lunedì 31 agosto 2020

Grimm's complete Fairy Tales di Jacob e Wilhelm Grimm

"Grimm's complete Fairy Tales" di Jacob e Wilhelm Grimm è una raccolta di fiabe dei due fratelli, accompagnata dalle illustrazioni dell'artista inglese Arthur Rackham. Nella raccolta è presente un'introduzione di Jane Yolen, autrice di più di 300 libri sul folklore, di fantascienza e di fantasy.

Sopra: La splendida copertina in pelle di questa edizone ha un aspetto molto fiabesco e romantico, con lo sfondo blu brillante, i rovi dorati e le rose argentate.

Tale raccolta, dopo l'indice delle fiabe e delle illustrazioni, inizia con un'introduzione scritta da Jane Yolen che parla prima degli autori delle fiabe, raccontando la loro biografia, per poi affrontare le fiabe contenute nelle edizioni che i fratelli Grimm hanno pubblicato tra il 1812 e il 1857. In questa parte viene spiegato come i Grimm raccolsero le loro storie (la maggior parte ascoltandole da amici e conoscenti), di come le trascrissero e di come decisero di pubblicarle. Le fiabe che loro scelsero di trascrivere e di pubblicare, infatti, risuonavano delle loro opinioni e pensieri personali: con eroi ed eroine sempre "honest, kind, hard-working, faithful, industrious, and follow the rules", inoltre molto spesso le donne dovevano aspirare ad essere delle buone mogli e madri, mentre coloro che non lo erano (le antagoniste, solitamente matrigne) venivano brutalmente punite.
Dopo la loro prima edizione i Grimm operarono alcune rielaborazioni, riscritture e censure ad alcune delle fiabe che avevano inserito nella prima edizione, per renderle "more sequential, and resonantly moral", togliendo loro inoltre gli elementi erotici che avrebbero potuto offendere la classe medio-borghese, rendendole maggiormente adatte ad essere lette anche ad un pubblico più infantile.
Infine vi è una parte dedicata anche all'illustratore, Arthur Rackham, in cui vengono fornite al lettore alcune informazioni sulla vita, la carriera e le opere di tale artista.
La raccolta in questione contiene più di 200 fiabe e dieci leggende, facendo riferimento a quelle pubblicate dai Grimm nella loro settima e ultima edizione del 1857. I testi riportati in questa versione sono infatti fedeli a quelli dell'ultima edizione pubblicata dai Grimm. Di seguito vi riporto uno stralcio dei testi della fiaba di "Biancaneve", così che possiate confrontarli:

Versione del 1812 di "Biancaneve" tratta da "Tutte le fiabe" dellla Donzelli (2015): "C'era una volta in inverno, e quell'inverno i fiocchi di neve cadevano come piume dal cielo, una bella regina seduta alla finestra. La finestra era incorniciata d'ebano nero, e la regina cuciva. E cucendo e mirando la neve, si punse un dito con l'ago, e nella neve caddero tre gocce di sangue. Il rosso del sangue era così bello sul bianco della neve che la regina pensò: avessi una bambina bianca come la neve, rossa come il sangue e nera come l'ebano di questa finestra!
Presto una bimba nacque davvero: bianca come la neve, rossa come il sangue e nera come l'ebano, e così la chiamarono Biancaneve. La regina era la più bella in tutto il reame, e molto fiera della sua beltà."

Versione del 1857 di "Biancaneve" tratta da "Fiabe" della Enaudi (1951): "Una volta, nel cuore delll'inverno, mentre i fiocchi di neve cadevano dal cielo come piume, una regina cuciva, seduta accanto a una finestra dalla cornice d'ebano. E così, cucendo e alzando gli occhi al cielo per guardar la neve, si punse un dito, e caddero nella neve tre gocce di sangue. Il rosso era così bello su quel candore, ch'ella pensò: <<Avessi una bambina bianca come la neve, rossa come il sangue e dai capelli neri come il legno di questa finestra!>> 
Poco dopo diede alla luce una figlioletta bianca come la neve, rossa come il sangue e dai capelli neri come l'ebano; e la chiamarono Biancaneve. E quando nacque la regina morì.
Dopo un anno il re prese un'altra moglie: era bella ma superba e prepotente, e non poteva sopportare che qualcuno la superasse in bellezza."

Versione di "Snow White" tratta da "Grimm's complete Fairy Tales" (2015): "Once upon a time in the middle winter (inverno), when the flakes of snow (fiocchi di neve) were falling like feathers (piume) from the sky, a queen sat at window sewing (cucendo), and the frame (cornice) of the window was made of black ebony. And whilst (mentre) she was sewing and looking out of the window (finestra) at the snow, she picked her finger with the needle (ago), and three drops (gocce) of blood fell (caddero) upon the snow. And the red looked pretty upon the white snow, and she thought to herself, "Would that I had a child as white as snow, as red as blood (sangue), and as black as the wood of the window-frame".
Soon after that she had a little daughter (figlia), who was as white as snow, as red as blood, and her hair was black as ebony: and she was therefore (per questo) called Snow White. And when the child was born, the Queen died (morì).
Afeter a year had passed the King took to himself another wife (moglie). She was a beautiful woman, but proud and haughty (altezzosa), and she coul not bear (sopportare) that anyone else should surpass her in beatuy."

Come potete leggere la versione della fiaba contenuta in questo volume è fedele a quella dell'edizione del 1857, in cui la madre biologica di Biancaneve viene fatta morire e viene detto che il re sposerà un'altra donna dopo un anno. La medesima fedeltà è stata mantenuta comunque anche per le altre fiabe contenute in questa raccolta.

Sopra: Un'illustrazione di Rackham della fiaba di "Biancaneve".

