Quasi tutta l'opera di Gianni Rodari contiene versi e storie
sorridenti dedicate a parole, regole grammaticali, errori di scrittura.
Anche in questo libro dal titolo "Versi e storie di parole" il lettore troverà filastrocche degne di figurare
in un'ideale grammatica divertente dal forte messaggio pacifista, ma
troverà anche storie più articolate che ci racconteranno con brio e
ironia l'origine di molti vocaboli e il loro viaggio nella storia per
arrivare all'attuale significato.
Sopra: La copertina molto colorata di questa raccolta di Rodari che ci mostra un clown intento a fare il giocoliere con delle lettere.
Il libretto è una raccolta di filastrocche ma anche di storie in prosa, ciascuna dedicata o a una parola in particolare (tipo "piangere" o all'apostrofo) oppure alle parole in generale.
Per quanto riguarda i testi in rima essi sono molto piacevole e musicali da ascoltare, anche se non sempre seguono uno schema di rime baciato (AA BB), ma procedono più con uno schema libero.
Le storie invece sono brevi racconti simpatici che narrano le origini di alcune parole che poi col tempo sono cambiate, a volte mutando anche di significato: ad esempio stainberga originariamente era la casa in pietra che solamente i ricchi potevano permettersi, mentre ora la stamberga è un tugurio; oppure che Quintale è una parola di origine spagnola e araba e, prima ancora, greca e latina; o che la parola "pecuniare" deriva da pecus, che significava capo di bestiame...
Filastrocca delle parole
"Filastrocche delle parole
si faccia avanti che ne vuole.
Di parole ho la testa piena,
con dentro <<la luna>> e <<la balena>>.
C'è qualche parola un poco bisbetica:
<<peronospera>>, <<aritmetica>>...
Ma le più belle le ho nel cuore,
le sento battere: <<mamma>>, <<amore>>.
Ci sono parole per gli amici
<<Buon giorno, buon anno, siate felici>>,
parole belle e parole buone
per ogni sorta di persone.
La più cattiva di tutta la terra
è una parola che odio: <<guerra>>.
Per cancellarla senza pietà
gomma abbastanza si troverà".
Filastrocca dell'alfabeto
"Filastrocche dellA B C
ve la conto subito qui:
A, è automobile con l'autista,
B, è un bar col suo barista,
C, il controllore del treno diretto,
D, la diga che fa un laghetto,
E, elicottero per volare,
F, la falce per falciare,
G, un gettone per telefonare,
I, idrante del pompiere,
L, è la lepre ed il levriere,
M, è il mare con tutte le onde,
N, la nebbia che ti nasconde,
O, l'orologio che dice le ore,
P, il pallone del calciatore,
Q, il quadro del pittore,
R, la radio del radioabbonato,
S, il sole che ti ha svegliato,
T, s'intende è la televisione
per la teletrasmissione,
U nel nido è un uccellino,
V. la vettura del vetturino,
e Zeta, la lettera musicale,
è la zampogna di natale.
Sopra: Le pagine con il testo e la relativa illustrazione della filastrocca dell'alfabeto.
Le filastrocche i testi sono accompagnati dalle illustrazioni di Francesco Altan, abbastanza caratteristiche, con il loro stile simpatico, grazie ai personaggi dall'aspetto pacioccoso, dalle forme molto tondeggianti, le facce tonde, i grandi nasi a patata, i grandi occhi bianchi a palla, con un pallino come pupilla.
Le illustrazioni, che rappresentano quanto narrato nei testi per quanto possibile, sono poi dipinte con colori molto accesi, sgargianti, brillanti e intensi, che gli conferiscono un aspetto vivace e giocoso.
Sopra: Alcune illustrazioni di Altan, molto pacioccose, allegre e colorate, che rappresentano quanto descritto nei testi di una filastrocca (in alto) e di due racconti (in basso).
"Versi e storie di parole" è una raccolta di filastrocche e brevi storie sulle parole; queste ultime in particolare sono dedicate a spiegare la provenienza di certe parole, le loro origini e come si sono sviluppate e modificate nel corso del tempo, fino ad acquistare talvolta significati opposti a quelli originari, oppure arrivando a mantenere ancora qualcosa in comune con le loro antenate.
Le filastrocche presenti nella raccolta sono invece 6, e sono tutte molto carine; alcune anche un po' tristi (come quella dell'apostrofo "che fece una macchia sul quaderno / là dentro giace il misero in eterno"), mentre altre più allegre e simpatiche, ma molte delle quali fanno riflettere.
Vi sono diverse filastrocche che hanno un'ottica pacifista, come è tipico dei testi di Rodari ma, tra quelle che mi hanno maggiormente colpito vi è ad esempio "La parola <<piangere>>" che narra di un futuro utopico in cui tutti sono felici, tanto che i bambini non conoscono più il significato della parola <<piagere>>, così la maestra (una donna anziana) spiega che un tempo vi erano tante lacrime: "Le lacrime di una mamma senza pane ... / le lacrime di un vecchio senza fuoco.. / le lacrime di un operaio senza lavoro.../ le lacrime di un negro frustato / perché aveva la pelle scura ..." E c'erano anche tante lacrime di bambini, ma: "un giorno queste lacrime / divennero un fiume travolgente /, lavarono la terra / da continente a continente, / si abbatterono come una cascata: / così, così la gioia fu conquistata".
Carine e interessanti anche le storie più articolate e in prosa "che ci racconteranno con brio e ironia
l'origine di molti vocaboli e il loro viaggio nella storia per arrivare
all'attuale significato".
I testi sono accompagnati dalle illustrazioni di Altan, molto simpatiche, allegre e colorate, anche se non sono molto numerose. Il libretto comunque rimane adatto per bambini dai 4/5 anni e dai 7 per la lettura autonoma.
Il libro è stato pubblicato nel 1995 dalla Einaudi Ragazzi (Edizioni EL); ha una copertina flessibile, misura 18 cm d'altezza e 10,8 cm di lunghezza, ha 62 pagine e costava 12000 lire, mentre l'edizione più recente, del 2014, costa 10 euro .
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