina Falconi racconta il viaggio di Dante nei regni ultraterreni, partendo dal suo smarrimento nella selva oscura: "Quando aveva trentacinque anni ed era, più o meno, a metà della sua vita, il poeta Dante Alighieri si ritrovò in una foresta buia e minacciosa.
- Come sono finito qui? E soprattutto come farò ad andarmene?- si chiedeva, cercando invano una via d'uscita. Si aggirò così tra gli alberi, sempre più spaventato, per tutta la notte, finché non scorse una collina illuminata dal sole. Sollevato, si precipitò in quella direzione. Ma all'inizio della salita gli si parò davanti una lince dall'aria feroce, che gli impedì di proseguire. Il poeta cercò allora un'altra strada, ma un leone rabbioso e una lupa affamata gli sbarrarono il cammino".
A venire in suo soccorso c'è Virgilio: "Sono stato un uomo mille anni fa, ai tempi di Giulio Cesare. Fui un poeta e scrissi le peripezie dell'eroe Enea".
Con Virgilio che gli fa da guida, Dante inizia il suo viaggio nell'aldilà, passando prima per l'Inferno e incontrando: gli ignavi, Caronte, il limbo, Minosse, Paolo e Francesca nei lussuriosi, Cerbero, Ciacco tra i golosi, Pluto, Flegias il barcaiolo, le furie con Medusa, il Minotauro, i Centauri, i violenti che si trovano immersi nel Flegetonte, i suicidi e le arpie, Brunetto Latini, Gerione, le Malebolge, dove sono puniti gli ingannatori (come gli ipocriti o Ulisse e Diomede), i Giganti, i traditori e infine Lucifero.
Nel Purgatorio Dante incontra per primo Catone, poi Casella, il principe Manfredi, il liutaio Belacqua, il poeta Sordello da Goiato, un angelo che incide sulla fronte di Dante sette P, i superbi, gli invidiosi, gli iracondi, i pigri, gli avari con i prodighi (tra cui papa Adriano V e Stazio), i golosi (tra cui Forese Donati). Dante giunge quindi nel Paradiso terrestre dove incontra Matelda e Beatrice, che è pronta a fargli da guida nel Paradiso.
Nel Paradiso Dante attraversa nove cieli: il cielo della Luna dove incontra Piccarda, il cielo di Mercurio dove c'è Giustiniano, il cielo di Venere con il principe Carlo Martello, il cielo del Sole con San Bonaventura da Bagnoregio, il cielo di Marte dove Dante vede Gesù e parla con il suo antenato Cacciaguida, poi il poeta sale al cielo di Giove dove i beati e gli angeli formano un'aquila, nel cielo di Saturno Dante vede una scala d'oro, nell'ottavo cielo ci sono Maria, Cristo e gli apostoli. Qui Dante incontra anche San Pietro, San Giacomo, San Giovanni e Adamo, prima di passare nel Primo mobile dove vi sono i cori angelici, per arrivare infine all'Epireo e alla rosa dei Beati, dove a fargli da guida sarà San Bernardo di Chiaravalle.
 
 Sopra: Le pagine che ritraggono Dante (vestito di rosso) e Virgilio (vestito di giallo) sulla barca di Caronte, pronti ad addentrarsi verso l'Inferno.
 
Tutta la vicenda è accompagnata dalle illustrazioni di Letizia Depreti, le quali sono molto graziose e sono utili al lettore per comprendere meglio cosa sta succedendo e cosa sta vedendo Dante durante il suo viaggio: Beatrice e Virgilio, Caronte, alcune anime sia dannate che sante, diversi mostri che popolano l'Inferno (come i Centauri, il Minotauro, Gerione, le Arpie ecc...) e alcuni angeli...
Esse possono essere a pagina intera, ma solitamente vengono messe in mezzo ai testi, come per affiancarli, per accompagnare il lettore durante la loro lettura.
L'artista, nei suoi disegni, nella parte dell'Inferno sembra aver voluto dare maggior risalto ai vari guardiani incontrati da Dante, i quali sono ritratti con delle espressioni piuttosto felici, mentre raramente si fanno vedere i dannati, ad eccezione di Paolo e Francesca e di Ulisse, i quali comunque non hanno un'espressione sofferente o preoccupata.
In tutte le sue illustrazioni l'artista ha usato dei colori molto belli, vivaci, accesi e brillanti, che rendono questo libretto molto colorato. All'Inferno c'è una prevalenza di colori quali il rosso, il viola, l'arancione e il marrone, mentre al Purgatorio e in Paradiso sono più utilizzati i marroni, i verdi, gli azzurri e i gialli.
 




