lunedì 1 febbraio 2016

Misty Circus 1 e 2 di Victoria Frances

Torno a parlarvi dell'illustratrice spagnola Victoria Frances, di cui in un post avevo già recensito il libro illustrato "Favole", il quale trattava il tema dei vampiri e del soprannaturale.
Gli albi illustrati di "Misty Circus", che vi presenterò adesso, sono una serie composta da un paio di volumi editi nel 2009 e nel 2010; il primo si intitola "Sasha, el pequeno Pierrot" ("Sasha il piccolo Pierrot" nella versione italiana), mentre il secondo "La noche del las brujas" (in italiano: "La notte delle streghe").

  
Sopra: Le copertine delle due nuove opere create da Victoria Frances nel 2009 e nel 2010. A sinistra la copertina del primo volume e a destra quella del secondo.

Nel primo volume, ambientato agli inizi del 1900 a Parigi,  ci viene presentato il protagonista: Sasha, un bambino con un grande senso artistico e il cui padre era un mimo. Purtroppo, a causa di un aspetto fisico ambiguo, per la timidezza e per i suoi stati d'animo altalenanti, i compagni di scuola lo prendono in giro. Oltre a questo, a dieci anni il bambino perde la madre per una malattia e il padre, a causa della sofferenza, diventa alcolizzato e, in un giorno di pioggia, scompare dalla vita del figlio, abbandonandolo. Dopo essere fuggito da un orfanotrofio Sasha incontrerà un gatto nero parlante abbandonato nel bosco, con cui farà amicizia; insieme entreranno a far parte di in circo, il Misty Circus appunto, che da quel momento diventerà la loro nuova casa.

Sopra: L'illustrazione che ci mostra Sasha, vestito e truccato da Pierrot, e l'amico gatto Josh, raffigurati in mezzo al bosco e con alle spalle il tendone del circo che diventerà la loro casa. In questa immagine predominano i colori bianco, nero e marrone; da notare inoltre la cura dei particolari, soprattutto nella realizzazione dello sfondo boschivo.

Nel secondo volume Sasha e l'amico gatto vengono spediti nel passato dal gran maestro di cerimonie del circo durante la notte di Ognissanti, i due incontreranno delle streghe, tra cui una giovane cieca di nome Chloe. Dopo un diverbio anche lei diventerà amica del piccolo mimo e del suo gatto, e tornerà con loro nel 1920, unendosi al circo.

Sopra: La raffigurazione di Chloe, una bambina abbandonata alla nascita dai genitori a causa della sua cecità, e in seguito trovata e allevata da delle streghe che le hanno insegnato la magia.

Tecnicamente, almeno nelle intenzioni dell'autrice, al secondo libro avrebbe dovuto far seguito anche un terzo, intitolato "El vampiro del las nieves", tanto che, in effetti, l'ultimo volume della serie si concludeva con queste parole: "Ma quella veglia si concludeva con l'arrivo dell'alba, quando quell'essere (un pipistrello) dalle ali robuste doveva rientrare nella sua tana, in attesa, con l'arrivo della neve, di una nuova avventura...". In  questo terzo capitolo, da quello che ho letto su internet, sarebbe stato introdotto il nuovo personaggio di Edmond; però, non so per quali motivi, questo seguito non è mai stato pubblicato e, oltre al titolo e ad una illustrazione, di esso non si sa più nulla.

Sopra: L'unica immagine che sono riuscita a trovare riguardante l'inedito terzo volume della serie, la quale probabilmente ritrae il vampiro Edmond, il nuovo personaggio che avrebbe dovuto essere introdotto nel nuovo libro "El vampiro del las nieves".

Per quanto riguarda le illustrazioni, come si può notare anche dalle immagini che ho riportato, lo stile adottato per queste opere è differente rispetto a quello utilizzato per creare "Favole". Infatti stavolta l'illustratrice ha voluto adottarne uno che si ispira in parte a quello dei manga (specialmente nella forma e nelle proporzioni del viso e degli occhi). Questa scelta è dovuta al fatto che probabilmente l'autrice ha voluto sperimentare una tecnica espressiva nuova, anche perché questa serie è indirizzata ad un pubblico più giovane rispetto a quello della sua opera precedente.
Infatti, se in "Favole" i testi erano composti da molte subordinate e metafore, in questo caso essi sono più semplici da comprendere, grazie all'utilizzo di frasi brevi e dirette. La storia è inoltre molto più semplice da seguire rispetto alla precedente, oltre che molto più breve; tuttavia penso che l'autrice, in questa nuova serie, abbia voluto presentare temi adulti come l'abbandono e la solitudine (specialmente quelli provati dai bambini), nonché la forza di reagire di fronte alle difficoltà della vita nella speranza di trovare un futuro migliore e trovare una nuova casa e dei nuovi affetti. La trama di questi libri illustrati, specialmente nel primo volume, potrebbe essere considerata una sorta di favola gotica, in quanto, se inizialmente la storia può apparire molto semplice, dopo una prima lettura si possono notare aspetti  e temi più complessi (l'emarginazione, la solitudine, la malattia, la morte, l'alcolismo, l'abbandono), e anche un po' cupi, che spesso compaiono anche nelle favole tradizionali. Tuttavia, proprio come nelle fiabe classiche, il protagonista, da una situazione di partenza sfavorevole, riesce a trovare la forza di reagire e di andare avanti, riuscendo ad ottenere, se non proprio un lieto fine da favola, almeno qualcosa di buono, come una nuova casa e dei nuovi amici.
Il cambio di stile è certamente notevole, e ho notato che alcuni suoi fans non hanno condiviso questa scelta, arrivando anche a definire i suoi disegni "sottotono", tuttavia, per quanto il modo di disegnare possa essere differente, per me le illustrazioni rimangono comunque molto curate, e presentano un loro fascino, specialmente se si riesce ad apprezzarne la nuova forma espressiva.
Le immagini presentano colori talvolta abbastanza cupi, come il nero, il grigio, il marrone e altre volte abbastanza vivaci, come il giallo, il viola, il verde, il rosso, tuttavia anche questi non sono mai troppo brillanti o accesi; molto utilizzato anche il bianco.

Sopra: Da notare l'interessante uso della prospettiva, che ci fa vedere il volto del soggetto in primo piano, leggermente girato nella direzione in cui il protagonista rivolge lo sguardo. Da notare anche i colori, che in questa immagine sono piuttosto cupi, come se fossero "sporchi", sebbene siano presenti anche rossi e gialli.

   
Sopra: L'immagine a sinistra ha colori cupi che ben si adattano all'atmosfera triste e mesta in essa rappresentata, mentre quella a destra presenta colori più accesi, in particolare il verde e il giallo. Da notare poi,  nell'immagine a sinistra, l'attenzione per i particolari nella realizzazione del paesaggio (le foglie e gli alberi, ma anche la statua del cimitero).

I volumi sono stati pubblicati in Spagna nel 2009 e nel 2010 dalla Norma Editorial, e in Italia dalla Rizzoli Lizard (la stessa casa editrice che aveva pubblicato anche "Favole") nei medesimi anni. I libri hanno entrambi 36 pagine e misurano 23,5 cm d'altezza e 18,5 cm di lunghezza. In Italia il costo di questi libri è di 15 euro, ma su internet è facile trovarli scontati del 15%.

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