lunedì 22 luglio 2019

Demoni! Cronache di un cacciatore di creature infernali di Abelard Van Helsing

"Demoni! Cronache di un cacciatore di creature infernali" è un libro illustrato la cui struttura riprende quella della serie di libri delle "Ologie". Si tratta infatti di un diario/manuale scritto in prima persona da un personaggio di invenzione che si rivolge direttamente al lettore. In questo caso l'autore di tale opera è Abelard Van Helsing, un cacciatore di demoni che, non avendo ancora trovato un apprendista a cui trasmettere il proprio sapere, ha deciso di trascrivere tutte le sue conoscenze in tale volume.

Sopra: La copertina di "Demoni! Cronache di un cacciatore di creature infernali" è completamente nera con scritte e disegni dorati e su di essa spicca, in particolare, l'immagine di un demone.

Come anticipato sopra, quest'opera è praticamente un manuale per dei futuri cacciatori di demoni, scritto da Van Helsing durante la sua vecchiaia per trasmettere tutte le sue conoscenze a un giovane futuro cacciatore.
All'interno di quest'opera sono quindi contenute tutte le informazioni necessarie per diventare un cacciatore di creature infernali: le armi da utilizzare, i luoghi dove poter trovare i demoni e , naturalmente, le varie specie di demoni che un cacciatore potrà trovarsi ad affrontare.
Le varie informazioni sono inoltre accompagnate dai racconti di van Helsing riguardo la sua vita e la sua esperienza come cacciatore. Il lettore verrà così a conoscenza della sua infanzia, di come è diventato un cacciatore di demoni, delle sue prime imprese, di come ha conosciuto il suo maestro, di quali demoni ha sconfitto ...
Naturalmente la maggior parte dello spazio del libro è dedicato a descrivere i vari tipi di creature infernali e i modi per sconfiggerle. Tra le creature descritte troviamo: Incubi e Succubi, i Nybba, i Draghi, Vampiri, i cani dell'inferno, bestie infernali minori, esseri umani dannati, i lupi mannari, gli spiriti maligni, gli zombie.

Sopra: Una pagina del libro che descrive le caratteristiche di un demone comune.

I testi di quest'opera sono accompagnati da molte illustrazioni, le quali sono molto belle e curate. Tali disegni, realizzati da Miles Teves, hanno un aspetto molto realistico e sono ricche di dettagli e particolari.
La maggior parte dei disegni presenti nel libro sono in bianco e nero e sono pochi gli elementi che presentano qualche tocco di colore: la mappa presente all'inizio (la quale è stata colorata di rosso e verde), qualche creatura e qualche macchia di sangue. La scelta dei colori utilizzati è stata comunque limitata a verde, rosso, blu e giallo.
Con qualche eccezione (come ad esempio il rosso della mappa e di un pozza di sangue) i colori non risultano comunque mai molto intensi e, anzi, quando presenti sono stesi in maniera molto leggera e delicata.

 

 

Sopra:Le illustrazioni di quest'opera hanno un aspetto molto realistico e sono ricche di dettagli e particolari. La maggior parte  sono in bianco e nero (come le immagini in alto e in centro a sinistra), ma ve ne sono alcune che presentano qualche tocco di colore (come le creature dell'immagine al centro a destra e in basso). La scelta dei colori utilizzati è comunque molto limitata.

"Demoni! Cronache di un cacciatore di creature infernali" è un bel libro illustrato che, pur riprendendo un format già molto visto, usato e sfruttato, tratta tuttavia un argomento insolito per un albo illustrato. Non mi era infatti mai capitato di vedere libri illustrati che trattassero di demoni e altri mostri infernali, specialmente con i modi di questo volume.
I testi presentano dei toni seri e i fatti che vi vengono narrati rendono quest'opera adatta più ad un pubblico di adulti (o comunque di adolescenti/giovani adulti) che non di bambini, in quanto vengono raccontati anche degli eventi molto crudi e sanguinari (come, ad esempio, lo sterminio dei genitori del protagonista da parte di alcuni demoni).
Anche le illustrazioni, che come ho detto prima hanno un aspetto realistico, risultano certe volte molto crude ed esplicite, mostrando cadaveri e persone uccise e sanguinanti.
Questo si presenta quindi come un volume molto bello da vedere (le illustrazioni, anche se talvolta crude, risultano comunque molto belle e affascinanti), il quale tratta in un modo assai avvincente e coinvolgente un argomento interessante e insolito nel panorama dei libri illustrati.

