domenica 25 ottobre 2015

The Gashlycrumb tinies di Edward Gorey

In questo post parlerò di un'opera di un illustatore statunitense nato nel 1925 e morto nel 2000: "The Gushlycrumb Tinies" di Edward Gorey, conosciuto in Italia come: "I piccini di Gushlycrumb".
In questo libro l'autore ci presenta 26 differenti morti infantili i cui protagonisti hanno l'iniziale del nome che corrisponde ciascuna a una lettera dell'alfabeto, in una sorta di macabro abecedario.

Sopra: La copertina del macabro e umoristico abecedario in rima baciata di Edward Gorey.

A ogni pagina corrisponde un'illustrazione in bianco e nero che immortala l'imminente o già avvenuta dipartita, accompagnata da una didascalia che la spiega o la predice.
Sebbene l'argomento sia piuttosto macabro l'intera opera è accompagnata da un certo umorismo, basato sull'esagerazione dei luoghi comuni e sulla presa in giro delle paure dei genitori, nonché sulle molteplici e variegate morti di questi bambini immaginari: dalle più banali come quella di Ernest soffocato da una pesca, a quelle più cruenti come quella di Kate colpita da una scure, a quelle più assurde e surreali come quella di George scomparso sotto un tappeto o di Neville morto di noia.

  
Sopra: Le immagini che raffigurano le imminenti morti di Ernest e Neville, dal banale al surreale.

Come ho detto sopra la varietà  e i tipi di disgrazie che capitano a questi ragazzini sono davvero molteplici: oltre a quelle descritte precedentemente, alcune per esempio sono causate da incidenti, reali (come quella di Amy che cadde dalle scale; o di Ida annegata in uno stagno) oppure piuttosto assurdi e improbabili (come quella di Una, scivolata in un tombino). Altre ancora sono morti dovute a veri e propri omicidi (come quella della già citata Kate colpita da un'ascia, oppure quella di Hector, strangolato da un criminale).

  
Sopra: Le morti di Ida ed Hector, la prima rappresenta un possibile incidente e l'altra un vero e proprio omicidio.

Questi decessi, come ho già detto, vengono rappresentati come un'esagerazione di luoghi comuni e delle paure dei genitori: da quelli più probabili e realistici (in verità non molte nel libro), come la morte della già citata Ida che annega in uno stagno, a quelli possibili ma alquanto improbabili come i decessi di Desmond che muore cadendo da una slitta o di Ernest soffocato da una pesca,  a quelli più improbabili e assurdi come la morte di Fanny prosciugato da una sanguisuga o di Zillah, che ha bevuto troppo gin.

Sopra: Gorey illustra un'improbabile causa di morte per un bambino: l'abuso di gin.

In questo libro non posso non notare un richiamo a un'opera scritta dal Dott. Hoffmann nel 1845: "Struwwelpeter", con l'intendo di prendere in giro i libri educativi e moraleggianti dell'epoca (anche se ancora oggi è da molti considerata essa stessa un'opera educativa). Tale opera giunse in Italia 1882 col titolo "Pierino Porcospino". Questo libricino è una raccolta di dieci filastrocche che narrano di altrettanti bambini disubbidienti e delle loro tristi e tragiche vicende, come quella accaduta a Paolinetta che gioca con i fiammiferi senza permesso e finisce bruciata viva, oppure quella di Gasparino che si rifiuta di mangiare la minestra e così muore di fame dopo 4 giorni. Queste storielle in rima, che per la loro assurdità finiscono col diventare quasi comiche, volevano prendere in giro i libri in cui era presente un'educazione autoritaria, estremizzandola.
L'opera di Gorey naturalmente è del tutto priva di messaggi formativi, ma presenta, a mio parere, alcuni  elementi in comune con "Struwwelpeter", come, in particolare, il fatto di presentare morti infantili.

  
Sopra: Non si può non notare una certa somiglianza tra le due situazioni, sebbene l'illustrazione a destra (quella di Gorey) sia priva di intenti didattici.

