lunedì 4 settembre 2017

Fate di Brian Froud e Alan Lee

"Fate" è un libro illustrato da Brian Froud e Alan Lee, due famosi artisti inglesi conosciuti in tutto il mondo, il primo per i suoi disegni del popolo fatato e il secondo per le sue illustrazioni di libri fantasy (tra cui quelli di Tolkien).
In questo post vi parlerò di due edizioni di quest'opera: quella italiana del 1979 (quella inglese risale all'anno precedente) e la Delux collector's edition del 2010, per il trentesimo anniversario.

  
Sopra: Le copertine delle due edizioni di "Fate" di cui parlerò in questo post. Quella a sinistra è dell'edizione italiana del 1979 mentre quella a destra è la Delux collector's edition del 2010

Questo libro illustrato tratta, come suggerisce il titolo, del popolo fatato e in particolare delle fate. All'inizio dei due volumi vi sono alcune note sull'uso della parola "Fata" (in cui viene spiegata l'origine e il significato di tale termine) e sulla nomenclatura degli abitanti del regno delle Fate. Di seguito è anche presente un'introduzione e una prefazione. Devo segnalare inoltre che nell'edizione Delux inglese del 2010 tra l'introduzione e la prefazione sono state inserite 18 facciate con testi ed illustrazioni non presenti nelle edizioni degli anni Settanta. In queste pagine aggiunte Yolen Jane, Brian Froud e Alan Lee parlano delle loro esperienze con l'edizione originaria.
Dopo la prefazione, che racconta le origini delle fate, si entra nel vivo dell'opera, che offre una gran vastità di materiale: i luoghi in cui vincono le fate, la loro musica, i cerchi delle fate, le loro cavalcate, le loro isole, le loro abitudini, le protezioni che si possono adottare conto il popolo fatato. Una grossa parte è inoltre dedicata ad elencare e descrivere gli abitanti del regno delle fate, tra cui i custodi dell'oro, i goblin, i folletti delle miniere, i nani, i folletti verdi, i fuochi fatui e la corte degli scontenti, di cui fanno parte una gran varietà di esseri mostruosi, strani e orribili come le streghe, i Boogle, il folletto Berretto Rosso, le Bean-Nighe, il kelpie…
Un altro capitolo è dedicato agli spiriti delle acque, in cui possiamo ritrovare personaggi sia buoni che cattivi come: Jenny Dentiverdi, le Glaistig, le Selkie, le sirene e i tritoni. Di seguito viene trattata anche "La flora delle fate", cioè tutti quei fiori, quegli alberi e anche i funghi che sono associati alle creature fatate (la Campanula, la Primula, la Viola del pensiero, il Quadrifoglio, il Biancospino, il Nocciolo, il Sorbo selvatico, il Sambuco, l'Amanita muscaria…).
Nell'ultima parte vengono invece trattati gli incontri con le fate. Nel volume si parla comunque anche di alcune fate famose come: le fanciulle del lago, Oberon, Finvarra (il re delle fate irlandesi) e si fa molto spesso riferimento a leggende, opere letterarie e racconti del folclore popolare.
Una differenza interessante che devo segnalare tra l'edizione italiana e quella inglese è che la prima, nei capitoli iniziali, presenta dei testi più lunghi rispetto a quella inglese poiché l'editore italiano ha deciso di  aggiungere ai testi originali anche leggende popolari italiane sulle creature del piccolo popolo.



Sopra: La pagina più in alto proviene dall'edizione inglese, mentre quella più in basso da quella italiana. Come si può facilmente vedere il testo dell'edizione italiana è più lungo rispetto all'altro (ho inoltre bordato di rosso le parti aggiunte), in quanto l'editore italiano ha voluto aggiungere anche leggende popolari italiane riguardanti le fate. Da notare inoltre come l'edizione inglese del 2010 presenti una maggiore risoluzione e nitidezza di immagini rispetto a quella italiana del 1979.

