giovedì 30 maggio 2024

Fiamme sulla laguna di Olga Visentini

"Fiamme sulla laguna" è un altro romanzo scritto da Olga Visentini (1893-1961), un'autrice e traduttrice italiana che ha pubblicato fiabe, racconti, poesie, filastrocche, romanzi storici e romanzi fantastici per ragazzi. Accanto a questa produzione creativa trovano spazio pure traduzioni e riduzioni di classici. Di lei avevo letto e recensito altri suoi libri: "I ragazzi degli scogli" e "Incontro tra i meli", incredibile che attualmente di lei non si ricordi più nessuno, io stessa ho scoperto per caso qualche sua opera, tra cui appunto questa e altre di cui vi ho parlato.
 
 
Sopra: Due copertine entrambe della casa editrice La Scuola, di cui quella a sinistra è la prima edizione del 1945, mentre quela a destra la quarta, del 1970.
 
Gennaio 1848, Verniero è un giovane  di 26 anni di nobili origini, che ha studiato come avvocato, contro il volere del padre che lo voleva medico come lui. 
"La porta laterale della vettura si aperse per lasciare discendere i viaggiatori, e, fra gli altri, un giovane alto è bruno, signorilmente vestito, che si guardò intorno con una certa preoccupazione. Una guardia austriaca [...] gli chiese il passaporto e lesse, alzando di tratto in tratto lo sguardo per assicurarsi dell'identità del viaggiatore: <<Avvocato Veniero Montagnani,  d'anni ventisei, nato a Venezia, reduce da un viaggio d'istruzione; capelli bruni e ricciuti, occhi grandi e neri, volto rosa, eccettuata la peluria accennate le basette, fronte spaziosa, naso lievemente aquilino, statura alta, corporatura snella...>>"
Il giovane è da poco tornato a Venezia su invito di un suo ex professore Niccolò Tommaseo, che lo ha chiamato per affidargli il compito di trovare una spia tra i patrioti veneziani che si stanno ribellando agli austriaci.
Inizialmente Verniero sospetta di Cisco, un profugo romagnolo, ma il giorno dopo egli viene arrestato, così come il professore Tommaseo.
Verniero si rende conto che trovare la spia non sarà impresa facile...

 
Sopra: Il disegno che ritrae la scena dell'arresto di Tommaseo (personaggio storico realmente esistito) da parte delle guardie austriache.

All'interno del volume sono presenti alcune illustrazioni a colori a pagina intera, di cui non è indicato l'artista, ma viene solamente scritto che sono realizzate dalle Officine Grafiche "La scuola".
Le immagini hanno delle tinte molto intense e talvolta sature, anche se sono stati usati solo alcuni colori tra cui spiccano in modo particolare il nero, l'arancione, il rosso e il giallo, che sono anche le tinte dai toni più intensi, accesi e brillanti. Altri colori utilizzati sono il marron, il lilla, l'azzurro e il verde, quest'ultimo in particolare è spesso utilizzato poichè usato per i vestiti e le uniforme dei soldati, oltre che per gi sfondi.
Lo stile dei disegni non è troppo realistico, ma un po' stilizzato, abbastanza particolare, con linee nette e un po' spigolose. In molte l'attenzione si focalizza sulle persone, mentre i paesaggi sono meno dettagliati.
Le immagini rappresentano alcune scene della storia, narrate nei testi come: l'incontro tra Verniero e Franceschino, un ragazzino rivoluzionario che aiuta il protagonista; Verniero che prende parte alle lotte rivoluzionarie; il protagonista che si riconcilia col padre e lo abbraccia....

 

Sopra: Alcune illustrazioni dai colori saturi e che mostrano alcune scene descritte nei testi, di cui possiamo riconoscere Verniero, il protagonista, nel giovane vestito di verde, mentre il ragazzino che egli accarezza si chiama Franceschino. Infine, nel disegno più in basso vediamo Verniero abbracciare suo padre, mentre Loredana li osserva.
 
"Fiamme sulla laguna" di Olga Visentini è anch'esso un romanzo storico, ambientato a Venezia nell'Ottocento. Per capire come mai Varese si rechi a Venezia per cospirare contro gli austriaci bisogna fare un passo indietro e conoscere un po' di storia: dopo 1070 anni d'indipendenza, il 12 maggio 1797 la città si arrese all'ultimatum di Napoleone Bonaparte.
Il doge Ludovico Manin fu costretto ad abdicare, il Maggior Consiglio venne sciolto e fu proclamato il governo della Municipalità provvisoria di Venezia. Il 16 maggio 1797 le truppe francesi occuparono Venezia,  saccheggiarono i palazzi le case e le chiese, fucilarono chi protestava e la declassarono da capitale a città di provincia della Repubblica Cisalpina. Con il Trattato di Campoformio tra francesi ed austriaci, il 17 ottobre 1797 termina la Municipalità provvisoria di Venezia e vengono ceduti all'Austria Veneto, Friuli, Istria, Dalmazia, Cattaro e le isole Ionie. Nasce la Provincia Veneta dell'Austria, comprendente all'incirca gli attuali Veneto e Friuli, sotto Francesco II d'Asburgo Lorena, con l'ingresso degli austriaci in città il 18 gennaio 1798. La ricaduta in termini di peso economico e politico della città fu ragguardevole. 
Con la pace di Presburgo del 26 dicembre 1805, l'impero austriaco rinunciò alla Provincia Veneta, la quale fu ceduta al Regno d'Italia napoleonico.
Nel 1811 la marina franco-veneta venne sconfitta al largo dell'isola di Lissa dalla marina inglese.
Durante la campagna d'Italia della sesta coalizione, essendo imminente l'arrivo dell'esercito austriaco nel Veneto, il viceré Eugenio di Beauharnais proclamò lo stato d'assedio a Venezia il 3 ottobre 1813. Il 13 novembre l'esercito austriaco, supportato dalla marina inglese, impose il blocco della città: Venezia fu stremata dalla fame e dal tifo. Il blocco terminò il 20 aprile 1814 con l'abbandono della guarnigione francese e l'ingresso dei soldati austriaci a Venezia. Nel 1815 per Venezia ebbe inizio la seconda dominazione austriaca, nonostante fosse uno stato indipendente prima delle guerre napoleoniche. 
La città partecipò alle lotte risorgimentali e il 17 marzo 1848, i patrioti veneziani insorsero e liberarono Daniele Manin e Niccolò Tommaseo (i due personaggi citati anche in questo libro). Dopo il ritiro degli austriaci, venne nuovamente proclamata la Repubblica, cui aderirono gran parte delle città della Terraferma, affidata ad un triumvirato. Il volume è ambientato nel gennaio del 1848, quindi cinquant'anni dopo l'inizio della prima occupazione austriaca e una trentina d'anni dopo la seconda. Nella storia viene descritto appunto l'arresto di Manin e di Tommaseo, il professore tanto amato dal protagonista. Intanto in una riunione segreta tra i liberali viene detto che fu Rosselli colui ad essere nominato come sostituto dei due capi appena arrestati.
Nella storia è descritta poi la giornata del 17 marzo 1848, quando i liberali veneziani insorsero contro gli austriaci: "Finalmente un fischio acutissimo ruppe l'aria, seguirò da un grido:
- San Marco!
Come un uomo solo tutti si gettarono avanti, tirando fuori dai mantelli armi d'ogni specie, anche di fortuna: vecchi fucili, spade ricurve tolte da qualche avo ai Saraceni, coltelli, roncole, canapi resinosi pronti ad accendersi.
Manfredo Rosselli, a capo dei liberali, attaccò per primo le sentinelle dell'Arsenale, che, sorprese, reagirono cercando di propagare il richiamo e, sopraffatte nella breve colluttazione, lasciarono libero l'accesso al ponte levatoio. I patrioti vi fecero irruzione, reiterando le grida della loro fede travolgente.[...]
Manfredo Rosselli, con gli occhi accesi, il volto soffuso di gioia, s'aderse d'innanzi alle colonne dei Veneziani per lanciare un grido che penetrò in ogni cuore:
- Alle carceri! [...]
Niccolò Tommaseo, Daniele Manin ed altri prigionieri politici, apparvero: pallidi, emaciato, w con visibili segni di sofferenza, ma sorridenti, eretti, nobilmente composti pur nell'emozione della libertà riconquistata."
Verso la fine del libro viene detto "nell'estate che incombeva, soltanto Venezia resisteva ancora; Roma, dopo una difesa eroica, aveva dovuto cedere". Infatti, come riportato su Wikipedia, il 2 luglio 1849 la Costituente della Repubblica Romana capitolò davanti alle truppe del generale francese Oudinot: Venezia era così rimasto l'unico baluardo alla rivoluzione in Europa. Manin assunse il governo politico della città, mentre Guglielmo Pepe quello militare. Il 2 aprile, l'Assemblea decise di proseguire la resistenza contro gli austriaci, ignorando le richieste del popolo. Con azioni durate dal 4 al 26 maggio 1849, gli austriaci assumono il controllo di Forte Marghera e del ponte che collega che congiunge la città alla terraferma. L'assedio austriaco dura per quattro mesi, e il popolo veneziano è messo alla prova dalla fame e da una grave epidemia di colera. Nella storia vi è ad esempio una parte che riporta: "Passato il mal tempo, il colera infierì: i casi, da prima sporadici, si moltiplicarono, diffusi ben più all'improvviso, nella calura, nel lezzo provocato dall'imputridire delle acque, su cui galleggiavano abiti insanguinati, paglia, animali morti, pelli di gatto, rifuti d'ogni specie. Le persone che ne erano colpite, si abbandonavano, nello spasimo del male, lungo le strade, e soccorse, non trovavano che acqua fetida, cibo scarso e spesso corrotto. Alcuni, affranti dal male, gravati dall'afa, cercavano un sorso puro, trascinandosi sulla soglia delle cae; altri si appoggiavano ai muri o agli stipiti dei portoni. Invano i pochi medici, le pie suore, i cappuccini, andavano in giro, raccomandando di ritrarsi per non propagare il contagio: ormai il colera dilagava, prendeva da prima i bambini, poi le donne e i vecchi (cioè le creature più deboli); quindi sia attaccava anche agli uomini, diminuendo in modo sensibile le fila dei difensori." Naturalmente il padre di Verniero, il professor Mantagnani, è tra i medici che prestano soccorso agli ammalati, tanto da trasformare il suo palazzo in un ospedale per i colerosi.
Il 23 agosto Manin "depone i suoi poteri nelle mani della municipalità" che in tre giorni conclude gli accordi di resa con gli austriaci, procurando l'amnistia generale ed il salvacondotto per l'esilio a se stesso, Pepe, Tommaseo e Sirtori. Per la Visentini sarà proprio il padre di Verniero a fornire l'imbarcazione si cui Manin e Tommaseo lasceranno Venezia.
Un buon romanzo storico, ambientato a Venezia e che ne racconta i tentativi da parte dei liberali per liberare la città dagli Austriaci. Un romanzo piuttosto ricco di azione, ma inc io non manca una componente amorosa, Varniero infatti nel corso della storia si innamorerà di Loredana, della sorella di uno dei suoi amici rivoluzionari, sebbene poi sarà costretto a separarsi da ella in seguito ad alcuni drammi familiari. Un'altra componente importante del romanzo è infatti il rapporto difficile tra padre e figlio, che li porta ad allontanarsi l'uno dall'altro e a riconciliarsi diverse volte, sebbene tutti e due provino un grande affetto l'uno per l'altro, elemento che io ho trovato il più commovente nel romanzo, anche più della storia d'amore tra il giovane e Loredana.
 
