lunedì 30 giugno 2025

Le sorelle invidiose e altre storie morbose di Landis Blair

Oggi vi parlerò di un'opera uscita molto di recente e che in pochissimi in italia conoscono già: "Le sorelle invidiose e altre storie morbose" di Landis Blair, fumettista pluripremiato, è considerato il moderno erede di Edward Gorey per la sua ironia grottesca e le sue tavole deliziosamente macabre. 
 
Sopra: La bella copertina dallo sfondo viola e con decori neri e dorati, dove al centro vediamo le due sorelle invidiose.
 
In quest'opera Landis Blair intreccia orrore ed umorismo attraverso brevi vignette in rima. Queste deliziose e perverse creazioni raccontano gli ambienti quotidiani: un soggiorno, un vagone della metropolitana, un parco giochi e li spingono nell’incubo. 
In tutto il volume contiene otto storie macabre:
  1. Il parcogiochi maligno: un parco giochi veramente pericoloso, dove i bambini per giocare si divertono a farsi del male.
  2. La mia sorella sospetta: una bambina ha una sorella maggiore che però... è uno scheletro.
  3. Le sorelle invidiose: due sorelle invidiose che si staccano le parti del corpo oggetto dell'invidia l'una dell'altra
  4. L'albero della purificazione: un bambino sale su un albero e quando cade da esso inizia a scordare tutto.
  5. La terribile metro: una bambina va nella metro con la madre, che però perde di vista e intanto mostri in metropolitana che mangiano persone.
  6. Bestie rispettabili: una bambina che ha appena litigato con la madre viene invitata a una festa da tre belve (una tigre, un coccodrillo e un orso), ma cosa verrà servito da mangiare?
  7. Il castigo: la madre mette in castigo il figlio che si comporta come un matto, rinchiudendolo nella sua cameretta, dalla quale però il bambino continua a fare un mucchio di chiasso per disturbare i genitori.
  8. Danza Macabra: alcuni insetti trovano un cadavere umano e si mettono a festeggiare ballando. 
I testi sono tutti in rima baciata e sono piuttosto orecchiabili, anche se non sempre memorabili e spesso le frasi sono un po' lunghe e non sempre la metrica è perfetta. Ad esempio i versi di "La mia sorella sospetta" sono piuttosto lunghi, anche se in questa poesia è presente la figura retorica della ripetizione, in quanto la frase "Ho una sorella maggiore ..." viene ripetuta all'inizio di ogni strofa.
 
"Ho una sorella maggiore e passeggiamo ogni giorno,
ma se vede un cane lei veloce si leva di torno.
Ho una sorella maggiore a cui piacciono i giochi pesanti,
ma poi devo aiutarla con le parti mancanti. [...]
Ho una sorella maggiore che si incipria con passione,
ma dubito che aiuti la sua grigia carnagione.
Ho una sorella maggiore e sono la sua prediletta,
mi chiedo però se mi stia portando su una strada sospetta...
 
Solitamente i testi sono riportati nella pagina a sinistra e ci sono due o quattro righe di testo per ogni vignetta. Quelle di "Il parcogiochi maligno" ad esempio hanno strofe da due versi:
 
 "La sabbiera certamente può soddisfare
il bisogno di sabbia nel bulbo oculare.
 
Il dondolo ha un uso tutto peculiare,
con lui ogni mascella puoi sbriciolare.
 
L'altalena è un posto vertiginoso 
per un calcio in faccia poderoso. [...]
 
Si pensa che i dondoli siano noiosi,
ma per spaccare crani son davvero preziosi..."
 
Mentre quella di "Il castigo" strofe da 4 versi, anche in questo caso comunque la lunghezza dei versi è piuttosto lunga: 
 
"William saltando faceva un gran chiasso,
e i nervi della madre finirono al collasso.
Lei girò l'angolo con in  mano la scopa,
e gridò ripetutamente, "Fila di sopra!"
 
William la ignorò e fece un baccano tale,
le la madre dimenticò il bon ton genitoriale.
E dentro la camera, con una forza senza eguale,
lo lanciò mutando la sua espressione facciale.
 
William gridò, i pugni dimenò, un gran caos fece apposta.
Masticò il tappeto e schiantò i suoi giochi senza sosta.
La madre, il tè sorseggiando, rimase composta
e mormorò con indifferenza, "Coi maschietti è tosta". 
 
 
 Sopra: Due pagine interne tratte dalla storia di "Le sorelle invidiose", dove a sinistra vediamo la pagina con i testi e a destra l'illustrazione ce ritrae le sorelle mentre si stanno facendo a pezzi reciprocamente.
 
