"Filastrocche da assaggiare" di Olivia Cauzzo è una raccolta di filastrocche che ha per tema il cibo, un soggetto a cui si dedicano abbastanza spesso filastrocche per bambini, probabilmente perché è qualcosa a loro (come a tutti noi) molto familiare che fa parte della quotidianità e che è sempre apprezzato (magari alcune tipologie più di altre).
Sopra: La copertina dallo sfondo bianco su cui spiccano diversi cibi, alcuni non presenti elle filastrocche del libro (tipo la banana e la pera).
Il
volume contiene 12 filastrocche scritte da Olivia Cauzzo su alcune pietanze (salutari o meno, salate e dolci, di carne, frutta e verdura) che ai bambini sarà sicuramente capitato di mangiare o di vedere. Le filastrocche riguardano i seguenti cibi: la pizza, il minestrone, le polpette, i piselli, gli gnocchi, le patatine fritte, le carote, i biscotti l'anguria, il gelato e le ciliegie.
I
testi di ciascuna poesia sono composti da 8
versi, in rima baciata (AA BB), questo fa risultare le
filastrocche molto carine e orecchiabili.
La pizza
"Soffice e morbida oppure croccante,
esce dal forno la pizza fragrante.
Di verde basilico sempre guarnita,
più rossa o più bianca è la Margherita?
La mozzarella, come una molla,
la tiro coi denti, ma lei non si scolla.
Mi lecco i due baffi di pomodoro:
anche con gli occhi è la pizza che adoro"
Le patatine fritte
"Le patatine fritte e bollenti
sono di un drago gli aguzzi denti.
Gialle, dorate, unte e fumanti,
morbide dentro e fuori croccanti.
Mangiale ieri, oggi, domani,
sarebbe un sogno, e in più con le mani.
Le dita salate lecchiamo contenti,
sperando che il drago perda altri denti".
Il gelato
"Fatto di neve sembra il gelato,
però ha tanti gusti ed è colorato.
Verde il pistacchio e gialla la crema,
bianca vaniglia con rossa amarena,
fragola rossa e azzurro puffo
che di sicuro è il gusto più buffo.
Tante palline sul cono abbracciate
o nella coppetta pigiate pigiate:
leccale in fretta, a più non posso,
ancor più veloce o ti colano addosso!"
Sopra: L'illustrazione delle patatine fritte, che sono rappresentate su uno sfondo arancione, vicino a un piccolo drago verde poiché nella filastrocca viene detto che esse sono "denti di drago".
Ogni poesia è accompagnata da un disegno di Paola Pappacena, il quale ha il compito di riprodurre l'aspetto del cibo citato nei testi, anche se non in maniera iper realistica, ma comunque in modo abbastanza curato e appetibile, ma anche un po' giocoso.
A caratterizzare queste illustrazioni sono i colori, molto saturi, accesi, vivaci e brillanti, per cui ogni immagine risulta un tripudio di tinte. Perfino il colore degli sfondi serve a far risaltare quello dei cibi: le ciliegie rosse hanno un sfondo giallo, i biscotti gialli/marroncini hanno uno sfondo arancione, il gelato (di vari colori) uno sfondo azzurro...
Sopra: I disegni
di Paola Pappacena, il quale ha il compito di riprodurre l'aspetto del
cibo citato nei testi, anche se non in maniera iper realistica, ma
comunque in modo abbastanza curato e appetibile, ma anche un po'
giocoso. A caratterizzare queste illustrazioni sono i colori, molto saturi, accesi, vivaci e brillanti.
"Filastrocche da assaggiare" di Olivia Cauzzo è una raccolta di filastrocche a tema cibo molto carina e graziosa, con testi semplici in rima baciata, molto regolari e orecchiabili, che possono essere seguiti facilmente da bambini anche abbastanza piccoli. I testi possono essere letti gia a 3 anni, anche perché trattano un tema, quello del cibo, a tutti i bambini molto familiare e che fa parte della quotidianità (d'altronde tutti gli esseri viventi per sopravvivere hanno bisogno di cibo).
Nelle filastrocche sono proposti 12 cibi differenti per tipologia: abbiamo carboidrati, carne, verdura e frutta; cibi dolci e salati, cibi quotidiani, cibi salutari ed altri da mangiare con moderazione. Ho apprezzato comunque che l'intento di tutte le poesie sia quello di mettere in risalto le caratteristiche e le cose positive di ciascuna pietanza, senza voler insegnare quali siano quelli più salutari e quelli invece da evitare: tutti i cibi sono considerati semplicemente buoni per motivi differenti. Delle carote ad esempio vien detto che sono "croccanti e deliziose, sotto i denti rumorose"; le patatine fritte sono descritte come: "gialle, dorate, unte e fumanti, morbide dentro e fuori croccanti"; i biscotti sono: "Tondi o quadrati, di pastafrolla, chi li rosicchia più non li molla"...
Insomma ogni pietanza è descritta secondo le sue caratteristiche, interessanti ad esempio quelle delle ciliegie, da confrontare con la poesia scritta da Roberto Piumini, sempre su questo frutto, contenuta in "Non piangere, cipolla", altro volume di filastrocche a tema culinario:
Per Piumini le ciliegie erano: "Come infinite note /rosse su pentagrammi / da prendere una ad una / per fare dolci cori, / gocce di polpa bruna da spipolare in bocca, / perle della corona / di sua Maestà Re Sapo, orecchini di porpora / che non durano tanto, / una che l'altra tira / dolcissima catena, / pallottoliere molle, calcolo zuccherino, / rotondo ritornello / che la lingua lavora / mel cavo palatino, / solubile rubino / che il fresco cielo fregia: / eccovi la ciliegia".
Secondo Cauzzo le ciliegie sono: "Sode, lucide, piccole e grosse /mature o acerbe, di solito rosse, / ornan le bimbe come orecchini / le ciliegie che sembran rubini. / Appese alle orecchie con il picciolo, danza e quasi prendono il volo. / La polpa ha un dolce sapore, / un nocciolo duro è il loro cuore". Trovo interessante che entrambi gli autori abbiano paragonato il frutto a dei gioielli (ai rubini) e in particolare a degli orecchini.
Il libro è stato pubblicato nel 2012 dalla GRIBAUDO; ha 24 pagine, una copertina rigida, misura 19,5 cm d'altezza e 19,5 cm di lunghezza e costa 8,90 euro.
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