Tale libro illustrato è opera della casa editrice Hop!, che a partire dal 2018 ha deciso di pubblicare una serie di titoli nella collana, curata da Davide Calì, "Speriamo che sia femmina". I volumi inseriti in tale collana sono fumetti e albi illustrati che hanno lo scopo di mettere in risalto la figura femminile e, oltre a questo volume, gli altri titoli che ne fanno parte sono: "Storie di grandi uomini e delle grandi donne che li hanno resi tali", "Non è bella ma..." e "Pazze. Tra genio e follia".
Sopra: La copertina di "Perfide" mostra un'elegante e raffinata illustrazione di Jessica Cioffi.
"Servono più cattive di qualità.
E' questa la richiesta dei bambini, stando a un'indagine recente. Nella letteratura per ragazzi ci sono otto volte più cattivi maschi che femmine. E le femmine sono quasi sempre solo streghe." Queste sono le parole con cui si apre la prefazione di questo libro, nel quale vengono presentate al lettore le biografie di 22 donne "cattive", infatti: "Streghe o non streghe, la storia insegna che ci sono sempre state donne cattive, molto cattive." E questa è una raccolta "di ritratti e storie di donne realmente vissute che hanno agito male, facendo della perfidia la loro arma prediletta, adoperata per avere o mantenere il potere, per vendicarsi, per resistere a coercizioni, per ottenere giustizia o per rispondere a una passione irrefrenabile."
Le donne che scopriremo in questo libro, provenienti da varie epoche storiche, sono: Erodiade e Salomè, Tomoe Gozen (una samurai), Alice Kyteler, Lucrezia Borgia, Anna Bolena, Maria la Sanguinaria, Erzsébet Bàthory (soprannominata anche la contessa Dracula), Marianna de Leyva (conosciuta anche come la Monaca di Monza), Anne Bonny e Mary Read (due piratesse), Elly Kedward (nota anche come la strega di Blair), Amelia Dyer, Mary Ann Cotton, Madame Popova, Bonnie Parker (la ladra), Elisabeth Nietzsche (la sorella del famoso filosofo Nietzsche), Ilse Koch, Christine Keeler (una spia), Elena Ceausescu, Elsa Maxwell e Gigliola Ebe Giorgini.
Come potete vedere alcune sono nomi noti e molto famosi quali: Erodiate e Salomè sono due figure tratte dal Vangelo, responsabili dell'assassinio di Giovanni Battista; Lucrezia Borgia è una nobildonna italiana figlia illegittima del Papa Alessandro VI; Maria la Sanguinaria fu regina d'Inghilterra e d'Irlanda tra il 1553 al 1558, tentò di restaurare il cattolicesimo in Inghilterra, ricorrendo spesso alla violenza (fece giustiziare almeno 300 oppositori religiosi); Erzsébet Bàthory è diventata famosa per gli efferati e sadici omicidi di molteplici giovani donne, molti dei quali eseguiti nella convinzione che il loro sangue gli avrebbe garantito la giovinezza eterna; Marianna de Leyva, resa famosa come la Monaca di Monza grazie al romanzo de "I promessi sposi" di Manzoni; Bonnie Parker, la famosa compagna di Clyde Barrow, assieme al quale compì numerose rapine e omicidi, finendo per venir ricordati come una delle coppie di criminali più famose della storia.
Altre biografie sono magari meno conosciute, ma molte di loro non sono per questo meno degne di nota per l'efferatezza dei crimini commessi: come ad esempio Elena Ceausescu, la moglie del dittatore comunista Cicolae Ceausescu. Ella emanò leggi contro il divorzio e l'aborto, impose disposizioni che obbligavano le donne ad avere almeno quattro figli, molti dei quali venivano poi abbandonati negli orfanotrofi, che erano più che altro dei veri e propri lager in cui i bambini erano privati di ogni bene di prima necessità, tanto che la maggior parte moriva prematuramente e i sopravvissuti crescevano affetti da menomazioni fisiche e mentali. Tale elevato tasso di morti e di menomazioni era anche dovuto allo scoppio di un'epidemia di AIDS che coinvolse moltissimi bambini degli orfanotrofi, in cui la dittatrice però non consentiva di effettuare test continuando a negare che la malattia esistesse in Russia, causando il diffondersi dell'epidemia.
