martedì 27 marzo 2018

Fairy Visions e Gothic Beauty di Selina Fenech

In questo post vi presenterò non uno ma ben due libri illustrati, in quanto questi sono in realtà delle art collections dell'artista Selina Fenech. I libri di cui vi parlerò oggi sono "Fairy Visions" e "Gothic Beauty", sebbene le art collections pubblicate da quest'artista siano di più (se volete conoscere gli altri titoli andate a dare un'occhiata in fondo al post, poiché ve li ho riportati sotto). Se qualcuno di voi si sta chiedendo perché ho deciso di proporvi questi due titoli in particolare, in realtà il motivo è molto semplice: sono le uniche due art collections di questa artista che ho acquistato e su cui posso quindi farvi un'analisi precisa (e mi sa proprio che continueranno anche a rimanere le uniche per ora, in quanto trovo a mio parere il prezzo di ciascun volume un po' eccessivo: quasi 16 euro ciascuno, di un libro con la copertina flessibile, neanche tanto robusta, di 60 pagine di cui, alla fine, solo la metà delle illustrazioni sono effettivamente a colori).

  
Sopra: Le copertine delle due art collections di Selina Fenech mostrano entrambi delle immagini presenti anche all'interno dei rispettivi volumi.

Entrambe le opere sono delle raccolte di immagini, di cui la metà a colori e a tutta pagina e metà in bianco e nero, più piccole, di Selina Fenech. Quelle a colori sono accompagnate dal titolo della rispettiva opera, dai materiali con cui sono state realizzate e dall'anno in cui sono state create, nonché da una breve descrizione o un breve commento dell'artista. Ciò che cambia tra i due volumi è il tema delle illustrazioni che vi sono contenute, il quale viene suggerito anche nei titoli.
In "Fairy Visions" i soggetti presenti sono principalmente fate, infatti "Faeries are one of Selina Fenech's favorite subjects to paint". Poiché, come viene spiegato sempre nell'introduzione all'inizio del libro, questo soggetto può essere ritratto in un gran numero di modi differenti, permettendo all'artista di esplorare un infinito range di design di ali e di costumi, di fate buone e cattive ecc...
I soggetti che troveremo ritratti nelle illustrazioni di questo volume rappresentano infatti fate sia maschili che femminili (anche se quelle donne prevalgono), adulte e bambine, di piccole e grandi dimensioni, ritratte da sole oppure in compagnia di altre creature (animali, umani, o altri esseri fantastici), intente a svolgere diverse attività (quali stare sedute, ballare, dormire, suonare...) ecc...
In "Gothic Beauty" i soggetti ritratti presentano una maggiore varietà e l'introduzione all'inizio del volume spiega come l'equilibrio tra luce e oscurità sia sempre stato importante per Selina nella creazione dei suoi lavori, per cui alcune delle sue creature non sono mai del tutto buone o del tutto malvagie: "It is the conflict between the light (la luce) and the dark (l'oscurità), the sweet (la dolcezza) and the wicked (la malvagità), that brings life  (dà vita) to the artworks".
I soggetti che possiamo ritrovare in questo volume sono: angeli (spesso con le ali nere), fanciulle, streghe, maghe, fate (immancabili), guerriere...

Sopra: Uno dei soggetti (di cui in questo caso si tratta di una strega) presenti nel volume "Gothic Beauty",

Le illustrazioni della Selina Fenech sono belle e ben fatte, ricche di colori, anche se seguono uno stile tradizionale che non presenta particolare originalità (diciamo che non porta nulla di nuovo o innovativo nel panorama del fantasy). E' comunque interessante poter vedere la varietà di aspetto dei soggetti, poiché, anche se quest'ultimi possono appartenere alla medesima categoria (ad esempio quella delle fate) ciò permette comunque all'artista di ritrarle in maniera differente (variarne ad esempio il sesso, l'età, gli abiti, la carnagione, le ali, i tratti fisici ecc...).

 
Sopra: Sebbene le illustrazioni  possano avere i medesimi soggetti, quest'ultimi possono mostrare comunque una certa varietà d'aspetto, come nel caso di queste due immagini qui sopra che hanno entrambe come soggetto delle fate, ma che sono certamente ben diverse tra loro.

Le illustrazioni delle Fenech sono realizzate tramite diverse tecniche e strumenti: con acquerelli (la maggior parte), colori acrilici, matite, penne, ma anche medium digitali.
Esse presentano inoltre una gran varietà di colori, sia cupi che brillanti (anche se sono quest'ultimi a predominare nella maggior parte dei casi), che le rendono piacevoli da guardare.

  
Sopra: Le illustrazioni delle Fenech presentano una buona varietà di colori e tonalità. Nel caso delle immagini qui sopra è facile vedere, ad esempio, come in quella a sinistra prevalgono tinte più scure e cupe, mentre in quella a destra i colori sono chiari, brillanti e luminosi.

Oltre ai disegni a colori ve ne sono anche alcuni in bianco e nero, come ho detto prima. Quest'ultimi sono di dimensioni minori rispetto agli altri, tanto che sono stati posizionati nello spazio al di sotto del commento dell'autrice per ciascuna illustrazione. Anche questi disegni sono ben fatti, sebbene molti siano dei bozzetti su cui l'artista si è basata per poi sviluppare il disegno definitivo (che viene mostrato nella facciata accanto a tutta pagina e a colori). Nella maggior parte dei casi i bozzetti iniziali sono molto simili alla loro versione definitiva, mentre in altri alla fine hanno subito un cambiamento piuttosto drastico.

