mercoledì 25 maggio 2022

Meglio non essere una mummia egizia di David Stewart e David Antram

Tra i libri divulgativi per bambini e ragazzi quelli sull'Egitto sono particolarmente numerosi, in quanto è un argomento che suscita sempre un certo fascino ed interesse. Tra i vari libri divulgativi ad esso dedicati oggi vi parlerò di: "Meglio non essere una mummia egizia" di David Stewart e illustrato da David Antram. Un volume che, come vi spiegherò meglio dopo, fa parte di una serie dedicata a fatti e personaggi storici, parlandone in maniera veritiera ma anche ironica (un po' come la serie, sempre inglese, di "Brutte Storie" di Terry Deary e M. Brown).

 
Sopra: La copertina della prima edizione italiana (che riprende la prima edizione inglese) dallo sfondo blu, mentre a destra la copertina della nuova edizione, a sfondo giallo.

Questo è un volume che spiega il processo di mummificazione dei cittadini dell'antico Egitto. Secondo le loro credenze per accedere all'aldilà il corpo si doveva mantenere integro e quindi doveva essere sottoposto ad una serie di procedure speciali per diventare una mummia. Come scritto nell'introduzione: "Un altro modo per ottenere l'immortalità era quello di conservare il corpo del defunto avvolgendolo con delle bende, per mezzo di un procedimento chiamato mummificazione".
Nel libro sono quindi spiegate dettagliatamente tutte le varie fasi della mummificazione, più alcune curiosità e aneddoti sulle mummie.
Le fasi della mummificazione sono:
  1. Il lavaggio del corpo con acqua e natron (una sorta di sale).
  2. L'esportazione degli organi, di cui alcuni (fegato polmoni, stomaco e intestino) venivano rinchiusi in appositi vasi (i vasi canopi), mentre il cuore veniva lasciato nel corpo del defunto e il cervello (estratto con un uncino attraverso il naso) buttato.
  3. Immergere la mummia per quaranta giorni nel natron, per essiccare completamente il corpo.
  4. Il corpo viene cosparso di unguenti e riempito con vari tipi di imbottiture (stracci, segatura, fieno, paglia). Gli occhi poteva essere rimpiazzati con degli occhi falsi ricavati dalle cipolle.
  5. Bendare la mummia (ci possono volere anche 15 giorni per avvolgerla completamente con anche 20 strati di bende) e collocare degli amuleti magici tra le bende per proteggere il morto nell'aldilà. Sul volto del defunto può poi essere collocata una maschera funeraria con le fattezze del morto.
  6. Adagiare la mummia in una bara di legno (i più ricchi se ne facevano costruire tre, da inserire una dentro l'altra) che poi verrà deposta nel sarcofago (un contenitore di pietra)
  7. Finalmente si può celebrare il funerale, dopo 70 giorni dalla dipartita.
Oltre alle fasi della mummificazione viene spiegato cos'è il processo di Osiride (che comporta la pesatura del cuore del defunto su una bilancia), cosa serve a una mummia nell'aldilà, chi sono i ladri di tombe, le mummie degli animali (perché sì, venivano mummificati pure loro), cosa accadde alle mummie nel XIX secolo (quando si scatenò una sorta di mummia-mania, dove la gente benestante acquistava mummie come souvenir) e alcuni aneddoti bizzarri su di esse. 
 
 
Sopra: Le prime pagine che mostrano l'inizio del processo di mummificazione, cioè l'estrazione degli organi.
 
Le spiegazioni dei testi sono accompagnate dalle illustrazioni di David Antram le quali sono colorate, hanno un aspetto simpatico, ironico, caricaturale ma comunque preciso e dettagliato, anche se un po' spigoloso. 
Sono immagini create per aiutare il lettore a comprendere meglio le informazioni, mostrandogli le procedure e i passaggi per l'imbalsamazione, oltre ai vari strumenti necessari. Le immagini spesso calcano un po' la mano nel sottolineare gli aspetti più disgustosi di una certa procedura (come la continua presenza di mosche attorno al corpo), il tutto accompagnato da una vena di ironia, solitamente espressa tramite dei fumetti.
 


Sopra: Le illustrazioni di David Antram sono colorate, hanno un aspetto simpatico, ironico, caricaturale ma comunque preciso e dettagliato. Inoltre servono a spiegare quanto descritto nei testi.

"Meglio non essere una mummia egizia" di David Stewart e illustrato da David Antram è un volume molto carino sull'Egitto, e in particolare sul processo di mummificazione, un'attività tipica degli antichi Egizi che affascina molto noi persone dell'era moderna, e in particolare i bambini.
Il libro contiene un buon numero di informazioni, precise, accurate e molto interessanti, scritte in modo leggero, coinvolgente e scorrevole. I testi alternano spiegazioni principali scritti con un font molto grande, ed altre più specialistiche scritte con un font più piccolo.
Le illustrazioni di Antram che accompagnano i testi aiutano il lettore a comprenderli meglio, poiché questi rappresentano quanto riportato nella parte testuale. Esse inoltre risultano particolarmente in linea con questi perché ne riprendono la vena ironica, grazie a uno stile colorato ma anche un po' esagerato, vagamente cartunesco e caricaturale.

L'opera è stata edita originariamente nel 2000 dalla Hodder Children's Books e poi nel 2015 dalla The Salariya Book Company col titolo "You woldn't want to be an Egyptian Mummy", ed è poi stata pubblicata in italiano nel 2017 dalla  LEG Edizioni. Il volume ha 32 pagine, una copertina rigida, misura 29 cm d'altezza e 22 cm di lunghezza e costa 10 euro. Nel 2019 è sto ripubblicato con una copertina diversa.
 
Questo volume fa in realtà parte di una collana che comprende svariati titoli che si occupano sempre di argomenti storici. Gli altri volumi della serie tradotti in italiano (in inglese i titoli sono molti di più) sono:
  1. "Meglio non essere un soldato romano" (2016; 2018)
  2. "Meglio non essere un passeggero del titanic" (2016; 2019)
  3. "Meglio non essere nelle trincee della grande guerra" (2016; 2018)
  4. "Meglio non essere un aviatore della seconda guerra mondiale" (2016; 2018)
  5.  "Meglio non navigare con Cristoforo Colombo" (2017; 2019)
  6. "Meglio non essere un cavaliere medievale" (2017; 2019) 
  7. "Meglio non essere un gladiatore romano" (2018) 
  8. "Meglio non essere Leonardo Da Vinci" (2019)
 
      

   
Sopra: Le copertine, alcune della vecchia edizione e alcune della nuova, della serie "Meglio non essere".
 
Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

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