lunedì 29 aprile 2024

Rime di fiaba e realtà di Bruno Tognolini

Bruno Tognolini è un autore di poesie, romanzi, testi teatrali, saggi e canzoni che da tren'anni scrive per bambini e adulti. Tra le sue raccolte di rime troviamo ad esempio: "Rime di rabbia: cinquanta invettive per la rabbia di tutti i giorni" illustrato da Giulia Orecchia (2010, Salani Editore), "Rime raminghe: poesie scritte per qualcosa o qualcuno che poi girano il mondo per tutti" (2013, Salani Editore), "Le filastrocche della Melevisione" con illustrazioni di Giuliano Ferri (2011, Gallucci), "Mal di pancia calabrone: formule magiche per tutti i giorni" con disegni di Giulia Orecchia (2009, Nord Sud Edizioni), "Rime rimedio: cinquanta filastrocche chieste dai grandi  per bambini che hanno accanto, o dentro" (2019, Salani Editore), "Rima Rimani: filastrocche" con illustrazioni di Giulia Orecchia (2014, Nord Sud Edizioni), "Magari! Rime di desideri da strillare insieme" (2021, Camelozampa),  , "Mamma lingua: Ventuno filastrocche per neonati e per la voce delle mamme" illustrato da Pia Valentinis (2008, Il Castoro), "Alfabeto delle fiabe" con disegni di Antonella Abbatiello (2012, TopiPittori).... 
In passato avevo già parlato di alcuni suoi lavori, oggi ne affronterò un altro: "Rime di fiaba e realtà" con disegni di Giuliano Ferri, una raccolta di poesie e rime della Melevisione.
 
 
 Sopra: In alto a sinistra la copertina delle prima edizione del 2014, a destra quella più recente del 2019.
 
Questa raccolta è divisa in due parti, di cui la prima e la seconda parlano della realtà delle cose tangibili, tra cui, in particolare "del corpo e dei giorni" e "delle cose del mondo" (faccia, freddo, sapori, profumi, castagne, farfalle, radio...) e una terza che parla delle fiabe, di storie e delle cose invisibili: lupi, orchi, pirati, specchi, pranzi di mostri, la fame del lupo, sirene, formule per fare e disfare, formule per svegliare le pietre e le statue, formule per risvegliare le belle addormentate ecc...
Le filastrocche hanno diversa lunghezza, possono avere dai 4 ai 15 versi e possono avere versi pentasillabi fino a versi di 9 (novenari) o 15 sillabe (chiamati decapentasillabi). La maggior parte delle poesie sono in rima baciata (AA BB), a volte anche alternata (AB AB), il che le rende piuttosto orecchiabili, ed alcune delle filastrocche contengono anche onomatopee.
 
Filastrocca del freddo
 Frrrr, Frrrr, freddo gelo!
Naso e orecchie lividi
Neve e ghiaccio giù dal cielo
Brr, brrrr, brividi!
 
Filastrocche dell'acqua che va
 Acqua che passi coi flutti forti
Da dove vieni? Cosa mi porti?
Acqua che passi e vai sotto i ponti
Che cosa sai? Cosa racconti?
Acqua che passi, non ti fermi mai
Oggi che cosa mi dai?
 
Filastrocca dei tesori
 Sei passi a destra, volta di là
Ecco la grotta di Alì Babà
Volta a sinistra, mezzo saltino
 Ed ecco l'oro del furbo Aladino
Corri a zigzag, segui la guida
Ecco il castello del grande re Mida
Segui i miei passi, segna i miei posti
Ecco i tesori nascosti!

Filastrocca di strega allo specchio
Specchio stregato, ti chiedo un dono
Fammi più bella di quella che sono
Dammi due occhi di gatta moresca
Dammi una fronte di luna serena
Dammi due guance di candida pesca
Dammi una bocca di rossa amarena
E arcobaleni di meraviglia
Dammi per sopracciglia
 
 Sopra: Le pagine che segnano la fine della seconda parte (Filastrocche delle cose del mondo) che si conclude con la poesia sul fuoco e l'inizio della terza parte sulle filastrocche di fiabe e di storie.
 
Le filastrocche sono accompagnate dalle illustrazioni di Giuliano Ferri, che hanno un aspetto carino, grazioso e colorato, dalle tinte brillanti, allegre e accese.
I disegni rappresentano elementi citati nelle varie poesie: scrigni del tesoro, onde, arcobaleno, sole, fiori, fiamme, nella filastrocca sulle belle addormentate è ritratta una fanciulla addormentata su un letto di fiori, in quella sullo specchio vediamo un ragazzo mentre attraversa appunto uno specchio ecc ...
L'aspetto dei disegni è abbastanza realistico ma scherzoso, per cui oltre a elementi ritratti in modo comunque realistico (come paesaggi innevati, arcobaleni, castagne, acque...) ve ne sono altri più fantasiosi come: sveglie con le ali, radio con zampe da cane, un sole con un cappello da cuoco che cucina, coniglietti che fanno magie...




 Sopra: Alcune pagine della raccolta che mostrano alcune delle colorate e simpatiche illustrazioni di Ferri che accompagnano i testi.
 
"Rime di fiaba e realtà" di Bruno Tognolini è una graziosa piccola raccolta di filastrocche scritte da Tognolini per il programma della Melevisione, con disegni di Giuliano Ferri, i quali sono carini e graziosi, molto colorati e allegri, e accompagnano le poesie rappresentando ciò di cui in esse si parla in modo a volte realistico ed altre in modo più fantasioso.
La raccolta contiene filastrocche che parlano di cose concrete e reali come la faccia, le mani, il sangue, le castagne, il miele, la radio, l'acqua, ma anche i profumi, i sapori, le malattie, il freddo, le ore... Poi vi è la parte che riguarda invece la parte fantastica, che fa riferimento a storie e in particolare alle fiabe. La parte che io ho preferito del libro è stata quest'ultima, in quanto ho trovato le filastrocche di questa parte più interessanti e intriganti, probabilmente per i riferimenti alle fiabe, che io adoro e infatti vi ho recensito già diversi libri di filastrocche e rime che parlano proprio di fiabe (come "Alfabetiere delle fiabe" di Fabian Negrin o "Alfabeto delle fiabe" di Bruno Tognolini). Interessante ad esempio la "Filastrocca di strega allo specchio" che fa riflettere sul cambiare il proprio aspetto fisico, cercando di migliorarlo; oppure "Lettera in rima alla principessa" che è una lettera scritta dalla fata madrina alla principessa in cui la sprona a essere generosa: "Adesso ascoltami, mia principessa / Non puoi pensare soltanto a te stessa / Sei la più bella, figlia del re / Solo se il regno è più bello di te / puro velluto sarà la tua pelle / Se nel tuo regno le case son belle ..."; o "Filastrocca dello specchio", che ti pone davanti a una scelta: "Che cosa vedi dietro lo specchio? / Un viso che ti assomiglia parecchio / E cosa vedi se guardi giù in fondo? / Un posto che sembra proprio il tuo mondo / Allora scegli, non indugiare / Da quale parte del mondo vuoi stare?".
Della parte, sulle filastrocche del corpo e di tutti i giorni, mi è piaciuta la poesia "Piccolo e grande", che gioca sulla relatività delle altezze, in proporzione a cosa le confrontiamo: "Per il mio gatto io sono elefante / Per una mosca il mio gatto è un gigante / Io sono più piccolo di mio papà / Ma lui più piccolo diventerà / Tempo che passa col battito d'ala / Basso che cresce, alto che cala / Giorno che entra, anno che esce / Il grande cala e il piccolo cresce".
Una raccolta breve e graziosa, che piacerà ai bambini a partire dai 3/4 anni (dai 7 per la lettura autonoma), anche se per la lunghezza del libro e i temi trattati ho preferito altre raccolte dello stesso autore.
 
