lunedì 22 novembre 2021

Alice nel Paese delle Meraviglie e Al di là dello specchio di Lewis Carrol e Benjamin Lacombe

"Alice's adventures in Wonderland" di Lewis Carrol è uno dei libri più conosciuti e letti, considerato ormai un classico della letteratura e molti artisti si sono cimentati nell'illustrarlo creando delle edizioni molto belle e particolari. 
Come scritto nella prefazione del primo libro: "Con il passare del tempo Alice, questa ragazzina dotata di un'eterna giovinezza, è diventata più celebre del proprio padre, il reverendo Charles Lutwidge, Carolus Ludovicus, alias Lewis Carrol". In Inghilterra esso è il libro più famoso dopo la Bibbia, con  milioni di copie vendute.
Oggi vi parlerò di una di queste edizioni:"Alice nel Paese delle Meraviglie" e "Alice al di là dello specchio" illustrate da Benjamin Lacombe. Quest'anno (2021) finalmente L'Ippocampo ha pubblicato in Italia queste preziose edizioni di Alice, le quali erano state edite in francese ancora nel 2015 e nel 2016 per la collana Collection Metamorphose.
 
 
Sopra: Le copertine, molto eleganti e raffinate, dei due volumi presentano gli stessi colori, ma invertiti. Quella del primo tomo ha scritte dorate su uno sfondo blu e la costa marrone, quella del secondo ha delle scritte argentate su uno sfondo marrone e la costa blu. Da notare come i simboli del primo volume rimandino a quelli delle carte da gioco, mentre quelli del secondo agli scacchi.
 
Questa versione illustrata da Lacombe ripropone il testo delle due opere di Carrol ("Alice nel Paese delle Meraviglie" e il suo seguito "Alice al di là dello specchio") nelle loro versioni integrali, tradotte da Alessandro Ceni. 
Nella prefazione di Benjamin Lacombe, liberamente ispirata a quella di Henri Parisolt, viene spiegato il grande successo di Alice, le interpretazioni che sono state date a questo libro, nonché la vita di Lewis Carrol, l'uomo che concepì e scrisse questa storia. La prefazione spiega inoltre come l'opera di "Alice nel Paese delle Meraviglie" venne ideata e scritta, aggiungendo che essa "è un libro che ha fatto scorrere molto inchiostro e che contiene numerosi spunti reali".
La storia si apre quindi con Alice che vede passare davanti a sè un coniglio bianco molto in ritardo, mentre si sta annoiando su una sponda assieme alla sorella che sta leggendo un libro senza figure, e decide di seguirlo, cadendo dentro una tana e raggiungendo così il Paese delle Meraviglie. 
Si tratta di un luogo in cui incontrerà molti bizzarri personaggi quali: il Bruco che fuma un narghilè, una Duchessa, il gatto del Cheshire, il Cappellaio Matto, la Lepre Marzolina, la Regina, la Finta Tartaruga. Sarà inoltre un posto in cui vivrà momenti e situazioni  assurde: rimpicciolendosi o ingrandendosi a dismisura bevendo o mangiando dei biscotti, festeggerà il suo Non Compleanno, giocherà a croquet utilizzando fenicotteri come mazze e istrici come palle, testimonierà in un processo....
Vi riporto qui di seguito l'inizio del libro, così potete vedere la traduzione:
"Alice cominciava davvero a stufarsi di starsene a sedere accanto alla sorella sulla riva, e senza aver nulla da fare. Una volta o due aveva dato una sbirciata nel libro che sua sorella stava leggendo; na non conteneva nè figure nè spunti di conversazione, <<e a che serve un libro, -pensava Alice,- senza figure nè chiacchere?".
Così andava considerando nella propria mente (per quanto le era possibile, perché la calura del giorno l'assonnava e l'instupidiva) se lo svago di comporre una ghirlanda di pratoline valesse la pena di alzarsi a raccoglierle, allorché improvvisamente un Coniglio Bianco con gli occhi rosa le passò di corsa di fianco."
 
