lunedì 30 dicembre 2019

Atti della gloriosa compagnia dei martiri di Nicolas Arispe

Durante il periodo Natalizio molte persone consigliano libri e albi illustrati a tema natalizio: libri che parlano ad esempio della nascita di Gesù, oppure che trattano di un pupazzo di neve o una renna, oppure in cui sia presente Babbo Natale....
Io ho deciso invece di presentarvi un libro che di natalizio probabilmente ha ben poco, se non per il fatto che tratta di qualcosa legato alla religione, in particolare quella cristiana.Tale opera però, per una volta, non ha come principale protagonista Gesù (e relativi parenti stretti), ma parla di altre persone, persone che hanno svolto un ruolo importante nella diffusione della religione cristiana: sto parlando della figura dei martiri.
L'opera di cui vi parlerò oggi è infatti "Atti della gloriosa compagnia dei martiri" di Nicolas Arispe.

Sopra: Sebbene all'interno il libro sia completamente in bianco e nero, nella copertina, che mostra un reliquiario contenenti diverse parti del corpo, è stato utilizzato anche il blu.

In quest'opera Nicolas Arispe torna ad affrontare (dopo aver pubblicato nel 2017 "Il libro sacro", il quale reinterpreta 7 episodi dell'Antico Testamento) un tema religioso dalla forte carica iconografica. L'autore ci presenta infatti tutta una serie di martiri (20 in tutto) vissuti entro i primi anni del IV secolo d.C, quando la religione era considerata qualcosa di pericoloso da perseguitare e condannare, affinché venisse estirpato. L'autore ci parla quindi  brevemente di ciascuno di loro, raccontando, in particolare, di come sono morti. I martiri che vengono citati sono: San Bartolomeo, Santa Restituita d'Africa, San Saturnino, San Quintino, San Simone, San Paolo di Tarso, San Pietro di Verona, San Pantaeone, Santa Eulalia, Santa Caterina d'Alessandria, Santa Engrazia, San Clemente, Santa Barbara, Santa Cecilia, San Vito, Sant'Erasmo, San Lorenzo, San Marcellino e San Pietro, San Francesco d'Assisi.

Sopra: All'interno del libro lo scrittore ha parlato e rappresentato vari martiri, tra cui uno dei più famosi è San Francesco d'Assisi, qui rappresentato da Arispe con le stigmate, immerso nella natura. Da notare la ricchezza di particolari e di dettagli dell'immagine.

In questo libro le illustrazioni rappresentano una parte importante, in quanto Arispe ha deciso di illustrare il momento che mostra il supplizio e la relativa morte di ogni santo.
Le illustrazioni sono tutte in bianco e nero e riprendono lo stile tipico delle incisioni medievali, dove i punti di ombra sono segnati da un maggior numero di tratteggi neri, mentre i punti luce  sono lasciati praticamente immacolati.

 
Sopra: Le illustrazioni sono tutte in bianco e nero e riprendono lo stile tipico delle incisioni medievale. I punti di luce e di ombra dipendono quindi dal numero di tratteggi che l'artista ha messo in una certa porzione di foglio. In alcuni punti essi diventano infatti molto numerosi e ravvicinati (come ad esempio la parte in alto delle nuvole nell'immagine a sinistra), mentre in altre parti sono anche del tutto assenti (come sul vestito di Santa Eulalia mentre questa sta bruciando).

Tutti i disegni sono ricchi di particolari e curati minuziosamente e l'artista non si è tirato indietro e non si è trattenuto nel rappresentare le scene di morte di queste persone in tutta la loro ferocia e crudeltà, mostrando senza esitazione, uomini e donne scuoiati, torturati, trafitti da frecce, oppure mentre ardono vivi, avvolti dalle fiamme. I volti dei martiri, uomini e donne, però non mostrano cenni di pentimento e cedimento.

 
Sopra: Tutti i disegni sono ricchi di particolari e curati minuziosamente e l'artista non si è tirato indietro nel rappresentare le scene di morte di queste persone in tutta la loro ferocia e crudeltà, come nel caso di queste due illustrazioni che rappresentano San Lorenzo (rappresentato mentre cuoce legato vivo ad una graticola, a sinistra) e Santa Caterina d'Alessandria (rappresentata mente viene torturata posta tra due ruote girevoli dotate di coltelli, a destra).

"Atti della gloriosa compagnia dei martiri"è un albo illustrato particolare, che ci permette di conoscere alcuni martiri che hanno deciso di morire in nome di Dio. Ogni breve biografia è inoltre accompagnata dalle sorprendenti illustrazioni in bianco e nero di Nicolas Arispe, il cui stile ben si abbina al soggetto e alle tematiche trattate da quest'opera.

Questo libro è stato pubblicato dalla Logos nel 2019; ha 88 pagine, la copertina flessibile, misura 24 cm d'altezza e 17cm di lunghezza e costa 17 euro.

 Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

lunedì 23 dicembre 2019

LE SCIENZE INESATTE: Rebecca - Giona - Theo di Stefano Bessoni

In questo post vi presenterò il resto dei volumi della serie creata da Stefano Bessoni "Le scienze inesatte", dopo aver parlato in passato di "Rachel", il primo volume, il quale presenta l'antefatto della storia, essendo una sorta di prologo.

 
Sopra: La copertina del secondo volume de "Le scienze inesatte" mostra Rebecca, una dei protagonisti della storia.

Dopo "Rachel" il secondo volume della serie è "Rebecca", il quale racconta le vicende di Rebecca e Giona, due giovani innamorati che vivono in un paesino sperduto sulle coste del mare, nei primi decenni del Novecento. I due, stando insieme fin da giovani, vorrebbero sposarsi ed andare a vivere insieme, ma il loro sogno non è realizzabile, almeno fin quando Giona eredita una vecchia casa, quella in cui, molti anni prima, era stata di Rachel, la protagonista del primo libro. Infatti i due giovani trovano in una nicchia un libro, il quale Giona scopre essere il diario dell'anatomista Zendak, il padre di Rachel. Il diario contiene gli appunti degli esperimenti condotti dallo scienziato, tra cui la ricetta per fabbricare un homunculus.
Nonostante Rebecca supplichi il compagno di rimettere il diario dove lo avevano trovato, il ragazzo è troppo affascinato dai contenuti, tanto che inizia a vedere e a parlare con il fantasma di Rachel, il quale gli mostra la wunderkammer (detta anche "camera delle meraviglie") del padre, chiedendo a Giona di proteggerla e conservarla.
Tuttavia dopo il ritrovamento del manoscritto e aver parlato con Rachel, Giona comincia a fare strani e orribili incubi...

Questo libro è stato pubblicato dalla Logos nel 2018; ha 72 pagine, una copertina rigida dotata di sovracopertina, misura 21,7 cm d'altezza e 15,5cm di lunghezza e costa 18 euro.

 
Sopra: Il terzo volume de "Le scienze inesatte"  mostra sulla copertina Giona, un altro protagonista della storia, assieme ad alcuni oggetti per la sua wunderkammer.

