venerdì 6 maggio 2022

Cecitè Malaga di Benjamin Lacombe

L'anno scorso (il 2021) si è dimostrato essere un anno molto produttivo per Benjamin Lacombe, di cui sono giunti in Italia diversi nuovi libri editi da L'Ippocampo Edizioni e dalla Rizzoli.
Anche quest'anno sembra iniziare in modo molto promettente con l'arrivo in Italia di "Cecitè Malaga".

Sopra: L'elegante e raffinatissima copertina alta e stretta, dallo sfondo blu con fiori e decori dorati, i cui al centro spicca l'immagine della protagonista, vestita per lo spettacolo.

"La fune sottile scricchiolò tendendosi sotto il suo piede.
La ragazzina dall'incarnato di porcellana,
esile e dritta come un fuso, lasciò la piattaforma
e si avventurò lungo la fune fissata una ventina di metri al di sopra del pubblico.
La pelle lattiginosa e il costume di paillettes
risplendevano alla luce abbagliante dei riflettori."

Così inizia la storia di questo libro, che ruota attorno a Cecitè Malaga, una ragazzina cieca che lavora come funambola in un circo, talmente brava che la gente viene ad ammirarla da ogni parte. In realtà Cecitè Malaga non è neppure il suo vero nome, ma quello che le fu dato dal signor Franconi, il proprietario del circo dove la giovane si esibisce, il quale "vide in lei una promessa e ne fece la stella del suo spettacolo".
Ed è proprio grazie alla sua cecità che ella sale sulla fune compiendo incredibili acrobazie, poiché non ha più nulla da perdere. Un giorno però cade dalla fune e riacquista la memoria perduta....

Sopra: Un'illustrazione di Benjamin Lacombe che ritrae Cecitè Magala, la funambola cieca protagonista della storia.

Le illustrazioni di Benjamin Lacombe, che hanno uno stile incantevole, molto raffinato, elegante, evocativo, suggestivo, estremamente curato e ricco di dettagli.
In questo volume esse sono le protagoniste quasi assolute, in quanto i testi sono pochi e è alle immagini che viene lasciata la parola.
Illustrazioni dai colori dalle tinte forti, intense che almeno inizialmente vanno però a creare delle scene spesso cupe, dove sulla scena, assieme alla giovane e graziosa funambola, giocano le luci e le ombre (spesso quelle dello spettacolo, dei riflettori). Non è un caso che le illustrazioni iniziali siano tutte così scure, anzi, per mettere ancora più in risalto questa oscurità prima di ogni immagine è stato posto un foglio di carta traslucida nera, che impedisce al lettore di poter vedere l'immagine sottostante. Considerando che anche le pagine normali, su cui sono stati scritti i testi, sono nere (nere con le scritte bianche) il lettore è come se osservasse il buio, come se l'autore volesse far diventare per un po' anche il lettore cieco, così come lo era la protagonista della storia. 
 
 
Sopra: Due immagini che ritraggono la protagonista della storia, in tutto il suo incanto e la sua bellezza. Da notare i toni scuri dei colori.
 
Se inizialmente la protagonista appare un po' fredda, con quel portamento fiero e lo sguardo spento, man mano che la storia procede ella acquista maggiore espressività. Col procedere delle vicende anche quel velo di buio inizia a decadere, proprio quando giunge il momento in cui la ragazza, dopo la caduta, ricorda finalmente il suo passato, la sua infanzia con i genitori, prima dell'incidente che la rese cieca. Da quel momento anche le illustrazioni di Lacombe si riempiono di colori accesi, intensi e brillanti.

 

Sopra: Man mano che la storia procede le illustrazioni iniziano a riacquistare colore, diventando anche molto accese e brillanti, come nell'immagine più in basso, con i fiori.

"Cecitè Malaga" di Benjamin Lacombe è un libro molto bello e intenso, che racconta la storia di un funambola cieca e di come sia riuscita a rifarsi una vita dopo ciò che le è successo.
Questo è per l'autore un albo molto personale che, come lui scrive, è rimasto dentro di lui per una decina d'anni: "La trama del racconto, l'idea di un albo sensoriale, la scelta di inserire fogli che velano l'immagine dopo il trauma fisico erano presenti fin dal principio, ma la conclusione della storia restava un mistero.
Anche l'idea legata a quest'albo deriva da un'esperienza vissuta dall'autore e cioè quella della perdita della vista, per qualche ora, a seguito di un lutto e di un dolore molto forte, una cecità corticale "dovuta a un trauma fisico, una grave caduta, un incidente vascolare o talvolta uno choc a livello psicologico". In quest'ultimo caso la vista può essere recuperata, così come è successo appunto anche a Lacombe, il quale ci dice proprio: "La vista è fondamentale, anche se tendiamo a dimenticarlo, infatti ogni nostro gesto, ogni singolo pensiero, è intrinsecamente legato alla vista". E nel suo caso questo è ancora più vero, essendo lui un disegnatore, come lui stesso ammette: "Tutto il mio lavoro e la mia vita si basano su questa facoltà: la percezione delle forme, dei colori, dei materiali, la successione delle immagini che compongono un racconto, una storia."
Per questo l'autore ha voluto richiamare l'attenzione sui sensi, e in particolare proprio quello della vista, la quale viene inizialmente disturbata dalla presenza di fogli oscuri, che ci impediscono di vedere subito le illustrazioni sottostanti.
Quella raccontata in quest'albo non vuole essere però solo un'esperienza di deprivazione, ma un inno alla rinascita, un monumento alla resilienza. Ed è forse quasi ironico che sia stata proprio la pandemia, questo dramma collettivo, ad aver fornito a Lacombe la soluzione per finire questa storia, soluzione che alla fine sta tutta in una cosa sola: la resilienza, nella forza di andare avanti e superare qualsiasi difficoltà. Come scrive l'autore: "Dobbiamo imparare a cambiare, a vivere in modo diverso, così come si troverà a fare varie volte nel corso della sua esistenza la mia protagonista".
Un volume bello, complesso e profondo, raffinato, pregiato, con poco testo, ma con illustrazioni bellissime, raffinate, intense, evocative e molto suggestive. Difficile anche capire l'età di riferimento o il pubblico a cui il volume può essere proposto, sicuramente un pubblico adulto, ma magari anche di adolescenti, per quanto riguarda i bambini probabilmente dipende da bambino a bambino, in base alla sua sensibilità (nonostante il testo sia suggerito dalla casa editrice a partire dai 7 anni).

Il volume è stato pubblicato in Francia nel 2022 dalla Albin Michel Jeunesse col titololo "Cecitè Malaga", ed è stato edito in italiano dalla Rizzoli nello stesso anno (anche se in realtà nel libro c'è stato scritto che è stato edito, sia in francese che in italiano nel 2021 a ottobre, cosa non possibile). Il libro ha 60 pagine, misura 35,2 cm d'altezza e 22 cm di lunghezza e costa 22 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

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