lunedì 12 maggio 2025

Il Boscaiolo di Latta di OZ di L. Frank Baum

Tutti noi conosciamo "Il meraviglioso mago di oz" di L. Frank Baum, ormai diventato un grande classico della letteratura per l'infanzia. Decisamente meno persone invece sanno che le avventure ambientate nel mondo di Oz non finiscono col primo libro, lo stesso Baum infatti scrisse ben altri 13 seguiti, tutti ambientati in questo mondo immaginario e, in seguito, molti altri scrittori continuarono la sua opera, tanto che attualmente la serie di Oz comprende una quarantina di libri "ufficiali", detti i famosi Quaranta.
In passato vi avevo vià parlato di un paio di questi seguiti ("Il meraviglioso Regno di Oz" e "Ozma, regina di Oz"), e oggi ve ne voglio presentare un altro, per la precisione il dodicesimo: "Il Boscaiolo di Latta di OZ".

Sopra: Questa copertina ci fa vedere il boscaiolo e il soldatodi latta, i quali stanno tenendo in mano le lettere che formano la parola Oz.

Forse credete di sapere già tutto su Nick Tagliaceppi, il Boscaiolo di Latta di Oz, ma questo libro vi dimostrerà che vi sbagliate. Tutto ha inizio quando al castello di Boscaiolo di Latta (in cui dimora anche lo Spaventapasseri), giunge Woot il Vagabondo, un ragazzo che dà circa un anno si è messo in viaggio per esplorare il Regno di Oz. Il ragazzo, che non conosceva nessuno dei nostri eroi, si fa raccontare la storia del Boscaiolo, di come sia diventato così: "In origine ero un uomo fatto carne, ossa e sangue, e vivevo nella terra dei Rosicchiotti di Oz. Lì esercitativo il mestiere di taglialegna [...] Abitavo in una capanna al limitare del bosco ed ero pienamente soddisfatto della mia vita, finché non mi innamorai di una bellissima Rosicchiotta, che viveva poco lontano da me .
- Come si chiamava? - chiese Woot.
- Il suo nome era Nimmi Ami. Questa fanciulla, così graziosa che i tramonti arrossivano al solo sfiorarla con i loro raggi, abitava con la potente strega dell'est, che indossava scarpe d'argento e che aveva ridotto la poverina in schiavitù. Nimmi Anni era costretta a sgobbare dal mattino alla sera per la vecchia strega, pulendo e spazzando la sua capanna, cucinando i suoi pasti e rigovernando le sue stoviglie. "
Nick conosce quindi questa ragazza e se ne innamora, decidendo di chiederla in sposa, cosa che alla strega non ha fatto per nulla piacere, poiché "non aveva alcuna voglia di vedersi portar via la sua schiava." La strega quindi lanciò una maledizione sull'ascia del boscaiolo, che ogni giorno tagliava un pezzo del suo corpo. Pezzo che il boscaiolo andava prontamente a farsi sostituire da un suo amico artigiano, finché non diventó tutto di latta. Essendo però diventato tutto di latta Nick aveva perso anche la capacità d'amare, in quanto non aveva più un cuore, così si era messo in viaggio per trovarne uno, finche non si era arrugginito dentro una foresta e lì era rimasto finché non ha incontrato Dorothy e lo Spaventapasseri.
Dopo aver sentito la storia, Woot chiede al boscaiolo cosa sia capitato alla fanciulla, così Nick, spinto dall'innocente curiosità di Woot il Vagabondo, decide di partire sulle tracce di Nimmi Ami, la graziosa Rosicchiotta che era un tempo la sua fidanzata. 
Col fedele Spaventapasseri accanto e l'aiuto della Figlia dell'Arcobaleno, Woot e il Boscaiolo di Latta affronteranno perfide gigantesse e tenaci incantesimi, e il loro viaggio nel passato li porterà a sorprendenti rivelazioni. 
A quanto sembra Nick non fu il solo uomo di latta costruito da Pinza lo Stagnino, né l'unico che Nimmi Ami avesse accettato di sposare...
 
 Sopra: A sinistra un'illustrazione in cui vediamo l'artigiano sistemare la testa di Nick Tagliaceppi sul suo corpo di Latta, mentre a destra vediamo una pagina con i testi.
 