Nel terzo volume della serie, intitolato "Giona", i due protagonisti trovano il laboratorio e la wunderkammer di Zendak. In seguito a tale scoperta Giona diventa ossessionato dal collezionare oggetti per far diventare la wunderkammer sempre più grande, spronato anche dallo spirito di Rachel, la quale lo convince a curare e proteggere la collezione, senza fidarsi di nessuno. Il comportamento del ragazzo continua a peggiorare, isolandosi sempre più da Rebecca, la quale comincia a preoccuparsi seriamente. La preoccupazione della ragazza aumenta ancora di più quando Giona le confessa di voler provare a creare un homunculus, dato che la ragazza non può avere figli.

Questo libro è stato pubblicato dalla Logos nel 2018; ha 82 pagine, una copertina rigida, misura 21,7 cm d'altezza e 15,5 cm di lunghezza e costa 18 euro.

Sopra: Sulla copertina del quarto e ultimo volume de "Le scienze inesatte" compare Theo, l'homunculus che Giona decide di creare per la propria collezione.

Nel quarto volume della serie, intitolato "Theo", Giona, sempre più ossessionato dalla wunderkammer, riesce a convincere anche Rebecca ad aiutarlo nella creazione di un homunculus. Giona riesce a crearlo, ma dopo un iniziale entusiasmo, il ragazzo sembra perdere interessa verso la creatura, concentrando nuovamente tutte le sue attenzioni sulla collezione. Giona ne diviene così ossessionato da non occuparsi più dell'homunculus, lasciandolo quasi morire, pur di farlo diventare un pezzo della sua collezione, e vuole che anche Rebecca segua il medesimo destino...

Questo libro è stato pubblicato dalla Logos nel 2018; ha 82 pagine, una copertina rigida, misura 21,7 cm d'altezza e 15,5 cm di lunghezza e costa 17 euro.

Le illustrazioni di Bessoni seguono, come sempre, lo stile molto personale e originale che caratterizza questo artista. I personaggi hanno un aspetto sgangherato e bizzarro, e a tratti anche  grottesco, macabro e perfino pauroso, anche se risultano comunque affascinanti a modo loro.
Sebbene essi continuino ad essere posti in prevalenza su sfondi astratti, che permettono di risaltarli, sono considerevolmente aumentate le scene in cui i personaggi sono posti in ambienti dall'aspetto più concreto, che presentano un effettivo sfondo.

 

 
Sopra: I personaggi di Bessoni hanno un aspetto molto particolare, sgangherato, bizzarro, grottesco e spesso anche macabro. Nella maggior parte dei casi sono posti su sfondi astratti, tuttavia in questi tre libri è capitato più spesso di vederli collocati in dei veri e propri ambienti (come ad esempio Rebecca nell'immagine in basso a destra tratta da "Theo").

I colori che maggiormente compaiono sono: il rosa (utilizzato per la pelle dei personaggi umani), il verde, il marrone (molto utilizzato ad esempio per gli abiti e i vestiti), il blu (che ritroviamo solitamente utilizzato per tingere i capelli dei due protagonisti), il bianco e il nero, anche se a volte compare anche il rosso.
Le tinte utilizzate, tuttavia, non presentano mai dei toni troppo chiari o brillanti, anzi, le illustrazioni nell'insieme presentano colori dai toni piuttosto mesti, se non proprio cupi.

  

  
Sopra: Come si può vedere anche da queste immagini i colori presenti nelle tavole non sono mai troppo allegri e l'artista ha utilizzato una limitata varietà di colori per i suo disegni. Infatti le tinte che si possono trovare sono quelle del rosa (utilizzato per la pelle dei personaggi umani), del verde (utilizzato solitamente sia per gli sfondi che per i vestiti dei personaggi), del marrone (molto utilizzato ad esempio per gli abiti e i vestiti), del blu (che ritroviamo solitamente utilizzato per tingere i capelli dei due protagonisti) del bianco e del nero,

La serie delle "Scienze inesatte" è nata dal desiderio di Bessoni di creare sua fiaba personale, dopo aver rivisitato quelle di altri autori famosi. Questa serie è infatti intrisa di tutte le suggestioni che l'artista ha accumulato nel corso della sua vita. La serie contiene infatti tutta una serie di tematiche molto care a Bessoni: l'anatomia, la zoologia, le scienze dell'occulto, le wunderkammer.... Molte di questi argomenti sono infatti presenti anche negli altri libri dell'autore, ma diciamo che qui le possiamo ritrovare tutte.
Tra gli elementi cari all'autore presenti in questa tetralogia possiamo ritrovare:
  • Zendak: Balthazar Zendak è un medico anatomista esperto nella preparazione e nella conservazione dei cadaveri, che nella serie si scopre essere, già dal primo libro, il padre di Rachel. E' colui che, in seguito alla morte della figlia (precipitata da una scogliera), decide di cimentarsi nella creazione di un homunculus, per poter avere un altro figlio dopo la scomparsa della figlia e anche della moglie. Tale personaggio però non è una novità della serie, esso infatti aveva già fatto la sua comparla nel 2011 nel libro "Homunculus", in cui veniva appunto raccontata la storia di un medico di nome Lazarus Zendak, esperto di anatomia e imbalsamazione, che un giorno decide di creare un homunculus, in seguito alla morte della figlia caduta da una scogliera.
  • scheletri e creature impagliate: nella serie le vediamo apparire già nel primo volume, in quanto questi sono gli amici fidati di Rachel (un coniglio scheletrico e un coccodrillo impagliato), che suo padre ha creato per lei. La presenza di animali scheletrici o impaglia però si può ritrovare in molti libri di Bessoni, a partire da "Wunderkammer", dove essi fanno parte di una specifica tipologia di camera delle meraviglie: la naturalia, nella quale vengono collezionati oggetti naturali, quali scheletri e animali imbalsamati. Tali creature possono essere trovate anche in opere quali "Alice sotto terra" (2012 e 2015), dove il Coniglio Bianco e altri animali quali il ghiro o la Lepre Marzolina assumono appunto le fattezze di animali scheletrici e impagliati, oppure in "OZ" (2016), dove il leone codardo diventa un animale impagliato "fuggito da qualche squinternata collezione di scienze naturali o da una stanza piena di vecchi e polverosi trofei di caccia".
  • le bambole anatomiche: oltre ad avere come amici un coniglio scheletrico e un coccodrillo impagliato il padre di Rachel le aveva regalato anche una bambola anatomica, cioè una bambola che contiene al proprio interno una riproduzione esatta, in miniatura, di tutti gli organi umani. Il tema delle bambole anatomiche è stato affrontato ampiamente da Bessoni nel suo libro "Pinocchio" del 2013.
  • la wunderkammer: anche chiamata "camera delle meraviglie", è un luogo nel quale vengono conservati oggetti che una persona decide di conservare e raccogliere, collezionandoli. Le wunderkammer possono essere considerate i predecessori degli odierni musei, in particolare quelli di storia naturale. In questa serie la camera delle meraviglie è quella creata dal padre di Rachel, di cui la bambina parla già nel primo volume. Sarà poi trovata da Giona, nel secondo volume, nel laboratorio di Zendak, collezione che il protagonista deciderà di conservare ed ampliare, rischiando quasi di impazzire pur di continuare ad ampliarla. Tuttavia essa compare per la prima volta nel 2011 nel volume intitolato proprio "Wunderkammer", in cui Bessoni spiegava cos'è appunto una camera delle meraviglie e ne illustrava i tre principali tipi (naturalia, artificialia e mirabilia).
  • l'homunculus: un essere umano costruito artificialmente. Tale creatura viene menzionata per la prima volta nella serie nell'ultimo volume, quando Giona decide di creare un homunculus come pezzo forte della sua collezione. Tale essere però compare per la prima volta nelle opere di Bessoni nel 2011,  nel volume "Homunculus", in cui l'alchimista Zendak decide di dar vita a un homunculus, fornendo anche alcune ricette per la sua fabbricazione. Una di queste ricette sarà poi quella che si vede utilizzare da Giona nella serie de "Le scienze inesatte".