Questo libro è stato pubblicato nel 2014 dalle Gallucci Editore, ha 63 pagine, una copertina flessibile, misura 16 cm d'altezza e 12 cm di lunghezza e costa 9,90 euro; nel 2019 è stata stampata una seconda edizione che costa 8,90 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo

giovedì 25 aprile 2024

I ragazzi degli scogli di Olga Visentini

"I ragazzi degli scogli" è un romanzo del 1952 scritto da una certa Olga Visentini (1893-1961), un'autrice e traduttrice italiana che ha pubblicato fiabe, racconti, poesie, filastrocche, romanzi storici e romanzi fantastici per ragazzi. Accanto a questa produzione creativa trovano spazio pure traduzioni e riduzioni di classici. Incredibile che attualmente di lei non si ricordi più nessuno, io stessa ho scoperto per caso qualche suo opera, tra cui appunto questa.
 
 
Sopra: A sinistra la copertina dell'edizione del 1952 della Garzanti, in tela, mentre a destra l'edizione della Mursia del 1971.

La storia è ambientata nell'agosto del 1684, lungo un lembo della costa albanese, "quasi dirimpetto a Corfù, dove nel 1684 ancora prosperavano piccole colonie di dalmati, trasmigrati dal Nord con la graduale conquista della repubblica di Venezia, e che avevano conservato della loro Dalmazia l'indomita fierezza e della civiltà veneta il linguaggio, la grazia e incondizionata ammirazione."
La storia vede come protagonista una banda di ragazzi, figli di pescatori, in particolare Marco, un biondino, e Lorenzo, un ragazzo di stirpe nobile, i quali sono i capi del gruppo, anche se in realtà non si può dire che in tutto il romanzo ci sia un vero e proprio unico protagonista.
Ecco comunque come viene descritto Lorenzo la prima volta che appare nella storia: "Lorenzo Demonio era rimasto a lungo sul limite estremo della punta Lionata, investito dal sole e da un leggero vento marino, che modellava i pochi stracci attorno al suo corpo si adolescente, alto, e snello, dai muscoli forti, la cui elasticità era rivelata dall': atteggiamento eretto, dalla testa gettata un poco all'indietro, ed anche dal quel profilo deciso e regolarissimo sotto i capelli biondi, un poco lunghi, tutti rovesciati sulla nuca dove si arricciavano come quelli di un paggio. I suoi occhi grandi e turchino fissavano le lontananze...".
I genitori di Lorenzo sono infatti dei nobili: il padre, Maurizio Demonio, svolge incarichi per il Doge ed un giorno viene richiamato a Venezia per prendere il comando di una nave per una spedizione contro i Turchi, così lui e la moglie devono partire, decidendo di lasciare i figli (Lorenzo e sua sorella Laura) a Roccalmare. Peccato che una notte la rocca venga attaccata da dei pirati, così Lorenzo è costretto a fuggire (anche la sorella tenta la fuga, ma non ce la fa), mentre i farabutti danno fuoco alla magione. La sorella e altri servitori scompaiono nell'incendio, ma siccome non vengono ritrovati corpi vi è la possibilità che siano stati rapiti dai pirati, così Lorenzo e gli altri figli di pescatori iniziano a covare il desiderio di comprare un veliero per potersi mettere alla loro ricerca.
Ovviamente Lorenzo sa che la cosa è piuttosto irrealistica, anche riuscendo a trovare centinaia di ostriche, così appena un altro ragazzo gli comunica che a Vodizza (a cinque miglia da Corfù) vi è un'intera flotta veneziana Lorenzo decide di recarvisi per farsi ascoltare e chiedere aiuto nelle ricerche della sorella. L'operazione va a buon fine, così il ragazzo rimane sulla nave per cercare la sorella, mentre i suoi giovani amici pescatori cercano di aiutare da terra, seguendo le indicazioni del capitano Strassoldo, quello che ha accolto Lorenzo sulla sua nave, per tenersi pronti per un'importante missione.

Sopra: Alcune pagine tratte dal primo capitolo del libro, in cui facciamo la conoscenza dei "ragazzi degli scogli" del titolo, di cui potete anche vedere un disegno nella pagina a destra.

La storia è accompagnata dalle illustrazioni di Guido Zamperini le quali possono essere sia a colori che in bianco e nero. 
Queste ultime sono solitamente collocate in mezzo ai testi, di dimensioni abbastanza grandi, sebbene ve ne siano anche alcune pagina intera. 
Le illustrazioni a colori sono invece sempre a pagina intera, dalle tinte accese e brillanti.
I disegni rappresentano scene della storia e hanno un aspetto realistico e abbastanza ricco di dettagli e particolareggiato, anche se sembrano essere le immagini in bianco e nero quelle maggiormente curate, forse per il lavoro di ombreggiature che risalta di più.
Rappresentando scene della storia la maggior parte dei casi le scene sono ambientate in ambienti marinareschi: barche in mezzo al mare, scogli, ambienti sottomarini, anche se non mancano anche case.

 

 
Sopra: In alto alcune illustrazioni in bianco e nero,di cui quella a sinistra ci mostra Luchino che si è tuffato in mare, e quella a destra rappresenta Fioretta, la sorella di Marco, uno degli amici pescatori di Lorenzo.  In basso alcune a colori di cui la prima a destra raffigura il veliero dei pirati e quella a destra l'incontro tra Lorenzo e Marco e il comandante della flotta veneziana.
 
