lunedì 29 maggio 2017

Il lago dei cigni di Charlotte Gastaut

"Il lago dei cigni" di Charlotte Gastaut è un'opera realizzata con la tecnica del paper cutting tratta dal libretto dell'omonimo balletto di Ciaikovski, realizzato tra il 1875 e il 1876.

Sopra: I colori nero e oro della copertina riprendono quelli presenti all'interno dell'opera.

Questo libro illustrato narra di un principe che "Sognava il grande amore", ma i suoi genitori, impazienti di vederlo sposato, avevano deciso di organizzare un ballo dicendogli che la sera dopo avrebbe dovuto scegliere la sua futura sposa. Il Principe, per la disperazione, fugge nella foresta, dove incontra per la prima volta la Principessa dei Cigni, la quale spiega al giovane di come lei e le sue dame di compagnia siano state trasformate in cigni, da molti anni ormai, da un Mago. Solamente allo scoccare della mezzanotte, e per poche ore, tornano ad assumere il loro vero aspetto. Il Principe, già innamorato della fanciulla, le chiede se c'è un modo per rompere l'incantesimo, e la ragazza gli spiega che solo un amore sincero potrebbe liberarle. Il Principe si dichiara così alla Principessa, spiegandole che il giorno dopo, durante un ballo organizzato dai genitori, la presenterà a questi utili e la sposerà.
La sera seguente, però, allo scoccare della mezzanotte, appare il Mago assieme a una fanciulla che assomigliava moltissimo alla Principessa dei Cigni, ma che indossa un vestito di piume nere. Il giovane, scambiandola per l'amata la presenta ai genitori, così, quando la vera Principessa arriva vede il proprio Principe assieme a un'altra, che si rivelerà essere la figlia del Mago. Poiché la Principessa nel frattempo è fuggita, il Principe, capito l'errore, la insegue, così il Mago, vedendo fallito il suo piano di far sposare la figlia col Principe, decide di sfidare a duello quest'ultimo.
Terminato e vinto il duello il giovane corre e ritrova la sua amata, baciandola e liberandola così dall'incantesimo, e il giorno dopo i due si sposeranno.
Qualcuno avrà forse già notato che in questa versione sono state apportate alcune modifiche alla storia originaria del balletto di Ciaikovski:
- Il Principe (di nome Siegfried) incontra la Principessa dei Cigni (Odette) e le damigelle di questa il giorno in cui sta festeggiando il suo compleanno assieme ai suoi amici, durante una battuta di caccia.
- La principessa Odette spiega al principe che solo una promessa di matrimonio fatta in punto di morte può rompere l'incantesimo.
- Siegfried scorge Odette attraverso un'arcata del castello, e non perché la ragazza entra nella sala.
- Siegfried cerca di salvare Odette, morente, ma una tempesta si abbatte sul lago e le acque inghiottono i due innamorati.
In realtà il finale della versione della Gastaut può essere ricondotto ad altre versioni modificate del balletto originale di Ciaikovski, in particolare quella del 1953 di Vladimir Bourmeister, in cui Siegfried riesce a sconfiggere il mago Rothbart a seguito di un combattimento, così Odette può riacquistare le sue sembianza umane e vivere il proprio sogno d'amore con il principe.

La parte forte di questo libro sono però i disegni e le figure create tramite la tecnica del paper cutting, cioè dell'intaglio delle pagine. Tramite questa tecnica l'autrice ha infatti saputo creare scene ricche di particolari e minuziosamente ritagliate.

Sopra: Una delle pagine le cui figure sono realizzate tramite la tecnica del paper cutting. Da notare la ricchezza di dettagli creati tramite l'intaglio.

Nelle illustrazioni dell'opera, realizzate in modo alquanto stilizzato, compaiono solo alcuni colori: il nero, il blu, il bianco e l'oro. Tramite l'utilizzo di queste tinte la Gastaut ha disegnato i paesaggi che fanno da sfondo alle pagine intagliate: creando, ad esempio, cieli dorati, cigni bianchi, alberi e foreste nere. Talvolta tali colori sono stati usati anche per dar forma a dei piccoli elementi (soprattutto fiori) sulle stesse pagine intagliate.

Sopra: Come si può vedere anche da questa immagine l'artista ha utilizzato solo poco colori per raccontare questa versione del Lago dei Cigni: il nero, il bianco e l'oro.