Parliamo ora invece del testo e della traduzione. Come ho già detto l'intero libro è composto da brevi e semplici versi in rima baciata che svolgono la funzione di chiarire o predire ciò che accade nell'immagine, è quindi importante che la traduzione sia il più possibile fedele al testo originale di Edward Gorey.
Per quanto riguarda la traduzione della versione italiana in alcune parti è buona, alcuni esempi sono questi:
Es. 1) Versione italiana: "A per Amy, che cadde dai gradini".
          Versione originale: "A is for Amy who fell down the stairs".
Es. 2) Versione italiana: "D è per Desmond, caduto da una slitta".
           Versione originale: "D is for Desmond thrown out (buttato fuori) of a sleigh (slitta)".

In altre la traduzione è abbastanza fedele, anche se non proprio perfetta, come ad esempio in queste parti:
Es 1) Versione italiana: "B è per Basil, assalito dai plantigradi (creatura che cammina appoggiando tutta la pianta del piede sul terreno, ad esempio gli orsi, ma anche conigli, canguri, topi ...)".
         Versione originale: "B is for Basil assaulted by bears".
Es 2) Versione italiana: "R è per Rhoda, imprudente col cerino".
         Versione originale: "R consumed by a fire".

In altre parti invece la traduzione si allontana troppo dalla versione originale, come in questi esempi:
Es 1) Versione italiana: "G è per George, che sparì sotto una stuoia".
         Versione originale: "G is for George smothered (soffocato) under a rug (tappeto)".
Es 2) Versione italiana: "P è per Prue, ucciso, pensa te, da uno spintone".
         Versione originale: "P is for Prue trampled (calpestato) flat in a brawl (rissa)".

Sopra: George, che sparì sotto una stuoia, oppure, come scritto nella versione originale, fu soffocato da un tappeto.

Per quanto riguarda le illustrazioni, sono tutte realizzate in bianco e nero ed accompagnate da una breve strofa che spiega quanto accade nell'immagine o (più spesso) ciò che accadrà. Edward Gorey mostra, attraverso le sue opere, i bambini (raffigurati di piccole proporzioni e indifesi) immortalati in istanti precisi e significativi, prima, durante o subito dopo il loro decesso attraverso uno stile macabro, surreale e malinconico.
L'illustratore sfrutta al meglio l'utilizzo dei bianchi e neri per mettere in risalto differenti elementi nella scena. In molte tavole, infatti, è presente uno sfondo scuro e l'unico elemento chiaro nella scena è il bambino, per cui l'attenzione si concentra immediatamente su quest'ultimo (vedere ad esempio le tavole di Amy, Ida, Ernest e Rhoda).
In altre, invece, è il paesaggio a rimanere per la maggior parte chiaro e nella scena vengono scuriti alcuni elementi, solitamente un paio, che possono essere il bambino e un elemento del paesaggio o la causa di morte (vedere ad esempio le tavole di Basil, Desmond caduto da una slitta, Hector, o di Kate).

Sopra: In questa illustrazione il paesaggio è quasi del tutto bianco e gli unici elementi scuri sono il bambino e la slitta.

In altre ancora tutto appare quasi monocromatico, tanto che il piccolo protagonista della scena e lo sfondo si confondono, senza che nessuno dei due risalti, facendoli percepire come una cosa sola (vedere ad esempio le tavole di James, Quentin affondanto in un pantano o di Winnie intrappolata nel ghiaccio).

Sopra: In questa illustrazione il bambino protagonista e lo sfondo quasi si confondono in quanto nessuno dei due elementi viene fatto risaltare troppo rispetto all'altro.

Per quanto riguarda le edizioni, entrambe hanno 64 pagine, una copertina rigida, e le loro dimensioni sono di 13,8 cm d'altezza e 15,6 cm di lunghezza.
L'editore dell'edizione italiana (del 2013) è dell'Adelphi, mentre l'editore di quella inglese attuale (che è una ristampa del 1998) è la Houghton Mifflin Publishing Company.
Questa edizione costa 14 euro, mentre quella in inglese 10$ (circa 9,07 euro). Trovo che il prezzo dell'edizione in inglese sia più appropriato per un libricino di queste dimensioni e con pagine non a colori, il prezzo dell'edizione italiana per cui è un po' alto, anche contando il fatto che hanno tradotto il testo, che comunque è piuttosto breve, dovendo tener conto delle rime.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcuna intenzione di violare il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