I testi sono accompagnati dalle illustrazioni di Lilia Munasypova, che sono parecchio colorate, con tinte calde, accese e brillanti. Inoltre i disegni sembrano essere stati colorati con dei segni/strisce rapide e veloci stese con dei pastelli a cera, il che crea delle sfumature e sovrapposizioni di tinte interessanti.
Le immagini ricreano delle scene descritte nei testi, tanto che sotto ogni disegno viene proprio riportata la frase tratta dai testi a cui l'immagine fa riferimento. 
In realtà gli sfondi non sono resi in maniera molto chiara, poiché spesso sono più che altro delle macchie di colore realizzate con dei pastelli colorati. Sono resi con più attenzione e accuratezza i personaggi, dai tratti facciali abbastanza esagerati. Devo dire che non apprezzo molto il modo in cui l'artista disegna i volti degli esseri umani, che rappresenta sempre con delle facce irrealisticamente tonde (non ovali, ma proprio tonde, ma neanche un tondo perfetto), poggiate su dei colli lunghi e sottili che mettono ancora più in evidenza la grandezza delle teste, che hanno tratti facciali non esattamente graziosi, con nasi sempre troppo grossi e schiacciati, occhi piccoli e bocche grandi.
Diciamo che lo stile della Munasypova funziona anche abbastanza bene quando si tratta ti rappresentare creature particolari o non umane, che non mancano mai nel Regno di Oz, come ad esempio: gli Zuzzurelloni, dei piccoli ometti che sembrano essere dei palloncini con tanti bozzi e nidi; Woot trasformato in una scimmia verde; ma anche gli stessi uomini di latta o lo Spaventapasseri.
La cosa invece non funziona quando deve rappresentare fanciulle che vengono descritte come molto belle e graziose, come ad esempio Ozma, Dorothy, Glinda oppure Prisma e le sue sorelle, che invece assumono un aspetto piuttosto sgraziato.

 

 
Sopra: Alcune delle illustrazioni realizzate dalla Munasypova, che rappresentano alcune scene narrate nei testi e alcuni personaggi quali gli Zuzzurelloni, Prisma, il Boscaiolo di Latta, Woot e un coniglio blu.
 