Sopra: Talvolta l'autrice utilizza i colori per creare dei piccoli elementi da disegnare anche sulle pagine intagliate, che altrimenti risulterebbero di un'unica tinta. Ad esempio in questo caso la Gastaut ha inserito nella pagina nera intagliata dei fiori bianchi e dorati.

L'autrice sfrutta bene l'uso delle pagine realizzate con il paper cutting, facendo in modo che il lettore possa apprezzarle sia da un lato che dall'altro (in un modo analogo a quello visto in un'altra opera realizzata con la medesima tecnica: "La mia giungla" di Antoine Guilloppé), grazie alla specularità delle immagini e alle modifiche apportate agli sfondi e ai colori (per esempio alcune volte una pagina intagliata può essere di un colore da un lato e di un altro dall'altro).


Sopra: In queste scene possiamo apprezzare come la Gastaut riesca a sfruttare la specularità dell'immagine realizzata tramite l'intaglio, i colori (notare come la pagina intagliata passi da dorata a nera, portando a modificare anche il colore dei fiori che vi sono disegnati) e gli sfondi, per dare al lettore l'idea che la Principessa Cigno sia scappata dal palazzo. 


Sopra: In questo caso la pagina intagliata, che si inserisce fra due normali, viene sfruttata dall'autrice per dare al lettore l'idea della distanza che separa i due protagonisti nella scena in cui il Principe si lancia all'inseguimento della fanciulla dopo che questa è fuggita dal ballo recandosi al lago.

Quest'opera della Gastaut è un bel libro, elegante e raffinato, che sfrutta con maestria la tecnica del paper cutting per raccontare la storia liberamente tratta dal balletto di Ciakovki, concludendola però con un finale lieto.

Quest'opera è stata edita in originale col titolo "Le lac des Cygnes", dalle Editions Amaterra nel 2012 ed è poi stata pubblicata in italiano, sempre nel 2012, dalla Rizzoli. Il libro ha 40 pagine, la copertina rigida, misura 32,5 cm d'altezza e 29,5 cm di lunghezza e costa 22 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

lunedì 22 maggio 2017

Drake's comprehensive compendium of Dragonology

"Drake's comprehensive compendium of Dragonology" è un altro titolo che fa parte della fortunata serie delle Ologie. Quest'opera, in particolare, è uno dei molteplici materiali connessi al volume di "Dragologia" (di cui ho parlato nello speciale dedicato a questa serie, di cui potete trovare qui la prima parte), il primo titolo della collana, uscito nel 2003 in inglese e pubblicato in italiano l'anno successivo.

Sopra: La (splendida) copertina del "Drake's comprehensive compendium of Dragonology" è completamente rossa, ricoperta interamente da disegni e decorazioni nere in rilievo. Al centro presenta un'immagine a colori di un drago, mentre le scritte nere del titolo sono contenute in striscioni decorativi dorati.

Come di consuetudine con i libri appartenenti alla serie delle Ologie anche questo volume si apre con una nota dell'editore che, in questo caso, riporta che "This compendium appears to have been first published for a limited audience in 1912, and contains a summation of Drake's many years of research  (ricerche) into the lives of dragon. Whilst (nonostante) every effort (sforzo) has been made to reproduce the book in its original form, it must be noted, albeit (anche se) with considerable regret (rammarico), that the publisher has been unable (è stato incapace) to find any dragons still (ancora) in existence and therefore (pertanto) cannot verify the many interesting fact about them contained herein (qui)".
Come viene spiegato anche nella nota dell'editore, quest'opera si presenta come una raccolta delle ricerche e delle conoscenze del dott. Drake sui draghi. Il libro è infatti diviso in cinque parti, ognuna delle quali affronta un diverso aspetto di questi animali:
- La prima parte è una guida alle specie di draghi. Qui il lettore ritroverà specie già comparse in altri volumi della serie (tra cui il principale "Dragologia", ma anche opere secondarie come "Dragologia applicata: quaderno di esercizi" e "Dragologia. Manuale tecnico per dragologi"), ed altre completamente nuove. Per ogni specie vengono indicati: l'habitat, la taglia, una descrizione generale, il colore, la presenza di scaglie o spine, una descrizione della testa con la presenza o meno di corna, il tipo di richiamo, il cibo di cui si nutre, la tana, le forme di attacco, e infine sono presenti anche delle note generali.
- La seconda parte si occupa della biologia dei draghi. Qui vengono spiegati sia la loro struttura fisica (come ad esempio la struttura scheletrica) che i loro comportamenti (tra cui la riproduzione).
- La terza parte tratta delle abitudini e degli habitat dei draghi, occupandosi di temi come i luoghi da loro abitati, i modi in cui si procurano il cibo, di cosa si nutrono, le forme di comunicazione e i loro comportamenti abituali.
- La quarta parte parla delle relazioni tra umani e draghi. Qui, in particolare, viene trattata la storia della dragologia e il ruolo del dragologo. E' anche spiegata la comunicazione con i draghi e la loro scrittura, nonché le tracce e i segni lasciati da essi e che ne indicano la presenza in un certo territorio.
- La quinta ed ultima parte è dedicata a come praticare la dragologia, insegnando ad esempio a curare draghi malati o feriti, oppure spiegando come tenere un diario da dragologo, come disegnare i draghi, ecc...