mercoledì 21 ottobre 2015

Biancaneve di Benjamin Lacombe

Voglio parlarvi di un artista francese, conosciuto anche in Italia in quanto alcuni suoi libri illustrati (attualmente 8) sono stati pubblicati dalla casa editrice Rizzoli.
Costui è Benjamin Lacombe, nato nel 1982, che si contraddistingue con uno stile post-surrealista innovativo, curato, coinvolgente, elegante e quasi irreale. Egli riesce ad immergerci, attraverso le sue opere, in mondi surreali, misteriosi, magici e anche oscuri.
In questo post tratterò uno dei suoi libri: "Biancaneve", in seguito affronterò anche altre sue opere, ma per ora mi concentrerò su questa, in quanto il genere fiabesco è uno dei generi che più mi affascina e l'interpretazione artistica di Lacombe per questa fiaba merita un'attenzione particolare. Questo, inoltre, è il primo libro illustrato dall'artista pubblicato in Italia, nel 2010.

Sopra: La copertina di "Biancaneve" dei fratelli Grimm con le illustrazioni di Benjamin Lacombe.

Prima di parlarvi delle illustrazioni voglio soffermarmi un attimo sul testo, il quale a una prima lettura può sembrare essere estremamente fedele alla versione originale del 1857 scritta da Jacob e Wilhelm Grimm. Sebbene questa versione infatti non contenga grossi tentativi di riduzione o di integrazione, in realtà il testi sono stati molto modificati, soprattutto a livello sintattico e grammaticale.
Mentre in alcune versioni, ad esempio,  il racconto viene ridotto, probabilmente per timore che risulti troppo lungo (saltando ad esempio i due tentativi precedenti a quello con la mela che la matrigna compie prima di riuscire a uccidere Biancaneve), oppure subisce delle modifiche o delle censure (basta ricordare come la morte della matrigna, per mezzo di due scarpe di ferro arroventate, venga spesso modificata per timore che possa risultare troppo macabra e cruenta), questo testo a livello di contenuti si mantentiene molto simile a quello scritto dai Grimm, anche se analizzato in profondità è possibile rintracciare alcuni tentativi di integrazione e di modifica. Uno di questi riguarda ad esempio la reazione che Biancaneve ha dopo aver ascoltato la dichiarazione d'amore del principe:
 
Versione integrale del 1857: <<"Ti amo sopra ogni cosa al mondo; vieni con me nel castello di mio padre, sarai la mia sposa". Biancaneve, acconsentì e andò con lui, e furono ordinate le nozze con gran pompa e splendore>>
 
Versione adattata del 2010: << "Ti amo più di ogni altra cosa al mondo. Vieni con me nel castello di mio padre: voglio prenderti in sposa”. Biancaneve si innamorò perdutamente del giovane principe e lo seguì con gioia>>  
 
Come si può notare, nell'adattamento il curatore ha aggiunto una piccola parte in cui cerca di esplicitare i sentimenti di Biancaneve nei confronti del principe, specificando che anche lei lo ama quando ne accetta la proposta di matrimonio, cosa che nella versione iniziale non è affatto detto.
Ciò che è invece stata profondamente modificata è, come accennato sopra, la struttura sintattica e grammaticale, poiché i periodi più lunghi della versione integrale sono stati spezzettati in frasi più brevi, anadando così a spezzare il ritmo narrativo. Sono poi state modificate o sostituite molte parole, senza alcun motivo, poiché quelle della versione integrale erano perfettamente comprensibili, nonché spesso migliori letterariamente.
 
