"Le più belle storie dell'Inferno di Dante" di Lorenza Cingoli e con le illustrazioni di Patrizia Manfroi è un volume, dedicato all'Inferno di Dante, che fa parte della collana "Le più belle storie" della casa editrice Gribaudo, di cui vi avevo già parlato di "Le più belle storie di Re Artù e dei cavalieri della Tavola Rotonda" scritto da Luisa Mattia e illustrato da Elisa Bellotti.
Sopra: Al centro della copertina, incorniciata da un bordo rosso e dorato, vi è un'immagine di Dante e Virgilio mentre vengono trasportati sulla barca di Caronte (che qui non ha la barba bianca ma nera).
Questo testo scritto da Lorenza Cingoli vuole rendere accessibile l'opera dantesca anche ai giovani lettori: potranno così entrare in questo universo misterioso e affascinante, conoscere le vicende delle anime tormentate che lo popolano e incontrare feroci creature mitologiche come Gerione, le Arpie, Cerbero, il Minotauro...
Tutto ha inizio una notte di fine marzo del 1300, quando Dante Alighieri si ritrova in una
oscura foresta, smarrito, circondato da un intrico di rami fitto e
opprimente: "A quel tempo avevo trentacinque anni, in passato ero stato un politico, un ambasciatore, avevo combattuto per la mia amata Firenze, ero anche un poeta di successo, pensavo di essere il migliore e mi credevo quasi invincibile, eppure quella notte provai uno sgomento profondo come il buio che mi avvolgeva".
Mentre vaga per il bosco all'improvviso il poeta si imbatte in tre fiere: una lince, una lupa e un leone, Dante si sente spacciato ma per fortuna arriva in suo soccorso il poeta Virgilio, che gli spiega che ora dovrà intraprendere un lungo viaggio attraverso l'Inferno, il Purgatorio e il Paradiso, anche se in questo volume verrà affronato solo il primo luogo (le altre due cantiche sono trattate in un altro volume).
Dopo aver passato la porta dell'Inferno Dante incontra quindi: gli ignavi, Caronte, Minosse; Paolo e Francesca tra i lussuriosi; Cerbero; Pluto con i prodighi e gli avari; Flegias e Filippo Argenti; la città di Dite; le tre Furie con Medusa; il Minotauro; i violenti e i centauri; la foresta dei suicidi con le arpie e Pier della Vigne; i violenti contro Dio; Gerione. Dopodiché Dante e Virgilio giungono nel Malebolge, l'ottavo cerchio, dove vengono puniti i traditori tra cui: i maghi e gli indovini (come la Maga Manto), i barattieri, i ladri, Caco, i consiglieri di frode (tra cui Ulisse). I due poeti passano poi il Pozzo dei Giganti e giungono nel nono cerchio: quello dei fraudolenti verso chi si fida, dove incontrano il conte Ugolino e Lucifero che stringe tra le fauci Giuda, Bruto e Cassio (i tre grandi traditori).
Sopra: Le immagini che segnano l'inizio del volume, con Dante che si appresta a perdersi dentro una selva oscura.
I testi sono accompagnati dalle illustrazioni di Patrizia Manfroi che sono molto colorate, dalle tinte accese piuttosto brillanti, soprattutto il rosso, che è molto presente in quasi tutte le pagine poiché utilizzato per gli abiti indossati da Dante e per gli sfondi.
I disegni della Manfroi sono tutti a doppia pagina e di solito occupano più spazio dei testi, per cui essi assumono una certa rilevanza, tanto che diventa possibile capire cosa sta succedendo nella storia solo guardando le immagini.
Hanno dei tratti abbastanza semplici, con segni netti e precisi, anche se nell'insieme le varie scene risultano piuttosto ricche di elementi e di dettagli. A essere resi con particolare semplicità sono proprio le persone e in particolare i dannati che sono disegnati un po' tutti allo stesso modo: nudi, calvi con gli occhi a palla, tanto da sembrare quasi delle bambole/manichini più che delle persone. Tutti i personaggi, pur nella semplicità dei tratti facciali, risultano molto espressivi, spesso in maniera anche troppo esagerata, quasi angosciante. Vediamo ad esempio spesso Dante con un'espressione veramente afflitta e dispiaciuta, a volte anche sorpresa o addirittura terrorizzata. I vari mostri infernali hanno invece un'espressione arrabbiata. Sono i dannati tuttavia a quelli a fare le facce più strane, in quanto l'artista li ha proprio ritratti nella loro sofferenza, che si percepisce tutta amplificata dalle loro espressioni o dalla postura del corpo, tanto da farli apparire con un aspetto quasi grottesco (per me i più impressionanti sono i maghi e gli indovini, che dovrebbero essere semplicemente delle persone che camminano con la testa completamente girata, mentre qui la Cingoli li ha rappresentati tutti in pose contorte e coi corpi semi deformati).
Non capisco poi come mai il conte Ugolino abbia l'aspetto che sembra quello a metà tra un goblin e un vampiro, con la pelle verde e due piccoli canini affilati che gli spuntano da sotto le labbra (e una bocca che si allarga come quella di una ranocchia).
Sopra: In alto Dante nel bosco dei suicidi, al centro Dante e Virgilio si trovano a guardare i violenti contro Dio, che si trovano sotto una pioggia di fuoco, in basso a sinistra c'è invece Caronte, mentre a destra il conte Ugolino. Notate le espressioni molto marcate dei vari personaggi e in particolare dei dannati.
