"Il libro d'oro delle filastrocche" di Cristiana Giordano è una raccolta di filastrocche, ninne nanne, cantilene, conte, indovinelli popolari che l'autrice ha riunito in questo unico e grande volume.
Sopra: La copertina è completamente dorata, probabilmente in riferimento al titolo, e al centro, oltre al titolo, c'è solamente un disegno nero.
Nell'introduzione l'autrice spiega che "questo libro è dedicato a grandi e piccoli, adulti e bambini; è dedicato al bambino che è in ogni adulto e all'adulto che è in ogni bambino". In esso l'autrice ha voluto "raccogliere principalmente i testi popolari in lingua italiana", scegliendo di dedicare solo una piccola sezione alla tradizione dialettale, anche se, come lei stessa spiega "questa rappresenta una dimensione molto importante e molto vasta del mondo delle filastrocche, delle ninne nanne e dei componimenti in rima per l'infanzia in generale". D'altronde le filastrocche, figlie della tradizione popolare, sono nate inizialmente in dialetto e solo in seguito sono state trasformate e tramandate in lingua italiana.
Tale volume è nato dall'esigenza di raccogliere il maggior numero di matriale orale il quale, trattandosi appunto di materiale appartenente alla tradizione orale, "rischia col tempo di disperdersi, di varia e e, a volte, purtroppo, di scomparire." Inoltre, pur essistendo già diverse collezioni di filastrocche e ninne nanne italiane, spesso si tratta di raccolte parziali "che non si pongono lo scopo di fornire un materale abbondante", mentre l'autrice qui ha cercato di riunire più materiale possibile andando ad attingere da varie fonti come testi già esistenti in materia, testi didattici e riviste specializzate, ma soprattutto la memoria delle persone, in particolare molte maestre d'asilo ed elementari non più giovani. Non mancano però i contributi anche di varie nonne e zie "che non hanno mai smesso di raccontare e recitare filastrocche ai loro bambini".
Il volume è organizzato in vari capitoli che racchiudono tipologie particolari di filastrocche, in quanto il materiale è molto abbondante:
C'è una PRIMA PARTE dedicata alle FILASTROCCHE:
- Degli animali, dei personaggi, delle cose, del cibo: qui troviamo filastrocche come
- Filastrocche per imparare: componimenti in rima creati per aiutare i bambini a memorizzare varie conoscenze come le parti del corpo, l'alfabeto, i numeri e anche alcuni insegnamenti religiosi. Tra di esse troviamo ad esempio quelle di "Capra capretta", "Bella Piazza", "Rondinella che vieni dal mare", "Cecco bilecco", "Il Mago zizo zago", "La donnina piccina picciò",ecc...
Le letterine
Gioco a palla notte e dì
dritto e smilzo son la I.
Gamba qua, gamba là
mi presento son la A.
Tutto il giorno guardo in su
so curioso son la U.
Io sbadiglio altro non fo
questo, ohibò, è proprio la O.
Per dire "perchè"
hai bisogno di me,
sono la E.
- Del tempo, delle stagioni del calendario: filastrocche sulle varie feste che scandiscono l'anno (tipo "Santa Lucia", "Gesù bambino", "Viene viene la Befana"), quelle dei mesi (come "I 12 mesi dell'anno", "I 12 fratelli"), dei giorni della settimana (come "La settimana", "La sfaccendata"), delle stagioni (come "Primavera", "La Candelora", "Pioggia e sole"), e quelle dedicate alla luna, al sole e alle stelle (come "Tre stelline", "Sole solaio").
L'anno
Io sono il padre di dodici figli
e tutti quanti sono mortali;
vesto di rose, di fronde e di gigli,
io sono il padre dei dodici figli.
Non ce n'è uno all'altro uguale:
scema la notte e sale il dì.
poi scema il giorno e la notte sale;
il mondo è sempre fatto così.
- Filastrocche brevi e filastrocche senza fine: qui sono riuniti componimenti particolarmente brevi (di un paio di strofe al massimo), accostati con quelli che potrebbero invece andare avanti all'infinito.
- Filastrocche senza senso e alla rovescia: Un "capitolo molto divertente e ricco", come lo definisce l'autrice in cui "si troverà il mondo messo a gambe all'aria e la cosa non dispiacerà poi tanto". Tra di esse troviamo ad esempio "Volta la carta", "La donnina che scende dal monte", "Trotta trotta cavallino", "Disse il sordo"...