Versione integrale del 1857: << Dopo un anno il re prese un'altra moglie: era bella, ma superba e prepotente, e non poteva sopportare che qualcuno la superasse in bellezza. Aveva uno specchio magico, e nello specchiarsi diceva: "Dal muro, specchietto, favella: nel regno chi è la più bella?"
E lo specchio rispondeva: "Nel regno, Maestà, tu sei quella". Ed ella era contenta, perché sapeva che lo specchio diceva la verità. >>
 
Versione adattata del 2010: << Alla fine dell'anno il re prese una nuova sposa. Era una donna di grande bellezza, ma fiera ed arrogante. Non sopportava di non essere la più bella del regno. Ogni mattina si contemplava allo specchio magico e gli chiedeva: "Specchio, specchio delle mie brame, dimmi, chi è la più bella del reame?". E lo specchio le rispondeva: “Oh, mia regina, siete voi la più bella di tutto il paese”. E la regina era soddisfatta, perché sapeva che lo specchio le diceva sempre la verità.>> 

Parlando invece dei disegni di Lacombe, come tutte le illustrazioni di qualità, contengono alcuni elementi simbolici e impliciti: ad esempio la matrigna cattiva viene rappresentata associandola a diversi animali tra cui i serpenti (bestia associata al diavolo, o comunque al male, nella concezione cristiana), il pavone (simbolo della vanità) e al corvo (uccello solitamente considerato in passato presagio di morte e/o di disgrazie).

Sopra: Benjamin Lacombe associa la matrigna di Biancaneve al serpente, nell'immagine a sinistra, e il pavone, in quella a destra.


Sopra: La perfida matrigna travestita da vecchietta assomiglia a un corvo, oltre a a esserne anche circondata.

E' interessante notare come il corvo sia presente fin dall'inizio in molte tavole del libro, ad esempio, nell'immagine di copertina, si può vedere come un corvo giaccia sopra il petto di Biancaneve uccisa dalla regina. Esso è presente anche all'inizio della fiaba quando ci viene mostrata la vera madre della protagonista, probabilmente a presagirne la futura dipartita, infatti, come è già stato precedentemente detto, questo uccello è spesso considerato presagio di morte e di disgrazie. Il corvo è inoltre presente nelle tavole che raffigurano i tentativi di uccisione da parte della malvagia matrigna (ad esempio quello con la mela di cui sopra ho già riportato un'immagine).

Sopra: Il corvo è presente fin dall'inizio del libro, in questo caso con la madre di Biancaneve, probabilmente a presagirne la futura morte.

Se Lacombe associa alla matrigna un corvo, a Biancaneve non può non associare un altro uccello, stavolta simbolo invece di purezza e nobiltà: la colomba.

Sopra: Biancaneve raffigurata assieme a due colombe e immersa nell'acqua limpida (elemento anch'esso associato alla purezza)

Questi sono alcuni esempi di interpretazione che possono essere fatti alle immagini realizzate da Lacombe, un altro esempio può essere la presenza sulla bara di Biancaneve di 3 uccelli: una civetta, una colomba e un corvo.
Tali illustrazioni comunque sono davvero belle e intriganti, sia quelle a colori (di cui ne va notato l'accostamento, specialmente in alcune), sia quelle in bianco e nero.

Sopra: Un'immagine del libro in bianco e nero. Da notare la particolare prospettiva che fa apparire l'ombra del cacciatore grande e imponente, mentre Biancaneve si raggomitola per terra terrorizzata.


Quest'opera possiede quindi dei testi che presentano diverse modifiche rispetto alla versione integrale, anche se sicuramente esistono versioni ben peggiori. Le illustrazioni realizzate da Banjamin Lacombe sono invece estremamente belle, originali e raffinate, tanto da essere adatta più ad un pubblico di adolescenti ed adulti che non di bambini piccoli, considerando anche i molteplici significati simbolici di cui sono ricche.

