giovedì 17 agosto 2023

Piccoli mostri da incubo di Kelly Link

"Piccoli mostri da incubo" è una raccolta di 10 racconti inquietanti scritti da Kelly Lonk e illustrati da Shaun Tan. Mostri e creature dell'orrore, incantesimi e stregonerie, trame fantasiose, personaggi anticonvenzionali, finali aperti e inaspettati: i racconti di Kelly Link celebrano il potere dell'immaginazione in una girandola inarrestabile di emozioni.
 
 Sopra: La copertina, dallo sfondo grigio scuro su cui spiccano delle figure nere e delle scritte gialle, è imbottita.
 
Il libro è una raccolta di 10 racconti macabri scritti da Kelly Link e illustrati da Shaun Tan:
  1. La tomba sbagliata: un ragazzino va alla ricerca del suo libro di poesie nella bara della fidanzata, che lui stesso aveva messo nella bara durante il funerale, peccato che poi si sia pentito del suo gesto e voglia riprendersi gli scritti per poter partecipare a un concorso di poesie. Il ragazzo si reca quindi di notte a l cimitero per disseppellire di nascosto la bara, peccato che quando la apre non trova le sue poesia, in compenso il cadavere nella bara, che a quanto pare non è quello della sua ragazza, sia vivo e voglia venire con lui.
  2. I maghi di Perfil: Halsa e Onion sono due bambini profughi, che scappano dalle loro case a causa della guerra che dilaga nel paese. La madre di Halsa, che ha altri due bambini più piccoli, giunta ad un paese sente parlare di questi maghi di Perfil, che abitano nelle paludi, che comprano i bambini per farli diventare loro servitori/assistenti. Halsa viene comprata e portata dai maghi,  i quali abitano in delle altissime torri e non si fanno mai vedere. Nelle paludi conosce anche altri ragazzi al servizio dei maghi, nel frattempo Onion deve provare a sventare un attentato che i soldati vogliono fare al treno su cui lui e la madre di Halsa (con i due fratelli minori) devono salire.
  3. Magia per principianti: Jeremy Mars è un ragazzo che vive con la famiglia nel Vermont ed è appassionato, come i suoi genitori e la sua amica Elizabeth, del telefilm "La biblioteca", in cui una bibliotecaria di nome Fox combatte contro il male e salva il mondo.
  4. La borsa fatata: Geneviev racconta di visitare spesso un grande magazzino in cui vendono anche roba usata perchè sta cercando di ritrovare la borsa di sua nonna Zofia. Questa infatti non è una borsa qualsiasi: dentro vi è contenuto un intero paesino. La borsa infatti è magica: è stata fatta con la pelle di un cane nero e, se aperta nel modo corretto, può portare le persone in questo paese dove vive un popolo fatato, che si è rinchiuso dentro la borsa duecento anni prima per fuggire da un esercito. Peccato che la nonna sia morta all'improvviso e la borsa sia andata perduta, per cui ora Geneviev deve ritrovarla ad ogni costo, essendone lei la futura custode.
  5. Il cappello dello specialista: Samantha e Clare sono due sorelle gemelle che si sono trasferite col padre a vivere da qualche mese, in seguito alla morte della madre per malattia, in una casa antica che si chiama Otto Camini. La loro baby sitter le avverte di stare attente allo specialista, il quale indossa una strano cappello con i denti e capace di dare un sacco di suoni e imitare anche le voci.
  6. Il mostro: James è andato assieme ai suoi compagni di bungalow e ad un accompagnatore a fare un campeggio, anche se nessuno voleva andare perché piove a dirotto e in giro è tutto fangoso, inoltre alcuni del bungalow 4 dicono di aver visto un mostro nei boschi.
  7. Il surfista: un ragazzino si risveglia su un aereo assieme al padre, che lo ha rapito mentre lo stava portando a un allenamento di calcio, e i passeggeri dell'aereo finiscono in quarantena. Il padre del protagonista è stato invitato ad unirsi, in qualità di medico, alla comunità degli Amici Stellari, fondata da un certo Hans Bliss, un surfista che aveva incontrato gli alieni e che aspetta nuovamente il loro arrivo insieme a un manipolo di profughi.
  8. La sentinella di Abal: la madre di Ozma, Zilla, è una chiromante che viene spesso invitata a casa di persone ricche per vendergli amuleti che richiamano gli spiriti, così le donne nobili della città possono andarsene in giro avvolte in una nuvola di spettri, che è di moda. Gli affari procedono bene, finché Zilla assassina una sentinella di Abal.
  9. Piccoli mostri da incubo: Clementine è innamorata di Cabell Meadows, di sei anni più grande di lei, da quando quest'ultimo l'aveva salvata da un annegamento. Nel frattempo seguiamo anche le vicende di un gruppo di amiche che sono un viaggio verso la casa della zia di Lee (una delle 4 ragazze) per fare una ordalia. Le ragazze scopriranno che a volte fantasia e realtà si intrecciano fino a confondersi.
  10. Il gioco di Cenerentola: Peter sta guardando un film sui lupi mannari a casa del patrigno, quando la sua sorellastra di 8 anni gli chiede di giocare con lei a "Cenerentola". Peter però propone una versione di Cenerentola alternativa, dove quest'ultima è un lupo mannaro.
 