Il seguito del primo romanzo di Carrol è molto differente dal primo (con storie diverse per approccio e per struttura), sebbene "col tempo molti lettori hanno finito per confondere le scene di dell'una con quelle dell'altra". Come scritto nella prefazione di questo secondo volume esso "evidenzia soprattutto una dicotomia: se la prima Alice è la trascrizione di una fiaba narrata ai bambini, la seconda nasce dall'ambiguità tra l'affermato autore per ragazzi Lewis Carrol e il professore di matematica capace di maneggiare la logica fino ai limiti estremi". 
Questo secondo libro ha infatti come tema principale quello degli scacchi (mentre il primo trattava il tema delle carte da gioco) e ha inizio quando Alice, mentre sonnecchia sulla poltrona del salotto, inizia a chiedersi cosa ci sia dall'altra parte dello specchio, finendo poi con l'attraversarlo. Da qui iniziano le sue avventure nel mondo oltre lo specchio, un mondo pieno di personaggi straordinari e bizzarri.
Una volta oltre lo specchio Alice, infatti, parlerà con dei fiori parlanti in giardino, incontrerà i personaggi di una scacchiera, tra cui la Regina Bianca e la Regina Rossa, nonché i personaggi di alcune filastrocche. 
Questo seguito di Alice è probabilmente ancora più bizzarro del precedente, ma forse l'ho apprezzato anche più del primo proprio per questo motivo, e perché all'interno ci sono tantissime filastrocche (alcune anche parecchio lunghe) molto strambe, che a me personalmente sono piaciute molto (a me piacciono molto le rime e le filastrocche e queste di Carrol sono tutte molto particolari e mai banali).

Alla fine del primo libro c'è un'appendice (che contiene alcune lettere tratte dalla corrispondenza di Carroll), in entrambi i volumi sono presenti le note, delle biografie e bibliografie dello scrittore e dell'artista.

Sopra: Due pagine che mostrano l'inizio della prefazione e un'illustrazione di Alice che presenzia al tè della Lepre Marzolina e del Cappellaio Matto.
 
Le illustrazioni di Benjamin Lacombe rappresentano Alice come quella disegnata da Tenniel (l'artista che realizzò i disegni della prima edizione): una bambina con i capelli lunghi e biondi (anche la Disney si è basata su questa versione di Alice per il suo lungometraggio). Come viene spiegato nellla prefazione, sebbene infatti l'Alice a cui Carrol si ispirò (almeno per la personalità) fu Alice Liddell, una bambina con i capelli corti e bruni, "l'autore immaginava la sua Alice in modo molto diverso da quella ragazzina bruna: i suoi disegni personali e le direttive date a Tenniel indicano molto chiaramente che l'aspetto della dreamchild s'ispira ad altre due bambine da lui fotografate". 
L'Alice di Lacombe ha un aspetto grazioso ed elegante, ma allo stesso tempo un po' misterioso e magnetico, con quella sua pelle candida, i capelli mossi di un biondo platino, quasi bianco, gli occhi grandi, azzurri, limpidi e le piccole labbra rosse.
 
 
 
Sopra: Più in alto potete confrontare l'Alice di Tenniel con quella di Lacombe, mentre più in basso potete vedere la scena di Alice che parla col Bruco.

Le illustrazioni di Lacombe hanno uno stile incantevole, molto raffinato, elegante ed evocativo, estremamente curato e ricco di dettagli.
L'intera opera è disseminata da tantissime immagini, a volte a tutta pagina, altre volte incluse nel testo e altre ancora sono contenute in una o due pagine che si possono aprire (quindi alcune immagini risultano essere grandi anche 4 pagine).
Le illustrazioni hanno dei colori forti, intensi e brillanti, che vanno però a creare delle scene spesso un po' cupe, con luci ed ombre che danno corporeità  e volume ai personaggi.
Oltre alle immagini a colori ce ne sono anche altre, spesso sono quelle inserite in mezzo ai testi, che sono invece in bianco, nero e rosso.
 