L'opera è stata pubblicata originariamente nel 2006 dalla Pavilion Books col titolo "The demon hunter's handbook" ed è poi stata edita in italiano nel 2007 dalla EdiCart. Il libro ha la copertina rigida, ha 30 pagine, misura 30,5 cm d'altezza e 26 cm di lunghezza e costa 22,50 euro.

P.S. A quanto pare dopo questo primo volume sono usciti anche altri due manuali per cacciatori di creature infernali:
- Vampiri. Storia di un cacciatore di creature infernali" ("The vampire hunter's handbook") di Raphael van Helsing, edito in italiano nel 2008.
- "The dragon hunter's handbook" di Adelia Van Helsing è un prequel del primi due, pubblicato, solamente in inglese, nel 2008.

   
Sopra: Le copertine degli altri due seguiti di questo volume.

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lunedì 15 luglio 2019

Court of the dead. The chronicle of the underworld di Tom Gilliland

"Court of the dead. The chronicle of the underworld" è un libro illustrato la cui storia e i personaggi sono stati ideati da Tom Gilliland e che è stato scritto da Corinna Bechko e Landry Q. Walker.
I personaggi presenti nel volume si basano su una serie di statuine, chiamate appunto "Court of the dead", prodotte dalla Sideshow .

Sopra: La copertina, molto elbaorata, del volume "Court of the dead".

L'opera è scritta in prima persona da un curatore di sorti (detto anche archaneaist), il quale ha il compito di scrivere un diario dove racconta dell'ascesa degli Inferi e la storia della guerra fra Paradiso e Inferno. Per far ciò il narratore descriverà nei dettagli la Terra dei Morti ("The land of the dead"), un luogo, creato e governato dalla Morte, situato tra l'Inferno, il Paradiso e la Terra.
In questo volume vengono quindi presentati i vari luoghi che compongono la Terra dei Morti, nonché le creature che ci vivono, le quali sono, per la maggior parte, suddivise in varie fazioni (denominate "Bone", "Flesh" e "Spirit", più un'altra conosciuta come "Blood").
Oltre ai membri di queste quattro fazioni vi sono anche quelli della Corte della Morte, i quali hanno appunto il compito di supportare e assistere la Morte nello svolgimento dei suoi compiti.
Infine vi sono i cittadini, i quali sono suddivisi in "soulborn" , i quali sono stati umani prima di morire e raggiungere la Terra della Morte, e "spiritborn", i quali sono invece stati creati direttamente nella Terra della Morte o nei Reami Celesti.
Dopo aver descritto al lettore i vari personaggi che abitano tale luogo il sesto capitolo del libro è dedicato alla cultura e all'etichetta. Viene quindi spiegato lo status sociale, il cibo delle anime, le relazioni famigliari, gli animali domestici, i modi di viaggiare, la moda...
Il settimo capitolo viene invece dedicato alla milizia e quindi alle varie forze armate e ai vari tipi di soldati che compongono l'esercito della Terra dei Morti.
Il penultimo capitolo spiega invece il sistema della raccolta delle anime e il loro giudizio, mentre l'ultimo è dedicato alla nascita della Morte e all'origine e alla creazione della Terra dei Morti.

 
Sopra: Come ho detto all'inizio i personaggi presenti all'interno del volume sono tratti da una serie di statuette da collezione, come nel caso di quella della Morte che potete vedere qui sopra a destra. A sinistra trovate invece l'immagine della Morte contenuta all'interno del libro.

Nel volume sono presenti anche moltissime illustrazioni, le quali accompagnano il lettore per tutta la durata della storia.
Tali disegni, che rappresentano di solito i luoghi e i vari personaggi descritti all'interno del volume, sono belli, intriganti e ricchi di dettagli.  Visto il tema del libro essi rappresentano più che altro mostri di varia natura (scheletri, fantasmi, zombie ...), tuttavia è molto interessante vedere come tali creature dell'oltretomba siano state interpretate e rappresentate. Non mancano comunque neanche le belle donne (tra cui, ad esempio la Regina dei Morti).