"I ragazzi degli scogli" di Olga Visentini è un bel romanzo per ragazzi, di avventura, ma anche di tipo storico, in quanto ambientato in un'epoca e in dei luoghi precisi, tenendo conto dei fatti storici/politici accaduti in quel periodo storico. L'opera mi ha trasmesso un po' le atmosfere dei romanzi salgariani, anche se questo scritto dalla Visentini mi pare più semplice come primo approccio rispetto ai volumi di Salgari, nonostante il linguaggio utilizzato sia comunque un po' complesso per i bambini di oggi.
Il testo contiene infatti un linguaggio ricco, pensate che una delle descrizioni recita ad esempio così: "E scompare a sua volta sott'acqua, fra il ruggito delle schiume, che chiazzavano di bianco l'azzurro del mare, e si allargavano intorno agli scogli con slabrature trinate che si dissolvevano in perle iridescenti." Vengono utilizzati inoltre anche diversi termini specifici dell'ambiente marinaresco o semplicemente caduti in disuso attualmente, tipo: tartana (piccolo veliero mediterraneo da carico), prora, gomena, scafo, paratia, bragozzi (imbarcazione da pesca o da carico tipica del medio e alto Adriatico), feluca (piccola imbarcazione a vela), lupatto (lupetto), lucore (lucentezza), trasbordando (inteso come trasportando), secondare (nel senso di accompagnare), cilestrini (di colore celeste chiaro), émpito (impeto), calandra (macchina utensile costituita da cilindri rotanti), piote (copertura che caratterizza l'architettura dell'area ticinese), canniccio (stuoia di canne), papilanti (palpitanti), perorazioni (arringa, discorso pronunciato con convinzione in difesa di qualcuno/qualcosa), passeraio (chiacchierio rumoroso o chiassoso), papilare (cantare degli uccelli) ...
La storia parla di pirati, i quali però questa volta non sono i protagonisti della vicenda, come accadeva invece con i romanzi salgariani, ma sono invece gli antagonisti, in quanto, almeno inizialmente, il protagonista della vicenda è Lorenzo, un ragazzo nobile veneziano che intraprende la missione di ritrovare la sorella, scomparsa in seguito all'attacco dei pirati a Roccalmare e probabilmente rapita da loro. Ad aiutarlo nell'impresa sono i suoi amici figli di pescatori, con cui il ragazzo ha giocato durante la primavera, quando i genitori lo hanno portato a Roccalmare: "La sua amicizia con Marco Molin e con Lucio, suo fratello, Michele Verlato, Luchino, Paolotto, Simonetto e con tutti gli altri, risaliva a quei mesi; e benché i Delminio non conoscessero di persona quegli amici di nuovo genere, glieli concedevano, perchè onesti e capaci di insegnare a Lorenzo la santità del lavoro".
Lorenzo è un bel ragazzo coraggioso e intelligente, che inseguito alla distruzione di Roccalmare impara ad adattarsi a vivere poveramente con una famiglia di pescatori, sebbene il testo faccia sempre trasparire il fatto che lui sia figlio di nobili, cosa che emerge dal portamento, dall'atteggiamento e dalla sua istruzione. Nel testo ad esempio viene detto: "... perchè il Delminio, pur in cenci al pari di lui e degli altri, era diverso; e gli veniva spesso di pensare: 
<<Un arcangelo travestito.>>
Se all'improvviso gli fosse comparso davanti in abito di velluto, con arricciature di trina ai polsi e intorno al collo e spada al fianco, sarebbe stato pronto a giurare di averlo veduto sempre così."
Buona parte della storia comunque segue le vicende non solo di Lorenzo, ma del resto del gruppo di figli di marinai, del loro viaggio per raggiungere Prèvesa e dei giorni in cui vi restano in attesa del segnale che Strassoldo ha promesso di dar loro al giusto momento. Poiché il gruppo è composto da 11 ragazzi non posso dire che siano tutti adeguatamente approfonditi, ma seguiamo soprattutto i comportamenti di Nicoletto, Simonetto, Luchino e Marco, il vice capo del gruppo, in assenza di Lorenzo. Tra parentesi (visto che come vi ho detto il romanzo è anche storico), la città di Prèvesa  è attualmente un comune della Grecia situato nella periferia dell'Epiro, in passato è stata sotto dominazione veneziana per molti anni, prima di venire presa dagli ottomani nel 1449.
Nel romanzo viene anche citato il personaggio di Francesco Morosini, il quale fu il centottesimo doge della Repubblica di Venezia, dal 1688 fino alla sua morte nel 1694, anche se in precedenza era stato nominato per quattro volte capitano generale da Mar. Nel 1684, anno in cui si ambientano le vicende del libro, vinse a ripetizione e minacciò i cardini dell'Impero Turco nel Mar Mediterraneo e nel 1864 conquistò l'isola di Santa Maura. A tale proposito nel testo Strassoldo spiega: 
"<<Per mantenere la conquista di Santa Maura occorreva quella di Prèvesa>>. 
<<Ma era pericolosissimo attaccare Prèvesa di fronte.>>
<<Il Morosini l'ha svuotata con l'astuzia.>>
<<Ed io, conte di Strassoldo, sono stato prescelto per lo sbarco clandestino.>>
<<Ed io, nobile Loredan, ho preparato le strade.>>"
Le figure femminili partecipano raramente attivamente all'azione (in questo si vede che il romanzo è un po' vecchio stampo, in quanto appunto l'azione sembra essere cosa appartenente solo al genere maschile, mentre le donne fanno più da supporto morale). Però ad un certo punto della storia comunque compaiono una vecchina e una ragazzina che aiuteranno la banda di ragazzi a giungere a destinazione, dove Strassoldo li ha voluti inviare e la vecchietta farà la sua parte per riuscire a liberare uno dei ragazzi che è caduto prigioniero dei Turchi.
Una bella storia avventurosa, intrigante, adatta a partire dai 9/10 anni in quanto il linguaggio è un po' complesso, che vede dei ragazzini contrapporsi ai Turchi per salvare una donzella in difficoltà (la sorellina del protagonista). Un tipo di romanzo un po' vecchio stampo, ma che conserva certamente un certo fascino, dove emergono ideali come l'importanza (addirittura la "santità") del lavoro, dell'essere coraggiosi, di aiutare gli amici in difficoltà, del supportarsi a vicenda e fare gioco di squadra, nonché la presenza/importanza della religione, poiché vediamo spesso persone pregare, un comportamento tipico per l'epoca, non manca neanche una certa dose di amor di patria (in questo caso il desiderio di battersi per la Repubblica di Venezia), sebbene i ragazzi non siano propriamente veneti ma dalmati (infatti sono chiamati "dalmatini").
 
