sabato 23 gennaio 2016

Alice sotto terra di Stefano Bessoni

In questo post tornerò a parlarvi di un illustratore, nonché regista e animatore di stop-motion, italiano: Stefano Bessoni. Stavolta vi presento una sua opera pubblicata nel 2012 dalla Logos ed edita nuovamente nel 2015, sempre dalla Logos, con l'aggiunta di nuove illustrazioni. "Alice sotto terra" è una rivisitazione personale delle opere di Lewis Carroll ("Alice nel paese delle meraviglie" e "Alice oltre lo specchio") in chiave più oscura, naturalistica, esoterica e grottesca, dell'artista Bessoni. Quest'ultimo ha deciso di ambientare la sua versione del racconto sotto terra in quanto per Carrol il Paese dell Meraviglie si trovava lì, tanto che il primo manoscritto creato per Alice Liddell si chiamava "Alice's adeventures under ground".

   
Sopra: Le copertine della prima versione di "Alice sottoterra" (a sinistra) e della seconda (a destra), pubblicate rispettivamente nel 2012 e nel 2015.

Oltre che dalle opere di Carrol, Bessoni prende molto spunto anche dal film surrealista del 1988 del regista cecoslovacco Jan Svankmajer conosciuto in italiano col titolo "Qualcosa di Alice", il quale rivisita anch'esso le 2 opere su Alice, dando di quest'ultima un ritratto più oscuro e desolato. In questo film compaiono diversi personaggi presenti nei libri di Carrol, anche se con un aspetto più inquietante, utilizzando oggetti animati attraverso lo stop-motion, tecnica molto cara anche allo stesso Bessoni.


Sopra: Alcuni frame tratti dal film "Qualcosa di Alice" del 1988 di Jan Svankmajer. In essi possiamo vedere Alice rimpicciolita rappresentata sotto forma di bambola, il Coniglio Bianco e altri bizzarri esseri realizzati con scheletri di animali.

Nella versione di Bessoni Alice è una bambina vittoriana che si diverte a collezionare insetti, raccogliere crani e ossa di animali, fantasticare sull'esistenza di spettri e angeli, e passa il tempo col reverendo Dogson, (conosciuto anche con lo pseudonimo di Carroll) che inventerà per lei una storia… quella di una bambina che finì sotto terra seguendo un coniglio bianco molto in ritardo.
In questo mondo sotterraneo l'Alice di Bessoni incontrerà molti bizzarri personaggi, simili a quelli del libro originale, ma anche, ovviamente, diversi: il bruco, ad esempio, è un accanito fumatore di oppio e canapa indiana, appassionato di frenologia; la Regina di Cuori è sempre una donna spietata e crudele con la passione per le decapitazioni, ma nella versione di Bessoni i condannati vengono uccisi realmente, tanto che la Regina "Aveva una collezione di teste mozzate sotto formalina e le piacevano anche i crani lasciati sbiancare al sole, che utilizzava come manichini per le sue parrucche e i suoi cappelli".

Sopra: La Regina di Cuori rappresentata da Stefano Bessoni. Da notare i colori acidi e cupi e la rappresentazione magra e inquietante della donna, raffigurata su uno sfondo astratto dai toni verdi e grigi.

Altri personaggi presenti in questo libro sono, ad esempio, alcune delle carte-soldato della Regina di Cuori, come: il Tre di Cuori, che si diletta di anatomia e il suo desiderio è quello di costruire un cuore a vapore, così la regina gli permette di dissezionare i cadaveri dei giustiziati a patto che le conservi le teste sotto formalina; oppure l'Asso di Fiori, che è il carnefice di corte che taglia teste da mattina a sera, instancabile, tanto che "A volte le faceva riattaccare dal Tre di Cuori per avere il piacere di mozzarle di nuovo"; o, ancora, il cinque e mezzo di picche, il quale si era macchiato della colpa di aver piantato rose bianche anziché rosse, così ora è in attesa della decapitazione.

Sopra: A sinistra il Tre di Cuori  e a destra l'Asso di Fiori. Anche loro vengono rappresentati magri e scheletrici, più morti che vivi, con colori acidi e non brillanti.

Come avrete capito i personaggi di questa versione di Alice sono più macabri dell'originale, e possiedono anche elementi di scienze naturali e occulte, qualità che si possono notare anche nelle illustrazioni che li rappresentano. Poiché questi soggetti, nella personale visione di Bessoni, sono più morti che vivi, abitando sotto terra, essi ci vengono mostrati così: scheletrici, ossuti e inquietanti, a tratti anche caricaturali. I colori presenti nelle tavole non sono mai troppo allegri, le tinte predominanti sono quelle del verde, del marrone e del nero, anche se a volte compare anche il rosso. Poiché l'opera è strutturata come un taccuino di viaggio, con schizzi e appunti sugli abitanti di questo Paese delle Meraviglie del sottosuolo, i personaggi vengono mostrati al lettore uno per pagina, preceduti, nella pagina accanto a ciascuno, da una breve descrizione riguardante i loro tratti più caratteristici. Anche in quest'opera i soggetti vengono tutti rappresentati su degli sfondi astratti grigi, verdi o grigio-verde insieme.

   
Sopra: A sinistra l'illustrazione raffigurante la Lepre Marzolina, vista defunta e in forma scheletrica da Bessoni; a destra il Re di Cuori, in una delle tavole aggiunte nella seconda edizione, il quale si è fatto sistemare il cuore fuori dal torace per farlo ripartire più facilmente quando gli dà problemi, e che passa le sue giornate a disegnare scarabocchi osceni. Nell'illustrazione a sinistra i colori predominanti sono il verde e il bianco sporco, mentre in quella a destra del Re sono presenti colori cupi con alcuni elementi più chiari e solo un paio di un rosso acceso. Il Re è stato dipinto in modo grottesco e con una testa magra e quasi scheletrica.

Come ho detto all'inizio di quest'opera esistono 2 edizioni, pubblicate entrambe dalla Logos: la prima risale al 2012, mentre la seconda al 2015. In quest'ultima sono state aggiunte 7 nuove tavole con protagonisti: il grifone, la Finta Tartaruga, il Re di Cuori, il cinque e mezzo di picche, il coniglio trombettiere, il tricheco e il carpentiere e alcuni degli strani insetti presenti nel modo di Alice come la mosca cavallina a dondolo, il moscon d'oro e la farfalla pane e burro.
L'ultima edizione inoltre è bilingue (italiano e inglese), misura  22 cm di altezza e 15,5 cm di lunghezza e ha 68 pagine, mentre la prima misurava 21,5 cm d'altezza, 15,5 cm di lunghezza e aveva 52 pagine. Entrambe le versioni hanno le copertine rigide di cartonato, anche se le illustrazioni presenti su di esse sono state cambiate (nella prima versione c'era la Lepre Marzolina, mentre nella seconda Alice), e le pagine all'interno sono piuttosto spesse. Il prezzo della prima edizione era di 15 euro, mentre quella della seconda di 16.