 
 
Sopra: Le illustrazioni di Lacombe hanno uno stile incantevole, molto raffinato, elegante ed evocativo, estremamente curato e ricco di dettagli. Alcune immagini sono a colori, mentre altre sono in bianco, nero e rosso (come quella in basso a destra).
 
"Alice nel Paese delle Meraviglie" e "Alice al di là dello specchio" illustrate da Benjamin Lacombe sono delle edizioni estremamente belle e preziose. Di pubblicazioni di questi libri ne esistono già tantissime, quindi, di fronte a queste, il lettore potrebbe essere portato a chiedersi: "Avevamo bisogno di un'altra, e in particolare di questa, edizione di Alice?". Beh, dopo aver visto e preso in mano questi libri direi di sì, perché questi volumi non sono solamente un'altra anonima edizione di un classico della letteratura che ne conta già innumerevoli. Questi rientrano probabilmente nella TOP 10 migliori edizioni illustrate di "Alice nel Paese delle Meraviglie" (assieme a quelle illustrate da Arthur Rackham, da Rebecca Dautremer, da Chris Riddell, o da MinaLima), poiché sono dei libri spettacolari, adatti ad essere collezionati, dei volumi preziosi e meravigliosi, da fruire e da guardare.
Oltre alla ottima edizione a elevarla ulteriormente e a distinguerla dalle altre sono le illustrazioni di Lacombe, incantevoli, molto raffinate, eleganti ed evocative, estremamente curate e ricche di dettagli. D'altronde l'opera di Carrol è sempre stata accompagnata da immagini, poiché i disegni offrono un altro codice espressivo, altri tipi di interpretazione, in quanto le illustrazioni (almeno quelle realmente di qualità) non sono solo una mera trasposizione visiva dei contenuti descritti nel testo, ma un valore aggiunto a questi.
Le immagini di Lacombe, ad esempio, ci offrono una visione del Mondo delle Meraviglie non del tutto allegra e divertente, ma sempre un po' oscura e misteriosa (specialmente alcune immagini del secondo volume sono proprio inquietanti). La stessa Alice di Lacombe è una figura ancora bambina ma anche già un po' fanciulla, non più proprio bambina ma neanche donna, simile a una bambola di porcellana. Una figura ambigua, così come lo era il personaggio originale (nato dalla fusione di due diverse bambine), talvolta anche un po' inquietante.
Ciò rende questa edizione più adatta ad essere apprezzata da un pubblico di adulti, piuttosto che di bambini (come invece la scelta del titolo, considerato un classico della letteratura per l'infanzia, potrebbe far pensare, traendo in inganno il lettore). E' difficile stabilire un'età minima per questo genere di opera, perché dipende da che che tipo di lettore è in grado di apprezzarla (sicuramente non troppo giovani, forse potrebbe affascinare quelli dai 9/10 anni in su, ma chi può dirlo con certezza?).
Sicuramente la consiglio agli amanti dei bei libri illustrati, a coloro che adorano le opere di Lewis Carrol (e che magari le collezionano, in molteplici edizioni), ai fan di Benjamin Lacombe, poiché sono delle edizioni pregiate, che non lasciano indifferenti.
 
Il primo volume è stato pubblicato originariamente, per la collana Collection Metamorphose, nel 2015 col titolo "Alice au pays des merveilles" e nel 2016 è stato edito il secondo volume "Alice de l'autre coté du miroir" di Lewis Carrol. I volumi sono stati entrambi pubblicati da L'Ippocampo Edizioni nel 2021; misurano 28 cm d'altezza e 20 cm di lunghezza, hanno rispettivamente 298 e 290 pagine, e costano 29,90 euro ciascuno.
 
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