La serie de "Le scienze inesatte" è quindi una vera e propria storia in cui Stefano Bessoni ha infuso tutti gli argomenti e le suggestioni a lui più care, infatti per i fan di questo artista sarà impossibile non notare tutta una serie di elementi che ricorrono con frequenza anche in altre sue opere.
Ciò la rende una serie interessante sia per i fan dell'artista, i quali ritroveranno lo stile e le tematiche che li hanno affascinati negli altri libri, sia per i nuovi lettori, che hanno così la possibilità di dare un'occhiata a tutto tondo dell'artista, del suo stile e di ciò che gli interessa e di cui gli piace trattare nei suoi libri.
I libri di questa serie raccontano una storia, sebbene alquanto originale ed innovativa, comunque piuttosto macabra e a tratti inquietante, e anche le immagini che la accompagnano acquistano talvolta un aspetto pauroso e scioccante, il che li rende una serie di libri adatti più ad un pubblico adulto che non ad un pubblico molto giovane.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

lunedì 18 novembre 2019

Mignolina di Hans Christian Andersen e Marco Mazzoni

Nonostante io ami molto parlare di albi illustrati di fiabe, mi è capitato poche volte di recensire albi di fiabe scritte da Hans Christian Andersen, nonostante sia uno dei maggiori e più famosi scrittori di racconti fiabeschi. Inoltre, quelle poche volte che mi è capitato di parlare dei racconti di questo scrittore, si trattava della fiaba de "La Sirenetta", per cui sono contenta di poter recensire, questa volta, una fiaba differente. L'albo che vi presenterò oggi è "Mignolina" di Hans Christian Andersen e illustrato da Marco Mazzoni.
Quest'opera risulta inoltre interessante perché fa parte di una collana di classici illustrati diretta da Benjamin Lacombe (artista di cui ho recensito diversi libri illustrati), una collana che "nasce dal desiderio di presentare grandi classici in una veste nuova e raffinata, affiancando all'autorità dei maestri del passato lo stile originale di alcuni tra i più ispirati giovani illustratori di oggi". 

Sopra: Sulla copertina della fiaba è possibile ammirare una delle illustrazioni presenti all'interno del volume, in particolare quella che rappresenta il momento in cui Mignolina si prende cura della rondine. L'immagine è infatti ciò che spicca maggiormente, mentre il titolo del volume è posto in basso al centro, in un riquadro dorato da cui si diramano degli intrecci  anch'essi dorati, che vanno ad impreziosire ulteriormente l'immagine sottostante.

I testi della versione illustrata da Mazzoni assomigliano a quelli scritti da Andersen, anche se presentano comunque delle modifiche, come, ad esempio la sostituzione di alcuni termini con altri, oppure il fatto che molte frasi sono state leggermente cambiate oppure, a volte, abbreviate o proprio saltate.
Di seguito riporto uno stralcio della storia, di entrambe le versioni, per farvi comprendere meglio cosa voglio dire.
Versione di Hans Christian Andersen (tratta dal volume edito dalla TASCHEN): "Andò a casa, piantò il grano d'orzo e lì per lì spuntò un bel fiore, che somigliava al tulipano, con i petali chiusi strettamente, come se fosse ancora in boccio. "Che bel fiore!" disse la donna, e baciò i petali rossi e gialli. Per l'appunto mentre lo baciava, il fiore fece Ppa! e si aprì. Era un vero tulipano, ora si riconosceva benissimo. Ma, in mezzo al fiore, seduta sui verdi stami vellutati, c'era una bambina, così delicata e graziosa che era un piacere vederla. Era alta forse appena mezzo pollice, perciò le mise nome Pollicina.
Un bel guscio di noce ben lucidato le serviva da culla: i materassi erano petali di viole del pensiero, morbidi come il velluto, e una foglia di rosa formava la coperta. Là dentro dormiva la notte, ma il giorno giocava sopra la tavola, dove la donna aveva posto un piatto, con una ghirlandetta di fiori tutt'intorno all'orlo; lo stelo dei fiori era immerso nell'acqua, e sull'acqua galleggiava un gran petalo di tulipano. In questo la fanciulla poteva starsene seduta, e vogare da un lato all'altro del piatto servendosi di due setole bianche a guisa di remi. Era proprio un bellissimo vedere!"
Versione illustrata da Marco Mazzoni: "Poi tornò a casa e piantò il granello d'orzo. Presto vide spuntare dalla terra un gran bel fiore, che somigliava a un tulipano, ma ancora in gemma. "Che bel fiore!" esclamò la donna, baciandone i petali rossi e gialli e in quel momento il fiore si aprì con un botto. Era proprio un tulipano, ma al suo interno, sul pistillo verde, era seduta una bambina piccola, graziosa e delicata, alta poco più di un mignolo. Perciò la donna la chiamò Mignolina.
Allora prese un guscio di noce come culla, delle violette come materasso e un petalo di rosa come coperta. La piccina dormiva tutta la notte, mentre di giorno giocava sul tavolo, dove la donna aveva posato un piatto pieno d'acqua con tutt'intorno una ghirlanda di fiori. Nel piatto galleggiava un gran petalo di tulipano sul quale Mignolina si sedeva e navigava da una sponda all'altra usando come remi due crini bianchi di cavallo. Era uno spettacolo affascinante."