Sopra: Le pagine che precedono il racconto da cui prende il nome anche titolo del libro: Piccoli mostri da incubo. A destra si vede il disegno che va a rappresentare qualcosa si cui si andrà a leggere nella storia.
 
Ogni racconto è preceduto da un'illustrazione di Taun Shan in bianco e nero, le quali hanno un aspetto molto dettagliato e curato, anche se piuttosto cupo e macabro, con dei punti neri e delle ombre molto marcate e il fatto che siano posti su uno sfondo perfettamente bianco, con praticamente nessun elemento di sfondo, acuisce ancora di più la cosa.
Non sono disegni che fanno propriamente paura, ma sembrano essere stati create più per sollevare nel lettore un senso di inquietudine e di sorpresa, scatenandogli magari un piccolo brivido misto però a una certa curiosità Penso sia proprio per quest'ultimo motivo che tali disegni sono stati collocati all'inizio e non alla fine di ciascun racconto, proprio per preparare psicologicamente il lettore a immergersi nell'atmosfera misteriosa e inquietante che lo aspetta. Probabilmente è per lo stesso motivo che sotto ogni disegno sono presenti anche alcune frasi tratte proprio dalla storia, che servono a suscitare la curiosità del lettore: una sorta di aperitivo prima della cena per preparare lo stomaco (o in questo caso la mente).
Nel caso di racconti di paura, posizionare dei disegni che rappresentano degli elementi della storia rischia di essere uno spoiler per il lettore, finendo per svelargli magari il colpo di scena o il momento più importante della vicenda, rovinandogli quell'atmosfera di suspense che dovrebbe caratterizzare questo tipo di racconti. I disegni di Shan tuttavia, pur mostrando qualche elemento effettivamente presente nella storia, non lo fanno mai in maniera completa, ma piuttosto in maniera enigmatica e inaspettata. Alcuni disegni, poi, sono anche piuttosto astratti, enigmatici e non proprio facili da interpretare, come ad esempio quella del racconto "I maghi di Porfil", in cui vediamo un'ombra dall'aspetto umano mentre cavalca un pesce.

 
 Sopra: Alcuni disegni, in bianco e nero, di Tan relativi alle storie "La borsa fatata", "Il cappello dell'apprendista" e "I maghi di Porfil".
 