Le numerose illustrazioni presenti all'interno del libro (185) realizzate da Brian Froud e Alan Lee sono tutte molto belle e mostrano una notevole cura dei dettagli. Le fonti di ispirazione di questi illustratori sono dei grandi artisti quali: John Bauer (un pittore svedese conosciuto per i suoi dipinti di troll e principesse), Arthur Rackham (artista inglese divenuto famoso in tutto il mondo) e Charles Robinson.
Sebbene le fate (o il popolo fatato più in generale) siano un soggetto che piace a molti artisti, quello che differenzia i dipinti realizzati da questi due (e in particolare Froud) è la loro capacità di donare ad esse un lato oscuro che ben pochi illustratori sono riusciti  trasmettere alle proprie. Questi artisti sono riusciti a rappresentare sia il lato bello, incantevole e meraviglioso delle creature del popolo fatato, sia la loro natura più oscura, dispettosa, macabra e crudele. Come scrive Jane Yolen in una delle parti introduttive dell'edizione del 2010: "Frou and Lee did not subscribe (iscritti) to the popular Disney-fied world of Tinkerbell; that is, simply pretty girls (ragazze carine) with wings. Oh, they understood (capito) fair glamor (fascino), the seductiveness of  faerie. But they were also well versed (ben informati)  in faerie lore (tradizioni) in wich the a moral, earth-centred, egoistical, tricksy (furba) fay play with, manipolate, and use humans without guilt (colpa) - guilt beig something humanity inverte to explain bad behavior. In other words, Froud and Lee demostred in "Faeries" the true -that is, the authentic- face of the People of Peace: Be-glamored, desirable, unreachable (irranggiungibili), and dangerous (pericolose)".
In effetti le creature fatate di Froud e Lee non sono affatto solo belle ragazze con le ali, anzi, molto spesso nelle loro fate è possibile ritrovare dei tratti non umani, quando non proprio mostruosi o deformi, o comunque un'aria soprannaturale e misteriosa.

  

  
Sopra: Alcune illustrazioni a tutta pagina in cui sono stati rappresentati vari esseri del popolo fatato. Come si può notare le fate e le creature fatate disegnate da Froud e Lee hanno un aspetto alquanto particolare, spesso ben poco umano e assai grottesco. Da notare inoltre la ricchezza e la cura di dettagli presenti in queste immagini.

In quest'opera sono presenti sia illustrazioni a colori che in bianco e nero, a tutta pagina oppure più piccole, talvolta inserite anche in mezzo ai testi. Tutti i disegni sono però sempre molto curati e ricchi di dettagli.

  
Sopra: Nel libro sono presenti anche disegni a colori (pagina a sinistra) che in bianco e nero (come quello della pagina a destra), a tutta pagina oppure inseriti all'interno del testo (come quello dell'immagine a sinistra).

"Fate" è un'opera molto bella, che si distingue sicuramente dai molti altri libri sulle fate che sono stati pubblicati. Come scrive sempre Jane Yole "It has becom, in the world of fairy tales, a kind of talisman (un sorta di talismano), a touchstone (una pietra miliare), that has not lost its own glamor (il suo fascino) in the thirty years since it was published (da quando è stato pubblicata)".
Oltre a contenere delle magnifiche e originali illustrazioni è inoltre anche molto ricca di informazioni sul popolo fatato, tratte dal folclore, dai racconti popolari, dai miti, dalle leggende e da altri libri. Un libro illustrato che chi ama il fantasy non può farsi sfuggire.

La prima edizione di quest'opera, il cui titolo era "Faeries", fu pubblicata nel 1978 dalla Harry N. Abrams; l'edizione italiana risale al 1979 ed stata edita dalla Rizzoli. L'edizione italiana ha 192 pagine, la copertina rigida dotata di sovracopertina, misura 31 cm d'altezza e 21,5 cm di lunghezza e costava 37000 lire.
La Delux collector's edition del 2010 è edita dalla Abrams, ha 224 pagine, la copertina rigida dotata di sovracopertina, misura 31 cm d'altezza e 22 cm di lunghezza e costa 29,95$. Quest'edizione contiene inoltre un poster e 8 tavole nuove ed originali di Lee e Froud.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

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