Questo libro è stato pubblicato originariamente nel 1945, anche se l'edizione che ho letto io è una ristampa del 1970, da  La Scuola Editrice,  ha 150 pagine, una copertina rigida, misura 24 cm d'altezza e 18,1 cm di lunghezza.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo

lunedì 27 maggio 2024

13 racconti da brividi di Dan Poblocki

"13 racconti da brividi" di Dan Poblocki è una raccolta di racconti di paura legati insieme da una cornice narrativa comune, che vede come protagonista Amanda, una bambina che trova nella soffitta della nonna scomparsa un vecchio libro della biblioteca che si intitola proprio "13 racconti da brividi".
 
Sopra: Una copertina sui toni del verde e del giallo, dove al centro si vede la protagonista Amelia mentre sta leggendo il libro con i 13 racconti da brividi trovato in soffitta della nonna.
 
Amelia trova uno strano libro dal titolo "13 racconti da brividi" nella soffitta della nonna dopo la sua misteriosa scomparsa. Il libro sembra essere appartenuto a una biblioteca, ma non a quella del paese e a quanto pare sulla prima pagina c'è un avvertimento: "Non leggere questo libro!". 
Ma la curiosità è troppo grande: Amelia comincia a leggere, e trova storie paurose e terrificanti. Inquietanti incidenti accaduti nella cittadina vicina, pagine di diario che raccontano di terribili zucche di Halloween, feste di compleanno finite in tragedia. Presto Amelia si rende conto che tutti i racconti sono collegati fra loro, ma soprattutto che hanno un inspiegabile legame con la sua vita reale...
Nel volume sono contenuto per l'appunto 13 racconti di paura:
Il pozzo di Moll: Moll Bowen è una donna che sa praticare sortilegi (curare le persone con tinture e pozioni) e nella sua tenuta vi è un pozzo da cui si può attingere l'acqua più pura e pulita della regione. Col tempo le voci su di lei peggiorano, accusandola di essere una fattucchiera finché in città non arriva un giudice che la accusa di stregoneria...
La babysitter e il campanello: Lucy si reca a casa dei signori Frederick per fare da baby sitter per la prima volta alla loro figlia di cinque anni: Lucy. Tutto procede bene fin quando la bambina non va a letto per dormire, allora Lucy sente il suono di un campanello provenire dall'interno della casa... Lucy dice che è la nonnina che vuole farsi portare un bicchiere d'acqua. Ma perchè i Frederick non le hanno accennato al fatto che ci fosse anche un'altra persona in casa?
Il passaggio: Per andare a nuoto Ephraim si fa dare un passaggio, assieme ad altre compagne del nuoto, dal signor Eubanks, ma un giorno il ragazzo nota un comportamento strano da parte del suo accompagnatore: egli si mette a guidare come un pazzo ad alta velocità, tagliando curve e passando sopra i prati, inoltre la città sembra deserta, poiché non si vede nessun'altra macchina in strada...
Fagiolini: Lloyd è un bambino di 6 anni che i genitori hanno lasciato a casa della prozia LaRue, la quale gli lascia una certa libertà e lo accontenta piuttosto spesso, anche se ci sono alcune regole su cui non transige (lavarsi le mani dopo aver giocato al parco, tenere la cintura allacciata, non guardare la tv...). A cena la zia serve a Lloyd dei fagioli che però il bambino si rifiuta di mangiare, così la signora gli fa una promessa "Finirai quei fagiolini prima di alzarti da questa tavola", perchè se non li avesse finiti sarebbe rimasto seduto a tavola anche durante la notte fin quando non sarebbe arrivato l'uomo con la testa capovolta.
Gas di palude: Willa ha organizzato per la notte di Halloween un pigiama party a casa sua, durante il quale lei e le sue amiche guarderanno film horror e si racconteranno storie di paura. Quest'anno Willa ha invitato anche una nuova ragazza: Martha, la quale racconta una storia che lei afferma esserle successa veramente. Prima di trasferirsi ella abitava in una casa vicino a una palude, dalla quale di notte si potevano vedere delle strane luci verdi e blu tra gli alberi... qualcuno dice che erano gli spettri dei bambini scomparsi nella palude.
La casa nuova: un padre, una madre e due figlie si trasferiscono in una nuova casa, anche se i vicini dicono loro che è infestata, ma il padre non crede in queste cose. La terza notte una delle sorelle viene però svegliata dal tocco gelido di una ragazza con i capelli scuri e un vestito bianco, che fa nascondere le sorelle sotto il letto.
La strega bambina: Bethany si trova a casa di alcune ragazze del gruppo di ballo per provare la coreografia di una filastrocca sulla Strega Bambina. Peccato che il canto evochi veramente la strega e Bethany è l'unica ragazza rimasta fuori in giardino, visto che le altre sono tutte corse dentro chiudendo la porta per farle uno scherzo.
Le urlatrici: Kelly e Dawn sono due ragazze che amano creare problemi e andarsene in giro per le strade a spaventare le persone. Se ne vanno in giro con pick-up arrugginito di Kelly e quando vedono qualcuno che cammina per strada una di loro si sporge e tira un urlo per sorprendere il malcapitato. Un giorno, mentre cercano nuove vittime, finiscono fuori città e spaventano una donna che sta piantando dei fiori, la quale ha una reazione strana: strabuzza gli occhi, spalanca la bocca e cade all'indietro... morta.
I tarocchi dello psicopatico: Tre amiche sono giunte in una baita appartenente alla famiglia di una di loro (Tae). Subito decidono di giocare a qualche gioco di carte o da tavolo, mentre stanno ancora decidendo una di loro, Kylie, trova nella libreria della baita un mazzo di tarocchi tra cui trovano una carta strana: la sagoma di una figura in piedi in un bosco scuro, che stringe qualcosa di affilato contro la gamba. man mano che le ragazze estraggono carte dal mazzo si rendono conto che sono tutte strane... cosa vorranno dire?
Il campo del compleanno dell'uomo del buon compleanno: Mentre sta andando in bici in un umido pomeriggio di fine estate James imbocca una strada nuova, che non aveva mai notato prima. Una strada i cui rami creano un tunnel ombreggiato e su uno dei tronchi James vede piantato un coltello che sorregge un cartello bianco con sopra scritto "Il campo di compleanno dell'uomo del buon compleanno". Il compleanno di James è stato proprio il giorno precedente, ed è stato piuttosto deludente per lui, così decide di proseguire nella direzione indicata dal cartello, senza sapere a cosa sta andando realmente incontro.
La strana creta: Incoraggiato dalla madre Isaac esce di casa ed incontra altri ragazzini del quartiere, uno di loro, Gavin, li guida verso uno strano masso che ha trovato in fondo a un burrone e che vuole mostrare a tutti.
Piante spontanee: La famiglia Martin trova sulla loro veranda quattro grandi e strane zucche, una per ciascuno di loro, da intagliare per Halloween, chissà chi Ke ha lasciate?
Lombrichi: Vera è appassionata di pesca e presto parteciperà a una gara a cui desidera vincere con tutta se stessa. Per la gra però Vera può permettersi solo dei lombrichi come esca. Un giorno, mentre sono a pesca, Vera e suo fratello Roy vedono un uomo pescare un pesce lungo 80 cm, incuriositi gli chiedono come abbia fatto e l'uomo, un po' strano, gli dice che è grazie alle sue esche, che sono sempre dei lombrichi, ma che lui afferma essere ... speciali.
 
 Sopra: Le pagine che mostrano l'inizio del primo racconto di paura, con il piccolo disegno in bianco e nero di un pozzo piazzato prima del titolo. Le pagine in cui sono scritti i racconti hanno un colore più grigio rispetto alle altre, così da poterle identificare.
 
Nel libro ogni capitolo e racconto è accompagnato da delle piccole illustrazioni in bianco e nero opera di Marie Bergeron.
Come dicevo i disegni, di piccole dimensioni, sono posti prima di ogni capitolo e ve ne sono di due tipi: quelli dedicati ai racconti di paura e quelli invece dedicati ai capitoli "normali" in cui si seguono le vicende di Amanda, la lettrice del libro dei 13 racconti da brividi.
Questi ultimi disegni rappresentano un foto di Amanda incorniciata in una cornice ovale, inizialmente il ritratto sta bene, ma man mano che la storia procede ci si può accorgere che su di esso iniziano a comparire delle crepe, finché non si arriva al punto che alcuni pezzi di esso iniziano a staccarsi. È un modo per segnalare subito ai lettori lo stato mentale di Amanda, che man mano che proseguirà nei racconti inizierà a stare sempre peggio, e a sospettare che le storie che sta leggendo non siano semplici racconti.
Vi sono poi i disegni posti all'inizio di ciascun racconto di paura, in questo caso essi raffigurano un elemento particolare della storia che il lettore andrà a leggere, qualcosa che può fornire un indizio al lettore sulla storia: un campanello per "La babysitter e il campanello", il tendone di un circo per "Il campo del compleanno dell'uomo del buon compleanno", un teschio avvolto in un gas per "Gas di palude", una macchina avvolta in un fumo nero per "Il passaggio", ecc...
 