Le fiabe di questa raccolta sono accompagnate dalle splendide illustrazioni sia a colori che in bianco e nero di Arthur Rackham, uno dei più famosi illustratori del Diciannovesimo secolo. Le sue immagini  sono molto belle e ricche di dettagli, dotate di un fascino molto particolare in quanto pervase da un'atmosfera onirica e magica, nonché anche un poco cupa e inquietante.
Le illustrazioni di questo artista si caratterizzano infatti per gli alberi nodosi, per le sue creature dall'aspetto raggrinzito e rugoso, per le sue fanciulle dai tratti raffinati, delicati e quasi eterei.

 
Sopra: Le immagini di Rackham sono dotate di un fascino molto particolare in quanto pervase da un'atmosfera onirica e magica, nonché anche un poco cupa e inquietante. Le illustrazioni di questo artista si caratterizzano infatti per le sue creature dall'aspetto raggrinzito e rugoso, per le sue fanciulle dai tratti raffinati, delicati e quasi eterei (come quelle qui sopra). Qui sopra è possibile devere a sinistra l'immagine della fiaba de "Il principe ranocchio", mentre a destra un'illustrazione in bianco e nero di "The four skilfull brothers".

Le immagini di Rackham si presentano sempre sui toni del marrone, il che conferisce loro un'atmosfera un po' opprimente e cupa. Infatti, anche quando l'artista utilizza il bianco non lo stende mai in maniera pulita, ma sempre un po' sporcato, per cui non risulta mai essere candido, ma ne esce piuttosto un bianco sporco. L'artista utlizza comunque spesso anche il nero, per tracciare i contorni delle sue figure nonchè altri elementi quali ombre, crepe, pieghe degli abiti, venature del legno....
Nonostante l'artista preferisca utilizzare colori dai toni poco accesi, preferendo per gli abiti e l'incarnato dei personaggi toni pastello, può capitare che alche lui ogni tanto utilizzi colori un po' più accesi e intensi, come ad esempio il rosso.

 

 
Sopra: Le immagini di Rackham si presentano sempre sui toni del marrone, il che dà loro un'atmosfera un po' opprimente e cupa. Nonostante l'artista preferisca utilizzare colori dai toni mai troppo accesi, preferendo per gli abiti e l'incarnato dei personaggi toni pastello, può capitare che alche lui ogni tanto utilizzi colori un po' più accesi e intensi, come ad esempio il rosso della mantellina di Cappuccetto Rosso.

"Grimm's complete Fairy Tales" è una raccolta delle fiabe di Jacob e Wilhelm Grimm bella, curata e ben fatta, che riporta tutte le loro fiabe in maniera integrale e fedele alla versione pubblicata dai due fratelli nel 1857 (l'ultima e quella definitiva).
Le illustrazioni di Arthur Rackam, uno dei grandi e più famosi illustratori dell'Epoca d'Oro dell'illustrazione, rendono inoltre questa edizione ancora più bella e preziosa.

La raccolta è stata inizialmente pubblicata nel 2012 dalla Barnes & Noble con una differente copertina, ed è poi stata ripubblicata nel 2015 dalla Sterling Publishing per la Barnes & Noble nell'edizone di cui vi ho parlato adesso. L'opera ha una copertina rigida, ha 744 pagine, misura 24,2 cm d'altezza e 16,6 cm di lunghezza e costa 36,47 euro.

Sopra: La copertina della precedente edizione, uscita nel 2012, che con il suo sfondo nero con decori dorati mette in risalto il lato più oscuro e macabro delle fiabe dei Grimm.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

giovedì 27 agosto 2020

Mulan: la leggenda della donna guerriera di Faye-Lynn Wu e Joy Ang

Mulan è una leggendaria eroina cinese le cui gesta sono giunte a noi grazie a una ballata intitolata "La ballata di Mulan". Sicuramente la maggior parte di noi conosce questa figura leggendaria grazie al film del 1998 della Disney "Mulan", ma questa volta voglio presentarvi un libro su questa eroina che non ha alcuna connessione col lungometraggio animato. Vi voglio infatti parlare di: "Mulan: la leggenda della donna guerriera" di Faye-Lynn Wu, che ha tradotto i testi dal cinese, e Joy Ang, che ha curato invece le illustrazioni.

Sopra: La copertina di "Mulan: la leggenda della donna guerriera" mostra la protagonista, dallo sguardo fiero, in sella a un cavallo.

La storia, tradotta da Faye-Lynn Wu con uno stile semplice e lineare, narra le vicende di Mulan "una ragazza intelligente e determinata", la quale viveva con i suoi genitori, la sorella maggiore e il fratellino in un villaggio nel nord della Cina. Un giorno, però la ragazza scopre che suo padre ha ricevuto una lettera in cui un uomo per ciascuna famiglia deve unirsi all'esercito dell'Imperatore. Mulan, saputa la cosa, decide di travestirsi da uomo e di andare lei ad arruolarsi nell'esercito, al posto del padre, ormai non più in ottima salute, e del fratellino, ancora troppo piccolo.
All'inizio ovviamente il padre, preoccupato, si oppone, esclamando: "Non puoi andare in guerra! Sei solo una ragazza...", ma alla fine Mulan lo convince affermando "Sì che posso. Sono una ragazza forte e tenace". E sarà così che la giovane si unirà all'esercito, nascondendo la propria vera identità, resistendo alle fatiche della guerra e alla mancanza della sua famiglia e vincendo numerose battaglie, per proteggere i suoi familiari e il suo Paese.
Il suo coraggio e la sua bravura la faranno diventare un ufficiale di alto grado, ma dovrà stare via di casa per 12 anni, fin quando, conclusa la guerra, giungerà al cospetto dell'Imperatore, che le chiederà che cosa desideri più di ogni cosa...
Alla fine è stata riportato anche il testo in cinese della ballata originale.

Sopra: Un'immagine che ritrae la protagonista, vestita da soldato, assieme ai suoi soldati.