"Le più belle storie dell'Inferno di Dante" di Lorenza Cingoli è un riassunto dell'Inferno di Dante, pensato per essere letto da bambini dai 9 anni.
Come riassunto ci sono alcune parti che sono state spiegate e riprese abbastanza per esteso, mentre altre sono state saltate: ad esempio manca anche solo un accesso al Limbo, oppure ai ruffiani e ai seduttori, agli adulatori, ai simoniaci o agli ipocriti. Altri cerchi vengono menzionati ma non spiegati nel dettaglio, ad esempio si sice che Cerbero è a guardia dei golosi, ma non si dice quale sia la loro pena. Dell'Ottavo cerchio viene detto che vengono puniti coloro che in vita hanno ingannato gli altri, ma non si fa menzione alle prime tre bolge, soffermarsi invece sulla quarta, la quinta e poi la settima e l'ottava.
Le illustrazioni di Patrizia Manfroi mostrano bene cosa accade nell'Inferno dantesco, mostrando i vari mostri che Dante incontra e diversi dannati mentre patiscono le loro pene. Tutti i personaggi, pur nella semplicità dei tratti facciali, risultano
molto espressivi, spesso in maniera anche troppo esagerata, quasi
angosciante. Sono infatti i dannati quelli a fare le facce più strane,
in quanto l'artista li ha proprio ritratti nella loro sofferenza, che
si percepisce tutta amplificata dalle loro espressioni o dalla postura
del corpo, tanto da farli apparire con un aspetto quasi grottesco.
Nonostante il buon numero di pagine e il formato abbastanza grande del libro l'Inferno dantesco non è stato riscritto in modo troppo completo, probabilmente perchè l'autrice ha preferito conferire maggiore spazio ad alcuni eventi, come l'incontro con certe creature infernali o con certi personaggi. Inoltre molto spazio nelle pagine viene occupato dalle illustrazioni che rappresentano spesso, in diverse pagine, più sequenze di un determinato evento, mentre di solito gli artisti scelgono di rappresentare un solo momento significativo di un canto: ad esempio vi sono otto facciate in cui Paolo e Francesca narrano la loro storia o, ancora, ci sono 18 facciate dedicate al dialogo di Ulisse (di cosa avvenne a Troia e di come poi egli morì in mare) ecc... Più che sulla struttura generale dell'inferno l'autrice sembra aver voluto privilegiare gli incontri con alcuni dei vari personaggi che lo popolano.
Quest'opera è stata edita nel 2021 dalla GRIBAUDO, ha la copertina rigida, ha 192 pagine,
misura 28,7 cm d'altezza e 20,5 cm di lunghezza e costa 14,90 euro.
Questo libro illustrato fa parte di una collana della GRIBAUDO che si intitola "Le più belle storie" e di cui fanno parte anche i seguenti titoli:
- "Le più belle storie dei miti greci" di Luisa Mattia e Valentina Belloni (ottobre 2016)
- "Le più belle storie dell'antica Roma" di Lorenza Cingoli e Patrizia Manfroi (aprile 2018)
- "Le più belle storie dell'antico Egitto" di Luisa Mattia e Giulia Rossi (settembre 2018)
- "Le più belle storie di donne coraggiose" di Valentina Camerini e Veronica Carratello (febbraio 2019)
- "Le più belle storie dell'Antico Testamento" di Paola Parazzoli e Patrizia Manfroi (aprile 2019)
- "Le più belle storie di mostri mitologici" di Luisa Mattia e Elisa Bellotti (maggio 2019)
- "Le più belle storie dei miti Giapponesi" di Stefania Viti e Silvia Forzani (ottobre 2019)
- "Le più belle storie del Nuovo Testamento" di Paola Parazzoli e Patrizia Manfroi (maggio 2020)
- "Le più belle storie dell'Africa" di Fulvia Degl'Innocenti e Silvia Forzani (giugno 2020)
- "Le più belle storie di miti sudamericani" di Agustìn Sanchez Vidal e Eugènia Anglès (luglio 2020)
- "Le più belle storie dei vichinghi e dei miti nordici" di Lorenza Cingoli e Elisa Bellotti (ottobre 2020)
- "Le più belle storie di Re Artù e dei cavalieri della Tavola Rotonda" di Luisa Mattia e Elisa Bellotti (novembre 2020)
- "Le più belle storie della tradizione ebraica" di Guia Risari e Cinzia Ghigliano (gennaio 2021)
- "Le più belle storie di Visnù, Shiva, Ganesha e dei miti indiani" di Silvia Forzani (maggio 2021)
- "Le più belle storie di Sioux, Cherokee e dei miti nordamericani" di Agustin Sánchez Aguilar e Eugènia Anglès (giugno 2021)
- "Le più belle storie dell'Inferno di Dante" di Lorenza Cingoli e Patrizia Manfroi (agosto 2021)
- "Le più belle fiabe regionali italiane" di guia Risari e Fabiana Bocchi (ottobre 2021)
- "Le più belle storie dell'Iliade" di Lorenza Cingoli, Martina Forti e Elisa Bellotti (febbraio 2022)
- "Le più belle storie dell'Odissea" di Lorenza Cingoli, Martina Forti e Elisa Bellotti (aprile 2022)
- "Le più belle storie del Purgatorio e del Paradiso di Dante" di Lorenza Cingoli e Patrizia Manfroi (ottobre 2022)
Sopra: Le copertine degli altri libri della collana "Le più belle storie" edite GRIBAUDO.
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di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a
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