  

 
 
 Sopra: In alto due capitoli dela storia che funge da cornice ai racconti da brivido, in cui vediamo in alto un ritratto di Amelia incorniciato, il quale all'inizio (immagine a sinistra) è normale mentre poi è rotto e crepato. In centro e in basso invece gli inizi di alcuni capitoli, dove, sopra il titolo del racconto, si possono vedere dei piccoli disegni in bianco e nero che mostrano un oggetto della storia che si andrà a leggere.
 
"13 racconti da brividi" di Dan Poblocki è una raccolta di tredici racconti di paura inseriti all'interno di una storia che funge da cornice, come è accaduto anche nel libro "Il treno della paura: otto storie da incubo" di Jeremy de Quidt.
La storia che funge da cornice narrativa è quella di Amanda, che mentre si trova a casa della nonna ritrova un vecchio libro intitolato "13 racconti da brividi" e decide di iniziare a leggerlo, sebbene all'inizio le fosse sembrato di vedere sulla pagina iniziale del volume una scritta: "Non leggere questo libro", scritta che però poi non ritrova più. Man mano che Amelia legge le storie nota come esse siano in qualche modo collegate e inizia a temere che esse possano iniziare a prendere vita, anche perchè alcuni personaggi di questi racconti hanno il suo stesso cognome, mentre altri personaggi hanno cognomi delle famiglie che avevano cacciato via la vecchia Moll (la protagonista del primo racconto, accusata di stregoneria) dalla sua casa.
Parlando invece dei racconti del terrore essi sono abbastanza spaventosi, adatti a lettori di 10 anni, con un finale a sorpresa che ha lo scopo di sorprendere i lettori e lasciarli un po' angosciati nel domandarsi cosa accadrà ai protagonisti dei vari racconti.
I racconti sono tutti piuttosto carini, anche se quello che ho preferito sono stati: "Fagiolini", in cui un bambino deve vedersela con uno strano e pericolo essere con la testa al contrario che esce dal camino; "Piante spontanee", dove una famiglia scompare dopo aver ricevuto delle starne piante di zucca che ad un certo punto iniziano a crescere a dismisura, invadendo tutta la casa e cercando di prendere anche le persone che vi vivono; "Lombrichi", in cui una ragazza vuole vincere a tutti i costi una gara di pesca, arrivando a rubare dei soldi alla madre e ad entrare senza permesso in una casa per trovare dei vermi che a quanto pare sarebbero delle esche infallibili, peccato che questi vermi non siano come gli altri lombrichi, ma si nutrono di sangue, e il prossimo sangue di cui si nutriranno sarà proprio quello di Vera.
Vi è poi la storia "La strega bambina" che funge un po' da collegamento con le altre, in quanto in essa compare una giovane strega che racconta alla protagonista: "La mia famiglia ed io facciamo qualunque genere di cose per le persone di questa cittadina. Mio padre offre passaggio a chi ne ha bisogno sulla sua grande e bela Pontiac. Mia madre ha dato un mezzo di carte a una nostra vicina perché i suoi ospiti possano divertirsi. Abbiamo organizzato delle feste di compleanno terribilmente eccitanti per dei perfetti sconosciuti. [...] E i miei fratelli hanno messo insieme un libro... Un libro molto speciale... se leggi le storie che contiene, queste prendono vita. [...] Ooh, la mia famiglia ha un bel caratterino. Rimarresti sconvolta se ti dicessi cosa tiene mia zia nel seminterrato. Mia nonna può essere davvero malvagia se la fai aspettare quando ha sete. Se senti il suo campanello,  faresti meglio ad arrivare in fretta. E l'altra mia zia? Ha fatto in modo di vendicarsi di quelle ragazze che l'avevano quasi spaventata a morte. Hanno proprio un talento nel fare sparire le persone."
La cosa interessante di questo libro è che alla fine è proprio la storia che funge da cornice quella ad essere la più spaventosa, poiché si capisce che la protagonista Amelia è finita all'interno di una sorta complotto tessuto dalla famiglia Bowen, una famiglia di streghe. Il finale è un po' amaro, ma lascia intravedere una possibilità di rivalsa.
Un libro intrigante, dove ai racconti di paura si lega anche un certo sentimento sull'importanza della famiglia, d'altronde i famigliari di Moll Bowen sono ancora piuttosto vendicativi cotto i discendenti delle famiglie che avevano fatto incriminare Moll per stregoneria, cacciandola dalla propria casa... e purtroppo per lei anche Amelia è una discendente di costoro, anzi è proprio la discendente del giudice che voleva far impiccare la vecchia Moll.
 
Quest'opera è stata edita originariamente in inglese nel 2022 dalla Penguin Workshop (marchio Penguin Random House LLC) col titolo "Tales to keep you up at Night". È stata pubblicata in italiano nel 2023 dalla Editrice Il Castoro, ha 272 pagine, la copertina rigida e misura 21 cm d'altezza e 14,3 cm di lunghezza e costa 16,50 euro.
 
Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

giovedì 23 maggio 2024

Buffe chimere: il libro dei sogni di Pantagruel di Fracois Rabelais

"Buffe chimere: il libro dei sogni di Pantagruel" di François Rabelais è un'opera edita dalla WoM Edizioni, una casa editrice che "propone di rianimare quella letteratura straniera e italiana dimenticata, fuori catalogo e inedita – contraddistinta dal comico e humor nero – e di riproporla in nuove vesti e curatele riattivandone lo spirito dissacratorio.", come scritto sul loro sito. "Caratteristica peculiare della casa editrice il fatto che ogni titolo proposto è accompagnato da un apparato iconografico elaborato ad hoc, poiché uno dei suoi capisaldi è quello di ristabilire il connubio tra l’Immagine e la Parola." Infatti anche quest'opera presenta tutta una serie di illustrazioni in bianco e nero che servono a rappresentare appunto le "buffe chimere" del titolo.
 
 
Sopra: A sinistra la copertina a sfondo nero dell'edizione più recente ed ampliata, del 2024, mentre a destra quella bianca è un'edizione precedente del 2022.
 
Il volume contiene una serie di 120 incisioni pubblicate nel 1565 da Richard Breton e attribuite alla fantasia immaginativa di François Rabelais, il celebre Alcofribas Nasier autore del "Gargantua e Pantagruel", una serie di cinque romanzi satirici scritti da François Rabelais nella prima metà del Cinquecento, che narrano le avventure Pantagruele è figlio del gigante Gargantua e di Badebec, che muore nel partorirlo
Si tratta di una mirabolante raccolta di 120 mostri surreali, da sfogliare come se ci si trovasse in un sogno di Bosch o di Brueghel, ognuno con la propria storia a fronte.
Un mirabolante catalogo di meraviglie, di sogni e di aberrazioni. Un manuale onirico di Alchimia dell'Assurdo grazie al quale scoprirete e verrete iniziati allo spirito patafisico, questa è una nuova edizione ampliata, con un testo di Gustave Flaubert.
A partire dall'800 furono diverse le persone che cercarono di interpretare tali disegni: nel 1823 si diffuse ad esempio un'edizione parigina con i commenti di Esmargart e Eloi Johanneau, con rimandi alla storia europea del Cinquecento; nel 1905 uscì un'interpretazione più ermeneutica e occulta di Joséphin Péladan, in cui i mostri rimandavano a "una esegesi misteriosofica del mondo"; vi è ache un'edizione italiana del 1930, ispirata alle conclusioni di Esmargart e Johanneau.
Questa edizone tuttavia si basa su quella parigina del 1869 ad opera di un certo Grand Jacques (pseudonimo di Ruchard Lesclide), il quale "appoggiandosi parzialmente all'edizione di Esmargart e Eloi Johanneau, cercherà di dare un'interpretazione dei mostri ricercandone i rimandi direttamente nelle pagine del Gargantua e Pantagruel."
Alla fine del volume c'è anche uno studio su Rubelais di Gustave Flaubert. 
 
 Sopra: La prima delle 120 incisioni contenute nel volume, le quali si trovano sempre nelle pagina a destra, mentre a sinistra vi è una descrizione della figura e una possibile interpretazione di chi potrebbe essere/rappresentare.
 
I 120 mostri contenuti nella raccolta non si sa di preciso da chi furono realizzati, forse furono rappresentati dalo stesso François Rabelais, anche se come spiegato nella nota editoriale iniziale, quando il volume fu pubblicato ci si chiese "se le immagini fossero di suo pugno e se Rabelais fosse dunque, oltre che <<padre del comico e del romanzo>> (definizione di Milan Kundera), anche un eccellente disegnatore, o se egli avesse presieduto invece unicamente all'immaginazione, invenzione e suggestione delle metaforiche forme e corpi di questo campionario di mostri che sembrano usciti dallo stesso calderone onirico da cui avevano attinto anche Hieronymus Bosh e Pieter Bruegel." La discussione si protrasse per tutto il XIX secolo e fin oltre la metà del XX e a quanto pare non giunse mai a una conclusione soddisfacente, anche se per gran parte del tempo si credette che le illustrazioni non fossero state disegnate direttamente dala mano di Rebelais, sebbene non ci fosse nessuna prova concreta che possa supportare tale ipotesi.
Ma come sono queste creature? Qualcuno risponde definendole come "Figure di una così strana fattura che non se ne troverebbero di simili in tutta la terra".
A ogni creatura è riservata un'intera pagina, quella a destra, mentre quella sinistra è dedicata ai testi che cercano di interpretarla. I disegni sono in bianco e nero, realizzati con lenee nette e pulite, sebbene le creature rappresentate spesso abbiamo un aspetto piuttosto bizzarro, caricaturale e perfino contorto. E' impossibile e inutile cercare di descrivere cosa rappresentino tali esseri, in quanto ciascuno di essi è così particolare e incredibile d'aspetto che bisognerebbe descriverli uno per uno, tuttavia di alcuni di essi si può dire che abbiano forma/ corpo umanoide (alcuni presentano infatti una figura eretta con due gambe e due braccia e una testa), altri sono esseri acefali, anche detti "blemmi" ciò privi di testa e con occhi e bocca posti sul ventre e sul torace. Molti di questi esseri presentano inoltre dei falli di dimensioni riguardevoli.
 