Sopra: Una delle due tavole presenti alla fine del libro nella seconda edizione di "Alice sotto terra", raffiguranti una vecchia versione risalente a1 1989 dei personaggi dell'opera.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcuna intenzione di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

mercoledì 13 gennaio 2016

Sleeping Beauty di Kinuko Y. Craft

In questo post voglio mostrarvi una versione della fiaba della Bella Addormentata illustrata da un'artista statunitense:"Sleeping Beauty" di Kinuko Craft. Questo libro illustrato è stato pubblicato nel 2002 in inglese e non è ancora stato tradotto in italiano.

Sopra: La copertina di "Sleeping Beauty" illustrato dalla Kinuko Craft e riscritto da Mahlon Craft, il marito di quest'ultima.

I testi di questa versione sono stati adattati dal marito dell'artista: Mahlon F. Craft. Confrontandoli con la fiaba originale del 1857 dei fratelli Grimm posso dire che, a parte alcune differenze, la storia viene in maggior parte rispettata.
Un cambiamento che ho notato è che nella  fiaba del 1857 la principessa viene chiamata sempre Rosaspina, mentre in questa versione di Mahlon Craft i genitori danno alla figlia il nome Aurora, e l'autore cita il  nome Rosaspina solo alla fine del libro: "... thus (quindi) the story of the Briar Rose, who we know as Sleeping Beauty, is remembered even till this day."
Un cambiamento notevole che ho riscontrato riguarda i genitori della fanciulla, che nella versione originale dei Grimm cadono in un lungo sonno non appena tornati al castello, dopo un'uscita, mentre in quella riadattata da Mahlon Craft questi rimangono svegli anche quando tutti gli altri personaggi all'interno della dimora dormono. In quest'ultima versione, infatti, i sovrani, quando tornano al castello, trovano tutta la corte assopita e, capendo che la maledizione della fata malvagia si è avverata, portano e adagiano la figlia in un sontuoso letto, prima che la dodicesima fata arrivi da loro (a cavallo di un drago) a dargli conforto e ad addormentarli.
In effetti questa modifica proviene dala versione di Perrault nella quale: "La fata partì subito, e in men di un'ora fu vista arrivare dentro un carro di fuoco, tirato dai draghi". Nella fiaba di Perrault però è la fata che addormenta tutta la corte, tranne i sovrani, in modo che la principessa al suo risveglio non si ritrovasse sola, e che fa crescere la foresta di rovi affinché nessun curioso disturbi la fanciulla.
"Toccò colla sua bacchetta tutto ciò che era nel castello (meno il Re e la Regina): governanti, damigelle (...); e così toccò ugualmente tutti i cavalli (...). Appena li ebbe toccati, si addormentarono tutti, per risvegliarsi soltanto quando si sarebbe risvegliata la loro padrona (...). In meno d'un quarto d'ora crebbe, lì dintorno al parco, una quantità straordinaria di alberi, di arbusti, di sterpi e di pruneti, così intrecciati fra loro, che non c'era pericolo che uomo o animale potesse passarvi attraverso". 
Questo è più o meno l'unico pezzo che Mahlon F. Craft ha deciso di riportare della versione di Perrault, mentre il resto della vicenda si basa principalmente sulla fiaba dei Grimm.

Sopra: Kinuko rappresenta il re, seguito dalla consorte, mentre trasporta la figlia verso un sontuoso letto per adagiarcela sopra, prima di andare nella sala del trono e farsi addormentare dalla fata.

Per il resto non ho riscontrato grossi cambiamenti nella trama (sempre rispetto alla fiaba dei Grimm), più che altro la versione del Signor Craft aggiunge alcuni dialoghi in più rispetto all'originale, specialmente verso la fine, e allunga di più il finale soffermandosi a descrivere il primo incontro tra i due giovani (proprio attraverso dei dialoghi) e la scena subito successiva all'incontro, in cui la principessa presenta il principe ai genitori, i quali annunciano il matrimonio che sarà celebrato da lì a breve. Nella fiaba dei Grimm del 1857 queste scene vengono descritte in modo molto più conciso: "Non appena le sfiorò le labbra, Rosaspina aprì gli occhi, si svegliò e lo guardò con tenerezza. Allora scesero insieme dalla torre, e si svegliò il re, e poi la regina e tuta la corte, e si guardarono l' un l'altra sorpresi. (Poi seguono alcune righe in cui vengono descritti alcuni eventi che dimostrano che il tempo al castello ha ripreso a scorrere: i cavalli si alzano e si scrollano, le mosche riprendono a camminare, il fuoco in cucina si ravviava e ricomincia ad ardere ecc... Scene riportate comunque anche nella versione riscritta). E poi furono celebrate con grande sfarzo le nozze del principe e di Rosaspina, che vissero felici e contenti fino alla morte."

Sopra: Craft rappresenta il principe e la principessa nell'attimo precedente al bacio. L'attenzione dell'osservatore è subito diretta verso la fanciulla in quanto, oltre a occupare la posizione centrale nella scena, è stata dipinta con colori dorati, dando l'impressione che stia emanando luce, mentre il resto dell'ambiente, compreso il principe, è più buio.

Le illustrazione, che come ho già detto all'inizio sono state realizzate da Kinuko Craft, sono molto belle, ricchissime di particolari e molto curate. Quest'artista, nel corso della sua carriera, ha illustrato vari altri libri di fiabe e di leggende ("Cinderella", "Twelve dancing princess", "Pegasus", "Cupid and Psyche"...), trovo che il suo stile si adatti bene a questo tipo di racconti, specialmente con le fiabe, in quanto i suoi disegni hanno la capacità di trasportare chi li guarda in un altro mondo, uno mondo incantato, irreale, fiabesco. Le illustrazione sono così dettagliate da rendere alcuni elementi davvero molto realistici, come ad esempio gli ambienti, in particolare quelli immersi nella natura, e gli abiti sontuosi, arrivando a dare al lettore l'impressione di stare guardando attraverso delle finestre aperte su un altro mondo.

   
Sopra: Altre due immagini tratte dalla fiaba della Bella Addormentata realizzate da Kinuko Craft, la prima a sinistra raffigura Aurora (o Rosaspina), quella a destra il matrimonio tra la principessa e il principe. In entrambe le illustrazioni sono presenti colori accesi e brillanti, da notare inoltre l'attenta cura per i dettagli.

I colori usati dall'illustratrice sono tutti accesi, chiari e brillanti; in particolare spiccano le tinte del giallo, spesso dorato, dell'azzurro e del verde. Le illustrazioni in cui sono presenti delle tinte scure sono quelle in cui è rappresentata anche la fata malvagia, come la scena in cui quest'ultima si presenta indignata alla festa e maledice la bambina, e quella in cui compare mascherata da vecchina mentre sta filando per far cadere la principessa in trappola.

Sopra: L'immagine in cui la fata malvagia si presenta alla festa arrabbiata per non essere stata invitata e così maledice la principessina. Da notare come nella pagina sinistra, in cui è presente la famiglia reale, vi siano colori brillanti e accesi come il giallo, il blu e l'arancione, mentre nella pagina a destra la fata malvagia è raffigurata avvolta da colori scuri come il nero, che contribuisce a rendere la scena più cupa.

