"Mary: la ragazza che creò Frankenstein" di Linda Bailey e Julia Sardà è un albo illustrato che racconta la vita di Mary Shelley, la donna che, a soli 18 anni, scrisse uno dei libri più famosi della letteratura, dando vita a un mostro unico e indimenticabile.
Sopra: La bellissima copertina di questo albo illustrato ci mostra subito il peculiare ma azzeccato stile dell'illustratrice, che nei suoi disegni ha utilizzato solo colori come il bianco, il nero, il marrone, il verde, il giallo e il rosso.
La storia scritta da Linda Bailey è una sorta di biografia su Mary Shelley, la donna ricordata da tutti per essere l'autrice di "Frankenstein", uno dei romanzi più famosi della letteratura "considerato la pietra miliare di un'importante svolta creativa, e forse il primo esempio di un nuovo genere narrativo: il romanzo moderno di fantascienza".
I testi di Bailey si concentrano in particolare sulle esperienze e sul processo creativo che hanno portato l'autrice a partorire tale romanzo.
L'autrice ricorda inoltre spesso al lettore, durante il corso della storia, come Mary fosse una sognatrice, una bambina che amava rifugiarsi nelle sue fantasie e nei suoi sogni, tanto che il testo esordisce così: "Come inizia una storia? A volte, con un sogno. Lei è Mery. E' una sognatrice. Il tipo di ragazza che se ne va in giro da sola, che osserva le nuvole, che immagina cose mai esistite. Mary ha dato un nome ai suoi sogni a occhi aperti. Li ha chiamati "castelli in aria"."
Bailey inizia a raccontare la vita di Shelley a partire dalla sua infanzia fino al momento della pubblicazione del romanzo nel 1818 (questo albo è uscito in originale in inglese nel 2018, proprio per festeggiare i 200 anni dalla prima pubblicazione del romanzo), accennando poi al successo che avrà, anche grazie alle sue future trasposizioni cinematografiche.
Come scrive la stessa Bailey in una nota alla fine del libro: "Fu Mary in persona a raccontare la storia-dietro-la-storia in una Prefazione che scrisse nel 1831, tredici anni dopo che il libro fu pubblicato per la prima volta. Mary volle spiegare le origini del romanzo per rispondere a una domanda che le veniva rivolta spesso". La domanda in questione si riferiva ovviamente a come avesse fatto a concepire e raccontare l'idea che si sviluppa nel suo libro, soprattutto a una così giovane età.
Rileggendo tale prefazione l'autrice ha pensato che sarebbe potuta diventare un libro illustrato, così ha iniziato a documentarsi e a leggere varie biografie di Shelley (citate nella bibliografia alla fine dell'opera), entusiasmandosi di fronte agli eventi della vita di Mary.
Come scoprirà chi leggerà questo albo la vita di Mary Shelley è quella di una bambina orfana di madre, cresciuta in un contesto ricco di persone colte e intellettuali, che ha condotto una vita spesso infelice, ma anche avventurosa e ribelle.
Sopra: Le prime pagine dell'albo ci mostrano Mary da bambina, disesta sul letto con un libro tra le mani.
A svolgere un'importante funzione nell'albo ci sono anche le evocative illustrazioni di Julia Sardà, le quali sono perfette per accompagnare la storia di Mary Shelley e i testi della Bailey.
Le immagini, oltre a mostrare ciò che viene raccontato nei testi mettono in risalto anche altri spetti della vita dell'autrice, riuscendo a comunicare al lettore alcune informazioni e sensazioni con un impatto maggiore rispetto ai testi.
Molto bello ad esempio il modo in cui l'artista rappresenta il mostro di Frankenstein vicino a Mary anche prima che lei iniziasse a scrivere e che pubblicasse il romanzo, come ad indicare che i pensieri e le emozioni che lo hanno fatto nascere accompagnavano già l'autrice.
Sopra: Nell'immagine in alto vediamo il modo in cui l'artista rappresenta il mostro di Frankenstein vicino a
Mary anche prima che lei inizi a scrivere il
romanzo. In quella in basso "La ballata del vecchio marinaio" raccontata da Samuel Taylor prende vita visivamente attraverso i fumi della pipa.
