lunedì 22 agosto 2022

TINTE FOSCHE ovvero L'inaspettato ritrovamento di una cartelletta contenente 40 acquerelli di DS e 10 racconti

Oggi torno a presentarvi un altro libro della casa editrice Caravaggio Editore, il quale è anche il volume inaugurale della collana "Sinistre Suggestioni" (di cui fanno parte anche i 6 volumi della serie "Le stanze infestate: tredici racconti di fantasmi e una casa delle bambole." di Enrico de Luca e Matteo Zannini): "Tinte fosche ovvero L'inaspettato ritrovamento di una cartelletta contenente 40 acquerelli di DS e 10 racconti". Si tratta di una raccolta di 10 racconti trascritti e annotati da un certo Arrigo D'Onofrio e accompagnati da 40 illustrazioni ad acquerello ad opera di Daniele Serra.

Sopra: La copertina color indaco su cui è possibile intravedere un paesaggio naturale, e su cui sfondo scuro spiccano le scritte bianche del (lungo) titolo.

La storia di come è nato questo volume è un po' particolare, infatti una nota dell'editore riporta: "Una serie di sfortunate coincidenze ha fatto sì che questo volume non fosse mai dato alle stampe prima d'ora. Nel 2008 tale Arrigo d'Onofrio ci ha fatto gentilmente pervenire del materiale che -a essere sinceri- non è mai stato nè visionato nè valutato. Solo un anno fa, in occasione di un trasloco dei nostri uffici, è spuntato fuori il plico..."
Praticamente molti anni fa, uno sconosciuto artista di nome Daniele Serra realizzò 40 acquerelli dalle "tinte fosche" che, assieme a 10 racconti gotici di grandi autori del passato, l'hanno accompagnato nel corso di una profonda crisi esistenziale. L'unica testimonianza di questa sua fase è una vecchia cartelletta ritrovata dal nostro Arrigo d'Onofrio, il quale la inviò alla casa editrice Caravaggio nel 2008. La cartella è stata però dimenticata, per poi essere riscoperta solo 12 anni dopo e pubblicata.
Come narra anche il (lungo) titolo, il volume contiene 10 racconti trascritti e annotati da Arrigo D'Onofrio e curati da Enrico De Luca: 
  1. La redenzione dei capilavori di Luigi Capuana
  2. La Casa che non c'era di Elia Wilkinson Peattie 
  3. L'apparizione del naufrago di Emilio Salgari  
  4. I gatti di Ulthar di Howard Phillips Lovecraft  
  5. Una storia di spettri di Charles Dickens 
  6. Un osso di morto di Ugo Iginio Tarchetti
  7. Il ritratto ovale di Edgar Allan Poe
  8. La festa privata di Emma Duffin  
  9. Lettera di un pazzo di Guy de Maupassant  
  10. Una sera d'estate di Ambrose Bierce
Sopra: Un acquerello che rappresenta una scena del racconto "La casa che non c'era" di Elia Wilkinson Peattie.

Come ho scritto anche sopra i 10 racconti sono accompagnati da 42 acquerelli a colori, realizzati da un certo Daniele Serra, che sono stati ritrovati in una cartelletta da D'Onofrio, il quale scrive in una lettera indirizzata alla redazione spiegando: "... v'invio unitamente a questa mia lettera tutto il materiale in mio possesso, rinvenuto nella bottega di un rigattiere che sono solito frequentare. Credo si tratti di un pezzo unico: una cartelletta che non sono in grado di datare con precisione, ma presumo sia di metà anni '90 del secolo scorso, nella quale un ignoto artista, che si firma con le iniziali D.S., ha raccolto 42 acquerelli dai soggetti inquietanti, accompagnandoli con 10 racconti anch'essi piuttosto sinistri, usciti dalla penna di noti autori del genere".
Le immagini in effetti sono molto inquietanti e hanno per soggetti scene (vagamente) descritte o comunque presenti nei racconti contenuti nel volume; molti disegni ritraggono volti femminili, case, giardini e barche in mare.

 
Sopra: Questi due acquerelli sono tratti dai racconti "I gatti di Ulthar" (a sinistra) e "L'apparizione del naufrago" (a destra) ad esempio mostrano come soggetti un albero in un giardino e una barca in mezzo al mare.