Sopra: Una delle pagine in cui è presente il disegno in bianco e nero (posto sotto la descrizione/commento del disegno che dovrebbe essere a destra) che funge da bozzetto per l'illustrazione finita presente nella pagina accanto.

Queste art collections di Selina Fenech sono delle opere che contengono dei bei disegni, anche se questi non presentano nulla di particolarmente originale (neanche nello stile oltre che nei soggetti), che potranno essere apprezzate comunque dagli amanti del fantasy o da coloro a cui piacciono semplicemente, in generale, le illustrazioni.

Questi volumi sono stati pubblicati entrambi dalla Faeries and Fantasy PTY LDT nel 2012; hanno entrambi 60 pagine, la copertina flessibile e misurano 28 cm d'altezza e 21,5 cm di lunghezza e costano 15,93 euro ciascuno.

P.S. Come ho detto all'inizio vi sono anche altre art collections della Selina Fenech, la cui lista completa, che vi riporterò in ordine cronologico, è la seguente (nel caso foste interessati ad approcciarvi ad altre sue pubblicazioni):
- "Fairy Visions" di Gennaio del 2012
- "Gothic Beauty" di Gennaio del 2012
- "Mythic Power" di Luglio del 2012
- "Mermaid Dreams" di Ottobre del 2012
- "Fairy Visions 2" di Febbraio del 2014
- "Enchanted Fantasy" di Maggio del 2015

        
Sopra: Le copertine di tutte le altre art collections della Selina Fenech.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

mercoledì 21 marzo 2018

Gothic Lolita: Princess d'aujourd'hui di Audrey Alwett e Francois Amoretti

Francois Amoretti è un'illustratore francese che ha illustrato anche libri come "Les aventures de Alice au pays de Merveilles" (edito dalla Soleil nel 2010) e "Le petit chaperon rouge: Ce qi'il advint dans le ventre du loup (edito sempre dalla Soleil nel 2010). L'opera di cui vi parlerò oggi è però antecedente a queste che vi ho citato e si intitola: "Gothic Lolita: Princess d'aujourd'hui", le cui illustrazioni sono, appunto, di Amoretti ed i testi sono di Audrey Alwett (autore anche di alcuni fumetti come "Simabad", "Princess Sara", "Lord of Burger" e "Zoé baby sitter").

Sopra: La copertina di "Gothic Lolita" prsenta molti colori brillanti e mostra la protagonista della vicenda.

Come si capisce anche dal titolo quella narrata in questo libro è una storia sulle lolite (cioè, a quanto scritto nei dizionari, ragazze, anche molto giovani, il cui comportamento e atteggiamento erotico e provocante riesce a risvegliare l'interesse sessuale anche di uomini maturi). La protagonista è infatti una ragazza dai lunghi capelli neri di nome Sumire che ama vestirsi con corsetti, pizzi, gonne, fiocchi e abiti e accessori svolazzanti. Purtroppo però i suoi genitori, come d'altronde il resto della società, non la comprendono e non riescono ad accettarla. Quando Sumire cerca di iscriversi a qualche facoltà (come quella di lettere o il conservatorio) scopre che ciò che queste scuole propongono è diverso da ciò che lei vorrebbe (a lettere non si impara a scrivere poesie e al conservatorio non si impara solamente a suonare il violino). Così la protagonista si mette alla ricerca di una scuola per lolite, la quale però non sembra proprio esistere. Un giorno la ragazza entra in una boutique in cui un'anziana signora le fa incontrare un'altra lolita, di nome Alice, con la quale condivide l'idea di fondare una scuola per lolite e di scrivere la grande Enciclopedia delle Lolite. Ad unirsi a loro saranno anche altre ragazze: le gemelle Yuka e Saki (esperte nel cabaret) e Blueberry (una bravissima pasticcera). Per trovare un posto chiederanno a una marchesa (Madame la Marquise) di prestare loro il suo maniero in cambio di qualche torta di pere, e la marchesa accetterà. Il giorno dell'inaugurazione della scuola però una folla di manifestanti si scaglia contro le lolite e ne incendia la scuola. Dopo che la magione è stata ridotta in cenere Sumire trova però sul terreno una piccola porta che conduce a una cripta, la cripta della principessa Cendrillon (Cenerentola), nella quale è conservata anche una giostra che però ormai non funziona più, così le lolita decidono di ripararla, ma, siccome per riparla servirebbe anche un diamanate, decidono di metterla all'asta e così la giostra viene acquistata da un ricco uomo d'affari indiano. Grazie alla vendita le lolite riescono a ricostruire la magione e ad aprire la scuola per tutte loro.

