mercoledì 31 agosto 2022

Fiabe (di Gianbattista Basile) scelte e riscritte da Elio Pecora

"Fiabe scelte e riscritte da Elio Pecora" di Gianbattista Basile e illustrate da Paolo D'Altan è una raccolta di 25 fiabe derivate da  "Lo cunto de li cunti" di Gimbattista Basile e riscritte in una lingua chiara e veloce per i bambini e i ragazzi di oggi. Fiabe in cui si attraversa un mondo abitato da fate e da orchi, si affrontano terribili prove, si assiste a meravigliose trasformazioni, ma si compie anche un viaggio verso la saggezza.
L'opera fa parte di una collana di fiabe classiche pubblicata dalla Mondadori tra il 1999 e il 2004 di cui gli altri titoli sono: "Fiabe classiche" di Hans Christian Andersen e Michael Foreman, "Fiabe classiche" di Jacob e Wilhelm Grimm e Michael Foreman, "Fiabe classiche" di Charles Perrault e Nicoletta Ceccoli, "Favole" di Esopo e "Le mille e una notte" scelte e riscritte da Brian Alderson e illustrate da Michael Foreman.
 
Sopra: La copertina presenta uno sfondo azzurro con le scritte del titolo blu, sopra le quali spicca una piccola illustrazione a colori (visibile sui toni dell'azzurro anche al di sotto) di Paolo D'Altan della fiaba "Le due pizzelle".
 
Giambattista Basile era un letterato, scrittore e funzionario pubblico napoletano della prima metà del Seicento. Scrisse "Locunto de li cunti, overo lo trattenimiento de' peccerelle", noto anche come Pentamerone, tra il 1620 e il 1630,  una raccolta di cinquanta fiabe in dialetto napoletano, "destinata dal suo autore ai bambini, per divertirli e intrattenerli. Ma è una lettura di straordinario godimento per i lettori di ogni età".
Nel caso di questa raccolta Elio Pecora ha quindi scelto e selezionato metà delle fiabe originariamente raccolte da Basile, le quali, come spiega lui stesso: "La felicità della narrazione e la raffinatezza e la vivacità della scrittura ne fanno un capolavoro della letteratura occidentale. Il terribile e il meraviglioso che vi sono narrati li ritroviamo in altre notissime opere. Charles Perrault e i Grimm attinsero ampiamente e variamente a quest'opera".
Ma perché Pecora ha deciso di riscrivere queste fiabe? Beh come spiega lui stesso: "Le traduzioni in italiano del Pentamerone, da quella di Benedetto Croce alla più recente di Roberto De Simone, ne restituiscono la notevole qualità letteraria, ma non ne attenuano le difficoltà di lettura. E, proprio per avvicinare queste fiabe al lettore di oggi, anzitutto al ragazzo e al bambino, mi sono posto in questa impresa".
Le fiabe contenute in questa edizione sono: "La fiaba di Zoza", "Il racconto dell'orco", "Vardiello", "La gatta Cenerentola" (un'antica versione di "Cenerentola"), "La Faccia di capra", "Petrosinella", "Cagliuso" (una vecchia versione di "Il gatto con gli stivali", dal finale però più amaro e disilluso), "Il serpente", "La colomba", "La schiavotta" (anche conosciuta come "La schiavetta"), "La compare", "Cannetella", "Lo scarafaggio, il topo e il grillo", "Corvetto", "L'ignorante",  "Le tre fate", "La mortella", "I tre principi animali" (anche conosciuta come "I 3 re bestie"), "Le sette cotiche" (conosciuta anche come "Le sette cotennine"), "La superba punita", "Le due pizzelle", "Il corvo", "Smalto Pinto" (conosciuta anche come "Smalto Splendente"), "I cinque figli", "Ninnillo e Nennella", "I tre cedri"....
 
Sopra: Un'illustrazione che mostra Iennarello (della fiaba "Il corvo") che lotta contro un drago che voleva divorare suo fratello il re.