Questo libro è stato pubblicato nel 1952 dalle Edizioni Garzanti, ha 234 pagine, una copertina rigida, misura 23,3 cm d'altezza e 16 cm di lunghezza.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo

lunedì 22 aprile 2024

La squadra dell'impossibile: La notte di Dracula di Max Keller (Massimo Polidoro)

"La squadra dell'impossibile: La notte di Dracula" di Max Keller, alias di Massimo Polidoro (il cui nome compare sulla prima edizione del primo volume della saga) è il secondo volume di una trilogia chiamata appunto "LA SQUADRA DELL'IMPOSSIBILE" che vede in azione i membri di una squadra che si occupa di risolvere fatti inspiegabili che hanno a che fare solitamente con il soprannaturale. I protagonisti delle vicende sono in particolare Omero Leeds, riflessivo e curioso figlio di un poliziotto di Scotland Yard, e Amelia Fay, una ragazzina coraggiosa e furba.

 Sopra: Sulla copertina, dai toni sul rosso, vediamo i due protagonisti e alle loro spalle il conte Dracula.
 
A Londra gli echi della vicenda di Frankenstein non si sono ancora spenti che già nuovi, inquietanti avvenimenti stanno scuotendo l'opinione pubblica... In un caffè del centro qualcuno giura di aver visto un individuo passare davanti a uno specchio senza produrre alcuna immagine riflessa. Intanto nella campagna a sud della città si susseguono macabri ritrovamenti di animali senza più una goccia di sangue in corpo e con strane ferite sul collo. Nessuno sembra avere dubbi: è l'opera di un vampiro, forse proprio del conte Dracula in persona! Mentre l'isteria collettiva cresce, il sergente Leeds decide di rivolgersi all'infallibile Max Keller perché lo aiuti a risolvere il caso. Ma, ancora una volta, saranno Omero e gli altri membri della squadra dell'impossibile ad addentrarsi nelle nebbie del mistero per vederci più chiaro. Keller infatti accetta di aiutare il sergente e manda i ragazzi (Omero, Amalia e Rusty) nel paese in cui è avvenuto il fatto per verificare la faccenda e raccogliere informazioni, mentre Blacky raccoglie informazioni a Londra su cosa hanno visto veramente al caffè.
I ragazzi però finiranno per mettersi nei guai: Omero, Amelia e Rusty andranno a casa del presunto vampiro e Blacky si fa catturare da il Turco e la su banda di ragazzi di strada.
 
  Sopra: Queste pagine iniziali sono riservate alla presentazione dei personaggi che fanno parte della Squadra dell'impossibile, di cui a sinistra vediamo i due protagonisti.
 
La storia è accompagnata dalle illustrazioni in bianco e nero opera di Alfio Buscaglia che sono carine e molto piacevoli per il lettore da trovare nel corso della lettura, anche se non sono poi così numerose rispetto al numero di pagine presentati nel volume.
Soprattutto inizialmente i disegni sono inseriti in mezzo ai testi, mentre verso la parte finale del racconto ne troviamo anche di intere e a doppia pagina. Le immagini sono molto carine e graziose, con uno stile piuttosto ricco di dettagli, personaggi ed elementi caratterizzati da linee nette e ben definite e con ombreggiature molto scure e ben delineate, tanto che in effetti lo stile di Buscaglia ricorda quello con cui di solito si disegnano le tavole dei fumetti per adulti (tipo Dylan Dog, Tex ecc..).
Interessante che l'aspetto conferito al conte Dracula si basi su quello del vampiro Orlok, anche se ciò non è una casualità, protagonista film muto del 1922 "Nosferatu", il quale è liberatamente ispirato al romanzo di Stoker (gli eredi di Stoker accusarono pure il regista Friedrich Wilhelm Murnau per violazione dei diritti d'autore, vincendo la causa, così il regista dovette distruggere tutte le copie del film, sebbene una si salvò, arrivando fino ai giorni nostri).
Le illustrazioni servono a ritrarre le scene descritte nei testi, talvolta mostrando anche l'ambiente circostante, anche se la maggior parte delle immagini cerca di focalizzare l'attenzione sui personaggi, che risultano molto espressivi, ed i quali hanno all'inizio del libro pure una scheda di presentazione, con le loro immagini annesse.
In generale comunque l'intero libro internamente è graficamente piuttosto curato: le pagine di guardia e di controguardia hanno delle illustrazioni a colori, i capilettera di ogni capitolo sono decorati, i contorni delle pagine sono sempre contornati da una cornice decorativa, così come è decorato anche l'inizio di ogni nuova parte, che presenta oltre a una cornice anche una bobina e dei pezzi di pellicola.
 

 
 
 
 
  Sopra: Alcune illustrazioni dei testi, le prime inserite in mezzo ai testi mentre le ultime a pagina intera.
 