Come potete vedere dalla trama l'autore concepisce l'idea di lolita in maniera diversa dall'eccezione che solitamente le viene (o che perlomeno le veniva) data (definizione che vi ho riportato all'inizio tra parentesi), che la vede come una seduttrice di uomini maturi. In questo albo la figura della lolita è associata molto a quella della principessa, e viene intesa più come una ragazza raffinata che ama vestirsi bene e in maniera originale e curata, che ama suonare strumenti, cucinare dolci, scrivere poesie. L'idea delle lolita presente in questo albo riprende probabilmente quella giapponese, che si ispira alla moda europea di un tempo rivisitata attraverso il filtro dell'immaginazione dei giapponesi.
Concezione che viene confermata anche dalle pagine dell'Enciclopedia delle Lolite che sono state inserite in mezzo alla storia. In queste pagine vengono descritti accessori (come gli occhiali del compleanno), cibi, ricette (come la ricetta dei macarones di Blueberry), fiori (come la rosa ipnotica) e animali (come il polpo fragola) delle lolite.
Alla fine del libro, inoltre, sono presenti alcune pagine extra (la maggior parte appartenenti sempre all'Enciclopedia delle Lolite) in cui si continua ad approfondire questa figura, elencando, ad esempio, i diversi tipi di lolite esistenti (dolce, gotica, country, punk ecc...), il programma delle lezioni alla scuole per lolite, il loro menù, il loro regolamento ... In alcune pagine sono anche stati lasciati degli spazi che il lettore stesso può compilare e poi nelle pagine finali è pure presente quello che nel libro vieme chiamato "Il museo delle lolite" in cui possiamo ammirare alcune illustrazioni, eseguite da diversi artisti, che raffigurano proprio delle lolite.
Una cosa intressante di questo albo illustrato è che esso è bilingue: è scritto infatti sia in francese che in giapponese.

Sopra: Una delle pagine dell'Enciclopedia delle Lolita, in cui, in questo caso, si parla di poulpe-frais, soucoupes multi pattes, la super Wig e les lunettes d'anniversaire.

Le illustrazioni di Amoretti sono facilmente riconoscibili poiché hanno uno stile particolare e originale, tipico dell'artista. Oltre ad essere ricche di particolari e di colori ciò che le contraddistingue è sicuramente il modo in cui sono state disegnate le ragazze: con una faccia molto tondeggiante e, soprattutto, per gli occhi bianchi (anche abbastanza grandi e che vengono mostrati sempre o totalmente aperti o totalmente schiusi) con all'interno solamente un puntino nero a fungere da pupilla, nonché per la presenza ci ciglia che l'artista mette in risalto sia sopra che sotto l'occhio.

Sopra: Le illustrazioni di Amoretti sono ricche di particolari e colori brillanti, tuttavia esse si contraddistinguono molto per il modo in cui disegnale le sue ragazze: con visi tondeggianti e occhi bianchi con all'interno solo un puntino nero a fare da pupilla, nonché per la presenza di ciglia piuttosto marcate sia sopra che sotto l'occhio. 

Anche l'abbigliamento delle ragazze è particolare, cosa ovviamente accentuata dal fatto che in questo caso l'artista deve rappresentare delle lolite. Tra l'altro Amoretti, per l'abbigliamento, sembra ispirarsi molto alle lolita giapponesi (in Giappone, infatti, negli ultimi anni il fenomeno delle lolita è diventata una vera e propria moda), che si vestono tipicamente con vestiti ricchi di pizzi, merletti e fiocchi in quanto la definizione più generica di lolita non fa riferimento a questo tipo specifico di abbigliamento. Le protagoniste di questo albo indossando infatti vestiti ricchi di pizzi, corsetti, merletti, fiocchi, nastri, calze e accessori vezzosi, il che è tipico da un abbigliamento tipico delle lolita (così come lo intendiamo noi oggi almeno, influenzati dall'idea delle lolita giapponesi), tuttavia questi elementi (questo abbigliamento molto femminile, vezzoso e curato) lo possiamo ritrovare spesso anche in molte altre opere dell'artista (basta vedere come Amoretti ha vestito la sua Alice nel suo albo illustrato "Les aventures de Alice au pays de Merveilles", oppure la sua Cappuccetto  ne "Le petit chaperon rouge: Ce qu'il advint dans le ventre du loup", o, anche, la protagonista del suo fumetto "Burlesque").

  
Sopra: Le illustrazioni di Amoretti si possono riconoscere anche per il modo in cui l'artista veste le presenze femminili all'interno della storia. Gli abiti con cui le disegna sono infatti particolari, ricchi di pizzi, merletti, fiocchi e accessori vezzosi. Questo elemento è ovviamente accentuato in questo albo, avendo quest'ultimo delle lolite come protagoniste, tuttavia questo elemento è presente anche in altre sue opere (basta vedere come ha disegnato l'Alice di Carroll, di cui vi riporto un'immagine a destra).

Oltre a ciò i disegni dell'artista si distinguono per avere dei contorni piuttosto netti e marcati e per l'uso di colori brillanti (anche quando si tratta d colori scuri e cupi come il nero), nonché per la gran varietà di tinte utilizzate (rosso, verde, bianco, nero, viola, arancione, giallo, rosa, viola, azzurro, blu ….).

  
Sopra: L'artista utilizza una gran varietà di colori (sia chiari che scuri, freddi o caldi e che potrete trovare sia con tonalità pastello, oppure con toni più accesi e intensi), per cui nell'albo troverete sia scene in cui prevalgono i colori pastello (come quella a sinistra) che quelle in cui prevalgono colori più scuri e intensi(come nell'immagine a destra). 

Quest'opera tratta un soggetto interessante che è stato sicuramente poco trattato negli albi illustrati, in oltre qui l'immagine che l'autore ne propone è diversa da quella delle classiche lolite. Le illustrazioni di Amoretti che accompagnano i testi sono originali e belle, ricche di colori e di elementi.

Questo albo illustrato è stato pubblicato dalla Soleil Production nel 2009; ha 96 pagine, la copertina rigida e misura 26,7 cm d'altezza e 24,5 cm di lunghezza e costa 19,90 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

lunedì 12 marzo 2018

La bella addormentata nel bosco di Charles Perrault e Khoa Le

Torno a parlare di un altro libro illustrato di Khoa Le, dopo aver recensito il suo precedente lavoro "Cenerentola". Anche questa volta si tratta di una fiaba, e più precisamente de "La Bella addormentata nel bosco" di Chales Perrault.