Come si può notare il pezzo tratto dalla versione integrale appare più lungo, in quanto alcune parole o brevi frasi sono state saltate nella versione illustrata da Mazzoni. Ad esempio la frase riferita al fiore "che somigliava al tulipano, con i petali chiusi strettamente, come se fosse ancora in boccio", è diventata "Un gran bel fiore, che somigliava a un tulipano, ma ancora in gemma". Alcune parole sono poi state modificate, ad esempio al posto del suono onomatopeico Ppa, il curatore ha preferito dire che il fiore "si aprì con un botto", oppure "viole del pensiero" è diventato "violette", oppure, le "setole", sono diventate "due crini".
Questi tipi di modifica si ripropongono poi anche nel resto del racconto, il quale comunque segue fedelmente, almeno fino al finale, le vicende che accadono alla protagonista. La parte finale della storia presenta infatti una modifica rispetto alla versione di Andersen in quanto, in quest'ultima, Pollicina accetta subito la proposta di matrimonio il re degli spiriti dei fiori ("Non c'è da meravigliarsi, dunque, che al bel Principe Pollicina abbia detto di sì"), mentre nella versione illustrata da Mazzoni Mignolina "Decise di rimandare la risposta".
Versione di Hans Christian Andersen (tratta dal volume edito dalla TASCHEN): "Perciò si tolse la corona d'oro e la pose sul capo di lei. Poi le domandò come si chiamava e se accettava di sposarlo, diventando così regina di tutti i fiori. Ora, questo era un pretendente ben diverso dal figlio del rospo e dal talpone con la pelliccia vellutata. Non c'è da meravigliarsi, dunque, che al bel Principe Pollicina abbia detto di sì. Da ogni fiore uscirono un cavaliere e una damina, talmente graziosi che era un incanto starli a guardare. Ciascuno di loro portò a Pollicina il suo regalo di nozze, ma il regalo più gradito fu un bel paio di ali, che erano appartenute a una grande mosca bianca".
Versione illustrata da Marco Mazzoni: "Allora prese la sua corona d'oro e gliela posò sul capo, poi le chiese come si chiamava e se voleva diventare sua sposa. Era un marito ben diverso dal figlio del rospo e dalla talpa con la pelliccia nera! E accettando la sua proposta, sarebbe diventata la regina dei fiori! Decise di rimandare la risposta. Intanto da ogni fiore puntarono un omino e una donnina che le offrirono dei doni. Il più bello fu un paio d'ali trasparenti che erano appartenute a una grossa mosca bianca".

Sopra: Questa immagine mostra la protagonista delle vicenda, circondata da fiori e farfalle.

Le illustrazioni realizzate da Marco Mazzoni sono molto raffinate e graziose, complesse e ricche di dettagli, inoltre presentano uno stile originale, soprattutto per la scelta e l'uso dei colori. Il colore predominante in tutte le immagini è infatti il magenta, a cui si accompagnano in varia misura delle sfumature di blu, le quali creano un senso di contrasto. Nelle illustrazioni sono poi presenti anche colori quali il nero e il bianco, il primo è stato usato per creare dei punti d'ombra, mentre il secondo per dipingere la pelle chiara di Pollicina e per far risaltare i punti di luce.
Tutti i disegni presentano comunque delle bellissime sfumature di colore, che fanno risaltare molto i soggetti e gli elementi presenti nelle immagini, i quali sono tutti elementi naturali. In particolare molto predominante è la presenza di fiori e foglie, ma sono presenti spesso anche animali di piccola taglia, mentre l'unica presenza umana (o almeno con parvenze umane) è quella della protagonista.

  

 
Sopra: Le illustrazioni realizzate da Marco Mazzoni sono molto raffinate e graziose, complesse e ricche di dettagli. Da notare la particolare, e volutamente limitata, scelta dei colori, in particolare il magenta e il blu i quali sono presenti nelle varie immagini quantità diverse. Ad esempio nelle illustrazioni a destra prevalgono i toni del blu ( e del nero anche), che fanno apparire le immagini più cupe e scure, mentre nelle immagini a sinistra è stato usato in prevalenza il magenta ( e il bianco). Da notare inoltre la presenza, nelle illustrazioni, di soli elementi naturali, in particolare fiori e animali (in queste immagini si possono vedere ad esempio delle rane, una talpa e un uccello), mentre l'unica presenza umana rimane la protagonista.

"Mignolina" è un albo illustrato molto bello, che colpisce subito per le immagini molto suggestive e affascinanti, ricchissime di particolari e così ricche di fascino per il loro tratto grazioso e delicato e per la scelta e l'utilizzo dei colori che l'artista ha fatto, la quale rende queste illustrazioni molto originali.
I testi, pur non essendo esattamente gli stessi scritti da Andersen, ripercorrono con fedeltà la maggior parte della storia, ad esclusione del finale, che in questa versione è stato cambiato, forse per renderlo più adatto ai gusti del pubblico moderno, anche se viene da chiedersi fino a che punto tale cambiamento possa essere considerato giustificato.

Quest'opera è stata pubblicata nel 2018 dalla Albin Michel Jeunesse ed è stata edita nel 2019 in italiano dalla Rizzoli. Il volume ha 64 pagine, la copertina rigida, misura 30,05 cm d'altezza e 22,02 cm di lunghezza e costa 20,00 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

lunedì 11 novembre 2019

Il mago di Oz di Sebastien Perez e Benjamin Lacombe

In questo post vi parlerò dell'ultima fatica dell'artista Benjamin Lacombe, arrivata in Italia poco più di un mese fa: "Il mago di Oz". Questa volta l'artista francese si è quindi dilettato a illustrare un altro grande classico della letteratura, così come aveva già fatto con altre opere quali "Notre Dame de Paris" di Victor Hugo, "Alice au pays de merveilles" di Loius Carrol o "Contes Macabre" di Edgar Alla Poe.
Quest'opera, in particolare, fa parte di una collana di classici illustrati diretta proprio da Benjamin Lacombe, una collana che "nasce dal desiderio di presentare grandi classici in una veste nuova e raffinata, affiancando all'autorità dei maestri del passato lo stile originale di alcuni tra i più ispirati giovani illustratori di oggi".
Questa volta, però, i testi non sono quelli dell'autore dell'opera originale,  ma appartengono a Sébastien Perez, il quale si è ispirato alla storia e ai personaggi di Franck Baum. Come viene spiegato alla fine del volume, infatti,  i classici di questa collana "sono stati tradotti, adattati o riscritti, mantenendo però l'universalità e la profondità di quelle storie senza tempo".

Sopra: La copertina di "Il mago di Oz" è molto bella ed estremamente curata, cosi come tutta questa edizione d'altronde. Al centro, circondata da una cornice di ricami dorati, è stata posta una delle illustrazioni di Benjamin Lacombe, quella dove Dorothy si addormenta nel campo di papaveri, il cui colore rosso salta subito agli occhi del lettore, facendo contrasto col verde del reato della copertina.