 

Sopra: Le innumerevoli illustrazioni contenute all'interno del libro rappresentano luoghi (come nel caso dell'immagine più in alto) o personaggi (come quelli presenti nelle altre immagini qui sopra). Quest'ultimi rappresentano più che altro mostri di varia natura, ma non mancano comunque neanche le belle donne (come la Regina dei Morti dell'immagine più in basso).

La maggior parte delle illustrazioni presentano dei toni piuttosto cupi, cosa che non stupisce vista l'ambientazione e i soggetti, anche se comunque non mancano illustrazioni dai colori più chiari e brillanti. Essendo la maggior parte dei disegni piuttosto cupi in molti di essi viene risaltata la presenza di elementi luminosi e di fonti di luce, luci che di solito hanno un origine sovrannaturale (come ad esempio quella emanati da alcuni spettri).
Sebbene la maggior parte delle illustrazioni sia a colori ve ne sono anche alcune in bianco e nero, che risultano comunque molto belle da vedere grazie ai dettagli che le arricchiscono.


 
Sopra: La maggior parte delle illustrazioni presentano dei toni piuttosto cupi (come l'immagine più in alto), ciò permette però di far risaltare la presenza di elementi luminosi e di fonti di luce (come quella dell'immagine in basso a sinistra). Sebbene la maggior parte delle illustrazioni sia a colori ve ne sono anche alcune in bianco e nero, come quelle dell'immagine in basso a destra.

"Court of the dead. The chronicle of the underworld" è un'opera molto curata che presenta una grafica veramente bella ed accattivante; le numerose illustrazioni al suo interno sono infatti belle, intriganti, ricche di dettagli e macabre.
Il volume non presenta una vera e propria storia, se non un breve accenno che serve più che altro come pretesto per mostrare al lettore tutta una serie di ambienti e personaggi, i quali sono tutti spiegati piuttosto nel dettaglio. Questo comunque non rappresenta un problema, d'altra parte lo scopo di questo libro non è quello di essere un romanzo, ma quello di voler presentare al lettore una serie di personaggi derivanti da una serie di statuine da collezione. Non mancano comunque anche i riferimenti a credenze religiose, tra cui l'esistenza dell'Inferno e del Paradiso.
Questo libro illustrato si pone infatti come una guida alle Terre dei Morti, e sotto questo punto di vista il libro è scritto piuttosto bene e svolge egregiamente il suo lavoro di presentazione di luoghi, personaggi, cultura e schieramenti vari.
"Court of the dead. The chronicle of the underworld" è quindi un'opera molto interessante e molto bella e curata graficamente, un volume che potrà facilmente venir apprezzato dagli amanti delle belle illustrazioni, specialmente di quelle che riguardano mostri, spiriti, morti, scheletri ecc...

Quest'opera è stata pubblicata nel 2016 dalla Insight Editions, ha 192 pagine, la copertina rigida, misura 28,5 cm d'altezza e 23,7 cm di lunghezza e costa 50$.

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lunedì 8 luglio 2019

Le cronache di Spiderwick. Il mondo incantato

Dopo aver già parlato di due albi illustrati spin-off derivati dalla saga delle Cronache di Spiderwick ("Il libro dei segreti di Arthur Spiderwick" "Come allevare fate e folletti"), in questo post vi parlerò di un terzo libro illustrato correlato a questa saga: "Le cronache di Spiderwick. Il mondo incantato", scritto da Holly Black e illustrato da Tony DiTerlizzi.

Sopra:La copertina de "Le cronache di Spiderwick" si presenta come la copertina di un vecchio libro su cui sono presenti delle impronte di una qualche creatura fatata. Tu tale copertina sarebbe inoltre appoggiato uno strumento che permette alle persone di poter vedere le creature magiche, invisibili altrimenti all'occhio umano.