"Piccoli mostri da incubo"  di Kelly Lonk è una raccolta di 10 racconti inquietanti: "una raccolta di storie originalissime, surreali, macabre e divertenti, ricche di colpi di scena e nuove, interessanti prospettive da cui guardare il mondo. Non solo i ragazzi, ma anche gli adulti potranno gettarsi a capofitto in un universo straordinario, fatto di terrificanti, irriverenti ed eccentriche fantasie".Il libro è consigliato a partire dai dodici anni, ma penso che possa essere letto anche a partire dai 10. 
I racconti sono tutti piuttosto gradevoli, anche se non li definirei proprio tutti spaventosi; quello che mi ha colpito di meno in tal senso, ad esempio, è quello "I maghi di Porfil" che suscita più che altro curiosità nel lettore, che vuole capire chi siano questi maghi che non si fanno mai vedere. Come elemento più ansiogeno e quindi più inquietante si potrebbe considerare il fatto che i due bambini sanno che il treno su cui uno di loro salirà assieme alla donna che si prende cura di loro deraglierà e i passeggero moriranno tutti. Il racconto tuttavia è parecchio lungo e all'inizio l'ho trovato un po' confusionario perchè praticamente, pur essendo separati, i due ragazzini continuano a essere in connessione tra loro e quindi uno vede quello che succede all'altro e può parlargli, anche se si trovano in posti differenti, e all'inizio io non avevo subito capito questa cosa.
Altro racconto che ho apprezzato poco è "Magia per principianti", che ho trovato troppo lungo e dispersivo, anche perché ci mette molto per ingranare, finendo per diventare noioso alla lunga. Pagine e pagine che raccontano di questo Jeremy che ha un padre scrittore un po' eccentrico, che ha ereditato una chiesa a Las Vegas e una cabina telefonica, a cui piace una sua amica, che a lui e ai suoi amici piace una serie televisiva chiama "La biblioteca"... 64 pagine che parlano di questo per arrivare a un finale che non ho trovato nulla di che. L'idea di base della storia sarebbe anche carina, ma è stata resa troppo lunga, avrebbe reso molto di più se avessero tagliato un po' la storia (anche perché tutti i particolari sulla vita di Jeremy li ho trovati un po' inutili alla fine).
Tra i racconti che invece ho apprezzato di più ci sono: "La tomba sbagliata", che incuriosisce e fa porre al lettore diversi interrogativi su chi sia la ragazza trovata nella bara, come si comporterà col ragazzo che l'ha disseppellita, cosa voglia fare ecc..; "La borsa fatata", che  ho trovato molto originale e particolare, con questa borsa capace di trasportare le persone in altri mondi (persone che quando escono scoprono che sono passati decenni);  "Il cappello dello specialista", che crea molta tensione, tenendoti col fiato sospeso, anche perchè non si sa molto di questo specialista, se non che è meglio non farsi trovare da lui. Intrigante anche "Piccoli mostri da incubo", che all'inizio non si capisce proprio dove voglia andare a parare l'autrice, e poi si scopre che c'è una sorta di gioco ad incastro con un racconto dentro al racconto, dove la storia (o le storie) che si sta leggendo è un romanzo che sta venendo letto da qualcun altro (ma chi? O cosa?).
Bello che ogni racconto sia accompagnato da un'illustrazione di Tan, macabra, curata e molto suggestiva, perfetta per preparare il lettore a immergersi nella giusta atmosfera per assaporare al meglio la storia che andrà a leggere, senza però spoilerare nulla (o quasi, ma il lettore lo capirà solo dopo la lettura) di essa.
La maggior parte dei racconti sono piuttosto piacevoli e intriganti, anche se non dovete aspettarvi racconti dalle riflessioni profonde o che pongono quesiti esistenziali, alcuni sono anche piuttosto macchinosi e un po' intricati da seguire, risultando inizialmente un po' confusi (ma credo questo sia proprio un effetto che l'autrice voleva ottenere). Diciamo che per molti bisogna arrivare almeno a metà racconto per capire dove l'autrice vuole andare a parare, non sono delle storie immediate e intuitive. 
Una pecca che ho trovato è il fatto che ogni racconto è piuttosto lungo, tanto che avrebbero potuto farci una piccolo libricino (un po' come per la serie "Il castello della paura"), ma essendo considerato una storia unica non c'è nessun capitolo in mezzo che lo interrompa permettendo al lettore di "riprendere fiato". Questo tende ad appesantire il momento della lettura, che viene percepito come se non ci fossero stacchi, perché i racconti sono troppo lunghi per poter essere letti "tutti d'un fiato", quindi il lettore ad un certo punto si vede costretto a interrompere la lettura in un punto a caso.
 
Il volume è stato pubblicato originariamente nel 2008 dalla Conongate Books col titolo di "Pretty monsters". È stato poi edito in italiano nel 2010 dalla Newton Compton Editori, è dotato di una copertina rigida, ha 440 pagine, misura 21,5 cm d'altezza e 14 cm di lunghezza e costa 15,90 euro. 
 
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