Nel caso di questo volume i testi sono stati ritrascritti, infatti questa versione scritta da Sébastien Perez si rivela subito differente rispetto a quella di Baum in quanto non inizia con il presentare Dorothy, descrivendo il modo in cui giunge a Oz, ma inizia con la descrizione della nascita dello Spaventapasseri, nonché dell'incontro di quest'ultimo con la protagonista.
Versione di Franck Baum: "Al di là dello steccato c’era un vasto campo di grano con uno Spaventapasseri infilato in cima a un palo, a tener lontani gli uccelli dal grano maturo. Dorothy appoggiò il mento alla mano e guardò pensierosa lo Spaventapasseri. (...)
Fissando il buffo viso dipinto dello Spaventapasseri, Dorothy rimase sorpresa vedendo uno degli occhi che lentamente ammiccava. Sulle prime pensò di essersi sbagliata, perché gli spaventapasseri del Kansas l’occhietto non lo facevano mai; ma ecco che quella sagoma le rivolse un cenno amichevole, chinando il capo. Allora la bambina scese dallo steccato e gli andò incontro, mentre Toto correva intorno al palo e abbaiava. 
“Buongiorno” disse lo Spaventapasseri, con voce alquanto roca. “Hai detto qualcosa?” chiese stupefatta la bambina. “Certo” rispose lo Spaventapasseri; “come stai?” “Bene, grazie” rispose educatamente Dorothy; “e tu?” “Non mi sento troppo bene” disse lo Spaventapasseri, con un sorriso “perché è noiosissimo stare notte e giorno infilzato quassù a spaventare i corvi” “Non puoi scendere?” chiese Dorothy. “No, ho il palo infilato nella schiena. Se me lo togliessi ti sarei infinitamente grato.” Dorothy tese entrambe le mani e sfilò la sagoma dal palo; imbottita di paglia com’era, non pesava quasi niente."
Versione di Sébastien Perez: "Con grande stupore vide una fanciulla avvicinarsi al campo. La ragazza posò il suo piccolo paniere e poi, senza temere di sgualcire il grazioso abito di Vicky blu e bianco, si arrampicò sulla staccionata e vi si sedette. Aveva un cappellino rosa legato con un nastro che le incorniciava il volto. Si resse il volto con la mano e guardò con aria pensosa nella sua direzione. (...)
Non c'era dubbio, era lui che stava guardando. Le fece l'occhiolino. La ragazza sollevò il mento, fissandolo con aria sorpresa, e lui scosse la testa. Lei scese dalla staccionata e avanzò nella sua direzione. Un animaletto zampettò rumorosamente attorno al palo al quale era appeso.
"Buongiorno” disse lo Spaventapasseri, con voce roca, come per rassicurarsi. “Hai parlato?” gli chiese lei. La ragazzo lo guardò come se fosse un fenomeno da baraccone. Doveva essere la prima volta che vedeva uno spaventapasseri. “Certo, come stai?” “Molto bene, grazie. E tu?” Appeso da due giorni in cima al palo, lo spaventapasseri trovava la sua posizione oltremodo scomoda e vide in quell'incontro un'occasione per conquistare la libertà. Doveva soltanto convincere la ragazza.“Non mi sento bene” rispose sorridendo.“Non è piacevole starsene appesi quassù giorno e notte per scacciare i corvi.” “Non puoi scendere?” chiese lei. “No,mi hanno conficcato questo palo nella schiena. Se sarai così gentile da liberarmi, te ne sarò molto grato.” Senza esitare un attimo, la razza gli cinse la vita e lo sollevò come una piuma, facendogli infine posare i piedi a terra"

Come si può notare la versione scritta da Perez si focalizza maggiormente sul punto di vista e sul pensiero dello spaventapasseri, visto che è costui il personaggio che l'autore ha scelto per raccontare questa storia.
Ciò diventa particolarmente evidente nel decimo capitolo, quello in cui la Strega dell'Ovest invia contro il gruppo di amici le Scimmie Alate, che riescono a distruggere l'uomo di latta e lo spaventapasseri. Quando quest'ultimo muore il racconto si interrompe, riprendendo poi quando lo spaventapasseri verrà rimesso insieme dopo che la strega è stata sconfitta da Dorothy e sarà quest'ultima a riferire all'amico cosa è accaduto in sua assenza.

Sopra: Questa immagine rappresenta la scena in cui Dorothy libera lo spaventapasseri. Interessante il punto di vista scelto dall'artista, che fa vedere questa scena al lettore ponendolo fra le piante di mais, come se fosse un osservatore che sta spiando la scena di nascosto tra le piante.

Le illustrazioni realizzate da Benjamin Lacombe sono molto belle e raffinate. Quelle che sono state realizzate a colori presentano delle tinte forti e vivaci, con colori brillanti e vividi, molto bella, in particolare, risulta ad esempio l'immagine che ritrae Dorothy addormentata nel campo di papaveri, i quali sono di un rosso molto vivo e acceso.

   

Sopra: Le illustrazioni di Lacombe sono, come sempre, molto graziose e raffinate, capaci di trasmettere un'atmosfera ricca di fascino con i loro colori brillanti e accesi, dalle tinte forti e decise.

Altre illustrazioni sono invece state realizzate in bianco e nero, tuttavia queste immagini presentano una particolarità, cioè esse comprendono anche degli elementi di un verde metallizzato, un colore che ricorre per tutto il libro, dalla copertina, ai disegni interni, all'inizio dei capitoli...
Alla fine del libro viene scritto, a tale proposito, che il colore verde è "il simbolo dell'ossessione della società capitalista per il verde dei dollari" e viene inoltre aggiunto che tale colore pervade sempre di più le immagini col progredire dell'avventura.

 
Sopra: Alcune immagini sono state realizzate in bianco e nero, anche se non mancano mai degli inserti verdi, colore che viene riproposto costantemente nel volume.

Questa edizione de "Il mago di Oz" è un'opera molto bella e curata esteticamente, con inserti verde metallizzato e delle splendide e vivaci illustrazioni di Benjamin Lacombe, che contribuiscono a creare un'atmosfera inquietante e magnetica, ricca di fascino. 
I testi mi sembrano piuttosto fedeli ai contenuti del libro di Baum, e ne seguono i fatti piuttosto fedelmente, anche se sono stati riportati dal punto di vista dello spaventapasseri, che è una scelta interessante da parte dell'autore. La narrazione viene infatti affidata a questo personaggio, cioè il "finto tonto che si rivela il perno necessario a collegare gli episodi tra di loro e dare l'impulso all'avventura", come viene scritto alla fine del libro.

Quest'opera è stata pubblicata nel 2018 dalla Albin Michel Jeunesse col titolo "Le magicien d'Oz" ed è stata edita nel 2019 in italiano dalla Rizzoli. Il volume ha 120 pagine, la copertina rigida, misura 30,05 cm d'altezza e 22,05 cm di lunghezza e costa 25,00 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

lunedì 30 settembre 2019

How to live forever di Colin Thompson

L'albo illustrato di cui voglio parlarvi in questo post si intitola "How to live forever" di Colin Thompson. Uno scrittore e  artista inglese/australiano, nato nel 1942, che ha pubblicato più di settanta opere e che, nel 2004, ha ricevuto l'Aurealis Award (il quale riconosce i successi di scrittori australiani che si occupano di fantascienza, fantasy e horro) proprio con questo libro.

Sopra: Sulla copertina del libro "How to live forever" si può vedere una delle meravigliose illustrazioni di Thompson.

Questo albo narra di un libro che era custodito in una biblioteca che conteneva le copie di tutti i libri che sono stati scritti. Tale libro, che si intitolava "How to live forever" però è sparito. L'unico a conoscenza della scomparsa di quest'opera è Peter, un ragazzo che vive in uno dei libri della biblioteca assieme alla sua famiglia (infatti, quando il guardiano si addormenta, gli scaffali prendono vita e i libri diventano delle abitazioni, con tanto si porte, finestre, camini e persone che vi abitano).
Peter è determinato ristrovare il libro non invecchierà mai, così per due anni lui e Brian, il suo gatto, hanno cercato il libro visitando ogni stanza della biblioteca, finché un giorno il ragazzo incontra quattro vecchi, i quali gli consegnano il tanto cercato volume. Il ragazzo però è molto stupito poiché non comprende come mai i quattro vecchi, pur avendo il libro, siano invecchiati, poiché lui pensava che il volume rendesse giovani per sempre. Così uno dei quattro vecchi conduce Peter dall'Antico Bambino, il quale "He was both youg and old, ten and timeless at the same time". Costui spiega a Peter che lui è stato l'unico ad aver letto il libro e a non essere impazzito, tuttavia egli è rimasto congelato nel tempo, impossibilitato a crescere e a morire. Tuttavia, come l'Antico Bambino spiega "To live forever is not to live at all", per questo ha deciso di nascondere il libro, poiché non poteva distruggerlo, in quanto il volume è immortale.
Così Peter decide di non voler leggere il libro e di ritornare a casa.