Sopra: La foto di una pagina tratta dalla quinta ed ultima parte del volume, in cui viene insegnato al lettore come disegnare un drago e come colorarlo.

L'intero manuale è inoltre accompagnato da molteplici illustrazioni realizzate da Wayne Anderson, Douglas Carrel, Nick Harris, Tomislav Tomic ed Helen Ward, tutti artisti che hanno lavorato anche ai disegni dei libri della serie principale delle Ologie.
Le illustrazioni presenti nel volume sono per la maggior parte in bianco e nero, e solamente alcune sono state colorate. I disegni si presentano comunque belli e ben fatti, ricchi di numerosi dettagli e particolari.

Sopra: Due pagine tratte dalla prima parte del libro, in cui vengono descritte le varie razze e specie di draghi (in questo caso quella del Knucker). Come si può vedere le pagine sono ricche di informazioni e di illustrazioni, di cui quella del drago risulta anche molto dettagliata.

La cosa più interessante da segnalare è probabilmente il fatto che in quest'opera l'aspetto di molti dei draghi che il lettore aveva conosciuto in altri volumi della serie delle Ologie, ha subìto qualche cambiamento nell'aspetto (un restyling insomma). Infatti, se in altri manuali spin-off di "Dradologia" i disegni in essi contenuti riprendevano quelli dell'opera principale, con questo "Drake's comprehensive compendium of Dragonology" si è invece deciso di ridisegnare le varie razze di draghi, apportando evidentemente qualche cambio di stile.

  

  
Sopra: Nonostante l'evidente cambiamento di stile, l'aspetto di alcune razze di draghi è comunque rimasto piuttosto simile a quello visto nelle altre opere della serie, come nel caso delle due razze di draghi che vi ho riportato qui sopra: un Amphithere (più in alto) e un drago Marsupiale (più in basso), di cui potete vedere nelle foto a sinistra la versione originale e a destra quella presente nel "Drake's comprehensive compendium of Dragonology".

  

  
Sopra: In altri casi, invece, il cambiamento d'aspetto è stato piuttosto notevole, come nel caso di queste due razze di draghi: il drago dei Ghiacci (più un alto) e un Lung Cinese (più in basso). Anche in questo caso a sinistra ho riportato la versione originale e a destra quella presente in "Drake's comprehensive compendium of Dragonology".

"Drake's comprehensive compendium of Dragonology" è un ottimo titolo che si aggiunge alla lista dei materiali connessi alla serie delle Ologie. Fra tutti i titoli della serie è probabilmente quello più ricco di informazioni, e permette al lettore di conoscere, in una sola volta, tutte le varie razze (vecchie e nuove) e molto altro materiale riguardo ai draghi che precedentemente era stato suddiviso tra i vari volumi spin-off del libro di "Dragologia".
Un'opera che ogni appassionato della serie delle Ologie (e in particolare della branca della dragologia) non può farsi mancare, anche se in questo caso mancano i materiali aggiuntivi presenti solitamente nella maggior parte degli altri titoli della serie (come le buste che si aprono con le lettere dentro, gli oggetti, veri o finti, estraibili dalle pagine del libro ecc..). Tale mancanza viene comunque compensata dalla notevole quantità di pagine, tutte ricchissime di informazioni e di illustrazioni, che compongono questo manuale (182 appunto).

Quest'opera è stata edita nel 2009 dalla Candlewick Press; ha 182 pagine, misura 27 cm d'altezza e 23,7 cm di lunghezza e costa 19,99$ .