Questo libro è stato pubblicato originariamente in francese nel 2009 dalla Edition Milan, mentre in Italia dalla Rizzoli nel 2010. L'opera costa 18 euro, ha 44 pagine e misura 32 cm di altezza e 26,5 cm di lunghezza. Trovo che il prezzo sia buono e non molto alto, considerando le dimensioni del libro, il numero di pagine a colori, la qualità della carta e la copertina rigida.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari. Non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

domenica 18 ottobre 2015

SPECIALE: Paolo Barbieri

Nel mio primo post ho deciso di parlare di un illustratore italiano, per cui entriamo nel magico regno dei libri illustrati con Paolo Barbieri.
Questo artista comincia a farsi conoscere al grande pubblico nel 2004 illustrando la copertina di "Nihal della terra del vento", primo romanzo della saga "Cronache del Mondo Emerso" di Licia Troisi, continuando in seguito a realizzare copertine di molti altri libri.
Tuttavia, ciò di cui voglio veramente parlarvi  in questo post sono i suoi libri illustrati editi dalla Mondadori a partire dal 2008. Questo è infatti l'anno in cui viene pubblicata la prima opera di Paolo Barbieri: "Le creature del Mondo Emerso", in cui egli illustra con maestria i personaggi, i luoghi e le creature che i lettori di Licia Troisi avevano immaginato.

 Sopra: La copertina del libro illustrato da Paolo Barbieri, basato sui romanzi di Licia Troisi.

Nel 2010 esce il seguito della suddetta opera: "Le guerre del Mondo Emerso. Guerrieri e creature", in cui Barbieri dà corpo (e anima) anche ai protagonisti, antagonisti, bestie e scenari della seconda trilogia della Troisi. Tale testo, inoltre, come il precedente, è arricchito da brani inediti dell'autrice, sempre accompagnati dai suggestivi e spettacolari lavori di Barbieri.

 Sopra: La copertina del secondo libro illustrato da Barbieri è basato sulla seconda trilogia di romanzi della Troisi.

Nel 2011 Barbieri si stacca dai romanzi della saga del Mondo Emerso per reinterpretare in modo personale e vibrante gli dei e le creature dei miti greci nell'opera "Favole degli dei". In questo caso l'illustratore ha dato una (semi)nuova immagine a personaggi di cui tutti noi abbiamo già sentito parlare e di cui abbiamo tutti un'immagine piuttosto precisa di quello che sarebbe dovuto essere il loro aspetto (anche grazie a film e telefilm). L'artista riesce comunque a farceli vedere con delle sembianze nuove attraverso il suo stile, senza stravolgere tuttavia l'aspetto caratteristico che questi soggetti comunque possiedono.

Sopra: La copertina del libro illustrato in cui Barbieri reinterpreta i personaggi dei miti greci, di cui possiamo vedere in copertina Afrodite.

L'anno successivo (2012) Barbieri decide di illustrare un classico della letteratura italiana (un classico che agli studenti fanno studiare per ben un anno intero): "L'inferno di Dante". Tale opera era già stata illustrata in passato anche da altri artisti, tra cui i più famoso è stato Gustave Dorè, disegnatore (nonché pittore e incisore) del 1800. Le tavole di Barbieri comunque non impallidiscono al confronto con quelle di Dorè, ma arricchiscono ulteriormente l'opera di Dante contribuendo, dopo molti anni, a darne una nuova e spettacolare interpretazione visiva, anche grazie al fatto che i due artisti hanno stili molto diversi.

  
Sopra: A sinistra il Caronte di Gustave Dorè e a destra quello di Barbieri.

Nel 2013 Barbieri illustra un testo religioso, considerato il più immaginifico tra i libri della Bibbia: "Apocalisse". Attraverso i suoi disegni e l'uso del colore, gli osservatori riescono a immergersi nell'atmosfera degli eventi (straordinari e imponenti) che vengono descritti nei versetti accanto a ogni scena rappresentata, rimanendone increduli, affascinati e anche un po' attoniti.


Sopra: La copertina del libro "Apocalisse" e un'immagine all'interno che raffigura le truppe dell'anticristo per la battaglia di Armageddon.

Nel 2014 esce l' opera di Barbieri: "Fiabe Immortali", nella quale l'artista rappresenta col proprio stile i personaggi che popolano l'incantato e affascinante mondo fiabesco. I protagonisti (e non) del regno delle fiabe sono da sempre stati rappresentati dai più svariati illustratori, in quanto si prestano bene al venir interpretati personalmente, presentando comunque delle affascinanti caratteristiche che contraddistinguono ciascuno di loro.
Barbieri arricchisce ulteriormente con le sue splendide e poetiche illustrazioni un universo complesso, sfaccettato e intrigante come quello fiabesco.
P.S. Se volete leggere una recensione più dettagliata di questo libro illustrato potete andare a vedere quella che ho scritto qui.