Sopra:  Una delle magnifiche illustrazioni presenti all'interno del libro, la quale mostra un paesaggio cove gli elementi naturali quali rocce, alberi e la cascata, si amalgano perfettamente ai libri della biblioteca in cui è ambientata la vicenda.

le illustrazioni realizzate da Colin Thompson sono molto belle, sopratutto per la quantità di dettagli in esse contenute. Il libro è infatti ricco di immagini che ritraggono ampie scene e luoghi estremamente ricchi di dettagli, come ad esempio una stanza della biblioteca oppure uno degli scaffali, sul quale l'artista ha disegnato ogni singolo libro.
Anche i paesaggi e gli ambienti creati dall'artista risultano molto belli da vedere in quanto risultano molto fantasiosi, poiché dovunque sono presenti dei libri, i quali sono parte integrante della scena e molto spesso vanno proprio a costituire l'ambiente in cui si svolge la storia.


Sopra: Come potete vedere anche da queste immagini, il libro è ricco di illustrazioni che ritraggono ampie scene e luoghi estremamente curati e ricchi di dettagli.

Anche i colori utilizzati dall'artista risultano molto piacevoli da vedere, poiché le immagini risultano molto colorate, anche grazie alla presenza di tantissimi elementi nella scena, e i colori scelti presentano, nella maggior parte dei casi, dei toni vividi, brillanti e accesi.



Sopra: Le illustrazioni risultano inoltre sempre molto piacevoli da vedere anche grazie all'utilizzo di una vasta gamma di colori, solitamente dai toni brillanti e accesi, che le fa risultare molto colorate.

"How to live forever" è un bel albo illustrato, che contiene una storia che rappresenta uno spunto per riflettere su temi importanti quali la vita, la morte, il crescere, l'invecchiare, nonché la loro l'accettazione, in quanto tappe inevitabili dell'esistenza umana, che bisogna affrontare senza timore.
Le illustrazioni che accompagnano tutta l'opera, ricche di fantasia e immaginazione, con questo mondo tutto formato da libri, sono qualcosa di meraviglioso, in quanto il lettore ci si può perdere ad osservarle in tutti i loro dettagli e colori.

Quest'opera è stata pubblicata originariamente nel 1995 dalla Julia MacRae e poi nel 1998 dalla Red Fox. Il volume ha 32 pagine, la copertina flessibile, misura 29,5 cm d'altezza e 22,5 cm di lunghezza e costa 7,99£.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

lunedì 26 agosto 2019

Il magico libro degli unicorni. Guida ufficiale

Sebbene la figura dell'unicorno sia molto famosa e molto utilizzata nei libri per l'infanzia e nei libri illustrati, in passato mi è capitato solo due o tre volte di trovare dei begli albi illustrati dedicati a questa creatura. Finalmente, dopo un bel po' di tempo, con "Il magico libro degli unicorni. Guida ufficiale" posso finalmente parlare di un libro illustrato completamente dedicato a questi ultimi.

Sopra: La copertina della guida "Il magico libro degli unicorni. Guida ufficiale" risulta molto curata, elegante e bella da vedere, con il suo sfondo blu scuro e i vari elementi e dettagli bianchi e rossi, nonché le scritte e i decori dorati.

Come suggerisce anche il titolo questo volume è una guida che ha lo scopo di far conoscere al lettore tutto ciò che si deve sapere sugli unicorni. La guida è scritta in prima persona da un autore che si presenta come Selwyn E. Phipps, presidente della Società dell'Unicorno Magico, il quale è pronto a trasmettere al lettore tutte le storie e le conoscenze accumulate negli anni.
Per tale motivo Selwyn spiegherà prima di tutto la storia della Società dell'Unicorno Magico, la quale unisce tutti coloro che amano gli unicorni e il cui compito è quello di "Registrare quanto si conosce di queste creature uniche al mondo e proteggerle qualora ne abbiano bisogno". Dopodiché l'autore ci illustrerà dove si trovano i vari unicorni, ci spiegherà chi sono stati i primi a essere esistiti e di come questi abbiano dato vita alle altre famiglie di unicorni.
Secondo tale guida, infatti, esistono nel mondo sette razze: i Gioielli di Montagna, le Lune d'Acqua, i Fiori del Bosco, le Fiamme del Deserto, i Nomadi del Ghiaccio, i cercatori di Tempeste e le Ombre della Notte. Tutte queste razze verranno spiegate e ne verranno descritte le caratteristiche man mano che si procede nella lettura del manuale.
Oltre alle varie famiglie di unicorni l'autore aggiunge anche altre informazioni più generiche riguardo a queste creature, come, ad esempio, di cosa si nutrono, come comunicare con loro, quali sono le loro virtù, la loro simbologia, le credenze e le superstizioni ad essi legate ....

Sopra: Questa immagine rappresenta la mappa presente all'interno del volume, la quale indica i luoghi del mondo in cui è possibile trovare le varie razze di unicorni.

Le illustrazioni di cui è riccamente correlato questo libro sono state realizzate da Harry e Zanna GoldHawk e da Helen Dardik, ai quali il volume stesso dedica una pagina, presentandoli come "gli illustratori che hanno dedicato tanto tempo a studiare le diverse specie di unicorni per questo manuale ufficiale, così da rappresentare in modo splendido e accurato queste magnifiche creature".
Le illustrazioni da loro realizzate per la guida sono effettivamente molto carine, originali ed estremamente colorate. Nel disegnare l'aspetto degli unicorni, il quale risulta non essere stato realizzato in modo eccessivamente dettagliato, gli autori hanno evidentemente voluto esprimere il loro stile, creando degli unicorni con un design semplice, simile a come li disegnerebbe un bambino. Nonostante l'aspetto di base piuttosto semplice, gli illustratori si sono impegnati per conferire a ciascuna razza delle caratteristiche visive (come il colore del manto e dei crini, la lunghezza e la forma del corno, ma anche la struttura corporea che a volte risulta essere più leggiadra ed altre più robusta) specifiche e ben identificabili, che rendessero ogni razza ben diversa dalle altre.

 



Sopra: Le illustrazioni contenute nella guida sono  molto carine, originali ed estremamente colorate. Nel disegnare l'aspetto degli unicorni, il quale risulta essere abbastanza semplice e non troppo dettagliato, gli autori hanno evidentemente voluto esprimere il loro stile, anche se a ciascuna razza di unicorno sono state conferite delle caratteristiche ben precise e distinte, come si può vedere anche da queste immagini che ritraggono tre diverse razze (le Lune Blu, i Fiori del Bosco e le Ombre della Notte).

Molto importante, in questo libro, risulta essere l'uso e la scelta dei colori, in quanto tutte le illustrazioni, e quindi tutto il volume in generale, risultano sempre essere molto colorate. Gli artisti hanno infatti scelto una vasta gamma di tinte (blu, rosa, rosso, marrone, verde, viola, bianco, nero, arancione, giallo, azzurro) le quali risultano sempre essere brillanti e vivide.