Sopra: Sulla copertina de "La bella addormentata nel bosco" illustrata da Khoa Le, in cui possiamo vedere la protagonista della fiaba mentre giace addormentata, predominano colori caldi, alcuni accesi ed altri più tenui.

I testi di questa versione illustrata da Khoa Le sono più corti e brevi rispetto a quelli della versione originale di Perrault, tuttavia sono state apportate anche delle modifiche che non hanno nulla a che fare con i testi originali. Il problema principale è che molti degli elementi presenti in questa fiaba che risultano differenti da quelli della versione scritta da Perrault derivano invece da quella di "Rosaspina", che però è stata scritta dai fratelli Grimm.
Analizziamo ad esempio l'inizio delle tre versioni:
Versione illustrata da Khoa Le: "C'erano una volta un re e una regina che ogni giorno si domandavano: "Quando avremo un bambino?", ma il bambino non arrivava mai. Un giorno, mentre la regina si bagnava in uno stagno un rospo uscì dall'acqua e le disse: "Il vostro desiderio sarà esaudito: avrete presto una bambina"".
Versione del 1557 dei Grimm (tratta da "Le fiabe dei fratelli Grimm" della Taschen): "C'erano una volta un re e una regina che dicevano sempre: "Che bello se avessimo un bambino!", ma il bambino non arrivava. Un giorno, mentre la regina faceva il bagno, un ranocchio saltò fuori dall'acqua e le disse"Il tuo desiderio sarà esaudito. Prima che passi un anno avrai una bambina"".
Versione originale di Perrault (tratta dall'edizione "Tutte le fiabe" edita dalla Donzelli Editore): "C'erano una volta un re e una regina che avevano un grande cruccio: non potevano avere figli e di questo non si davano pace. Avevano provato tutte le acque curative del mondo, avevano fatto voti, pellegrinaggi, ogni sorta di preghiera e di rituali, ma tutto era risultato inutile. Tuttavia, dopo qualche anno, la regina rimase incinta e partorì una bambina".
Come si può facilmente notare la versione della Le è molto più fedele alla fiaba dei Grimm che non a quella di Perrault, e tale somiglianza continua anche in seguito:
- La bambina della versione della Khoa Le ha il nome di Rosaspina, mentre la principessa di Perrault non ha un nome.
- Il re nella versione della Le invita dodici fate (mentre nella versione di Perrault sono sette) su tredici perché il servizio reale aveva solo dodici piatti d'oro (nel testo di Perrault il re aveva invitato invece tutte le fate di cui conosceva l'esistenza, e la fata malvagia non era stata invitata perché nessuno la vedeva da più da cinquant'anni e tutti la credevano morta o vittima di un sortilegio).
- Per proteggere la figlia il re ordina, nella versione della Le, di distruggere tutti gli arcolai (in quella dei Grimm darà l'ordine che vengano bruciati), mentre in quella di Perrault farà "Un editto con il quale vietava a chiunque di filare con il fuso e di tenere un fuso in casa, pena la morte".
- Il modo in cui la principessa tocca il fuso differisce invece sia dalla versione di Perrault che da quella dei Grimm, in quanto in quella della Le Rosaspina trova un vecchia che fila, chiedendole cosa sta facendo, ma siccome la vecchia non risponde perché sorda la principessa si avvicina al fuso e si punge appena preso in mano il filo. In nessuna delle altre versioni viene detto che la nonnina è sorda, infatti in quella di Perrault quest'ultima risponde alla ragazza, mentre in quella dei Grimm semplicemente non dice nulla (forse perché la ragazza non gliene ha dato il tempo).
- Anche il modo in cui tutto il castello si addormenta riprende la fiaba dei Grimm (in cui non a pena la principessa cade addormentata tutti si addormentano poco dopo di lei) in quanto in quella di Perrault i genitori della principessa, non appena vedono che la maledizione si è compiuta, poggiano la figlia nel suo letto e lasciano dormire tranquilla, dopodiché arriva la dodicesima fata che addormenta tutto il castello (esclusi i sovrani) e fa crescere una foresta di rovi attorno ad esso.
- In questa storia per svegliare la principessa il principe la bacia, così come accade nella versione dei Grimm, mentre in quella di Perrault basta che il giovane si inginocchi accanto alla fanciulla, poiché l'incantesimo era giunto al termine.
- Anche il finale riprende quello della fiaba dei Grimm, in cui i due giovani vanno dai genitori della principessa e si sposano. La versione di Perrault infatti è molto più lunga (inoltre in essa non sono presenti i genitori della giovane), con la ragazza che partorirà anche due bambini.
Da ciò che ho potuto leggere, quindi, la fiaba de "La bella addormentata nel bosco" di Perrault in realtà è la fiaba di "Rosaspina" dei Grimm (un errore alquanto grossolano, che con un po' più di attenzione si sarebbe potuto correggere velocemente e facilmente). Tuttavia devo dire che, almeno nella maggior parte della storia, i testi si presentano piuttosto fedeli alla versione del 1857 dei Grimm, anche se alcuni elementi stilistici che davano una certa poeticità alla vicenda sono stati omessi (come ad esempio l'elenco di tutto ciò che si addormenta e che poi si risveglierà assieme alla principessa), ma almeno non ci sono state (come era invece accaduto nella versione di Khoa Le di "Cenerentola") contaminazioni col cartone della Disney.