 


Sopra: Alcune delle creature dei sogni di Pantagruel. In alto a sinistra Giulio II Papa-gallo dell'Isola Sonante, a destra Manduco Re dei Gastrolatri, al centro a sinistra Antifisis e a destra la Prammatica sanzione, più in basso il Grande Benius Re dell'Isola degli Zoccoli.
 
"Buffe chimere: il libro dei sogni di Pantagruel" di François Rabelais è sicuramente un'opera interessante, "un unicum nel panorama editoriale dell’epoca, fonte d’ispirazione per numerosi artisti, tra i quali anche Salvador Dalì per la realizzazione dei suoi "Songes drolatiques di Pantagruel", sono un libro da collezione capace di incuriosire dai cultori d’arte e di Rabelais, agli appassionati di racconti e di misteri, fino ai bambini, dove ognuno vi ritroverà il gusto per l’insolito e il bizzarro", come scritto nell'introduzione.
Un'opera sicuramente molto fantasiosa, le cui creature sono così affascinanti e peculiari che in realtà non basta la breve descrizione che le accompagna per soddisfare la curiosità del lettore nei loro confronti, sebbene costituisca un buon punto di partenza nel cercare di capire almeno un qualcosa di questi esseri così bizzarri, ma allo stesso tempo così affascinanti e attraenti, nella loro mostruosità.
Una menzione d'onore va alla splendida edizione, estremamente curata, con capilettera tratti da diverse edizioni francesi cinquecentesche e seicentesche del "Gargantua e Pantagriel", "eccetto quelle facenti parte della serie La Danza della Morte", come riferito in una nota a inizio volume.
Un volume quasi da collezione, adatto a coloro, ragazzi e adulti, che amano opere un po' weird, creature strane e caricaturali e le incisioni in stile medievale.
 
Questo edizione con la copertina nera è stata pubblicata nel 2024 dalle WoM Edizioni, ha 272 pagine, una copertina rigida, misura 25 cm d'altezza e 17,8 cm di lunghezza e costa 25 euro. Esiste anche una precedente edizione, del 2022, sempre con copertine rigida e con 256 pagine, venduto sempre al costo di 25 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo

lunedì 20 maggio 2024

I GIALLI DI GERONIMO STILTON: L'ombra del testimone

"I GIALLI DI GERONIMO STILTON: L'ombra del testimone" è il secondo titolo di una nuova collana di genere giallo di cui avevo parlato qualche tempo fa, recensendovi il primo titolo che la aveva inaugurata: "I GIALLI DI GERONIMO STILTON: La ragazza senza nome".
Una nuova serie firmata da Geronimo Stilton (nata da un'idea di Elisabetta Dami), anche se in questa serie di genere giallo non compare il topo antopomorfo. Come scritto sul sito dell'editore: "Strane sparizioni, intuizioni geniali e false piste: questo quello che promette questa nuova collana firmata da Geornimo Stilton. Un’ambientazione TOTALLY BRITISH, una coppia di GIOVANI INVESTIGATORI spigliati al punto giusto (Lisa e Marius, due amici con la passione per le indagini, di cui la prima ha un intuito infallibile), DELITTI cucinati a fuoco lento, un’indagine che procede per DEDUZIONI E INTUIZIONI geniali, una giusta dose di SOSPETTATI E FALSE PISTE. Il risultato sono libri da leggere d’un fiato dalla prima all’ultima pagina, in cui tutte le tessere vanno a collocarsi al posto giusto!".
 
 
 Sopra: Sulla copertina (stavolta più sui toni del viola) spicca sempre in alto al centro il titolo del libro e della collana, inseriti dentro un cerchio giallo, mentre in basso si possono vedere Lisa, la protagonista, e Marcus, il suo amico, questa volta assieme ad un altro ragazzo e a un cane, mentre sembrano intenti a seguire una pista (anche se nel libro non c'è nessuna scena che riguarda una bicicletta ritrova ta).
 
Lisa Wolf non crede agli alieni. Il suo amico e fidato braccio destro Marius Buren invece un po' sì, e come lui anche molti abitanti di Windy Creek. Così, quando nella periferia cittadina compaiono dei misteriosi cerchi nel grano e un ragazzo di nome Ted, appassionato di Ufo, sparisce nel nulla, i media cavalcano l'onda: sarà stato rapito dagli extraterrestri? 
Lisa Wolf non ci crede neanche per un secondo, ma non accetta nemmeno la versione secondo cui il ragazzo si sarebbe allontanato spontaneamente senza più fare ritorno, ipotesi venuta fuori dopo il ritrovamento di una sciarpa in cestino dei rifiuti vicino alla stazione degli autobus. 
Come si ripromette Lisa: "Non avrebbe fatto come stavano facendo Sandra, lo zio Anthony, Paulina Clarke e anche Jennifer Duff. Ted non aveva preso un autobus. Questa era solo la cosa più occia da immaginare, dopo il ritorvamento della sua sciarpa alla stazione. Pensò al suo sorriso, a quella sua aria stralunata che, una volta tanto, le aveva tolto ogni parola di bocca. "Scoprirà la verità" si disse. Sì, perchè era la ricerca della verità, da sempre, a guidarla, in ogni sua indagine."
Insieme all'inseparabile Marius, la giovane investigatrice decide di indagare a modo suo, sfidando come sempre le raccomandazioni dello zio Anthony, ispettore della polizia locale, e riuscendo infine a ricomporre i tasselli di un intricato puzzle.
 
Sopra: A sinistra la pagina che mostra l'inizio di un capitolo, mentre a destra un'illustrazione che mostra Lisa indispettita nello scoprire che Tom, un ragazzo carino incontrato poco prima, sia uno dei membri di un club di appassionati di Ufo.

La storia è accompagnata dalle illustrazioni di Sara Fornì, che sono in bianco e nero e hanno uno stile abbastanza moderno, con personaggi tratteggiati con linee nette e precise, con nasi un po' appuntiti, occhi grandi ed espressivi.
Sono disegni carini anche se nulla di eccezionale, ma vanno bene per accompagnare i testi e la storia, anche perchè sono appunto immagini che servono ad accompagnare i giovani lettori durante la fruizione della storia, facendo loro "vedere" alcune delle scene descritte o alcune delle prove di cui si parla nel caso. 
Come appurato dal primo volume, sebbene quanto scritto sul sito dell'editore nella presentazione della collana indichi che i protagonisti della collana dovrebbero essere due, alla fine la vera protagonista è principalmente Lisa, infatti anche questa volta la maggior parte dei disegni ci mostra sempre la ragazza, Lisa, di solito intenta a indagare sul caso o a confrontarsi con suo zio.
La ragazza porta gli stessi identici vestiti che indossava anche nel primo volume, in cui ricordo che viene detto che ella ama i vestiti comodi e che il suo armadio "c'era spazio soltanto per jeans e felpe", e in effetti nei disegni viene mostrata indossare jeans e sneakers, ma non indossa mai delle felpe, ma sempre una maglietta a maniche lunghe e una giacchettina con le maniche arrotolate fino al gomito. Nei disegni la vediamo inoltre indossare anche delle collanine, cosa che sembrerebbe stonare con la descrizione fatta, poiché di lei si dice che non è una che perde tempo a vestirsi o a scegliere cosa indossare, evidentemente nei disegni hanno cercato di conferire un look più ricercato (e "figo") rispetto a quello che avrebbe dovuto avere secondo i testi. Almeno in questo secondo volume viene scritto che indossava "la sua solita giacca", il che è coerente con quanto mostrato nei disegni questa volta.
 
 
 
 Sopra: Alcune delle illustrazioni in bianco e nero presenti all'interno del libro, alcune a pagina intera ed altre in mezzo ai testi, la maggior parte delle quali ritraggono Lisa.
 