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

lunedì 15 maggio 2017

Madame Butterfly di Benjamin Lacombe

Con questo libro illustrato l'artista francese Benjamin Lacombe riprende e illustra la famosa opera lirica di Puccini "Madame Butterfly", composta tra il 1901 e il 1903.

Sopra: La copertina di "Madame Butterfly" illustrata da Benjamin Lacombe mostra la geisha circondata da farfalle blu.

Questo albo illustrato da Benjamin Lacombe riprende la storia e le vicende dell'omonima opera di Puccini, riscrivendo però in testi i prosa, narrati in prima persona da Pinkerton, e quindi attraverso il suo punto di vista.
La versione di Lacombe inizia con un prologo, in cui il protagonista maschile della vicenda, il luogotenente Pinckerton, racconta al lettore come conobbe Butterfly: in una famosa casa del tè (il Giardino dei Fiori). 
Anche questo testo è diviso in tre atti, come l'opera originale, tuttavia il primo atto non si apre subito con il matrimonio tra Pinckerton e Madame Butterfly, ma con la richiesta del primo a un intermediario, Goro, di sposare la geisha. Sempre nel primo atto Pinkerton conosce Butterfly e la famiglia di quest'ultima. A questo punto, inoltre, nel libro di Lacombe viene ripreso molto similmente un dialogo presente anche nell'opera di Puccini:
Versione di Puccini:
"Nessuno confessa mai nato in 
povertà, 
non c'è vagabondo che a sentirlo 
non sia 
di gran prosapia. Eppur
conobbi la ricchezza. Ma il turbine 
rovescia
le querce più robuste… e abbiam (io e le mie amiche)
fatto la geisha 
per sostenerci."
Versione Di Benjamin Lacombe: "Nessuno confessa mai di essere nato povero, e non esiste un vagabondo che, a sentirlo, non sia di alto lignaggio. Anch'io ho conosciuto la ricchezza. Come il temporale abbatte la quercia più robusta, così io ho dovuto fare la geisha per mangiare…."
L'atto si conclude col matrimonio tra i due.

Sopra: In questa immagine Lacombe ha rappresentato gli attimi passati insieme di Pinkerton e Madame Butterfly prima delle loro nozze.

Il secondo atto della versione di Lacombe si apre con Madame Butterfly e Pinckerton che, dopo essersi sposati, si recano alla loro nuova casa. Butterfly chiede il permesso al marito di tenere alcuni oggetti di sua proprietà e lo informa, così come nell'opera di Puccini, di essere intenzionata a convertirsi alla religione del marito. Nell'opera di Lacombe ciò avviene dopo il matrimonio, mentre in quella di Puccini questo accade poco prima della cerimonia nuziale.
Nella versione di Lacombe il protagonista narra inoltre della sua vita con la fanciulla e del momento in cui le comunica di dover ripartire per l'America, promettendole di ritornare quando il pettirosso farà il suo nido.
Il secondo atto dell'opera di Puccini si apre invece con Madame Butterfly che aspetta il ritorno del marito, e continua con l'arrivo a casa della fanciulla di Sharpless (console degli Stati Uniti a Nagasaki), il quale cerca di spiegare alla fanciulla che il marito l'ha abbandonata.
Il terzo atto della versione di Lacombe inizia con Pinckerton che comunica a Sharpeless, tramite una lettera, il suo matrimonio con Kate (una donna americana), e chiede al console di sbarazzarsi di Butterfly informandola della situazione. Sharpless farà quanto chiesto dal luogotenente, comunicando alla giovane i fatti avvenuti e le decisioni del marito (riprendendo alcuni dialoghi dal secondo atto della versione di Puccini).
Nella versione di Lacombe, mentre Sharpless sta tentando di convincere Butterfly del fatto che Pinkerton non tornerà più da lei, questo sbarca assieme alla nuova moglie per chiedere a Butterfly di lasciargli portare il figlio in America. Dopo aver compreso le intenzioni del marito Butterfly si ritira in camera da letto e si uccide. 
Nella versione di Puccini, invece, Sharpless viene a conoscenza dell'esistenza del figlio del luogotenente durante la conversazione con Butterfly e informa di ciò Pinkerton, che giungerà a casa di Butterfly, assieme a Kate, nella seconda parte del secondo atto (il terzo). 
Le ultime battute della versione di Puccini, infine, sono state riprese anche in quella di Lacombe, se non che nell'opera di Puccini Butterfly benda suo figlio per non farlo assistere alla morte della madre, poiché egli era entrato nella sua stanza, mentre nella versione di Lacombe il bambino era rimasto a giocare all'esterno.