"Il Boscaiolo di Latta di OZ" di L. Frank Baum è un libro molto interessante, che ci permette di approfondire ulteriormente il Regno di Oz e le vite dei suoi abitanti, e in questo caso Baum ha decido di far scoprire ai propri lettori cosa ne è stato di quella Rosicchiotta di cui il Boscaiolo di Latta si era innamorato, e di cui aveva parlato già nel primo libro, per poi dimenticarsene completamente.
Sarà infatti solo grazie all'arrivo di un nuovo personaggio, Woot il Vagabondo, che il Boscaiolo decide di tirare nuovamente fuori la questione e di mettersi in cerca della ragazza, poiché è rimasto colpito dalle parole che il ragazzo gli ha rivolto: "- E il Mago non avrebbe potuto darvi un cuore che fosse sia gentile che amorevole?- domandò il ragazzo. 
- No; io glielo chiesi, ma lui rispose che i cuori scarseggiavano, in quel momento, quindi non avevo altra scelta. Così lo accettai, e devo ammettere che nel suo genere è davvero un ottimo cuore.
- Ho l'impressione, - riflettè Woot, - che il Mago vi abbia imbrogliato. Il vostro cuore non può essere poi molto gentile, sapete.
- E perchè mai? - domandò l'Imperatore.
- Perchè non è stato affatto carino, da parte vostra, abbandonare la fanciulla che vi amava e che vi era rimasta fedelmente accanto quando eravate nei guai. Se il Cuore del Mago fosse stato davvero Gentile, sareste tornato indietro e avreste preso in moglie la bella Rosicchiotta, conducendola a vivere come imperatrice nel vostro splendido castello di latta.
Il Boscaiolo rimase tanto sorpreso da quel franco rimprovero che, per un po', rimase a fissare il giovane Vagabondo come imbambolato. [...]
- Devo ammettere che prima d'ora non mi era mai saltato in mente d rintracciare Nimmi Ami e nominarla Imperatrice di Luccichini. Ad ogni modo non è mai troppo tardi, perchè credo che viva ancora nella Terra dei Rosicchiotti. E adesso che questo Vagabondo sconosciuto me l'ha ricordata, penso sia mio dovere partire alla sua ricerca. Non è certo colpa sua se non riesco più ad amarla, ma se posso renderla felice è giusto che la sua fedeltà sia ricompensata."
E' evidente quindi che il Boscaiolo parta alla ricerca della sua promessa sposa non per amore, ma per senso del dovere, tanto da affermare: "- Le cose belle, se non amate, possono almeno essere ammirate - affermò l'Uomo di Latta. - I fiori ad esempio sono belli, ma non proviamo il desiderio di sposarli. Il dovere, al contrario, è come uno squillo di tromba che incita all'azione, che lo si voglia o no. Io, in questo caso, obbedisco alla chiamata del dovere."
Tra l'altro poi scoprirà di non essere l'unico a daver deciso di mettersi in viaggio per chiedere la mano di Nimmi Ami, durante il viaggio incontrerà anche un altro personaggio con un destino molto simile al suo, una sorta di suo doppio...
Come analizzato infatti da Chiara Lagani in "I libri di Oz" (2018, Ed. Einaudi) in questo racconto lo scrittore crea tutto un gioco di duplicazioni: "Il gioco delle duplicazioni speculari del personaggio è molteplice: prima il Boscaiolo incontra il Soldato, in tutto identico a lui, perfino nel destino amoroso (l'unica eccezione è il dettaglio della spada che sostituisce la scure); poi, nell'officina di Morsetto, il Boscaiolo incontrerà la sua antica testa, con cui intratterrà addirittura un'incubotica conversazione all'insegna dell'impossibilità di un vero e proprio riconoscimento identitario; infine Boscaiolo e Soldato s'imbattono in Spezzo, duplicazione o triplicazione o moltiplicazione al quadrato (e alla mostruosa, ennesima potenza) di entrambi, in cui la matrice originale è ormai incomponibile e per sempre perduta. Il tema costella ossessivamente il libro, anche nella ripetizione insistita dell'immagine dei pezzi e della loro duplicazione e irriconoscibilità ..."
La scena in cui il Boscaiolo parla con la sua testa è piuttosto bizzarra e indimenticabile: "Il Boscaiolo di latta aveva appena notato gli armadi ed era curioso di sapere cosa contenessero, così si avvicinò a uno degli sportelli e lo aprì. Sopra a uno dei ripiani, più o meno all'altezza del suo mento di latta, l'imperatore scoprì una testa: somigliava a quella di una bambola, ma era più grande, tanto che ben presto il Boscaiolo si rese conto che si trattava della Testa di un essere umano. La Testa era rivolta proprio verso di lui e, mente lo sportello si apriva, gli occhi di dischiusero lentamente e lo fissarono." La scena e la conversazione hanno del surreale, tanto più che i due inizialmente non si riconoscono (e la cosa in effetti è normale per la testa umana), sebbene il Bosciaolo avesse il presentimento che la testa avesse qualcosa di familiare. Nonostante i due dovrebbero essere la stessa persona in realtà sembrano ormai essere diventati due individui completamente separati e molto diversi, tanto che anche quando il Boscaiolo svela alla Testa che essa è la sua vecchia testa questa non sembra per nulla contenta della cosa: "- Se siete la testa di Nick Tagliaceppi, questo significa che siete Me ... o che io sono Voi ... o ...  che siamo imparentati, insomma?.