"I GIALLI DI GERONIMO STILTON: L'ombra del testimone" è il secondo titolo che appartiene questa nuova collana di Geronimo Stilton di genere giallo, la cui protagonista è Lisa Wolf, una ragazza che non si interessa di moda e ad altre frivolezze. Oltre a non piacerle la moda Lisa è intuitiva, intelligente, decisa, determinata, permalosa, poco paziente, le piace la musica rock, pratica il judo, gioca ai videogiochi, ama i fumetti e i film di Hitchcock, sa cucinare... Di lei sappiamo inoltre che è orfana di genitori e vive con lo zio, ispettore di polizia, che aiuta nelle indagini, sebbene quest'ultimo sia contrario alla faccenda. In questo secondo capitolo la vediamo inoltre intenta a svolgere attività di volontariato presso il canile della città: "Da un po', Lisa aveva cominciato a dedicare i suoi sabati agli animali del rifugio, aiutava gli altri volontari con le pulizie oppure prendeva uno dei cani, di solito Rocky e lo portava a fare una passeggiata.
Oltre a lei rivediamo poi anche Marcus, quello che è definito il braccio destro di Lisa, anche se la ragazza tende un po' a sfruttarlo e non sempre riesce ad apprezzarne le qualità (ma talvolta deve ammettere a se stessa che in fondo le è utile, e che in fondo è un ragazzo gentile), l'ultimo genito di una ricca famiglia, proprietari di una ditta che fabbrica e vende rinomati kilt in tutta la Scozia. Suo padre però è piuttosto taccagno, oltre ad essere un appassionato di storia scozzese, cosa che ha trasmesso anche al figlio, il quale è diventato anche più esperto del padre. Il ragazzo è molto educato (a volte anche un po' rigido), gentile, premuroso, anche se un po' imbranato e pauroso, sa disegnare, ama i libri, è un appassionato di storia ed è bravo nel fare ricerche. Inoltre Marcus è già da un paio d'anni che è innamorato di Lisa, sebbene non abbia il coraggio di confessarsi.
Questa volta nella cittadina scozzese di Windy Creek in un campo di grano alla periferia della città è comparso un cerchio, cosa che manda gli abitanti in fermento al solo pensiero che possano essere stati degli Ufo: "L'Ufo-maia è arrivata perfino qui- pensò infastidita.  Sembrava che nessuno, ma proprio nes-su-no, ne fosse immune a Windy Creek. nessuno tranne Lisa Wolf, ovviamente!". Il fenomeno viene talmente pubblicizzato da attirare centinaia di turisti e appassionati di Ufo, tra cui un'intero club di cui fanno parte Matthew, il fondatore, Sandra, una ragazza dai capelli rossi, e Ted, un ragazzo alto, dinoccolato e dagli occhi verdi che fa subito colpo su Lisa.
Lisa ovviamente è decisa a fare chiarezza sulla faccenda, soprattutto quando la cosa peggiora in seguito alla scomparsa di Ted, scomparsa che coincide con il ritrovamento di un altro cerchio nel grano. Ovviamente non può mancare il coinvolgimento della polizia, e quindi dell'ispettore Anthony, lo zio di Lisa, il quale spiega a una giornalista come i genitori del ragazzo si sono accorti della sua scomparsa: "Stamattina il padre si è alzato molto presto per partecipare a una gara sportiva. rima di uscire, ha infilato la testa nel garage. Quando si è accorto che il figlio e il cane non c'erano, è rientrato in casa ed è salito in camera di ted. Purtroppo era vuota anche quella e allora ha chiamato subito qui in centrale." Come abbiamo capito dal precedente libro lo zio Antony è un poliziotto stressato e che lavora troppo, e cerca di convincere la nipote a non ficcare il naso nelle indagini della polizia, senza molto successo, anche se in fondo è orgoglioso di lei. 
Questa volta il caso sembra più complicato in quanto inizialmente ci sono pochi indizi ed inoltre Lisa trova una specie di concorrente nelle indagini: anche Sandra, la ragazza dai capelli rossi amica di Matthew e Ted, si è messa a indagare assieme ad alcuni amici, tanto da riuscire a ritrovare una sciarpa di Ted, la quale le procura un'intervista televisiva: " - Come ci si sente ad aver fatto fare alle forze dell'ordine un grande passo avanti nelle indagini?
Sandra si strinse nelle spalle. - Spero soloche che serva a ritrovar Ted.
- Vuoi spiegare ai lettori del nostro sito cos'hai scoperto? - la incalzò Paulina.
- Certo. Dentro a un cestino della spazzatura, non lontano dalla stazione degli autobus di Windy Creek io e la mia squadra abbiamo trovato la sciarpa di Ted.
"La mia squadra?!" pensò Lisa. 
- La tua squadra?- chiese Paulina, come se le avesse letto nella mente.
Alcuni giovani - per la precisione, quattro ragazze e due ragazzi - poco distanti da lì sollevarono la testa e distesero le labbra in un sorriso emozionato. Ecco la squadra di cui Sandra stava parlando. [...]
- Davvero ammirevole! Abbiamo una nuova giovane investigatrice a Windy Creek: Sandra Johnson! - commentò la giornalista con una risatina.
A quel commento Lisa sentì ribollire il sangue nella testa. per prima cosa, non c'era proprio niente da ridere in quella faccenda., E poi... come osava quella saputella prendere il suo posto?! A Windy Creek c'era spazio per una sola giovane investigatrice, ed era lei: Lisa Wolf!."
Questo titolo di questa nuova saga gialla firmata da Geronimo Stilton è carino, e l'ho trovato più interessante del precedente, forse perchè anche l'indagine stessa è meglio strutturata. Se un paio di cose nel precedente caso mi avevano lasciato qualche perplessità questa storia è gestita meglio: intanto si inizia a indagare sulla scomparsa del ragazzo perchè c'è effettivamente una denuncia di scomparsa (da parte dei genitori) e si prendono in considerazioni anche altre ipotesi (tra cui appunto una fuga) oltre a quella di un possibile rapimento.
Una cosa che mi ha fatto un po' sorridere è come l'autore faccia finire costantemente Sandra (la rivale di Lisa) sui giornali, in quanto ogni minima cosa che racconta sul caso viene puntualmente resa pubblica e trasmessa nei telegiornali o sui giornali: Sandra (e altri ragazzi) ritrovano una sciarpa di Ted e la stampa le fa un'intervista, Sandra rivela di sapere che da qualche tempo Ted era vittima di atti di bullismo e ci scappa un articolo sul giornale... Tra l'altro quello che mi fa sorridere è che in tutti i casi la ragazza viene definita un'investigatrice e viene affermato che le sue rivelazioni sono delle svolte nelle indagini... si vede che i giornalisti e le emittenti televisive di Windy Creek sono un po' a corto di materiale da pubblicare, perchè con questa logica tutti coloro che raccontano qualcosa in un'indagine dovrebbero subito finire sui giornali o in tv. Tra l'altro posso anche capire il fatto del ritrovamento della sciarpa, ma che senso ha definire "provetta investigatrice" Sandra solo per aver raccontato (tra l'altro neanche alla polizia ma a una giornalista) alcuni episodi di bullismo subiti dall'amico? Non è che ella è giunta a tale scoperta grazie a un'indagine, semplicemente lo sapeva perchè frequentava il ragazzo: "Intervistata dalla sottoscritta, la ragazza ha rivelato che negli ultimi tempi Ted aveva denunciato alla preside della scuola che entrambi frequentano, la Knightstone Hight School, di essere vittima di atti di bullismo - Qualcuno ultimamente gli aveva ripetutamente sgonfiato, o addirittura tagliato, le ruote della bicicletta."
Non stupisce quindi che alla nostra protagonista, Lisa, inizino ben presto a girare le scatole, anche perchè tali dichiarazione iniziano a mettere a rischio le sue di indagini, rendendole più difficoltoso parlare con eventuali sospettati, i cui nomi e cognomi, tra l'altro, sono bellamente spiattellati nell'articolo, senza che ci siano prove certe (e non credo che una roba simile sia legale).
Altra nota positiva di questo secondo volume è che la personalità della protagonista si sedimenta diventando ben delineata, riconfermando alcune sue caratteristiche, ribadendo il suo desiderio di scoprire cosa è accaduto ai genitori defunti (qui sembra esserci una trama di sottofondo che si protrarrà nel corso di tutti i libri della saga), ma evolve anche un po', mostrandola più comprensiva nei confronti di Marcus, e permettendo di mostrare al lettore alcuni suoi lati più genuini (come la cotta per Tom e il suo desiderio di ritrovarlo ad ogni costo). La vediamo continuare a coltivare le sue passioni (come il judo, ma stavolta la vediamo sfoggiare anche le sue abilità con lo skate), ma anche essere meno sicura della sua infallibilità, trovandola un po' più in difficoltà e più empatica.
Un buon libro giallo adatto a una fascia d'età dai 9 anni, la cui trama stavolta funziona meglio rispetto al precedente volume, forse perché stavolta la protagonista ha a che fare con qualcosa di meno grande (meno omicidi e meno complotti che vedono coinvolte persone importanti e ricche) ma più alla sua portata, il fatto che il ragazzo frequentasse la sua scuola ad esempio le rende le cose più facili. Sebbene coinvolga personalità meno importanti la storia risulta comunque interessante e non mancano le scoperte e colpi di scena che terranno i lettori attenti e coinvolti nella vicenda.
Come per il primo libro anche in questo talvolta (anche se meno rispetto al primo volume) vengono citati piatti tipici della cultura scozzese e vi sono delle note a piè di pagina che spiegano a noi lettori italiani di che cosa si tratta.
 
Questo libro è stato pubblicato nel 2023 dalle Edizioni PIEMME, ha 172 pagine, una copertina flessibile, misura 18,8 cm d'altezza e 13,7 cm di lunghezza e costa 15,50 euro.
 
Ecco i titoli che finora fanno parte della collana: 
  1. La ragazza senza nome (2022)
  2. L'ombra del testimone (2023)
  3. La trappola dell'illusionista (2024)
 
    
Sopra: Nonostante la serie sia firmata da Geronimo Stilton essa non ha per protagonisti dei tomi antropomorfi, ma dei ragazzini umani, come si può vedere dalle copertine, dove compaiono sempre.
 
Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

venerdì 17 maggio 2024

Incontro fra i meli di Olga Visentini

"Incontro fra i meli" è un altro romanzo scritto da Olga Visentini (1893-1961), un'autrice e traduttrice italiana che ha pubblicato fiabe, racconti, poesie, filastrocche, romanzi storici e romanzi fantastici per ragazzi. Accanto a questa produzione creativa trovano spazio pure traduzioni e riduzioni di classici. Di lei avevo letto e recensito un altro suo libro: "I ragazzi degli scogli", incredibile che attualmente di lei non si ricordi più nessuno, io stessa ho scoperto per caso qualche sua opera, tra cui appunto questa e altre di cui vi parlerò (o di cui vi ho parlato).
 
Sopra: In copertina è posta in primo piano Elena, una delle contessine, mentre si trova nel Meleto, mentre dietro compare Francesco, uno dei protagonisti maschili.
 
La storia inizia con due uomini che si presentano ai cancelli di La Smeralda, la magione che vede ospitare l'anziana contessa Anna di Clairefontaine, assistita unicamente dal suo maggiordomo Clemente Dupont, dopo che la nobile stirpe dei Clairefontaine aveva perso gran parte delle ricchezze in seguito alla "Guerra dei cent'anni". 
I due dicono di essere stati mandati da un certo papà Carron per occuparsi della Smeralda, sebbene abbiano l'aspetto malconcio. 
I due si presentano alla duchessa come Francesco Chopinel (il più grande che ha sui trent'anni) e Maurizio Loris. Il primo, della buona parlantina viene così descritto: "Nonostante gli sbridellamenti terrosi che lo coprivano ed il disordine generale, appariva molto più snello di quel che non sia un uomo avezzo alle armi, con un'agilità nervosa che fremeva impercettibilmente nelle caviglie e nei polsi sottili []; ed anche il volto del giovane, benché fine nei lineamenti, rivelava ,col colore bronzeo, l'abitudine al sole, all'aria e a tutte le intemperie; e vi spiccavano le labbra rosse, appena dischiude sui denti perfetti, d'un candore lucente, e gli occhi larghi, così chiari da distinguere appena, nel bianco smaltato, il grigio delle iridi, in cui brillavano nerissime, mobili ed argute pupille."
Loris, il più giovane, invece viene descritto così: "Era fine, pur pur attraverso la cenciosa trascuratezza con cui sie era presentato, con un viso ancora fanciullesco, dalla morbidezza di pesca matura, accentuata dai capelli d'un biondo cenere che lo facevano sembrare imberbe; sotto i cernecchi che stagliavano la fronte, si aprivano due grandi occhi castano dorati, pieni di una timidezza vergognosa di sé e sala situazione creata dalle spavalde menzogne dell'amico."
I due iniziano così a lavorare alla magione il 25 marzo del 1640, anche se all'inizio per loro abituarsi ai nuovi lavori non è facile
Nel frattempo conosceranno altri abitanti della magione: Giannetta, la moglie del bovaro Prospero e i suoi 5 figli (3 femmine e 2 maschi), e le due contessine Elena e Luisa, nipoti della signora Anna.
Già dall'inizio è evidente che i due non sono i braccianti mandati alla magione, ma sono due giovani in fuga poiché Francesco si è macchiato di omicidio ed è per sfuggire alle guardie che i due uomini si sono fatti assumere alla Smeralda.
In seguito i due uomini veranno a sapere come mai una così nobile famiglia sia ridotta a vivere in un podere non all'altezza dei loro antenati: a quanto pare, dopo la morte della madre di Luisa ed Elena per parto e del loro padre in guerra "in mancanza di un discendente maschile, il nuovo sovrano aveva aveva avocato a sè il castello di Clairefontaine ed i benni annessi, lasciando alle superstiti il possesso della Smeralda", come racconta Giannetta.
Chi sono in realtà i due giovani (che in realtà sembrano avere origini nobili)? E da cosa stanno fuggendo da cercare rifugio come servitori alla Smeralda?
 
