Poco tempo fa vi avevo parlato di una versione di "La regina delle nevi" di Hans Christian Andersen illustrata da Sanna Annukka, ora vi presenterò un'altro libro illustrato basato su questa fiaba di Andersen: "La regina delle nevi" di Sonia Mangoni e con le illustrazioni di Sonia Maria Luce Possentini.
Sopra: La copertina di questa versione di "La regina delle nevi" mostra una illustrazione realizzata dalla Possentini, che si trova anche all'interno del libro.
In questa versione i testi non sono quelli scritti proprio da Andersen, ma sono stati riscritti e riadattati da Sonia Mangoni. Vi riporto ora l'inizio della storia di questa edizione e poi il corrispettivo pezzo di un'altra edizione che però contiene il racconto integrale di Andersen.
Versione edita da Edizioni Nuages: "Era maggio. I bambini già sentivano arrivare l'estate e correvano fuori nel sole. Le rondini volavano sopra i tetti della città. Era una città piccola e bella nata tanto tempo prima vicino al fiume, con case basse e tanti alberi. In due casette vicine con un giardino in comune vivevano un bambino di nome Kay e una bambina di nome Gioia. Abitavano porta a porta, si conoscevano da sempre e si volevano bene. Uscivano a giocare in giardino passando sotto l'arco formato da due piante di rose che si arrampicavano e si intrecciavano."
Versione edita da TASCHEN: "Nella grande città, dove ci sono così tante case e tanti uomini che non c'è abbastanza spazio perché tutti possano avere un giardinetto, e dove perciò ci si deve accontentare di tenere dei fiori dentro i vasi, c'erano due bambini poveri che avevano un giardinetto appena più grande di un vaso. I due bambini non erano fratello e sorella, ma si volevano bene come se lo fossero. Erano vicini di casa. Abitavano in due soffitte, dove i tetti spioventi di due case che stavano l'una di fronte all'altra quasi si toccavano. Sopra la grondai, in ogni casa si apriva una finestrina: bastava scavalcare la grondaia per passare da una finestra all'altra. Ognuna delle due famiglie aveva messo fuori dalla finestra una cassettina di legno, dove crescevano erbe aromatiche, utili per cucinare. In ogni cassetta si trovava anche una pianta di rose, che crescevano benissimo."
Come potete leggere le due versioni sono profondamente differenti, Mangoni ha proprio effettuato una vera e propria riscrittura della fiaba, tagliando e modificando vari elementi. Ad esempio nella sua versione manca il capitolo introduttivo, quello del troll malvagio che creava lo specchio maligno che poi finiva in frantumi e di cui una scheggia finiva nell'occhio di Kay. Come potete leggere poi in queste prime righe che sono l'inizio della storia anche l'ambiente in cui vivono i due bambini è ben diverso da quello descritto da Andersen. Quest'ultimo infatti spiega subito che i due vivono in una grande e affollata città, in cui le case (almeno quelle popolari) sono molto vicine le une alle altre, e che i due bambini sono poveri, infatti non possono permettersi di avere un vero giardino. Nella riscrittura della Mangoni invece si sottolinea la bellezza della città in cui vivono i due protagonisti e viene detto che entrabi vivevano in delle belle casette e che possedevano un giardino. Qui poi Gerda è stata chiama Gioia.
Ecco poi altre differenze che si trovano nel testo della Mangoni:
- La scheggia che entra nell'occhio di Kay è una scheggia di ghiaccio (e non di vetro) creata dalla regina delle nevi ("Dai lembi svolazzanti del mantello schizzavano via pezzettini di vetro [...]: altro non erano che schegge di ghiaccio...")
- La regina delle nevi va a prendere Kay nella sua camera, attraverso la finestra, mentre nella fiaba di Andersen lui si attaccava con lo slittino alla slitta di lei, che lo trascina via fuori dalla città.
- Quando Gerda incontra la vecchia nel giardino nella fiaba di Andersen è lei a prendere la bambina nel fiume e a portarla a riva, ascoltando la sua storia e offrendole delle ciliegie da mangiare. Nella versione della Mangoni Gioia entra nel giardino della vecchia di nascosto e si mette a mangiare le ciliegie.
