Bruno Tognolini è un autore di poesie, romanzi, testi teatrali, saggi e canzoni che da
tren'anni scrive per bambini e adulti. Tra le sue raccolte di rime
troviamo ad esempio: "Rime di rabbia: cinquanta invettive per la rabbia di tutti i giorni" illustrato da Giulia Orecchia (2010, Salani Editore), "Rime raminghe: poesie scritte per qualcosa o qualcuno che poi girano il mondo per tutti" (2013, Salani Editore), "Le filastrocche della Melevisione" con illustrazioni di Giuliano Ferri (2011, Gallucci), "Mal di pancia calabrone: formule magiche per tutti i giorni" con disegni di Giulia Orecchia (2009, Nord Sud Edizioni), "Rime rimedio: cinquanta filastrocche chieste dai grandi per bambini che hanno accanto, o dentro" (2019, Salani Editore), "Rima Rimani: filastrocche" con illustrazioni di Giulia Orecchia (2014, Nord Sud Edizioni), "Magari! Rime di desideri da strillare insieme" (2021, Camelozampa), , "Mamma lingua: Ventuno filastrocche per neonati e per la voce delle mamme" illustrato da Pia Valentinis (2008, Il Castoro), "Alfabeto delle fiabe" con disegni di Antonella Abbatiello (2012, TopiPittori)....
In passato avevo già parlato di alcuni suoi lavori, oggi ne affronterò un altro: "Rime di fiaba e realtà" con disegni di Giuliano Ferri, una raccolta di poesie e rime della Melevisione.
Sopra: In alto a sinistra la copertina delle prima edizione del 2014, a destra quella più recente del 2019.
Questa raccolta è divisa in due parti, di cui la prima e la seconda parlano della realtà delle cose tangibili, tra cui, in particolare "del corpo e dei giorni" e "delle cose del mondo" (faccia,
freddo, sapori, profumi, castagne, farfalle, radio...) e una terza che parla delle fiabe, di storie e delle cose invisibili: lupi, orchi, pirati, specchi, pranzi di mostri, la fame del lupo, sirene, formule per fare e disfare, formule per svegliare le pietre e le statue, formule per risvegliare le belle addormentate ecc...
Le filastrocche hanno diversa lunghezza, possono avere dai 4 ai 15 versi e possono avere versi pentasillabi fino a versi di 9 (novenari) o 15 sillabe (chiamati decapentasillabi). La maggior parte delle poesie sono in rima baciata (AA BB), a volte anche alternata (AB AB), il che le rende piuttosto orecchiabili, ed alcune delle filastrocche contengono anche onomatopee.
Filastrocca del freddo
Frrrr, Frrrr, freddo gelo!
Naso e orecchie lividi
Neve e ghiaccio giù dal cielo
Brr, brrrr, brividi!
Filastrocche dell'acqua che va
Acqua che passi coi flutti forti
Da dove vieni? Cosa mi porti?
Acqua che passi e vai sotto i ponti
Che cosa sai? Cosa racconti?
Acqua che passi, non ti fermi mai
Oggi che cosa mi dai?
Filastrocca dei tesori
Sei passi a destra, volta di là
Ecco la grotta di Alì Babà
Volta a sinistra, mezzo saltino
Ed ecco l'oro del furbo Aladino
Corri a zigzag, segui la guida
Ecco il castello del grande re Mida
Segui i miei passi, segna i miei posti
Ecco i tesori nascosti!
Filastrocca di strega allo specchio
Specchio stregato, ti chiedo un dono
Fammi più bella di quella che sono
Dammi due occhi di gatta moresca
Dammi una fronte di luna serena
Dammi due guance di candida pesca
Dammi una bocca di rossa amarena
E arcobaleni di meraviglia
Dammi per sopracciglia
Sopra: Le pagine che segnano la fine della seconda parte (Filastrocche delle cose del mondo) che si conclude con la poesia sul fuoco e l'inizio della terza parte sulle filastrocche di fiabe e di storie.