  
Sopra: Madame Butterfly rappresentata di spalle da Lacombe, con due ali di farfalla sulla schiena e con addosso un bel chimono.

Gli atti della vicenda sono accompagnati dalle splendide illustrazioni dell'artista Benjamin Lacombe, ricche di colori intensi e brillanti e di dettagli. Le illustrazioni di Lacombe riescono a rendere perfettamente tutta la delicatezza, la grazia e la bellezza di un personaggio femminile come Madame Butterfly. Questo perché l'artista non si è limitato a rappresentare l'aspetto esteriore della fanciulla, ma, tramite le sue illustrazioni, ha cercato di comunicare anche aspetti dell'anima della ragazza: i suoi pensieri, le sue emozioni e il suo carattere.

Sopra: Le rappresentazioni di Madame Butterfly di Lacombe riescono a rendere tutta la grazie, la bellezza, la delicatezza e la fragilità di questo personaggio femminile, che l'artista rappresenta sempre, nelle sue illustrazioni, assieme a delle farfalle. Da notare la ricchezza, la luminosità e la corposità dei colori, nonché la ricchezza dei dettagli di questa illustrazione.

  
Sopra: Tramite le sue illustrazioni Lacombe è riuscito a comunicare anche i pensieri, le emozioni e il carattere della giovane geisha. Nell'immagine a sinistra, ad esempio, ha rappresentato la ragazza come se fosse avvolta in un bozzolo, assieme al figlio dal quale non vorrebbe separarsi, appesa ai rami tramite i suoi lunghi capelli. Nell'immagine a destra l'artista ha rappresentato la giovane, mentre si trucca con sguardo triste, assieme a un cigno, simbolo di innocenza, purezza, bellezza, forza, coraggio, amore sincero e di fedeltà verso il proprio compagno (tutte qualità che si possono associare anche a Butterfly).  

Oltre a queste illustrazioni, in quest'opera ne sono presenti anche altre di un altro tipo. Infatti la struttura di questo libro è molto particolare: a fisarmonica. Le pagine di cui è composto non sono rilegate come al solito, ma, volendo, possono essere dispiegate, andando a formare uno striscione lungo 10 metri, il cui retro è interamente disegnato, andando a formare un'illustrazione lunga, appunto, dieci metri. I disegni presenti sul retro delle pagine non sono colorati, solamente i bordi interni ed esterni delle immagini sono stati tratteggiati, principalmente con colori quali il nero, il blu e qualche volta anche col rosso. Si dipana così un'illustrazione composta da parti più ricche e piene ed altre più vuote, con meno elementi, anche se comunque tutti i soggetti rappresentati sono molto ricchi di particolari e molto curati.

  
Sopra: Alcune parti dell'illustrazione lunga dieci metri presente sul retro dei fogli. Come si può vedere, questa immagine non è colorata, solamente i contorni delle figure presentano tinte differenti come il blu e il nero (per la maggior parte), anche se in alcuni casi Lacombe ha utilizzato anche il rosso.

Questo si presenta come uno splendido libro illustrato ispirato alla celebre opera di Puccini, una nuova versione della storia raccontata dal punto di vista di un pentito Pinkerton. Un'opera di notevoli dimensioni, accompagnata da splendide tavole ad olio dai colori pieni, vivaci e brillanti, capaci di mostrarci gli eventi della vicenda e di darci una nuova immagine, più sfaccettata, di Madame Butterfly, comunque sempre rappresentata con grazia e delicatezza. Un'opera che può aiutare il grande pubblico, tra cui anche i più giovani, ad avvicinarsi alla grande opera di Puccini.

Quest'opera è stata edita in originale, sempre col titolo "Madame Butterfly", dalle Editions Albin Michel nel 2013; è poi stata pubblicata in italiano nel 2014 dalla Rizzoli. L'opera ha 30 pagine, la copertina rigida e misura 38,8 cm d'altezza e 27,5 cm di lunghezza e costa 30 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

lunedì 8 maggio 2017

Cenerentola di Valeria Docampo

Questa versione di "Cenerentola" illustrata da Valeria Docampo, e i cui testi sono stati adattati da Valentina Deiana e Mattia Fontana,  fa parte della collana di "Fiabe preziose", di cui avevo già parlato in questo post. Una collana che fa illustrare le fiabe da grandi artisti italiani e stranieri, con tratto fresco e originale,  "Per raccontare ai più piccoli tutta la magia delle più celebri storie della tradizione popolare".