Le illustrazione della Kraft, tra l'altro, mi danno l'impressione di essere più dei quadri, dei dipinti, che potrebbero essere realizzati anche in grandi dimensioni senza sfigurare. In effetti lo stile dell'artista mi ricorda quello di un pittore austriaco nato nel 1859 e morto nel 1945: Hans Zatzka.

     

Sopra: Alcuni dipinti del pittore Hans Zatzka, tra cui quello in alto a sinistra intitolato"Le fate della notte". Le donne da lui rappresentate, soggetto che l'artista prediligeva, mi ricordano quelle illustrate dalla Kraft per l'aspetto fisico, la corporatura e i capelli, a voi no?.

Un ultima cosa che voglio segnalare riguardo alle illustrazioni di questo albo sono le lettere iniziali di ogni pagina, che sono state decorate come se fossero quelle di un codice miniato medievale, e sono davvero belle, contribuendo a impreziosire il volume.

Sopra: Un esempio della prima lettera di una pagina, disegnata come se facesse parte di un codice miniato.

Questa fiaba, pubblicata in inglese nel 2002 dalla Cronicle Books, ha 32 pagine e misura 28,5 cm d'altezza e 23,5 cm di lunghezza. Il libro ha la copertina rigida e il suo costo è di circa 16 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

sabato 9 gennaio 2016

SPECIALE: The Ology series (parte 3)

Andiamo avanti a scoprire, in questa terza e ultima parte, gli ultimi volumi della "Ology Series".
L'ottavo volume della serie è "Oceanologia. La vera storia del viaggio del Nautilus", in originale "Oceanology. The true account of the voyage of the Nautilus", edito in inglese nel 2009 e in italiano nel 2010.
Il libro si apre, nella pagina di guardia, con la nota dell'editore che spiega che tale manoscritto sarebbe approdato sulla sua scrivania corroso dagli elementi, tuttavia, nonostante l'apparente autenticità del testo, l'editore non è riuscito a trovare alcuna traccia di Zoticus de Lepesse, il presunto autore del diario, nella Parigi di quegli anni. All'opera originale l'editore ha inoltre aggiunto alcune note per spiegare all'odierno lettore i progressi compiuti nell'esplorazione degli oceani dai tempi in cui è ambientata la vicenda ad oggi.
La storia narra le vicende di Zoticus de Lepesse, il quale, nel 1863, si è imbarcato in una spedizione scientifica a bordo nel Nautilus (sì, proprio quello de Capitano Nemo) sotto l'invito di un amico del padre: il professor Pierre Aronnax. Il capo della spedizione non sarà altri che il Capitano Nemo in persona, che farà visitare al protagonista le profondità marine dell'intero globo, facendogli scoprire meraviglie mai viste, e permettendogli di testare avanzate attrezzature subacquee. Purtroppo Zoticus scoprirà, durante il viaggio, che il Capitano non ha alcuna intenzione di far tornare a casa i suoi passeggeri, specialmente dopo che questi hanno visto Atlantide, costringendoli a rimanere a bordo del sottomarino. Per questo motivo il protagonista e il professor Aronnax decidono di fuggire, tuttavia solo uno dei due verrà ritrovato da una nave, e salvato.
Oltre alle vicende del protagonista il volume è ricco di informazioni sugli oceani e sui mari: la flora e la fauna marine di vari luoghi (come ad esempio l'Antartide e la barriera corallina), le svariate creature degli abissi, le correnti oceaniche, le placche della superficie terrestre ecc...; nonché di spiegazioni e illustrazioni sul Nautilus e sul suo equipaggiamento.
A mio parere ritengo che questo sia uno dei migliori volumi delle "Ology Series", in quanto ricco di informazioni, di note e di campioni e con una trama avvincente. Interessante il fatto che l'autore scelto per il diario non sia stato uno dei marinai del Nautilus, oppure lo stesso Nemo, forse perché è un personaggio di finzione già troppo conosciuto dai lettori e "in vista".

Sopra: Il settimo volume della serie: "Oceanologia", con 28 pagine, edito in italiano nel 2010. Nella copertina del libro è strato ritagliato un grande oblò dorato.

Altri materiali correlati a "Oceanologia":
- "The oceanology handbook: a course for underwater explorers" pubblicato in Inghilterra nel 2010 e mai tradotto in italiano.

Il nono volume della serie è "Vampirologia. La vera storia degli angeli caduti", in originale "Vampireology. The true story of the fallen", edito in inglese nel 2010 e in italiano nello stesso anno.
All'inizio del libro è presente la nota dell'editore che ci tiene a sottolineare che la veridicità delle storie di vampiri contenute in questo testo non sono state comprovate. Il manuale si apre con una lettera spedita a un certo Maurice Folley, nella quale un amico di quest'ultimo gli scrive parlandogli di un libro (il seguente manuale) che gli spedirà dopo essere partito per l'Europa meridionale.
In quest'opera troveremo vari tipi di informazioni riguardanti i vampiri, come le loro origini, le armi con cui combatterli, notizie riguardanti la diffusione del contagio, i loro poteri, tra cui in particolare quello di mutare forma e di saper trasformare gli esseri umani, nonché i modi in cui identificare, proteggersi e distruggere un vampiro. Oltre a queste notizie ve ne sono altre in cui vengono presentati al lettore i cacciatori e i vampiri più famosi, spesso personaggi storici realmente esistiti, tra cui Dracula, Caligola, Cesare Borgia, Napoleone, Jack lo Squartatore ed altri.
Di materiale riguardante i vampiri ce n'è già molto un giro, tuttavia questo manuale presenta una teoria nuova e interessante, secondo la quale queste creature sarebbero i discendenti di tre angeli caduti: Moloch, Ba'al e Belial. I discendenti di questi angeli posseggono le caratteristiche dei loro antenati: i Moloch sono nati per distruggere, i Ba'al sono degli ingannatori, mentre i Belial sono anime tormentate, gli unici in grado di provare rimorso per le loro azioni. L'unico modo per distruggere per sempre i vampiri è riunire i quattro frammenti, dispersi agli angoli del mondo, della spada con cui l'arcangelo Michele sconfisse gli angeli ribelli.

Sopra: La copertina del nono volume della serie: "Vampirologia", edito in Italia nel 2010.