Sopra: L'illustrazione mostra la principessa mentre saluta i suoi genitori che stanno partendo per un breve viaggio, poco prima che la ragazza si punga con il fuso cadendo addormentata.

Le illustrazioni di Khoa Le sono belle, ricche di colori e di particolari, con personaggi dai lineamenti e contorni delicati, capaci di trasportare il lettore in un'atmosfera fiabesca e incantata.
A differenza della sua precedente fiaba illustrata ("Cenerentola") in queste illustrazioni non vi sono elementi ornamentali floreali bianchi, tuttavia, proprio come nell'albo precedente, anche in queste immagini sono presenti diversi elementi dall'effetto metallizzato, poiché stampati su una lamina d'argento, che contribuiscono ad impreziosire le illustrazioni.

Sopra: Come nella precedente fiaba illustrata dalla Khoa Le, anche in questa le illustrazioni sono state stampate su una lamina d'argento, il che dona ad alcuni elementi dei disegni un effetto metallizzato, come si può vede ad esempio nel disegno che ho riportato qui sopra (in cui l'intero abito della principessa ha un effetto metallizzato).

I disegni dell'artista sono comunque ricchi di particolari, con personaggi dai tratti delicati. Le illustrazioni sono molto colorate e in molte tavole sono presenti sia colori caldi che freddi, con una predominanza a volte degli uni e a volte degli altri. Nella maggior parte delle tavole i colori utilizzati dall'artista sono brillanti, ma in alcune diventano più cupi abbassandosi di tono, in altre ancora invece Le ha utilizzato tinte più cupe come il nero o il grigio (come nella scena in cui il principe affronta la foresta di rovi per giungere al castello della principessa) o meno vivaci come il marrone.


Sopra: Le illustrazioni della Khoa Le sono ricche di particolari e di colori (in cui in questa immagine in particolare predominano quelli caldi).



Sopra: Nelle illustrazioni della Khoa Le sono presenti colori sia caldi che freddi (come quelli dell'immagine più in basso, in cui vi è una predominanza di blu), sia colori cupi e accesi (come nel caso dell'immagine più in alto).

Questa versione illustrata da Khoa Le della fiaba de "La bella addormentata nel bosco" purtroppo non rispetta per niente quella di Perrault, in compenso, però, è stata mantenuta abbastanza fedele a quella dei Grimm, che è già qualcosa. Le illustrazioni che accompagnano la vicenda sono, come nell'altro libro, sempre belle, ricche di dettagli e di colori, e alcune sono di grande impatto, capaci di suscitare la meraviglia del lettore.

Quest'opera è stata pubblicata nel 2017 dalla Nuinui, un marchio di proprietà della Snake. Il libro ha 44 pagine, la copertina rigida dotata di sovracopertina, misura 33 cm d'altezza e 24,5 cm di lunghezza e costa 19,90 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

lunedì 5 marzo 2018

SPECIALE: Collection Metamorphose (parte 5/6)

[Qui potete leggere la parte 4]

Ad Aprile del 2016 esce il primo volume della serie "NILS" di Jerome Hamon e illustrato da Antoine Carrion:
1) "NILS: Les elementaires" (2016): Secondo le antiche leggende esiste un mondo oltre la materia, un mondo costituito da esseri luminosi, senza i quali questa materia sarebbe rimasta inerte. Così, quanto i territori del nord, una volta fertili e rigogliosi, mutano in terre aride dove nulla riesce più a crescere, queste leggende riemergono. Qualcuno è convito che, per risolvere il problema, basterà migrare verso terre più fertili, ma Ruben, il botanico della tribù, spiega che non sarebbe cambiato nulla, in quanto non è la terra il problema: sembrerebbe infatti che sia la natura stessa a essere diventata difettosa (infatti l'infertilità del terreno non è l'unico problema degli abitanti del villaggio). Ruben decide così di partire verso l'Oriente per svolgere alcune ricerche portando il figlio Nills con lui, un giovane ragazzo, per cercare di trovare una spiegazione a questo mistero, finendo per incontrare una donna con due bambini che si sta allontanando dal regno di Cyan, un regno con tecnologie avanzate, che sembrerebbe distruggere tutto ciò che incontra. La donna consiglia inoltre ai protagonisti di dirigersi verso Nord, dove ci sarebbero ancora terre fertili. I due invece decideranno di proseguire, incontrando, sempre nel corso del loro viaggio, anche un gruppo di donne simili ad amazzoni che cercano di opporsi all'egemonia di Cyan, oltre che delle piccole creature diafane, che hanno un legame diretto con la natura.
Lo stile dei disegni mostra un tratto simile a quello di Miyazaki, con paesaggi e atmosfere scure, in cui predominano molto un grigio-azzurro e il nero, che riescono a rendere bene il senso di minaccia che proviene dal freddo e dalla tecnologia, ma anche del ruolo indispensabile della natura.
Un fumetto che fonde insieme diversi generi con i miti nordici, mondi da sogno e messaggi ecologici, ricordando inoltre un po' le opere di Miyazaki. Una storia di memoria, ricordi, equilibrio tra il mondo dei vivi e quello dei morti, che tratta anche questioni metafisiche ed esistenziali, con un tocco di mistero.
L'opera ha 56 pagine, misura 32,2 cm d'altezza e 24,6 cm di lunghezza, e costa 14,95 euro.