Ad accompagnare i testi vi sono le illustrazioni di Joy Ang, le quali sono molto belle, grazie allo stile semplice ma realistico, che rappresenta i personaggi in modo molto espressivo, conferendo loro una grande umanità (in particolare alla protagonista, di cui il lettore potrà osservare moltissime espressioni diverse).
Come ho detto i disegni di questa artista, pur avendo dei tratti semplici, con contorni netti e puliti, rappresentano le varie scene e le persone in modo realistico e anche piuttosto dettagliato, distaccandosi in gran parte dallo stile utilizzato per il cartone della Disney, il quale era molto più semplice ed essenziale.

 
Sopra: Le illustrazioni di Joy Ang,  hanno uno stile semplice ma realistico, che rappresenta i personaggi in modo molto espressivo, conferendo loro una grande umanità. Da notare ad esempio le espressioni sul viso della protagonista.

Joy Ang ha utilizzato per le sue tavole nella maggior parte dei casi dei colori realistici, dalle tonalità chiare, a volte molto brillanti ed altre volte più opache e tenui. Molto bello inoltre l'uso che l'artista ha fatto delle punti luci e delle ombre, le quali donano corporeità e maggiore espressività ai personaggi, contribuendo al realismo e all'intensità delle scene.


Sopra: Joy Ang ha utilizzato per le sue tavole dei colori dalle tonalità chiare, a volte molto brillanti ed altre volte più opache e tenui. Molto bello inoltre l'uso che l'artista ha fatto delle punti luci e delle ombre, le quali donano corporeità e maggiore espressività ai personaggi, contribuendo al realismo delle scene.

"Mulan: la leggenda della donna guerriera" tradotta da Faye-Lynn Wu è un albo illustrato piuttosto breve ma interessante per chi vuole conoscere la leggenda di Mulan, senza per forza fare riferimento al lungometraggio animato della Disney. Le illustrazioni di Joy Ang, che accompagnano i testi, sono belle, piacevoli, delicate e molto espressive, tanto che risulteranno sicuramente di impatto per il lettore.
Ne risulta un bel libro illustrato, che racconta la storia di una ragazza intraprendente, coraggiosa e intrepida, capace di lottare e di non arrendersi. Oltre al suo lato eroico i testi, e le immagini, lasciano trasparire però anche il lato più fragile e umano di questa donna, che sente spesso la mancanza della propria famiglia, grazie al forte legame che li lega. In questo modo Mulan viene rappresentata come una figura sfaccettata, con le sue forze e le sue debolezze, il suo coraggio e le sue paure, le quali però non le impediranno di rimanere fedele a se stessa e di smettere di credere e fare ciò che secondo lei è importante, sia che si vesta da uomo o da donna.
Le illustrazioni che accompagnano i testi aiutano poi molto il lettore a dare un volto, e un cuore (poiché i testi infatti risultano piuttosto brevi e semplici come struttura, i disegni contribuiscono molto a conferire una certa personalità all'eroina), alla eroina.
Il testo risulta anche essere un ottimo spunto di riflessione sul fatto di non farsi ingannare dalle apparenze.

Questo albo illustrato è stato edito nel 2019 dalla Harper Collins Publishers col titolo "Mulan: the legend of the woman worrior" e nel 2020 è stato pubblicato anche in italiano dalla Harper Collins Italia. L'opera ha la copertina rigida, ha 32 pagine, misura 26 cm d'altezza e 26 cm di lunghezza e costa 13 euro.

P.S. Se volete leggere e riscoprire la storia di Mulan della Disney vi consiglio il libro, edito dalla Templar Publishing, che fa parte della collana "Disney Animated Classics": "Mulan".

Sopra: La copertina del libro "Mulan" che racconta la versione animata della Disney.

Se invece volete leggere di un'altra eroina (europea questa volta) che ha deciso di indossare un'armatura e di andare in guerra per salvare il proprio paese vi consiglio di dare un'occhiata anche a: "Il cuore di Giovanna D'Arco" di Michelangelo Rossato.

 
Sopra: La copertina del libro  "Il cuore di Giovanna d'Arco" di Michelangelo Rossato.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

lunedì 24 agosto 2020

The annotated classic Fairy Tales a cura di Maria Tatar

Dopo aver parlato di "The annotated Brothers Grimm" recensirò ora un altro titolo appartenente alla medesima collana: "The annotated classic Fairy Tales" a cura di Maria Tatar (la quale ha lavorato anche a "The annotated Hans Christian Andersen" e "The annotated Peter Pan", oltre al già citato "The annotated Brothers Grimm").

Sopra: La copertina di questa edizione presenta scritte e raffinati decori fucsia dai riflessi metallizzati, in cui sono inserite alcune illustrazioni, che spiccano sullo sfondo giallo.

