lunedì 30 dicembre 2019

Atti della gloriosa compagnia dei martiri di Nicolas Arispe

Durante il periodo Natalizio molte persone consigliano libri e albi illustrati a tema natalizio: libri che parlano ad esempio della nascita di Gesù, oppure che trattano di un pupazzo di neve o una renna, oppure in cui sia presente Babbo Natale....
Io ho deciso invece di presentarvi un libro che di natalizio probabilmente ha ben poco, se non per il fatto che tratta di qualcosa legato alla religione, in particolare quella cristiana.Tale opera però, per una volta, non ha come principale protagonista Gesù (e relativi parenti stretti), ma parla di altre persone, persone che hanno svolto un ruolo importante nella diffusione della religione cristiana: sto parlando della figura dei martiri.
L'opera di cui vi parlerò oggi è infatti "Atti della gloriosa compagnia dei martiri" di Nicolas Arispe.

Sopra: Sebbene all'interno il libro sia completamente in bianco e nero, nella copertina, che mostra un reliquiario contenenti diverse parti del corpo, è stato utilizzato anche il blu.

In quest'opera Nicolas Arispe torna ad affrontare (dopo aver pubblicato nel 2017 "Il libro sacro", il quale reinterpreta 7 episodi dell'Antico Testamento) un tema religioso dalla forte carica iconografica. L'autore ci presenta infatti tutta una serie di martiri (20 in tutto) vissuti entro i primi anni del IV secolo d.C, quando la religione era considerata qualcosa di pericoloso da perseguitare e condannare, affinché venisse estirpato. L'autore ci parla quindi  brevemente di ciascuno di loro, raccontando, in particolare, di come sono morti. I martiri che vengono citati sono: San Bartolomeo, Santa Restituita d'Africa, San Saturnino, San Quintino, San Simone, San Paolo di Tarso, San Pietro di Verona, San Pantaeone, Santa Eulalia, Santa Caterina d'Alessandria, Santa Engrazia, San Clemente, Santa Barbara, Santa Cecilia, San Vito, Sant'Erasmo, San Lorenzo, San Marcellino e San Pietro, San Francesco d'Assisi.

Sopra: All'interno del libro lo scrittore ha parlato e rappresentato vari martiri, tra cui uno dei più famosi è San Francesco d'Assisi, qui rappresentato da Arispe con le stigmate, immerso nella natura. Da notare la ricchezza di particolari e di dettagli dell'immagine.

In questo libro le illustrazioni rappresentano una parte importante, in quanto Arispe ha deciso di illustrare il momento che mostra il supplizio e la relativa morte di ogni santo.
Le illustrazioni sono tutte in bianco e nero e riprendono lo stile tipico delle incisioni medievali, dove i punti di ombra sono segnati da un maggior numero di tratteggi neri, mentre i punti luce  sono lasciati praticamente immacolati.

 
Sopra: Le illustrazioni sono tutte in bianco e nero e riprendono lo stile tipico delle incisioni medievale. I punti di luce e di ombra dipendono quindi dal numero di tratteggi che l'artista ha messo in una certa porzione di foglio. In alcuni punti essi diventano infatti molto numerosi e ravvicinati (come ad esempio la parte in alto delle nuvole nell'immagine a sinistra), mentre in altre parti sono anche del tutto assenti (come sul vestito di Santa Eulalia mentre questa sta bruciando).

Tutti i disegni sono ricchi di particolari e curati minuziosamente e l'artista non si è tirato indietro e non si è trattenuto nel rappresentare le scene di morte di queste persone in tutta la loro ferocia e crudeltà, mostrando senza esitazione, uomini e donne scuoiati, torturati, trafitti da frecce, oppure mentre ardono vivi, avvolti dalle fiamme. I volti dei martiri, uomini e donne, però non mostrano cenni di pentimento e cedimento.