Questo volume è una sorta di diario, scritto da uno dei personaggi secondari della saga: Giangoccetto, un brownie, cioè un tipo di spiritello benevolo che di solito si aggrega a una famiglia e  si occupa della casa di questa.
Questa creatura fatata narra al lettore, tramite brevi frasi in rima e molti ritagli e fogli di varia natura, le avventure vissute dai fratelli Mallory, Jared e Simon, protagonisti dei volumi della saga principale. In particolare troviamo alcune pagine dedicate specificatamente a ciascuno dei fratelli, dove si parla del loro carattere, delle loro passioni e delle loro imprese. Alcune pagine presentano invece più in generale la famiglia Spiderwick e il loro albero genealogico, fino ad arrivare, appunto, ai tre fratelli.
Oltre alle parti dedicate ai protagonisti principali della saga, vi sono anche delle pagine che descrivono i luoghi che si ritrovano più spesso all'interno dei libri e altre pagine dedicate alle creature fatate che i protagonisti hanno dovuto affrontare o che hanno conosciuto nel corso delle loro avventure.
Ogni parte è composta da vari materiali (tra cui pagine di diario, liste della spesa, ritagli di giornale...) che Giangoccetto sembra aver raccolto e poi riunito assieme per formare tale volume. Questi materiali sono poi accompagnati da qualche frase scritta, in rima, dallo spiritello. Ad esempio, nella parte dedicata alle creature fatate è scritto: "Nessuno è più curioso delle creature fatate, tanto diverse dagli uomini, tanto cercate. Segreti i loro giochi nel tuo mondo, non le vedi, ma intorno ti fanno il girotondo."

Sopra: All'interno di quest'opera vengono presentati al lettore i personaggi e i luoghi della serie "Le cronache di Spiderwick", ad esempio queste pagine interne del libro sono dedicate a Helen, la madre dei protagonisti, e Mallory, la sorella maggiore.

Questo libro presenta al suo interno moltissime foto e illustrazioni. Quest'ultime sono di diverso tipo e posseggono stili differenti in quanto provengono da diverse fonti. Alcune ad esempio sono prese direttamente da "Il libro dei segreti di Arthur Spiderwick", altre invece provengono da libri medioevali o sono immagini create da altri illustratori (tra cui Gustave Dorè, Arthur Rackham, Jon Bauer...).
La parte grafica quindi, come potrete capire, è molto variegata, anche se nell'insieme risulta comunque piacevole da guardare, anche se forse a tratti un po' confusionaria (anche se magari potrebbe essere stata proprio questa l'intenzione degli autori).





Sopra: Questo libro presenta al suo interno moltissime foto e illustrazioni, le quali provengono da diverse fonti (tra cui il "libro dei segreti di Arthur Spiderwick"). Come potete vedere da queste immagini le pagine del libro sono praticamente composte da vari fogli, alcuni scritti mentre alcuni contenenti immagini e foto.In alcune pagine (come ad esempio quella più in alto qui sopra), inoltre, sono presenti anche buste con all'interno fogli che si possono estrarre veramente e leggere.

"Le cronache di Spiderwick. Il mondo incantato" è un bel volume che gli appassionati della serie potranno apprezzare, in quanto offre loro tanti piccoli dettagli da conoscere e da leggere, riprendendo le vicende della saga principale e approfondendo alcuni personaggi e alcuni luoghi di questa.
La parte maggiormente curata di questo volume è quella grafica, che contribuisce a conferire a quest'ultimo un certo fascino, in quanto le pagine di questo albo sono piene di immagini, illustrazioni di varia natura e foto. All'interno del volume sono inoltre presenti delle buste da cui è possibile estrarre lettere, mappe o disegni, il che rende tale libro anche un po' interattivo e invoglia così il lettore a scoprirlo pian piano.

L'opera è stata pubblicata originariamente nel 2007 dalla Simon & Schuster Children's Publishing Division col titolo "The chronicles of Spiderwick. A Grand tour of the enchanted World by Thimbletack" ed è poi stata edita in italiano nel 2008 dalla Mondadori. Il libro ha la copertina rigida, ha 26 pagine, misura 30,5 cm d'altezza e 25,6 cm di lunghezza e costa 23,00 euro.