Sopra: In alto un paio di immagini tratte dall'Inferno, in cui vediamo i violenti, Gerione e poi Lucifero; notate come le espressioni dei mostri infernali o dei dannati siano molto calme e rilassate, addirittura felici. Al centro potete vedere un'immagine del Purgatorio, di quando Dante incontra Beatrice e infine un disegno dell'Epireo, con la Rosa dei Beati, ritratta proprio come una rosa gigante.
 
"La Divina Commedia" scritto da Caterina Falconi è un libretto che cerca di riassumere tutte e tre le cantiche dantesche in un centinaio di pagine, un po' come aveva fatto anche il volume dei "Classicini". Inutile dire che l'opera dantesca non poteva che venirne fuori estremamente riassunta e sono soprattutto le parti dell'Inferno e del Purgatorio a risentirne maggiormente, mentre almeno del Paradiso l'autrice ha cercato di citare tutti i cieli e di presentare per ciascuno almeno un personaggio particolare. Del Purgatorio invece manca la settima cornice, quella dei lussuriosi e dei sodomiti, però almeno le altre cornici sono tutte accennate, anche se molto brevemente. Dell'Inferno invece mancano parecchie parti, anche quando un cerchio è accennato spesso non viene descritta la punizione vissuta da quei dannati, soffermandosi molto di più a presentare piuttosto i mostri e i guardiani che popolano l'Inferno. Ad esempio, quando Dante passa per il bosco dei suicidi l'autrice si sofferma più sulle Arpie, senza accennare cosa sia quel bosco: 
"Proseguendo, i due poeti arrivarono in una strana foresta di alberi contorti. Sui rami nodosi stavano appollaiati degli uccelli dal volto di donna.
- Chi sono, maestro, quelle creature?
- Quelle sono le famose Arpie- rispose Virgilio.
Usciti dal bosco, Dante e la sua guida si trovarono in un deserto, sotto una pioggia di fuoco, che però non li scottò".
In effetti con le anime dei dannati Dante interagisce molto poco, parlando solo con 3/4 persone (Paolo e Francesca, Brunetto Latini e Ulisse e Diomede), senza contare che molti gironi vengono proprio saltati: gli eretici e molti tra i violenti come i ruffiani e i seduttori, gli adulatori, i simoniaci, i maghi e gli indovini, i barattieri, i ladri, i seminatori di discordia e i falsari non sono stati nemmeno citati.
Le illustrazioni di Letizia Depreti ricoprono un ruolo piuttosto importante in questa riduzione della Divina Commedia dantesca, in quanto sono molto presenti e hanno proprio il compito di accompagnare il lettore e di guidarlo durante la lettura. Sono disegni molto carini e graziosi, dai colori accesi, brillanti, vivaci e intensi, che trasmettono una certa allegria. Anche la parte riguardante l'Inferno non è mai rappresentata in modo cupo o sofferente, addirittura alcuni dei dannati (di cui vediamo poco comunque) e molti dei mostri incontrati da Dante hanno perfino un'espressione felice e serena.
Ne risulta una versione della Divina Commedia veramente striminzita (altro che "minuzia di particolari"), come ci si aspetta da una versione in cui l'autrice ha dovuto riassumere in neanche un centinaio di pagine (scritte grandi e con una notevole interlinea), di cui molte occupate pure dai disegni, tutte le tre cantiche dantesche. Come vi spiegavo anche prima, la cantica più tagliata risulta essere quella dell'Inferno, che non va bene neanche come riassunto dell'originale, mentre Purgatorio e Paradiso sono già più passabili. Carine e molto colorate le illustrazioni, anche se tendono a rappresentare l'Inferno in modo un po' troppo felice.
 