Sopra: Un'illustrazione che ci mostra una rissa, con tanto di tentato omicidio, sui toni del blu per conferire alla scena u'aspetto più cupo.

La storia è accompagnata da alcune belle illustrazioni a colori e a pagina intera, anche se non ho trovato nessun riferimento a chi sia l'artista. 
I disegni hanno colori abbastanza intensi, con zone più chiare, dove le tinte sono abbastanza accese e brillanti, ed altre più in ombra, più scure e cupe, il che dona spesso alle scene una certa drammaticità. Nei disegni in particolare saltano agli occhi i colori primari (blu, rosso e giallo), utilizzati per vestiti e mobili.
Lo stile delle illustrazioni è piuttosto realistico, con personaggi e ambienti tratteggiati in modo molto curato e attento, i personaggi in particolare risultano molto espressivi grazie all'accuratezza con cui ne sono stati dipinti i volti. 
Le immagini rappresentano scene descritte nei testi, come quella in cui Giannetta consegna le scodelle con la minestra alla servitù, o quella dove la contessina Luisa dà degli ordini all'anziano maggiordomo, o quella che la mostra confrontarsi con la nonna.  

 

Sopra: Alcune delle, poche illustrazioni di cui sono arricchiti i testi del libro, da notare come in ogni immagine spicchino i colori primari, posti a volte sui vestiti dei personaggi, oppure su ggetti e sfondi.
 
"Incontro fra i meli" di Olga Visentini è un romanzo storico ambientato questa volta nel 1460, in seguito alla Guerra dei cent'anni (conflitto tra il Regno d'Inghilterra e quello di Francia che durò dal 1337 al 1453). I due uomini che si presentano alla Smeralda, Francesco e Maurio, si spacciano ad esempio proprio per degli ex soldati, che si sono fatti assumere per il lavoro nei campi dopo la fine della guerra. I due, pur vestendo degli abiti cenciosi, sono descritti come giovani di bell'aspetto, addirittura nobile, ed hanno anche una parlantina piuttosto forbita e colta. Soprattutto Francesco, che è il più furbo e il più vispo fra i due, nonché quello dotato della miglior parlantina, mentre Maurizio è più timido e riservato.
Alla magione i due vengono messi subito al lavoro, Francesco ad arare i campi e Maurizio a stare dietro alle bestie e al frutteto, la fatica del lavoro nei campi tuttavia non impedirà ai giovani mettere gli occhi sulle due contessine, nipoti della contessa: Maurizio prova subito simpatia per la minore, Elena, che ama gli animali, mentre Francesco è colpito da Anita, la maggiore, che si occupa dei fiori e del frutteto. Ecco come la vede al loro primo incontro: "Poi guardò meglio colei che l'aveva interrotto: era una donna giovanissima, che non poteva contare più di vent'anni, a giudicare dalla morbidezza di fiore della sua carnagione; ella stava dritta nel primo flottar di rosa nell'aria, con la sua persona sottile e snella, un poco più alta della media, cinta dalla vaporosità dei capelli d'un biondo dorato, raccolti in trecce, ma sfuggenti in ricciolini sul viso aristocratico, perfetto nelle linee, d'una bianchezza di giglio appena sfumato di rosa nelle gote, sotto la lieve ombra di ciglie singolarmente lunghe e ricurve intorno ad occhi di un brno vellutato, così grandi e profondi da perdervisi."
La storia può essere un'interessante spaccato della vita dell'epoca, anche se la trama si dipana pian piano, in quanto inizialmente anche i lettori sono all'oscuro di quale segreto celino i due giovani arrivati alla magione, e di come il loro arrivo cambierà la vita delle contessine, cadute in parte in disgrazia poiché non vi era nessun figlio maschio ad aver diritto al castello di Clairefontaine.
A differenza della precedente opera che avevo letto della Vicentino questo è sì un romanzo storico, ma più di tipo romanzo rosa/storia d'amore che non d'avventura. Esso infatti è inserito all'interno di una collana che si chiamava "Fantasia", indicato per un'età compresa tra i 9 e i 13 anni.
Attualmente credo che la storia potrebbe risultare piacevole per ragazzine di 11/12 anni, anche se però oggi le ragazze delle medie a volte sono abituare a leggere roba young adulti già con scene più erotiche ed esplicite. Questo invece è un romanzo piuttosto vecchio stampo, dove l'amore è ostacolato dalla differenza di classe sociale e da una situazione misteriosa in cui i protagonisti sono coinvolti ma che non possono rivelare subito. Sembra infatti che uno dei due abbia commesso una qualche sorta di delitto per il quale lo stanno cercando, e per il quale egli sta fuggendo anche se nell'animo si sente in colpa. Una di quelle storie in cui gli innamorati vogliono stare insieme ma c'è qualcosa che glielo impedisce e sarà interessante per il lettore scoprire come i giovani riusciranno a trarsi di impiccio dalla situazione.
I personaggi sono tutti piacevoli e abbastanza caratterizzati: vi è l'anziana contessa Anna, nobile d'animo e severa, ma tutto sommato anche tenera dentro; la contessina Elena, buona, allegra e spensierata; la contessina maggiore Luisa, laboriosa, riservata e nobile d'animo; Clemente, il maggiordomo anziano burbero e severo ma estremamente fedele alle contesse; Maurizio, ragazzo timido, impacciato ma leale e buono; Francesco, giovane furbo e spigliato, all'apparenza scanzonato e un po' irriverente, ma in fondo nobile d'animo pure lui...
Un romanzo comunque ricco di buoni sentimenti, d'amore e di redenzione, ma anche di espiazione, in cui il colpevole si pente dei suoi crimini di fronte a Dio e al Re di Francia, per potersi meritare l'amore dell'amata, non scordandosi di prestare aiuto però anche ad altri suoi amici in difficoltà.
"Alla Smeralda aveva imparato qualcosa di nuovo, d'insospettato e pur miracoloso: cioè la possibilità di un amore che, pur nato dalla bellezza del primo incontro, era nella sua essenza, purissimo, al di sopra dei sensi; si un amore che, scaturito da un umano pieno di leggiadria, aveva saputo vedere un'anima, e, per essa, tentare la resurrezione, tale nel suo ardore danno potersi offuscare né per il tempo, né per la lontananza. Esso era di una bellezza perenne, un'ascesa, una gioia e una malinconia."
 
Questo libro è stato pubblicato nel 1966 dalla Casa Editrice Bietti, ha 173 pagine, una copertina rigida, misura 24,4 cm d'altezza e 17,5 cm di lunghezza.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo

lunedì 13 maggio 2024

Le cronache di Spiderwick di Holly Black e Tony DiTerlizzi

"Le cronache di Spiderwick" di Holly Black e Tony DiTerlizzi è una saga di cinque volumi che narrano le vicende dei tre fratelli Grace: il preoccupato Jared (nove anni), il suo gemello Simon appassionato di libri, e la loro sorella, Mallory (tredici anni), i quali scoprono un libro che aprirà loro gli occhi sul mondo invisibile, e a volte pericoloso, abitato da draghi, boggarts, phookas, fate, spiriti e goblin che sta attorno a loro.
 
   
  Sopra: Tre copertine di tre differenti edizioni che racchiudono però tutte i cinque volumi della serie, di cui le prime due (in flessibile) risalgono al 2008 e l'ultima a destra del 2023, in rigida.
 
1. "Il libro dei segreti" (2004):  Trasferitisi insieme alla madre nella vecchia magione vittoriana di Spiderwick tre fratelli  (Jared, Simon e Mallory Grace) scoprono un brownie, un dispettoso folletto che vive nelle pareti, furioso perché gli hanno involontariamente distrutto il nido, e che li bersaglia di scherzi, annodando ad esempio i capelli di Mallory alle sbarre del letto o mettendo sottosopra la cucina. 
Passando però attraverso un antico portavivande, trovano anche una misteriosa biblioteca dove è conservato un tomo che svela tutti i segreti degli esseri fatati. Riusciranno i fratelli a calmare il folletto arrabbiato e dispettoso?
 

2. "La pietra magica" (2004): Continua l'avventurosa storia di tre fratelli Jared, Simon e Mallory Grace alle prese con un mondo popolato da fate, elfi e folletti. Simon, gemello di Jared e fratello di Mallory, è stato rapito dai goblin, i minacciosi esseri già avvistati da Giangoccetto, il folletto che vive nella casa dei protagonisti e parla in rima. Gli altri fratelli si sono salvati grazie a una pietra che dona la capacità di vedere le creature fatate e al fioretto di Mallory. Per salvare il fratello Jared  indossa la pietra e si avventura nel bosco assieme alla sorella col "Libro dei segreti" nello zaino. In questa occasione i tre ragazzi riescono anche a ottener eil dono della vista grazie alla saliva di un particolare folletto, chiamato maiastrillo.


