Tale volume farebbe in realtà parte di una collana chiamata "Illustrated Classics series" edita dalla Canterbury Cassics. Una collana che raccoglie una ventina di classici della letteratura per l'infanzia tra cui: "Alice's adventures in Wonderland & through the looking glass", "Peter pan", "The brother's Grimm Fairy Tales", "The jungle book", "The secret garden"...
Sopra: L'elegante e raffinata copertina in stoffa presenta uno sfondo arancione con scritte e stelline dorate. Al centro figura un'immagine non presente all'interno del libro, che sembra riferirsi alla fiaba di Cenerentola.
Quest'opera costituisce una raccolta che comprende 18 fiabe di Andersen: "Thumbelina", "The emperor's new clothes", "The princess and the Pea", "The snow queen", "The brave tin soldier", "The nightingale", "The red shoes", "The Swineherd", "The ugly duckling", "The wild swans", "The little mermaid", "The tinderbox", "What the old man does is always right", "The little match girl", "Little Cluas and Big Claus", "The shepherdess and the chimney sweep", "The traveling companion" e "The elfin hill".
I racconti sono preceduti da un'introduzione che spiega come le fiabe di Andersen siano state parte della nostra cultura da più di centocinquant'anni. Tali racconti, storie originali scritte da Andersen, sono poi diventate fonte di ispirazione per balletti, film, giochi... Infatti: "Andersen's classic tales have enchanted and beguiled both children and adults alike across the globe".
Per assicurarmi della fedeltà ai testi integrali di Andersenon confronterò ora gli inzi di un paio di storie di questa edizione, edita dalla Canterbury Cassics, con quelle del volume "Fiabe e storie" edito dalla casa editrice Donzelli.
1. "The snow queen" versione edita dalla Canterbury Cassics (2017): "You must attend to the commencement of this story, for when we get to the end we shall know more then we do now about a very wicked hobgoblin; he was one of the very worst, fpr he was a real demon. One day, when he was in a merry mood, he made a looking-glass which had the power of making everything good or beautiful that was reflected in it almost shrink to nothing, while everything that was worthless and bad looked increased in size and worse than ever."
1. "La regina delle nevi" versione edita dalla Donzelli Editore (2019): "Ecco! ora cominciamo. Quando sarete alla fine della storia saprete più di quello che sappiamo ora, perché parla di un troll cattivo! Era uno dei peggiori, era il "diavolo"! Un giorno era davvero di buon umore perché aveva costruito uno specchio che aveva la particolrità che tutto quello che di buono e bello vi si specchiava svaniva quasi nel nulla, ma tutto ciò che non serviva a nulla ed era brutto veniva messo in evidenza e diventava ancora peggio."
2. "The Emperor's new clothes" versione edita dalla Canterbury Cassics (2017): "Many, many years ago live an emperor, who thought so much of new clothes that he spent all hia money in order to obtain them: his only ambition was to be alway well dressed. He did not care for his soldiers, and the theater did not amuse him; the only thing, in fact, he thought anything of was to drive out and show off a new suit of clothes. He have a coat for every hour of the day; and as one would say of a king, <<He is in his cabinet>>, so one could say of him, <<The emperor is in his dressing room>>"
2. "I vestiti nuovi dell'Imperatore" versione edita dalla Donzelli Editore (2019): "Molti anni fa viveva un imperatore che amava così tanto i bei vestiti nuovi che spendeva tutti i suoi soldi per agghindarsi. Non gli interessavano i suoi soldati, non gli interessava la commedia nè andare in carrozza nel bosco, ma solo farsi vedere con i suoi vestiti nuovi. Aveva una marsina per ogni ora del giorno, e come di un re si dice sempre che è in consiglio, di lui si diceva <<l'imperatore è nel guardaroba!>>".
Come potete leggere i testi contenuti in questa edizione sono fedeli a quelli scritti da Andersen e, come ho avuto modo di constatare, nessuna fiaba è stata tagliata o ridotta.
