lunedì 9 maggio 2022

Racconti Giapponesi: Storie tradizionali di mostri e di magia di Lafcadio Hearn, Yei Theodora Ozachi e Kotaro Chiba

"Racconti Giapponesi. Storie tradizionali di mostri e di magia" è una raccolta di racconti di Lafcadio Hearn e Yei Theodora Ozachi, accompagnati dalle illustrazioni di Kotaro Chiba. Il volume è stato edito in italiano dalla nuinui, una casa editrice Svizzera non conosciutissima qui in Italia, ma che invece presenta un catalogo piuttosto interessante, che conta molti libri illustrati sia per adulti che per bambini. La casa editrice ha collane dedicate ai più piccoli, libri pop-up, opere divulgative (tipo sugli animali del mondo, sui dinosauri, sul corpo umano, sugli sport...), manuali (in particolare su origami e braccialetti) e, soprattutto, una serie di volumi (per adulti principalmente) dedicati al Giappone, tra cui ad esempio questo, ma anche sugli yokai (come "Il libro dello Hakutaku: storie di mostri giapponesi" di Matthew Mayer) e su tanti altri aspetti del Giappone (tipo i kimono, i samurai, le spade, le donne...).
 
 Sopra: Sulla copertina dorata sono raffigurati vari personaggi protagonisti delle storie contenute all'interno del volume, come Hoichi, protagonista di "La storia di Mimi Nashi Hoichi", O Sono, che appare come fantasma in "Un segreto mortale" e il coniglio di "Il contadino e il tasso".
 
Il volume contiene alcuni racconti tratti da due collezioni pubblicate all'inizio del XX secolo dagli studiosi del folclore Lafcadio Hearn (1850 -1904) e Yei Theodora Ozachi (1871 - 1932), famosa traduttrice specializzata in racconti e fiabe.
Lafcadio Hearn, come scritto sul sito dell'editore, era "irlandese ma naturalizzato giapponese, è celebre per le raccolte di leggende e storie di fantasmi, per le quali attingeva alla tradizione orale". Non mi stupirei comunque se il suo nome non vi suonasse nuovo, poiché esattamente poco tempo fa in effetti c'è stata un'altra casa editrice (ben più famosa qui in Italia della nuinui) che ha pubblicato un paio di volumi contenenti alcuni suoi racconti. E se poi vi dicessi che tali volume erano illustrati da un certo Benjamin Lacombe? Esatto, Lafcadio Hearn è proprio l'autore di "Storie di fantasmi del Giappone" e "Spiriti e creature del Giappone" illustrati da Lacombe ed editi nel 2021 da L'Ippocampo Edizioni.
A differenza degli altri volumi questo non contiene comunque solo racconti di Hearn, come ho già spiegato anche sopra, anche se in effetti qualche storia in comune tra le due raccolte c'è.
Tale opera è divisa in 3 parti (più le fonti):
  1. VIAGGI: che contiene i racconti "Il sogno di Akinosuke", "La medusa e la scimmia", "Storia di Momotaro, nato da una pesca", "Il fortunato cacciatore e l'abile pescatore", "Il tagliatore di bambù e la figlia della luna".
  2. MOSTRI E FANTASMI: che comprende i racconti "La storia di Mimi Nashi Hoichi", "Yuki Onna", "Diplomazia", "Mujina", "Un segreto mortale" e "Rokurokubi".
  3. GIUSTIZIA: che contiene racconti quali "La passerotta dalla lingua tagliata", "Il contadino e il tasso", "La storia del vecchio che faceva rifiorire gli alberi appassiti" e "Lo specchio di Matsuyama: una storia del Giappone antico".
Tra questi racconti quelli scritti da Lafcadio Hearn sono il primo e i sei contenuti della seconda parte (Mostri e fantasmi), mentre tutti gli altri sono di Yei Theodora Ozachi.
 
 Sopra: La pagine che raffigurano il primo dei racconti contenuti in questa raccolta, dal titolo "Il sogno di Akinosuke" di Lafcadio Hearn.
 
