mercoledì 28 giugno 2023

La Divina Commedia 3.0 di Daniele e Beatrice Bello

"La Divina Commedia 3.0" scritto da Daniele e Beatrice Bello (padre e figlia) è un racconto che nasce dall’idea "di interpretare la Divina Commedia in chiave fiabesca; una parodia scritta in un linguaggio adatto ai più giovani, per introdurre al mondo della grande letteratura". Una ragazza, Chiara, si addormenta sui libri prima di un’importante interrogazione in italiano. Sogna di ritrovarsi nella selva oscura e l’unico modo per uscirne è affrontare lo stesso viaggio descritto dal poeta, dall’Inferno fino al Paradiso.
 
Sopra: Sulla copertina compaiono Chiara (la,ragazzina che deve prepararsi su un'interrogazione sulla Divina Commedia) e Virgilio. Adoro lo sguardo di quest'ultimo che quarda la ragazzina come a dire: "Ma guarda chi mi è capitato stavolta da dover accompagnare nell'aldilà".
 
Chiara, si addormenta sui libri prima di un’importante interrogazione in italiano. Sogna di ritrovarsi nella selva oscura e l’unico modo per uscirne è affrontare lo stesso viaggio descritto dal poeta, dall’Inferno fino al Paradiso. Virgilio all'inizio si mette però a brontolare: "<<E' sempre la stessa storia>>, brontola. <<Tutte le volte che uno studente non riesce a studiare la Divina Commedia, chiamano me a risolvere il problema. Ma io non posso fare sempre miracoli. Quando mi capitano delle zucche vuote, mica è facile spiegare Dante. Oggi chi ki capiterà? Vediamo un po' ... secondo i miei calcoli, dovrebbe essere già nella selva oscura a morirsi di paura per le tre fiere>>".
Invece Chiara non è per niente spaventata dalle tre bestie, le quali si stano facendo accarezzare teneramente dalla ragazzina. Comunque Virgilio le spiega che lei deve venire con lui e affrontare il viaggio, altrimenti rimarrà rinchiusa dentro il sogno per sempre: "Significa che potrai risvegliarti da questo incubo solo dopo che sarai riuscita a percorrere il viaggio per tutto l'universo dantesco".
I due quindi si mettono in marcia passando dalla porta dell'Inferno e incontrando: gli ignavi, Caronte, i non battezzati, Minosse, Paolo e Francesca, Cerbero e i golosi, Pluto, gli avari e i prodighi, Flegias, gli iracondi, la città di Dite, Medusa, gli Eretici (con Farinata degli Umberti), il centauro Nesso, i suicidi e gli altri violenti, Gerione, i fraudolenti (riffiani e seduttori, gli adulatori, i Simoniaci, gli indovini, i barattieri, gli ipocriti, i ladri, i fraudolenti, i seminatori di discordie e i falsari), il Pozzo dei Giganti, i traditori e Lucifero.
Poi Chiara e Virgilio giungono nell'Antipurgatorio e poi al Purgatorio con: i superbi, gli invidiosi, gli iracondi, gli accidiosi, gli avari e i prodighi, i golosi e i lussuriosi. Qui Virgilio spiega che l'animo umano può errare in tre modi: per malo obietto, per troppo o per poco di vigor. Nel primo caso: "Il male rivolto verso il prossimo può esprimersi in tre modi: la superbia, che nasce dal desiderio di sovrastare sugli altri e di opprimerli; l'invidia, cioè il timore di perdere fama o potere (il che ci porta a rallegrarci per le sfortune degli altri); l'ira, vale a dire lo sdegno per il male subito e la conseguente sete di vendetta. Questi peccati sono espiati nelle prime tre cornici del Purgatorio". Nel caso del poco vigor ci si riferisce alla pigrizia (o accidia); nelle ultime tre cornici si purificano invece coloro che hanno amato con troppo vigor: "Parliamo di coloro che si sono attaccati ai beni e ai piaceri terreni in modo eccessivo: ed ecco che abbiamo l'avariza, la gola e la lussuria".
Verso la fine del Purgatorio incontriamo Beatrice, che sarà la sua guida nel Paradiso, il quale è formato da nove cieli: quello della Luna (con Piccarta Donati e Costanza d'Altavilla), quello di Mercurio, quello di Venere, quelle del Sole, quello di Marte, quello di Giove, quello di Saturno e poi quello delle stelle fisse, poi vi è quello mobile (dove risiedono gli angeli). Il viaggio di Chiara termina qui, in quanto la rosa dei beati e l'Epireo vengono solo accennati da Beatrice, ma non vengono fatti visitare.
Il testo contiene anche appendici che spiegano le principali tematiche dantesche: l’amor cortese; la faida guelfi e ghibellini; la filosofia di Aristotele; il geocentrismo tolemaico e altri approfondimenti per le spiegazioni sia a scuola, sia in famiglia.
 
 Sopra: Chiara nella selva oscura assieme a Virgilio, mentre accarezza le tre fiere.
 
I testi sono accompagnati da alcuni disegni opera di Rosaria Trivisonne, i quali possono essere utili per aiutare i lettori a comprendere cosa sta accadendo nei testi, rappresentando alcune scene importanti del viaggio di Virgilio e Chiara. Peccato che le immagini siano veramente poche (4 in tutto il libro) per poter dire di essere utili anche per alleggerire un po' il lettore durante la lettura.
L'illustratrice ha uno stile piuttosto semplice, abbastanza grazioso anche se i suoi disegni non spiccano in modo particolare, probabilmente anche a causa del fatto che sono in bianco e nero. Guardando l'immagine di copertina, che invece è a colori, credo che anche le immagini interne avrebbero ampiamente beneficiato dell'uso dei colore, mentre così rimangono parecchio piatte, anche se i personaggi hanno una buona espressività.