3. "Il segreto di Lucinda" (2004): Jared, il gemello Simon e la loro sorella Mallory da quando hanno trovato "Il libro dei segreti" dello scomparso zio Arthur sembrano essere sempre in pericolo: alcune creature fantastiche se ne vogliono infatti impossessare a ogni costo. Per tale motivo Mallory e Simon decidono di sbarazzarsene, ma Jared non è per nulla d'accordo e cerca di trovare un modo per fargli cambiare idea, suggerendo di andare a parlare con la loro prozia Lucinda.
 
 
4. "L'albero d'argento" (2004): Mallory viene acompagnat dalla madre e dai fratelli per disputare una gara si scherma della scuola, ma qui Jared incontra un altro ragazzo identico a lui, il quale si dielgua poco dopo. Nel frattempo però è scomparsa anche Mallory, la quale si scopre essere stata rapita dagli gnomi e usata come ostaggio da scambiare con "Il libro dei segreti", dove si parla di creature fantastiche, e che i minacciosi abitanti del sottosuolo credono sia in possesso dei fratelli di lei. I due fratelli si mettono subito alla sua ricerca, infilandosi dentro la cava della città per andare a salvare Mallory
 
 
5. "L'ira di Mulgarath" (2005): Tornando a casa i fratelli Grace apprendono dal folletto Giangoccetto che i goblin hanno rapito la loro mamma: urge raggiungere subito il palazzo dell'orco dove la tengono prigioniera, che è però protetto da temibili draghi. Fortunatamente ad indicargli dove vive Mugarath vi è Maiastrillo, conosciuto nel secondo libro, così Mellory e Simon si dirigono con lui in groppa a un grifone alla discarica, mentre Jared si reca con Giangoccetto dagli elfi.
 
 
Il volume è riccamente corredato dalle illustrazioni realizzate da Tony DiTerlizzi che sono molto belle e alquanto dettagliate. Esse sono tutte in bianco e nero, ma hanno dei tratti netti e molto puliti, anche le parti in ombra, o gli elementi più scuri, sono realizzate con delle linee sovrapposte le une alle altre, infatti sembra che i disegni siano realizzati con il pennino e la china. Le immagini possono essere sia a pagina intera che in mezzo ai testi e rappresentano scene descritte nei testi  (con tanto di dicitura sottostante con riferimento ai testi) oppure personaggi (tra cui i protagonisti: Jared, Simon e Mallory) o oggetti particolari. 
Tra i vari personaggi oltre a quelli umani sono rappresentati anche quelli appartenenti al popolo fatato, come folletti, elfi, gnomi, goblin, draghi, grifoni, orchi, ecc..., il che è particolarmente interessante perchè permette ai lettori di poter capire e vedere l'aspetto di queste creature, le quali rimandano alle classiche creature fantastiche, ma che sono comunque reinterpretate dall'artista a modo suo, conferendo loro un tocco particolare. Ad esempio Mulgarath è un orco, ma ha degli elementi che lo accomunano agli alberi, i draghi che vediamo non sono i classici animali alati a quattro zampe, ma hanno un aspetto più primitivo e sempertiforme, senza ali; poi vi sono creature più particolari come i boggart, i bussarelli, i maiagoblin o i goblin ...
Dei goblin ad esempio l'illustratore dice che essi "sono unici ed originali, subito riconoscibili anche per i non esperti del mondo fantastico." DiTerlizzi afferma di essersi "impegnato molto per trovare la forma e l'aspetto che volevo dare a questi personaggi", conferendogli un'interpretazione fresca ed originale, "che avrebbe fatto spiccare i nostri tra le miriadi di altri goblin disegnati in libri, giochi e film."
 
 



 
Sopra: Alcune illustrazioni in bianco e nero realizzate da DiTerlizzi tratte da vari libri della serie ((le prime due e l'ultima a sinistra , dal primo; la seconda e la terza dal quarto e l'ultima in basso a destra dal quinto). I disegni mostrano ambienti, scene o personaggi della storia come i fratelli Jared e Simon, oppure creature magiche (come il drago e il grifone che combattono nell'immagine in basso a destra).
 
Una cosa interessante è che la raccolta con il disegno blu e nero in copertina presenta anche delle illustrazioni a colori in mezzo al libro e dei disegni/schizzi aggiuntivi alla fine del volume contenuti in una parte chiamata "Diario illustrato di Tony DiTerlizzi", con aggiunta di alcune note degli autori che dicono a cosa si sono ispirati per un determinato personaggio, schizzi inutilizzati (tra cui quello dell'aspetto di Giangoccetto da boggart), piante della casa, che aspetto avrebbero dovuto avere inizialmente alcuni personaggi (tipo c'è scritto che i nani avrebbero dovuto essere nudi e con le braccia più lunghe) o come avevano pensato di far evolvere la trama.
 

Sopra: In alto due pagine con illustrazioni a colori mentre più in basso due pagine che mostrano degli schizzi di DiTerlizzi riguardanti il terzo libro della saga.