 
Sopra: Tutti i disegni sono ricchi di particolari e curati minuziosamente e l'artista non si è tirato indietro nel rappresentare le scene di morte di queste persone in tutta la loro ferocia e crudeltà, come nel caso di queste due illustrazioni che rappresentano San Lorenzo (rappresentato mentre cuoce legato vivo ad una graticola, a sinistra) e Santa Caterina d'Alessandria (rappresentata mente viene torturata posta tra due ruote girevoli dotate di coltelli, a destra).

"Atti della gloriosa compagnia dei martiri"è un albo illustrato particolare, che ci permette di conoscere alcuni martiri che hanno deciso di morire in nome di Dio. Ogni breve biografia è inoltre accompagnata dalle sorprendenti illustrazioni in bianco e nero di Nicolas Arispe, il cui stile ben si abbina al soggetto e alle tematiche trattate da quest'opera.

Questo libro è stato pubblicato dalla Logos nel 2019; ha 88 pagine, la copertina flessibile, misura 24 cm d'altezza e 17cm di lunghezza e costa 17 euro.

 Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

lunedì 23 dicembre 2019

LE SCIENZE INESATTE: Rebecca - Giona - Theo di Stefano Bessoni

In questo post vi presenterò il resto dei volumi della serie creata da Stefano Bessoni "Le scienze inesatte", dopo aver parlato in passato di "Rachel", il primo volume, il quale presenta l'antefatto della storia, essendo una sorta di prologo.

 
Sopra: La copertina del secondo volume de "Le scienze inesatte" mostra Rebecca, una dei protagonisti della storia.

Dopo "Rachel" il secondo volume della serie è "Rebecca", il quale racconta le vicende di Rebecca e Giona, due giovani innamorati che vivono in un paesino sperduto sulle coste del mare, nei primi decenni del Novecento. I due, stando insieme fin da giovani, vorrebbero sposarsi ed andare a vivere insieme, ma il loro sogno non è realizzabile, almeno fin quando Giona eredita una vecchia casa, quella in cui, molti anni prima, era stata di Rachel, la protagonista del primo libro. Infatti i due giovani trovano in una nicchia un libro, il quale Giona scopre essere il diario dell'anatomista Zendak, il padre di Rachel. Il diario contiene gli appunti degli esperimenti condotti dallo scienziato, tra cui la ricetta per fabbricare un homunculus.
Nonostante Rebecca supplichi il compagno di rimettere il diario dove lo avevano trovato, il ragazzo è troppo affascinato dai contenuti, tanto che inizia a vedere e a parlare con il fantasma di Rachel, il quale gli mostra la wunderkammer (detta anche "camera delle meraviglie") del padre, chiedendo a Giona di proteggerla e conservarla.
Tuttavia dopo il ritrovamento del manoscritto e aver parlato con Rachel, Giona comincia a fare strani e orribili incubi...

Questo libro è stato pubblicato dalla Logos nel 2018; ha 72 pagine, una copertina rigida dotata di sovracopertina, misura 21,7 cm d'altezza e 15,5cm di lunghezza e costa 18 euro.

 
Sopra: Il terzo volume de "Le scienze inesatte"  mostra sulla copertina Giona, un altro protagonista della storia, assieme ad alcuni oggetti per la sua wunderkammer.

Nel terzo volume della serie, intitolato "Giona", i due protagonisti trovano il laboratorio e la wunderkammer di Zendak. In seguito a tale scoperta Giona diventa ossessionato dal collezionare oggetti per far diventare la wunderkammer sempre più grande, spronato anche dallo spirito di Rachel, la quale lo convince a curare e proteggere la collezione, senza fidarsi di nessuno. Il comportamento del ragazzo continua a peggiorare, isolandosi sempre più da Rebecca, la quale comincia a preoccuparsi seriamente. La preoccupazione della ragazza aumenta ancora di più quando Giona le confessa di voler provare a creare un homunculus, dato che la ragazza non può avere figli.

Questo libro è stato pubblicato dalla Logos nel 2018; ha 82 pagine, una copertina rigida, misura 21,7 cm d'altezza e 15,5 cm di lunghezza e costa 18 euro.

Sopra: Sulla copertina del quarto e ultimo volume de "Le scienze inesatte" compare Theo, l'homunculus che Giona decide di creare per la propria collezione.