Il volume è stato pubblicato nel 2021 dalle edizioni Theoria (Pane e Sale), è dotato di una copertina flessibile, ha 98 pagine, misura 20,3 cm d'altezza e 14,5 cm di lunghezza e costa 8,90 euro. Nel 2022 è stata pubblicata anche l'edizione in rigida, con 40 pagine e che misura 27,5 cm d'altezza e 33,6 cm di lunghezza e costa 14 euro

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venerdì 21 luglio 2023

Piccoli investigatori: Il mistero della mummia scomparsa e dello scheletro scomparso

In questo post presenterò altri due titoli dei "Piccoli investigatori", una serie di libri illustrati per ragazzi di ambientazione gialla, scritti da Ron Roy ed illustrati da John Steven Gurney.
Il titolo originale "Misteri dalla A alla Z" ("A to Z mistery") sta ad indicare che i libri sono stati pubblicati in successione partendo dal primo con lettera A iniziale The Absent Author per concludersi con l'ultimo The Zombie Zone. La serie è quindi composta da 26 libri, uno per lettera, successivamente visto il successo sono stati pubblicati 12 speciali. Dalla serie è nata una serie spin-off del 2009 intitolata Calendar Mysteries, la quale mette in relazione titoli e temi con i diversi mesi dell'anno, mai pubblicata però in Italia. A quanto pare nel 2023 la collana in inglese è pure ripartita con una nuova serie dedicata ai tre amici che si intitola: A to Z Animali mistery, scritta però da Kayla Whaley assieme a Ron Roy e illustrata da Chloe Burgett.
I protagonisti sono tre ragazzi investigatori:
  • Josh: un fifone pigro e sempre affamato che finisce per farsi trascinare dai suoi amici in nuove avventure
  • Dink: uno bambino coraggioso e intelligente pronto a fare qualsiasi cosa per i suoi amici.
  • Rose: la bambina definita "il Grillo Parlante del gruppo", è pratica e trova sempre una soluzione a ogni problema.
Se nel post precedente (questo) vi avevo parlato di tre libri della serie che hanno in comune il fatto di essere ambientati in qualche luogo stregato o infestato, questa volta di presenterò due titoli che hanno a che fare con qualche "mostro", o più nello specifico resti di persone, scomparso.

"Il mistero della mummia scomparsa": Tre ragazzini americani Dink, Rose e Josh, investigatori dilettanti ma molto ostinati, si recano a fare una visita al museo che prevede una mostra su tre mummie, ma durante l'incontro una donna ne ruba una. Sono i tre giova a indagare sul mistero della sparizione della mummia, che potrebbe essere legata ad un furto di gioielli egizi di grande valore.

 
 
"Il mistero dello scheletro scomparso": Dink (il cui nome per intero sarebbe Donald David Duncan) viene mandato nell'infermeria della scuola per farsi mettere un cerotto su un taglietto che si è fatto mentre distribuiva dei fogli per un compito in classe. Quando giunge all'infermeria tuttavia fa nitare all'infermiera che lo scheletro che di solito è nell'angolo non c'è più, cosa di cui l'infiermiera non si era accorta finoa  quel momento, in quanto quando era arrivata alle 7 e mezza esso era ancora al suo posto. Josh, Dink e Rose si mettono quindi a indagare sulla scomparsa di uno scheletro dall'infermeria, ma quando si accorgono che qualcuno sta disseminando la scuola di falsi indizi, le cose si complicano...
 
 
 
Ogni volume è accompagnato dalle illustrazioni in bianco e nero di John Steven Gurney le quali sono piuttosto numerose all'interno dei testi, e sono spesso a pagina intera, a doppia pagina, oppure a 3/4 di pagina, nonostante i libretti siano piuttosto corti. Le immagini servono ai giovani lettori come supporto durante la lettura, aiutandoli a immaginarsi le scene descritte nei testi come: i tre gazzi che analizzano un'impronta on undizio trovato sulla scena, i tre che confrontano l'improntra trovata con la scarpa di un loro insegnante, il momento del ritrovamento dello scheletro...
Le illustrazioni, anche se semplici, sono piuttosto accurate e l'artista ha cercato di rappresentare quanto scritto nei testi nel modo più fedele possibile, facendo attenzione anche all'abbigliamento dei personaggi, al loro aspetto fisico (ovviamente i tre protagonisti sono ritratti sempre col medesimo aspetto) o ad altri piccoli particolari, come ad esempio il fatto di disegnare un'impronta di scarpa con la suola con un disegno a zigzag, poichè così è descritta nei testi.
I disegni sono carini, con uno stile abbastanza semplice ma piuttosto curato; gli elementi principali sono tracciati con linee precise e nette, ben marcate, dopodiché l'artista ha aggiunto alle immagini alcune ombreggiature con quelli che sembrerebbero degli acquerelli, più o meno leggeri in base a quanto scure debbano essere le zone d'ombra.