Il volume si apre con l'introduzione di Maria Tatar che spiega come, per molti, i libri per l'infanzia siano di estrema importanza, e questo vale in particolare con le fiabe, grazie a cui i bambini capiscono, inconsciamente, che il mondo non è pieno solo di cose belle e di brave persone, ma anche di conflitti, e che la vita può essere dura e faticosa prima di giungere al lieto fine. E parte del potere di queste fiabe deriva non solo dai testi, ma anche dalle illustrazioni, le quali riescono a sprigionare un potere estetico capace di produrre una risposta emozionale che raramente è possibile trovare nelle illustrazioni contemporanee.
Bisogna comunque ricordare (come dice John Updike) che le fiabe che ci vengono lette da bambini hanno le loro origini "in a culture of adult storytelling". Infatti, se leggiamo le storie nelle prime forme in cui furono scritte scopriremo "preoccupation and ambitions that conform to adult anxieties and desire". Le fiabe sono state tuttavia trapiantate con successo nell'ambito della letteratura per l'infanzia, diventando una forma di intrattenimento (anche) per i bambini, grazie al loro fascino. Tanto che, nel corso del tempo, hanno finito per attirare l'attenzione anche di psicologi quali Bruno Bettelheilm, il quale sosteneva che le fiabe hanno un importante valore terapeutico. Altri studiosi, come il filosofo Walter Benjamin, si sono invece interrogati sul valore morale che tali racconti possono trasmettere, ricordandoci che "the morality endorsed in fairy tales is not without complications and complexities". Inoltre, sebbene spesso le fiabe non forniscano morali così chiare e cristalline, esse continuano però a presentarci opportunità per pensare alle nostre ansie e ai nostri desideri, fornendoci varie strade da seguire. I racconti fiabeschi danno inoltre l'opportunità agli adulti di parlare con i propri figli di questioni quotidiane, dei loro problemi e delle loro paure, ma anche dei loro desideri.
Tatar infine ci spiega come le fiabe contenute in questa raccolta "did not require editorial interventions in a earlier age, precisely because they were brought up to date by their tellers and tailored to the cultural contex in which they were told". Inoltre le annotazioni presenti nelle storie vogliono arricchire l'esperienza del lettore, facendolo venire a conoscenza e riflettere riguardo alcuni aspetti, storici  e culturali, di una determinata fiaba.
E' interessante inoltre che, prima di partire col capitolo in cui vengono presentate le varie fiabe, ne sia stato inserito uno (intitolato "Scenes of storytelling") in cui sono state raccolte e commentate diverse immagini (illustrazioni ma anche foto) che ritraggono il momento della narrazione.
Dopo tale capitolo inizia quindi quello che contiene le fiabe, le quali sono anticipate da un commento che le introduce spiegando il contesto storico e culturale in cui sono nate e si sono sviluppate, per poi essere accompagnate da alcune annotazioni che ne spiegano gli aspetti più nascosti e subconsci. Le fiabe presenti nella raccolta sono: "Little Red Rinding Hood", "Cinderella, or the little glass slipper", "Hansel and Gretel", "Beauty and the Beast", "Snow White", "Sleeping Beauty", "Rapunzel", "The frog king, or Iron heinrich", "Rumpelstiltskin", "Jack and the beanstalk", "Bluebeard", "The juniper tree", "East of the sun, west of the moon", "Molly Whuppie", "The story of the three little pigs", "Donkeyskin", "Kate Crackernuts", "Master cat, or puss in boots", "The story of the three bears", "Tom Thumb", "The emperor's new clothes", "The little match Girl", "The princess and the pea", "The ugly duckling" e "The little mermaid".
Successivamente è presente un capitolo che contiene le biografie degli autori delle fiabe (Alexander Afanasev, Andersen, Perrault, Leprince de Beaumont, i fratelli Grimm, Peter Christen Asbjornsen e Jorgen Moe, Joseph Jacobs) a cui ne segue un altro che contiene le biografie degli illustratori.
Alla fine del volume sono inoltre presenti quattro appendici, la prima delle quali contiene due ulteriori fiabe (tra cui la versione di "Cappuccetto Rosso" di Perrault), la seconda contiene invece la storia dei tre orsi di Robert Southey, mentre la terza e la quarta appendice contengono, rispettivamente, le illustrazioni di Walter Crane e di George Cruikshank.

Sopra: Le pagine in cui è presente l'inizio della fiaba "East of the sun, west of the moon", in cui è anche possibile vedere un'illustrazione di Edmund Dulac di tale racconto.

Questo volume presenta al suo interno tantissime illustrazioni, la maggior parte delle quali provengono dal repertorio di immagini di artisti del Diciannovesimo secolo quali: Gustave Dorè, Arthur Rackham, Edmund Dulac, Walter Crane, Kay Nielsen, Ivan Bilibin, Edward Burne-Jones, George Cruikshank e Maxifield Parrish.
Vi parlerò brevemente di alcuni di quelli più famosi:
Gustave Dorè (1832-1883) è stato un pittore ed incisore francese le cui illustrazioni mostrano una straordinaria ricchezza di dettagli e sfumature, con una rappresentazione della natura che fa trasparire stupore, ammirazione e grandiosità. I corpi dei soggetti delle incisioni sono caratterizzati da una notevole plasticità e realismo anatomico ed anche i volti dei vari personaggi sono resi in maniera notevole, conferendo loro molta espressività.
Arthur Rackham (1867-1939) è uno dei più famosi illustratori del Diciannovesimo secolo, poiché è stato capace di creare immagini molto belle e particolari, ricche di mistero e di magia, dotate di un fascino molto particolare. Le illustrazioni di questo artista si caratterizzano, infatti, per gli alberi nodosi, per le sue creature dall'aspetto raggrinzito e rugoso, per le sue fanciulle dai tratti raffinati, delicati e quasi eterei. Le sue immagini sono sia a colori che in bianco e nero, anche se quelle a colori di presentano sempre sui toni del marrone, il che dà loro un'atmosfera un po' opprimente e cupa.
Edmund Dulac (1882-1953) fu un illustratore francese, poi naturalizzato inglese, che iniziò la sua carriera illustrando 60 immagini ad acquerello per un set di novelle delle sorelle Bronte. Col tempo egli ha eliminato dalle convenzioni artistiche occidentali, eliminando l'uso della prospettiva, investendo le sue energie nel decorare superfici dalle forti tonalità.
Walter Craine (1845-1915) è considerato uno dei pionieri dello stile Liberty, anche se all'inizio fu influenzato dalla corrente pittorica dei Preraffaeliti. Le sue illustrazioni, molto raffinate, si riconoscono subito per il gran numero di dettagli e l'attenzione ai particolari (in particolare agli abiti e alle architetture), nonché per i loro colori accesi e brillanti.
Le illustrazioni di Kay Nielsen (1886-1957) presentano uno stile raffinato ed elegante, ricco di elementi decorativi dettagliati e di colori forti e decisi (ma, all'occorrenza, anche tenui e delicati). L'artista fu influenzato inizialmente dalla propria esperienza teatrale, dallo stile Libery e dal movimento dell'Art déco e, in seguito, dalle xilografie giapponesi. Le figure di Nielsen, le quali si stagliano su uno sfondo prospettico appiattito, appaiono allungate, con un fisico longilineo e lineamenti delicati (quasi effeminati), il che infonde ai suoi disegni un tocco surreale.