Sopra: La copertina della versione Delux della fiaba di Cenerentola illustrata dalla Docampo, in cui la protagonista appare vestita per andare al ballo.

Come ho detto all'inizio i testi di questa versione sono stati riscritti da Valentina Deiana e Mattia Fontana. Rispetto alla versione originale di Perrault, da cui questa fiaba è tratta, questa riporta gli eventi accaduti anche nella fiaba originale piuttosto fedelmente, anche se in maniera più riassunta e concisa, utilizzando quindi un linguaggio e uno stile differenti.
Confrontiamo un paio di stralci di testo tratta dalle due differenti versioni:
Inizio della versione originale di Perrault (tratta dal libro "Tutte le fiabe" di Charles Perrault della Donzelli Editore):
- "C'era una volta un gentiluomo che ebbe la sventura di perdere la moglie più bella e dolce del mondo. Rimasto solo, con un'unica figlia bella e dolce come la madre, sposò in seconde nozze una donna altezzosa e dispotica, che aveva due figlie altrettanto altezzose e dispotiche."
Inizio della versione illustrata dalla Valeria Docampo:
- "C'era una volta un uomo che, rimasto vedovo, sposò in seconde nozze una donna altezzosa e prepotente. Questa donna aveva due figlie tali e quali a lei: altezzose, perfide e scortesi. Anche l'uomo aveva una figlia, e lei assomigliava alla povera mamma, che ormai non c'era più, ed era dolce e buona come non se ne erano mai viste."

- Il momento in cui Cenerentola prova la scarpina nella versione originale di Perrault (tratta dal libro "Tutte le fiabe" di Charles Perrault della Donzelli Editore):
"Cenerentola, che le guardava (le sorelle), disse ridendo:
<<Provate un po' a vedere se va a me!>>
Le sorelle scoppiarono in una risata di scherno, ma il messo del principe guardò la fanciulla e, giudicandola molto bella, si dichiarò d'accordo, poiché l'ordine era di far provare la scarpetta a tutte le fanciulle del del regno. Quindi fece accomodare Cenerentola e , avvicinando la scarpetta al suo piede, vide che questo vi entrava a meraviglia, come fosse stato un calco di cera. Grande fu lo stupore delle sorelle, e ancora più grande fu quando Cenerentola tirò fuori dalla tasca del grembiule l'altra scarpetta e si infilò anche quella."
- Il momento in cui Cenerentola prova la scarpina nella versione illustrata dalla Valeria Docampo:
"Allora Cenerentola si fece timidamente avanti e chiese il permesso di poter fare il tentativo. Il funzionario, colpito dalla bellezza della fanciulla, si inginocchiò ai suoi piedi e gliela fece provare. Che sorpresa quando il piedino della ragazza si infilò senza alcuna difficoltà! Soltanto allora Cenerentola estrasse anche l'altra scarpetta di cristallo, che aveva custodito segretamente per tutti quei giorni, senza farne parola con nessuno, e la indossò."

Nonostante la versione della Docampo sia più breve, la successione degli eventi è comunque stata rispettata e i contenuti della storia originale sono tutti presenti, ad eccezione di un dettaglio che riguarda proprio il finale della fiaba: nella versione di Perrault viene anche narrato che, dopo le nozze col principe, Cenerentola farà venire le sorelle a palazzo e che le farà sposare con due gentiluomini. Quest'ultimo passaggio manca infatti nella versione della Docampo, che invece termina così: "Poi Cenerentola fu portata al cospetto del Principe, che le dichiarò il proprio amore. I due si sposarono con una magnifica festa e vissero per sempre felici e contenti". Da notare inoltre la presenza del classico "E vissero sempre felici e contenti", che nella versione di Perrault non esiste.

Sopra: Il momento in cui Cenerentola prova la scarpetta di cristallo indossando, poi, anche l'altra. Notare come il colori degli abiti e dello sfondo siano molto smorzai e poco brillanti.

Le illustrazioni della Valeria Docampo sono sempre belle e molto graziose, caratterizzate da tratti morbidi e tondeggianti. I colori utilizzati dall'artista hanno dei toni piuttosto smorzati, tanto da non apparire mai molto brillanti e accesi.