 

Sopra: Alcune delle illustrazioni in bianco e nero di John Steven Gurney (la prima in alto tratta dal volume sulla mummia e le altre da quelle sullo scheletro), le quali sono piuttosto numerose all'interno dei testi, spesso a pagina intera e servono a mostrare ai lettori cosa sta succedendo nella storia.

Così come gli altri volumi dei "Piccoli investigatori" che avevo letto in precedenza anche questi  sono dei libri adatti alle prime letture a partire dai 6/7 anni o a coloro che hanno problemi di lettura, poiché sono scritti con caratteri molto grandi, leggibili e ben distanziati fra di loro. Anche la presenza delle numerose illustrazioni, la maggior parte a pagina intera, aiuta i giovani lettori nella lettura e nella comprensione delle storie.
Tutte le storie comunque sono risultate piuttosto leggere e non troppo impegnative, anche i misteri proposti sono molto all'acqua di rose, come si suol dire, in quanto ai tre ragazzini non capita mai nulla di veramente spaventoso ed essi non corrono mai dei veri e propri pericoli. Ad esempio in "Il mistero della mummia scomparsa" i tre ragazzi assistono a una rapina rimanendo però nascosti, senza che i ladri si accorgano minimamente della loro presenza.
All'inizio di questo volume c'è stata una scena, che mi ha colpito, riguardante il fatto che i tre ragazzi vogliono iscriversi  a degli incontri organizzati dal museo e che costano un dollaro ciascuno, ma nessuno dei tre bambini ha un soldo. A questo punto mi aspettavo che, come tutti i bambini di 10 anni, andassero a spiegare la situazione e chiedere i soldi ai genitori, invece Josh spiega agli amici come possono guadagnarseli: "Oggi mio padre vuole sgomberare il granaio- spiegò. - Scommetto che ci pagherà se lo faremo al posto suo". Ed in effetti è così, in quanto i tre ricevono 7 dollari a testa dopo aver passato "il resto della domenica a lavorare". Che poi sette dollari a testa mi pare un po' pochino visto che questi devono aver passato ore a sgomberare oggetti dal garage. Comunque ho ammirato la voglia di fare di questi tre che si son proposti per un lavoro, piuttosto che andare semplicemente a chiedere qualche dollaro ai propri genitori (poi chissà, magari è stata una cosa fatta apposta dall'autore per mostrare un bel comportamento, perchè non so quanto la cosa possa essere realistica, contando che il libro è stato scritto nel 2001, quindi non chissà quanti anni fa).
Invece in "Il mistero del lo scheletro scomparso" i ragazzi raccolgono vari indizi (confrontano delle impronte, ricevono chiavi misteriose) per poi arrivare a comprendere la soluzione del caso e ritrovare lo scheletro scomparso, che qualcuno ha fatto sparire per fare un pesce d'aprile.
Sono quei tipi di gialli che forniscono al lettore qualche indizio e cercano di suggerirgli più possibili piste o sospetti da seguire, per cercare di creare un po' di mistero, visto che i casi spesso sono piuttosto semplici, a volte quasi ingenui.
Una serie carina e poco impegnativa (simile alla serie di Scooby-Doo), perfetta per le prime letture e per quei bambini che vogliono approcciarsi per la prima volta al giallo, un giallo poco impegnativo e molto semplice.
Anche in questo caso persiste il problema del fatto che le caratterizzazioni dei personaggi sono troppo semplici, quasi inesistenti, e quindi finiscono per risultare sempre un po' superficiali e banali: Josh è l'unico che nel trio si distingue, ma solo per il fatto che è quello più timoroso e che ha sempre fame, Rose, che viene descritta come "il grillo parlante della situazione" non mi è parsa esserlo più di tanto, e tra il suo personaggio e quello di Dink non sono poi molte differenze.
A complicare un po' le cose rimane il fatto che l'ordine di uscita dei volumi in italiano e in inglese è differente, comunque in questi volumi la cosa fortunatamente non si nota più di tanto, in quanto l'autore non fa particolari riferimenti a eventi scritti in romanzi precedenti.
 