Nel quarto volume della serie, intitolato "Theo", Giona, sempre più ossessionato dalla wunderkammer, riesce a convincere anche Rebecca ad aiutarlo nella creazione di un homunculus. Giona riesce a crearlo, ma dopo un iniziale entusiasmo, il ragazzo sembra perdere interessa verso la creatura, concentrando nuovamente tutte le sue attenzioni sulla collezione. Giona ne diviene così ossessionato da non occuparsi più dell'homunculus, lasciandolo quasi morire, pur di farlo diventare un pezzo della sua collezione, e vuole che anche Rebecca segua il medesimo destino...

Questo libro è stato pubblicato dalla Logos nel 2018; ha 82 pagine, una copertina rigida, misura 21,7 cm d'altezza e 15,5 cm di lunghezza e costa 17 euro.

Le illustrazioni di Bessoni seguono, come sempre, lo stile molto personale e originale che caratterizza questo artista. I personaggi hanno un aspetto sgangherato e bizzarro, e a tratti anche  grottesco, macabro e perfino pauroso, anche se risultano comunque affascinanti a modo loro.
Sebbene essi continuino ad essere posti in prevalenza su sfondi astratti, che permettono di risaltarli, sono considerevolmente aumentate le scene in cui i personaggi sono posti in ambienti dall'aspetto più concreto, che presentano un effettivo sfondo.

 

 
Sopra: I personaggi di Bessoni hanno un aspetto molto particolare, sgangherato, bizzarro, grottesco e spesso anche macabro. Nella maggior parte dei casi sono posti su sfondi astratti, tuttavia in questi tre libri è capitato più spesso di vederli collocati in dei veri e propri ambienti (come ad esempio Rebecca nell'immagine in basso a destra tratta da "Theo").

I colori che maggiormente compaiono sono: il rosa (utilizzato per la pelle dei personaggi umani), il verde, il marrone (molto utilizzato ad esempio per gli abiti e i vestiti), il blu (che ritroviamo solitamente utilizzato per tingere i capelli dei due protagonisti), il bianco e il nero, anche se a volte compare anche il rosso.
Le tinte utilizzate, tuttavia, non presentano mai dei toni troppo chiari o brillanti, anzi, le illustrazioni nell'insieme presentano colori dai toni piuttosto mesti, se non proprio cupi.

  

  
Sopra: Come si può vedere anche da queste immagini i colori presenti nelle tavole non sono mai troppo allegri e l'artista ha utilizzato una limitata varietà di colori per i suo disegni. Infatti le tinte che si possono trovare sono quelle del rosa (utilizzato per la pelle dei personaggi umani), del verde (utilizzato solitamente sia per gli sfondi che per i vestiti dei personaggi), del marrone (molto utilizzato ad esempio per gli abiti e i vestiti), del blu (che ritroviamo solitamente utilizzato per tingere i capelli dei due protagonisti) del bianco e del nero,