 
Sopra: Due illustrazioni della fiaba di "Cappuccetto Rosso" di quando la bambina incontra il lupo travestito da nonna.  A sinistra quella realizzata da Rackham e a destra quella di Gustave Dorè.

 
Sopra: A sinistra  un'illustrazioni della fiaba di "La sirenetta" di Edmund Dulac e a destra un'immagine de "La Bella e la Bestia" di Walter Crane.

In questo volume comunque non sono state inserite solamente le illustrazioni degli autori riportati sopra (quelli sono coloro a cui è stata poi dedicata una biografia all'interno dell'opera), ma vi sono anche quelle di artisti (alcuni tra l'altro pure molto famosi) quali: Harry Clarke, Wanda Gag, Harry Clarke, Hermann Vogel, Ludwig Richter, W. Heat Robinson, Warwick Goble, Gustav Teggren e molti altri (vi sono anche alcune immagini di cui non si conosce l'autore, per cui sono state riportate con la scritta "anonimous")...
Le immagini contenute in questo volume non sono state inserite solamente per rendere maggiormente piacevole l'esperienza di lettura, ma sono state anche arricchite di preziose e interessanti annotazioni, per offrire al lettore la possibilità di interrompere momentaneamente la narrazione per soffermarsi a riflettere sul alcuni aspetti della storia.
In alcuni casi, addirittura, diverse immagini di diversi autori, che ritraggono però una stessa scena, sono state messe l'una accanto all'altra proprio per permettere al lettore di confrontarle. Altre volte sono state messe una vicino all'altra, in sequenza, le illustrazioni realizzate dallo stesso autore per una determinata fiaba.

 
Sopra: In alcuni casi diverse immagini di diversi autori, che ritraggono però una stessa scena, sono state messe l'una accanto all'altra per permettere al lettore di farne un confronto. Nelle immagini più in alto vediamo un esempio con la fiaba di "Cappuccetto Rosso" con le scene in cui la bambina incontra il lupo. Le immagini sono state realizzate da Maxfiel Parrish, Warwick Goble, Arthur Rackham (immagine a sinistra), Jessie Willcoz Smith, Harry Clarke, Margaret Evans Prince (a destra).

 
Sopra: Un altro caso in cui diverse immagini di diversi autori, che ritraggono però una stessa scena, sono state messe l'una accanto all'altra per permettere al lettore di confrontarle. Nelle immagini più in alto vediamo un esempio con la fiaba di "Biancaneve" con le scene in cui la bambina sta per venire uccisa dal cacciatore, con le immagini realizzate da Theodore Hosemann, George Soper e Franz Juttner (immagine a sinistra). A destra la fiaba de "La sirenetta" con le immagini di  Rackham, Edmund Dulac e Jeannie Harbour.

  
Sopra: Altre volte sono state messe l'una vicino all'altra, in sequenza, le illustrazioni realizzate dallo stesso autore per una determinata fiaba. In questo caso vi ho riportato delle pagine della fiaba di "Cenerentola" in cui ci sono una serie di illustrazioni in sequenza di Edmund Dulac.

"The annotated classic Fairy Tales" è un'ottima raccolta di 26 fiabe di vari autori e scrittori, estremamente interessante da leggere per via della ricchezza di informazioni contenute in essa, nonché per la presenza, alquanto unica, delle note presenti accanto ai testi.
Le belle illustrazioni di vari artisti quali Arthur Rackham, Kay Nieln, Walter Crane, Wanda Gag, Warwick Goble ecc... la rendono inoltre molto valida e varia anche sotto il profilo artistico (peccato che spesso le illustrazioni siano piuttosto piccole, anche quando ci sarebbe stata la possibilità di stamparle più grandi), in questo modo il lettore ha la possibilità di scoprire alcuni importanti artisti del passato. Il fatto che la Tatar abbia affiancato alcune illustrazioni di diversi artisti (ciascuna accompagnata da un commento dell'autrice) che ritraggono la medesima scena rende il tutto ancora più interessante, in quanto dà la possibilità al lettore di poterle confrontare.
Un'ottima raccolta molto interessante e unica, che si rivolge sia agli adulti che ai bambini, ricca di informazioni e di immagini che forniscono numerosi spunti di riflessione.

Questa raccolta è stata pubblicata nel 2002 dalla W.W. Norton & Company. L'opera è dotata di una copertina rigida con sovracopertina, ha 450 pagine, misura 26 cm d'altezza e 23 cm di lunghezza e costa 20 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

giovedì 20 agosto 2020

Il regno degli alberi di Wojciech Grajkowski e Piotr Socha

"Il regno degli alberi" è un albo illustrato (appunto) sugli alberi, scritto da Wojciech Grajkowski e illustrato da Piotr Socha.

Sopra: Sulla copertina è possibile vedere un'immagine non presente all'interno del volume, in cui illustratore ha rappresentato con fattezze umane un albero.

"Gli alberi sono gli organismi viventi più grandi sulla terra. [...] E' incredibile anche l'età degli alberi, alcune specie vivono centinaia o addirittura migliaia d'anni [...]. Gli alberi ci dimostrano che la natura è dotata di una forza straordinaria, è grazie a lei se da semi minuscoli spuntano piante alte e maestose [...]". Così si apre questo volume, che vuole far scoprire (o ricordare) al lettore la bellezza e l'importanza di queste creature viventi, così spesso sottovalutate poiché: "Siamo abituati a vedere gli alberi intorno a noi, a utilizzare gli oggetti fatti di legno, non ci accorgiamo più della loro bellezza e ci dimentichiamo quanto dovremmo essere loro riconoscenti."
Quest'opera fornisce al lettore, infatti, moltissime informazioni riguardanti gli alberi: ci insegna come distinguere un albero da altre piante; ci fa capire la struttura e la funzione delle foglie, delle radici e dei semi; come mutano gli alberi in base alle stagioni; come funziona la disseminazione; ci fa conoscere diverse specie di alberi, come le specie endemiche (che crescono solo in determinati territori di determinate regioni), i Baobab, i Bonsai, gli alberi preistorici, quelli più alti, quelli più grandi, quelli più vecchi; come conoscere l'età di un albero; gli animali che si nutrono di alberi e quelli che invece ci vivono, oppure quelli che li sfruttano per mimetizzarsi.
Un'altra tipologia di informazioni che questo libro fornisce riguarda il rapporto tra gli alberi e l'uomo: il mestiere del taglialegna; gli strumenti musicali,  le maschere, i veicoli e le case costruiti con il legno; le case sugli alberi; la potatura; gli alberi nelle religioni; le foreste leggendarie; che cos'è l'albero della vita di Darwin oppure l'albero genealogico; le creature arboree...
I testi, pur mantenendo un linguaggio semplice e chiaro risultano comunque ben approfonditi e ricchi di informazioni, molte di più rispetto a quelle contenute in un altro volume sul regno vegetale che ho recensito di recente: "Il libro dei fiori". D'altronde anche le fasce di età per cui questi libri sono consigliati sono differenti (5/6 anni il primo e 7 questo).