Sopra: Due illustrazioni della Docampo presenti nel libro che rappresentano una (quella più in alto) il momento in cui la fata madrina appare a Cenerentola, e l'altra (quella più in basso) la vestizione della ragazza da parte della fata. Da notare le linee morbide e tondeggianti dei disegni.

Nella versione Delux, inoltre, alla fine è presente una parte che si intitola: "Cenerentola: come disegnare una principessa", in cui l'artista mostra al lettore il processo attraverso cui dagli schizzi è arrivata a elaborare i disegni completi e colorati che si possono ammirare all'interno dell'albo.


Sopra: Nella versione Delux sono presenti alcune pagine in cui viene mostrato il processo che ha portato alla creazione delle illustrazioni del libro, come quelle che vi ho riportato qui sopra.

Questa versione della fiaba di Cenerentola, nonostante i cambiamenti apportati ai testi, rimane comunque una buona versione della fiaba,  magari maggiormente adatta ai bambini più piccoli, in quanto tutti gli eventi presenti nella versione originale sono comunque stati riportati fedelmente, se non per il cambio di stile dovuto alla riscrittura dei testi. Le deliziose e incantevoli illustrazioni della Valeria Docampo sono inoltre un ottimo accompagnamento per questa fiaba.

Di questo albo illustrato esistono tre edizioni, tutte edite dalla DeAgostini
- Nel 2015 viene pubblicata la versione Delux, dalla copertina rigida imbottita e con 48 pagine. Questa edizione misura 31 cm d'altezza e 28,5 cm di lunghezza e costa 12,90 euro.
- Sempre nel 2015 viene edita l'edizione della collana delle "Fiabe Cucù" (che presenta alette e finestrelle che i bambini più piccoli possono aprire), con 8 pagine e che costa 11,90 euro.
- Nel 2016 viene pubblicata un'edizione con la copertina flessibile, con 32 pagine, che misura 27,4 cm d'altezza e 23,8 cm di lunghezza e che costa 5,90 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

lunedì 1 maggio 2017

STEAMPUNK: Poe di Edgar Allan Poe, Zdenko Basic e Manuel Sumberac

"STEAMPUNK: Poe" è un libro che contiene alcuni dei racconti e delle poesie di Edgar Allan Poe accompagnati dalle illustrazioni, in stile steampunk, di Zdenko Basic e Manuel Sumberac. L'opera fa parte di una collana, dal nome "Steampunk" appunto, che comprende anche altre opere di scrittori classici, testi sempre accompagnati dalle illustrazioni di Zdenko Basic e Manuel Sumberac. Gli altri titoli della collana sono: "STEAMPUNK: Mary Shelley's Franchenstein" del 2012, "STEAMPUNK: H.G. Wells" del 2013 e "STEAMPUNK: Charles Dickens A Christmas Carol" del 2014.

Sopra: La copertina del volume "STEAMPUNK: Poe" richiama anch'essa elementi tipici dello stile stempunk (come le rotelle degli ingranaggi), uniti a quelli associati solitamente a Edgar Allan Poe (il corvo).

Come ho detto all'inizio, questo libro illustrato contiene alcuni dei racconti e delle poesie di Edgar Allan Poe. In particolare sono presenti i racconti di: "The Masque of the Red Death", "The Tell-Tale Heart", "The fall of the House of Usher", "The Murders in the Rue Morgue", "The Baloon-Hoax", "The Spectacles" e "The system of Doctor Tarr and Professor Fether". Le poesie presenti invece sono: "The Raven", "To Helen", "The city In the Sea", "A Dream Within a Dream", "The conquer Worm", "The Bells".
Sui testi non c'è molto altro da dire: sono quelli scritti da Edgar Allan Poe (uno dei maggiori esponenti del romanzo gotico, che ha apportato anche delle innovazioni al genere, anche se egli non scrisse solo racconti del terrore, ma anche polizieschi, gialli psicologici, racconti umoristici e satira letteraria), dei classici della letteratura inglese, di cui i critici hanno già detto abbastanza.