Il decimo volume della serie è "Alienology. We are not alone" pubblicato in inglese nel 2010 e giunto in Italia l'anno successivo col titolo "Alienologia. Non siamo soli".
All'inizio del libro una nota dell'editore spiega che la copia originale di quest'opera è stata trovata in un negozio di libri usati, tuttavia, poco prima che l'opera andasse in stampa, degli uomini in nero si sono presentati all'editore e hanno preso l'originale, non ancora restituito. Riguardo i contenuti del volume l'editore non ha potuto verificare l'autenticità dei campioni e nemmeno l'attendibilità delle informazioni.
Questo manuale, scritto a quanto pare nel 1969, si apre con una lettera di un alienologo, il professor Allen Gray, indirizzata ai cadetti della S.P.A.C.E. (Società di Promozione dei Contatti Alieni con la Terra): un gruppo selezionato di menti aperte e curiose che vogliono ampliare le possibilità di comunicare con le creature extraterrestri. In questo libro, infatti, gli alieni esistono veramente e vivono già tra gli umani; lo stesso professor Grey, direttore della S.P.A.C.E., è a quanto pare in contatto con molti di loro che giungono sulla Terra. Tuttavia, nonostante la maggior parte delle specie extraterrestri siano pacifiche, un organismo intelligente, lo S.L.I.M.E., sta minacciando la pace e la sicurezza dell'universo distruggendo interi pianeti e costringendo i sopravvissuti a fuggire verso altri mondi. Lo S.P.A.C.E. ha quindi redatto questo volume per creare una nuova generazione di alienologi che si unisca a loro nella lotta contro lo S.L.I.M.E.
All'interno del manuale infatti troveremo incontri con alieni nell'antichità, le varie razze aliene (umanoidi o tecnologiche), i loro pianeti di origine, la loro biologia e fisiologia, la loro tecnologia, i modi di comunicare, come identificarli sulla Terra e  una breve storia dell'alienologia. Alla fine, prima della quarta di copertina, è presente un pannello di carta da sollevare al cui interno troveremo un pezzo di silicone appiccicoso viola scuro, lo S.L.I.M.E., che può essere neutralizzato, a detta del testo, solo dagli esseri umani più intelligenti. I questo modo si vuole mettere i cadetti alla prova in quanto interagire con questo essere senza provocarne la diffusione è segno di "grande intelligenza e immenso valore per la comunità intergalattica", per ciò chi supererà la prova potrà unirsi alla S.P.A.C.E. per salvare la galassia.

Sopra: La copertina di "Alienologia", decimo volume della serie, con 28 pagine, pubblicato in Italia nel 2011.

L'undicesimo volume della serie è "Illusionology. The secret science of magic" pubblicato in inglese nel 2012 e in italiano nel nello stesso anno col titolo "Illusionologia. La scienza segreta dei maghi". 
Il libro comincia con la nota dell'editore che ci comunica che il manoscritto originale gli è stato consegnato da una fonte sconosciuta nel 2012 insieme a un diario personale di Albert D. Schafer. La lettera che accompagnava il pacco spiegava che questi materiali erano stati trovati tra gli effetti personali di Schafer dopo la sua scomparsa nel 1915. L'editore non è stato in grado di certificare l'effettiva esistenza di Schafer, nonostante molti personaggi presenti nel libro siano figure storiche.
All'interno del testo troveremo infatti molti maghi del passato, tra cui Lafayette e Houdinie, ma anche altri meno famosi; inoltre verranno illustrati e svelati, a chi legge, molti trucchi solitamente utilizzati dai maghi, tra cui la scienza della vista, della levitazione, delle carte, della sparizione e la manipolazione del corpo. Sebbene alcuni dei trucchi più spettacolari e difficili, eseguibili solo da professionisti, siano caldamente sconsigliati al lettore inesperto, il manuale ne contiene 30 di semplici che chiunque può dilettarsi ad eseguire, o almeno a provarci.
Tutte queste informazioni ci verranno raccontate dall'autore del testo, il già citato Albert D. Schefar, mago e segretario della Gilda degli Illusionisti, che gli  aveva chiesto di scrivere un manuale per i nuovi membri in cui vengono svelati i segreti dei maghi, degli illusionisti e dei prestigiatori di tutte le epoche. Schefer tuttavia non si interessa solo di magia, ma è anche un uomo di scienza, tanto che, durante un pranzo presso l'Associazione Americana per l'Avanzamento delle Scienze fa amicizia con un certo Professor William Cook, un uomo che ha scoperto la "materia luminosa" e che è convinto che, grazie a questa, sia possibile smaterializzare un oggetto per farlo ricomparire da un'altra parte. A quanto pare il Professore riuscirà realmente, secondo quanto dice il protagonista, a realizzare una macchina in grado di fare ciò: lo Smaterializzatore, tanto che anche l'autore comincerà ad aiutarlo per completarlo. Dopo che Professor Cook ha avuto un malessere Schefer dovrà continuare gli esperimenti da solo, l'ultimo dei quali su se stesso...
Ho trovato questo libro uno dei più coinvolgenti della serie in quanto riesce a far appassionare all'argomento anche coloro che di magia non si interessano minimamente, svelando vari trucchi famosi e dando l'opportunità a ciascuno di provare a dilettarsi con qualche piccolo trucco, spiegando anche i motivi per cui funziona.

Sopra: La copertina di "Illusionologia", penultimo volume della serie, pubblicato in italiano nel 2013.

Il dodicesimo e ultimo volume della serie è "Dinosaurologia. Alla scoperta di un mondo perduto" o in originale "Dinosaurology. Search for a lost world", edito nel 2013 sia in inglese che in italiano.
Il libro si apre con la solita nota dell'editore che ci spiega che il diario originale gli era stato inviato nel 2012 dall'associazione britannica degli Intrepidi Esploratori in seguito a un riordino degli archivi. Nonostante le prove dell'esistenza di Percy Harrison Fawcett, un colonnello, l'editore non è in grado di dimostrare che l'autore, Releight Rimes, e gli altri membri della spedizione siano realmente esistiti, e quindi non può garantire la veridicità degli eventi riportati.
Questo scritto, ambientato nel 1907, riporta le vicende accadute durante una spedizione a Ynnapalu, l'isola "perduta", terra abitata ancora dai dinosauri. Durante questa spedizione i membri del gruppo (il colonnello Fawcett, Jack, il figlio di quest'ultimo, gli scienziati Yang Wu e Summersby, l'illustratrice Helen, l'indigeno Mirko che parla la lingua del luogo e  Roxton, il cane) avranno vari incontri con molti tipi di rettili preistorici, l'ultimo dei quali con un Pterosauro, ritenuto dagli indigeni del luogo l'incarnazione del dio del vulcano. Dopo tale incontro il vulcano comincerà a tremare e a sembrare in procinto di eruttare.
All'interno del diario troveremo, oltre alla narrazione, molte notizie riguardanti i dinosauri, tra cui alcune approfondite dall'editore, e il mondo preistorico, nonché anche alcuni riferimenti a studiosi e scopritori di fossili del passato.
Nonostante la storia non sia nuova (da segnalare, tra l'altro, alla fine del diario una lettera di Conan Doyle riguardo alla sua opera "Il mondo perduto"), le vicende risultano comunque piuttosto avvincenti, inoltre il manuale è ricco di informazioni riguardanti i dinosauri e il loro mondo. Il libro è corredato da molti foglietti e libricini, tuttavia, una cosa che mi è dispiaciuta, ho trovato pochi "campioni" al suo interno, solamente un paio all'inizio, mentre avrebbero potuto inserirne molti di più, visto il tema trattato.