- Non chiedetelo a me - replicò Testa. - Per quanto mi riguarda non ci tengo affatto a rivendicare vincoli di parentela con un banale manufatto come voi. Sarete anche passabile, nel vostro genere, ma io e voi abbiamo ben poco in comune. In fondo voi non siete che un rottame." Anzi la testa mette ben in chiaro che lei (o lui) non sente di avere nulla in comune con quello che era stato il suo vecchio corpo: 
"- Tu appartieni a me - dichiarò il Boscaiolo di Latta.
- Neanche per idea!
- Tu e io siamo una cosa sola.
- Ormai siamo stati separati - affermò la Testa. - Non sarebbe naturale per me, nutrire interesse per un uomo di metallo. Vi prego, chiudete lo sportello e lasciatemi in pace."
Oltre a situazioni strane e improbabili, anche in questo volume non mancano personaggi indimenticabili, vecchio o nuovi che siano. Tra i personaggi già conosciuti troviamo ovviamente il Boscaiolo di Latta, già protagonista di tante avventure nel Regno di Oz, e il suo più caro e fedele amico lo Spaventapasseri; poi rivedremo anche Glianda e Dorothy. Ci capiterà di reincontrare anche la fata figlia dell'arcobaleno Policroma, presente anche nei volumi di "La strada per Oz" e "Tik Tok di Oz" e Jinjour, la ragazza che si era messa a capo dell'armata ribelle del secondo libro (quella che aveva tolto allo Spaventapasseri la sua sovranità).
Tra i personaggi nuovi vi è in primis Woot Il Vagabondo, un ragazzo che ha deciso di abbandonare il suo paese, che reputava troppo noioso, per visitare il Regno di Oz. Woot cerca di evitare i pericoli quando può, cosa che però non è sempre facile quando ci si trova in compagnia di due personaggi come lo Spaventapasseri e il Boscaiolo di Latta. Questa è la sua prima e ultima apparizione nei libri di Baum, a dimostrazione che il suo personaggio serviva solo come pretesto per fare notare al Boscaiolo le sue mancanze, così da mettere in moto l'azione e segnare l'inizio dell'avventura. Ovviamente non mancheranno anche tutta una serie di personaggi nuovi e particolari: come la gigantessa Madama Glup (che ha il potere di trasformare le cose in qualsiasi cosa lei voglia) o Tim Pieveloce (un rosicciotto che a causa di un desierio errato si è ritrovato ad avere 20 gambe e piedi). Questi personaggi comunque di solito compaiono e poi scompaiono nel giro di pochi capitoli, mentre un nuovo personaggio decisamente più interessante è Capitan Spadasalda, una specie di doppio del Boscaiolo di Latta, in quanto ha praticamente subìto il suo stesso destino (voleva sposare Nimi Ami e la strega lo ha fatto a pezzi con la sua spada), se non per il fatto di essere un soldato anzichè un taglialegna.
Anche il personaggio di Nimmi Ami (in originale Nimmie Amee) è molto interessante e per nulla banale, già a partire dal nome, la cui assonanza mi ha ricordato fin dall'inizio la frase "Non mi ami", per cui il Boscaiolo si mette in viaggio per cercare, per dovere, una ragazza il cui nome ricorda la frase "Non mi ami", come in una sorta di funesto presagio. Abbiamo conosciuto questo personaggio come una giovane bellissima e pronta a tutto per supportare il proprio amore, tanto da accettare tutte le varianti possibili dell'uomo che per primo si è offerto di sposarla. Ma in realtà viene da chiedersi se anche Nimmi Ami amasse veramente il boscaiolo, o se magari quello che veramente cercava non fosse sempre stata una vita tranquilla, in cui poteva riposarsi e divertirsi, lontana dalla strega che la faceva sgobbare da mattina a sera. D'altronde, quando vede che il suo amato Boscaiolo si è trasformato in un uomo di latta, lei non fa la minima piega, ed anzi, è ancora più felice perché, come dice lei: "Sono certa, mio caro Nick [...] che sarai il miglior marito che una ragazza possa mai desiderare. Non sarò costretta a cucinare per te, visto che ormai non mangi; non dovrò prepararti il letto, perchè la latta non conosce la fatica e non ha mai bisogno di dormire; quando andremo a ballare non sarai stanco prima che la musica finisca, né ti lagnerai prima di voler tornare a casa. Per tutto il giorno, mentre tu farai la legna nella foresta, io potrò divertirmi come più mi piace... un privilegio che non tutte le mogli possono vantare! La tua nuova testa non avrà i nervi, perciò non sarai mai in collera con me."