Ciò che distingue questa edizione da altre sono soprattutto le illustrazioni (37 per la precisione) in essa presenti, realizzate dagli artisti croati Zdenko Basic e Manuel Sumberac. Come suggerisce anche il nome della collana di cui questo volume fa parte, le immagini realizzate per quest'opera (così come quelle degli altri titoli della serie) hanno tutte uno stile che richiama i tratti dello steampunk, un filone che inserisce una tecnologia anacronistica all'interno di un'ambientazione storica passata (solitamente la Londra vittoriana dell'Ottocento). Nelle illustrazioni di Basic e Sumberac vediamo infatti comparire, all'interno di ambientazioni Ottocentesche, elementi quali arredi, abitazioni e abiti in stile steampunk.
Inoltre i contorni di ciascuna illustrazione sono lavorati e decorati in modo da far loro assumere la forma  di meccanismi e di ingranaggi.

     
Sopra: La presenza di elementi steampunk si può notare, in queste due illustrazioni, dall'aspetto degli oggetti, delle maschere, degli abiti (soprattutto nell'immagine a sinistra, tratta dal racconto "The Masque of the Red Death") e degli ambienti (nell'immagine a destra, dal racconto "The Murders in the Rue Morgue"). Da notare inoltre i contorni delle illustrazioni, composti da ingranaggi e parti meccaniche (con tanto di omini che vi camminano sopra).

I personaggi che compaiono nelle varie immagini hanno tutti un aspetto molto realistico, ad eccezione di colui che dovrebbe essere probabilmente il protagonista del racconto (solitamente il narratore), che viene disegnato dall'artista con un aspetto particolare, maggiormente stilizzato.

  
Sopra: I personaggi ritratti nelle illustrazioni hanno un aspetto molto realistico, come si può vedere nell'immagine a sinistra, tratta dal racconto di "The system of Doctor Tarr and Professor Fether", nonostante gli abiti e gli accessori in stile stempunk. L'unica eccezione è il protagonista (e di solito anche narratore) dei vari racconti, che invece ha un aspetto particolare, come si può vedere nell'immagine a destra, tratta dalla poesia "The Raven".

Le illustrazioni hanno dei toni cupi, e infatti la maggior parte di esse risulta alquanto scura, sebbene siano sempre presenti anche dei punti più luminosi e colorati.
I disegni si presentano molto ricchi e dettagliati, permettendo al lettore di immergersi negli ambienti e nelle situazioni dall'atmosfera cupa e misteriosa di queste immagini, atmosfera che ben si adatta a quella dei racconti del libro. Come scritto nella sopraccoperta infatti "The classic works (lavori) of Edgar Allan Poe are presented in their original form, with the dark tales (racconti) of horror and mystery heightened (accresciuti) by equally (ugualmente) dark and mysterious Steampunk illustrations".

  
Sopra: Le illustrazioni di Basic e Sumberac hanno toni cupi ed ambientazioni oscure, anche se nelle immagini sono sempre presenti anche zone più luminose e colorate (come il cielo dietro la casa o la luna dietro la figura della Morte Rossa e il mantello rosso sangue di quest'ultima), come si può notare, ad esempio, da queste due immagini, di cui quella a sinistra tratta dal racconto "The fall of the House of Usher" , e quella a destra da "The Masque of the Red Death" . 

Una raccolta di alcuni racconti e poesie di Edgar Allan Poe accompagnata dalle originali, belle, oscure e macabre illustrazioni di Zdenko Basic e Manuel Sumberac, illustrazioni che ben si adattano al tono e alle atmosfere dei testi di Poe, donandoli inoltre un tocco steampunk che non stona affatto.

Quest'opera è stata edita dalla Running Press Teens nel 2011, ha 264 pagine e la copertina rigida con sovracopertina; misura 21cm d'altezza e 18,5 cm di lunghezza e costa 18,95$ (circa 18 euro).

Per quanto riguarda gli altri titoli della collana abbiamo:
  • "STEAMPUNK: Mary Shelley's Frankenstein" del 2012
  • "STEAMPUNK: H.G. Wells" del 2013 
  • "STEAMPUNK: Charles Dickens A Christmas Carol" del 2014

    
Sopra: Le copertine degli altri volumi della collana STEAMPUNK, tutti illustrati da Zdenko Basic e Manuel Sumberac, pubblicati fra il 2012 e il 2014 ("STEAMPUNK: Poe" è stato il primo ad essere stato edito, nel 2011).

P.S. Se volete scoprire un'altra edizione illustrata dei racconti di Edgar Allan Poe potete andare a dare un'occhiata al mio post su "Tales of macabre", versione illustrata da Benjamin Lacombe.

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