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lunedì 1 luglio 2019

Una Bibbia di Philippe Lechermeier e Rebecca Dautremer

Questa volta vi presenterò un libro illustrato molto pregevole e particolare: "una bibbia" di Philippe Lechermeier e Rebecca Dautremer. Si tratta cioè una riscrittura della Bibbia da parte di Philippe Lechermeier, accompagnata dalle illustrazioni dell'artista Rebecca Dautremer.
Qualcuno si potrà chiedere perché qualcuno abbia deciso di mettersi a riscrivere un testo sacro come la Bibbia. Ebbene Lechermeier risponde che "Raccontare la Bibbia è raccontare la nostra storia, le cui radici affondano in quel patrimonio, unico e immenso, di miti, racconti e leggende." La Bibbia è infatti formata da centinaia di storie e di personaggi che hanno formato la nostra civiltà, essa quindi non appartiene solo alla nostra religione, ma è un patrimonio di tutti, poiché, come continua a spiegare l'autore, "Le storie che vi sono narrate e i personaggi che vi sono raccontati hanno plasmato il nostro modo di pensare, le nostre idee, i nostri valori e sono anche la materia dei nostri sogni". La Bibbia è quindi un'opera fondamentale da conoscere, per comprendere la nostra cultura, e Lechermeier ci invita a leggerla attraverso questa sua riscrittura personale ma fedele. Come specifica però l'autore "una bibbia non è la Bibbia", "una bibbia", infatti, è fatta di racconti che conosciamo, ma che vengono narrati in modo nuovo.

Sopra: Sulla copertina di "una bibbia" potete vedere un angelo rappresentato dalla Rebecca Dautremer. Tale illustrazione, in particolare, si riferisce al momento dell'annunciazione da parte dell'arcangelo Gabriele.

Quest'opera è suddivisa in varie parti, le quali riprendono quelle presenti anche nel testo originale.
La prima parte tratta dell'Antico Testamento (il quale contiene i libri antecedenti la nascita di Gesù) e il primo capitolo che vi troviamo si intitola "La Genesi, o quando tutto è cominciato". Questo capitolo riporta alcuni episodi presenti, appunto, nel libro della Genesi tra cui: la creazione del mondo, la nascita e la caduta di Adamo ed Eva, la storia di Caino e Abele (che Lechermaier narra in rima baciata), le vicende di Noè e del diluvio universale, la torre di Babele e le storie dei tre patriarchi (Abramo, Isacco e Giacobbe). Segue poi la storia di Giuseppe, figlio prediletto di Giacobbe, che fu venduto come schiavo dai fratelli, ma che poi divenne ministro del faraone, del quale interpretò i sogni prendendo così una grave carestia.
Come ho detto sopra Lechermeier ha riscritto alcune parti ed episodi della Bibbia, vi riporto qui di seguito, quindi, un esempio di questa riscrittura:

Versione tratta dalla Bibbia:
"1 In principio Dio creò il cielo e la terra. 2 La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. 3 Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu. 4 Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre 5 e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno. 
6 Dio disse: «Sia il firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque». 7 Dio fece il firmamento e separò le acque, che sono sotto il firmamento, dalle acque, che son sopra il firmamento. E così avvenne. 8 Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno. 
9 Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo, si raccolgano in un solo luogo e appaia l'asciutto». E così avvenne. 10 Dio chiamò l'asciutto terra e la massa delle acque mare. E Dio vide che era cosa buona. 
11 E Dio disse: «La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che facciano sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la sua specie». E così avvenne: 12 la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona. 13 E fu sera e fu mattina: terzo giorno."

Versione di Philippe Lechermeier
"All'inizio non esisteva niente. Niente.
Niente di quello che conosciamo, nemmeno il vento che soffia, nemmeno il sole che scalda, nemmeno l'acqua che lava o il freddo che fa tremare. Niente.
Niente di niente.
Ma soprattutto,
come in fondo a un pozzo o a un cassetto era tutto buio. 
Allora Dio decise di creare la luce.
E la separò dall'oscurità.
E diede ad entrambe un nome diverso per non confonderle: notte chiamò il buio e giorno il chiarore.
E, allo stesso tempo, inventò il primo giorno:
con la luce dal mattino alla sera, e il buio dalla sera al mattino.
E ancora, 
siccome il cielo si mischiava con la terra,
Dio tracciò una lunga linea all'orizzonte così per distinguerli l'uno dall'altra.
In alto c'era il cielo e in basso la terra.
E così trascorse il secondo giorno.
E poi, siccome la terra si confondeva con l'acqua, la separò.
Da un lato riunì i continenti,
dall'altro divise i mari e gli oceani.
E sui continenti fece nascere cespugli e alberi carichi di semi
perché dai quei semi germogliassero ancora altri alberi e altri cespugli.
Il tempo volava, anche il terzo giorno era finito."