Le illustrazioni funzionano così bene anche grazie allo stile dell'artista, che è facilmente riconoscibile in quanto abbastanza peculiare: con dei tratti netti, decisi e graffianti capaci di creare delle immagini allo stesso tempo graziose e oscure, eleganti, ricche di dettagli e molto curate.
Particolare anche la scelta e l'uso dei colori, che contribuiscono a creare in tutte le immagini un'atmosfera cupa, oscura, misteriosa, gotica e inquietante, perfette per rappresentare il periodo in cui le vicende si svolgono.
L'artista ha utilizzato soprattutto colori quali il nero, il bianco, il verde scuro, il marrone, il rosso e il giallo. Il bianco, oltre che nei paesaggi, è stato usato soprattutto per la pelle delle persone, andando a creare un effetto di contrasto con gli altri colori utilizzati, che hanno delle tonalità cupe e scure. Solamente il rosso talvolta appare con dei toni un po' più accesi e brillanti.
Sopra: L'artista ha utilizzato soprattutto colori quali il nero, il bianco, il verde scuro, il marrone, il rosso e il giallo.
Il bianco finisce per creare un effetto di contrasto con gli
altri colori utilizzati, che hanno delle tonalità cupe e scure.
Solamente il rosso talvolta appare con dei toni un po' più accesi e
brillanti (come nel caso del tappeto nell'ultima immagine).
"Mary: la ragazza che creò Frankenstein" di Linda Bailey e Julia Sardà è un'opera molto bella e interessante (con dei testi semplici, diretti e scorrevoli), che può aiutare i lettori di qualunque età (preferibilmente a partire dai 6/7 anni) a scoprire la vita di Mary Shelley e a comprendere come sia riuscita a partorire uno dei più famosi romanzi di tutti i tempi. Una vita che in realtà si intreccia con quella di altri personaggi interessanti e degni di nota, tra cui Percy Shelley (poeta e marito della scrittrice), Lord Byron (un famoso poeta e anche colui che sfiderà Mary a scrivere un racconto del terrore) e il dottor Polidori (il quale scrisse un racconto su un vampiro che poi ispirò Bram Stoker).
La vita di Shelley è un'esistenza fatta di perdite (orfana di madre, perderà poi anche il marito, i suoi amici e 3 dei suoi 4 figli), di sofferenze, di viaggi, d'immaginazione, di sogni ad occhi aperti ma anche di soddisfazioni.
Le illustrazioni di Julia Sardà accompagnano perfettamente i testi dell'opera, coi i loro tratti decisi, le atmosfere oscure, cupe e inquietanti e il tratto graffiante.
Un libro illustrato breve ma intenso, che permetterà a numerosi lettori di conoscere Mary Shelley, una ragazza che, nonostante le tante disgrazie che le sono capitate (molte in giovane età) non si è mai arresa e ha sempre cercato di inseguire i suoi sogni.
L'albo illustrato è stato pubblicata nel 2018 dalla Tundra Books col titolo "Mary who wrote Frankenstein" ed è stato edito in italiano nel 2020 dalla Rizzoli. Il volume ha una copertina rigida dotata di una sovracopertina, ha 50 pagine e
misura 29,8 cm d'altezza e 19,7 cm di lunghezza e costa 18 euro.
Se, dopo aver letto la biografia illustrata dell'autrice di Frankenstein, siete interessati a conoscere qualche bella edizione illustrata, eccone qui qualcuna (anche se purtroppo la maggior parte esistono solo in inglese):
- "STEAMPUNK: Mary Shelley's Frankenstein" di Mary Shelley e Zdenko Basic (2012)
- "Frankenstein" di Mary Wollstonecraft Shelley e Gris Grimly (marzo 2015)
- "Frankenstein" di Mary Shelley e Lynd Ward (settembre 2015)
- "The new annotated Frankenstein" di Mary Shelley e a cura di Leslie S. Klinger (2017)
- "Frankenstein: or, the modern Prometheus" di Mary Wollstonecraft Shelley e David Plunkert (gennaio 2018)
Sopra: Le copertine di alcune edizioni illustrate di "Frankenstein".
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