lunedì 1 ottobre 2018

Cappuccetto Rosso di Francesca Cosanti

Questa volta vi parlerò di un'altro albo illustrato (il quinto che ho recensisco finora) della famosa fiaba di "Cappuccetto Rosso". Questa versione si riferisce al racconto dei fratelli Grimm ed è illustrata da Francesca Cosantini (un'illustratrice che, precedentemente, aveva già illustrato la fiaba di "Hansel e Gretel").

Sopra: L'illustrazione di copertina raffigura il primo incontro tra la protagonista e il lupo ed è una delle più notevoli all'interno dell'opera.

Come nella fiaba originale dei Grimm del 1857 ci viene introdotta la protagonista della fiaba spiegandoci che è una bambina che tutti chiamano Cappuccetto Rosso a causa della mantellina rossa che indossa sempre. In realtà i testi presentano comunque qualche differenza già dall'inizio:
Versione originale dei fratelli Grimm (tratta da "Fiabe" della Einaudi): "C'era una volta una cara ragazzina; solo a vederla le volevano tutti bene, e specialmente la nonna, che non sapeva più cosa regalarle. Una volta le regalò un cappuccetto di velluto rosso, e, poiché le donava tanto ch'essa non volle più portare altro, la chiamarono sempre Cappuccetto Rosso."
Versione illustrata dalla Cosanti: "In un tranquillo villaggio, ai margini del bosco, viveva una bambina che tutti chiamavano "Cappuccetto Rosso", a causa della mantellina rossa che indossava sempre."
Come si può notare la versione della Cosanti non inizia con la classica formula del  "C'era una volta" e inoltre, in questa versione, non viene precisato fin dall'inizio (a differenza di quella dei Grimm) il forte legame che c'è tra nonna e nipote, infatti non viene detto che la mantellina di Cappuccetto le era stata regalata dalla nonna.
In questa versione, inoltre, la mamma chiama la figlia per dirle che la nonna è ammalata ed è la bimba che si offre di andare a trovarla "Per farle compagnia". La madre, dal canto suo, in questa versione non dà alla bambina nessun cestino da portare alla nonna malata, ma si fa solamente promettere di non parlare con nessuno e di non lasciare il sentiero. Ho notato però che, quando la protagonista giunge a casa della nonna le dice di aver portato per lei del latte e della torta, per cui immagino che la parte in cui la mamma glieli dava sia stata omessa dal testo (buchi di trama).
Durante l'incontro col lupo (che in questa versione è "Grande e grigio") vine detto che Cappuccetto risponde all'animale "Intimorita", quando nel racconto originale viene proprio specificato che, quando la bimba incontra il lupo "Non sapeva che fosse una bestia tanto cattiva e non ebbe paura". Quest'ultimo, inoltre, nella versione della Cosanti si dirige direttamente alla casa della nonna, senza prima aver chiesto alcuna informazione di dove vivesse l'anziana (come invece faceva nella storia dei Grimm) e senza nemmeno cercare di far perdere tempo alla bambina suggerendole di raccogliere dei fiori.
L'incontro tra la nonna e il lupo procede come nella fiaba originale, anche se nella versione della Cosanti si è sentito il bisogno di far esprimere al lupo i proprio pensieri su come ingannare la bambina, con frasi del tipo "Devo riuscire a sorprenderla (la bambina), o la seconda parte del piano non funzionerà. Ho trovato! Mi travestirò da nonna, così non sospetterà nulla fino a quando non sarà vicina", o ancora: "Finalmente quella piccola mocciosa era riuscita a trovare la strada!...".
In questa versione Cappuccetto, appena entrata dalla nonna, insiste per voler aprire le tende perché la stanza è buia, mentre nella versione originale dei Grimm la bambina nota sì che c'era qualcosa di strano ma non si mette a discutere con l'anziana. Tra l'altro questa storia della stanza buia viene poi ripresa in seguito quando il Cacciatore, dopo aver sentito il russare della bestia, sbircia dalla finestra della casa, "Ma l'interno era buio e non si riusciva a vedere nulla".
Quando finalmente il cacciatore capisce cosa è successo, prima di tagliare la pancia all'animale con delle forbici, "Colpì con decisione il lupo". In seguito però Cappuccetto non prende delle grosse pietre con cui riempire la pancia della bestia (la quale, una volta risvegliata, nella storia dei Grimm, cerca di fuggire ma per colpa della pesantezza delle pietre cade a terra morta), infatti il racconto di questa versione illustrata dalla Cosanti si conclude con nonna e nipote che "Felici, abbracciarono ridendo il coraggioso cacciatore, poi festeggiarono lo scampato pericolo con una fetta di torta e tante coccole".
Nella versione dei Grimm, invece, Cappuccetto capiva la lezione, dicendo a se stessa "Mai più correrai sola nel bosco, lontano dal sentiero quando la mamma te l'ha proibito".

Questa versione presenta quindi un testo, come avete potuto vedere anche voi, non proprio molto fedele alla fiaba originale: alcuni episodi sono anche simili, come quello in cui la protagonista inizia a porre al lupo travestito la famosa serie di domande, ma molti altri sono stati un po' troppo modificati (l'inizio della fiaba ad esempio, oppure l'incontro col lupo). L'episodio maggiormente modificato è probabilmente il finale, che in questa versione risulta un po' incompleto (non si dice ad esempio cosa succede al lupo dopo che le due sono uscite dalla pancia, o cosa il cacciatore farà), un po' troppo sdolcinato e in esso manca inoltre la riflessione finale da parte della protagonista riguardo a ciò che ha imparato dall'esperienza vissuta.
Inoltre la presenza di tutti questi monologhi e pensieri che il lupo si fa mi fa venire in mente i testi di un'altra versione di Cappuccetto Rosso (edita sempre nel 2017): quella illustrata dalla Agnese Baruzzi  (di cui potete leggere la mia recensione qui). Anche se da questo punto di vista (e anche per ulteriori motivi) il testo della versione illustrata dalla Baruzzi è peggiore.