L'opera è accompagnata dalle illustrazioni di Paolo d'Altan, un artista con molta esperienza e che ha illustrato diversi titoli (spesso a tema storico) anche piuttosto importanti come: "La storia di Ulisse a Argo" di Mino Milani (1999), "I jeans di Garibaldi. Ovvero come Celestina vinse la sua battaglia" di Luisa Mattia (2005), "Fratelli d'Italia. L'Inno nazionale illustrato da Paolo D'Altan" di Serena Piazza (2010), "Il musicista del Titanic" di Sebastiano Ruiz Mignone (2012), "Spartaco" di Barry Strauss (2014), "Malik e i re Magi" di Anna Lavatelli (2016), "Alzati, Martin. Ballata di Martin Luther King" di Roberto Piumini (2018), "Storie di aria, di terra e di mare" di Roberto Piumini (2018), "Storia di Malala" di Viviana Mazza (2021), "Alza la testa. la resistenza narrata ai bambini" di Guia Risari (2022), "Pocahontas" di Sabina Colloredo....
In questo volume sono presenti due tipi di immagini: in bianco e nero e a colori.
I disegni in bianco e nero sono tutti di piccole dimensioni e sono collocati all'inizio di ogni fiaba, prima del titolo. Sono disegni dai tratti molto netti ed essenziali, con cui l'artista delimita le varie parti dell'immagine creando degli spazi che a volte lascia completamente bianchi (quindi senza sfumature o ombre) e che altre volte invece riempie di nero; con uno stile simile a quello di Harry Clarke.
Tali immagini rappresentano sempre elementi della storia trattati in un determinato capitolo, tipo nella fiaba di Cagliuso viene ritratto proprio lui, il gatto.

 
Sopra: In questo volume sono presenti due tipi di immagini: in bianco e nero (come quella a sinistra) e a colori (come quella a destra). Come potete notare osservando la pagina a sinistra i disegni in bianco e nero sono tutti di piccole dimensioni e sono collocati all'inizio di ogni fiaba, prima del titolo (in questo caso "Cagliuso". Sono disegni dai tratti molto netti ed essenziali, con cui l'artista delimita le varie parti dell'immagine creando degli spazi che a volte lascia completamente bianchi e che altre volte invece riempie di nero.
 
I disegni di d'Altan, davvero evocativi e incantevoli, sembrano essere dei dipinti ad olio, dall'aspetto pastoso e dai colori intensi, infatti i bordi dei vari elementi dell'immagine non sono mai netti e precisi, ma sembrano sempre sfumati.
Le illustrazioni, sempre a pagina intera, rappresentano personaggi e scene descritte nelle fiabe: come il gatto Cagliostro, o quando Betta pronuncia una formula che fa comparire una gabbia d'oro con dentro un uccellino d'oro, quando Marziella nutre le oche del re...
Le immagini hanno colori intensi,chiari, accesi e brillanti. E' interessante notare come in molte immagini l'artista crei una sorta di contrasto visivo tra colori caldi e freddi, e in particolare tra il giallo e l'azzurro.
 
 
Sopra: A sinistra un'illustrazione della fiaba "Smalto Pinto", dove la protagonista chiede alla regina di passare la notte col suo sposo, per far in modo che si ricordi di lei. A destra un'immagine tratta da "Le due pizzelle" che mostra Marziella mentre dà da mangiare alle oche.
 