"La squadra dell'impossibile: La notte di Dracula" di Max Kelle, alias Massimo Polidoro, un autore che a quanto pare sembra proprio appassionato di misteri, a giudicare dalla sua bibliografia che ho trovato sul suo sito internet. Come spiega Massimo Polidoro nell'introduzione del libro, il suo lavoro: "Consiste nell'indagare sull'autenticità dei presunti fenomeni paranormali di cui vengono a conoscenza.", e uno dei casi in cui si è imbattuto è stato proprio quello narrato da lui in questo libro, che è riuscito a ricostruire grazie a una serie di documenti risalenti alla fine dell'Ottocento, lasciatigli da un certo M.K..
La storia narrata è avvincente e scorrevole (anche grazie ai numerosi ma brevi capitoli con cui è scandita), ricca di avventura. La vicenda è ambientata verso la fine dell'Ottocento, alcuni mesi dopo la pubblicazione del romanzo "Dracula" di Bram Stocker nonché dell'invenzione del cinematografico da parte dei fratelli a Lumière (nel 1895). Protagonisti della vicenda sono alcuni ragazzini e un certo Max Keller, un signore anziano e cieco, ma che sembra ancora dotato di grande maestria, soprattutto per i giochi di prestigio, oltre ad essere un individuo piuttosto misterioso che sembra sapere cos'è che gli altri ignorano. Oltre a lui vi sono poi gli altri componenti della squadra dell'possibile: Omero, Amelia, Blacky e Rusty. Il primo è un coraggioso, intelligente e riflessivo ragazzino americano il cui padre lavora per Scotland Yard; Amelia è figlia di una medium e vive a casa di una famiglia ricca che si è mostrata interessata alle doti della donna; Rusty è un ragazzino povero, alto, con i capelli rossi che si veste come un moschettiere e che ama parlare in modo forbito; Blacky è un ex ladruncolo scappato dall'orfanotrofio, piccolo ma estremamente agile e veloce. 
In questo romanzo, che è connesso al precedente in quanto spesso vengono citati i fatti accaduti nel primo libro, vediamo la Squadra dell'Impossibile alle prese con un nuovo bizzarro caso: un vampiro sembra essere giunto nei pressi di Londra a seminare scompiglio e panico e Keller non ha dubbi che bisogna approfondire la faccenda, per questo manda la sua squadra ad indagare. Peccato che i ragazzi non si atterranno alle sue indicazioni mettendosi nei guai: Omero, Amelia e Rusty decidono di andare al castello del conte Orlok finendo per essere catturati, creduti delle spie inviate da Van Helsing; Blacky viene invece messo alle strette da Iago, detto il Turco, il capo della banda di delinquenti di cui il ragazzino faceva parte, ma che aveva deciso di abbandonare, peccato che Iago non abbia preso bene la cosa e voglia farla pagare al ragazzino. Come se ciò non bastasse ci si mette anche Alan Archibald, il figlio di coloro che ospitano Amelia e sua madre a casa loro, il quale vuole scacciare "quelle due straccione" da casa sua, per cui si mette a pedinare prima la ragazza e poi Blacky.
Insomma, i pericoli, i guai, il mistero e l'avventura non mancheranno anche se la vicenda è narrata in modo semplice e lineare, pur seguendo contemporaneamente diverse vicende (ciò che accade a Blacky, quello che accade a casa del conte e quello che fa Archibald, ma anche ciò che accade al sergente Leeds, pedinato da un giornalista). Ad allietare ulteriormente la lettura ci sono poi le graziose illustrazioni in bianco e nero di Alfio Buscaglia, dove vi avevo già fatto notare come il vampiro da lui rappresentato assomigliasse proprio a quello del film "Nosferatu". Ebbene in effetti questa non è una coincidenza, ma probabilmente un omaggio, in quanto il nome di questa creatura è proprio Orlok (come il personaggio del film) ed è evidente dalla descrizione che ne fa l'autore che ne ha anche le sembianze: " ... dal modo in cui passava da uno scalino al successivo, sembrava avere una gamba più lunga dell'altra, mentre la schiena era incurvata, e la postura appena ingobbita. Ma fu il viso, una volta illuminato, a fare gelare il sangue nelle vene ai ragazzi. Magro e pallido, il conte Orlok aveva un cranio allungato e calvo. Gli occhi infossati nelle orbite luccicavano come il riflesso della luna risplende in fondo a un pozzo, mentre le labbra sottilissime, pressoché inesistenti, mettevano in mostra due lunghe file di denti appuntiti, sui quali una lingua violacea e secca guizzava di continuo."
Un buon romanzo per ragazzi, che consiglio a partire dagli 8/9 anni, ricco di mistero, mostri, avventure e pericolo, ma anche amicizia e collaborazione. La Squadra dell'Impossibile è infatti formata da ragazzi di diversi ceri sociali che hanno imparato a collaborare tra loro e supportarsi a vicenda. Come spiega anche lo stesso Max Keller: "Sapete giocare di squadra e i vostri talenti, combinati, vi hanno permesso di arrivare alla verità." La risoluzione del caso è soddisfacente e piuttosto inaspettata e risulterà intrigante per i lettori, in quanto le cose non sono come sembrano o come si potrebbe pensare.
Io ho iniziato a leggere direttamente questo volume, che sarebbe il secondo, e sono riuscita comunque a seguire la trama poiché l'autore fornisce spesso spiegazioni di ciò che era accaduto nel precedente capitolo, tuttavia sarebbe meglio iniziare a leggere la saga partendo dal primo libro, in quanto ci sono spesso riferimenti ai fatti accaduti in quel volume. In effetti quando ho preso il libro pensavo che ogni volume della saga fosse maggiormente indipendente dagli altri (come per la saga di "TIM SPECTER" di cui avevo letto anche in quel caso il secondo capitolo: "Il club della Paura"), mentre in realtà sembrano formare un'unica storia legata. Verso la fine del libro succedono infatti dei fatti che probabilmente verranno sviluppati nel terzo volume, lo stesso autore invita i lettori a continuare a seguire l'avventura dicendo: "Continuate a seguirmi perché sento che presto cominceranno a emergere le prime risposte. E sono pronto a scommettere che si tratterà di rivelazioni sconvolgenti".
 
Quest'opera è stata pubblicata in italiano nel 2011 dalle Edizioni PIEMME, ha 273 pagine, la copertina rigida con sovracopertina e misura 20,8 cm d'altezza e 13,7 cm di lunghezza e costa 17,50 euro.
 
 Ecco gli altri due titoli della saga:
  1. "Il complotto di Frankenstein" (2010): Quando Omero si trasferisce a Londra con il padre, poliziotto di Scotland Yard, resta impressionato dai suoi immensi viali affollati e dai suoi vicoli intricati e pieni di pericoli. Ma non immagina nemmeno quanti misteri e fatti inspiegabili nasconda questa città. Presto infatti al padre di Omero viene affidato un caso davvero strano: nella campagna di Weybridge e ai docks, lungo il Tamigi, alcune persone hanno avvistato una strana creatura e la stampa è sicura che si tratti del mostro di Frankenstein. Incuriosito dalle indagini, Omero si mette sulle tracce del mostro insieme ad Amelia, figlia di una famosa medium, e a Rusty e Blacky, due ragazzini che conoscono i bassifondi della città come le loro tasche...
  2. "La statua dagli occhi di smeraldo" (2012): Misteriosi rapimenti si susseguono da giorni nella città di Londra e i pochi indizi sembrano portare tutti alla stessa, sconcertante conclusione: che ci sia del vero nelle vecchie leggende sussurrate davanti al camino? Che il demone dagli occhi di smeraldo sia realmente tornato dal mondo dell'incubo per tormentare la città? Mentre Scotland Yard brancola nel buio, Omero, Amelia e gli altri membri della Squadra dell'Impossibile decidono di intervenire. Non passerà molto prima che i ragazzi si trovino a passeggiare con il cuore in gola nelle tetre stanze del museo delle cere, ignari dello sguardo maligno che osserva dall'alto ogni loro mossa...
 
 
 Sopra: Le copertine del primo e del terzo volume della saga, dove si vede sempre l'antagonista comparire alle spalle dei personaggi principali.
 
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giovedì 18 aprile 2024

TRUE STORIES: Misteri di Herbie Brennan

"TRUE STORIES: Misteri" di Herbie Brennan è un libricino che fa parte di una collana scritta appunto da Brennan che tratta come argomento fatti misteriosi, incredibili e inspiegabili che però sono successi veramente in giro per il mondo. Come descritto nella quarta di copertina: "Incredibili? Impossibili? Troppo spaventose per essere vere? Qualcuno, però, da qualche parte, a qualche insolita ora del giorno ha giurato che ognuna di queste strane storie è una storia vera!".
 
 
Sopra: La copertina, sui toni del verde e su cui spicca l'ovale giallo con dentro scritto il nome della collana, è disegnata da Riccardo Danesi.
 