Sopra: L'immagine mostra il lupo mentre ronfa tranquillo e beato dopo essersi mangiato nonna e nipote. Notare come il colore del lupo sia nero, mentre nel testo viene detto specificatamente che il lupo è grigio (che poi non ho capito perché hanno deciso di cambiare colore al lupo nel testo quando l'illustratore ha scelto di tenere il classico colore del lupo nelle fiabe).

Le illustrazioni di Francesca Cosanti sono invece molto belle, particolari ed originali, una vera gioia per gli occhi.
I disegni della Cosanti sono caratterizzati da linee e figure geometriche, con personaggi con una testa grande dalla forma un po' squadrata, occhi e bocca piccoli ed un naso che occupa lo spazio maggiore all'interno della faccia, poiché le linee di quest'ultimo si collegano a quelle delle sopracciglia.
Ho trovato interessante il modo in cui l'illustratrice ha disegnato alcune scene ed alcuni elementi: ad esempio gli alberi sono rappresentati come delle foglie giganti, la scena in cui vediamo Cappuccetto Rosso mentre raccoglie dei fiori è stata inserita all'interno di una silhouette dalla forma di una testa di lupo. Interessante anche il modo in cui l'artista ha rappresentato nonna e nipote dentro la pancia del lupo che è stata tagliata dal cacciatore.


Sopra: Ho trovato interessante il modo in cui l'illustratrice ha disegnato alcune scene ed alcuni elementi: come ad esempio la scena dell'immagine più in alto in cui vediamo Cappuccetto Rosso mentre raccoglie dei fiori, scena che però è stata inserita all'interno di una silhouette dalla forma di una testa di lupo (notare inoltre gli alberi a forma di foglia gigante). Interessante anche il modo in cui l'artista ha rappresentato nonna e nipote dentro il lupo dopo che gli è stata tagliata la pancia dal cacciatore.

La Cosanti, inoltre, ha fatto una scelta di colori particolare, infatti nelle sue tavole prevalgono i toni del marrone (talvolta un marrone rossiccio, altre uno più aranciato), ma sono molto presenti anche il bianco (spesso comunque sporcato con del marrone), il nero (che compare principalmente sulla figura del lupo) e il rosso (come quello sul cappuccio della protagonista).
Sebbene nei disegni ogni tanto compaiono anche degli elementi di color azzurro/verde (ad esempio di questo colore è lo scialle della nonna, il cappello e il mantello del cacciatore, o le forbici che quest'ultimo utilizza per tagliare la pancia al lupo), la maggior parte delle immagini sono molto calde
A causa della grossa presenza del marrone le illustrazioni non risultano mai avere dei colori molto accesi (se non qualche piccolo elemento).

 
Sopra: Nelle  tavole dell'artista prevalgono i toni del marrone, ma sono molto presenti anche il bianco (spesso comunque sporcato con del marrone), il nero (del lupo) e il rosso come potete notare dall'immagine a sinistra. Più rari da trovare solo gli elementi color turchese, di cui nell'immagine a destra potete vedere il cappello e il mantello del cacciatore.

Attraverso queste scelte e a quest'uso del colore ho trovato molto bello  il modo in cui l'artista ha rappresentato alcune scene: il primo incontro tra la protagonista e il lupo (in cui è c'è tutto un gioco di contrasti tra colori) e il momento in cui la bambina nota, chiedendo anche all'animale travestito da nonna, come mai ha degli occhi così grandi. Trovo che queste scene, in particolare, siano le più suggestive e incantevoli del libro.


Sopra: Ecco le illustrazioni che mi hanno maggiormente colpito. Da notare l'utilizzo dei colori da parte dell'artista nell'illustrazione in alto, in cui l'attenzione dell'osservatore si focalizza subito dulla figura di Cappuccetto poiché questa ha dei colori più chiari e luminosi (e anche più caldi se si considera solo il rosso del mantello) rispetto al nero del lupo che invece ricopre gran parte della pagina. Anche i movimenti concentrici del corpo della bestia, che si avvolge attorno alla bambina come un serpente, guidano l'occhio dell'osservatore verso quel punto. Nell'immagine più in basso, che mostra come il lupo abbia degli occhi grandi, il lettore viene subito attirato dalla presenza del rosso all'interno degli occhi del lupo, molto belle anche le sfumature sulla cuffia e i tocchi di bianco con cui la Cosanti ha dato l'idea del pelo sul volto della bestia.

"Cappuccetto Rosso" illustrato da Francesca Cosanti è un libro che merita di essere preso per le illustrazioni in esso contenute, che sono particolari, originali e d'impatto. Purtroppo l'adattamento che è stato fatto dei testi non è un granché (per le ragioni che ho già spiegato alll'inizio), anche se ho visto adattamenti peggiori.

Quest'opera è stata pubblicata nel 2017 dalla White Star Kids. Il libro ha 40 pagine, la copertina rigida, misura 31,8 cm d'altezza e 22,8 cm di lunghezza e costa 14,90 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

Nessun commento:

Posta un commento