Le biografie delle donne sono trattate con un linguaggio semplice, chiaro, scorrevole, naturale, coinvolgente ed incisivo e, pur essendo abbastanza brevi, trovo che siano riuscite a descrivere efficacemente i principali eventi della vita di queste donne, riportandone le origini, chi erano, i crimini di cui si sono rese colpevoli, le motivazioni annesse e che fine hanno fatto (molte sono state uccise o condannate a morte). Anche se in effetti alcune biografie, come quella di Mary Ann Cotton (colpevole di più di una ventina di omicidi), avrebbero necessitato di qualche informazione in più.
Sopra: Il ritratto che raffigura Erzsebet Bathory, colei che è diventata famosa per gli efferati e sadici omicidi di molteplici giovani
donne, molti dei quali eseguiti nella convinzione che il loro sangue
gli avrebbe garantito la giovinezza eterna
Le illustrazioni di Loputyn, pseudonimo d'arte di Jessica Cioffi, sono veramente molto belle in quanto questa artista possiede uno stile dettagliato, dai tratti delicati, raffinati ed eleganti, in cui è possibili notare anche una certa influenza dal genere dei manga.
Le rappresentazioni della Cioffi delle varie cattive citate nei testi sono inoltre molto utili perché aiutano il lettore a conferire subito un volto alla donna di cui sta leggendo, dandogli la possibilità di andare poi a confrontare il disegno con il ritratto reale della signora (se esistono magari delle fotografie o dei ritratti di quest'ultima).
L'artista ha inoltre rappresentato queste figure in modo molto efficace, creando delle figure femminili belle, dall'aspetto giovanile, raffinato, elegante, intrigante e conturbante, quasi sensuale, dotato di un'aura di fascino e di cattiveria. Sono donne che mostrano solo un'apparente innocenze, dietro la quale si cela in realtà la loro perfidia e freddezza, che l'artista riesce a far trasparire dai loro occhi dallo sguardo magnetico.
Sopra: Le illustrazioni di Loputyn hanno dei tratti delicati, raffinati ed eleganti, in cui è possibile notare
anche una certa influenza dal genere dei manga. L'artista
ha rappresentato queste figure creando
delle figure femminili belle, dall'aspetto giovanile, raffinato,
elegante ed intrigante, quasi sensuale, grazie anche agli occhi dallo
sguardo magnetico, dotato di un'aura di fascino e di cattiveria. Qui a sinistra il ritratto di Lucrezia Borgia e destra quello di Amelia Dyer.
All'interno dell'opera non si trovano solo ritratti, ma anche illustrazioni di oggetti connessi alle donne, che le contraddistinguevano o che hanno usato per commettere i loro crimini; oggetti dall'aspetto elegante e raffinato, tanto quanto le loro proprietarie, ma dietro i quali si celano malvagi crimini. Vi sono anche scene legate alle vite di queste donne, in cui vengono mostrate prima, durante o dopo aver commesso l'atto criminale.
Per i suoi disegni Cioffi ha scelto delle tinte dai toni pastello, che quindi non risultano mai troppo brillanti o accesi. La pelle delle donne, ad esempio, è di un rosa molto pallido, quasi bianco, che fa risaltare ancora di più le tonalità più forti ed intese dei colori usati per gli abiti e, talvolta, anche per i capelli.
Sebbene l'artista non abbia usato tonalità brillanti o vivaci non mancano invece colori quali il nero, il blu, il viola o il rosso scuro, i quali hanno dei toni più intensi e decisi, anche se sempre piuttosto scuri.