La ragazza sembra avere più che altro voglia di sistemarsi, così da poter vivere contenta e soddisfatta in un suo piccolo mondo e, come analizzato sempre da Chiara Lagani in "I libri di Oz" (2018, Ed. Einaudi), "adesso che con la sua determinazione la tenace fanciulla ha ottenuto quel che cercava, sopportando perfino un marito truce e inadeguato (ma addomesticato), non è disposta a rinunciarci per nulla al mondo, nemmeno per un destino apparentemente migliore."
Quando infatti nessuno dei due si è presentato alle nozze, Nimmi Ami non si è certo perduta d'animo, come traspare da queste sue parole: "- Tutto ciò che sapevo è che nessuno di voi due era venuto a sposarmi, come invece avevate promesso di fare. Per fortuna gli uomini non mancano, nel Paese di Oz. Poco dopo essermi trasferita qui, incontrai il Signor Tagliasalda, che mi pareva particolarmente interessante, perchè somigliava a voi due quando eravate ancora umani. Aveva perfino un braccio di latta, e questo mi faceva ancor più pensare a voi." La ragazza quindi, in assenza dei suoi due pretendenti, ha deciso di sposarne un terzo, perchè glieli ricordava, in una sorta di amore (se così si può chiamare) che sembra assumere delle connotazioni strane, perverse, diventando quasi ossessivo. D'altronde la ragazza non ha sposato Tagliasalda/Spezzo perchè fosse una versione migliore dei due, ma solo perchè sentiva di dover sistemarsi con qualcuno. Come lei stessa spiega: "Non dico che sia un marito di cui andare fieri, perchè ha un carattere contraddittorio e stare con lui non è sempre facile. A volte sono costretta a somministrargli qualche amorevole castigo, tanto a parole quanto a colpi di scopa. Ma è pur sempre mio marito, e devo accontentarmi." E quando il Boscaiolo le dice che, se questo marito non le piace, lui e il Soldato possono farlo a pezzi lei si oppone all'idea perchè, in pratica, Spezzo/Tagliasalda ha finalmente imparato a svolgere i lavori domestici: "Ormai l'ho addestrato ad attingere l'acqua, raccogliere la legna, a innaffiare (Nella traduzione della Lagani c'è scritto "zappare") i cavoli, strappare le erbacce dal'orto, a spolverare i mobili e sbrigare altre faccende di questo genere. Se me ne trovassi uno nuovo sarei costretta a rimproverarlo e punirlo fino a insegnarli tutte le mie abitudini." Potete notare in effetti come Nimmie Ami parli del marito come un dipendente (o di un servitore) che il padrone non vuole licenziare perchè, sebbene non abbia un buon carattere, altrimenti dovrebbe assumere un altro a cui dover far apprendere tutto dall'inizio.
Stranamente quindi, in tutto questa storia con due pretendenti alla mano di una fanciulla, in realtà non sembra esserci spazio neppure per un briciolo di romanticismo, in quanto tutto è mosso all'insegna o del dovere oppure del senso pratico. Anche i due uomini di latta alla fine non si dimostrano dispiaciuti di non aver potuto sposare la ragazza, ma anzi sono ben contenti di non ritrovarsi quella moglie a carico, che avrebbero sposato solo per senso del dovere. Come affermano il Boscaiolo e il Soldato: "- Sono lieto, ad ogni modo, - disse il Boscaiolo di Latta, - di aver rivisto Nimmi Ami e di averla scoperta già felicemente sposata. Non avrò più bisogno di preoccuparmi per lei. (Nella traduzione della Lagani la frase è resa in questo modo: "E ciò mi solleva da qualsiasi angoscia futura verso di lei".)
- Per quanto mi riguarda, - disse il Soldato di Latta, - rimanere scapolo non mi dispiace. L'unica cosa che davvero mi secca è aver trovato la mia testa sul corpo di Tagliasalda. [...]
Ma non importa, amico Soldato: accettiamo di buon grado di aver ceduto i nostri pezzi scartati per la felicità di Nimmi Ami, e ringraziamo il cielo che non tocchi a noi a innaffiare cavoli, attingere acqua ... ed essere castigati al posto di Tagliasalda."  
In realtà anche l'uomo che la ragazza ha effettivamente sposato sembra non provare per lei chissà che sentimenti, come spiegato sempre dalla Lagani (che chiama Tagliasalda col nome di Spezzo): "Spezzo, pezzo di carne animata, dotato di un suo cupo, brutale istinto di autoconservazione, accetta la sua vita piccola e angusta al servizio della fanciulla che lo domina in cambio, probabilmente, delle sue cure e di un piccolo confortevole posto in quel regno di cui Nimmie è l'assoluta regina."
Come sempre questo capitolo del Regno di Oz si è rivelato una lettura molto piacevole e gradevole, piena di personaggi straordinari e bizzarri, di vecchi e nuovi amici, ricca di avventure sorprendenti (con alcuni episodi che, se ci si riflette bene, in realtà sono anche un pochino macabri, in quanto si parla di corpi smembrati e pezzi di cadavere qua e là), ma anche, per me, concettualmente molto stimolante in quanto, sottilmente, ricca di tematiche molto interessanti (cos'è l'amore, cosa sono la felicità e la soddisfazione, la questione del doppio, dell'identità, dell'alterità, ecc...).
 