Sopra: L'immagine in copertina dà subito al lettore l'idea di stare per immergersi in un mondo ricco di magia, di meraviglia e di mistero, con quel cielo stellato, quelle luci e con quei toni bianchi e celesti.

2) "NILS: Cyan" (2017): Nils sta continuando il viaggio, iniziato ancora nello scorso volume, assieme a suo padre, per comprendere i motivi che hanno portato la terra a diventare sterile. Ora Nils deve trovare l'Yggdrasil, l'albero della vita che collega i nove mondi e liberare gli elementali, mentre Alba deve andare nel regno di Ciano per affrontare il nemico e le tre dee sorelle continuano le loro osservazioni e decidono di intervenire nel destino degli uomini.
Lo stile dei disegni riprende ovviamente quello del volume precedente, con un tratto simile a quello di Miyazaki, ma con atmosfere buie e illustrazioni scure (più che nel volume 1), in cui predominano molto l'azzurro, il blu, il grigio e il nero. Un volume che comunque sembra aver lasciato insoddisfatti alcuni lettori, un po' per le atmosfere forse troppo cupe, un po' per la storia ancora troppo vaga e personaggi ancora troppo poco approfonditi, sebbene siano comunque presenti scene e sequenze molto oniriche.
L'opera ha 64 pagine, misura 32,3 cm d'altezza e 24,7 cm di lunghezza e costa 15,50 euro.

Sopra:  La copertina del secondo volume di "NILS" riprede i colori presenti anche nella copertina del volume precedente (blu, bianco, azzurro nero).

3) "NILS: L'arbre de vie" (2018): Nils, il protagonista della saga, ora detiene il potere del teletrasporto e dell'onniscenza. Egli è inoltre guidato dallo spirito della dea Verdanti, la quale ha affidato a lui la missione di salvare i nove mondi minacciati dalla rabbia della dea Skuld, sorella della dea Verdanti.
L'opera ha 64 pagine, misura 32,3 cm d'altezza e 24,7 cm di lunghezza e costa 15,50 euro.

Sopra: La copertina del terzo volume di "NILS"  presenta delle tonalità di grigio, a differenza dei precedenti volumi in cui predominava il blu e l'azzurro.

A ottobre del 2016 esce "L'epouvantable peur d'Epiphanie Frayeur" di Gauthiere Severine e Lefevre Clement, una storia che parla delle paure infantili: La protagonista è Epiphanie Frayeur, una bambina di nove anni costantemente spaventata da tutto, tanto che la sua paura, una massa nera informe, la segue ovunque, come un'ombra. La bambina desidererà quindi di imparare ad addomesticare quest'emozione, cominciando una ricerca durante la quale farà degli incontri sorprenderti con dei personaggi uno più matto dell'altro: uno psichiatra, un parrucchiere, un cavaliere senza macchia e senza paura, un domatore di leoni, un sensitivo ….
Le illustrazioni del fumetto sono molto graziose, con colori caldi e freddi ed immagini in cui vi sono elementi colorati (in particolare il cappottino giallo della protagonista) che si alternano al nero della paura.
Il volume ha 92 pagine, misura 29,4 cm d'altezza e 22 cm di lunghezza e costa 18,95 euro. L'opera è stata pubblicata anche in italiano nel 2018 dalla Tunué col titolo "La spaventosa paura di Epiphanie Frayeur" al prezzo di 17 euro.

Sopra: La copertina di "Epouvantable peur d'Epiphanie Frayeur" mostra la protagonista con alle spalle la propria paura.

Sempre ad ottobre del 2016 viene pubblicato "Satanie" di Fabien Vehlmann e Kerascoet (pseudonimo di due disegnatori: Hubert Boulard e Marie Pommepuy): Charlotte (alias Charlie) ha organizzato una spedizione di speleologi per trovare il fratello scienziato Constantine, scomparso sotto terra per diversi mesi per dimostrare l'esistenza dell'inferno (da lui chiamato Satanie) sulla base della teorie dell'evoluzione di Darwin. Costantine era infatti convinto che l'uomo di Neandertal si fosse rifugiato sotto terra, adattando il proprio corpo all'ambiente: escrescenze ossee per proteggersi la testa, piedi a forma di zoccolo per muoversi sulle rocce ecc... Durante questo viaggio sotterraneo nelle viscere della terra, il piccolo gruppo guidato da Charlie potrebbe scoprire nuove, inaspettate, forme di vita.
Le illustrazioni, e in particolare le figure dei personaggi, hanno dei tratti semplici, delicati e morbidi, che in alcuni paesaggi o sfondi possono diventare però anche molto dettagliati e particolareggiati. Anche se la vicenda è ambientata sotto terra, in cunicoli e grotte sotterranee, le illustrazioni hanno comunque colori luminosi e sgargianti.
Una storia che unisce le teorie di Darwin, al "Viaggio al centro della terra" di Jules Verne e al mito di Orfeo, facendone risultare un'opera interessante, originale ed avventurosa, con scene d'azione e personaggi folli ed accattivanti.
L'opera ha 128 pagine, misura 32,2 cm d'altezza e 22,8 cm di lunghezza e costa 22,95 euro. Questo fumetto in realtà era già stato pubblicato dalla Dargaud nel 2011 col titolo "Voyage en Satanie", in questo tomo la Soleil riunisce i due tomi della serie (di cui il secondo era ancora inedito).