Il volume contiene una raccolta di 11 racconti di fatti inspiegabili e misteriosi accaduti in tutto il mondo nel corso della storia dell'umanità: ad un uomo viene sparato un colpo in testa mentre stava precipitando da un grattacielo; nel 1150 circa furono ritrovati in una foresta dei bambini dalla colorazione verde che parlavano una lingua incomprensibile; nel 1987 si verificò nel Gloucenstershine una pioggia di rane; nel 1876 una ragazzina svedese si addormentò dopo un colpo in testa e non si risvegliò più fino al 1908; nel 1812 un uomo ebbe un sogno premonitore riguardante la morte del primo ministro inglese Spencer Perceval; nel 1995 l'Accademia cinese delle scienze inviò una sedizione nella provincia di Hubei per trovare un drago; nel 1901 due donne decisero di visitare la residenza di Maria Antonietta a Versailles e a quanto pare lì fecero un viaggio nel tempo, trovando persone e ambienti della fine del XVIII secolo; nel 1922 un ingegnere minerario trovò i resti di un fossile: l'impronta di una suola che avrebbe dovuto avere 5 milioni di anni; l'astronomo francese Camille Flammarion aveva strani rapporti con il plum-pudding, a cui erano legati alcuni strani episodi della sua vita; nel 1828 un calzolaio si imbatté in un ragazzo piuttosto strano, che fino ad allora disse di essere vissuto in una cella.
Come spiegati all'inizio del volume: "Gli avvenimenti che stanno alla base di queste storie sono veri. Con l'aggiunta, i qualche caso, di un tono drammatico allo scopo di rendere il racconto più avvincente. Alcuni personaggi sono frutto di fantasia."
Dopo ogni racconto seguono i così detti "File", cioè una serie di episodi strani che magari hanno qualcosa in comune con il racconto che il lettore ha appena letto. Ad esempio dopo quello di "I bambini verdi di Woolpit" seguono dei file che narrano altri esempi di bambini strani o anomali; oppure dopo il capitolo sulla pioggia di tante seguono file su altre piogge anomale.  

Sopra: A destra l'illustrazione che introduce il capitolo "L'incredibile coincidenza del Plum-Pudding", in cui c'è appunto disegnato questo dolce inglese. A sinistra la fine del precedente capitolo, con la sezione File su pietre strane.

All'inizio di ogni racconto c'è un disegno in bianco e nero opera di David Wyatt, che fa da sfondo al titolo e serve appunto ad introdurre il nuovo capitolo.
I disegni sono piuttosto carini e ben fatti, ricchi di dettagli e ben curati nei particolari. Essi ritraggono scene descritte poi nella storia principale: in "L'uomo che assassinò se stesso" vediamo la prospettiva di una persona che sta guardando giù da un grattacielo verso la strada sottostante; in "Oggi piovono rane" sono ritratte delle persone a cui stanno cadendo in testa delle rane; in "Un salto nel tempo" vediamo uomini e donne abbigliati come nell'epoca di Maria Antonietta; in "I bambini verdi di Woolpit" sono ritratti due ragazzini, un maschio e una femmina, in mezzo a delle piante ecc...
In un certo senso i disegni sono un anticipo di ciò che il lettore troverà  nel successivo capitolo e in parte lo preparano a godersi il racconto.
Oltre a queste immagini a pagina intera poste all'inizio di ogni storia ci sono anche dei disegni più piccolini inseriti o all'interno della storia principale oppure nella sezione dei files, anche in questo caso i disegni sono sempre collegati ai testi, rappresentando scene o luoghi in essi descritti.

 

 
   
Sopra: In alto alcuni disegni in bianco e nero e a tutta pagina che ci introducono a tre diverse storie; più in basso alcuni dei disegni più piccoli, inseriti assieme ai testi, nelle storie stesse oppure nei files.

"TRUE STORIES: Misteri" di Herbie Brennan è un libricino carino che narra una serie di brevi storie di fatti misteriosi e inspiegabili: strani crimini, strani bambini, strane piogge, strani sogni, salti nel tempo, ritrovamenti improbabili, bizzarre coincidenze.
Tutte le storie sono reali, anche se, come scritto all'inizio del libro, alcune sono state scritte con un tono drammatico per "rendere il racconto più avvincente". In un certo senso questa potrebbe anche essere una raccolta di curiosità, in questo caso riguardante dei misteri, ma la collana tratta tutta una serie di argomenti disparati, che vanno dall'horror (mi sarebbe piaciuto leggere as esempio quelli sui mostri e i fantasmi, peccato non si trovino nelle biblioteche della mia provincia) al poliziesco, dallo spionaggio alla fantascienza, dai disastri agli animali...
Siccome il libro si legge in modo scorrevole e veloce, ha un formato piuttosto piccolo e non ha neppure troppe pagine, ne consiglio la lettura a bambini dai 7/8 anni, soprattutto quelli appassionati di eventi curiosi, anche se non sono forti lettori. La suddivisione in capitoli inoltre permette di poter leggere l'opera "a salti" dando priorità ai capitoli con gli argomenti che paiono più interessanti, inoltre se i testi dovessero risultare di poco gradimento per il lettore egli potrebbe interromperli facilmente in qualsiasi momento visto che i capitoli sono molto brevi.

Questo libro è stato edito originariamente nel 1997 dalla Scholastic Children's Books; è stato pubblicato in italiano nel 2000 dalla De Agostini, ha 142 pagine, una copertina flessibile, misura 16,5 cm d'altezza e 11 cm di lunghezza e costava 7900 Lire. Tale volume riproduce fedelmente il testo dell'edizione Salani del 1909, come scritto all'interno del libro.

Come dicevo all'inizio questo volume fa parte di una collana chiamata "TRUE STORIES", ecco altri titoli appartenenti a questa serie, anche se probabilmente ce ne sono anche altri che qui non ho riportato, ma purtroppo non sono riuscita a trovare un elenco completo della collana da nessuna parte:
  • "Fantasmi" (1999)
  • "Horror" (1999)
  • "Spie" (1999)
  • "Squali" (1999)
  • "Crimini" (1999)
  • "Sopravvissuti" (1999)
  • "Ufo" (1999)
  • "Disastri" (2000)
  • "Guerra" (2000)
  • "Detective" (2000)

       
 
     

 
Sopra: Alcune copertine (in ordine casuale) di alcuni dei titoli che fanno parte della serie "TRUE STORIES", le immagini sono screenshot di volumi che ho trovato in vendita su internet, poiché la serie ormai è vecchietta e si fa fatica a reperire immagini pulite da siti di vendita online, la maggior parte sono tutte foto caricate dagli utenti che hanno messo in vendita un libro.