Sopra: La prima pagina di questo libro illustrato, in cui l'artista ha rappresentato l'albero della vita, che contiene anche l'introduzione.

Le illustrazioni di Piotr Socha sono molto belle e funzionali, in quanto servono a mostrare al lettore le piante (o altri elementi citati nei testi) a cui i testi si riferiscono, offrendo quindi delle importanti informazioni visive, indispensabili per comprendere appieno la parte testuale.
E' inoltre interessante notare il modo in cui sono state collocate rispetto ai testi: a esse viene praticamente dedicato lo spazio maggiore all'interno della pagina, mentre i testi (scritti tra l'altro con un carattere piuttosto piccolino) sono stati relegati in un rettangolo verticale posizionato a un'estremità del foglio.



Sopra: Le illustrazioni di Piotr Socha sono molto belle e funzionali, in quanto servono ad mostrare al lettore le piante (o altri elementi citati nei testi) a cui i testi si riferiscono. E' inoltre interessante notare alle immagini è stato praticamente dedicato lo spazio maggiore all'interno della pagina, mentre i testi sono stati relegati a un'estremità del foglio.

Oltre a essere funzionali, tali immagini sono comunque anche molto belle, suggestive e piacevoli da vedere, soprattutto grazie ai colori molto accesi, brillanti e vibranti con cui sono state dipinte, i quali forniscono un forte impatto nel lettore.
Inoltre, sebbene le varie immagini debbano avere un aspetto comunque realistico, si può notare che l'illustratore ci abbia messo comunque un po' del suo stile, soprattutto quando deve rappresentare gli esseri umani, che vengono disegnati in maniera molto simpatica e talvolta anche un po' buffa (uno stile che mi ricorda quello della Anna Laura Cantone): con piccoli occhi tondi completamente bianchi, ad eccezione della piccola pupilla collocata al loro interno (che è praticamente solo un puntino), grandi nasi tondeggianti , corpi un po' sproporzionati...


Sopra: Le immagini sono molto belle e piacevoli da vedere, soprattutto grazie ai colori molto accesi, brillanti e vibranti con cui sono state dipinte (vedere immagine più in alto). Inoltre, sebbene le varie immagini debbano avere un aspetto comunque realistico, si può notare che l'illustratore ci ha messo comunque un po' del suo stile, soprattutto quando deve rappresentare gli esseri umani, che vengono disegnati in maniera molto simpatica e buffa (vedere ad esempio ultima immagine qui sopra)

"Il regno degli alberi" di Wojciech Grajkowski e Piotr Socha è un'opera divulgativa molto bella graficamente e anche molto valida, in quanto permette al lettore di scoprire moltissime informazioni e particolarità sugli alberi. Nel volume si fa inoltre spesso riferimento a come sia importante rispettare gli alberi e le foreste, i quali sono una parte essenziale dell'ecosistema, da cui dipendiamo noi e tantissimi animali. Per questo nel volume viene affrontato anche il tema del rapporto tra uomini e alberi, e di come i primi si siano (e continuano ancora ora) serviti di questi ultimi per costruire tantissimo oggetti utili (case, mezzi di trasporto, strumenti musicali, maschere....).
Un'opera che, quindi, oltre a far scoprire al lettore molte informazioni sul regno degli alberi, offre anche degli interessanti spunti di riflessione sul rapporto tra loro e noi. Le illustrazioni, inoltre, suggestive e di forte impatto, rendono il libro maggiormente comprensibile e anche più appetibile e interessante.

Questo albo illustrato è stato edito per la prima volta in polacco nel 2018 col titolo "Drzewa" dalla Wydawnictwo Dwie Sicstry  ed è stato pubblicato in italiano, sempre nel 2018, dalla Mondadori Electa. Il libro ha 68 pagine, una copertina rigida, misura 37,5 cm d'altezza e 27,5cm di lunghezza e costa 22 euro.

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lunedì 17 agosto 2020

The annotated Brothers's Grimm a cura di Maria Tatar

Questa volta vi presenterò una nuova raccolta delle fiabe di Jacob e Wilhelm Grimm, la quale però presenta alcune particolarità interessanti. Il volume in questione è "The annotated Brother's Grimm" a cura di Maria Tatar (la quale ha lavorato anche a "The annotated classic Fairy Tales", "The annotated Hans Christian Andersen", "The annotated african american folktales" e "The annotated Peter Pan") e introdotto da A.S. Byatt.

Sopra: La copertina di questa edizione presenta scritte e raffinati decori dorati, in cui sono inserite alcune illustrazioni, che spiccano sullo sfondo nero.