Ogni storia è accompagnata da innumerevoli illustrazioni, che accompagnano la narrazione passo passo, come delle vignette.
Le illustrazioni sono tutte a pagina intera e occupano sempre la pagina a destra del volume, mentre quella sinistra solitamente è occupata dai testi. Vi è solo una storia, "L'albero della purificazione" in cui anche nella pagina a sinistra compaiono delle illustrazioni, ma sono di dimensioni più piccole e a cerchio; mentre in un'altra storia, "La terribile metro" sono proprio assenti i testi, per cui la storia è raccontata solo tramite i disegni.
E' lo stesso Blair ad aver realizzato le immagini, le quali accompagnano in modo imprescindibile i testi, tanto che dopo la fine della storia c'è sempre un'ulteriore tavola, non accompagnata da scritte, che ha il compito di concludere la storia lasciando spiazzato e sorpreso il lettore.
Lo stile dell'artista è particolare e originale, anche se sicuramente è stato influenzato da Edward Gorey, altro artista che ha scritto storie macabre in rima che accompagnava con i propri disegni in bianco e nero. Le illustrazioni di Blair sono tutte in bianco e nero, e utilizzano la tecnica dell'incisione, per cui gli elementi sono tracciati con linee nette, precise e pulite, ben evidenti. Le ombreggiature sono realizzate con dei piccoli tratteggi più o meno ravvicinati, che possono andare a creare zone molto scure ed altre lasciate invece completamente bianche. In particolare sono spesso stati lasciati bianchi gli sfondi, in storie come "Il parcogiochi maligno", "La mia sorella sospetta" o "Le sorelle invidiose" al massimo sono stai decorati il suolo o i pavimenti, mentre ciò che c'è alle spalle dei personaggi non viene quasi mai rappresentato, lasciando il foglio bianco, probabilmente affinché l'attenzione del lettore si focalizzi sulla scena che si sta svolgendo. Non sempre tuttavia ciò avviene, in "La terribile metro", "Bestie rispettabili" e "Il castigo" invece l'artista ha dipinto anche gli sfondi, a volte anche in modo molto dettagliato, per dare una sensazione di opprimenza in "La terribile metro", oppure per mostrare come i genitori si prendano sempre più il loro spazio, lasciando in punizione il figlio disobbediente in "Il castigo".
I volti dei personaggi sono resi in maniera diversa a seconda del ruolo che hanno nelle varie filastrocche: in alcune sono rappresentati in modo più realistico, con volti tracciati con linee semplici e nette ma che sono comunque espressivi; in altre invece i bambini hanno occhi spalancati come delle palline bianche  un puntino dentro e bocche tirate in sorrisi che mostrano sorrisi innaturali, con delle espressioni felici ma spiritate.
Delle illustrazioni belle e particolari, macabre (dove non mancano anche scene abbastanza violente e sanguinarie con cadaveri scuoiati o fatti a pezzi) ed efficaci per rappresentare cosa viene detto nei testi, e anche qualcosa di più. 
 
  
 
    
 Sopra: Alcune delle pagine che mostrano le illustrazioni di Blair che accompagnano i testi, scritti sempre da lui. In quelle in alto i paesaggi sono stati lasciati prevalentemente bianchi, mentre in quelle sotto sono stati rappresentati pure in modo molto dettagliato.
 
"Le sorelle invidiose e altre storie morbose" di Landis Blair è un'opera prima contorta, inquietante ed estremamente divertente, di quelle che qui in Italia è difficile trovare, in quanto pervasa da quel dark humor tipico degli inglesi.
Come scritto sulla presentazione dell'opera: ""Le sorelle invidiose", rivela un nuovo brillante talento che incanterà i lettori affezionati alle fosche fantasie di Roald Dahl, Quentin Blake, Charles Addams, Shel Silverstein e Tim Burton. Un libro perfetto per gli amanti dell’orrore e per tutti quelli che adorano il politicamente scorretto."
Il volume contiene anche un buon numero di storie ed è quindi anche piuttosto corposo (a differenza di altre opere simili che invece sono piuttosto striminzite come "I Piccini di Gushlycrumb" e "Morte malinconica del bambino ostrica"), sebbene si legga molto velocemente perchè si tratta di rime e ogni pagina contiene 2 o quattro versi. Le storie mi sono piaciute tutte, nella loro assurdità e violenza, e nell'essere "cattivelle",  in quanto tengono col fiato sospeso e poi alla fine ti sorprendono, sono comprensibili però lasciano anche al lettore degli spazi di interpretazione dell'intera vicenda. L'unica storia che non mi ha entusiasmato particolarmente è stata quella di "L'albero della purificazione" che ho trovato più sottotono rispetto alle altre e infatti anche il finale sicuramente colpisce di meno.
Belle anche le illustrazioni, molto curate e macabre, a volte anche violente, che accompagnano costantemente i testi supportandoli e aiutando i lettori a capire il non detto dei testi, i quali sono in rima baciata, risultando carini da ascoltare e orecchiabili. 
Un libro che sicuramente consiglio agli amanti del black humor, del non politically correct, delle belle illustrazioni un po' macabre e delle filastrocche, nonché agli amanti di autori quali Tim Burton, Chris Priestley (di cui vi o parlato delle sue raccolte di racconti: "Le terrificanti storie di zio Montague", "Le terrificanti storie del Vascello Nero" e "Storie da leggere con la luce accesa" ) o Edward Gorey (di cui vi ho parlato di opere come: "I piccini di Gashlycrumb" e "The evil garden") . Consigliato per un pubblico non di bambini ma almeno di adolescenti (a partire dagli 11/12 anni in base anche all'impressionabilità dei bambini), oltre che per adulti.
 
Quest'opera è stata pubblicata nel 2019 dalla WW Norton & Co Inc col titolo "The envious siblings: and other morbid nursery rhymes" ed è stata edita in italiano nel 2025 da La Bottega dell'Invisibile. Il volume ha 256 pagine, la copertina rigida, misura 19,3 cm d'altezza e 18,6 cm di lunghezza e costa 22,90 euro.
 
Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

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