Ciò che rende così inquietanti queste immagini, più che i soggetti in sè, sono i tratti e i colori con cui sono state realizzate. Tratti sfuggenti e poco precisi, tipici della tecnica degli acquerelli, che fonde vari colori ed elementi, tinte che sono sempre molto cupe e, come suggerisce anche il titolo, fosche.
Lo stesso artista afferma infatti: "Ho portato a termine anche l'ultimo acquerello, in tutto sono 40; tanti quanti i giorni che ho impiegato a farli. Ho riguardato i racconti che mi hanno accompagnato in questa prova e che mi hanno ispirato, non manca niente, tutte le paure e le angosce sono qui, su questi fogli". 
Nei disegni infatti predominano colori dalle tonalità molto cupe e oscure, in particolare l'Indaco (un blu scuro e cupo) e il Terra di Cassiel (un marrone scuro), due colori ad acquerello che quando vengono mescolati assieme formano una tinta simile al nero (negli acquerelli non esiste infatti il nero puro).

 
Sopra: Le immagini hanno tratti sfuggenti e poco precisi (tipici della tecnica degli acquerelli, che fonde vari colori ed elementi) e tinte che sono sempre molto cupe e, come suggerisce anche il titolo, fosche.
 
"TINTE FOSCHE ovvero L'inaspettato ritrovamento di una cartelletta contenente 40 acquerelli di DS e 10 racconti" è un bel volume illustrato molto interessante, che presenta al lettore dieci racconti paurosi e inquietanti scritti da grandi autori del passato.
Sono brevi racconti di spettri e di apparizioni che si mettono in contatto col mondo dei viventi, spesso per poter far soddisfare qualche richiesta (come farsi fare un ritratto o riottenere l'osso della rotula, oppure anche solo per fare un saluto a un vecchio conoscente), mentre altre volte vediamo ignare persone entrare semplicemente in contatto con qualcosa di inspiegabil e sovrannaturale. Devo dire di aver apprezzato tutte le storie, di cui avevo letto in precedenza solo "Il ritratto ovale" di Poe e "Lettera di un pazzo" di Maupassant.
La cosa però più interessante e ammaliante riguardo a questo'opera, curiosamente, non sono tanto le storie contenute in esso, ma piuttosto la storia che vi è dietro: il fatto che i materiali che lo compongono fossero stati spediti in redazione ma che furono persi e dimenticati, e poi riscoperti e pubblicati solo più di una decina di anni più tardi (quando colui che aveva inviato i materiali, Enrico D'Onofrio, tra l'altro, a quanto pare era già deceduto); oppure il come sono nati questi acquerelli che accompagnano i racconti.
E' come se l'artista infatti, ad un certo punto della sua vita, avesse sentito il bisogno di rappresentare sui fogli qualcosa di inquietante, per esprimere le paure e le angosce che egli sentiva dentro di sè. A quanto pare però egli si vergognava di tali suggestioni, infatti scrive: "E se qualcuno venisse in possesso di questa cartelletta? Se ne vedesse il contenuto? Proverei imbarazzo e vergogna; i miei quadri sempre così luminosi, vividi, rassicuranti… e ora questi acquerelli che hanno portato alla luce le tinte fosche del mio animo che forse non conosco ancora". Pur vergognandosene e desideroso di nasconderli però egli ammette che non gli è dispiaciuto realizzarli, in quanto crearli gli ha portato un certo godimento e soddisfazione.
Insomma, questo è uno di quei casi in cui, oltre ad essere molto interessante il libro, lo è anche la vicenda che sta dietro l'oggetto e che dona al lettore un'ulteriore livello di esperienza, che la casa editrice ha tenuto a conservare riproducendo le pagine contenute nella carteletta nel modo più fedele possibile: i racconti è come se fossero scritti con una macchina da scrivere e per gli acquerelli è stata usata una carta speciale; nel libro è contenuto perfino un foglietto piegato e chiuso da un adesivo con scritto "non aprire prima di aver letto l'ultimo racconto" che contiene il finale (ritrovato) appunto dell'ultimo racconto che risultava incompleto. 
Purtroppo la storia che c'è dietro al libro è frutto di un'invenzione (se fosse stata vera sarebbe stata molto intrigante), ma il volume rimane comunque un'interessante esperimento editoriale ad opera di Enrico de Luca.
 
Tale libro illustrato è stato pubblicato nel 2001 dalla Caravaggio Editore; ha una copertina flessibile, misura 23 cm d'altezza e 18 cm di lunghezza, ha 144 pagine e costa 24,90 euro.
 
Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo. 

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