Sopra: Un'illustrazione di Harry Clarke della fiaba de "La regina delle nevi".
Quest'opera contiene anche numerose illustrazioni di ben 3 differenti artisti: Arthur Rackham, William Heath Robinson e Harry Clarke, ognuno dei quali è stato un famoso e rinomato illustratore nell'epoca d'oro dell'Illustrazione (con il quale si intende la fine del XIX secolo e il primo quarto del XX).
Arthur Rackham (1867-1939) è uno dei più famosi illustratori del Diciannovesimo secolo, poiché è stato capace di creare immagini molto belle e particolari, ricche di mistero e di magia, dotate di un fascino molto particolare. Le illustrazioni di questo artista si caratterizzano, infatti, per gli alberi nodosi, per le sue creature dall'aspetto raggrinzito e rugoso, per le sue fanciulle dai tratti raffinati, delicati e quasi eterei. Le sue immagini sono sia a colori che in bianco e nero, anche se quelle a colori di presentano sempre sui toni del marrone, il che dà loro un'atmosfera un po' opprimente e cupa.
William Heath Robinson (1872-1944) un illustratore e artista britannico, famoso per disegnare macchinari eccentrici e improbabili, nonché estremanete complessi. Le sue illustrazioni hanno delle linee nette e definite, che formano figure molto eleganti, ricche di dettagli e particolari.
Harry Clarke (1889-1931) il quale era uno dei migliori artisti di vetro piombato irlandesi. Il suo primo incarico come illustratore riguardò proprio le fiabe di Hans Christian Andersen, per le quali realizzò una quarantina di illustrazioni, che vennero pubblicate nel 1916. Lo stile di Clarke ricorda quello di Aubrey Beardsley e Kay Nielsen, con illustrazioni dalle figure eleganti e ricche di mistero, tra il macabro e il fantastico, che erano capaci di deliziare e intrigare i lettori.
Sopra: In alto a sinistra un'illustrazione di Rackham di "The snow queen", a destra quella di Robinson della fiaba "The red shoes" e in basso al centro un'immagine di Clarke di "The wild swans".
Nel volume sono presenti sia illustrazioni a colori (26 per l'esattezza) sia in bianco e nero. Le prime compaiono quasi sempre all'inizio di ogni fiaba oppure alla fine e sono sempre a pagina intera, mentre le altre appaiono spesso inserite in mezzo al testo, anche se a volte anche loro compaiono a tutta pagina.
Anche nelle immagini in bianco e nero è facile vedere gli stili differenti dei tre artisti: Rackham , per esempio, in alcuni disegni ha utlizzato la tecnica delle silhouettes, Robinson ha mantenuto un tratto leggero e delicato, mentre Clarke preferisce illustrazioni dettagliate con molti elementi scuri e zone nere.
Sopra: In alto a sinistra un'illustrazione di Rackham di "The little mermaid", a destra quella di Robinson della fiaba "The ugnly duckling" e in
basso al centro un'immagine di Clarke di "The nightingale".
"Hans Christian Andersen's Fairy Tales" è una bella ed elegante raccolta di fiabe di Andersen veramente deliziosa e molto curata, sia dal punto di vista grafico che per quanto riguarda i testi delle fiabe, che sono riportate in modo fedele e integrale.
Il volume è inoltre riccamente illlustrato con le splendide, raffinate e delicate immagini di artisti quali Arthur Rackham, William Heath Robinson e Harry Clarke, i cui stili si differenziano parecchio tra di loro, permettendo al lettore di poter confrontare immagini, magari della medesima fiaba, di più artisti.
Questo libro illustrato è stato edito nel 2017 dalla Canterbury Cassics che fa parte della Printers Row Publishing Group (che è a sua volta una divisione della Readelink Distribution Service, LLC). L'opera ha 259 pagine, misura 21,7 cm d'altezza e 15,2 cm di lunghezza e costa 12,64 euro (oppure 12,99$).
Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.
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