Volta la carta
La donnina che semina il grano
volta la carta e vede il villano,
il villano che zappa la terra
volta la carta e vedi la guerra,
e la guerra con tanti soldati
volta la carta e vedi i malati,
i malati con tanto dolore
volta la carta e vedi il dottore,
il dottore che fa la ricetta
volta la carta e vedi marietta,
Marietta che fila il suo lino
volta la carta e vedi Arlecchino,
Arlecchino che salta e che balla
volta la carta e c'è la farfalla,
la farfalla che vola sui fiori
volta la carta e ci sono i signori,
i signori che vanno a braccetto
volta la carta e vedi il galletto,
il galletto che fa chicchiricchì
volta la carta e finisce così.
- Filastrocche per giocare: tutte le rime che accompagnano i giochi di gruppo e quelli individuali come "Oh che bel castello", "Madama Dorè", "La battaglia di Magenta" ecc...
- Canzoncine popolari: filastrocche come "Nella vecchia fattoria", "Tu scendi dalle stelle", "La vispa Teresa"...
- Girotondi: tra cui ad esempio "Casca il mondo", "Cavallo imperatondo", "Uccellin che vai sul mare" ecc...
Cavallo imperatondo
Giro girotondo
Cavallo Imperatondi
cavallo d'argento
che mille cento
cento centocinquanta
la gallina canta
lasciatela cantare
che si vuole maritare
maritare in cima a un colle
con lo sguardo al cielo blu
dai un bacio a chi vuoi tu.
Nella PARTE SECONDA troviamo INDOVINELLI, CONTE E SCIOGLILINGUA i quali "presentano caratteristiche loro proprie" per cui all'autrice è sembrato opportuno riservare loro una parte specifica:
- Indovinelli: come "Non si vede / non si tocca / esce sempre dalla bocca / Indovina che cos'è?"oppure "Te lo dico, te lo provo, / te lo torno a dir di nuovo, / e se tu non capirai, / testa d'asino sarai; / indovina che cos'è?",
- Conte: come "Ambarabà ciccì cocò / tre civette sul comò / che facevano l'amore / con la figlia del dottore. / Il dottore si ammalò: / ambarabà ciccì coccò" oppure "Uccellin che vien dal mare / quante penne puoi portare? / Può portarne almneo tre. / Uno, due, tre" ...
- Scioglilingua: come "Chi seme di senape secca semina, / sempre seme di senapa secca raccoglie", "Tre tozzi di pane secco / che in tre strette tasche stanno", "Il Papa pesa e pesta il pepe a Pisa / e Pisa pesa e pesta il pepe al Papa",ecc...
Nella PARTE TERZA troviamo LE NINNE NANNE:
- Ninne nanne italiane: parte dedicata alle ninne nanne solo in lingua italiana tipo "Stella stellina" o "Ninna nanna sei e venti"...
Nella PARTE QUARTA troviamo invece le FILASTROCCHE E LE NINNE NANNE DIALETTALI, le quali appartengono quasi tutte all'ambiente contadino e popolare, presentando quindi spesso tratti e particolarità simili:
- Filastrocche dialettali: come "Lozla, Lozla", "Le tre ragazze", "Maestra cencia" ecc...
- Ninne nanne dialettali: come "Nanna tidoletto", "Ninna nanna sette e venti", "Ninna la nonna", ecc...
Un'organizzazione che all'autrice "è sembrata abbastanza pertinente. [...] Mi sono lasciata in gran parte guidare dal materiale raccolto e ho fatto in modo che le filastrocche trovassero anche un po' da sole una loro collocazione all'interno di questa raccolta. [...] Va tenuto conto, però, anche la natura in parte incerta degli argomenti del componimento popolare che non ci permette di classificarlo in modo rigoroso; al contrario, proprio la sua natura libera e spontanea ci chiede di non classificarlo troppo".
In fondo al volume è anche presente un'appendice in cui si parla della storia delle filastrocche, di queste come invenzione popolare antica, della "grammatica della fantasia" di Rodari, delle filastrocche didattiche, di cosa sono e come nascono indovinelli, conte, scioglilingua e ninne nanne.
Sopra: Due pagine della parte introduttiva, con un disegno in bianco e nero riguardante la filastrocca "Capra, capretta".
La raccolta è accompagnata dalle illustrazioni in bianco e nero di Nazanin Zandi (informazione riportata nel libro scritta in piccolissimo), le quali hanno sicuramente uno stile abbastanza particolare, che a me ricorda vagamente quello di Kandinskij per certi elementi.