Sopra: La copertina dell'ultimo volume delle "Ology series": "Dinosaurologia", pubblicato in Italia nel 2014.

I libri di questa collana sono stati pubblicati in inglese dalla Templar Publisching e in italiano dalla Fabbri Editori all'inizio, fino al quarto volume compreso (quello di "Piratologia", pubblicato nel 2007), e poi dalla Rizzoli, di cui la Fabbri Editori è entrata a far parte. Le pagine di questi volumi sono tutte doppie, nel senso che ogni pagina è in realtà formata da due unite insieme, e il loro numero varia da un minimo di 28 a un massimo di 32. Sebbene i  nomi indicati come quelli degli autori siano molti, in realtà il vero autore, e spesso editore, della collana è Dugald Steer.
Personalmente amo questa serie poiché, fin dal primo libro, si è presentata come un qualcosa di nuovo e innovativo, in quanto, sebbene non sia stata la prima ad aver proposto libri scritti come diari che volevano essere considerai dal lettore come autentici, credo sia stata una delle poche, o forse proprio la prima, ad esserci riuscita così bene. Infatti, anche se alla fine i lettori, almeno quelli un po' più grandi, possono anche non credere all'autenticità di questi manuali, a loro non importerà neppure se sono veri oppure no, ciò che conta è che siano riusciti ad immergerli, anche solo per poco tempo, in un altro mondo (quello che ogni buon libro dovrebbe essere in grado di fare), cosa alquanto notevole se si conta il numero non molto alto di pagine.
Oltre che dalla storia, parte dell'abilità di coinvolgimento è data probabilmente dal fatto che questi potrebbero essere considerati come una sorta di libri-gioco, anche se in realtà sono molto più di questo, anche per il fatto che queste opere sono destinate a una fascia di pubblico di età maggiore (dai 9 agli 11 anni) rispetto a quella a cui sono solitamente indirizzati i libri-gioco propriamente detti (da 0 a 3 anni). I bambini, e non solo, con questa collana possono giocare con i vari oggetti che trovano all'interno dei manuali, i quali stimolano già di per sé il piacere della scoperta, ma anche farsi coinvolgere dalla storia e scoprire, attraverso le numerose informazioni contenute in questi libri, moltissime cose e nozioni.
Sebbene questi volumi possano non avere molte pagine lo spazio in esse è così ben sfruttato che il lettore si stupirà di quante informazioni e notizie contengono, tanto che la lettura potrà risultare più lunga del previsto. Inoltre ogni diario è impreziosito da belle illustrazioni e dai "campioni", nonché dai vari oggetti in esso presenti. Questi credo che siano stati il vero, grande, elemento di innovazione della serie, che è riuscita a dimostrare, in un epoca in cui la letteratura si sta spostando sempre più su supporti tecnologici, che i libri cartacei hanno ancora qualcosa da mostrare per stupire e coinvolgere i loro lettori. Infatti se un dispositivo tecnologico può farci vedere delle immagini che si muovono al nostro tocco, o che producono dei suoni, esso non è ancora in grado di farci sentire la pelle di un drago (per quanto finta) con le nostre dita, o di tirare fuori dei finti occhiali da farci indossare per trovare particolari indizi, o di consegnarci delle vere carte da utilizzare per eseguire giochi o trucchi di magia...
Questi volumi, inoltre, pur mantenendo nel corso della serie alcuni elementi simili, hanno anche mostrato molti elementi innovativi e creativi, facendo in modo di risultare sempre interessanti e stimolanti per il lettore, cercando di adattarsi, spesso, al tema che il libro trattava, per risultare ogni volta avvincenti, originali e particolari. Grazie a ciò questa collana, a differenza di altre, è riuscita sempre a mantenere la qualità presente nel primo volume, spesso trasmettendola anche agli altri materiali ad essa collegati, non deludendo mai i propri estimatori.
Da ciò che ho potuto vedere su internet credo che quello di "Dinosaurologia", edito nel 2013 in inglese, sia l'ultimo volume che uscirà per questa serie, in quanto non ne ho visti altri in attesa di essere pubblicati. E' un peccato che questa collana si sia conclusa, forse per la perdita di una parte della sua popolarità, cosa che a distanza di molti anni (ben 10) può accadere, oppure per la mancanza di nuovi argomenti abbastanza avvincenti da trattare. Tuttavia la popolarità della serie è ben lungi dall'estinguersi, tanto che quasi ogni anno i suoi volumi vengono continuamente ristampati (nel 2013 era pure uscita un'edizione speciale in inglese di "Dragologia" per il decimo anniversario dalla pubblicazione del primo volume, arrivato in Italia nel 2015), anche in nuovi formati.

Se volete saperne di più potete andare sul sito ufficiale delle "Ology series": www.ologyworld.com

P.S. A ottobre del 2016, alcuni mesi dopo la pubblicazione di questo post, è stato edito un nuovo titolo di questa collana: "Dungeonology: An epic adventure through the forgotten realms". Questo volume presenta alcune differenze rispetto agli altri della collana poiché non è stato pubblicato direttamente dalla Templar Publishing, ma dalla Studio Game, che fa parte della Studio Press (che è comunque collegata alla Templar).
Il libro si apre con la lettera di un certo Elmister of Shadowdale (uno dei personaggi più rilevanti all'interno dell'universo dei Forgotten realms), ma questa volta non c'è nessuna nota dell'editore che cerca di spiegare al lettore come sia stato trovata quest'opera, cercando di convincere il lettore della sua autenticità.
L'autore del volume si presenta come Volothamp Geddarm (detto anche Volo), il quale ha racchiuso in questo libro ciò che un avventuriero deve sapere per affrontare i dungeons (le prigioni). Le vicende, i personaggi e gli ambienti di cui l'autore parla fanno riferimento a quelli del gioco da tavolo Advanced Dungeons and Dragon, e in particolare l'universo immaginario dei Forgotten Realms, creato negli anni Ottanta dal gamer designer Ed Greenwood, ancora oggi una delle ambientazioni più longeve nella storia dei giochi di ruolo.
Questo manuale é suddiviso in vari capitoli, in ciascuno dei quali viene affrontato un argomento differente:
- Nel primo (intitolato "Welcome to adventure") Volo avverte il lettore dei pericoli nel diventare un avventuriero e nell'esplorare i dungeons
- Nel secondo ("The adventure party") autore spiega come creare il proprio party e quali tipi di compagni assicurarsi di avere nella propria compagnia (mago, guerriero, rogue e il clerico), descrivendo le caratteristiche di ognuno.
- Nel terzo, "Dungeonology equipment", vengono presentati gli oggetti necessari per affrontare il dungeon (tipi di armi, armature, corde, fonti di luce...)
- Nel quarto ("The lands of the Forgotten Realms") l'autore ci parla dei principali luoghi del continente di Faerun (in cui sono ambientate le vicende dei Forgotten Realms), e in particolare della Sword Coast, del Dungeons Galore, l'Underdark e il Faerzress.
- Nel quinto capitolo ci viene mostrata una mappa della Sword Coast.
- Nel sesto ("Rogues and traps"), ci vengono spiegate alcune delle trappole che si possono trovare all'interno del dungeon, come trovarle e come disattivarle (o a chi farle disattivare).
- Nel  settimo capitolo, "Fortune and glory", l'autore parla dei tesori che si possono trovare nel dungeons e come fare a spartirli.
- Nell'ottavo ("Clerics") l'autore ci spiega chi sono i Clerici
- Nel nono (The five factions") ci vengono illustrate le cinque principali organizzazioni che operano nei Forgotten Realms: Gli Arpisti (the harpers), Zhentarim, L'Enclave di Smeraldo (Emerald Enclave), l'Ordine di Gauntlet e Lord's Alliance.
- Nel decimo ("Monsters") possiamo scoprire quali sono i tipi di mostri che possiamo incontrare nel dungeon (i Cloakers, i Cubi Gelatinosi, i Mimics, i Gith ecc...)
- Nell'undicesimo ("Villainous threats") ci vengono presentati i mostri più cattivi e pericolosi
- Nel dodicesimo  ("Heroes and legends") conosceremo invece gli eroi più famosi della Sword Coast (tra cui Elmister Aumar, Drizzt Do'Urden, Ezmeralda D'Avenir, Regis, Wulfgar ...).
Alla fine del volume è inoltre presente un ulteriore libricino intitolato "Volo's guide to the Forgotten Realms", in cui vengono approfonditi ulteriori elementi.
Anche se la struttura riprende molto quella degli altri volumi delle Ologie in quest'opera non sono presenti i soliti campioni, ma solo dei libricini.
Gli artisti che hanno lavorato a quest'opera sono molti (più di una settantina), tra cui: William O'Connor, Emily Fiegenschuh, Eva Widermann e Sam Wood.