Questi libri sono stati editi originariamente in inglese dalla Random House Books col titolo: "The Missing Mummy" nel 1993 e "The Shool skeleton" nel 1993. I titoli sono stati pubblicati invece in italiano rispettivamente nel 2001 e nel 2005 dalla PIEMME Junior. Ogni volume ha 96 pagine, una copertina flessibile, misura 20 cm d'altezza e 13 cm di lunghezza e costa 6,50 euro.
 
Ecco tutti i titoli che fanno parte della serie dei "Piccoli Investigatori":
  • 7) "Il mistero dello scrittore rapito (The Absent Author) (1997)
  • The Bald Bandit (1997)
  • The Canary Caper (1998)
  • 3) "Il mistero del castello fantasma (The Deadly Dungeon) (1998)
  • 8) "Il mistero delle lettere rubate (The Empty Envelope) (1998)
  • The Falcon's Feathers (1998)
  • 4) "Il mistero del tesoro sommerso (The Goose's Gold) (1998)
  • 1) "Il mistero dell'albergo stregato" (The Haunted Hotel) (1999)
  • 6) "Il mistero dell'isola invisibile" (The Invisible Island) (1999)
  • 5) "Il mistero della pietra verde" (The Jaguar's Jewel) (2000)
  • "The Kidnapped King" (2000)
  • "The Lucky Lottery" (2000)
  • 2) "Il mistero della mummia scomparsa" (The Missing Mummy) (2001)
  • 9) "Il mistero della pepita gigante" (The Ninth Nugget) (2001)
  • 14) "Il mistero del quadro rubato" (The Orange Outlaw) (2001)
  • "The Panda Puzzle" (2002)
  • 11) "Il mistero delle sabbie mobili" (The Quicksand Question) (2002)
  • 10) "Il mistero del cavallo nero (The Runaway Racehorse) (2002)
  • 13) "Il mistero dello scheletro scomparso (The School Skeleton) (2003)
  • 12) "Il mistero del tirannosauro parlante (The Talking T-Rex) (2003)
  • The Unwilling Umpire (2004)
  • 18) "Il mistero del vampiro in vacanza (The Vampire's Vacation) (2004)
  • 16) "Il mistero del lupo bianco (The White Wolf) (2004)
  • The X'ed-Out X-Ray (2005)
  • 15) "Il mistero dell'oro rubato (The Yellow Yacht) (2005)
  • 17) "Il mistero del cimitero stregato (The Zombie Zone) (2005)
 
       
 
     
Sopra: Alcune delle copertine dei volumi presenti nella serie, il cui titolo è sempre posto nella fascia dorata in basso, mentre in altro, in una targhetta dorata ovale, vi è il titolo della collana con tanto di volti dei tre protagonisti.
 
Sopra: Alcune copertine di una ristampa degli anni Duemila dell'edizione inglese, che hanno conferito ai volumi un design più moderno e anche maggiormente coerente con la fascia d'età a cui i libri sono rivolti.
 
Ecco i titoli della serie spin-off del 2009 intitolata Calendar Mysteries, la quale mette in relazione titoli e temi con i diversi mesi dell'anno, che corrispondono spesso a varie festività di un dato mese:
  • January Joker (2009)
  • February Friend (2009)
  • March Mischief (2010)
  • April Adventure (2010)
  • May Magic (2011)
  • June Jam (2011)
  • July Jitters (2012)
  • August Acrobat (2012)
  • September Sneakers (2013)
  • October Ogre (2013)
  • November Night (2014)
  • December Dog (2014)
  • New Year's Eve Thieves (2014)
 
Sopra: Le copertine della serie spin-off "Calendar Misteryes", le quali hanno già un aspetto un po' più moderno (soprattutto nell'uso dei colori) rispetto a quelle degli anni Novanta.
 
Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.