Tale libro originariamente fu edito nel 1918 col titolo "The Tin Woodman of Oz".  Il romanzo, in questa edizione, è stato pubblicato dalla Robin nel 2015 con una copertina flessibile, 240 pagine e misura 19,5 cm d'altezza e 15 cm di lunghezza e costa 13,00 euro.

Ecco tutti i titoli scritti da Baum sul mondo di Oz editi dalla Robin Edizioni, per continuare questo avventuroso e incredibile viaggio attraverso l'incredibile regno di Oz:
  1. "Il meraviglioso mago di Oz" ("The Wonderful Wizard of Oz") del 2011: Dorothy vive nel Kansas e la sua vita scorre monotona insieme agli zii e al cagnolino Toto, suo unico amico, fino a quando un ciclone solleva la sua casa e la fa atterrare in un mondo strano e coloratissimo. Per quanto siano buffe e simpatiche le creature che incontra, Dorothy prova nostalgia e vorrebbe trovare la via del ritorno. L’impresa non si preannuncia facile, perché l’unico in grado di aiutarla sembra essere un mago che vive in una città molto lontana dal luogo in cui lei è precipitata.
    Inizia così il suo viaggio avventuroso, accompagnata da strani personaggi che si uniscono a lei lungo la strada: uno spaventapasseri che si crede stupido, un uomo di latta convinto di non saper più amare e un leone che non si ritiene all’altezza della sua fama…
  2. "Il meraviglioso regno di Oz" ("The Marvelous Land of Oz") del 2011: Nella notte che avvolge il Regno di Oz, un ragazzo di nome Tip fugge a perdifiato: Mombi, la sua perfida matrigna, ha minacciato di trasformarlo in una statua di marmo per punirlo dell'ennesima marachella. Tip vuole chiedere aiuto al saggio Spaventapasseri, re della Città di Smeraldo, ma anche il sovrano si trova in mezzo ai guai: le fanciulle di Oz stanche di cucinare e spazzare i pavimenti, hanno infatti deciso di rovesciare il suo trono e di prendere con la forza il controllo del regno. Riusciranno Tip, lo Spaventapasseri e il Boscaiolo di Latta a sconfiggere l'Armata Ribelle e a ritrovare Ozma, la Principessa Perduta? Tra cavalli di legno animati, insetti sapientoni e fantocci dalla testa di zucca, una nuova avventura che vi sorprenderà e vi farà sorridere.
  3. "Ozma di Oz" ("Ozma of Oz") del 2011: Dorothy è su una nave diretta in Australia con lo Zio Henry, quando una tempesta la sbalza in mare. La ragazzina non è sola nel suo naufragio: le fa compagnia una gallina gialla, di nome Billy che parla e ha un caratterino tutt'altro che docile. Le due compagne di sventura approdano nello strano Regno di Ev, dove sugli alberi invece dei brutti crescono cestini da picnic e dove si ritrovano a essere inseguite dai Rotelli, uomini che al posto di mani e piedi hanno pattini a rotelle. Scampate all'assalto, Dorothy e Billina trovano un uomo meccanico, fatto di rame, che ha solo bisogno di essere caricato per muoversi e parlare. Scoprono così che si chiama Tic-toc, il quale le informa che oltre il deserto c'è il Regno di Oz. Prima di arrivarci dovranno però fare i conti con la Principessa Languidona dalle trenta teste e con il Re Niomo, che con i suoi poteri magici tenterà di trasformare i nostri eroi in soprammobili.
  4. "Il ritorno del mago di Oz" ("Dorothy and the Wizard in Oz") del 2011: Dorothy, appena rientrata dall'Australia, sta trascorrendo un po' di tempo in California in attesa di ritornare nella sua fattoria in Kansas. Mentre si trova con il cugino Zeb la terra viene scossa da un tremendo terremoto e i due ragazzini precipitano in un enorme crepaccio: insieme a loro vengono inghiottiti nel sottosuolo il calesse su cui viaggiano, il cavallo Jim e anche Eureka, la gatta trovatella di Dorothy. La densità dell'atmosfera in prossimità del centro della terra impedisce che si sfracellino, si accorgono anzi di poter camminare sospesi in aria. Scoprono di essere capitati nel Paese dei Mangabù, uno strano regno fatto di cristallo i cui abitanti crescono dalla terra come ortaggi; dove gli animali, compresi Eureka e Jim, possono parlare e il cui Principe sembra non avere buone intenzioni. A movimentare la situazione ci si mette nientemeno che il Mago di Oz, a sua volta precipitato in un crepaccio, che dovrà subito sfidare lo Stregone Gwig. Sarà solo la prima di una serie di bizzarre avventure che i nostri eroi affronteranno sulla strada verso il Regno di Oz e i loro vecchi amici.