 


Sopra: Come potete vedere anche da queste immagini le illustrazioni contenute del libro sono un tripudio di colori, i quali sono sempre accesi e brillanti, il che contribuisce a rendere il volume molto piacevole e allegro da vedere.

"Il magico libro degli unicorni. Guida ufficiale" è un bel libro illustrato sugli unicorni indirizzato ad un pubblico abbastanza giovane. La guida è infatti ricca di informazioni su queste creature, sebbene queste non si basino, come invece mi era capitato di trovare in altri albi illustrati (come nel caso de "Le grimoire des licornes" di Maryline Weyl), su leggende o miti o racconti del folclore riguardanti gli unicorni. Le informazioni contenute in questo volume sono state tutte inventate a partire da zero, e va benissimo così, poiché comunque le varie razze risultano essere belle e interessanti da vedere e conoscere, oltre che essere piuttosto pittoresche.
Le illustrazioni che accompagnano tutta l'opera sono molto carine, originali, vivaci e colorate, tanto da far risultare il manuale un tripudio di colori e forme, nonché una gioia per gli occhi, rendendo la lettura ancora più piacevole e scorrevole.

Quest'opera è stata pubblicata nel 2018 dalla Michael O'Marab Books Limited col titolo "The magical Unicorn Society" ed è stata edita nel 2019 in italiano dalla Gribaudo. Il volume ha 128 pagine, la copertina rigida, misura 27 cm d'altezza e 20 cm di lunghezza e costa 14,90 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

lunedì 5 agosto 2019

Cavalieri. I più grandi eroi della storia (Ology series)

"Cavalieri. I più grandi eroi della storia" è attualmente l'ultimo e più recente capitolo della collana delle Ologie, una serie di libri, pubblicati originariamente dalla Tamplar Publishing, il cui titolo finiva sempre in "-ology" (almeno nell'edizione inglese). 
Ognuno di questi volumi viene presentato come una sorta di perduto diario/enciclopedia, scritto da un personaggio ormai morto o comunque scomparso (o entrambi i casi), e poi ritrovato dopo anni, e di cui l'editore ne ha ricevuto una copia per farlo pubblicare. 
Dopo un periodo iniziale in cui veniva pubblicato circa un volume all'anno, dopo il 2014, anno in cui uscì "Dinosaurologia", sembrava che non dovessero uscire ulteriori manuali di questa serie. Nel 2016 è stato però edito, solo in inglese tuttavia, il volume "Dungeonology" e l'anno successivo è uscito anche un ulteriore libro, che trattava di cavalieri, volume che questa volta è stato pubblicato anche in Italia e di cui vi parlerò adesso.

Sopra: Come tutti gli altri libri della serie anche questo volume ha delle pietre incastonate nella copertina, la quale risulta avere dei colori molto allegri e sgargianti.

Come tutti i libri appartenenti alla collana delle Ologie, anche questo volume presenta all'inizio una nota dell'editore in cui quest'ultimo attesta l'autenticità di tale opera. In particolare, in questo caso, nella nota viene spiegato come questa sia la copia di un  antico libro che era stato ritrovato da due bambini incastrato in un blocco di pietra in un vecchio castello del Galles.
"Nel 2018, l'Editore ha ricevuto un curioso manufatto: un blocco di pietra all'interno del quale era incastonato un libro antico di pregevole fattura. L'avevano trovato due bambini mentre giocavano tra le rovine di un vecchio castello del Galles. [...] Poiché nè i bambini, nè i loro genitori o gli amici erano riusciti ad estrarre il libro dal blocco di pietra, alla fine decisero di spedirlo a Rizzoli, conoscendo la nostra passione per i libri rari e insoliti. Ma nemmeno noi riuscimmo a estrarlo, e così per alcuni mesi il libro restò una curiosità del nostro ufficio, il suo contenuto un mistero. Finché, un giorno, tra lo stupore generale, il giovane figlio di uno dei nostri editor non entrò nella sala riunioni con il libro in mano. Nessuno capì mai come ci era riuscito. Era una scoperta notevole: un libro sui cavaieri dell'età elisabettiana inglese che sembrava svelare segreti rimasti sepolti per secoli. Ne abbiamo pubblicato un facsimile, adattando il linguaggio per i lettori moderni nella speranza che qualcuno ci aiuti a rivelare i misteri che racchiude".
Oltre alla nota dell'editore non manca neppure una busta con dentro una lettera destinata al lettore, scritta dal presunto autore dell'opera originaria. In questo caso l'autore sarebbe Lancillotto Marshal, cavaliere appartenente all'Ordine Segreto della Tavola Rotonda, il quale avrebbe deciso di scrivere questo libro per insegnare agli scudieri come diventare cavalieri nonché membri, in seguito, dell'ordine dei cavalieri della Tavola Rotonda.
Questo volume contiene infatti tutta una serie di informazioni riguardo ai cavalieri, come, ad esempio: le crociate, come si fa a diventare cavaliere, le armi e le armature che un cavaliere deve saper usare e che potrà indossare, la differenza tra i vari tipi di cavalcatura (destriero, palafreno e cavallo da soma), la struttura del castello, che cosa sono le giostre e i tornei, alcune battaglie e assedi, la pratica della caccia e dei banchetti, i cavalieri più famosi della storia e quelli leggendari.
Alla fine del volume è poi presente un altro elemento che accomuna tutti i libri appartenenti a questa serie:  una pietra "preziosa" incastonata, in questo caso una pietra del Santo Graal, il quale è stato riprodotto, disegnato, alla fine del libro.

Sopra: Nel manuale sono contenute varie informazioni riguardo ai cavalieri, in questa foto viene ad esempio mostrata la pagina che riguarda i vari tipi di cavalcature di cui può aver bisogno un cavaliere, nonché le bardature e le corazze che i cavalli possono indossare.
 
Come anche gli altri volumi della serie anche questo contiene numerose illustrazioni che accompagnano i testi. In questo caso i disegni sono stati realizzati da Ollie Cuthbertson, Fabio Leone e David Demaret.
Le illustrazioni presenti nel libro riproducono figure di cavalieri, delle loro armature, nonché immagini di castelli, armi e cavalli in maniera realistica e piuttosto dettagliata. Alcune immagini sono a colori, mentre altre sono state lasciate in bianco e nero.
Le illustrazioni di questo volume hanno un aspetto piuttosto differente rispetto a quelle degli altri titoli della medesima collana, probabilmente anche perché gli artisti che le hanno disegnate non avevano mai lavorato precedentemente ad altri volumi di questa serie. 
Alcune (la maggior parte) illustrazioni, sia a colori che in bianco e nero, hanno un aspetto molto realistico, mentre altre riprendono lo stile degli arazzi medievali, per cui non presentano, ad esempio, nessuna profondità e hanno delle figure maggiormente stilizzate.
 





Sopra: Le illustrazioni presenti nel libro riproducono in maniera realistica e piuttosto dettagliata figure di cavalieri, delle loro armature, nonché immagini di castelli, armi e cavalli. Come si può vedere anche da queste immagini alcune illustrazioni sono a colori, mentre altre sono state lasciate in bianco e nero. 
 
