"La favolosa leggenda di Re Artù" riscritta da Jordi Sierra i Fabra e illustrata Francesc Rovira è una riscrittura della leggenda di Re Artù con cui l'autore vuole raccontare "ai bambini con parole semplici ed emozionanti la nascita di un mito, cantato attraverso i secoli".
Il volume fa parte di una collana della Mondadori dedicata alle riscritture dei classici, tutte illustrate da Francesc Rovina. Tra gli altri titoli in questa collana troviamo: "L'Odissea raccontata ai bambini", "Eneide raccontata ai bambini", "Iliade raccontata ai bambini", "La Divina Commedia raccontata ai bambini", "I promessi sposi raccontati ai bambini" e altri titoli che vi elencherò alla fine del post.
Sopra: La copertina ci mostra un giovane Artù, nelle acque di un lago, ancora un po' incerto nell'impugnare la spada Exalibur.
Il volume si apre con un prologo scritto, a quanto pare, proprio da Merlino, che avverte il lettore che il libro che sta per leggere non è un semplice libro: "Aspetta. Sì tu: aspetta. Chi sei? Puoi leggere questa storia? Hai un cuore nobile e generoso? Tra le mani non stai stringendo un libro, bensì IL LIBRO. Se nei tuoi occhi trovano casa non parole, ma stelle e luci magiche, e nel tuo spirito albergano pace e amore, allora puoi addentrarti in questa storia; è l'unico modo. Solo coloro che godono di questo privilegio ne hanno il diritto. Se tu sei così, và avanti. Altrimenti non proseguire."
Il primo capitolo si apre mostrando al lettore un giovane Artù che combatte per gioco contro Kay, il suo fratellastro, figlio di Sir Ettore. Alla fine Artù riesce ad ottenere il permesso da Sir Ettore di partecipare, come scudiero di Kay, al torneo che si svolge a Canterbury, luogo presso cui si trova anche la leggendaria spada di Exalibur, conficcata dentro un'incudine in un cimitero. Ciò che rende così particolare e famosa quest'arma è la scritta che vi è incisa sopra, che recita: "Chi riuscirà a liberarmi da questa pietra sarà re di tutta la Britannia per diritto di nascita". Naturalmente nessuno è ancora riuscito ad estrarre questa misteriosa spada, in quando sarà proprio Artù il prescelto, colui che riuscirà a estrarre la spada per portarla a Kay, una volta resosi conto di aver dimenticato alla locanda la spada che a quest'ultimo serviva per il torneo.
Dopo questi eventi viene rivelato il passato di Artù e cioé che egli non è figlio biologico di Sir Ettore, in quanto costui lo aveva adottato dopo che Merlino glielo aveva consegnato.
In seguito la storia procede narrando di come Artù ha avuto il primo incontro con Ginevra, vicino a un fiume in mezzo a un bosco; l'incontro con un elfo di nome Thrupew e la lotta col drago Anvil, che in realtà Artù scopre non essere cattivo e che l'antipatia tra l'elfo e il drago era in realtà dovuta a dei malintesi; il primo incontro con Merlino, che gli rivela finalmente il suo passato (cioè che il ragazzo è figlio di re Uther e della regina Ygraine, che però era sposata con il duca di Cornovaglia, a cui il re dichiarò guerra); lo scontro con un cavaliere dall'armatura nera, Sir Pellinore del Galles, che sfida chiunque voglia attraversare il Ponte Vecchio. Durante tale scontro inoltre Artù perde la spada, così dovrà andare a prendersene un'altra dalla Dama del Lago, che gli rivela che tale arma lo renderà invincibile in tutte le battaglie, ma se essa perde il suo fodero perde anche i suoi poteri.
Alla fine del libro è presente un Epilogo in cui viene spiegato (velocemente) come Artù abbia sposato Ginevra e fondato l'ordine dei Cavalieri della Tavola Rotonda, di come si sia cimentato nella ricerca del Sacro Graal, di come abbia dovuto affrontare una guerra civile che lo ha portato a scontrarsi con Mordred, il suo stesso figlio, che dovrà uccidere, ma con cui perderà a sua volta la vita (non prima però di essere riuscito a lanciare Exalibur lontano nel lago dove vive la Dama).
Sopra: Alcune delle pagine iniziali dell'opera, in cui si vede un'illustrazione che vede Artù e il fratellastro Kay esercitarci nel duello con le spade di legno.
I testi sono accompagnati dalle illustrazioni di Francesc Rovira che hanno il compito di accompagnare il lettore nella lettura rendendogliela più piacevole. Oltre a questo esse lo aiutano anche nella comprensione della storia, in quanto tutti i disegni rappresentano qualche vicenda narrata: quando Artù estrae la spada Exalibur dalla roccia, il suo incontro con Ginevra, lo scontro contro un drago,il giovane che protegge Merlino da alcuni gradassi, scene di battaglia o di scontri con altri cavalieri, quando Artù getta Exalibur nel lago...