 
 
 
 Sopra: Alcuni disegni opera di Rosaria Trivisonne dove, nel primo si vede Lucifero, nel secondo Chiara saluta Virgilio alla fine del Purgatorio e nell'ultimo in basso la ragazzi a si trova in Paradiso con Beatrice.
 
"La Divina Commedia 3.0" scritto da Daniele e Beatrice Bello è un libro in cui gli autori (padre e figlia) si divertono, tra gag e citazioni in chiave moderna, a riscrivere il più fantastico viaggio nell’Aldilà, in una versione rivista dalla sensibilità degli adolescenti di oggi.
Il libro ha dei testi che vogliono strizzare molto l'occhio ai giovani lettori, anche se all'inizio sembrano voler fare un po' troppo gli sboroni. Ad esempio, quando Virgilio dice alla ragazzina che dovrebbe essere spaventata da queste tre belve, lei gli risponde: "E perchè? Se vedi un micio che si avvicina, che fai, non lo accarezzi? Visto che le conosci, mi puoi dire come si chiamano?". Peccato che una lonza e un leone non siano dei semplici mici, e le persone intelligenti quando vedono avicinarsi un leone scappano e non vanno a toccarlo; seconda cosa, tra le belve dovrebbe esserci anche una lupa, che non puoi considerare un micio, al massimo un canide, ma comunque non è saggio avvicinarvisi. Tra l'altro la ragazza continua imperterrita: "Non capisco. Avete degli animali domestici e non gli sate un nome? Che poverata!", peccato che una lonza, un leone e un lupo lo sanno tutti che non sono animali domestici, a meno che uno sia San Francesco d'Assisi.
Ho apprezzato comunque il fatto che gli autori abbiano inserito alcuni versi originali e diversi riferimenti e informazioni riguardo ai testi danteschi che di solito si trovano nelle antologie scolastiche: tipo che cosa rappresentano le tre fiere, che gli studiosi non sono ancora sicuri di cosa sia il veltro, della polisemia, o chi è "colui che fece per viltà il gran rifiuto", la legge del contrappasso, cosa rappresentano le tre facce di Lucifero, il modello tolemaico, ecc...
I testi cercano di toccare velocemente un po' tutti i dannati dell'Inferno e relative pene, tuttavia, essendo il libro molto breve, molti cerchi o gironi vengono proprio giusto citati, del tipo: qui ci sono i tal dei tali che devono fare questo e quest'altro... ok ora andiamo al prossimo cerchio. Siccome bisogna proseguire a ritmo spedito Virgilio e Chiara non si fermano a parlare con nessun dannato, quelli di cui si parla vengono introdotti e spiegati da Virgilio, ma non ci si rivolge mai a loro direttamente.
Nei testi ho apprezzato le varie informazioni che spiegano i testi danteschi (comprese le appendici), un po' meno il tono ironico/vagamente strafottente di Chiara, che vuole fare la simpaticona, ma alcune battute ce le potevamo risparmiare. Essendo che comunque bisogna andare avanti rapidamente con la narrazione, gli scambi di battute tra l'adolescente e Virgilio diventano molto brevi, quindi già più tollerabili e apprezzabili. A tale proposito è molto probabile che un ragazzino delle superiori magari si ritrovi effettivamente con il modo di parlare della ragazzina, in quanto, essendo i testi scritti a quattro mani da padre e figlia, i dialoghi di Chiara sono probabilmente frutto della scrittura di Beatrice Bello (la figlia dello scrittore), il che però può essere un'arma a doppio taglio.
Ne risulta comunque un volume abbastanza piacevole da leggere, anche se molto infarcito di nozioni e spiegazioni riguardo alla Divina Commedia dantesca che potrebbero rendere la lettura un po' pesante per un ragazzo della secondaria. Molti canti sono affrontati in maniera veramente veloce, anche se l'autore è effettivamente riuscito a metterci dentro tutti i luoghi visitati con relative anime e punizioni, riuscendo a riassumere il tutto in 150 pagine (a cui però bisogna toglierne una ventina di appendici). Alcune parti potrebbero veramente essere riprese da un professore delle superiori per spiegare alcuni pezzi della commedia dantesca.
Tra parentesi, sono andata a guardami la casa editrice che ha pubblicato questo volume, non avendola mai sentita nominare. A quanto pare la Astro edizioni vuole essere "un faro di luce per l'umanità", la direttrice editoriale dice: "Voglio che Astro edizioni diventi un sistema diffuso e contagioso di fare cultura in modo sano, cambiando il modo di pensare per l'evoluzione dell'umanità. per questo pubblico libri che contengano storie di vita esemplari, libri per ragazzi e fantasy / fantascienza anche per adulti, perchè penso che la fantasia possa essere metafora della vita, da prendere con divertimento".
Diciamo che i buoni intenti ci sono, ma la qualità delle copertine (a tratti un po' trash) non fa promettere molto bene (questa sulla Divina Commedia è una delle migliori), anche se si vede che ci hanno provato a impegnarsi e alcuni risultati sono piuttosto divertenti. Sono comunque riuscita a scovare alcuni titoli che sembrano promettenti come: "Le avventure di Monsieur D'Haricot" di Barbara Stevenson, "Favole di un cantiere" di Alessandro Damo, "Il tempio della Rosa" di Daniele Bello, la saga di Philip Snow di Christian Touch.
 
Il volume è stato pubblicato nel 2022 dalla Astro Junior, è dotato di una copertina flessibile, ha 160 pagine, misura 20 cm d'altezza e 13,9 cm di lunghezza e costa 12,90 euro.

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