"Fiabe scelte e riscritte da Elio Pecora" di Gianbattista Basile è un bel volume per chi vuole scoprire le fiabe scritte da Basile, approcciandosi ad esse tramite un linguaggio meno complesso rispetto l'originale. Questa edizione sarebbe specificatamente rivolta ai bambini, tuttavia prima di proporle leggetele prima voi, perché le versioni contenute in questa edizione seppur ritradotte non sono state rimaneggiate o censurate, per cui presentano comunque una certa dose di violenza, tipica ad esempio anche delle fiabe dei Grimm.
Mettendo a confronto questa edizione con quella di "Roberto Piumini racconta La gatta Cenerentola e altre fiabe di Giambattista Basile": ho notato che alcune fiabe sono in comune (tipo "La gatta Cenerentola", "La Faccia di capra", "Cagliuso", "La schiavotta", "Il compare", "I tre principi animali", "Le sette cotiche", "Smalto Pinto"ecc...), ma altre invece sono differenti. Per farvi poi capire la differenza di traduzione tra le due edizioni vi metto a confronto un pezzo di testo preso dall'inizio della fiaba di "Gatta Cenerentola".
Versione di Elio Pecora: "L'invidioso desidera il male degli altri, ma spesso a lui tocca il peggio. Così accade a certe ragazze che troviamo nel seguente racconto.
Un Principe, rimasto vedovo, aveva una figlia per la quale stravedeva. La ragazza, il cui nome era Zezolla, andava a imparare cucito e ricamo da Carmesina, la migliore maestra del paese.
Accadde che il Principe si riammogliò con una donna che subito cominciò a maltrattare la figliastra, nè smetteva un attimo di rimproverarla e minacciarla. Di questo Zezolla andava a lamentarsi con la maestra e le ripeteva:- Dovresti essere tu la mia mammina, tu che hai per me tante premure e carezze!
Tante volte Zezolla parlò in questo modo a Carmesina fino a che questa un giorno si decise e le disse: - Se farai tutto quel che ti dico di fare, mi diventerai più cara delle mie stesse pupille."
Versione di Roberto Piumini: "Un principe vedovo aveva una figliola che gli era cara come un occhio, e teneva per lei una brava maestra che le insegnava catenella, punto in aria, frange e punto a giorno con tanto affetto che non lo si può raccontare. 
Ma il padre era risposato da poco a una cattiva mezzadiavola che prese in odio la figliastra, e le faceva facce brusche e occhi da spavento, tanto che la ragazzetta si lamentava con la sua maestra. <<Ohi, non potresti essere tu la mia mamma, che sei così tenera e gentile?>>.
E tanto le fece la cantilena che le mise la mosca nell'orecchio, finché la maestra, spinta da un diavolino, le propose un giorno: <<Fa come ti dico, e ti sarò mamma, e ti curerò come le ciliegine degli occhi miei!>>"
Una cosa interessante di questa edizione, che la differenzia da quella di Piumini, è la presenza di un proverbio/morale alla fine di ogni fiaba. Nella versione di Elio Pecora infatti ogni fiaba inizia "con un avvertimento sui pericoli causati da un vizio o da un eccesso e si conclude in nome di una trovata saggezza". Ad esempio alla fine del racconto "Cagliuso" la gatta esclama: "Dio ti guardi dal ricco impoverito e dal pezzente arricchito"; oppure in "Faccia di capra" viene detto "Giova sempre essere cortesi", quello di "Petrosinella" invece recita "Un'ora di porto sicuro fa scordare cento anni di tempesta"...
Questa versione è poi arricchita dalle splendide illustrazioni di Paolo D'Altan davvero evocative e incantevoli, che sembrano essere dei dipinti ad olio, dall'aspetto pastoso e dai colori intensi, chiari, accesi e brillanti. 
Ne risulta una bella raccolta di fiabe di Basile (di cui è difficile trovare belle versioni illustrate riadattate per i più giovani), che tra l'altro aveva un prezzo anche molto conveniente (neanche 15 euro per un volume con quasi 200 pagine, di formato medio/grande, in copertina rigida con sovracopertina e con un buon numero di illustrazioni a colori), peccato che ora non sia più disponibile in commercio.
 
Quest'opera è stata pubblicata nel 2003 dalla Mondadori; ha 179 pagine, la copertina rigida dotata di sovracopertina, misura 26,5 cm d'altezza e 19 cm di lunghezza e costa 14,80 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

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