La raccolta si apre con la prefazione di Maria Tatar, la curatrice dell'opera , la quale spiega come, di tutte le fiabe del mondo, poche sono conosciute come quelle dei fratelli Grimm, inizialmente rese famose grazie al cinema (e in particolare ai lavori di Walt Disney) e poi riscoperte negli anni Novanta grazie alle loro numerose riscritture e rivisitazioni.
Tatar ci chiede allora: "With so many different versions of the Grimm's tales avaiable (disponibili), why add (aggiungere) another volume to make the process off selection even more dauting (scoraggiante)?". Ebbene, questo volume contiene una selezione di alcuni racconti dei Grimm (poiché trattarli tutti avrebbe rischiato di far perdere interesse al lettore), tratti dall'ultima versione (la settima del 1857) , e cioè quelli più famosi, quelli che ancora oggi continuano a incantarci e interessarci.
Nell'introduzione di A.S. Byatt l'autore ci spiega la sua fascinazione per le fiabe, nonché alcune caratteristiche di queste, come ad esempio l'interscambiabilità dei personaggi (citando a tale proposito Max Luthi) e cosa le differenzia dai miti. Vengono citati anche altri studiosi, quali Vladimir Propp (e la sua analisi delle strutture delle fiabe) e Italo Calvino (riguardo il legame che c'è tra miti e fiabe).
Byatt tratta inoltre il tema della morale all'interno delle fiabe, della crudeltà e della violenza presente in molte di esse e di come queste presentino al loro interno vari messaggi, spesso subconsci (e a tale proposito non si poteva non citare Bruno Bettelheim e le sue teorie psicoanalitiche).
Dopo l'introduzione vi è un capitolo in cui vengono spiegate le origini e gli effetti culturali della raccolta dei Grimm: di come essa sia mutata nel corso degli anni, ad opera di Wihelm Grimm, nel corso della varie edizioni e di come, nelle fiabe in essa contenute, alcuni ci videro delle connessioni con ciò che accadde durante periodo nazista.
Poi, finalmente, vi è la parte (la prima di cinque) con le varie fiabe, ciascuna delle quali è anticipata da una prefazione che illustra al lettore alcuni significati nascosti e simbolici del racconto che andrà a leggere, il quale sarà comunque corredato di note a margine che spiegano alcuni aspetti della storia.
I testi sono fedeli a quelli della settima edizione pubblicata dai Grimm, quella del 1857, ecco un esempio che riguarda la fiaba di "Cinderella".

Versione tratta da "Fiabe" (edizione Enaudi): "La fanciulla andava ogni giorno sulla tomba della madre, piangeva ed era sempre docile e buona. Quando venne l'inverno, la neve coprì la tomba di un suo bianco drappo, e quando il sole di primavera l'ebbe tolto, l'uomo prese moglie di nuovo.
La donna aveva portato in casa due figlie, belle e bianche di viso, ma brutte e nere di cuore. Cominciarono tristi giorni per la povera figliastra. <<Quella stupida oca>> esse dicevano, <<dovrebbe stare in salotto con noi?Chi mangia il pane deve guadagnarselo: fuori, sguattera!>>"

Versione tratta da "The annotated Brother's Grimm": "Every day the little girl went to her mother's grave (tomba) and wept (piangeva). She was always good and said her prayers. When winter came, snow covered the grave with white blanked (coperta), and when the sun took it off again in the spring, the rich man remarried.
The man's new wife brought her two daughters with beautiful faces anf fair skin (pelle chiara), but with heart that were foul (sporco) and black. This marked the beginning of a hard time for the poor stepchild. <<Why should this silly goose be allowed to sit in the parlor with us?>> the girls asked. <<If you want to ear bread, you'll have to earn it. Get back in the kitchen where you belong!>>"

Una cosa molto interessante riguarda il fatto che Maria Tatar abbia deciso di includere, nella seconda parte del volume, un capitolo intitolato "Tales for adults", nel quale l'autrice ha inserito e analizzato i racconti più violenti dei fratelli Grimm. Tra questi troviamo: "How children played buthcher with each other" ("Come certi bambini si misero a giocare al macellaio"), "The evil mother-in law" ("La suocera"), "The children living in a time of famine" ("Le bambine e la grande fame")...
Tali fiabe infatti non sono presenti nella settima edizione, ma sono state prese dalle prime (quelle del 1812 e del 1815), poiché, in seguito, gli stessi Grimm le eliminarono non ritenendole adatte ad un pubblico infantile.
Nella terza parte vi sono le biografie dei due fratelli, mentre la quarta contiene le prefazioni scritte dagli stessi Grimm nei volumi pubblicati nel 1812 e nel 1815. Infine, nella quinta e ultima parte, sono presenti dei pensieri di vari scrittori, studiosi e personaggi illustri (Charles Dickens, J.R.R. Tolkien, Italo Calvino, Bruno Bettelheim, Wanda Gag, C.S. Lewis, Walter Benjamin, Robert Louis Stevenson, Rosa Parks, ecc...) riguardo alle fiabe.

 
Sopra: Due immagini tratte dalla fiaba di "Cinderella". A sinistra quella che raffigura Cenerentola realizzata da Arthur Rackham e a destra quella di A.H. Watson che rappresenta le due sorellastre .

La raccolta comprende anche delle meravigliose illustrazioni realizzate da diversi artisti, tra cui i più famosi sono: Kay Nielsen, Arthur Rackham e Walter Craine.
Le illustrazioni di Kay Nielsen (1886-1957) presentano uno stile raffinato ed elegante, ricco di elementi decorativi dettagliati e di colori forti e decisi (ma, all'occorrenza, anche tenui e delicati). L'artista fu influenzato inizialmente dalla propria esperienza teatrale, dallo stile Liberty e dal movimento dell'Art déco e, in seguito, dalle xilografie giapponesi. Le figure di Nielsen, le quali si stagliano su uno sfondo prospettico appiattito, appaiono allungate, con un fisico longilineo e lineamenti delicati (quasi effeminati), il che infonde ai suoi disegni un tocco surreale.
Arthur Rackham (1867-1939) è uno dei più famosi illustratori del Diciannovesimo secolo, poiché è stato capace di creare immagini molto belle e particolari, ricche di mistero e di magia, dotate di un fascino molto particolare. Le illustrazioni di questo artista si caratterizzano infatti per gli alberi nodosi, per le sue creature dall'aspetto raggrinzito e rugoso, per le sue fanciulle dai tratti raffinati, delicati e quasi eterei. Le sue immagini sono sia a colori che in bianco e nero, anche se quelle a colori si presentano sempre sui toni del marrone, il che conferisce loro un'atmosfera un po' opprimente e cupa.
Walter Craine (1845-1915) è considerato uno dei pionieri dello stile Liberty, anche se all'inizio fu influenzato dalla corrente pittorica dei Preraffaeliti. Le sue illustrazioni, molto raffinate, si riconoscono subito per il gran numero di dettagli e l'attenzione ai particolari (in particolare agli abiti e alle architetture), nonché per i loro colori accesi e brillanti.