Il secondo capitolo è quello dell'Esodo, dove inizialmente si narra della schiavitù degli ebrei in Egitto ad opera dei faraoni, la loro liberazione tramite Mosè e infine il loro soggiorno nel deserto prima di poter accedere alla terra promessa. Lechermeier ha riscritto tali fatti facendoli narrare da un moscerino, ecco un confronto fra l'inizio dei due testi:

Versione tratta dalla Bibbia: "[...] 5 Tutte le persone nate da Giacobbe erano settanta, Giuseppe si trovava già in Egitto.6 Giuseppe poi morì e così tutti i suoi fratelli e tutta quella generazione. 7 I figli d'Israele prolificarono e crebbero, divennero numerosi e molto potenti e il paese ne fu ripieno.
8 Allora sorse sull'Egitto un nuovo re, che non aveva conosciuto Giuseppe. 9 E disse al suo popolo: «Ecco che il popolo dei figli d'Israele è più numeroso e più forte di noi. 10 Prendiamo provvedimenti nei suoi riguardi per impedire che aumenti [...]». 11 Allora vennero imposti loro dei sovrintendenti ai lavori forzati per opprimerli con i loro gravami, e così costruirono per il faraone le città-deposito, cioè Pitom e Ramses. 12 Ma quanto più opprimevano il popolo, tanto più si moltiplicava e cresceva oltre misura.
"


Versione di Philippe Lechermeier: "Tutto è iniziato tanto tempo fa. Davvero tanto tempo fa. Ricordate? Gli Ebrei avevano raggiunto Giuseppe in Egitto per sfuggire alla carestia [...] e, dopo quattro secoli, erano diventati molto numerosi.
Questo fatto preoccupava il Faraone. Temeva infatti che un giorno gli Ebrei potessero diventare più numerosi degli egiziani. [...]. 
Cominciarono perciò soprusi e umiliazioni. Il sovrano li costrinse a lavorare nei campi. Ordinò loro di costruire immensi palazzi. [...] Li rese schiavi. E tuttavia, nonostante le condizioni di vita sempre più penose, gli Ebrei continuavano ad aumentare di numero.

Da qui l'autore termina di raccontare le vicende contenute nel pentateuco (con cui i cristiani indicano i primi 5 libri del Tanakh) e passa a narrare quelle dei Profeti Anteriori.
Il terzo capitolo si intitola "Il libro dei Giudici, o le battaglie contro gli oppressori" e tratta le vicende contenute nel Libro di Giosuè, dove si narra la storia della guerra e della conquista di Canaan da parte delle 12 tribù ebraiche guidate da Giosuè. Il racconto continua poi col Libro dei Giudici, dove vengono descritte le vicende delle 12 tribù di Canaan dei Giuduci (carismatici capi militari occasionali). Lechermeier in particolare dedica dei capitoli ai due giudici più importanti di cui si parla in questo libro della Bibbia: Gedeone e Sansone.
Il quarto capitolo, dal titolo "Il libro dei re", narra le vicende (contenute alla fine del libro dei Profeti anteriori e nel libro dei Re) del re Samuele, di Saul (il primo re di Israele) e di David (il quale unirà sotto la sua monarchia le 12 tribù di Israele), di Salomone e dei profeti Elia (del nord) ed Eliseo (del sud), per terminare con la fine dei Re.
Il quinto capitolo è quello dell'Esilio, in cui gli Ebrei, dopo la caduta del regno di Israele sono esiliati in altri paesi, tra cui l'Assiria e la Babilonia. Tra i  libri della Bibbia collegati a tale avvenimento vi sono il Libro dei Re e il secondo Libro delle Cronache, i quali terminano con tale avvenimento, e i libri di Esdra e Neemia, che iniziano dall'esilio e raccontano la ricostruzione a Gerusalemme.
L'autore ha però qui narrato le vicende di personaggi quali Ester, Tobia, Giuditta, Daniele, Misaele, Azaria e Anania, nonché le vicende di Giona e di Giobbe.
Inizia poi la seconda parte del libro, in cui si parla delle vicende del Nuovo testamento. Tale parte non è divisa in ulteriori parti, ma presenta semplicemente diversi capitoli, ciascuno dei quali si rifà a un episodio importante raccontato nel Nuovo Testamento (il quale è costituito da 27 libri canonici, scritti in seguito alla vita e alla predicazione di Gesù). Tra gli episodi presenti in questo capitolo vi sono: l'annunciazione, la nascita di Gesù, il battesimo di Gesù per mano di Giovanni Battista, i 40 giorni trascorsi nel deserto, il primo miracolo di Gesù (la trasformazione dell'acqua in vino), alcuni dei miracoli compiuti da Gesù (la guarigione di un lebbroso, la moltiplicazione dei pani e dei pesci, la resurrezione di Lazzaro...), la morte di Giovanni Battista (la quale viene raccontata dall'autore come se fosse uno spettacolo di burattini a cui Gesù assiste con i suoi discepoli), l'ultima cena, Gesù nell'orto degli ulivi, la sua crocifissione e la sua resurrezione.