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lunedì 15 aprile 2024

DRAGONOLOGY CHRONICLES: L'occhio del Drago e Il diario dei draghi di Dougald A. Steer

Le "DRAGONOLOGY CHRONICLES" è una serie di quattro libri scritta da Dougald A. Steer che, per chi se lo ricorda, è anche l'autore dietro la maggior parte dei volumi della collana delle Ologie, di cui il primo uscito fu proprio "Dragologia". Tale volume riscosse, soprattutto in Inghilterra, un enorme successo tanto che nel corso degli anni sono stati rilasciati molti materiali ad esso correlato, dai quaderni di esercizi, ai modellini, ai set di scrittura ad una serie di romanzi. Questi ultimi hanno come protagonisti due fratelli, Daniel e Beatrice, che verranno mandati a apprendere l'arte della dragologia da uno dei massimi esperti del settore: il Dott. Ernest Drake, che noi conosciamo in quanto autore del manuale di "Dragologia" e di "Dragologia: quaderno di esercizi".
 
I. "L'occhio del Drago" (2007): Daniel e sua sorella Beatrice sono apprendisti dragologi alla scuola del Maestro Ernest Drake. Purtroppo lo storico nemico di Drake, il malvagio Ignatius Crook, è deciso a rubare la leggendaria gemma chiamata l'Occhio del Drago. Riusciranno i due ragazzi a risolvere l'enigma che circonda la gemma e a impossessarsene prima del nemico? Il destino dei draghi è nelle loro mani...
 
   
  
 Sopra: In alto tre copertine del primo volume, di cui quella più a sinistra è quella italiana e le altre due inglesi, di cui quella più a destra è l' edizione più recente in flessibile. Le copertine della prima edizione avevano un disegno centrale circondato dal disegno di un drago metallizzato. Sotto invece la fine e l'inizio del primo e del secondo capitolo del primo libro. Come potete notare prima di ogni capitolo c'è un piccolo disegno nero in stile silhouette.
 
II. "Il diario dei draghi" (2010): Foresta di Saint Leonard, Inghilterra, 1882. Daniel Cook, dodici anni, e sua sorella Beatrice continuano il loro apprendistato alla Scuola di Dragologia del Maestro Ernest Drake. Aspettano con ansia che l'uovo di drago di cui si stanno prendendo cura si schiuda. Ma ben presto comincia a diffondersi la notizia che una terribile malattia sta colpendo i draghi, e il sospetto è che dietro ci sia la mano della perfida Alexandra Gorynytchka, una dragologa che in realtà si è autoinvestita di questo titolo contro l'opinione della Società Ufficiale dei Dragologi. La soluzione al flagello è racchiusa nel Liber Draconis, un antico diario scritto secoli addietro. Daniel e Beatrice partiranno alla ricerca del prezioso manoscritto. Ma riusciranno a riportarlo in tempo al loro maestro?
 
 
 Sopra: A sinistra la copertina italiana di questo secondo volume (che è sui toni del blu, mentre il primo era rosso); al centro una riedizione inglese e a destra un'altra edizione inglese più recente.
 
III. "The Dragon's apprentice": Daniel e Beatrice Cook, insieme ai loro genitori e al loro cucciolo di drago, Torcia, si stanno preparando ad aprire un santuario per draghi orfani nella foresta di St. Leonard. Finalmente possono vivere come una famiglia! Ma la loro gioia è di breve durata quando il Dr. Drake porta notizie inquietanti: diversi draghi membri della Società dei Draghi sono stati attaccati, e sembra che sia opera dei Dragonsbane Knights, una società segreta di ammazzadraghi che si pensava fossero stati sradicati secoli fa. Poi il povero Torcia viene rapito e Daniel e Beatrice, con l'aiuto di un drago adolescente di nome Erasmus, decidono di salvarlo. Lungo la strada, scoprono un traditore all'interno della stessa  Antica e Segreta Società dei Dragologi, la più grande minaccia che il gruppo ha dovuto affrontare negli ultimi centinaia di anni! Riusciranno Daniel e Beatrice a trovare un modo per abbattere il traditore e contrastare il ritorno dei Dragonsbane Knights?

   
 Sopra: A sinistra la copertina dell'edizione inglese, con un drago dei ghiacci e uno sfondo verde questa volta, in centro una successiva ristampa e a destra un'edizione ancora più recente, del 2013, sempre del terzo volume.
 
IV. "The dragon prophecy": Daniel e Beatrice Cook, fratello e sorella, sono studenti di dragologia che non vedono l'ora di tornare ai loro studi con il dottor Ernest Drake ed Erasmus, il loro tutore mezzo drago. Ma quello che scoprono è che la malvagia dragologa Alexandra Gorynitchka, decisa a controllare (o distruggere!) tutti i draghi del mondo, è alla ricerca del temibile Martello dei Draghi, un'antica arma che può uccidere centinaia di draghi in un attimo con un colpo singolo. Quindi spetta al dottor Drake e ai bambini inseguirla sull'Isola Perduta, dove Alexandra sta ammassando un grande esercito di draghi ridotti in schiavitù. Lì i fratelli vengono a conoscenza della Profezia del Drago, che dice che il ritorno del Martello dei Draghi può essere fermato solo da due bambini "saggi oltre la loro età nelle vie dei draghi". Potrebbero Daniele e Beatrice essere i bambini nella profezia?

   
 Sopra: A sinistra la copertina, con un Amphitere e dallo sfondo viola questa volta, dell'edizione inglese, in centro una successiva ristampa e a destra un'edizione ancora più recente, del 2013, sempre del quarto volume.
 
Ogni libro contiene al proprio interno alcune illustrazioni in bianco e nero realizzate dall'artista Douglas Carrel, che avevamo già conosciuto perchè egli è stato anche il primo disegnatore (assieme ad altri) del volume "Dragologia: il libro completo dei draghi" nonchè anche il "Drake's comprehensive compendium of Dragonology".
Le illustrazioni presenti all'interno del libro sono molto belle ed accattivanti, anche se in bianco e nero, poichè molto dettagliate e curate, ricche di particolari. Esse possono essere utili ai lettori per comprendere cosa accade nei testi, in quanto i disegni rappresentano scene descritte appunto nella storia: come quando Daniel vede per la prima volta Fiamma (un cucciolo di drago europeo); la partita a palla tra Daniel, Alicia, Beatrice, Darcy e Billy con Jamal (un dragone africano adolescente); o quando un'idra (un drago a tre teste) rompe uno specchio... 
In effetti le immagini sono molto utili, oltre che per vedere l'aspetto dei vari personaggi (tra cui quello dei fratelli Daniel e Beatrice e del Dott. Drake), anche per mostrare al lettore l'aspetto delle varie specie di drago che possono comparire durante il corso della vicenda. D'altronde questa serie di libri è connessa con il primo volume della serie delle Ologie, il quale era un manuale che spiegava e mostrava ai lettori diversi tipi di queste creature. Nel primo volume della serie ad esempio vedremo alcuni draghi europei (di diverse età), un Knucker e un naga, mentre nel secondo compariranno un drago gargoyle, un'idra, un naga e un Lung asiatico.
Vi sono due tipi di immagini all'interno dei libri: alcune sono a pagina intera altre invece sono di dimensioni più piccole e inserite in mezzo ai testi. Queste ultime possono rappresentare solamente oggetti particolari oppure anche delle piccole scene con un paio di personaggi (umani o animali che siano) che interagiscono tra loro.