"Cavalieri. I più grandi eroi della storia" è un bel volume che contiene molte informazioni sui cavalieri e tutto ciò che riguarda quest'ultimi, ed è molto interessante il fatto che si faccia riferimento sia a fatti storici e a cavalieri realmente esistiti, che a cavalieri leggendari che sono però ormai entrati nell'immaginario comune.
La storia che fa da cornice alle varie informazioni aiuta inoltre il lettore ad immergersi nella lettura, fornendogli un filo conduttore dall'inizio alla fine del volume. Inoltre la presenza di indizi da decifrare, di finestre e buste da aprire e di libricini da leggere all'interno del libro aiutano a coinvolgere ancora di più il lettore e a mantenerlo interessato, proponendogli una lettura un po' più interattiva. Come è tipico per tutti i libri di questa collana anche in questo vi è infatti la presenza di molteplici elementi interattivi, che coinvolgono ancora di più il lettore nella lettura, aiutandolo ad immergersi in un mondo fantastico e meraviglioso. A differenza di altri volumi precedenti (che contenevano anche svariati oggetti quali carte da gioco, perle ecc...; o campioni come pezzi di stoffa  e finte pelli di animali), in questo gli elementi interattivi si limitano però a libricini da aprire o alette da sollevare, per cui il libro risulta meno interattivo ed innovativo rispetto ai suoi predecessori.
Anche le illustrazioni, comunque, aiutano a mantenere alta l'attenzione, sia perché sono belle da vedere e sia perché sono funzionali ai testi, aiutando il lettore a comprendere e a raffigurarsi meglio alcuni concetti.
 
Quest'opera è stata pubblicata nel 2017 dalla Templar Publishing col titolo "Knightology" e nel 2018 è stata pubblicata in italiano dalla Rizzoli. Il volume ha 26 pagine, la copertina rigida, misura 30,8 cm d'altezza e 26,2 cm di lunghezza e costa 27 euro.

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lunedì 22 luglio 2019

Demoni! Cronache di un cacciatore di creature infernali di Abelard Van Helsing

"Demoni! Cronache di un cacciatore di creature infernali" è un libro illustrato la cui struttura riprende quella della serie di libri delle "Ologie". Si tratta infatti di un diario/manuale scritto in prima persona da un personaggio di invenzione che si rivolge direttamente al lettore. In questo caso l'autore di tale opera è Abelard Van Helsing, un cacciatore di demoni che, non avendo ancora trovato un apprendista a cui trasmettere il proprio sapere, ha deciso di trascrivere tutte le sue conoscenze in tale volume.

Sopra: La copertina di "Demoni! Cronache di un cacciatore di creature infernali" è completamente nera con scritte e disegni dorati e su di essa spicca, in particolare, l'immagine di un demone.

Come anticipato sopra, quest'opera è praticamente un manuale per dei futuri cacciatori di demoni, scritto da Van Helsing durante la sua vecchiaia per trasmettere tutte le sue conoscenze a un giovane futuro cacciatore.
All'interno di quest'opera sono quindi contenute tutte le informazioni necessarie per diventare un cacciatore di creature infernali: le armi da utilizzare, i luoghi dove poter trovare i demoni e , naturalmente, le varie specie di demoni che un cacciatore potrà trovarsi ad affrontare.
Le varie informazioni sono inoltre accompagnate dai racconti di van Helsing riguardo la sua vita e la sua esperienza come cacciatore. Il lettore verrà così a conoscenza della sua infanzia, di come è diventato un cacciatore di demoni, delle sue prime imprese, di come ha conosciuto il suo maestro, di quali demoni ha sconfitto ...
Naturalmente la maggior parte dello spazio del libro è dedicato a descrivere i vari tipi di creature infernali e i modi per sconfiggerle. Tra le creature descritte troviamo: Incubi e Succubi, i Nybba, i Draghi, Vampiri, i cani dell'inferno, bestie infernali minori, esseri umani dannati, i lupi mannari, gli spiriti maligni, gli zombie.

Sopra: Una pagina del libro che descrive le caratteristiche di un demone comune.

I testi di quest'opera sono accompagnati da molte illustrazioni, le quali sono molto belle e curate. Tali disegni, realizzati da Miles Teves, hanno un aspetto molto realistico e sono ricche di dettagli e particolari.
La maggior parte dei disegni presenti nel libro sono in bianco e nero e sono pochi gli elementi che presentano qualche tocco di colore: la mappa presente all'inizio (la quale è stata colorata di rosso e verde), qualche creatura e qualche macchia di sangue. La scelta dei colori utilizzati è stata comunque limitata a verde, rosso, blu e giallo.
Con qualche eccezione (come ad esempio il rosso della mappa e di un pozza di sangue) i colori non risultano comunque mai molto intensi e, anzi, quando presenti sono stesi in maniera molto leggera e delicata.

 

 

Sopra:Le illustrazioni di quest'opera hanno un aspetto molto realistico e sono ricche di dettagli e particolari. La maggior parte  sono in bianco e nero (come le immagini in alto e in centro a sinistra), ma ve ne sono alcune che presentano qualche tocco di colore (come le creature dell'immagine al centro a destra e in basso). La scelta dei colori utilizzati è comunque molto limitata.

"Demoni! Cronache di un cacciatore di creature infernali" è un bel libro illustrato che, pur riprendendo un format già molto visto, usato e sfruttato, tratta tuttavia un argomento insolito per un albo illustrato. Non mi era infatti mai capitato di vedere libri illustrati che trattassero di demoni e altri mostri infernali, specialmente con i modi di questo volume.
I testi presentano dei toni seri e i fatti che vi vengono narrati rendono quest'opera adatta più ad un pubblico di adulti (o comunque di adolescenti/giovani adulti) che non di bambini, in quanto vengono raccontati anche degli eventi molto crudi e sanguinari (come, ad esempio, lo sterminio dei genitori del protagonista da parte di alcuni demoni).
Anche le illustrazioni, che come ho detto prima hanno un aspetto realistico, risultano certe volte molto crude ed esplicite, mostrando cadaveri e persone uccise e sanguinanti.
Questo si presenta quindi come un volume molto bello da vedere (le illustrazioni, anche se talvolta crude, risultano comunque molto belle e affascinanti), il quale tratta in un modo assai avvincente e coinvolgente un argomento interessante e insolito nel panorama dei libri illustrati.

L'opera è stata pubblicata originariamente nel 2006 dalla Pavilion Books col titolo "The demon hunter's handbook" ed è poi stata edita in italiano nel 2007 dalla EdiCart. Il libro ha la copertina rigida, ha 30 pagine, misura 30,5 cm d'altezza e 26 cm di lunghezza e costa 22,50 euro.

P.S. A quanto pare dopo questo primo volume sono usciti anche altri due manuali per cacciatori di creature infernali:
- Vampiri. Storia di un cacciatore di creature infernali" ("The vampire hunter's handbook") di Raphael van Helsing, edito in italiano nel 2008.
- "The dragon hunter's handbook" di Adelia Van Helsing è un prequel del primi due, pubblicato, solamente in inglese, nel 2008.

   
Sopra: Le copertine degli altri due seguiti di questo volume.

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