"Le cronache di Spiderwick" di Holly Black e Tony DiTerlizzi è una saga che ha conosciuto un periodo di grande successo tra il 2000 e il 2010, tanto che nel 2008 vi fu anche tratto un film: "Spiderwick: le cronache" diretto da Mark Waters. Anch'io all'epoca ne sentii parlare, e vidi anche il film, comprai addirittura alcuni libri/materiale spin-off connessi alla serie principale: "Il libro dei segreti di Arthur Spiderwick" (2006), "Come allevare fate e folletti" (2007) e "Le cronache di Spiderwick. Il mondo incantato" (2008).
Nonostante questo non mi ero mai approcciata alla saga principale, forse perchè erano diversi libri, anche se brevi. Ad aprile del 2024 tuttavia, visto che la Mondadori ha ristampato l'intera saga in un bel  volume unico con copertina rigida a novembre del 2023, ho deciso di recuperare la saga, ed eccomi qui a parlarvene. 
Interessante come il volume si apra con una lettera indirizzata ai lettori da parte della scrittrice, Holly Black, in cui viene spiegato che, al termine di un incontro con i lettori, un commesso ha consegnato una lettera per Black e DiTerlizzi, la quale conteneva anche una fotocopia di un libro su come riconoscere fate e folletti. I due hanno deciso di rispondere alla lettera e di farsi inviare il manoscritto, dopodiché hanno pure incontrato i tre ragazzi, che hanno loro narrato la storia che poi è stata trascritta nei libri delle cronache: "Trascorso qualche tempo, ho trovato sullo zerbino davanti casa un pacco legato con un nastro rosso. Pochi giorni dopo tre ragazzini hanno suonato alla mia porta e mi hanno raccontato questa storia. [...] Ora sappiamo che fate, nani e folletti non sono solamente i personaggi di una quantità di libri per bambini. Esiste un mondo invisibile accanto al nostro e speriamo che grazie a noi anche tu, amato lettore, possa aprire gli occhi e vederlo."
l'inizio dell'avventura comincia con un classico: un trasloco in una nuova casa, che inizialmente non fa esattamente una bella impressione ai ragazzi: "Era come se una decina di catapecchie fossero state sovrapposte una sull'altra. c'erano comignoli ovunque e il tutto era sormontato da una ringhiera di ferro battuto che se ne stava appollaiata sulla sommità del tetto, come un cappello inutilmente sfarzoso e appariscente."
La nuova abitazione non entusiasma per nulla i ragazzi, almeno all'inizio, ma non hanno altra scelta se non abitare lì, in quanto non hanno un altro posto dove andare, come ricorda loro la madre di fronte alle loro proteste: "Se la vostra prozia Lucinda non ci avesse permesso di abitare qui, non so proprio dove saremmo andati a finire. Quindi direi che dovremmo essere grati di avere un tetto sopra la testa." La situazione iniziale quindi non è molto rosea, in quanto i ragazzi sono stati lasciati dal padre, he ha chiesto il divorzio, così hanno dovuto lasciare il loro appartamento in città e le loro scuole.
Jared e Simon sono gemelli di nove anni, Simon è appassionato di animali, infatti ne tiene moltissimi in casa per prendersene cura, per lui il trasferimento ha avuto il vantaggio di avergli permesso di poter tenere con se anche dei veri animali da compagnia (e non solo topi), tra i fratelli è quello con l'animo più buono e il carattere più gentile, anche se quando vede qualche animale ferito o in difficoltà non si fa fermare da nessuno diventando testardo. Jared si sente l' incompreso della famiglia, anche perchè è insicuro di sé e inizialmente sente di non possedere nessuna qualità o caratteristica particolare, anche se col tempo imparerà a disegnare e si dimostrerà un bambino intelligente e furbo; in compenso però è soggetto a degli scatti d'ira che fa fatica a controllare. L'ultima dei figli è Mallory, la maggiore, di tredici anni, una ragazzina decisa, sempre pronta a fare qualche battuta pungente,  testarda, combattiva e appassionata di scherma.
La storia è molto carina e avvincente anche se all'inizio si presenta la classica situazione, che io non sopporto, in cui qualcosa inizia a combinare guai e il protagonista viene incolpato al suo posto senza possibilità che i genitori gli credano. E' quello che succede a Jared, che si vede colpevolizzato dalla madre a causa degli scherzi del boggart: "Jared chinò la testa. Non aveva modo di convincere  la mamma a credergli. Non c'era verso. Muto come un pesce andò a vestirsi, poi scese e riempì tre sacchi neri di immondizia, che trascinò faticosamente all'esterno."
Devo ammettere che per me la parte davvero interessante è iniziata dopo il primo libro, in quanto la prima parte avevo già idea di cosa trattasse, avendo visto il film ed essendo comunque quella più prevedibile (a tratti forse direi anche un po' banale), e poi c'era la storia di Jared colpevolizzato ingiustamente per gli scherzi del boggart. Il primo libro comunque si interrompe con il boggart, che si è tranquillizzato, che si mostra ai tre fratelli chiedendo loro di riconsegnargli il libro, per cui alla fine il primo volume è più una sorta di parte introduttiva alla storia, dove iniziamo a conoscere i fratelli Grace, la loro situazione familiare e dove incontriamo per la primo volta il "Libro dei segreti", che contiene informazioni sugli abitanti del piccolo popolo, di cui abbiamo un piccolo assaggio con il boggart.
Fortunatamente i volumi successivi sono decisamente più ricchi di avventura e di cose interessanti: ci sono parecchi rapimenti (nel secondo volume viene rapito Simon, nel quarto Mallory e nel quinto la madre), alcuni combattimenti e i ragazzi conosceranno sempre più creature magiche e sempre più particolari e interessanti: nel secondo libro ad esempio vi sono i goblin, un maiastrillo e perfino un grifone; nel terzo conosciamo il Phooka, gli elfi e un unicorno; nel quarti nani e un bussarello, ecc...
Sara però solo verso la fine del quarto libro che i ragazzi faranno la conoscenza del loro più acerrimo nemico: l'orco Mulgarath, che è a capo delle bande di goblin.
La storia è interessante anche perchè gli esseri fatati che i ragazzi incontrano non sono solo creaturine carine, dolci ma timide; i creatori della serie si sono basati sulle creature del folklore, come quelle descritte e rappresentate ad esempio da Brian Froud e Alan Lee, con cui non c'è troppo da scherzare. Come ho detto ai ragazzi capita di venire rapiti e a volte vengono assaliti e quindi graffiati o morsi da goblin, ma tutto sommato le cose gli vanno bene, in quanto le creature fatate conoscono trucchi decisamente peggiori. La loro prozia Lucinda ad esempio porta ancora sulle braccia le cicatrici dei profondi tagli lasciategli dagli artigli dei goblin, noon può più mangiare cibo umano da quando i folletti le hanno offerto uno dei loro frutti magici (e senza altri folletti suoi amici d'infanzia sarebbe stata destinata a morire di fame), un gigante inoltre l'ha resta storta e ingobbita. Ecco cosa racconta Lucinda a riguardo: "Quel frutto aveva il sapore più buono che io avessi maia assaggiato. [...] Da quel momento il cibo degli umani, quello normale, risultò al mio palato come segatura. Non riuscii più a mangiare nulla di normale. Ero destinata a morire di fame." e poi, riguardo ai goblin: "La vecchia signora tese loro un braccio sottile. Era segnato da alcune cicatrici profonde. Simon Trasalì. <<Una notte arrivarono dei mostri. Piccole creature verdi con orribili denti aguzzi mi tennero ferma, mentre un gigante dela loro specie mi interrogava, Lottai per liberarmi e i loro artigli mi graffiarono braccia e gambe. Confermai al gigante che non avevo il libro e che mio padre l'aveva portato con sé, ma nulla di ciò che dissi cambiò le cose. Prima di quella seta la mia schiena era dritta Da allora sono stata costretta a camminare così, storta e gobba." Abbastanza raccapricciante se ci si pensa bene, praticamente questa povera donna ha vissuto una vita piuttosto "di cacca" per colpa del popolo fatato, per finire pure rinchiusa in un manicomio visto che i parenti non hanno ovviamente creduto alla faccenda delle creature fatate.
Ah, un altro dettaglio abbastanza raccapricciante che ho trovato riguardo ai goblin è contenuto in una canzone cantata da spiritelli e altre creature che i goblin tenevano rinchiusi nelle gabbie in attesa di mangiarli. La canzone recita così, e viene cantata proprio mentre i goblin stanno cuocendo allo spiedo il cadavere di un gatto: "Fidirollo, Fidiratto, / prendi un cane, prendi un gatto! / Scuoialo vivo, togli la pelle / infila lo spiedo, ne vedrai delle belle... / Gira e rigira, cuocilo bene, / Fidirollo, Fidilene!". Insomma con le creature del piccolo popolo è meglio non scherzare (come sa molto bene anche lo zio Arthur Spiderwick)!
Una saga molto carina e anche abbastanza veloce da leggere, adatta dagli 8/9 anni, in quanto anche molto ricca di belle illustrazioni in bianco e nero, che mostrano ai lettori ambienti, personaggi e, soprattutto, le creature del popolo fatato così come le hanno immaginate gli autori della saga, le quali sono rappresentate molto bene, con una certa ricchezza di dettagli.
Consiglio la lettura direttamente dei volumi che contengono tutta la saga, in quanto non ha senso leggere i libri singolarmente, poiché ogni libro a me ha dato l'impressione di essere semplicemente una parte appunto di una storia più grande, che non permette l'interrompersi della lettura ma che anzi spinge i lettori a continuare a leggere i volumi successivi. Anche perchè alla fine ogni libro in realtà è veramente molto breve, contando ciascuno sulle centoventi pagine, che però sono molto ricche di illustrazioni, per cui alla fine ogni volume racconta solo una piccola parte della storia.
Questa cosa comunque contribuisce a spingere il lettore a continuare a leggere e a proseguire nelle vicende, anche perchè ogni libro, seppur breve, è comunque ricco di avvenimenti e nuove scoperte, oltre che di nuove creature da scoprire e conoscere, il tutto condito con dei personaggi ben caratterizzati, ciascuno con una propria personalità ben distinta, con le sue luci e le sue ombre. Anche l'antagonista è abbastanza ben costruito: è forte, furbo e minaccioso, le sue motivazioni per voler conquistare il mondo sono semplici ma abbastanza coerenti (praticamente è geloso di quello che gli esseri umani hanno e se lo vuole prendere: bei palazzi, bei vestiti, buon cibo...). Magari non sarà un antagonista particolarmente sfaccettato e complesso ma risulta comunque piuttosto intimidatorio e abbastanza furbo e potente da riuscire a mettere in difficoltà i protagonisti. 
Una saga che consiglio di recuperare, anche in vista dell'edizione più recente dalla grafica molto bella, sia internamente che esternamente. Se li trovate (poiché ormai sono usciti fuori catalogo) consiglio di dare un'occhiata anche ai vari materiali ad essa correlati, come il bellissimo "Il libro dei segreti di Arthur Spiderwick" che nella storia viene continuamente citato e che alla fine è una bella guida alle creature fatate, o anche  "Come allevare fate e folletti", che approfondisce appunto la questione legata dalle fate e ai folletti, di cui esistono varie razze.
E come dice Giangoccetto:
 
"Quindi tieni gli occhi aperti 
se vuoi che i segreti siano scoperti.
Perchè è un gran bene la conoscenza...
purché tu la usi con prudenza!".

P.S. Tra l'edizione del 2008 con la copertina con l'immagine del film e quella con il disegno blu e nero vi consiglio quest'ultima edizione poiché ha degli schizzi (nel "Diario illustrato di Tony DiTerlizzi"), delle immagini a colori e presenta anche tre capitoli aggiuntivi, chiamati "I capitoli perduti" che narrano avvenimenti secondari successi durante la storia, in cui non erano presenti i protagonisti (tipo come Giangoccetto è stato attaccato dai goblin e si è difeso, di come Maiastrillo è finito in gabbia...)
 
I volumi sono stati editi in originale tra il 2003 e il 2004 dalla Simon Spotlight (an imprint of Simon & Schuster Children's Publishing Division) con i titoli: "The Field Guide" (2003) e"The Seeing stone" (2003), "Lucinda's Secret" (2003) e"The Ironwood Tree" (2004) e "The Wrath of Mulgarath" (2004).
L'opera è stata pubblicata in italiano prima dalla Mondadori tra il 2004 e il 2005. Il primo volume ha 118 pagine, il secondo 122, il terzo 121, il quarto ne ha 128 e il quinto ha 149 pagine. I volumi sono stati editi originariamente in copertine rigida, misuravano 18 cm d'altezza e 12 cm di lunghezza e costavano 16 euro a volume.
Oltre ai singoli volumi sono state edite successivamente tre raccolte: quella del 2008 in copertina flessibile con 640 pagine che misura 21 cm d'altezza e 14 cm di lunghezza e costa 18 euro; quella del sempre del 2008 e ristampata nel 2015 in copertina flessibile con 434 pagine che misura 21 cm d'altezza e 14 cm di lunghezza e costava 18 euro; quella del 2023 in copertina rigida con 512 pagine che misura 24 cm d'altezza e 16,7 cm di lunghezza e costa 24 euro.

A partire dal 2008 sono usciti anche in italiano degli ulteriori seguiti della Cronache di Spiderwich, raggruppati sotto il nome di "Il nuovo mondo":
  1. "La creatura delle acque" (2008): Nella nuova serie, le Cronache di Spiderwick lasciano l'affascinante New England per approdare nel divertente quanto diabolico mondo incantato della Florida. L'incontro con un impaurito mostriciattolo verde vicino a casa sarà per Nicholas e la sorellastra Laurie l'occasione per tuffarsi in una nuova stupefacente avventura. Ma i due ragazzi dovranno usare tutte le loro conoscenze fantastiche per fermare la furia devastatrice di un gruppo di giganti prima che tutta la Florida prenda fuoco.
  2. "Un problema gigante" (2009): La Florida è in pericolo. I giganti si stanno svegliando, sono moltissimi, e sono intenzionati a mettere a ferro e a fuoco l'intero stato. La prima a subire le devastanti conseguenze dell'attacco è la casa nuova di Nick e Laurie, che finisce letteralmente distrutta. I due coraggiosi ragazzini si danno molto da fare per sconfiggere i terribili mostri, ma proprio quando ce l'hanno fatta, scoprono con orrore che il pericolo è in realtà molto peggio di quanto pensassero e che per sconfiggerlo servivano proprio... i giganti! 
  3. "Il re drago" (2010): Laurie e Nick pensavano di aver risolto un "problema gigante". Avevano attirato i giganti in fondo al mare, facendoli addormentare per renderli innocui, e allora era sembrata una salvezza. Ma la Florida ora corre un pericolo ancora più serio. Perché la presenza dei giganti serviva a tenere a bada una creatura magica ancora più pericolosa, il temibile 're Drago', minacciosissimo insieme di teste di drago su un unico corpo, che si muove sottoterra creando pericolose voragini ovunque. E mentre i genitori dei due ragazzi decidono di prendersi una pausa di riflessione, convinti che la famiglia allargata non faccia per loro, Nick e Laurie scoprono che insieme tutto è più facile, e che per sconfiggere le creature del mondo fantastico che ci circonda l'unione fa la forza.

   
Sopra: Le copertine dei tre volumi che fanno proseguire le vicende de mondo di Spiderwick, anche se non ci sono più i fratelli Grace ma nuovi protagonisti alle prese col mondo invisibile.
 
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