La maggior parte delle illustrazioni sono a tutta pagina, ma ce ne sono anche alcune a doppia pagina.
Sopra: Le illustrazioni di Francesc
Rovina aiutano il lettore anche nella
comprensione della storia rappresentando qualche vicenda
narrata. Ad esempio qui in alto a sinistra si vede il momento di quando Artù estrae la spada Exalibur dalla roccia; a destra invece vediamo il giovane che protegge
Merlino da alcuni gradassi; più in baso si vede invece Exalibur incastonata in una roccia.
Le illustrazioni di Francesc Rovira hanno uno stile facilmente riconoscibile, non perché siano particolarmente originali o particolari, ma da alcuni semplici tratti distintivi. Rovira ad esempio crea disegni dai tratti morbidi e delicati, con personaggi ed elementi scenici dai tratti precisi e ben delineati. La maggiore particolarità del suo stile risiede però nell'aspetto dei personaggi, che sono tutti molto carini e graziosi, con volti tondeggianti, grandi occhi bianchi con dentro un pallino nero, e dei nasi "a patata". Questi tratti conferiscono a questi personaggi un aspetto "pacioccoso", spesso tenero oppure comunque simpatico e buffo.
Le illustrazioni di Rovira svolgono più che egregiamente il loro compito di rappresentare le scene della storia in modo grazioso, ma diciamo che, anche nei momenti più drammatici, violenti o "truci" della vicenda, non riescono mai a rendere una sensazione di pericolo o di avversità.
Le immagini di Rovira sono più delle rappresentazioni capaci di trasmettere una sensazione di calma e di benessere (anche nelle scene di battaglia, che comunque non hanno nulla di sbagliato dal punto di vista tecnico), anche grazie ai colori dai toni sempre chiari, delicati, vivaci e brillanti.
Sopra: I disegni di Rovina hanno tratti morbidi e delicati, con personaggi molto carini e
graziosi, con volti tondeggianti e dei nasi "a patata" che conferiscono a questi
personaggi un aspetto "pacioccoso". Le immagini di Rovina sono
delle rappresentazioni capaci di trasmettere una sensazione di calma e
di benessere (anche nelle scene di battaglia, come quella qui in alto a sinistra), anche grazie ai colori
dai toni sempre chiari, delicati, vivaci e brillanti.
"La favolosa leggenda di Re Artù" riscritta da Jordi Sierra i Fabra e illustrata Francesc Rovira è un volume che vuole narrare ai giovani lettori (a partire dai 5/6 anni in lettura condivisa) la nascita di re Artù, cioè "la nascita di un mito, cantato attraverso i secoli". Ecco, le parole che troviamo sul retro di copertina sono molto veritiere, in quanto tale libro si concentra a raccontare soprattutto gli inizi della storia di re Artù, concentrandosi ad esempio sul rapporto tra lui e il fratellastro Kay e col padre adottivo, nonché sul momento in cui riesce ad estrarre la spada venendo riconosciuto come Re di Britannia. Questa parte iniziale è fedele a quanto ci riportano le fonti storiche e i romanzi che durante i secoli passati sono stati scritti a riguardo di questa figura leggendaria, romanzi quali la Historia Regum Brittoniae del 1138 di Goffredo di Monmouth, il quale fu il primo a narrare le origini di Artù, ispirandosi alla Historia Brittonum del IX secolo, in cui venivano invece solo narrate le dodici
battaglie di Artù combattute contro i sassoni.
Fabra dedica poi alcuni capitoli a descrivere il primo incontro tra Artù e Ginevra, anche se qui l'autore mi sa che ha giocato parecchio di fantasia in quanto Ginevra inizialmente scambia Artù per un vagabondo, trattandolo con fare di superiorità perché lei è una principessa, mentre il ragazzo si innamora quasi subito della ragazzina.
Mi ha sorpreso poi l'entrata in scena piuttosto tardiva da parte di Merlino, che l'autore fa comparire di persona solo nella terza parte del volume, mentre il mago avrebbe già dovuto essere presente accanto al futuro sovrano nel momento dell'estrazione della spada dalla roccia.
Tale opera si presta ad essere un buon modo per introdurre i bambini alle vicende di re Artù in modo comunque piuttosto leggero, in quanto l'autore si è concentrato soprattutto sulle vicende iniziali della storia, tralasciando un po' quelle più tragiche che accadranno ad Artù, quali il tradimento di Lancillotto e di Ginevra. Anche le vicende un po' più scandalose (se così vogliamo chiamarle) sono trattate da Sierra in modo molto delicato (per non dire un po' sbrigativo), in quanto l'autore cerca di non andare troppo a fondo con esse. Ad esempio quando Merlino racconta ad Artù di come lui sia figlio di Pendragon e di lady Ygraine egli spiega al ragazzo che suo padre "non fu esattamente il migliore degli esseri umani", in quanto Pendragon si era innamorato di una donna già sposata. Nel ciclo arturiano sappiamo che Pendragon iniziò una guerra contro il marito di Ygraine e che, prendendo l'aspetto di quest'ultimo grazie al potere di Merlino, riuscì a giacere con lei e a concepire Artù prima di sposarla. Nel discorso che Merlino fa ad Artù egli semplicemente gli dice: "Il duca di Cornovaglia morì e Uther ebbe sgombro il sentiero verso Ygraine. I tuoi genitori si sposarono e alla fine nascesti tu". Come potete leggere quindi l'autore glissa sui fatti un po' più scandalosi riguardanti il concepimento di Artù, portando al lettore una verità più addolcita e in parte incompleta.