Sopra: La copertina di "Fiabe Immortali" ci mostra Biancaneve interpretata da Barbieri.

Nel 2016 viene pubblicato "Zodiac" nel quale vengono rappresentati i segni dello Zodiaco Occidentale e i Segni zodiacali cinesi (che comprendono 12 animali), oltre ai quattro elementi. Questa volta i disegni di Barbieri sono accompagnati dai testi di Gero, preceduti da un'introduzione di Anna Maria Morsucci, la quale spiega che "Questo volume ci porta a intraprendere un viaggio attraverso questo mondo fatto di energie e di rivoluzioni dell'infinito, grazie al progetto artistico di Paolo Barbieri e ai testi di Gero". Come spiegato anche nell'introduzione della Morsucci l'intento di quest'opera: "Non è quello di fare lezioni di astrologia ma di dare suggestioni ed interpretazioni liriche".
Questo testo comprende inoltre, alla fine, una decina di pagine di schizzi, matite e studi delle illustrazioni che ora costituiscono tale volume, oltre a delle brevi biografie dell'artista (Barbieri) e dell'autore (Gero).
P.S. Se volete leggere una recensione più dettagliata di questo libro illustrato potete andare a vedere quella che ho scritto qui.

Sopra: Sulla copertina di "Zodiac" è stata posta l'immagine del segno zodiacale della Bilancia.

A ottobre del 2017 esce "Draghi e altri animali", nel quale l'artista rappresenta degli animali della nostra terra associando a ciascuno un drago diverso col quale hanno qualcosa in comune: "Draghi così massicci che nemmeno i possenti elefanti possono competere con la loro forza", oppure, "Ci sono draghi che, grazie alle loro forti ali, riescono ad essere più veloci persino dei ghepardi".
Gli animali che possiamo trovare nel libro sono: il cavallo, la rondine, l'elefante, il gorilla, il lupo, l'ape, il coccodrillo, la giraffa, lo scoiattolo, il serpente, la balena il ghepardo, il gatto, l'orso bianco, il camaleonte, l'aquila, il leone, il cervo, il panda, la tigre, il corvo, il rinoceronte, la rana, la tartaruga e la civetta.
Attraverso quest'opera, e le illustrazioni in essa contenute, Barbieri mostrare ai suoi lettore quanto la nostra Terra sia un un posto incantevole e meraviglioso perché, come afferma lui stesso "Ci sono mondi fantastici abitati da draghi. Ci sono altri mondi fantastici popolati da tigri, rondini tartarughe e balene."
P.S. Qui potete trovare una recensione più dettagliata di questo libro, nel caso voleste approfondire l'argomento.

Sopra: La copertina di "Draghi e altri animali" mostra l'illustrazione di un drago, in bianco e nero (proprio come le altre immagini contenute nel libro illustrato), che non è presente all'interno del volume.

A dicembre del 2017 viene pubblicato "Fantasy cats", nel quale l'artista ci mostra una galleria di gatti e dei loro mondi fantastici, cercando di farci comprendere dove i nostri amici felini vanno quando scompaiono per ore, o cosa stanno fissando quando apparentemente stanno guardando il vuoto. In questo volume potremo infatti vedere vari gatti in compagni di creature fantastiche quali fate, elfi ecc...

Sopra:La copertina di "Fantasy cats" mostra un gatto assieme a una creatura sovrannaturale dall'aspetto di una ballerina in miniatura.

A novembre del 2018 esce "Unicorns", un albo illustrato composto da 33 illustrazioni, ciascuna delle quali raffigura un diverso soggetto (che può essere una sirena, una fata, un angelo, un demone, un lampione, un'altalena, una nuvola, una costellazione, la neve, un'onda, un drago, un cervo, un gatto ecc...) le cui fattezze ricordano però quelle di un Unicorno. L'autore, come spiega lui stesso, ha infatti cercato di discostarsi da quelle che sarebbero potute essere le citazioni "enciclopediche" dei vari contesti storici in cui l'Unicorno è stato mitizzato, ma ha cercato piuttosto di avvicinarsi ad una visione fantasy che sconfinasse nel miraggio, in cui una forma magica potesse essere scambiata per un'altra più reale, quasi come se gli Unicorni cercassero di nascondersi, mimetizzandosi, agli sguardi dei curiosi degli esseri umani.
P.S. Se volete leggere una recensione più dettagliata di questo libro la potete andare a vedere qui.
 