Sopra: Sulla copertina di "Satanie" predomina incontratastato il colore rosso, anche se la presenza del titolo e del cerchio (di colore azzurro) posto al di sotto di questo dirigono sibito lo sguardo del lettore sulla figura di donna che occupa una posizione centrale sulla copertina.

A novembre del 2016 viene pubblicato "Les fees de Cottingley" di Sebastien Perez e Sophie de la Villefromoit: Protagonista di quest'opera  è France, la più giovane delle ragazze immortalate nelle famose foto della fate di Cottingley, cinque fotografie che mostrano due ragazze in compagnia di alcune fate.
Tutto ha inizio quando France va a vivere con la madre dalla zia in seguito alla partenza di suo padre per la guerra. Elsia, sua cugina, è una ragazza che rifiuta l'autorità paterna e l'imposizione di una religione, crede nelle fate e fa delle fotografie con France per dimostrarne l'esistenza. Proprio la veridicità di queste immagini è il punto focale del libro.
Oltre alla storia di Elsia e France l'autrice racconta anche alcune leggende su destino delle fate.
Un volume, questo, che racconta in maniera romanzata fatti realmente accaduti, lasciando al lettore la scelta se credere o meno all'esistenza di esseri magici.
Le illustrazioni e la grafica del romanzo sono magnifiche, capaci di rafforzare il mistero contenuto nell'opera.
L'opera ha 152 pagine, misura 29,4 cm d'altezza e 22 cm di lunghezza e costa 22,95 euro.

Sopra: L'elegante copertina de "Les fees de Cottingley" è impreziosita da decori dorati che riprendono la forma delle foglie d'edera presenti nell'illustrazione mostata sempre in copertina.

Sempre a novembre del 2016 viene edito "Alice de l'autre coté du miroir" di Lewis Carrol e illustrato da Benjamin Lacombe: Dopo aver illustrato il primo libro l'artista si cimenta anche con il secondo, in cui Alice decide di passare dall'altra parte dello specchio, giungendo in un mondo in cui tutto è capovolto, in cui lo spazio e il tempo sono compromessi, e in cui Alice incontrerà molti strani e bizzarri personaggi (tra cui, in particolare, le Regina Rossa e la Regina Bianca del gioco degli scacchi).
Le illustrazioni di Lacombe sono, anche in questo caso, davvero magnifiche e suggestive, cìricche di dettagli e di colori forti e intensi.
L'opera ha 290 pagine, misura 28,3 cm d'altezza e 20,5 cm di lunghezza e costa 29,95 euro.

Sopra: La copertina di "ALICE de l'autre coté du miroir" riprende alcuni elementi della copertina del volume precedente, come i colori (che risultano i medesimi però invertiti), i decori (anche se i quattro simboli posti ai quattro angoli della copertina se nel precedente volume erano i simboli delle carte da gioco mentre ora sono diventati degli scacchi) e la posizione della figura di Alice al centro della copertina.

A marzo del 2017 viene pubblicato il primo volume di "Sacha et Tomcrouz" di Anais Halard e illustrato da Bastien Quignon.
1) "Sacha et Tomcrouz: Les vikings" (2017): Il protagonista, Sacha Bazarec, vive solo con la madre, un'antiquaria un po' eccentrica. Da anni sogna di ricevere un topo intelligentissimo che lo aiuti nelle sue ricerche scientifiche, ma al suo posto riceverà un chihuahua, che verrà chiamato Tomcrouz, neppure troppo ubbidiente. Un mattino Sacha si ritrova ricoperto da una gelatina incandescente, e, da quel momento, si verificherà uno strano fenomeno: il bambino e il cane si ritroveranno trasportati in luoghi strani, attraverso il tempo.
L'albo contiene una storia completa e due articoli: uno in cui la madre di Sacha propone una lezione di storia riguardo a un oggetto, e l'altro in cui Sacha proporrà al lettore un esperimento, che potrà essere riprodotto dal lettore stesso, che sarà d'aiuto anche al protagonista, nella storia, per uscire da una situazione difficile. Le illustrazioni hanno delle tinte pastello e i personaggi sono delineati con tratti delicati.
L'opera ha 88 pagine, misura 29,4 cm d'altezza e 22 cm di lunghezza e costa 16,95 euro.

Sopra: Questa copertina ha uno sfondo bianco su cui spiccano altri colori più forti e intensi come il rosso del titolo e il blu.

2) "Sacha et Tomcrouz: La cour du Roi" (2018): in questo volume continuano le avventure di Sacha e Tomcrouz, un chihuahua che quando starnutisce su un vecchio oggetto trasporta lui e il suo padroncino attraverso il tempo e la storia. Come ogni anno, la madre di Sacha ha organizzato un viaggio a Breiz Manège, durante il quale Tomcrouz starnutisce su un cucchiaio appartenuto alla corte di Versailles. Il duo si ritrova così trasportato alla corte del re Luigi XV, dove Sacha scoprirà il rito delle cene, l'igiene, la medicina di un tempo e forse anche un indizio riguardante la scomparsa di suo padre.
Come per il precedente volume anche questo contiene una storia completa e due articoli: uno in cui la madre di Sacha propone una lezione di storia riguardo all'oggetto che ha innescato il viaggio, e l'altro in cui Sacha proporrà al lettore un esperimento, che potrà essere riprodotto dal lettore stesso, che sarà d'aiuto anche al protagonista, durante la storia, per uscire da una situazione difficile.
L'opera ha 70 pagine, misura 29,04 cm d'altezza e 22,02 cm di lunghezza e costa 16,95 euro.