  5. "La strada per Oz" ("The Road to Oz") del 2011: Ma cosa succede, questa volta, alla nostra piccola Dorothy? Solo un momento fa si trovava a pochi metri dalla sua fattoria nel Kansas, in compagnia di uno straccione che le aveva chiesto un'indicazione, e ora eccola sperduta chissà dove, fra presuntuosi animali parlanti e infidi mostri dalla doppia faccia! Fortuna che, anche in questa nuova avventura, è affiancata da amici sinceri: oltre al saggio straccione, infatti, viaggiano con lei un bimbo dall'animo semplice e una splendida fanciulla dalle origini fatate. Insieme percorreranno un sentiero un po' bizzarro e, lungo il cammino, impareranno che le apparenze ingannano e che l'amicizia è la migliore forma di magia
  6. "La città di Smeraldo di Oz" ("The Emerald City of Oz") del 2011: Una terribile minaccia incombe su Oz: il Re Niomo, assetato di vendetta, ha deciso di guidare un esercito contro la Città di Smeraldo e di recuperare la forza la sua Cintura Magica. Con l'aiuto dello scaltro generale Guf e di tre bande di spiriti malvagi, il sovrano scava al di sotto del Deserto Desolato avvicinandosi sempre più al regno di Ozma. Nel frattempo, ignari del pericolo, gli abitanti festeggiano il ritorno di Dorothy, ormai decisa a stabilirsi a Oz e a prendere il suo posto a corte in compagnia dello Zio Henry e della Zia Em. I tre partono per esplorare gli angoli più bizzarri del mondo fatato, dal Paese dei Taglincolla al Regno di Utensia, ma le loro allegre avventure saranno presto interrotte e i nostri amici verranno chiamati a raccolta, come potranno riuscire a salvare la Città di Smeraldo di Oz?
  7. "La ragazza di pezza di Oz" ("The Patchwork Girl of Oz") del 2012: Un giovane Rosicchiotto, conosciuto come Ojo lo Sfortunato, si reca in visita con suo Zio Nunkie da un mago solitario di nome Pipt. Il vecchio stregone ha appena trascorso sei anni a preparare una cucchiaiata di Polvere della Vita ed è pronto a somministrarla a una bambola a grandezza naturale, costruita da sua moglie Margolotte. Vuole creare una servetta che la aiuti nelle faccende domestiche ma, a sua insaputa, Ojo manomette il cervello della bambola. La Ragazza di Pezza prende vita, rimanendo però del tutto inadatta a svolgere le sue mansioni. Per restituire la vita a Margolotte e allo zio Nunkie, tramutati intanto in statue, Ojo parte alla ricerca degli ingredienti per un antidoto, accompagnato dalla Ragazza di Pezza e dalla Gatta di Vetro, a sua volta creata da Pipt. Ne derivano una serie di avventure che affronteranno insieme a Dorothy, al Mago di Oz e a tutta la compagnia dei personaggi incontrati nei primi sei libri della serie.
  8. "Tik-Tok di Oz" ("Tik-Tok of Oz") del 2012: La piccola Betsy Bobbin dell'OkIahoma e il suo fedele mulo Hank si ritrovano catapultati nel Regno di Oz durante un naufragio. Presi prigionieri dai fiori del Regno delle Rose, Betsy e Hank vengono salvati dallo Straccione, che si trova in viaggio per liberare suo fratello, catturato dal Re Niomo. I tre fuggono dal Regno delle Rose portando con loro la Principessa Ozga, lontana cugina di Ozma, scacciata dal suo popolo perché nata femmina e quindi indegna di salire al trono. Accompagnati da Tic-Toc e da Policroma, incontrati lungo la strada, gli amici si imbattono nell'armata della Regina di Ugabù, partita alla conquista di Oz, e la convincono a seguirli per combattere contro il Re Niomo. Con l'aiuto di un drago azzurro i nostri eroi proveranno a deporre il maledico sovrano mentre lo Straccione tenta il tutto per tutto per salvare il fratello dall'incantesimo che lo ha reso orribilmente brutto e che lo tiene prigioniero nel folto della Foresta Metallica...
  9. "Lo spaventapasseri di Oz" ("The Scarecrow of Oz") del 2012: Capitan Bill, un vecchio marinaio con una gamba di legno, e la sua figlioccia Trot vengono sorpresi da una tempesta al largo della California durante una gita in barca. Dopo essere caduti in acqua, vengono trasportati da un gruppo di sirene fino a una caverna dove incontrano il Felicottero, una creatura volante che assomiglia a uno struzzo. Sulla sua groppa, Capitan Bill e Trot giungono fino a un'isola in cui crescono strani frutti dai poteri magici, per poi approdare nel Regno di Mo, dove fanno la conoscenza dell'Uomo Bitorzoluto e dove può capitare che nevichino pop corn. Lì si imbattono in Botton d'Oro, che si è di nuovo smarrito. Assieme a lui attraversano il Deserto Desolato in direzione del Regno di Oz, atterrando nella regione di Menagramigna, che sta passando un periodo turbolento: il legittimo sovrano è stato ucciso e sul trono è salito Re Krudel. E per di più l'usurpatore ha fatto congelare il cuore della figlia del suo predecessore. A questi avvenimenti assiste - grazie al grande Libro degli Avvenimenti della Gentile Glinda - lo Spaventapasseri, che verrà inviato in aiuto dei protagonisti...