Sopra: La copertina di "Unicorns" ci mostra una delle immagini contenute all'interno del volume, la quale, in questo caso, raffigura un drago-unicorno.

A novembre del 2019 viene pubblicato "Star Dragons", un'opera composta da 56 illustrazioni, ciascuna delle quali mostra una costellazione, rappresentata sotto forma di drago, assieme al proprio cavaliere, cioè alla sua stella più famosa. In questo libro l'artista ha infatti deciso di unire il suo interesse per le stelle e i draghi, mettendo inoltre in risalto il legame che c'è tra la figura del drago e quella del cavaliere.
P.S. Qui potete trovare una recensione dell'opera.

Sopra: La copertina di "Star Dragons" mostra il drago che rappresenta la costellazione di Andromeda, assieme a Alpheratz, il suo cavaliere, cioè la sua stella più importante.

A dicembre del 2020 viene pubblicato "Night Fairies", un volume di 96 pagine in cui l'artista con le sue immagini esplora il confine tra la magia e la realtà, tra gli animali e le creature fatate, incantandoci con figure libere, selvagge, disinibite. Sembra che qui l'artista abbia voluto associare ad ogni animale una fata che rappresenta un elemento naturale, come per voler sottolineare il legame speciale che c'è tra la natura e gli animali. Le creature inserite però nel libro non sono solo notturne (come il titolo potrebbe far supporre), ma anche animali attivi di giorno oppure animali fantastici. 
P.S. Potete leggere una recensione più approfondita qui.
 
 Sopra: Sulla copertina del nuovo volume illustrato da Paolo Barbieri vediamo la fata dell'ape, il cui abito è fatto con petali di fiore.

Paolo Barbieri possiede un stile delicato, accattivante e coinvolgente, con disegni poetici ricchi di dettagli che incantano e meravigliano, trasmettendo fascino e mistero. Trovo, inoltre, che un'altra caratteristica del suo stile sia quella di rendere affascinati e intriganti anche le creature e i personaggi più inquietanti e mostruosi (vedere ad esempio le rappresentazioni dei sette cavalieri dell'Apocalisse).

Per quanto riguarda l'edizione tutti i libri fino al 2014 sono stati editi dalla Mondadori al costo di 22 euro e con un numero di pagine che supera il centinaio (da 104 a 145). Per un libro illustrato quasi totalmente a colori (alcune tavole sono in bianco e nero), con un tal numero di pagine patinate e copertina rigida con sovracopertina trovo che il prezzo sia più che adeguato e anche piuttosto conveniente. 
"Draghi e altri animali", sebbene sia stato edito sempre dalla Mondadori, ha la copertina rigida ma non la sovracopertina, è inoltre di un formato più piccolo rispetto agli altri volumi (27 cm d'altezza e 19,7 cm di lunghezza), ha 64 pagine e costa 19 euro.  
I volumi "Zodiac", "Fantasy cats", "Unicorns", "Star Dragons" e "Night Fairies", pubblicati rispettivamente alla fine del 2016, del 2017,  del 2018, del 2019 e del 2020, invece, non sono stati editi dalla Mondadori ma dalla casa editrice LO SCARABEO. Il primo ha la copertina rigida ma non è dotato di sovracopertina (come invece le pubblicazioni della Mondadori), ha 112 pagine e costa 24,50 euro; il secondo ha sempre la copertina rigida (senza sovracoperina), 66 pagine e costa 17,50 euro; il terzo ha 80 pagine, la copertina rigida e costa 19,50 euro; il quarto ha 127 pagine e costa 24,50 euro; il quinto ha 96 e costa 19,50 euro.

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