Sopra: La copertina di "Dungeonology".

P.P.S. Nel 2017 viene pubblicato in inglese il quattordicesimo volume di questa collana: "Knightology. The true account of the most valiant knights", il quale nel 2018 sarà edito anche in italiano col titolo: "Cavalieri. I più nobili eroi della storia". In questo volume Lancillotto Marshall (Gran Maestro dell'Ordine Segreto della Tavola Rotonda) insegnerà al lettore tutti i segreti dei cavalieri della Tavola Rotonda e dell'arte della cavalleria (da quali armi ed armature utilizzare, a quali tipi di cavalli montare, come giostrare ecc...).
Se volete potete leggere la mia recensione di quest'opera qui.

Sopra: La copertina del quattordicesimo volume delle "Ology series", di cui questa volta abbiamo anche l'edizione italiana.

Nel 2020 è stato pubblicato in inglese il quindicesimo volume di questa collana: "Ghostoly: The complete guide to the study of ghosts", il quale è stato edito in italiano nel medesimo anno col titolo: "Fantasmologia. Il libro segreto di spettri, fantasmi e altre apparizioni". La finta autrice del libro è Lucinda Curtle , la presidentessa della Società Internazionale G.H.O.S.T.S. , che ha come obiettivo quello di studiare i fantasmi ed i loro segreti. Parrebbe però che tale volume sia infestato dallo spirito della sua stessa autrice, la quale, dopo la sua morte, sembrerebbe ora intenzionata a non voler più condividere i segreti degli spettri con i vivi.
Tale volume, comunque, contiene numerose notizie e informazioni riguardo agli spiriti, come, ad esempio: i vari tipi di fantasmi, i luoghi infestati, le navi e i tesori fantasma, famosi fantasmi del passato, storie di truffe, il ruolo di medium e sensitivi....

Sopra: La copertina di "Fantasmologia" presenta uno sfondo blu con decori e scritte dorate e una grossa gemma rossa posta sopra l'immagine centrale.
 
Tutti i diritti sono riservati, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

domenica 3 gennaio 2016

SPECIALE: The Ology Series (parte 2)

In questa seconda parte dedicata alla "Ology series" continuerò a presentarvi i singoli libri di questa collana, per cui andiamo avanti col prossimo: "Egittologia. Alla ricerca della tomba perduta di Osiride", in originale "Egyptology. Search for the tomb of Osiris".
Questo volume è stato pubblicato nel 2004 nel Regno Unito e nel 2005 in Italia, ha 28 pagine, e narra le vicende accadute ad Emily Sands nel 1926, in viaggio in Egitto con un gruppo di egittologi dilettanti  per ritrovare, grazie a un antico papiro, la tomba perduta di Osiride. La signorina Sands e i suoi compagni a quanto pare sparirono nel deserto senza lasciare traccia, dopo essere stati minacciati da una sacerdotessa che aveva chiesto loro di non profanare la tomba. Questo volume si apre con una lettera, indirizzata all'editore, di una certa Joanna Sands, la pronipote della scomparsa Emily, la quale spiega di aver ricevuto tale diario insieme a un pacco di documenti e quaderni, spediti da un Hotel del Cairo nel 1994,  e che erano poi rimasti dimenticati in un ripostiglio per quasi settant'anni. La pronipote chiede alla fine all'editore di pubblicare il diario in modo che qualcuno, leggendolo, possa fornire nuove informazioni riguardo alla scomparsa di Emily Sands.
All'interno di questo libro troveremo infatti le vicende, i resoconti, i pensieri, nonché i timori, dell'egittologa Emily Sands riguardo alla ricerca della tomba di Osiride, accompagnate da informazioni e illustrazioni sull'antico Egitto.
Alla fine del libro troveremo una lettera di risposta dell'editore a Joanna Sands, nel quale spiega di non aver trovato accenni riguardo alla scomparsa di Emily Sands nelle cronache dell'epoca, sebbene tale diario sia comunque un'interessante e curiosa pubblicazione.

Sopra: La copertina di "Egittologia", secondo volume delle "Ology series",  pubblicato nel 2005 dalla Fabbri Editori.

Altri materiali cartacei collegati a questo volume sono: 
- "The egyptology handbook: a course in the wonders of Egypt" edito nel 2005 in inglese e l'anno successivo in italiano col titolo "Meraviglie d'Egitto: corso di egittologia".
- "Egyptologist's code writing kit"edito nel 2007 nel Regno Unito e in Italia nello stesso anno col titolo "Egittologia. Kit di scrittura per egittologi".
- "Egyptology 2007 calendar: the journal of Miss Emily Sands"
- "Egyptology 2008 calendar"
- "Egyptology Coloring Book" del 2017