  10. "Rinkitink a Oz" ("Rinkitink in Oz") del 2013: Il Principe Ingo di Pineali e l'allegro Re Rinkitink di Rinkitink, con l'aiuto di tre perle magiche, intraprendono un viaggio verso i regni malvagi di Regos e Coregos, i cui sovrani hanno ridotto in schiavitù la popolazione e la famiglia reale di Pingaree. Dopo varie peripezie i due, accompagnati dalla capra Bilbil, scoprono che i genitori di Inga vengono tenuti prigionieri nei domini di Kaliko, il nuovo Re dei Niomi. Lì i nostri eroi sono raggiunti da Dorothy e dal Mago di Oz, inviati in loro aiuto dalla Principessa Ozma. L'intervento dei personaggi di Oz, armati di un cesto di uova - che i Niomi considerano veleno - permette la liberazione dei due sovrani, mentre la capra Bilbil rivelerà la sua vera identità, della quale un maligno incantesimo l'aveva privata...
  11. "La principessa perduta di Oz" ("The Lost Princess of Oz") del 2013: Una gravissima calamità si è abbattuta su Oz: Ozma, l'adorata sovrana del Regno, è svanita dal suo palazzo senza lasciare traccia. Alla sua ricerca parte Dorothy, con l'aiuto del Mago, del Leone e di alcuni fedeli compagni, ma ritrovare la Principessa perduta non sarà affatto facile: chiunque l'abbia rapita, infatti, ha rubato anche tutti gli incantesimi più potenti di Oz, fra cui il Quadro Incantato di Ozma e il Grande Libro degli Avvenimenti di Glinda. Gli amici della sovrana potranno contare soltanto sulle loro forze per affrontare territori sconosciuti e per smascherare lo scaltro rapitore; per fortuna, in loro soccorso, giungono anche una saggia e gigantesca rana, un orsacchiotto dai prodigiosi poteri e una Biscottaia in cerca del suo utensile più prezioso, anch'esso misteriosamente scomparso. Riusciranno a salvare Ozma e a evitare che Ugu, il ciabattino stregone, si impadronisca del trono di Oz?
  12. "Il boscaiolo di latta di Oz" ("The Tin Woodman of Oz") del 2012: Forse credete di sapere già tutto su Nick Tagliaceppi, il Boscaiolo di Latta di Oz, ma questo libro vi dimostrerà che vi sbagliate. Spinto dall'innocente curiosità di Woot il Vagabondo, Nick ha infatti deciso di partire sulle tracce di Nimmi Ami, la graziosa Rosicchiotta che era un tempo la sua fidanzata. Col fedele Spaventapasseri accanto e l'aiuto della Figlia dell'Arcobaleno, Woot e il Boscaiolo di Latta affronteranno perfide gigantesse e tenaci incantesimi, e il loro viaggio nel passato li porterà a sorprendenti rivelazioni. A quanto sembra Nick non fu il solo uomo di latta costruito da Pinza lo Stagnino, né l'unico che Nimmi Ami avesse accettato di sposare...
  13. "La magia di Oz" ("The Magic of Oz") del 2016: Rozzedo, un tempo Re dei Niomi, ha finalmente trovato un modo per vendicarsi degli abitanti di Oz: stringendo amicizia con Kiki Aru, un giovane Rosicchiotto in cerca di avventure, si è impossessato di una formula magica capace di trasformare le persone in animali e viceversa. Rozzedo e Kiki Aru s'inoltrano dunque nella foresta di Oz per creare un esercito con gli animali selvatici che la abitano, dopo averli convinti che Ozma e i suoi sudditi intendono ridurli in schiavitù. La Città di Smeraldo, ignara, si prepara intanto a festeggiare il compleanno di Ozma; ma Dorothy e il Mago, di passaggio nella foresta assieme al Leone Codardo e alla Tigre Famelica, sono decisi a non permettere che l'invasione giunga a rovinarlo... anche se per riuscire nell'impresa dovranno dare fondo a tutta la Magia di Oz!
  14. "Glinda di Oz" ("Glinda of Oz") del 2018: La strada di mattoni gialli che ci ha condotto attraverso i libri di Oz volge ormai al termine, ma prima di salutare i nostri eroi ci prepariamo ad accompagnarli in un'ultima grande avventura... Cosa è accaduto stavolta a Ozma e Dorothy, partite dalla Città di Smeraldo per scongiurare lo scoppio di una guerra? Le due Principesse di Oz sono rimaste prigioniere su un'isola inaccessibile, sommersa in fondo a un lago! Lo Spaventapasseri, il Leone Codardo e il Boscaiolo di Latta stanno già accorrendo in loro soccorso, pronti a sfidare ogni ostacolo con l'aiuto del Mago e di altre nostre vecchie conoscenze. Ma la vera salvezza può venire solo da tre maestose Incantatrici, che un crudele sortilegio ha tramutato in pesci, privandole dei loro poteri. Tra cervelli in scatola, gorilla parlanti e sottomarini stregati, scopriremo che il coraggio e l'ingegno valgono a volte più della magia... persino quella di Glinda di Oz!
 
     

       
 
     
 
 
 Sopra: Le copertine degli altri libri ambientati ad Oz scritti da Baum ed editi dalla Robin Edizioni.
 
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