Sopra: La copertina di questo secondo volume ha lo sfondo azzurro, su cui spicca il marrone chiaro della costa del libro e degli angoli, nonché il blu del titolo e dell'immagine centrale.

A giugno del 2017 esce "Le petit reve de Georges Frog" di Phicil (sceneggiatore e illustratore) e Drac (colorista).
Protagonista della storia, ambientata negli anni '30 negli Stati Uniti, è Georges, una rana dalla carnagione chiara che sogna di diventare un jazzista. Comporre dei brani non è facile, almeno finché la rana non incontra Cora, la figlia di Mr. Cat, il quale, ostile a questa relazione, si trasferisce con la figlia altrove. Sostenuto dagli amici Georges ritrova pian piano il gusto per la vita e accetta di dare lezioni di musica e di fondare una banda jazz. Diventare un musicista affermato però non è facile, ed i rischi di fallire sono molti, tanto più quando la povertà dilaga in questi tempi di crisi economica. Il protagonista riuscirà anche incontrare nuovamente Cora, il che lo porterà a dover scegliere tra sue due passioni: Cora o il jazz.
Un'opera composta da quattro volumi, che questa edizione riunisce in uno unico, in cui traspare l'amore per il jazz, in una storia in cui la musica funge da supporto ad altri argomenti (alcuni anche piuttosto drammatici).
L'opera ha 192 pagine, misura 32,3 cm d'altezza e 23,5 cm di lunghezza e costa 27 euro.

 
Sopra: La copertina di "Le petit reve de Georges Frog" ha uno sfondo scuro (nero) su cui risaltano dei decori rossi e l'immagine, dai colori chiari, posta al centro del volume, che ci mostra il protagonista della storia.

A settembre del 2017 esce "La grande Ourse", scritto da Elsa Bordier e illustrato da Sanoe: Louise è una donna di una vetina d'anni capace di vedere i fantasmi (quelli di coloro che ha amato e che vengono a farle visita). La ragazza però è triste e sente nostalgia del passato; tiene la felicità a distanza privandosi di fare nuovi incontri e di fare nuove esperienze, per paura di soffrire nuovamente per un nuovo lutto, finché Phekda, una delle stelle del Grande Carro, si presenta a lei sotto forma di una bambina, determinata a far riacquistare a Louise la voglia di vivere e il gusto per la vita facendole elaborare i lutti subiti.
L'opera ha 92 pagine, misura 29,4 cm d'altezza e 22 cm di lunghezza e costa 17,95 euro.

 
Sopra: La copertina de "La grande Ourse", sulla quale prevalgono i colori freddi del blu e dell'azzurro, mostra al lettore i due personaggi principali della storia (Louise e Phekda)

A ottobre del 2017 esce il primo volume della storia (divisa in due atti) di  "L'ESPRIT DE LEWIS" di Bertrard Santini e illustrato da Lionel Richerand:
1) "L'ESPRIT DE LEWIS - Acte 1": Lewis Pharamound è un giovane in lutto che, sconvolto dalla recente morte della madre, decide di attraversare l'Inghilterra e di trasferirsi a Childwickbury (una parte dell'eredità e delle ricchezze ereditate dalla madre), il maniero della sua infanzia in cui spera di diventare uno scrittore e di scrivere il suo primo romanzo di ispirazione gotica. Tuttavia il dolore lo ostacola, impedendogli di scrivere anche una sola frase. Intanto cominciano a verificarsi strani fenomeni, ed una notte appare la figura responsabile di questi eventi: Sarah, un fantasma di una donna francese molto bella. Mentre i giorni passano Lewis e Sarah imparano a conoscersi e, in cambio di una promessa d'amore eterno, il fantasma offre a Lewis il dono di scrivere, un patto che porterà però con sé delle conseguenze.
Questo primo volume offre il ritratto di un protagonista, giovane scrittore, perduto, che finirà per rivolgersi verso un fantasma (un entità morta) per trovare aiuto e risposte.
Un'opera molto bella graficamente, con illustrazioni dettagliate e ricche di particolari, che trasporta il lettore in un modo pieno di creature spettrali e in cui la morte è sempre presente.
L'opera ha 74 pagine, misura32,4  cm d'altezza e 24,8 cm di lunghezza e costa 16,95 euro.

 
Sopra: La copertina di "L'esprit de Lewis - Acte 1" non presenta colori accesi, ma, anzi, ha tinte molto scure (come il nero) e, poi, molto delicate (come il marroncino o i gialli presenti sul resto della copertina)

 1) "L'ESPRIT DE LEWIS - Acte 2" (2019): nove mesi dopo gli eventi del primo volume, Lewis lascia la dimora di Childwickbury e Sarah, il fantasma di una donna che, in cambio di una promessa di amore eterno, gli aveva concesso il dono della scrittura. Dopo la pubblicazione e il successo del suo primo romanzo Lewis conduce una vita di divertimenti e dissolutezze. Una notte però, Sarah riapparirà e, gelosa delle amanti di Lewis, deciderà di fargli pagare il prezzo del suo tradimento.
L'opera ha 89 pagine, misura 32,4  cm d'altezza e 24,8 cm di lunghezza e costa 19,99 euro.

 
 Sopra: Anche la copertina del secondo volume non presenta dei colori accesi, ma, anzi, presenta delle tinte scure quali il nero e il grigio scuro.

[Qui potete trovare la parte 6]

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