Il terzo volume della serie, pubblicato nel 2005 in inglese e nel 2006 in italiano,  è "Wizardology. The book of the segrets of Merlin" o "Magia. Il libro dei segreti di Merlino". Come si può vedere il titolo italiano non finisce in "-ologia", in effetti questa è l'unica eccezione, probabilmente dovuta al fatto che in italiano "Mageologia" sarebbe suonato troppo ridondante, tuttavia il titolo nella versione inglese è stato mantenuto col suffisso "- ology".
In questo caso, secondo la nota dell'editore, tale manoscritto risale ai tempi in cui regnava la regina Elisabetta, più precisamente nel 1577, e a quanto pare era stato lasciato dentro un forziere finché qualcuno non lo tolse da lì e chiese all'editore di pubblicarlo.
Tale volume sarebbe stato scritto da Merlino mille anni dopo che la strega Viviana l'aveva imprigionato in una quercia. Poiché in quel periodo gli unici che ancora praticavano la magia erano soprattutto impostori, Merlino decise di tramutare l'albero che lo imprigionava in un libro, un manuale di arti magiche, per permettere ai giovani talentuosi di appropriarsi dei segreti della magia, riuscendo così a trovare un apprendista.
All'interno di questo testo troveremo infatti informazioni sul lavoro di un mago, le sue vesti e strumenti, i luoghi della magia, pozioni, amuleti, talismani, incantesimi e formule magiche; nonché nozioni di alchimia, astrologia e scienze nuove, e maghi celebri della storia (come lo stesso Merlino, Agrippa e Paracelso).
Alla fine del manuale, prima della quarta di copertina, oltre ad una finta pietra tonda di colore viola posta all'apice del bastone del mago, troveremo anche un libricino, contenuto in un piccolo scrigno di carta, al cui interno sono riportate varie risposte (dispensate da Hampiter, la civetta di Merlino)  a possibili domande, del tipo: "Ti servono più informazioni, avrai la risposta domani, il futuro è oscuro, procedi con cautela..."

Sopra: La copertina di "Magia. Il libro dei segreti di Merlino", terzo volume della serie, con 32 pagine, pubblicato in Italia nel 2006 dalla Fabbri Editori.

Altri materiali cartacei correlati a tale libro sono:
- "Wizardology spell book" pubblicato in inglese nel 2006
- "The wizardology handbook: a course for apprentice"pubblicato in inglese nel 2007 e in italiano nel 2008 col titolo "Magia applicata"
- "Wizardology: A guide to wizard of the world" edito in Inghilterra nel 2007
- "Wizard's code writing kit" pubblicato sempre nel 2007 in inglese.
- "Wizardology 2008 calendar: the calendar of secret of Merlin"
- "Wizardology 2009 calendar"

Il quarto volume della serie, pubblicato in inglese nel 2006 e in italiano l'anno successivo, è "Pirateology. The pirate hunter's companion" o "Piratologia. Guida per il cacciatore di pirati ".
Il libro si apre con una pezzo di articolo di giornale che riporta il titolo: "Forzato un forziere", in cui si scrive che un gruppo di sommozzatori ha rinvenuto una cassa in un vecchio relitto sprofondato a causa di un combattimento. All'interno sono stati rinvenuti un giornale di bordo e una lettera indirizzata a William Lubber, capitano della nave affondata e autore del diario. Accanto a tale giornale la nota dell'editore riporta circa le medesime notizie, aggiungendo che molte delle informazioni contenute nel diario non si discostano da quanto è noto sui pirati, ad eccezione di alcuni elementi di novità prima descritti solo in opere di fantasia. Inoltre l'editore afferma che dalle ricerche condotte non sono emerse tracce di un uomo chiamato William Lubber, nè della sua nave Il Felino dei Mari, e tanto meno riguardo alla rivale di quest'uomo: la piratessa Arabella Drummond.
Come avrete probabilmente già capito dalle informazioni precedenti "Piratologia" dovrebbe essere il diario di bordo del Capitano Lubber, incaricato di dare la caccia ai pirati, in particolare la piratessa Arabella Drummond, con la sua nave Il Felino dei Mari, nel 1723. All'interno del volume troveremo infatti, oltre alla storia del Capitano sulle tracce della donna, molte notizie sui pirati, come ad esempio il loro abbigliamento, le loro usanze e comportamenti, le loro bandiere, le loro armi,  le navi da loro usate e un vasto elenco di nomi di pirati e corsari più o meno famosi realmente esistiti (tra cui Barbanera, Morgan, Henry Every ecc...)
Il libro finisce col testamento del capitano Lubber che, dopo essere stato imprigionato da Arabella, dice di essere pronto a inabissarsi con la sua nave sapendo di aver compiuto il suo dovere.
Trovo che questo libro dedicato al tema dei pirati abbia alcuni elementi piuttosto originali che mancano ad altri volumi simili per argomento, tra cui la scelta del protagonista che non è un pirata ma bensì un cacciatore di pirati, inoltre è interessante il fatto che il suo acerrimo rivale sia una donna, la quale riuscirà a batterlo.

Sopra: La copertina di "Piratologia", quarto volume della serie, con 32 pagine, edito nel 2007 in italiano dalla Fabbri Editori.

Altri materiali cartacei collegati a questo libro sono:
- "Pirateology handbook: a course for seafarers" edito nel 2007 in inglese e l'anno successivo in italiano col titolo "Piratologia applicata: un corso per aspiranti cacciatori di pirati".
- "Pirateology. A guide book and model set" pubblicato nel 2007 in inglese
- "Pirateology code writing kit" pubblicato nel 2007 in inglese.
- "Pirateology 2008 / 2009 / 2010 calendar"

Il quinto volume della serie è "Mitologia. Dei, mostri ed eroi dell'antica Grecia", in originale "Mythology. The gods, heroes, and monstrers of ancient Greece". La versione italiana è stata pubblicata nel 2008 mentre quella inglese nel 2007, ed hanno 28 pagine.
All'inizio del libro la nota dell'editore riporta che una vecchia e usurata copia per studenti di Mitologia di Lady Estia Evans è capitata nelle sue mani, all'interno vi erano anche una serie di note di un certo  John Oro, un gentiluomo e collezionista di antichità. A quanto pare costui tentò di utilizzare il libro per stabilire un contatto con le divinità per interesse materiale, naturalmente la cosa non finì bene per lui.
Questo volume, che dovrebbe essere un'edizione di mitologia destinata agli studenti, contiene infatti informazioni sui miti, compresi i loro protagonisti, le divinità, gli eroi, i mostri, le creature e le vicende; il tutto è accompagnato dalle note di questo John Oro, un gentiluomo inglese che era andato in Grecia, nel 1826, alla ricerca di oggetti preziosi che avrebbe dovuto spedire ad un certo signor Patakis, il quale avrebbe dovuto aprire un museo. A quanto pare, invece, il protagonista, dopo alcuni ritrovamenti importanti, inizia a pensare che questo sia dovuto al volere di Zeus in persona, per cui comincia a montarsi un po' troppo la testa, decidendo di tenere i manufatti per sé, e arrivando anche a rubarli, pensando che Zeus lo avesse scelto come custode. La sua superbia crescerà tanto da chiedere a Zeus il dono che fu fatto a Re Mida, la capacità di trasformare in oro tutto ciò che tocca, e sappiamo tutti come è andata a finte la leggenda del Re.
Alla fine del volume, anziché una finta pietra, prima della quarta di copertina vi è una piuma colorata di giallo (che tecnicamente dovrebbe essere stata di colore oro), inoltre, nelle ultime pagine, i bordi e i margini inferiori di queste ultime sono stati tinti di colore dorato, per riprodurre il fatto che l'autore degli appunti facesse diventare d'oro ogni cosa che toccava.
Devo dire che, tra tutti i volumi della serie, questo è quello che mi ha appassionato di meno, forse per l'argomento, che conoscevo già abbastanza bene e di cui esistono già diversi libri illustrati a riguardo. Oppure per la presenza del protagonista che si avverte meno rispetto agli altri testi della serie, in quanto questa volta egli ha potuto solo inserire delle brevi note a margine. Oppure per il fatto che l'escamotage che si è voluto usare in questo caso per far sembrare che un libro sulla mitologia potesse intrecciarsi con le vicende di un uomo reale sembri un po' forzato, (per tutto il fatto che a questo uomo viene spedito un libro sui miti greci che una sua amica fa usare ai suoi studenti all'università e in cui ai margini ci sono spazi per gli appunti). Comunque l'edizione è sempre pregevole, ho inoltre apprezzato il fatto che sta volta il protagonista della vicenda non fosse per forza buono o ben intenzionato, le informazioni contenute all'interno, poi, sono comunque ricche, sebbene già sentite.