Anche quando nell'epilogo viene detto che "nel regno scoppiò una guerra civile e uno stanco Artù non fu in grado nè di fermarla, nè vincerla" non si specificano i motivi che hanno portato a questa guerra civile (tra i quali c'è la relazione tra Lancillotto e Ginevra). Viene poi detto che "Il suo stesso figlio, Sir Mordred, usurpò il trono di re Artù, e questi si vide obbligato a lottare per riprenderselo", anche questo è corretto, tuttavia l'autore si guarda bene dal precisare che Mordred non era figlio di Artù e la regina Ginevra (legittima consorte del sovrano), ma era frutto di una relazione extraconiugale (semi incestuosa secondo alcune fonti).
Riguardo tali aspetti la versione di "Re artù e i cavalieri della Tavola Rotonda" scritta da Laura Russo e con le illustrazioni di Andrè Ducci ed edita dalla Nuova Frontiera Junior è decisamente più fedele e accurata, ed offre una panoramica degli avvenimenti più ampia (dedicando alcuni capitoli anche ad alcuni dei cavalieri della Tavola Rotonda).
Anche le illustrazioni di Francesc Rovira sembrano essere rivolte ad un pubblico piuttosto giovane, con i loro
tratti morbidi e delicati, con personaggi molto carini e
graziosi, dai volti tondeggianti, i nasi "a patata" che conferiscono loro un aspetto simpatico e "pacioccoso".
L'opera risulta essere comunque un bel volume illustrato adatto per far approcciare un pubblico giovane alla figura di re Artù, risparmiando ai lettori i fatti più cruenti e scandalosi della vicenda, senza però stravolgere la storia, ma piuttosto rendendo in modo più soft (anche se magari meno precisi e accurati) alcuni avvenimenti. L'autore racconta soprattutto la vita di Artù da ragazzo (come l'estrazione della spada, la sua nascita, l'incontro con la Dama del Lago), per cui non aspettatevi di trovare narrazioni riguardo il regno di Camelot o i Cavalieri della Tavola Rotonda.
Il volume è stato pubblicato originariamente in spagnolo nel 2008 dalla Editorial Edebè col titolo "La fabulosa Leyenda del rey Arturo". E' stato poi edito in italiano nel 2017 dalla Mondadori Editore; ha 151 pagine, la copertina rigida, misura 26,2 cm d'altezza e 18,5 cm di
lunghezza e costa 16 euro.
Esiste anche un'edizione in copertina flessibile, edita nel 2020, che ha 160 pagine e misura 19,1 cm d'altezza e 12,6 cm di
lunghezza e costa 10 euro.
Sopra: La copertina flessibile di "La favolosa leggenda di Re Artù", che si distingue dalla rigida per la banda nera in cui il titolo viene inserito, oltre al simbolo degli Oscar Junior Classici collocato in alto a sinistra.
Come vi avevo
detto all'inizio questo titolo fa parte della collana "I classici illustrati" della Mondadori, dedicata alle rivisitazioni di classici illustrate da Francesc Rovira. Tutti i titoli che fanno parte della serie sono:
- "Don Chisciotte raccontato ai bambini" di Rosa Navarro Duran (2006)
- "L'Odissea raccontata ai bambini" di Rosa Navarro Duran (2015)
- "Eneide raccontata ai bambini" di Rosa Navarro Duran (aprile 2017)
- "La Bibbia raccontata ai bambini" di Rosa Navarro Duran (aprile 2017)
- "La favolosa leggenda di Re Artù" di Jordi Sierra i Fabra (febbraio 2017)
- "Iliade raccontata ai bambini" di Rosa Navarro Duran (2018)
- "Favole di animali raccontate ai bambini" di Rosa Navarro Duran (2020)
- "La Divina Commedia raccontata ai bambini" di Annamaria Piccione (febbraio 2021)
- "I promessi sposi raccontati ai bambini" di Annamaria Piccione (settembre 2021)
- "Fiabe classiche raccontate ai bambini" di Annamaria Piccione (aprile 2022)
- "Le mille e una notte raccontate ai bambini" di Annamaria Piccione (ottobre 2022)
- "I miti greci raccontati ai bambini" di Annamaria Piccione (marzo 2023)
- "Leggende dell'antica Roma raccontate ai bambini" di Annamaria Piccione (maggio 2023)
- "Piccole donne raccontate ai bambini" di Annamaria Piccione (maggio 2024)
Sopra: Le copertine dei volumi di classici illustrati da Francesc Rovina.
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