La serie delle "Scienze inesatte" è nata dal desiderio di Bessoni di creare sua fiaba personale, dopo aver rivisitato quelle di altri autori famosi. Questa serie è infatti intrisa di tutte le suggestioni che l'artista ha accumulato nel corso della sua vita. La serie contiene infatti tutta una serie di tematiche molto care a Bessoni: l'anatomia, la zoologia, le scienze dell'occulto, le wunderkammer.... Molte di questi argomenti sono infatti presenti anche negli altri libri dell'autore, ma diciamo che qui le possiamo ritrovare tutte.
Tra gli elementi cari all'autore presenti in questa tetralogia possiamo ritrovare:
  • Zendak: Balthazar Zendak è un medico anatomista esperto nella preparazione e nella conservazione dei cadaveri, che nella serie si scopre essere, già dal primo libro, il padre di Rachel. E' colui che, in seguito alla morte della figlia (precipitata da una scogliera), decide di cimentarsi nella creazione di un homunculus, per poter avere un altro figlio dopo la scomparsa della figlia e anche della moglie. Tale personaggio però non è una novità della serie, esso infatti aveva già fatto la sua comparla nel 2011 nel libro "Homunculus", in cui veniva appunto raccontata la storia di un medico di nome Lazarus Zendak, esperto di anatomia e imbalsamazione, che un giorno decide di creare un homunculus, in seguito alla morte della figlia caduta da una scogliera.
  • scheletri e creature impagliate: nella serie le vediamo apparire già nel primo volume, in quanto questi sono gli amici fidati di Rachel (un coniglio scheletrico e un coccodrillo impagliato), che suo padre ha creato per lei. La presenza di animali scheletrici o impaglia però si può ritrovare in molti libri di Bessoni, a partire da "Wunderkammer", dove essi fanno parte di una specifica tipologia di camera delle meraviglie: la naturalia, nella quale vengono collezionati oggetti naturali, quali scheletri e animali imbalsamati. Tali creature possono essere trovate anche in opere quali "Alice sotto terra" (2012 e 2015), dove il Coniglio Bianco e altri animali quali il ghiro o la Lepre Marzolina assumono appunto le fattezze di animali scheletrici e impagliati, oppure in "OZ" (2016), dove il leone codardo diventa un animale impagliato "fuggito da qualche squinternata collezione di scienze naturali o da una stanza piena di vecchi e polverosi trofei di caccia".
  • le bambole anatomiche: oltre ad avere come amici un coniglio scheletrico e un coccodrillo impagliato il padre di Rachel le aveva regalato anche una bambola anatomica, cioè una bambola che contiene al proprio interno una riproduzione esatta, in miniatura, di tutti gli organi umani. Il tema delle bambole anatomiche è stato affrontato ampiamente da Bessoni nel suo libro "Pinocchio" del 2013.
  • la wunderkammer: anche chiamata "camera delle meraviglie", è un luogo nel quale vengono conservati oggetti che una persona decide di conservare e raccogliere, collezionandoli. Le wunderkammer possono essere considerate i predecessori degli odierni musei, in particolare quelli di storia naturale. In questa serie la camera delle meraviglie è quella creata dal padre di Rachel, di cui la bambina parla già nel primo volume. Sarà poi trovata da Giona, nel secondo volume, nel laboratorio di Zendak, collezione che il protagonista deciderà di conservare ed ampliare, rischiando quasi di impazzire pur di continuare ad ampliarla. Tuttavia essa compare per la prima volta nel 2011 nel volume intitolato proprio "Wunderkammer", in cui Bessoni spiegava cos'è appunto una camera delle meraviglie e ne illustrava i tre principali tipi (naturalia, artificialia e mirabilia).
  • l'homunculus: un essere umano costruito artificialmente. Tale creatura viene menzionata per la prima volta nella serie nell'ultimo volume, quando Giona decide di creare un homunculus come pezzo forte della sua collezione. Tale essere però compare per la prima volta nelle opere di Bessoni nel 2011,  nel volume "Homunculus", in cui l'alchimista Zendak decide di dar vita a un homunculus, fornendo anche alcune ricette per la sua fabbricazione. Una di queste ricette sarà poi quella che si vede utilizzare da Giona nella serie de "Le scienze inesatte".

La serie de "Le scienze inesatte" è quindi una vera e propria storia in cui Stefano Bessoni ha infuso tutti gli argomenti e le suggestioni a lui più care, infatti per i fan di questo artista sarà impossibile non notare tutta una serie di elementi che ricorrono con frequenza anche in altre sue opere.
Ciò la rende una serie interessante sia per i fan dell'artista, i quali ritroveranno lo stile e le tematiche che li hanno affascinati negli altri libri, sia per i nuovi lettori, che hanno così la possibilità di dare un'occhiata a tutto tondo dell'artista, del suo stile e di ciò che gli interessa e di cui gli piace trattare nei suoi libri.
I libri di questa serie raccontano una storia, sebbene alquanto originale ed innovativa, comunque piuttosto macabra e a tratti inquietante, e anche le immagini che la accompagnano acquistano talvolta un aspetto pauroso e scioccante, il che li rende una serie di libri adatti più ad un pubblico adulto che non ad un pubblico molto giovane.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.