 

Sopra: The illustrazioni degli artisti più famosi presenti nel volume. Più in alto troviamo l'immagine di Kay Nielsen per la fiaba "The goose girl", a destra quella di Rackham per la fiaba "Little Red Riding Hood" e più in basso un'illustrazione di Crane per la fiaba "Frog Prince".

Altri illustratori presenti in quest'opera sono: George Cruikshank, Ludwing Richter, Herman Vogel, Paul Hey, A.H. Watson, Warwick Goble, L. Leslie Brooke, Jennie Harbour, Maxfield Parrish. Anche tra costoro vi sono nomi illustri (anche se forse meno famosi o attualmente meno ricordati dei precedenti):
George Cruikshank (1792-1878) viene ricordato come il miglior illustratore inglese del XIX secolo, il cui stile si caratterizza per le illustrazioni vivaci e spiritose, divertenti e dinamiche.
Wanda Gàg (1893-1946) fu una pluripremiata illustratrice, nonché celebrata come una dei primi grandi illustratori americani dell'editoria per l'infanzia. Il suo è uno stile caldo e espressivo, con un' estetica che si ispira all'arte popolare.

 
Sopra: A sinistra un'incisione di George Cruikshank, mentre a destra un'immagine di Wanda Gag della fiaba "Hansel and Gretel".

 
Sopra: A sinistra c'è un'illustrazione di Warwick Goble della fiaba "The six swans", mentre a destra è presente un'immagine di Herman Vogel della fiaba "The wolf and the seven little goats".

"The annotated Brother's Grimm" è un'ottima raccolta di una cinquantina di fiabe dei fratelli Grimm, estremamente interessante da leggere per via della ricchezza di informazioni contenute in essa, nonché per la presenza, alquanto unica, delle note presenti accanto ai testi delle fiabe. Nonostante i testi siano quelli della settima edizione è da lodare il fatto che la curatrice abbia deciso di includere e commentare, in un capitolo apposito, anche alcune fiabe più violente presenti solo nella prima versione (poiché in seguito furono rimosse).
Le belle illustrazioni di vari artisti quali Arthur Rackham, Kay Nieln, Walter Crane, Wanda Gag, Warwick Goble ecc... rendono quest'opera molto valida e varia anche sotto il profilo artistico, poiché in questo modo il lettore ha infatti la possibilità di scoprire e apprezzare alcuni importanti artisti del passato che hanno illustrato le fiabe dei Grimm.
Un'ottima raccolta molto interessante e unica, ricca di informazioni e di immagini che non deluderanno nessun lettore, sia quello casuale, che ha acquistato il volume solo per leggere le fiabe dei Grimm, sia quello che lo ha comprato con scopi più precisi e analitici.

Questa raccolta è stata pubblicata nel 2012 (in onore del bicentenario della prima edizione delle fiabe dei Grimm) dalla W.W. Norton & Company. L'opera è dotata di una copertina rigida con sovracopertina, ha 496 pagine, misura 26 cm d'altezza e 23 cm di lunghezza e costa 20 euro.

P.S. Ecco gli altri titoli che fanno parte della medesima collana edita dalla W.W. Norton & Company:
  • "The annotated Wizard of Oz" di L. Frank Bauman e a cura di Michael Patrick Hearn (2000)
  • "The annotated Huckleberry Finn" di Mark Twain e a cura di Michael Patrick Hearn (2001)
  • "The annotated classic Fairy Tales" a cura di Maria Tatar (2002)
  • "The annotated Christmas Carol: a Christmas Carol in prose" di Charles Dickenson e a cura di Michael Patrick Hearn (2003)
  • "The annotated hunting of the Snarx" di Lewis Carrol e a cura di Martin Gardner (2006)
  • "The annotated Uncle Tom's cabin" di Harriet Beecher Stowe e a cura di Henry Louis Gate e Hollis Robbins (2006)
  • "The new annotated Sherlock Holmes: the complete short stories" di Athur Conan Doyle a cura di Leslie S. Klinger (2007)
  • "The annotated Hans Christian Andersen" a cura di Maria Tatar (2007)
  • "The annotated secret garden" di Frances Hodgson Burnett a cura di Gretchen Holbrook Gerzina (2007)
  • "The new annotated Dracula" di Bram Stoker a cura di Leslie S. Klinger (2007)
  • "The annotated wind in the willow" di Kenneth Grahame e a cura di Annie Gauger (2009)
  • "The annotated Peter Pan" di J. M. Barrie e a cura di Maria Tatar (2011)
  • "The new annotated H. P. Lovercraft" di H. P. Lovercraft e a cura di Leslie S. Klinger (2014)
  • "The annotated Alice: 150th anniversary deluxe edition" di Lewis Carrol e a cura di Martin Gardner (2015)
  • "The annotated little women" di Louisa May Alcott e a cura di John Matteson (2015)
  • "The annotated african american folktales" a cura di Henrie Louis Gates e Maria Tatar (2017)
  • "The new annotated Frankenstein" di Mary Sheley e a cura di Leslie S. Klinger (2017)
  • "The new annotated H. P. Lovercraft: beyond Arkham" di H. P. Lovercraft e a cura di Leslie S. Klinger (2014)

     

     

      

    

    

     
Sopra: Le copertine degli altri titoli della collana edita dalla W.W. Norton & Company.

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