Le filastrocche sono accompagnate dalle illustrazioni di Giuliano Ferri, che hanno un aspetto carino, grazioso e colorato, dalle tinte brillanti, allegre e accese.
I disegni rappresentano elementi citati nelle varie poesie: scrigni del tesoro, onde, arcobaleno, sole, fiori, fiamme, nella filastrocca sulle belle addormentate è ritratta una fanciulla addormentata su un letto di fiori, in quella sullo specchio vediamo un ragazzo mentre attraversa appunto uno specchio ecc ...
L'aspetto dei disegni è abbastanza realistico ma scherzoso, per cui oltre a elementi ritratti in modo comunque realistico (come paesaggi innevati, arcobaleni, castagne, acque...) ve ne sono altri più fantasiosi come: sveglie con le ali, radio con zampe da cane, un sole con un cappello da cuoco che cucina, coniglietti che fanno magie...
Sopra: Alcune pagine della raccolta che mostrano alcune delle colorate e simpatiche illustrazioni di Ferri che accompagnano i testi.
"Rime di fiaba e realtà" di Bruno Tognolini è una graziosa piccola raccolta di filastrocche scritte da Tognolini per il programma della Melevisione, con disegni di Giuliano Ferri, i quali sono carini e graziosi, molto colorati e allegri, e accompagnano le poesie rappresentando ciò di cui in esse si parla in modo a volte realistico ed altre in modo più fantasioso.
La raccolta contiene filastrocche che parlano di cose concrete e reali come la faccia, le mani, il sangue, le castagne, il miele, la radio, l'acqua, ma anche i profumi, i sapori, le malattie, il freddo, le ore... Poi vi è la parte che riguarda invece la parte fantastica, che fa riferimento a storie e in particolare alle fiabe. La parte che io ho preferito del libro è stata quest'ultima, in quanto ho trovato le filastrocche di questa parte più interessanti e intriganti, probabilmente per i riferimenti alle fiabe, che io adoro e infatti vi ho recensito già diversi libri di filastrocche e rime che parlano proprio di fiabe (come "Alfabetiere delle fiabe" di Fabian Negrin o "Alfabeto delle fiabe" di Bruno Tognolini). Interessante ad esempio la "Filastrocca di strega allo specchio" che fa riflettere sul cambiare il proprio aspetto fisico, cercando di migliorarlo; oppure "Lettera in rima alla principessa" che è una lettera scritta dalla fata madrina alla principessa in cui la sprona a essere generosa: "Adesso ascoltami, mia principessa / Non puoi pensare soltanto a te stessa / Sei la più bella, figlia del re / Solo se il regno è più bello di te / puro velluto sarà la tua pelle / Se nel tuo regno le case son belle ..."; o "Filastrocca dello specchio", che ti pone davanti a una scelta: "Che cosa vedi dietro lo specchio? / Un viso che ti assomiglia parecchio / E cosa vedi se guardi giù in fondo? / Un posto che sembra proprio il tuo mondo / Allora scegli, non indugiare / Da quale parte del mondo vuoi stare?".
Della parte, sulle filastrocche del corpo e di tutti i giorni, mi è piaciuta la poesia "Piccolo e grande", che gioca sulla relatività delle altezze, in proporzione a cosa le confrontiamo: "Per il mio gatto io sono elefante / Per una mosca il mio gatto è un gigante / Io sono più piccolo di mio papà / Ma lui più piccolo diventerà / Tempo che passa col battito d'ala / Basso che cresce, alto che cala / Giorno che entra, anno che esce / Il grande cala e il piccolo cresce".
Una raccolta breve e graziosa, che piacerà ai bambini a partire dai 3/4 anni (dai 7 per la lettura autonoma), anche se per la lunghezza del libro e i temi trattati ho preferito altre raccolte dello stesso autore.
Questo libro è stato pubblicato nel 2014 dalle Gallucci Editore,
ha 63 pagine, una copertina flessibile, misura 16 cm d'altezza e 12 cm
di lunghezza e costa 9,90 euro; nel 2019 è stata stampata una seconda edizione che costa 8,90 euro.
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