Ecco, se cercate un libro di filastrocche con tanti disegni grandi e colorati questo volume non fa per voi, in quanto qui i disegni passano evidentemente in secondo piano rispetto ai testi. Le immagini infatti sono molto semplici e riprendono i contenuti delle filastrocche e cantilene in modo abbastanza stilizzato, l'artista non mira a rappresentare ciò che che vuole in modo realistico, sebbene i lettori riconosceranno comunque ciò che è stato disegnato: abbiamo ad esempio molte persone (uomini, donne e bambini), animali, case, oggetti di uso quotidiano, ma anche rappresentazioni di elementi come gli astri celesti e piante.
In certi casi gli astri e le piante sono disegnate come delle personificazioni, con delle facce; tutti gli elementi rappresentati comunque hanno un aspetto spesso molto esagerato e caricaturale, e molto semplificato, quasi astratto.
Sopra: Alcune pagine con le illustrazioni in inco e nero di Nazanin Zandi. le auli come potete vedere sono molto semplici e dall'aspetto non realistico, ma quasi stilizzato
"Il libro d'oro delle filastrocche" di Cristiana Giordano è una bella raccolta di filastrocche popolari, comprese indovinelli, ninne nanne, conte, girotondi ecc... che quindi si dimostra anche piuttosto varia. Nonostante la notevole quantità di materiale ho apprezzato come è stata strutturata l'opera, divisa in tante parti, tutte ben chiare e precise, anche se, come dice l'autrice, magari qualche filastrocca sarebbe potuta essere inserita in più categorie.
Ho apprezzato anche l'introduzione iniziale, che spiega come è nato questo libro, cosa contiene e come è stato strutturato. Molte raccolte di poesie e rime infatti non hanno quasi mai una parte introduttiva, mentre questo ha addirittura anche un'appendice e una bibliografia, il che rende in parte quest'opera quasi un saggio, che spiega anche cos'è la filastrocca e come può aver avuto origine.
Un volume insomma molto ricco, in cui ogni lettore potrà trovare sicuramente alcune filastrocche a lui familiari, come è stato nel mio caso per: "Farfallina bianca" ("Farfallina bella bianca, /vola vola ma si stanca..."), "Occhio bello" ("Questo è l'occhio bello, / quest'altro è suo fratello..."), "Stella stellina" ("Stella stellina, / la notte si avvicina..."), "Rosso di sera" ("Rosso di sera, / bel tempo si spera..."), "C'era una volta un re" ("C'era una volta un re, / seduto sul sofà..."), "Un elefante" ("Un elefante si dondolava / sopra il filo di una ragnatela..."), "Volta la carta" ("La donnina che semina il grano / volta la carta e vede il villano ..."), "Trotta, trotta cavallino" ("Trotta, trotta cavallino, /mena l'asino al mulino..."), "Oh che bel castello" ("Oh che bel castello, Marcondirodirondello/ Oh che bel castello, marcondirondirondà..."), "La bella lavanderina" ("La bella lavanderina che lava i fazzoletti, / per i poveretti della città..."), "Nella vecchia fattoria" ("Nella vecchia fattoria, ia ia o /quante bestie ha zio Tobia, ia ia o..."), "Ambarabbà ciccì coccò" ("Ambarabà ciccì coccò, /tre scimmiette sul comò..."), "Questo bimbo a chi lo dò" ("Ninna nanna ninna-ò, / questo bimbo a chi lo dò..."). La maggior parte dei testi comunque non li avevo mai sentiti, per cui questo volume può sicuramente costituire un interessante arricchimento per chiunque, piccolo o grande che sia, soprattutto per chi sta a contatto con i bambini.
I componimenti, essendo filastrocche popolari, sono tutti molto orecchiabili, di solito composti da rime baciate proprio per rendere più facile la memorizzazione e per renderli piacevoli all'ascolto fin dal primo impatto, con semplicità.
Le filastrocche sono inoltre accompagnate dalle semplici e stilizzate illustrazioni in bianco e nero di Nazanin Zand, le quali sono supportive, rappresentando in modo semplice alcuni elementi citati nelle filastrocche, rimanendo però in secondo piano rispetto ai testi.
Un ottimo volume da tenere nelle proprie librerie per poterlo tirare fuori ad ogni occasione, anche visto che queste filastrocche toccano vari temi e sono di varie tipologie, o anche solo come arricchimento culturale sulla tradizione orale del nostro paese.
Questo libro è stato pubblicato originariamente nel 1999 e poi riedito nel 2005 dalle Edizioni PIEMME, ha 350 pagine, una copertina flessibile, misura 20,8 cm d'altezza e 12,8 cm di lunghezza e costa 11,50 euro.
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