 
 
 
 
 
  Sopra: Alcune illustrazioni provenienti dal primo e dal secondo volume, opera di Douglas Carrel. In quelle più in alto potete vedere Daniel alle prese con Fiamma (a sinistra) e con Jamal ( a destra); al centro i due fratelli in groppa a Jamal e un'idra; in basso due immagini in mezzo ai testi, di cui quella a destra rappresenta un naga.
 
 Le "DRAGONOLOGY CHRONICLES" di Dougald A. Steer è una bella quadrilogia adatta a tutti quei lettori dagli 8 anni che amano i draghi, soprattutto se si sono interessati ad essi proprio tramite la collana delle Ologie, da cui questa serie deriva. Anche se non dovessero comunque conoscere il manuale di "Dragologia: il libro completo dei draghi" o quello "Dragologia applicata: quaderno di esercizi" credo che qualsiasi lettore sarebbe in grado di apprezzare comunque questa serie di romanzi ricchi di avventura e con delle belle illustrazioni opera di Douglas Carrel. I disegni, seppur in bianco e nero, sono belli, dettagliati, curati e ricchi di particolari e sono anche piuttosto numerosi durante la storia, per cui rendono la lettura più leggera e piacevole anche per quei lettori non troppo forti.
Questa saga segue le vicende che accadono a due fratelli nel 1842: Daniel e Beatrice Cook, i quali vengono spediti dai genitori presso un certo Dott. Ernest Drake poiché loro non possono raggiungerli per le vacanze estive poiché è sopraggiunta un'emergenza molto grave sul posto di lavoro. I due fratelli inizialmente non so per niente entusiasti della faccenda, in quanto sono già quattro anni che non vedono i loro genitori (anche l'estate precedente non si erano potuti incontrare per un'emergenza) e non conoscono il Dott. Drake, che sanno solo essere un amico dei loro genitori. Ciò che ragazzini non sanno è che questo anziano signore è in realtà un vero dragologo e durante l'estate impartirà loro delle lezioni, assieme ad altri ragazzi della loro età, di dragologia, affinché possano imparare tutto sui draghi. Peccato che le cose si complicheranno perchè uno storico nemico del dottore, Ignatius Cook, ha deciso di rubare una preziosa pietra, chiamata l'Occhio del Drago. Coloro che se ne impossessano e vi imprimono all'interno la loro immagine tramite il fuoco di un drago possono diventare Maestri Dragologi, cioè il membro più importante della società dei dragologi, detentore anche dei tesori della Società dei Draghi, molti dei quali hanno il potere di piegare la volontà di tali creature, con ovviamente conseguenze catastrofiche se cadessero nelle mani sbagliate.
Nel secondo volume ritroviamo nuovamente i due fratelli mentre, sempre durante l'estate, continuano a seguire le lezioni di dragologia assieme al Dott. Drake e agli altri suoi allievi, oltre che assieme ad alcuni giovani esemplari di draghi. Aad interrompere le lezioni è l'arrivo di Panthéon, un drago gargouille arrivato da Parigi per comunicare che Ignatius Cook si è rifatto vivo, con nuovi alleati, tra cui la dragologa Alexandra Gorynytchka che ha giurato di dominare e eliminare i draghi selvatici. Ad allietare la visita vi è però anche l'arrivo di un'altra ragazzina che sta studiando la dragologia, proveniente dagli Stati Uniti. I tre ragazzini, assieme a Darcy, un altro apprendista dragologo, ma più grande rispetto agli altri, dovranno partire per una missione: recuperare due importanti manufatti che permetterebbero di curare la malattia che affligge i naga.
In seguito ci sarebbero anche i volumi tre e quattro da leggere, ma purtroppo la pubblicazione in italiano si è fermata al secondo,  peccato, perchè la serie era molto carina, ricca di avventure in compagnia dei draghi. 
I personaggi maggiormente approfonditi sono i due fratelli, in particolare Daniel, visto che è anche la voce narrante: un ragazzino dodicenne un po' pasticcione ma determinato a diventare un bravo dragologo, anche se più di qualche volta gli capita di combinare qualche piccolo inconveniente, facendo indispettire il dott. Drake. Sua sorella Beatrice invece è più posata e precisa, pur rimanendo anche lei forte e intraprendente si dimostra più matura e coscienziosa. Il Dott. Drake invece è un saggio mentore ed esperto dragologo che sa essere anche simpatico ma al contempo severo quando si tratta di impartire lezioni importanti, soprattutto se riguardano i draghi, un personaggio che ha già una storia e diverse avventure alle spalle, avventure che i protagonisti (e i lettori con loro) scopriranno un po' alla volta con l'evolversi della trama. I cattivi non sono particolarmente approfonditi, anche se ciascuno di loro ha i suoi motivi per odiare i draghi o la Società dei Draghi, rimanendo dei personaggi abbastanza piatti ma che svolgono comunque egregiamente il loro ruolo di antagonisti. Magari Alexandra Gorynytchka si sarebbe fatta un personaggio più interessante con il procedere dei libri (visto che anche i successivi vedono lei come antagonista).
Una bella saga intrigante e ricca di avventura, adatta a tutti coloro ( a partire dagli 8/9 anni) che amano i draghi e le società segrete, peccato che non siano stati tradotti tutti i volumi (che messi gli uni vicino agli altri avrebbero formato l'immagine di un drago sulla costa), tuttavia è possibile leggere anche solo i primi due senza necessariamente il bisogno di affrontare anche gli altri, essendo che ogni libro è comunque dotato a suo modo di una storia indipendente.
 
Quest'opera è stata edita in originale dalla Templar Publishing con i titoli "The dragon's eye" (2006) e"The dragon diary" (2009) ed è stata pubblicata in italiano prima dalla Fabbri Editore e poi dalla Rizzoli. Il primo volume ha 276 pagine, il secondo 310, il terzo 238 e il quarto ha 213 pagine. I volumi sono stati editi originariamente in copertine rigida (ma in inglese esistono anche in flessibile), misurano 22,5 cm d'altezza e 14 cm di lunghezza e costavano 16 euro il primo volume e 14 euro il secondo.

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