- Nella versione della Mangoni Gioia incontra una principessa che ha appena adottato un bambino e che le regala una bicicletta d'oro, mentre in quella di Andersen non si trattava di un bambino ma del fidanzato della principessa, che le regala un cocchio d'oro.
- Nella versione della Mangoni la giovane brigantessa decide di andarsene anche lei dal covo di ladri ("Sono stufa di stare nascosta in questo covo di ladri e far da guardia ai prigionieri").
- Nella versione di Andersen Gerda incontra sia la massaia lappone che quella finlandese, mentre in quella della Mangoni incontra solo la prima.
Oltre a ciò i testi sono stati ampiamente riassunti, e molte parti sono state eliminate o comunque molto riassunte.
Sopra: Due pagine in cui si vede la regina delle nevi sulla sua slitta, mentre disperde cristalli di ghiaccio.
Ciò che rende però degna di nota questa edizione di una delle fiabe più famose di Andersen sono però le illustrazioni di Sonia Maria Luce Possentini, la quale è un'artista che ha realizzato diversi albi illustrati molto interessanti come: "Io, Titanic" di Fulvia degl'Innocenti (2012), "L'alfabeto dei sentimenti" di janna Carioli (2013), "Esco così mi perdo" di Matteo razzini (2014), "Canti dell'attesa" di Sabrina Giarratana (2015), "Angeli" di Emily Dickinson (2017), "La natura sa quasi tutto" di Alberto Casiraghy (2020),"Poesie nell'erba" di Sabrina Giarratana (2021), "La fioraia di Sarajevo" di Maria Boccia (2021), "Poesie di luce" di Sabrina Giarratana (2021), "Storia di amore e vapore"di Francesco Niccolini (2021) e tanti altri.
Molti libri da lei illustrati erano raccolte di poesie, in quanto effettivamente questa artista ha uno stile molto delicato, poetico, enigmatico ed effimero, ma al contempo molto suggestivo e intrigante.
Sopra: Sonia Maria Luce Possentini ha uno stile molto delicato, poetico, enigmatico ed effimero, ma al contempo molto suggestivo e intrigante.
Le sue illustrazioni sono delicate e ricche di dettagli, curate minuziosamente (in particolare i fiori e i frutti, che sono estremamente realistici e che, a differenza di persone o animali, hanno un aspetto più concreto e palpabile), senza però svelare troppo e lasciando sempre un po' di mistero.
I personaggi dei suoi disegni risultano sempre molto espressivi, soprattutto i bambini (molto bella ad esempio l'espressione sorpresa di Gerda, che sembra essere rivolta proprio verso il lettore, mentre assaggia i frutti che le pone la vecchia del giardino fiorito).
In questo caso l'artista utilizza colori vivaci, luminosi e brillanti, per creare immagini piene di luce. Alcune immagini risultano molto colorate, mentre in altre, soprattutto quelle che hanno a che fare con la regina delle nevi, predominano il bianco e un azzurro/grigio.
Sopra: A sinistra l'immagine di Gioia che mangia le ciliegie della vecchia maga, notate l'espressione della bambina e il realismo di fiori e frutti. A destra un'illustrazione in cui predominano i blu e i verdi, dalle tonalità brillanti e vivaci.
"La regina delle nevi" di Sonia Mangoni è una riscrittura della fiaba di Andersen che contiene molti cambiamenti rispetto alla versione originale. Questa edizione risulta infatti molto più breve (molte parti sono state tagliate e riassunte), senza contare che alcuni elementi sono proprio stati cambiati (tipo l'ambiente in cui inizialmente parte la vicenda, l'estrazione sociale dei protagonisti..).
Ciò però per cui questa edizione merita l'acquisto (tra l'altro io l'ho trovata in sconto al 50%) sono le illustrazioni di Sonia Maria Luce Possentini, la quale si riconferma anche in questo caso una grande artista, dallo stile molto delicato, poetico, enigmatico ed effimero, ma al contempo molto suggestivo e intrigante. In effetti probabilmente sono immagini rivolte più ad un pubblico adulto che non di bambini, tuttavia la loro delicatezza può essere apprezzata da numerosi lettori.
Questo libro è stato pubblicato nel 2018 dalle Edizioni Nuages, ha 32 pagine, la copertina rigida e misura 28,5 cm d'altezza e 21,3 cm di lunghezza e costa 16 euro.
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