Sopra: All'interno dell'opera non si trovano sono ritratti, ma anche
illustrazioni di oggetti che le donne, che le contraddistinguevano o che hanno usato per commettere i loro crimini (come la spada a sinistra). Vi sono anche scene legate alle
vite di queste donna, in cui vengono mostrate prima, durante o dopo aver
commesso l'atto criminale (immagine a destra che mostra Anna Bolena).
Sopra: Per i suoi disegni Cioffi ha scelto delle tinte dai toni pastello,
che quindi non risultano mai troppo brillanti o accesi. La pelle delle
donne, ad esempio, è di un rosa molto pallido che fa
risaltare ancora di più le tonalità più forti ed intese dei colori usati
per gli abiti (vedere ad esempio il ritratto a sinistra della Monaca di Monza. Sebbene
l'artista non abbia usato tonalità brillanti o vivaci non mancano invece
colori dai toni più intensi e decisi, anche se sempre piuttosto scuri (come quelli dell'immagine a destra).
"Perfide" di Roberta Balestrucci Fancellu è un volume molto interessante che mostra ai lettori l'altra faccia della medaglia del lato femminile. Dopo diversi libri e albi illustrati (tra cui "Storie della buonanotte per bambine ribelli" di Francesca Cavallo e Elena Favilli, "Non è bella, ma..." di Roberta Balestrucci Fancellu e Marianna Balducci o "Indomite. Storie di donne che hanno fatto quello che vogliono" di Pénélope Bagieu) incentrati, giustamente, su donne che si sono distinte storicamente per i loro pregi, è molto interessante leggere un libro che presenti invece una raccolta di figure femminili che si sono invece rese famose per i motivi sbagliati.
La maggior parte delle biografie sembrerebbe inoltre smentire l'idea che le donne commettano crimini e uccidano solo per motivi passionali o comunque legati alla sfera emotiva (fin dall'antichità le donne sono state infatti accusate dagli uomini di essere troppo emotive e in balia dei sentimenti e delle emozioni). Da quanto si evince invece dalla maggior parte delle descrizioni, queste donne sono state capaci di commettere efferati crimini in modo calcolato e a sangue freddo, spesso senza provare alcun rimorso per quanto fatto.
Come ho già detto, i testi, seppur non lunghissimi, li ho comunque trovati abbastanza soddisfacenti e interessanti dal punto di vista delle informazioni (anche se in effetti alcune biografie avrebbero necessitato di qualche informazione più dettagliata) e, leggendoli, mi è in effetti venuta voglia di andare a controllare le biografie della maggior parte di queste donne, per approfondirle.
Le deliziose illustrazioni di Jessica Cioffi che accompagnano i testi, inoltre, rendono l'opera più raffinata e accattivante, grazie ai ritratti di queste donne che assumono un'aria raffinata, elegante, ma al contempo pericolosa e controversa
Questo è quindi un volume molto interessante, grazie al quale il lettore potrà conoscere l'esistenza di diverse donne criminali, di cui poi potrà essere invogliato ad approfondirne le biografie. Le illustrazioni della Cioffi, oltre a rendere il libro più accattivante, accompagnano bene i testi, permettendo subito al lettore di dare un volto alle donne di cui sta leggendo (per poi eventualmente confrontarlo con le fotografie reali, quando esistenti).
Unica pecca di questo libro sono le dimensioni, piuttosto esigue, tanto che sembra un formato tascabile. Anche in base al prezzo le dimensioni avrebbero potuto essere un po' più grandi (mantenendo eventualmente la copertina flessibile), in questo modo anche le illustrazioni avrebbero reso (e meritato) di più, mentre in questo formato sono un po' penalizzate.
Quest'opera è stata edita nel 2019 dalla Hop! per la collana "Speriamo che sia femmina", ha la copertina flessibile, ha 128 pagine, misura 16 cm d'altezza e 15 cm di lunghezza e costa 15 euro.
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