Sopra: Questa illustrazione mostra la costruzione dell'Arca, episodio che presente nel libro della Genesi.

Quest'opera è accompagnata inoltre dalle illustrazioni della famosa artista francese Rebecca Dautremer, di cui ho recensito già alcune sue opere pubblicate anche in italiano. Dautremer ha uno stile come sempre molto originale, particolare e inconfondibile. I disegni presenti in questo volume risultano infatti  ricercati, raffinati ed eleganti e presentano spesso delle prospettive molto interessanti e insolite.
Anche i personaggio creati dall'artista si presentano come unici ed originali, grazie al loro aspetto e al modo in cui sono stati disegnati. Ho trovato ad esempio interessante che Dautremer abbia rappresentato Adamo ed Eva come due persone di colore, mentre solitamente li ho sempre visti disegnati con la pelle chiara (e i capelli biondi).

 



Sopra: Le illustrazioni della Dautremer sono sempre molto originali, ricercati, raffinati ed eleganti (vedere immagini sopra) e presentano spesso delle prospettive molto interessanti e insolite (come, ad esempio, quella dell'immagine centrale, che rappresenta il momento in cui il mare si richiude dopo essere stato aperto da Mosè, travolgendo l'esercito del faraone). Anche i personaggio creati dall'artista si presentano come unici ed originali, grazie al loro aspetto e al modo in cui sono stati disegnati. Ho trovato ad esempio interessante che Dautremer abbia rappresentato Adamo ed Eva come due persone di colore (immagine più in basso)

Nell'albo sono presenti sia illustrazioni a colori che in bianco e nero. L'artista ha scelto per le sue tavole una vasta gamma di colori, i quali sono solitamente alquanto brillanti, vivaci e intensi, anche se vi sono anche scene in cui le tinte risultano più scure o cupe.

 
Sopra: Queste immagini sono due illustrazioni in bianco e nero presenti all'interno del volume. La prima, a sinistra, rappresenta il momento della creazione, mentre quella a destra mostra Gesù da giovane nel deserto.

 

 

 
Sopra: L'artista ha utilizzato una vasta gamma di colori, sia freddi (come quelli delle immagini più in alto) che caldi (come quelli presenti nell'immagine centrale e in basso). Tali colori sono solitamente alquanto brillanti, vivaci e intensi, anche se vi sono anche scene in cui le tinte risultano più scure o cupe.

"una bibbia" di Lechermeier e Dautremer è un'opera veramente molto bella, elegante e raffinata, nonché molto interessante e insolita. Essa è infatti una riscrittura della Bibbia che permette così a più persone di poter leggere le storie e gli episodi che vi sono contenuti, storie che anche chi non è credente o religioso può apprezzare. Dopotutto questa non è la Bibbia, ma "una bibbia", fatta di storie che conosciamo, ma che vengono narrate in modo nuovo. Come scrive l'autore una bibbia "è fatta di storie raccontate. Che diventano perciò le nostre storie".
Inoltre, le illustrazioni della Dautremer, col loro stile così originale e il loro tratto elegante e raffinato, sono molto adatte per accompagnare un simile testo, dando vita a un'opera tanto curata quanto pregiata.

L'opera è stata pubblicata nel 2014 dalla Hachette Livre col titolo "une bible", ed è stata pubblicata in italiano, sempre nel 2014, dalla Rizzoli. L'albo è dotato di una copertina rigida, ha 385 pagine, misura 27,4 cm d'altezza e 24,5 cm di lunghezza e costa 45,00 euro.

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