Sopra: La copertina di "Mitologia", quinto volume della serie, edito in italiano nel 2008.

Altri libri collegati a questo volume sono:
- "Mythology writing kit" edito in inglese nel 2008
- "The mythology handbook: an introduction to the Greek myths" edito in inglese nel 2009
- "Mythology 2009 calendar"

Il sesto volume della serie è "Monsterology. The complete book of monstrous beasts" edito in Inghilterra nel 2008 e in Italia nel 2009 col titolo di "Mostrologia. Enciclopedia delle creature fantastiche".
Il libro si apre con la (solita) nota dell'editore che informa il lettore che l'edizione originale di questo libro, scritto dal già conosciuto Dott. Drake, fu pubblicata in sole 100 copie presumibilmente nel 1904; tuttavia l'editore non ha potuto verificare l'autenticità delle informazioni contenute nel volume.
Si può considerare questo diario come una sorta di seguito del precedente manoscritto del Dott. Drake: "Dragologia", il libro che suggellò il successo della serie e per cui probabilmente l'editore ha voluto un seguito. Stavolta, però, il dottore non tratterà solo di draghi, egli ha infatti deciso di ampliare i propri studi sulle creature fantastiche durante un anno di pausa dalla sua opera di conservazione e protezione dei draghi, decidendo di approfondire una scienza che studia tutte le creature considerate mitologiche. Per questo motivo ha intrapreso un viaggio attorno al mondo insieme a un gruppo di colleghi disegnatori e un fotografo, tutti gli incontri e le esperienze fatte sono state riportate nel suddetto testo, risultato del viaggio. All'interno del volume troveremo infatti le varie specie e razze di creature fantastiche più o meno conosciute, come unicorni, la chimera, lo yeti, il baku e molte altre. Esse ci vengono presentate divise per capitoli: prima le creature della terra, poi quelle dell'acqua, dell'aria, e infine quelle semiumane.  Inoltre, nelle ultime pagine, l'autore ci spiegherà come riuscire a trovarle, alcuni incantesimi utili nei loro confronti e ci presenterà alcuni mostrologi del passato.
Come il volume precedente, e come tutti quelli della serie, all'interno troveremo vari "campioni" riguardo all'esistenza di queste creature, come pelli di mostro marino o di salamandre esapodi (a sei zampe), ceneri di fenice, crini di unicorno e foto.
Questo manuale si pone come un degno seguito del precedente, e coloro che hanno amato il primo non potranno non apprezzare questo, che ha il pregio, a mio parere, di presentare, oltre a creature fantastiche ben note e conosciute, altre di cui non avevamo mai sentito neppure il nome.

Sopra: La copertina di "Mostrologia", sesto volume della serie, seguito di "Dragologia", e pubblicato in italiano nel 2009.

Altri materiali cartacei correlati a questo volume sono:
- "Monsterology working with monsters: a course in mosterology" pubblicato in inglese nel 2009.
- "Monsterology 2009 calendar: the 2009 calendar of monstrous beasts"

Il settimo volume della serie è "Spyology. The complete book of spycraft", di 32 pagine, pubblicato in Inghilterra nel 2008 e mai arrivato in Italia, infatti, non so per quale motivo, questo è l'unico testo delle "Ology series" a non essere stato pubblicato in italiano.
Il libro è il diario dell'agente britannico Spencer Blake, detto anche "Agente K", scritto durante una missione sotto copertura per smascherare un'organizzazione criminale. Durante la missione, che lo porterà a viaggiare in giro per il mondo (Scozia, Berlino, Las Vegas, Cuba ...), Blake riporterà nel diario le tecniche segrete che le nuove reclute dovranno conoscere. Tra le informazioni presenti nel volume vi sono tutta una serie di argomenti riguardanti, appunto, le spie: le organizzazioni segrete, i travestimenti, la sorveglianza, i codici, la raccolta di informazione, i gadget, la loro storia.
Il manuale, da quel che ho potuto vedere da un video di presentazione, si presenta ricco di informazioni e al suo interno il lettore troverà molti documenti e carte (in quantità ancora maggiore rispetto agli altri libri della Ologies Series), oltre ad altri oggetti, tra cui degli occhiali di carta e una lente di colore rosso della medesima forma, circa, dell'oggetto presente sulla copertina. Quest'ultima è nascosta all'interno della copertina stessa del libro, e si può trovare, e togliere, aprendo un scompartimento nascosto nella pagina di controguardia; tale oggetto dovrebbe servire, venendo usato come una lente su alcuni documenti, a scoprire degli indizi nascosti. Infatti, all'interno del manuale, il lettore vi troverà dei codici e dei messaggi segreti, oltre che una ruota, alla fine, prima della quarta di copertina, per decifrarli.
Sebbene non abbia potuto visionare il libro di persona credo che, specialmente per gli appassionati del genere, questo volume non deluderà il proprio lettore.
Se volete vedere anche voi l'interno del libro nel dettaglio vi lascio qui il link di un video che ve lo mostrerà.

Sopra: La copertina del sesto volume della serie: Spyology, edito nel 2008 in inglese. Sebbene possa sembrare che la copertina di questo libro, a differenza di quelle degli altri volumi, non contenga alcun tipo di decorazione (pietre, ricami, ecc..), non fatevi ingannare dalle apparenze.

A tale manuale non è connesso nessun altro materiale, per cui passiamo direttamente, nel terzo e ultimo post dedicato a questa serie, al prossimo volume.

P.S. Voglio segnalare che il volume di "Spiology" è stato finalmente edito anche in italiano nel 2017 dalla Rizzoli, col titolo di "Spyologia. Il grande libro dello spionaggio".

Sopra: La copertina dell'edizione italiana del volme "Spyology", giunto finalmente in Italia dopo 9 anni dalla sua pubblicazione in inglese.

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