Ogni racconto è accompagnato da un'illustrazione a tutta pagina di Kotaro Chiba, un artista giapponese contemporaneo, nonostante il suo stile raffinato ed elegante non abbia per nulla un aspetto moderno ma, anzi, sembra basarsi sulle antiche stampe giapponesi.
Per ogni storia è presente un'immagine, posta all'inizio del racconto, che raffigura a volte in modo un po' comico e a volte in modo inquietante e serio una scena narrata all'interno del racconto. Ad esempio in "Rokurokubi" vediamo rappresentate le teste dei Rokurokubi (da cui prende il titolo il racconto), dei mostri dall'aspetto umano, ma a cui durante la notte le teste si staccano e sono in grado di andarsene in giro per conto proprio. Oppure, in "Storia di Momotaro, nato da una pesca", l'immagine rappresenta Momotaru mentre si avvia verso un'isola abitata da demoni, assieme a una cane e una scimmia, per sconfiggerli.
 
 
 Sopra: La illustrazioni che rappresentano a sinistra il racconto "Rokurokubi", in cui vediamo le teste dei mostri che volano dall'aspetto al contempo inquietante e buffo, e a destra la "Storia di Momotaro, nato da una pesca", dove compare il ragazzo mentre si sta dirigendo verso l'isola abitata da demoni.
 
Le immagini di Chiba hanno tratti raffinati che raffigurano con delicatezza persone, animali e mostri. I suoi disegni non hanno mai colori eccessivamente brillanti e accesi, sebbene a volte essi possano essere più forti e intensi, anche se nella maggior parte dei casi sono piuttosto leggeri e delicati. 
Sono comunque illustrazioni che riescono a trasportare il lettore in un mondo lontano, un Giappone antico ancora pervaso dalla magia e dall'ignoto.
 
 

 Sopra: I disegni non hanno mai colori eccessivamente brillanti e accesi, sebbene a volte essi possano essere più forti e intensi (come i colori delle immagini più in alto), anche se nella maggior parte dei casi sono piuttosto leggeri e delicati (come quelli dell'ultima immagine).

"Racconti Giapponesi. Storie tradizionali di mostri e di magia" è una raccolta di racconti di Lafcadio Hearn e Yei Theodora Ozachi molto bella e curata. Coloro che hanno già acquistato i volumi editi da L'Ippocampo Edizioni non devono preoccuparsi troppo, in quanto in effetti questa raccolta presenta qualche racconto (quattro per la precisione: "Il sogno di Akinosuke", "Yuki Onna", "Mujina" e "Rokurokubi") in comune con le altre, in particolare con "Storie di fantasmi del Giappone", tuttavia la maggior parte delle storie sono inedite.
Le illustrazioni delicate e raffinate di Kotaro Chiba donano un valore aggiunto a questo libro, e riescono a trasportare il lettore in un mondo lontano, un Giappone antico ancora pervaso dalla magia e dall'ignoto. Sia le immagini di Chiba che quelle di Lacombe sono molto belle, per cui va un po 'a  gusto personale capire quali possano essere più apprezzate. Ad esempio quelle di Lacombe sicuramente saltano subito più all'occhio, grazie ai loro colori accesi e intensi, ma anche a quell'aria cupa e nefasta che in qualche modo li pervade. I disegni di Chiba sono più delicati, ma forse si sposano meglio con l'atmosfera dei vari racconti (che in questo caso non sono tutti storie del terrore o di spirti), ed inoltre hanno un aspetto più "giapponese", assomigliando a delle antiche stampe orientali.
Un'ottima raccolta di racconti giapponesi, finemente illustrata, con copertina rigida e nastrino segnalibro. E' interessante poi constatare di come in un solo anno (2021) siano stati pubblicate ben tre raccolte di racconti di Lafcadio Hearn (il suo nome compare pure in un'altra raccolta pubblicata sempre nel 2021 "Racconti del Giappone", assieme però ad altri autori quali Angela Carter, Yoshimoto Banana, Hayashi Fumiko ecc...), quando la maggior parte delle pubblicazioni italiane a lui dedicate risalivano agli anni Novanta se non agli anni Quaranta, ad eccezione di un volume edito dalla Adelphi nel 2018 intitolato "Ombre giapponesi".
 
Tale libro illustrato è stato pubblicato nel 2021 dalla nuinui; il volume ha una copertina rigida, misura 23,5 cm d'altezza e 19,5 cm di lunghezza, ha 167 pagine e costa 14,90 euro.
 
Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo. 

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